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VALENTINO CODA

innanzi, discerno un pugno d'uomini avvinghiati, Lottanti a corpo a corpo.

Chi va là? e premo a casaccio sul gril letto della mia rivoltella che ha la bontà di far fuoco. Il gruppo si snoda, e due uomini senza armi, a testa nuda, vestiti dell'uniforme italiana, corrono verso di me; gli altri rimangono sulla strada . I due che arrivano sono un soldato e un aiutante di battaglia; quest'ultimo, che ha il petto coperto di medaglie al valore, mi spiega che, an dando in ricognizione, furono sorpresi da una pat tuglia, afferrati e disarmati, e non volendo sa perne di andar prigionieri, si divincolavano tra le braccia dei loro custodi, che il mio sparo tem pestivo ha intimiditi e indotti a lasciar la preda. Ma dunque gli domando - quelli là sono austriaci ? e gli addito i tre che sono rimasti sul luogo della collutazione e stanno impalati a guardarci. L'aiutante, senza rispondermi, corre addosso a un soldato che passa, gli strappa il fucile e fa fuoco: uno dei nemici cade, gli altri si arrampicano sul parapetto della strada e spa riscono. Duro fatica a trattenere l'aiutante che ad ogni costo vorrebbe inseguirli per ricuperareilmo schetto e il berretto che gli hanno preso ; e sto per interrogarlo sulla situazione, quando capita

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