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DALLA BAINSIZZA AL PIAVE 49

affannato uno dei mitraglieri che m'erano passati accanto poc'anzi. Mi dice che l'ufficiale e i suoi compagni sono caduti prigionieri, ed egli solo ha potuto salvarsi.

E evidente che qui siamo nella no man's land e che il terreno è insidiato da corridori nemici .

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L'aiutante di battaglia mi conferma che la col lina oggetto dei miei dubbi è occupata dagli au striaci, i quali di lassù battono con una mitraglia trite la strada per la quale si entra nelle nostre linee: tengo un breve consiglio con me stesso, e decido che è inutile restar li. Mentre ci avviamo, ci fischiano all'orecchio alcune palle, e tutti pren diamo la rincorsa, meno l'aiutante che intima : Senza scappare! -e a passo lento, sdegnoso, compie la ritirata del leone. Mi fermo, aspetto che mi raggiunga, gli offro una sigaretta, e l'ac cendo con la mano che mi trema, non di paura, di rabbia per aver meritato la staffilata d'un in feriore.

Passando rasente alla casetta di prima, rivedo il telefonista ancora intento al suo lavoro. Lo av verto che è fuori della nostra linea, e che il po sto è pericoloso.

Signor tenente - mi risponde io ho avuto

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V. CODA. - Dalla Bainsizza al Piave .

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