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II movimento nazionale sloveno e c ro a to
RASSEGNA DI STORIA ISTRIANA
volevano inviare i loro deputati al parlamento di Vienna. Dal 1884 la política italiana in Istria veniva condotta dalla “Societá política Istriana“. Si pubblicavano parecchie riviste, periodici e libri, esistevano societá apposite per la snazionalizzazione dei giovani sloveni e croati, prima la societá “Pro Patria“ e poi “Lega Nazionale“.
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Oltre al partito nazional-liberale, sulla scena política istriana erano presentí anche il partito clericale, inizialmente di ispirazione austrofila, che aveva numerosi sostenitori tra la popolazione contadina deH’Istria, e il partito socialista, pero in linea generale il potere era nelle mani del partito libérale.
A Trieste era forte anche il movimento socialista. Tra i sostenitori va menzionato soprattutto il redattore político del giornale “II Piccolo“ e direttore del foglio “Lavoratore“, Angelo Vivante, che nel 1912 scrisse un’opera documentaría, LTrredentismo Adriático, in cui condannava l’argomentazione secondo cui Falta cultura e la civiltá italiana davano agli Italiani il diritto di assimilare altri popoli.
H movimento popolare slavo
Nel primo periodo della vita parlamentare solo i Croati dellTstria oriéntale manifestarono il loro orientamento político in senso nazionale. Dai loro centri a Castua e a Vrbnik nell’isola di Veglia iniziarono a diffondere con azioni mírate tra gü Sloveni e i Croati dellTstria la richiesta di tutela dei diritti nazionali, in conformitá alie norme della legge fondamentale (1867). Fondarono una serie di sale di lettura (la prima a Castua nel 1866, poi nel 1869 a Pola e in altre localitá). A Trieste iniziarono la pubblicazione dell’organo político Naša Sloga (1870-1915). Anche Edinost, Fassocia- zione política degli Sloveni di Trieste, amplio le sue attivitá tra i Croati e gli Sloveni dellTstria finché nel 1902 non venne fondata l’Associazione política dei Croati e degli Sloveni in Istria, con sede a Pisino. Dopo la prima grande assemblea croata a Castua (1871), continuarono Forganizzazione dei tabor anche in altre parti dellTstria, come ad esempio a Covedo nellTstria slovena.
La fondazione della cassa di risparmio a Capodistria (1884) rappresentó la nascita del movimento cooperativo tra i Croati e gli Sloveni in Istria. Tutta una serie di cooperative di vario tipo aderirono alia lega delle cooperative con sede a Pola (1903). Quando la borghesia italiana e le loro banche tentarono di investiré i capitali nel fondo terriero, il cui valore cresceva, in questa lotta per il possesso della térra ai contadini sloveni e croati vennero in aiuto le cooperative di crédito slovene (e successivamente anche gli istituti di crédito triestini; cfr. M. Pahor: Slovensko denarništvo v Trstu, 1989), rafforzando súbito la coscienza nazionale slovena, in particolare nel capodistriano e nel piranese (cfr. J. Kramar: Narodna prebuja istrskih Slovencev, 1991). Un processo simile si verificava anche tra i Croati, nel resto dellTstria.
L’organizzazione nel campo político ed económico fu preceduta dal risorgimento nel campo educativo e scolastico con la fondazione nel 1874 a Castua delFassociazione Bratovščina hrvatskih ljudi u Istri (Confraternita della gente croata in Istria) e nel 1893 a Volosca delFassociazione Družba sv. Cirila i Metoda (Societá dei Santi Cirillo e Metodio). In tal modo iniziava la scolarizzazione organizzata delle giovani generazioni croate e Fapertura delle scuole elementari croate e slovene in quelle localitá dove non c’erano ancora.