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L'occasione perduta
Il17 febbraio, mentre la battaglia di Kasse rine era al cu lmine , era entrato in funzione il Mediterranean Air Command, al comando dell ' Air Chief Marsbal Sir Arthur Tedder, cui era stato affidato il preci so compito cli coordinare l'attività delle U.S. Air Forces XII e IX e dei quattro maggiori comandi della Royal Air Force nel Med itenaneo (Ea ste rn Air Command, Middl e East, Malta , Gibraltar)73 Dopo l ' arrivo di altri aerei e reparti, la forza al comando di Tedd er soverchiava ormai l 'av iazi one cieli' Asse in tale mi s ura , che que st ' ultima aveva poche po ss ibilità di stabi li re una s ia pur temporanea s uperiorità aerea s ul campo di battaglia. Pertanto non avrebbe più potuto riprodurre la s ituazione che le aveva consentito s ucce ss i come quelli ottenuti nei primi mesi della campagna tuni si na. Comunque alle Air Forces occorreva ancora un cer to periodo per comp le tare ed assestare la propria riorganizzazione, e per incrementare ulteriormente il numero e la potenza dei propri reparti74 • 11 compito cieli ' Air Chief Mars hall Tedcler era sicuramente impegnativo perché implicava una radicale modifi ca della prece dente organizzazione. La res pon sa bilità operativa delle forze aeree tattiche doveva pass are dai comandi d'annata e di corpo d 'a rmata ai tre nuo vi comandi costituiti nell'amb ito del MAC. I cambiamenti toccavano anche i metodi d ' impiego, per aggiornare i quali era ancora necessario un adeguato periodo di sper imentazione e cli assestamento prima che fosse pos s ib ile ottenerne il ma ss imo rendim ento. Inoltre la Xll Air Force do veva ancora ric evere un grnppo caccia e quattro da bombardamento prima di raggiunge re l'orga nico auto rizzato75 •
Ne l frattempo gli Alleati avevano molto migliorato il controllo aereo e navale s ul canale di Sicilia, e contemporaneamente Malta aveva ricostituito in pieno la sua capacità offensiva a seguito dell 'a rrivo di grandiosi convogli di rifornim ento nei mesi di novembre e dic embre76 Per il momento i cacciabombardieri de ll a Dese rt Air Force - che sa rebb ero poi di ve nuti il fla ge llo dei convogli aerei e navali cl ell' Asse - erano ancora sc hierat i su aeroporti troppo di stanti dal golfo di Tunisi e dalla peni so la di Capo Bon da consentire loro lunghi pattugliamenti in quegli strate g ici settori. In febbraio la zona del go lfo di Gabes, futura base per le scorrerie dei P-40 s ul Golfo di Tunisi, era ancora pres idiata dalle truppe del!' Asse e sa reb be stata occupata dall'8a Armata so lo alla fine marzo.
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Per le prim e due settimane di marzo la situazione s ul terreno si sarebb e mantenuta marginalmente favorevo le ali ' Asse, in quanto per carenze organizzative e di sc hieramento nes s una de ll e tre A1mate alleate del Nord Africa era nella condizione di tallonare vigo rosamente le truppe de ll 'Asse d ur ante una even tuale fase di sgom bero della Tuni sia . Il II Corpo americano stava completando la s ua riorganizzazi one , mentre la 1a Armata britannica, pur avendo resistito alle sterili puntate di von Arnim, aveva dimo strato sc arsa grinta durante i contrattacch i. Buona parte delle truppe americane era ancora in mo vimento fra il Marocco e l'A lgeria, mentre la 8" Armata britann ica com inciava appena a risolvere la cris i logis tica provoca ta dalla s ua rapida avanzata da el-Alamein alla li nea de l Mareth. Perta nto alla fine di febbraio esistevano ancora condizioni abbastanza favorevoli per tentare l'evacuazione della Tuni sia , ma esattamente neg li ste ss i giorni, Mus solini aveva fatto sapere al Fiihrer, che si sarebbe adoperato per conservare la testa di ponte africana, a co ndiz ione però che la Ge rmania inviasse al più pres to gli aiuti neces sari 77
P rima d i lasciare l' Afr ica Ro mm el - tardivame nte nominato comandante de l Gru ppo Armate cl ' Africa - tentò un sec ondo attacco a sorpresa, rivolgendo si q uesta volta contro 1'8" Armata britann ica. li 6 mar zo, un tentativo di sfo ndamento nel fron te nel settore di Mede nine si a renò qua si im med iata mente. Le pun te corazzate ital o tedesche furono bloccate da un robusto schiera mento anticarro britannico. perdendo 40 mezzi corazzati. La mossa non aveva affatto colto di sorpresa Montg omery, che sino dal 27 febbraio aveva ini zia to a prendere le necessarie contromisure. Data la do vizia di uomini e mezzi afAuiti attra ve rso il porto di Tripoli. il prudente maresciallo britannico aveva potuto sc hierare s ulla linea del Mareth forze più che sufficienti per contrastare qualsiasi atracco. senza peraltro o pe nd ere la metodica preparazione delr ofrensiva, che intendeva sfe rrare con la luna piena di Marzo78 • Fra le varie co n tromi s ure, aveva di spo s to un u lteriore avvici namento dei reparti della Western Desert Air Force all a lin ea del Mareth. Di conseguenza il 6 marzo que ta perimentata forLa aerea era già pronta ad intervenire con tre Win gs e due Groups di Spitfircs e Ki ttyhawks di slocati s ulle stri cc di Medeninc, Hazub, Neffatia ed El Assa , e con quattro Wings, un Group ed uno sq uadron da bo mbard amento (equip agg iat i co n B-25, Baltimores , We ll ington cd Halifax) scag li onati fra Cas te l Benito, Zuara cd El-Assa 79 •
73 Craven & Cale. op. cil. voi. Il p. 162.
74 Ru s t Kenn C. Twelfth Air Force story, p. 16.
75 Rust Ken, "Twelfth Air Fo rce History", Hi to rica l Aviation Album . Temp ie Ciy, Ca li f. 1975, p. 4 .
76 A. Santon i e F. Mattesin i, op. cit. p. 315 .
77 Cfr in Deak in F.W. op. c it. P. 206, le risu ltan ze dei colloqui a Rom a fra Mu sso li ni e la delegazione germ a ni ca guida ta da l min is tro degli esteri Ribb e ntrop.
Prim a di muovere contro 1'8a Armata, Rommel aveva presentato alrOKW un nuovo prom emoria evidenzia nd o l' impossibilità di tenere a lungo la Tunisia. La g ravità ed il sig nifi cato delle co nclu sion i di Ro mme l non era no così vag he da no n essere co mprese da ll 'O KW, tuttav ia la ri spos ta era s tat a la med es ima rice vu ta tre mes i prima a Rastcnburg. Secondo Hi tler cd i suoi consiglieri dell'OKW. la Tuni sia si poteva tenere. ·Bvide111e111e111e - os ervò con amarezza Rommel - lassù si facevano delle illu siont· 80 Ai primi di marzo la 'vol pe del de serto··, le cui co ndi zioni di sa lute erano to rnat e preca ri e, fu ri c hi ama ta in patria dall'OKW. Il 9. il vin ci tore di tan te battaglie afr ican e passò le co nseg ne a vo n Arnim, ma per o rdine del Ftihrer la notizia del rientro fu tenuta segreta. Passando per Roma Rommel incontrò il feldmare sc iallo Kesse lring . li s uo rivale di sempre aveva tentato di fa rgli conferire da Mussolini la più alta onorificenza militare italiana, ma la proposta era stata ignorata 8 1 • on sappiamo se la causa del rifiuto fosse il suo malcelato disprezzo per le alte gerarchie dell'esercito italiano. Sicuramente questo noto atteggiamento non gli aveva giovato. Il giorno successivo il feldmaresciallo fu ricevuto da Hitler, che non accettò neppure di discutere la proposta di utilizzare le veterane truppe d'Africa per respingere una eventuale invasione nel sud dell ' Europa82
78 Statement of Air situation, Western De sert on 27'h February. 1943. togcther wit h proposed lay -out of Units by 6 March. 1943, AFHRA A-6011.
79 Statement o f Air s ituati on. Western Desert on 27,h February 1943. togethcr with propo, ed lay -out of Units by 6 March. 1943. AFHRA A-60 1l.
80 Erwin Rommel. op. cit. p.392.
L'offensivo su posso Kosserine ebbe l' attivo appoggio sia do Ju.87 e do assaltatori Fw.190 come quello qui rappresentato.
Intanto Mussolini attendeva ancora con impazienza una risposta tedesca al problema dei trasporti per la Tunisia ed a quello delJ ' urgente potenziamento delle forze aeree. Per esaminare ambedue i problemi e concertare una loro soluzione, 1'8 marzo era anivato a Roma Goring. Ma, a parte le sgradevoli critiche mosse dal Reichmarshal agli italiani ciJca la loro incapacità di costruire aeroporti, di riparare i danni delle bombe nei potti e di organizzare le scorte ai convogli, il problema dei trasporti non era stato affrontato nell'unico modo capace di portare ad una ragionevole soluzione. Ovvero di procedere in tempi brevi al potenziamento delle forze aeree dell'Asse per colpire le basi l'aviazione avversaria e conquistare la superiorità aerea su l Canale di Sicilia83 Il rimedio necessario era però incompatibile sia con la strategia che con le effettive possibilità dell ' arma aerea tedesca, in quanto essa avrebbe dovuto sguarnire quasi completamente il fronte russo. Per questo dilemma non es istevano soluzioni praticabili, ma solo palliativi. La richiesta di Mussolini non fu esaudita, pertanto nei due mesi successivi l'Asse perse migliaia di tonnellate di navig li o mercantile e da guerra, insieme alla metà delle armi e dei rifornimenti avviati in Tunisia, più alcune migliaia di uomini, che non ebbero la possibilità di combattere né in Africa né in Europa.
La incongruente decisione di 1imanere in Africa, senza averne i mezzi, fu confermata un mese più tardi nell ' incontro di Klessheim (Sa li sburgo), dove i due dittato1i praticamente condanna ro no all a prigionia od alla morte 270.000 insostituibili veterani d'Africa. Quelli che Rommel - ed in ultimo anche Cavallero - avrebbero vo luto salvare per combattere un'altra battaglia. Più che un errore strategico fu una macroscopica fuga dalla rea lt à, che offrì agli Alleati la possibilità cli infliggere ali' Asse, ad un prezzo estremamente modesto, perdite gravissime, esiziali per la difesa della Sicilia e fatali per l 'Italia, il cui collasso fu probabilmente anticipato di alcuni mesi. Mussolini non era molto convinto delle decisioni prese a Klessheim , perché mancanti del necessario presupposto della conce ntr az ione di grandi forze aeree ed anc he terrestri nel Medite1nneo. Ciò ovviamente comportava la sospensione delle iniziative tedesche in Russia. Tesi che
81 Kesselring. A op cit. p. 160.
82 Rommel op cit. p. 394.
83 Deakin F.W. op. cit. P. 211.
Personale della Luftwa ffe si appresta a caricare una macchina fotografica su Messerschmitt Bf.11 O del Flieger· fiirer Africa a Klessheim aveva urtato contro l'intransigenza di Hitler, fanaticamente deciso a cercare la soluzione del co nAitto nelle pianure dell'Unione Sovietica, che per lui rimaneva se mpre il principale avversario 114 • Nell'imporre le sue scelte Hitler aveva sopravva lutato le reali po sib ilità del Gruppo Armate d'Africa di tenere la Tunisia, dove il parziale successo di Kasserine e il fallimento dell'attacco all'8• Annata avevano chiaramente dimostrato i limiti delle s ue forze e la s ua incapacità di migliorare le proprie posizioni. Hitler ed i suoi consig lie1i militari avevano anche ottovalutato la forza dell'aviazione avversaria, le cui potenza cava progre sivamente soffocando le e ili linee di comunicazione da cui dipendeva la opravvive nza de ll a testa di ponte in Tuni s ia. Questo atteggiam en to era in parte comp ren sib il e perché sino ad allora le forze amiate tedesche non avevano quasi mai dovuto subire l'iniziativa di una aviazione avversaria molto superiore alla loro~\ Inoltre Hitler riponeva molte speranze sull'aiuto che le forze italo tedesche in Tunisia avrebbe potuto ri cevere dalla campagna sottomar ina in co rso nell 'At lantic o. Una convinzione che aveva chiaramente manifestato in una lettera indirizzata il 16 febbraio al suo alleato Mu s olini: "Il raggiL111gime1110 di successi più o meno Temporanei è cosa di poca imporraw::.a. È di decisiva importan-:.a soltanto sostenere i successi milirari con i rifornimenti logistici. L'America e l' Inghilterra possono raggiungere qualche vanraggio conquistando punti d'appoggio provvisori, ma ciò che importa è se esse riescono a rifornirli e perciò a mantenerli{. ) La co11ti11ua minaccia alle loro linee ma riff ime di rifomimemo e la loro interruzione deve presto o tardi co11durre alla catastrofe. lo pen.:iò ho fallo tutto c:iò che era possibile per creare 1111'orga11i::.za:io11e praticamente invincibile della nostra guerra soffomarina [. .. ] ù1 loffa nel Nord Africa e quella per l'Europa Occide11rale [il fronte ru so] ha11110 naturalmente w1 'infl11en-:,a egualmente decisiva sull'esito del/'i11rera guerra. Ma la conservazione e l'ingrandimenro delle reste di ponte di Tunisi e Biserta sra obbligando l'Inghilterra e l'America a frasporrare le loro truppe e i rifornimenri 1•erso il vicino ed Esrremo Orieme con una lunga devia::.ione imorno al Capo 86 • Ai primi d'aprile del 1943, l'o ttimi smo di Hitl e r era fondato s u ll e pcranz e d i vill oria ne lla battaglia del!' At lanti co. però un paio di mesi le contromisure anglo americane avrebbero capovolto un andamento. che s ino ad all ora era stato favorevole alla marina tedesca.
84 Circa il pensiero di Mussolini prima dell'incontro al castello di Klessheim (Salisburgo). vedi Deakin F.W. op. cit. pp. 247 • 249.
85 Fra tutti i feldmarescialli tedeschi. Romme l era l'uni co ad avere fatto una tal e esperienza. Tunavia i suoi ripetuti ammonimenti non avevano trovato attenti ascoltatori nelrO.K.W e non li trovarono neppure un anno dopo. quando predi sse r effetto che la superiori1à dell'aviazione Alleata avrebbe avu10 sulla capacità reaniva delle divisioni tedesche destinate a respingere lo sbarco in Normandia. Cfr.: Romm el Erwin, op. c iL. p. 405.
86 Lettera di Hitl er a Mussolini datata 16 febbraio 1943. consegnata dal mini~tro degli es teri Ribbcntrop nel corso della sua, i,ita a Roma il 25 febbraio. Riportata parzialmente in W. Deakin op. cit. p. 185.