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Particolal'e della fig. 16. - Sistemazione del plotone

Scala, 1 : 25.000.

F ig, 7. - POSIZIONE DI ATTF,SA DI ON PLOTONÈ FOO!I,JI!RJ ' ·

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; II plotonè ·alle ore 8 deve muovere all'attaè _ co lungo -la; direttrice · indicata nello .schizzo, su di una fronte, a cavallo della direttrice stèssa, -· di un centinaio di metri. Obiettivo dell'attacco (1) del plotone: zo _ na di quQta 3'11.

In un primo tempo, mentre il plotone attaccherà il ce,:rtro di resistenza nemico (2) n. 2, i centri avversari n. 1 e n. 3, s;i,ranI).O. direttament,e attaccati, rispettivame;nte, dai plotoni che operano suUa sinistra . e sulla destra.

I suddetti tre centri nemici, prima anMra delle 9r~8, s;trannòb attuti dalla nostra artiglieria leggera che continuerà il tn:q ~~clie dopo detta ora fino a qù_ a~do le squadre avanzate, serrandosi _ sotto ai .c~nt:ri stessi non . corrano il pericolo di essere colpite dal tiro delle artiglierie amiche (3). A qu.esto punto tale. tiro, dietro segnali èonvenzìop.ali prestabiliti, fatti dai comandanti' di compagnia, si allunghe:r:à e subentrerà sui tre centri il tiro di mitragliatrici pesanti. Per q-qanto si ·riferisce· al plotone di cui esaminiamo l'azione, il centro rt. 2 sarà allora battuto da un plotone mitraglieri in postazione sulle pendici nord di q. 228 (fig. 7). Data tale postazione, il plotone mitraglieri eseguirà, in relazione allà direzione di attacco del plot'one fucilieri ed alla linea nemica, un tiro pressoché d'infilata, il che consente ·alle squadre av~nzate di serrar sotto ad esso, senza temere di essere colpite, fino a 50-:-6('1 metri (4). Noi già conosciamo la composizione del plotone fucilieri, p~r avé:(ne fatto cenno nel: 1 ° esempio. Qui · si ·soggiu:nge che le squadre fu-. cilieri rappresentano principalmente l'elemento d'urto del plotone (5)

(I) L'obiettivo dell'attacco rappresenta io scopo dell'attacco che si conçreta nella ·zona che il plotone deve conquistar~. ' · · , (2) Le mitragliafrici leggere in difensiva appostate lungo il margine esterno della posizione in modo da darsi reciproco a.ppoggio di fuoco costituiscono centri di resistenza. Normalinente un centro è costituito da una squad.ra fucilieri. e da una o due mitragliatrici leggere.

Le mitragliatrici pesanti appostate di massima più a tergo ·fiancheggiano col loro fuoco quello <lei centri di resistenza (v. 3° esempio). (3) Tale pericolo, dovuto alla natuÌ'a-le dispersione del tiro di a.rtiglieria nonché alle schegge dei proietti, si verifica, con le artiglierie leggere e. in terreno piano, in yna zona · -immediatamente retrostante al centi·o dei ~ìri di artiglieria di cù-ca 150 .;- 200 metri. . . Tale zona è de _ tta rnargirie o distanza di sicurezza. Nel caso in esame tale distanza di sicurezza è ridotta ad un centinaio di metri cfrca, poiché [H terreno verso il nemico sale e quindi limita la dispersione del tiro (v. 1\fanuale « Il tiro di arti,glieria o). ( 4) La dispe}.'sio.ne del tiro _ di artiglieria e di mitragliatrici, molto accentuata nella dir~zione del-tiro stesso, si riduce notevolmente nel senso laterale. (.5) Le squadre fucilieri hanno però es _ se stesse efficaci mezzi di fuoco dei quali si :val. gono, alle minori distanze, per sostenere la loro avanzata a gruppi o)'avanzata delle .. squadre Ìaterà.li. Tali mezzi di fuoco sono il moschetto (o fucile), il trombonéino e, a 30+ 40 metri dall'avversario, le bombe a mano.

- 20. . I . quelle cioè che dovramno effettivamente assaltare il nemico, mentre la squadra mitragliatrici leggere rappresenta l'elemento di fuÒoo che 1il comandante del plotone ha a sua disposizione per agevolare-la 1'nanovra . delle squadre fucilieri. Ciò in omaggio al concetto che, data l'efficacia. del fuoco nemico, il fuciliere non può muovere contro un dato obiettivo se questo non viene ·contemporaneamente mantenuto sotto la neutralizzazione ·del fuoco, neutralizzazione che impedisca aU' _ avversario di sporgersi dal suo appostamento e di tirare. Da ciò si delineano chiari due concetti importanti e cioè: 1 °) l'aiione di comando del comandante di plotone durante l'attacco si concreta principalmente nel coordinare il movimento dei fucilieri col fuoco delle mitragliatrici leggere; 2°) il fuciliere deve saltare addosso al nemico quando esso è ancora sotto gli effetti neutralizzanti dei fuoco. Se infatti tra il fuoco e l'assalto vi fosse una soluzione di continuità, il nemico avrebbe il t~mpo di riaversf e di offenderci con le sue armi.

/ . Nel caso in esame il comandante ·di plotnne si domanda anzitutto . se alle ore 8, ·muovendo all'a:ttacco dalla zona di quota 241, che dista circa cinquecento metri dal centro nemico n. 2 che egli deve attaccare, è necessario far entrare subito in azione le mitragliatrici leggere.

Ma egli scarta subito tale eventualità per le seguenti, evidenti considerazionì: ,

a) le mitragliatrici leggere dalla zona di quota 241 tirerebbero sul centrò nem}co al limite massimo della loro gittata utile (500 metri) e cioè con non molta efficacia; · b) sorpassato il centro avversario, il plotone si. tro; erebbe in un · periodo di crisi perché, dovendo penetrare nell'interno della posizione nemica, della quale gli antistanti centri costituiscono solo· il margine esterno, si troverebbe _tropp? lontano dalle sue mitragliatrici leggere.

Dovrebbe quindi sostare in attesa del loro arrivo e rimanere nel frat. tempo, mentre si sferrerebbe sicura la reazione avversaria, privo del loro concorso di fuoco; e) il centro avyersario è battuto dall'artiglieria e lo sarà poi anche dal plotone mitraglieri di. quota 228. Il sovrapporvi anche il tirod elle armi leggere sarebbe un evidente inutile spreco di muni·zioni.

Da quanto sopra deriva la seguente decisione del comandante del plotone:· . . << Movendo all'attacco, la squadra mitragliatriDi leggere avanzerà con. le altre, senza aprire il fuoco; questo sarà iniziato {quando l'appoggio delle artiglierie o l'accompagnamento delle mitragliatrici pesanti risultassero non efficaci o quando i loro tiri dovranno spostarsi per ragioni di sicurezza >>.

Altro problema, molto·importante ai fini delle modalità da, adottare per l'attacco, che il comandante del plotone si propone è il seguente: << Considerato che gli antistanti centri nemici saranno, come è .sopra detto, ne~tralizzati dal fuoco e poiché questa neutralizzazione, per la conoscenza che si ha della esatta dislocazione dei centri stessi, sarà molto efficace, è necessario logorare le forze attaccando direttamente il centro n. 2? Non è meglio infiltrarsi tra un centro e l'altro, dato che essi, battuti come sono, non· possono offendere, e provocare. così la resa più economica del centro n. 2 che si vedrà sÒrpassato sul fianco e minac.; qiato sul tergo ? Non risponde questa :piccola manovra al chiaro e sano concetto di infiltrarsi lungo i tratti più deboli della difesa avversa.ria?>>.· · Senonché il comandante del plotone ha· cons.tatato che, sulla sua ristretta fronte, i tratti topograficamente più deboli della difesa avversaria (le sellette cioè comprese tra i tre centri) sono quelli maggiormente battuti dal fuoco. · Ciò perché la fo;rza dell , a difesa consiste principalmente nell'incrocio dei fuochi (1) dei suoi centri di resi.; stenza, talché, ~ome appare .nella figura 8, ciascuno di essi non tira frontalmente avanti a sè, ma batte insieme a quello contiguo il téi'relio 'interposto. Ove quindi il plotone cercasse di infiltrarsi senz'altro attraverso agli intervalli tra gli antistanti tre centr~, esso - non appena si spostasse in avanti per ragiÒni di sicurezza, anche il tiro di mitragliatrici pesanti ( e forse anche prima perché non sempre si arriva a neutralizzare il nemico) verrebbe ad essere intensamente battuto su entrambi i fianchi. ·

In relazione a quanto sopra appare evidente l'opportunità di attac- care direttamente il centro n. 2. L'attacco anzi dovrà essere condotto

decisaménte in-modo da rappresentare una vera minaccia che obblighi il .cent!o avversario, per difendersi, a spostare il tiro della sua nù- tragliatrice · ( o delle sue nùt:ragliatrici) direttamente davanti a sé. _. E poiché~ come ha già comunicato il comandante di compagnia, anche i plotoni laterali attaccheranno · direttamente· i centri~ che li fronteggiano, è dà sperare che si possa così rompere l'organizzazione dei fuochi incrociati nemici, e ren~ere conseguentemente più · deboli,

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Scala. l: 12.500.·

F!g. $, - IKCROÌllO DEI llUOOHt Dl!ll CENTJU DI RESIST;JNZA.

anche <lal pu,nto di vista tat~ico, gli intervalli tra i suoi centri. Solo allora essi ·pot,ranno ·essere agevolmente attraversati ed oltrepassati dai rincalzi. ·

In relazione alle considerazioni a+ op.i sopra si delinea adunque chiara la piccola manovra che deve svolgere il plotone' (;) cioè attacca-i~e fr~ntalmente · il centro. n. 2 _ i _mpegnandolo almeno con due squadre ·avanzate sostenute ,dalla squadra !llitragliatrici leggere per dare all'azione il carattere di energia voluta - e, appena possibile, infiltrarsi, con la squadra di rincalzo, attraverso i centri n. ·1 e n. 2. Il comandante de.1 plotone sceglie quest'intervallo perché · da esso si giunge meglio coperti alla dimzione d'avanzata del plotone.

L~ formazione d'attacco del plotone sarà quindi quelia indicata

. . 1iella · figura 9. " . Le _ mitmgli,atrici leggere sono tenute su di un lato in modo che, quando costrette ad entrare in azione, possa~o til'are di fianco ed accoro-

Leggenda

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. Scala 1 : 1000,

FORM,1.ZIONI! DEL PLO'l'ONJ! NELL'ATTACCO, i @ "'d'ct \ cJ ®d (j .' ::zd cJ ò

, I pagnare così pm a lungo e più da vicino l'azione delle due squa,dre avan~ate. Queste sono in formazione distesa. Quella di riJJ-calzo che, presentemente è ferma al coperto, si trov _ a in formazione serrat,a per tre; si distenderà non appena esce fuori dalla copertura datale dal t~rreno roccioso e coperto a nord-o,1 est di quota 241.

Il plotone ha potuto proseguire, nella formazione sopra indiX cata, pressoché indisturbato dal fuoco nemico all'incirca fino a 150 metri dal centro avversar10, sotto l'appoggio efficace della sua

liig. 9-bis. - AVANZATA A 8IJALZI Df1L1A SQUADRA MITRAGLIATRICI LFJOOERE. - ---'-e~-+ Dfrezione del tiro della, mitragliatric.e leggera ..

artiglieria. .Allungatosi f!cllorà il ttro di questa, è subentrato sul centro stesso quello del plotone mitraglieri di quota 228 (fig'. 7) il quale però, soggetto a sua volta alle offese dell'a,rtiglieria avversaria _ che l'aveva. individuato, non ha potuto 'svo'igere un'efficaèe neutralizzazione.

E stato necessario quindi far entrare m azione le mitragliatrici leggere.

Il loro fuoco, aperto di sorpresa, a breve distanza contro un bersaglio ben noto, è risultato in un primo tempo, m _ olto efficttce.

Il plotone ha potuto così proseguire decisamente la sua avanzata, il c:ihe ha reso necessario uno spostamento in avanti anche delle mitrngliatrici leggere. Tale spostamento ·è stato_ eseguito a sbalzi di un'arma,: in modo da consentire a quella rimasta dietro di continuare il tiro e di muovere a sua volta non appena l'altra l'avesse iniziato dal nuovo

appostamento, assicuraRdo m tal modo la continuità del. fuoco (1). {Y: fig. 9-bis).

Senonché, a meno di cento metri dal centro nemico, un'efficace reazione di fuoco proveniente da esso ha costretto _ il plotone ad una sosta.

Si è reso così necessario sovrapporre al tiro delle mitragliatrici leggere, che risulta-va inefficace a neutralizzare il nemico, quello dei tromboncini e dei moschetti.

Le squadre avanzate hanno potuto così riprendere il loro movimento in avanti, eseguito - in ciascuna di esse - a gr.uppi ed a piccoli sbalzi.

Fig. 9-ter. - ASSALTO DELL~J DUE SQlJÀDRE A.VANM'(E.

Mentre un gruppo si portava nel nuovo appostamento, un a1tro gruppo accompagnava, col fuoco dei tromboncini o dei moschetti, il .suo movimento; appena il primo aveva ultimato ·10 sbalzo apriva a-sua -volta il fuoco e consentiva a quello retrostante di raggiùngerlo. Alternando così fuoco e movimento le squadre avanzate sono riuscite a ,serrar sotto a 30-:-40 metri dal centro avversario. Cessato allora il tiro

(I) Sf ricorda che l'armamento automatico consente rma grande rapidità di tiro ,che, ove attuata, addurrebbe ad un gran consnmo di mw1izioni ed al logorìo stesso dell'arma, mentre, d'altra parte, contro i normali e poco visibili bersagli di guerra, non-rappresenterebbe un aumento cli efficacia di fuoco. Il fuoco normale quindi delle mitragliatrici leggere sarà ,quello a ra'(fiche di 5 o 6 colpi interrotte da pause più o meno lunghe, in relazione all'attività del nemico. Il tiro continuo (raffiche cioè di un 'intéro caricatore) ed il tiro falciante debbono -considerarsi di carattere eccezionale: il primo si userà contro bersagli minaèciosi e molto ·vulnerabili, il secondo conko bersagli aventi front.e estesa (V. Manualetto ." L e arm,i della Janteria. ed il loro tir.o ").

dei tromboncini e dei moschetti e spostatosi m avanti -qhello delle mitrag~atrici leggere, le due squadre, dopo intenso. lancio dj bombe a mano, hanno avvolto e assaltato il centro nemiec>:,__(V. :6.g. 9-te:r). , _ Questa loro azione decisa, coordinata con la predisposta ·minaccia. della squadra di rincalzo, ha determinato la messa fuori causa· del cen- tro n. 2.

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Scala l : 1500.

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-Jèig. 10.

- SITUAiI01''1 DEL PLOTONE AL RAGG!liNGl!l:EN'.1:0 DEL 1 ° OBBIET.r!YO,

- Raggiunto questo primo obiettivo la situazione del plotone è quella che appare dalla ·figura 10. ' ,

Le due squadre avanzate, quelle cibè che ès~guirono l'assalto, si sono portate avanti all'obiettivo, riordinandosi; quella di rincalzo si è a~restata là dove era giunta al momento dell'assalto; la ~quadJ:a mitraglia_:trici leggere infine è sull'altura cespugliosa di quota. 247, in posizione dominante in rapporto alle squadre a:vanzate che devono scendere nell'impluvio tra detta quota e quella di 261. Tale posiziope le. consentirà, all' oe,conenza, di far anche fuoco al di sopra di esse (I).

A questo punto, però, il plotone è aITestato da improvvise, intense _ raffiche di mitragliatrici -avversarie, provenienti .da quota 26t. È un · altro centro di resistenza av,~ersario che si rivela all'impròvviso. Contro ' - di esso, p.er comunicazioni avute da.I comandante di compagnia, non è possibile avere, almeno per ora, il concorso di fuoco né di artiglieria né di armi pesanti éssendo queste impegnate su altri tratti di fronte. Il -comandante del . plotone deve quindi --coi ~oli suoi mezzi elill\inare il

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Scala l : 10.000.

Flg. 11. - °àiANOVRA DEL PLOTONE PER ELIMINAllE UN CENTRO DI RESISTENZA_ NEIDCO.

nuovo centro nemico. Questo però, a differenza di quello n. 2, i'i~ulta isolato,. non fa sistema cioè con centri laterali. Tale circostanza consente al comandante del plotone di manoVTare sui suoi fianchi.

Egli decide così di. neutralizzarlo col fuoco de _ lle mitragliatrici leggere e di avvilupparlo col movimento delle squadre· fucilieri.

La manovra che egli _concepisc _ e è graficamente rappresentata nella figùra 11. ·

La squadra avanzata di sinistra, rimanendo in posto, in formazione distesa, diventa :rincalzo di plotone; le rimanenti due squadre muovono fuori dalla direzione del' -tiro delle· mitragliatrici leggere, -lungo i due impluvi che avvolgono l'antistante quota, nella -formazione in fila (un _ uomo cioè dopo l'altrò).

Appéna possibile la squadra di rin~alzo riprenderà il mo-,/imento e ,seguirà quella di sinistra. , Anche questa manovra, semplicemente concepita ed ~gevolmente ;;,,7 -attuata, riesce, determinando la caduta del centro avversario.•

Il _plotone, allo scopo di riordinarsi e di ripren~ere lena, so'sta mo- -~ mentanea:p:1ente al di là della quota conquistata, a cavallo della mulat- · tiera che corre ad ovest della. quota stessa. La squadra mitragliatrici leggere, a sbalzi di arma, raggiunge le squadre avanzate. .

La _ situazione .è quella della figura 12.-

Scala 1 : 1000. Fig. 12. - S!'rtTAZIONfl DEL PLOION11 DOPO LA ,lLI.NOVJJ.A DBLLA :i;:rn. ·11. '·

Per qu.anto si riferisce ai reparti laterali si sa che il plotone che :si trova sulla destra· è ancora impegnato nell'attacco del centro n. 3, ·mentre quello che si trovà a sinistra, travolto il centro n. 1, muove lungo le pendici sud-occiden.tali di Poggio Me:r:lino (fig. '7) che risulta frattanto battuto dalle nostre artiglierie. ' Il plotone trovasi ormai a circa trecento metri dall'obiettivo -dell'attacco per-raggiungére il quale deve rimontare un terreno comple·tamente scoperto e del tutto dominato dalla quota 311 (fig. 7). Una .sola mitragliatrice avv1:rsaria, appostata nei pressi di detta quota, ren·derebbe difficile e sanguinosa l'ulteriore avanzata, _ Il comandante del plotone, mentre il reparto si sta riordinando, . .stacca in avanti due piccole pattuglie di ~tre uomini ciascuna, le · · ,quali, seguendo i due piccoli impluvi che rimontano verso la quota;

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