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DALLA BAINSIZZA AL PIAVE 81

che frughiamo casa per casa, riuscendo finalmente a scovare una stanzaccia, fra l'osteria e il ripo stiglio, nell'abitazione di certi contadini che hanno appunto a casa il figlio soldato, in licenza. Un pasto copioso di polenta e carne conservata, e la prospettiva di un buon sonno sul fieno, intorno al patriarcale camino fiammante, ci rimettono l'anima in corpo; ed io non mi ricordo d'aver mai dormito così bene come quella notte, fra il russare ciclopico di Menni e il vocio delle torme che, meno fortunate di noi, scorrazzavano pel vil laggio alla ricerca di un covile e di una fetta di polenta.

CAPITOLO IV . L'ORDA LUGUBRE

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31 ottobre. Mi sveglio a giorno chiaro, con le membra rattrappite; qualcuno mi ha portato via la mia buona coperta. Sono tutto una trafit tura dalla nuca alle caviglie, e i piedi! Oh! il supplizio dei piedi intormentiti dal freddo, scor ticati dalle marce, fracassati dagli scarponi d'or dinanza! Un altro supplizio è quello di non po tersi lavare, ma a questo posso rimediare, Adoc chio un rigagnolo che scorre sotto i carpini, ap pena fuori dell'uscio, e mi abbandono ad un'orgia di pulizia, asciugandomi poi col fazzoletto: se avessi un rasoio potrei farmi benanche la barba, che è di otto giorni, ma il rasoio è rimasto nella valigia, e la valigia è rimasta con l'attendente, e l'attendente chissà dove è rimasto !

Rientro nel nostro tugurio che, veduto alla luce diurna, si esibisce in tutta la sua sporcizia; mi

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