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La prima guerra m ondiale
RASSEGNA DI STORIA ISTRIANA
dal puno di vista politico e “piü vecchio“ dal punto di vista della sua affermazione cultúrale nella vita quotidiana di abusame per nascondere i reali rapporti etnici. Chiaro, in Istria erano gli Italiani che si trovavano in questa posizione. Le ricerche indicano, come constata B. Grafenauer (cfr. Miti o “Istri“), che le commissioni di rilevamento dei dati tentavano in vari modi di aumentare il numero delle dichiarazioni dei parlanti italiano, il che provocava proteste e reclami a carico dei commisssari, come ad esempio nel 1910 a Scoffie, Pobeghi e Bertocchí presso Capodistria.
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In ogni modo, viene considerato piü aderente alia situazione reale il censimento del 1910, che i rappresentanti militari inglesi francesi, americani e russi, adetti alia demarcazione dei confini dopo la seconda guerra mondiale, durante la loro ispezione del territorio acquisirono come base principale per la determinazione della situazione étnica in Istria. Respinsero i dati del censimento italiano del 1921 e di quello jugoslavo del 1945, organizzato sotto la guida di Roglic, perché viziati.
La prima guerra mondiale
Iniziata la prima guerra mondiale (1914), i contrasti nazionali in Istria si interruppero. La rottura del patío di alleanza con la Germania e l’Austro-Ungheria e la decisione dell’Italia di schierarsi con le potenze dell’Antanta (1915) erano chiari segnali delle sue pretese territoriaii sull’Adriático oriéntale, anche se ancora non si sapeva niente del Trattato di Londra, firmato segretamente nel 1915, con cui gh alleati tra le altre cose avevano offerto all’Italia, se fosse entrata in guerra, anche i teritori austriaci nell’Adriático, tutta l’Istria e la maggior parte della Dalmazia.
A causa della guerra molti abitanti dell’Istria meridionale, dichiarata zona militare, dovettero sfollare nell’Austria Inferiore e in Moravia. Appena verso la fine della guerra, dopo una lunga assenza, tomarono nelle loro case. Al posto della Dieta e della Giunta provinciale nel 1916 fu istituito il Commissariato. Verso la fine della guerra anche in Istria si verificó il rovesciamento. II 28 ottobre 1918 a Pola si costitui il Consiglio popolare sull’esempio del Consiglio popolare di Zagabria, che era diventato l’organo supremo dello Stato dei Serbi, Croati e Sloveni fondato nei territori del decaduto stato austro-ungarico. Era composto da rappresentanti dei Croati istriani, ma anche da rappresentanti dei liberali e dei socialisti italiani. II 30 ottobre presero in consegna il comando della marina, nella quale tra i marinai slavi e tra gli operai dell’Arsenale avevano molti sostenitori. I poteri del Consiglio popolare a Pola cessarono il 5 novembre 1918 con l’entrata nella cittá dell’esercito italiano.