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II Territorio Libero di Trieste (1947-1954

RASSEGNA DI STORIA ISTRIANA

Provinciale di Liberazione Popolare del Litorale sloveno, con sede ad Aidussina, e al Comitato Provinciale di Liberazione Popolare delTIstria ad Albona.

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Alla riunione dei ministri degli esteri delle quattro grandi potenze nel maggio 1946 fu accettata la proposta francese che prevedeva l’istituzione del Territorio Libero di Trieste (TLT). II 10 febbraio 1947 i rappresentanti di 21 stati firmarono a Parigi il trattato di pace con l’Italia, che entro in vigore il 15 setiembre 1947. Lo stesso giorno fu istituito il TLT, anch’esso diviso in zona A e zona B. II confíne seguiva la linea Morgan, ossia il confine in parte modifícate del comune di Muggia del 1910. Secondo il trattato, il territorio della zona B era sotta la giurisdizione del governo militare jugoslavo (VUJA TLT), mentre la zona A era sotto la giurisdizione del governo militare alleato. II resto del territorio istriano appartenne alia Jugoslavia.

D Territorio Libero di Trieste

II territorio della zona B del TLT era sotto la giurisdizione del Comitato Popolare Provinciale Istriano con sede a Capodistria, e si divideva in distretti di Capodistria e di Buie.

Dal punto di vista territoriale la zona B del TLT era formata dalle unitá amminstrativo-territoriali della costituzione amministrativa austríaca del 1910 in comuni e comuni catastali. Come stabilisée L. Marin (in Annales 2/92), facevano parte della zona B del TLT i comuni di Capodistria, Maresego, Paugnano, Isola, Pirano, Buie, Cittanova, Umago e Verteneglio, il comune catastale Scoffie del comune di Muggia, i comuni catastali di Ospo e S. Servólo del comune di San Dorligo, i comuni catastaü di Decani, Antignano e Rosariol, e parti dei comuni catastali di Sant’Antonio e Santa Domenica del comune di Decani, il comune catastale di Topolovaz del comune di Portóle, il comune di Grisignana, esclusi i comuni catastali di Stema e di Piemonte.

II Consiglio Popolare Provinciale Istriano adotto nel dicembre 1948 la delibera sui registri deü’anagrafe e sull’ufficio dello stato civile. Nel testo della delibera sono riportati tutti i consigli popolari del distretto di Capodistria, quelli cittadini di Isola, Capodistria e Pirano e quelli locali a Corte, Strugnano, Campel, Semedella, San Tommaso, Vanganel, Monte, Costabona, Decani, Ospo, Scoffie, Maresego, Cesari, Sicciole, Santa Lucia, Portorose, San Pietro e Boste.

Sull’esempio delle riforme amministrative attuate in Slovenia, il Consiglio Popolare Provinciale Istriano divise la provincia in distretti e comuni. La provincia dellTstria era composta dai distretti di Capodistria e di Buie, divisi a loro volta in comuni. Del distretto di Capodistria facevano parte i comuni di Decani, Isola (comune cittadino), Isola Territorio, Capodistria (comune cittadino), Capodistria Territorio, Maresego, Monte, Pirano (comune cittadino), Sicciole, e Portorose. Del distretto di Buie facevano parte i comuni di Buie, Umago, Verteneglio, Grisignana, Momiano e Cittanova.

Si arrivava a tali esagerazioni da dividere gli stessi comuni catastali, un caso único di frammentazione delle unitá territoriali nel dopoguerra. In altre parti della Slovenia la tendenza era quella di conservare intatti i comuni catastaü, di mantenere in ordine l’ufficio del catastro e i registri catastaü.

Secondo i dati dell’ufficio di statistica ed evidenza dei distretti di Capodistria e di Buie, alla fine del 1953 la partizione amministrativo-territoriale deüa zona B del TLT comprendeva ü distretto di Capodistria con nove circondari (Ancarano, Isola,

STAGIONE DEI TOTALIÎARISMI

Duroselle J.-B.: Le conflit de Trieste 1943 - 1954, Bruxelles 1966

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