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DALLA BAINSIZZA AL PIAVE 53

Ore 23 Si aspetta da un momento all'altro l'ordine di ritirata . Io ho scovato dei letti nella casa rustica dove ci siamo installati e chiamo Co negliani perchè venga a riposare. Conegliani è l'uomo più colto che io abbia mai conosciuto, ma un gran chiacchierone. Anche stasera discorre in stancabilmente, mentre si leva una scarpa che gli ha ammaccato il piede e la imbottisce di cotone che va togliendo via via dai pacchetti di medica zione. Con gli occhi chiusi, i denti serrati, invo cando il sonno con tutte le mie forze, non gli do risposta; allora lui, come fa sempre quando è di malumore, si mette a biascicare con uno sciabor dio ritmico di saliva che mette alla tortura i miei nervi esasperati. Sto per tirargli il cuscino, quando un improvviso tafferuglio sulla strada mi deter mina a rinnnziare al ritroso amplesso di Morfeo: anche stavolta sono i soliti sbandati che cercano di sgattaiolare nelle tenebre e che le nostre sen tinelle arrestano. Non finirà mai quest'agonia?

Ore 24. E giunto dal Corpo d'Armata l'or dine di ritirarci. Quattro cannoni di campagna chiuderanno la marcia, col.mandato di sacrifi carsi, sparandoa zero, se il nemico assale.

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Rechiamo l'ordine al brigadiere della Forli che tira un respirone di sollievo. Costui non è che un soldataccio, ma ha del fegato; e credo che non lo angustiasse tanto l'idea di lasciar le sue ossa a Subida, quanto il vedere la sua Brigata sboccon cellata da un nemico invisibile e rosa dalla lima sorda del panico. Lentamente, silenziosamente gli scaglioni si formano sulla strada, si mettono in moto, sfilano, l'uno dopo l'altro, verso la vec chia frontiera, e gli uomini stanchi, arrembati, sfiniti, studiano il passo e ritrovano lena nel pen siero che i loro travagli siano ormai al termine... Signor tenente, è vero che si va a riposo?

Poveretti! noi sappiamo bene che non è vero, ma . chi avrebbe il coraggio di disingannarli?

Alle 3 la Forlì è passata: le automobili e gli autocarri sotto pressione aspettano di trasportare il Comando verso Mortegliano, che è la tappa di stanotte. Il generale ci dà il segnale di partire, egli col suo Capo di Stato Maggiore e il suo uf. ficiale d'ordinanza seguirà in coda il lento cor teo delle truppe. Do un ultimo sguardo ai neri colli sinistri che si profilano sull'orizzonte, e cerco di:stamparmi nella' memoria questo paesaggio, a cui le impressioni della giornata che vi ho tra scorsa prestano un fascino lugubre, degno di Poe e di Ténier.

CAPITOLO III. L'INVASIONE

29. Ore 4. L'autoambulanza, sulla quale sia mo ammucchiati in quindici o venti, procede a scatti, ora traballando pesantemente nelle pozzan ghere, ora costretta a lunghe soste sulla strada in tasata dai reparti in marcia. Mi consola il ve dere che le truppe marciano ordinate, nonostante l'inevitabile frammischiamento . I soldati alzano spesso il capo per guardare il cielo avvampante di riflessi purpurei, su cui ad intervalli soffiano colonne di fumo cinereo, suggerendo la bizzarra idea di uno che si divertisse a spegnere e riac cendere una candela . Il riverbero di un incendio più vasto fa dire a qualcuno che Udine è in fiam the. Unaltro afferma che Udine è stata presa dai tedeschi. I tedeschi a Udine!queste quattro pa role sono quattro pugnalate al cuore, ma ci osti niamo a sperare cha non sia vero.

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