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Messina 25 giugno 1943, scacco matto alla JagdwaffeSizilien

Frale ore 11,53 e le 12,50 del 25 giugno, Messina subì il settimo bombardamento dall'inizio del mese e se nz'altro il più pesante fra quelli che lo avevano preceduto. Gli scali ferroviari, i magazzini, i moli del porto ed a ltri quartieri della città furono battuti da 289 tonnellate di alto esplosivo, fra cui 38 bombe da 2.000 Jjbbre, scaric ate da ce ntove nti nove B- 17 dei Group 2°d , 97 th , 99 th e 30 1•' de lla Forza Aerea Strategica82. Una nave di medio tonnellaggio fu co lpita entro il porto, mentre nell o sca lo fe rro viario e nei vicini deposi ti le bo mbe innescarono numero si incendi 83 Sebbene i rep arti da cacda de ll ' iso la avessero non meno di du ecentoventi velivoli italo tedeschi in piena efficienza, inaspe ttatamente la grossa falange delle " Fl y in g Fortress" che aveva colpito Messina, ri en trò alle proprie basi con perdite relativamente modeste. Cerchiamo ora di cap ire perché i reparti caccia dell'Asse, non ancora ridotti ai minimi termini dai bombardamenti s ui lor o ca mpi avevano inaspettatamente perso l 'occasion e di cog li ere un buon successo pur avendo la forza necessaria.

Il g iorno innanzi il nuovo Jagdfliegerfuhrer Sizilien , ge nerale Adolf Galland, aveva co nvo ca to nella sa la operazioni di Monte Erice (Trapani) il maggiore Steinhoff, comandan te dello Jagdgeschwader 77, in sie me a tutti i s uoi coma ndanti di Gruppo e di Squadriglia, per ribadire la validità anche nel setto re mediterraneo dei prin c ipi di tattica ae rea, che nei c ieli de ll ' Europa se ttentrionale avevano permesso ai caccia dell a Luftwaffe di affrontare co n s uccesso g li aerei dell a RAF e dell'YIII Air Force. Prin cì pi tattici che Galland aveva compendiato in tre massi me capita li: "Serrare le distan ze, non sparare troppo presto, attaccare frontalmente in formazione serraia"84 Anche se lo Jagdfliegerftihrer prob abi lmente non lo sapeva, la tallica che suggeriva ai s uoi piloti era esa ttamen te quella che l'avversario più temeva. A quel tempo c irco la va fr a i reparti di volo delle No rth west African Air Forces una istruzione segreta che testualmente reci ta va: "Generalmente il nem ico cerca di rompere le formazioni e quindi di attaccare i B - 17 uno per uno. Lo tentano sia i caccia tedeschi che quelli italiani. Il M e.109 G è la loro migliore macchina e quella co n la quale noi abb iamo il massimo dei problemi. Senza caccia di scorta, le Fortress devono fronteggiare tre o quattro dozzine di Me.109, che volano al loro fianco in gruppi di otto o dodici, [ ] e quando sono tutti pronti[. .. ] vengono [a ll 'attacco] frontalmente attraverso la.forma zione dei bombardieri. La velocità finale di qu es to a ttacco è tremenda. Loro serrano le distan ze sino a circa 100 ya rde, poi virano, indi van no giù e poi fuori sull'altro lato della formaz ion e dei bombardieri, per poi ripetere ancora l 'attacco. Questo tipo di attacco, sebbene il periodo in cui il fuoco [dei cacc ia] è efficace sia estremamente breve, è il più sicuro per i tedeschi. (. ] L'aggress ività dei loro piloti è molto variabile. Alcuni giorn i rifiutano assolutamente di attaccare, ed in. altri fanno buon.e inte rcettaz ioni in gran nume ro, e voi pensate che non la smetteranno mai. l loro piloti sono particolarmente aggressivi contro piccole.formaz ioni e non mancano mai di a /l accare gli sbanda ti 85

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Se ai piloti americani questo sce nario d i co mbatt ime nto poteva se mbrare temibile, agli ufficiali piloti che avevano ascoltato Galla nd appariva den so di ri sc hi. Al termine della conferenza di Monte Eiice, un ufficial e aveva fatto osservare allo Jagdfliegerftihrer che il combattimento con le Fl ying Fortress e ra assai d iverso dalle g io stre con gli Spitfire A s uo parere le formazioni di B- 17 erano simili a flotte di navi da battaglia. Per pe netrare al loro int erno era ne cessa rio aprirvi una brecci a assalendole con una compatta falange di caccia, che pe rò dov eva no attraversm·e un infe rnale fuoco dife nsivo. Un altro comandante di quadriglia aveva fatto notare che i comba llim enti sulla Germania non erano paragonabi li a quelli s ulla Sicilia. cl Rcich i piloti abba ttuti avevano la possib ilit à di rientrare alla base in tempo per il pranzo, qui invece avevano più probabilità di finire dispersi in mare. in o ltre gli aerei nemici potevano avvicinar i alla Sicilia da ogni direLione e tornarsene a casa relativamente poco disturbati dalla Fl ak, che neir isola era mollo più rada che in Germania, esse ndo essa schierata solo a difesa dei porti e degli aeroporti"6 • Ma c'era un probl ema ancora più preoccupante. Come g ià più volte verificatosi sia in Sardegna che in Sicilia. i caccia bombardieri ed i bombardieri medi del nemico. volando bassi sul mare avevano la po ibilità di arrivare quasi inavvertiti ug li aeroporti. favoriti anc he dalla relativa vicinanza di questi ultimi alle coste. in aspettatame nte que sta osse rvazion e aveva trovato un a immediata conferma. La co nferenza d i Monte Erice era appena finita. quando una formazione cli Maraudcr aveva fatto irruzione a bassa quota sull'aeroporto di Trap ani Milo. Fra i rituali tre colpi d'aJlarme sparati da una balleria di 88 e l'arrivo dei bombardieri era trascorso appena qualche minuto: ovvero un temp o troppo breve per consentire a tutto il persona le dello JG.77 di mettersi al rip aro. La brevi ss im a in c ursio ne aveva provoca to scarsi da nni a i cacc ia. I

82 E.mai l AF HRA ali' A. in data I8.03Jl3. Mi ss ion Repo1t Extract, 97'h B.G. , 25 June 1943, . cop ia tras messa ali' A. in all ega to alla lettera AFHRA/RSA 28 Feb 2003.

83 His tory of the Twe lfth Air Force. chapt . XIV , p. 39. AFHRA A-6202.

84 Steinhoff J. " Messe rsc hmitts over Sicily'·. p. 40.

85 Th e Twe lf th Air Fo rce in lhe Sicilian Campaign, Annex 21, Operations Bu llet.in N0. 3 I June - 30 Jun e 1943 , p.2. AF HRA A-6192.

Mcsse rschmi ll della Stab./JG 77 e del Ll ./JG 77, quasi tutti parchei •iat i enLro ripari protetti da "sacchi a terra", non erano stati praticamente toccati. ad eccezione di uno letteralmente crivellato dalle schegge di bombe a frammentazion e esp lose vicino al lato aperto del s uo riparo. Se i caccia se l'e rano cavata a buon mercato, in vece per il perso nale di terra della Staffel.J de l 11./JG 77 le cose erano andate piuttosto male, perché molti di loro erano stat i feriti~ 7 •

L'attacco aereo era da poco finito. quando sugli schermi dei radar del centro di Monte Eri cc era no apparse a ponente di Trapa ni tracce di bombardieri pesanti in vo lo ve rso lcvante 88 L'a ll arm e era pe rò g iunto

86 Steinhoff J. "Messerschmius over Sici ly'', p. 40.

87 Steinhoff J. "Mcsserschmills ovcr Sici ly", p. 44.

88 Aeronautica Sicilia a Superaereo. mcs\aggio in arri\'O n.2279. 26/6/1943. Riepilogo attività aerea giorno 25 corrente in un momento critico. Le bombe cadute poco prima su Milo avevano guastato le piste, pertanto era necessar io un certo tempo prima di rimetterle in condizioni di permettere il decollo dei caccia. Altro tempo sarebbe occorso per rifornire gli aerei e portarli sulle piste. Nel frattempo la formazione nemica avrebbe potuto proseguire verso levante arrivando ad un punto oltre il raggio d'azione dei Bf.109. Vista la situazione. Galland aveva deciso di non tentare s ubi to l' intercettazione, ma di rinviarla al momento in cui i bombardieri sarebbero 1ipassati a nord di Trapani durante il loro rientro alle basi tunisine. Il tenente colonnello Steinhoff - ne l frattempo rientrato a Trapani Milo - fu avvertito personalmente da Ga ll and di tenersi pronto a decollare con tutti gli aerei 89 • l'Oberstleu tn a nt Johan nes Steinho ff Gesc hwader Kommodore dello JG.77 (a des tra nell'immagine) (BDA).

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Le segnalazioni di Monte Erice avevano comunque messo in all arme tutti i reparti caccia dell'isola, compreso il 151 ° Gruppo , una delle cui squadriglie era distaccata s ull'aeroporto di Pal ermo Boccadifalco. Più fiducioso dei tedeschi sulle possibilità di fare arrivare i suo i caccia a conta tto con il nemico , intorno alle 11,05 il comando Aeronautica Sicilia aveva ordinato il decollo d i sette MC 202 del 151 ° Gruppo. Però, dopo una cinquanti na di minuti cli vano in seguimento, g li aerei erano stati richiamati sia perché una latti ginosa foschia aveva mo lto peggiorato la vis ibilit à, sia perché il loro carburante stava per esaurirsi . Mentre gli MC.202 del 151 ° rientravano a Boccadifalco. un cen tin aio di miglia più ad est, all'altezza delle isole Eo li e, i Bombers Group dellla XII A.F. avevano cambiato rotta e con una impro vvisa virata d i circa 90° avevano puntato su Messina. Il cambiamento era però stato tempestivamente segna lato agli aeroporti del settore sud orientale e della Calabria. Da I01rnzzo (Catania) erano imm ediatamente decollati i Messerschmitt del III./JG 53 e da quello di Reggio Calabria - con un certo ritardo ri spetto ai tedeschi - erano part iti quattordici MC.202 del 161 ° Gruppo. seg uiti qualche minuto dopo da un isolato D.520. che alla partenza aveva probabilmente avuto qualche prob lema con il motore90 Quando i caccia italiani arrivarono a contatto con le formazioni dei bombardieri america ni , queste avevano già svoltato verso le Eolie tallonate da una piccola muta di cacc ia tedeschi. che le avevano già ingaggiate in combattimento sopra Messina. Malgrado la fo1te reazione dei B-17 che avevano abbattuto un Bf. I 09, lo III ./JG 53 aveva condotto a fondo parecchi attacchi. rivendicando la distruzione di un paio di B-17, da aggiu nge re ai tre rivendicati dalle batterie contraeree italo tedesche91 • Le vitto ri e del lll/ JG.53 furono assegnate agli Oberleutenant Hans Roehrig e Franz Schicss, due validi expe rte n co n già mo lti successi al loro attivo92 • Per contro i mitraglieri del 97 th B.G. si attribuirono l'abbattimento d i due Bf.109 tedeschi93 •

Nei comba tti ment i fra Messina e le Eolie s'inserirono anche i caccia de l 16 1° , uno dei quali pi lotato dal sergente maggiore U mb ert o Canali del 16 l O Gruppo , che appe na arrivato sulle Stretto notò "il cielo punteggiato dalle nuvoleffe nere e gialle della contraerea" Aggira to il settore battuto dal fuoco di sbarramento,

89 SLeinhoff J. "Messerschm itt s over Sici ly'', p. 44.

90 Ae rona ut ica Sic il ia a Superae reo, messaggio in arrivo n 2279, 26/6/1943, Ri epilogo attivi tà aerea giorno 25 corrente.

AUSSMA SL4/4l.

91 Pr ienJ.op , c it.Tei l 3,p .1 60I.

92 Ambedue i piloti tedeschi avevano g ià molte vitt orie al loro attivo. Hans Roe hrig ragg iunse in seg ui to 68 vittorie me ntre Franz Schiess arri vò a 55. L' abbattimento del 8- J 7 rivendicato da Roehri g sa rebbe avvenu to alle 12,06 nella zo na del lo Stretto di Messina, quello attribuito a Schiess, alle 12,13, circa 30 Km a S ud d i S trombo li (F ighter Claims i Macchi guidati dal comandante di Gruppo, magg. Pietro Serini. erano riusciti ad agganciare la formazione nemica. In quel momento il cielo era pieno di velil'oli che sfreccim·a,10 in /LIiii i sensi[. / c'erano anche aerei tedeschi". Alla g iostra si era infine unito anche il ritardatario 0.520. che riuscì a farsi notare dai mitraglieri del 97 111 B.G., che lo identificarono come Re.200 19 ~. cl frattempo Canali ave\'a adocchiato la sua preda: "una forte::a volante, che era rimasta arretrata rispello alla forma-;.ione, forse colpita od in difficoltà. Vola\'O sui 7.000 metri. Data un 'occhiata a11orno mi pan•e di essere in posi~ione favore11o!e, circa 1111 centinaio di metri più in alto del bombardiere. Feci una rovesciata s ulla sinistra puntando quasi su l muso del gigante. Aprii il fuoco[. ] Vidi le traccianti infilarsi prima nell'ala e poi a11ra1·ersare la cabina dei piloti. Non ebbi il tempo di 11owre la rea-;.io11e del mitragliere di torretta/ ] Solo quando. ancora in picchiata superai il quadrimotore, notai qualche gui:zo rosso fiancheggiarmi per pochi istanti per poi spegnersi s u l mare. Eravamo sopra le isole Eolie [. ] quando ricominciai a cabrare per preparami ad un secondo attacco al quadrimowre. che nel Jra11e111po avel'D perso quora. Fu in quel mome1110 che mi 1•idi affiancare da w1 caccia tedesco [ .]. /11 un primo momento ebbi w1 sussulto, ma la sua sagoma slanciata e la croce nera mi rinfrancarono subiro ". L'impazie nte pilota del "Gustav " allaccò per primo. Canali notò le traccianti del tedesco immergersi nel 8-17. "[Poi] incrociato da/fuoco della difesa. l'aereo tedesco passò sotto il bombardiere e scompan •e''. Arrivato il suo turno, Canali si avvic in ò al bombardiere notando "che sulla sua ala c'era uno squarcio enorme, attraverso il quale si vedeva il mare sottostante". Mentre enava le distanze, le mitragliatrici di torretta eb bero ancora una rea z ione, ma quella lateral e rimase muta. Poiché l'aereo nemico non dava segni di cedimento. il nostro sergente reiterò l'attacco. notando que ta volta che "due delle q11a11ro eliche erano ferme, mentre ali e.fusoliera presentavano diversi squarci, ed infine 11011 ,·i era più alcun segno di rea-;,ione delle armi di bordo". Sebbene avesse ancora un po ' di munizioni , Cana li dovette rinunciare al colpo di grazia poiché il s uo "te lele ve l" egnalava una quantità di carburante appena sufficiente per rientrare alla base95 •

BA - MA 35-mm. rni cro- fi l rn.)

93 97 th 25 June 1943, Miss ion Repo rt Extract. copia trasmes sa ali ' A. in allegato alla lettera AFHRNRSA 28 Feb 2003.

TMacchi del 161 ° non erano comunque sta ti g li unici caccia ital iani ad impegnarsi contro i quad rim otori che avevano bombardato Mes sina. Erano int ervenuti anche anche g li interccllori del l O Stormo. All e 11, 15 - 50 minuti, prima che la formazione di te!.ta ganci asse le bombe su Mes ina. undici MC.205 del l 0 Stormo si erano levati da Ca tania San Salvatore seguili un quarto d'ora dopo da tredici MC.202 116 • Turtavia so lo tre MC.205 avevano agga nciato i B-17 ne ll a zo na delle Eo lie, impegnando un accan it o co mba llim e nlo. c he era costato la vita a l sottotenente Alberto Deg li Espo ti.

94 97 1h 25 Jun e 1943. Mb~ion Report Extrac t, copia trasmessa a ll ' A. in allegato alla lettera AFI-IRA/RSA 28 Feb 2003.

95 Testimonian,a del sergente pilota Umberto Canali (""Ala Tri colore··, no\'embrc 1980, p.2 ). Due giorni dopo fu comunicato a Canali che un peschereccio aveva recuperato r equipaggio di un bombardiere ammarato vicino all'isola di Vulcano. a ll 'incirca nella pos izione dove eg li aveva termi nato i l suo co mbatt imento.

96 Aeronautica Sici lia a Superaereo. me~saggio in arrivo n.2279. 26/6/1943. Ri epi logo att ività aerea giorno 25 corrente.

AUSSMA SL4/ 4 I. 97,h 25 June 1943. ~fasi on Report Extract. copia trasme~sa ali' A. in allegato alla lettera AFHRA/ RSA 28 Fcb 2003.

Sempre ne ll a mede sima zo na di mare, erano cad uti anche due MC.202 del 161 ° Grupp o - fra cui quello del maggiore Serinied il B- 17 matricola 42- 29116 del 2 nd B o mb Group, esp loso all'impatto con l a s uperficie marina. Pochi is tanti prima questo quadrimo to re aveva perduto un 'ala nella collisione con un cacc ia. Vista la dinamica dell'incidente , g li equipaggi del 2nd B.G. avevano immaginato che il pi lota del cac- cia fosse già stato ucciso dalle Tropani giugno 1943 lo ro mitra g liatrici prima della collis io ne97 • Secondo lo ro, il caccia era un Bf.109, tuttavia è più probabile fosse il M C.202 di Serini. Infatti era ab b as tanza freq ue nt e che gli aviator i a mericani confo nd essero i MC.202 co n i B f. l 09 tedeschi. Un seco nd o MC.202 del 16 1° fu abbattuto da ll e Browning della to 1Tetta dorsale di un B-17 del 971h B.G . manovrata dal sergente Paul Kru eger, che fu l' unic o mitragliere a ri ve ndi care un MC.202 italiano. A se ra, l' Aeronautica Sicilia confermò la perdita dei Macch i di Se1ini e Deg li Esposti, annuncia nd o contempora neamente la distruzione di sette velivol i nemici più un ottavo probabile9s. Un annuncio abbastanza ottim istico, e so lo parzialme nte confermato dalle aut ori tà di Stromboli, che informaro no della caduta di tre quadrimotor i nei pressi dell'i so la e di quella di un caccia nell'interno99

Mentre i co mbattimenti ae rei in furi avano sullo specc hi o di mare compreso fra lo Stretto di Messina e le Eol ie, gli speciali sti dello Jagdgeschwader 77 avevano completato i co ntrolli ed i rifornimenti de i Bf.109, mentre un 'a ltra parte del personale aveva sgomberato le piste dai detriti e da i rottami della rece nte incursione. L'allesa dello JG 77 e ra stata abbasta nza breve. L 'ordine di decollo era stato im partito personalmente da Galland poco prima de ll e 12,55. Ovvero una mezz 'ora dopo che il 2" d B.G aveva sganciato le ultime bombe su Messi na 100 • Il tenente co lonnello Steinhoff era deco ll ato per primo da Trapa ni Mi lo, seg uito da i tre gregari della Stabschwarm (pattug li a comando), indi da ll e Staffeln del Il ./JG 77. Nel frattempo anche i Bf. l 09 dello 1./JG 77, dopo avere rullato ve loci sulle piste di Sciacca, si era no alzati in vo lo and ando a raggi un gere Steinhoff s ull a verticale del Monte Eiicc 10 1 R iuniti i due gruppi in un ' unica massa di circa cinqua ntaci nqu e aerei, il Komm andeur dello JG 77 li aveva g uid ati verso nord mantenendo una quota di

97 I membri dell'equipagg io pc1ili col B-17 erano: Ca pt ai n A lbert D. Hin sey. Pilot: Ist Lt. Jack J Evans, Co-Pi lot: 1s t Lt. Walter C. Hop p, Navigator; 1st Lt. Jacob W. He rs hey Bombardi e r; S/Sgt. Urban V. Lavor ie U/T; S/S gt. Fredrick W. Radefe ld LIT: Sgt. Ha rol d (M NI) Thompson R/W; S/Sgl Jess W. Post L/W; S/Sgt Leo H . Valentine T/G; T/SgtJac k K Hild t RIO. Message fro m mr. Richard K. Rad tkc hislorian oftne 2"d B.G. Ass ociation, T hurs day, March 13. 2003 3: 11 PM Subject: R: 2nd BG operations in ltaly

98 Aeronautica Sic ilia a S uperae reo, messaggio in arrivo n.2279. 26/6/1943, Riepi logo atti viLà aerea giorno 25 corre nte . AUSSMA SI.A/41. Al ma gg iore Pi etro Serini, ritornato al comando di un repa110 dopo le gra vi fer ite riportate in un precedente c iclo ope rat ivo, ve nne concessa la MOVM all a memo ria

99 Aeronaut ica Sici li a a Superaereo, mess aggio in arr ivo n.66, 27/6/1943 ci rca 3.000 metri 1111 • Sul mare Steinhoff aveva trovato una fo chia tanto densa che non si potevano vedere i caccia alle estremità della formazione. Seguendo le istruLioni trasmes e ad intervalli dalla centra le operaliva di Monte Erice. Steinhoff aveva gradualmente raggiunto una posizione a mezza via fra la Sicilia e r estremità sud orientale della Sardegna. quando g li era stato comunicato che il Freya di Trapani aveva perso il contatto con i bombardieri. forse pe rché avevano ulteriormente diminuito la quota. Sebbene la formazione dello JG.77 si fosse già ampiamente disgregata a causa della fo chia ed il carburante comincias e a carseggiare - infani molti aerei avevano già da tempo svuotato i !>erbatoi aus ili ari - Steinhoff aveva proseguito o::.ti natamente la ricerca sinché. sempre guidato da Monte Erice. era entrato in contano visivo con un gruppo di bombardieri in un punto a circa l 30 chilometri a nord ovest di Trapani 10\ Per poter vede re i B- 17 segna lati da l radar Steinohff aveva dovuto abbassarsi a 1.000 met1i, ma finalmente i quadrimotori erano apparsi dietro un leggero velo di foschia. ·'Con le loro parti superiori dipinte di giallo deserto le Forte-;::.e Potanti risaltavano chiaramente contro il grigio argento del mare. Sta110110 rnlando basse e 11eloci, correndo sopra le onde quasi ala contro ata·· u>-t _Seguito dai tre gregari della pattuglia comando il comandante dello JG 77 era andato all'attacco di un B-17. demolendone la cabina di pi lotaggio con una so la raffica. Mentre si accingeva a cabrare per ripetere l'anacco. Steinhoff aveva visto la sua preda schiantarsi sulle ottostanti onde ~ollevando un·alta colonna di spuma. Una vittoria rapida e fo lgora nte, che però era anc he l'ultima. come lo stesso Steinhoff capì appena posò l'occhio sull'indicatore di livello, che segnalava carburante per solo venti minuti di volo. Bastavano solo per un immediato rientro alla base. el frattempo un gran num ero di piloti si era d ista ccato dalla formazione d'attacco, dopo avere riferito via radio di essere a corto di carburante. A cau ·a della ecce!>. iva durata della ricerca, il tempo di contano fra i cinquantacinque Bf. I09 dello JG.77 e le loro prede si era ridotto ad appena qualche minuto, di cui pochissimi caccia riuscirono ad approfittare.

100 E. mail ali ' A in data 18.03 03 di Archie Di Fa nte. AF HRA arch ivist I mancati rientr i furo no accusati da l 97,h B.G.

10 1 Prien J. op cil. pp. 1605 - 1606. Seco ndo Prien della sq uadriglia comando sarebbe decollato il solo Bf.109 di Stci nhoff. mentre s econdo Sre in hoff (o p. c ii. p 50) la Stab Staffe! andò in az ione co n tre grega ri, e con ovv iamente lo ste sso Steinhoff.

Oltre al B-17 abbattuto dal suo comandante, il Geschwader segnalò altri due "probabili'' vittorie, attr ibuendole ai piloti del Il Gruppe. Unica perdita: que ll a del leutenant Gerhard FIUgge dello 1./JG 77, abbattuto dalla reazione dei B- I7 rn5 •

102 Circa il num ero deg li aerei facenti parte della formazione dello JG 77 e~i~te una g rossa di scordan,a fra Steinhoff e Prien. il primo accenna ad un centinaio di Bf.109 il secondo a cinquantadue, di cui solo un o della S1ab, data l'esalta siruaLione a nostra co noscenza degli aerei efficien t i per i gruppi le Il e per la Stab alle date de l 20 e 30 giugno 1943 (rispett ivamente 42 ed 68 Bf. I 09. cfr.: German Documents appendix 3. RAF Narrati ve - The Sicilian Campaign cit. ) rireniamo più probabile la pre enLa di cinquantacinque aerei, ru11a, ia la te\timonianLa di Steihoff circa la composi Lione della sua Siab (4 aerei) è mollo più convincente. co nte ne ndo a nc he i nom i dei piloti

I03 Per la posizione dello JG 77 al momento del bre\'e combanimento con i B- 17 cfr.: Prien J.. op. cit. p.1605. rapporto sulla perdita del Bf.109 del Lt. Gerhard Flilgge.

104 Steinhoff J. op. cit. p. 50.

105 La ricO\truzione delle a,ioni dello JG 77 nella giornata del 25 giugno è ba~ata su:

- Steinhoff Johan nes. op. cit. pp.33-53

- Prien Jochen. op. cit. Te il 3. p.160 l e ,egg.

A questo punto i combattimenti erano fin iti, pertanto è possibile farne un bilancio. L'a tteso debutto dello JG.77 si era concluso con una sola vittoria certa, da assegnare senza esitazioni a Johannes Steinhoff. Un secondo B - 17 era stato distrutto dalla co lli sione con un caccia, probabilmente quello del maggiore Serini 106 • Un terzo B - 17 si distrusse in atterraggio ed altri sette - forse perché danneggiati o per ave re esa urito il carburante - antic iparono il loro atterraggio sul campo di Bona, anziché raggiungere la base d i partenza 107 . Le due fo11ezze volanti no n rientrate alla base furono abbattute dai caccia. Alt re furo no danneggiate dalla contraerea. Tn ogni modo le vittorie dichiarate furono tutte largamente sov rast imate: sia quelle italo tedesche (caccia e contraerea) sia quelle- come al so lito ast ro nomiche - dei mitraglier i americani 1°8 • Quando Goring fu info1mato del deludente esito dei combattimenti, fulminò Galland con questo telegramma:

"Al Comandante la Caccia in Sicilia. Duranle l'azione d(fensiva conrro l'attacco dei bombardieri sullo Stretto di Messina, elementi della caccia hanno.fallito il loro compito. Un pilota per ogni Gruppo che vi ha partecipato sarà deferito alla corte marziale per codardia difronte al nemico. Goring Reichsmarschall /09 "

L'ordine non ebbe poi seguito pratico, anche perché von Rict hofen, nuovo comandante della Luftflotte.2 si guardò bene dall'applicarlo. Tuttavia lo sfo rtun ato esordio come Jagdfliegerftihrer Sizilien del più famoso asso de ll a caccia tedesca non riuscì troppo sgradito al feldmarescia ll o, che annotò ne l suo diario questo sarcastico app un to : "Discorso di Galland relativo all'insieme dei problemi della Caccia. D'accordo. DUficilmente Galland ha capito la Caccia, la quale negli ultimi tempi non ha attaccato. Se troppo d!fficile [ciò] deve essere eviden::,iaro. i n ogni caso Galland deve portare a termine la cosa 110 •

Certamen te qualche cosa non aveva funzionato. TI s iste ma di avvistamento radar tedesco era potente

106 Al maggiore Pietro Serini fu concessa la Medaglia d"O ro al Valore Militare (alla memoria). la cui motivazione concludeva : "dimostrandosi degno continuatore della tradiz.ione di 1•alore dei cacciatori italiani cadeva da eroe additando ai gregari. con il costante esempio spinto fino al cosc ient e olocausto della vita. la via da seguire per la salve:w della Patria".

107 E.mail ali' A. in da ta 18.03.03 di Archie Di Fante. AFHRA areh ivist. Secondo i doc umenti trasmessi all' A. dall' AFHRA i dat i sintet ici della missione de l 25 g iugno 1943 dei B- 17 su Messina so no i seg uenti:

97 th Bomb Group

33 aicrafl departed 08 , 16, 2 returned ear ly. 31 struck the targe t at 11.55. at 24.500 ft 29 returned al 15.36. bomb load 6x2000. 6xl000. 448x300 (152.400lbs)

99th Bomb Group bomb load I Ox20001b. I Ox I 0001b. 352x3001b. (135 ,600 lbs)

30 airc raft departed 0803, 3 returned ear ly. 27 struck target at 121 Oa t 25,000 ft, 24 retumed a t 1558. I crash landed at Bize rta. 2 la nded at Bone.

30 I s t Bo mb Gro up

33 B-17s departed a t 0750, I retu rned ear ly. 32 ove r target at 1204 al 23,500 ft , 30 rctumcd at 1605, 2 landed al Bonc bombload 434x3001b. 8x2000 1b, 8x 10001b ( 154.200 lbs)

2nd Bomb Gro up

40 B- l 7s departed al 0730 , 39 st ru ck targe t at 1213 at 22.400 -24,500ft. 38 retu rn ed at 161 O. B- 17 (#6 15) co lIided wit h Me - 109 above target at 23.000ft at 1215. B- 17 (#782) missing. not accou nted fo r bombload 5l2x300lb, 14x2000lb, 14xl000i b (195,600 lbs)

Total bomb load 2nd

• 97th

• 99th

• 30 I " B.G's : 637 000 lbs

I08 Le perdi te d i due B-17 sono conva l idate da i rapporti dei quattro Bomb Gro up che il 25 bo mbardaro no Mess in a. in c ui so no e le nca ti due 8- 17 perd ut i più uno de l 99th Bomb Group dist ru tto du rante l'atterraggio a Biserta Circa le vi tt orie rivend icate dai cacc ia italiani il 25 gi ugno 1943 cfr. anche Are na N op. cil. Voi. IV p 249

I09 Stein hoff J. op. cit. p 56 e preci o. li F reya di Monte Ericc aveva inseguito le fo rm az ioni de i B- 17 s ull a lo ro rotta di ritorno sino alla distanla di 130 chilometri da Trapani. nonostante la loro quota fosse legger mente inferi ore ai 3.000 piedi (924 metri) ' 11 • li primo avvistame nto, effe ttu ato durante la manina. sempre da Monte Erice. era stato tardivo. r B-17 erano stati individuati olo quando erano g ià a no rd es t di Tra pani. Una pos izio ne che avevano raggiunto volando a ba sa quota poco sopra il livello de l mare. TI radar li aveva rilevati solo quando erano s tati cost ret ti a sa lire pe r po rt ars i a ll a q uota d'a tt acco, ovvero ai 24.500 piedi d ·altezza necessari per ridurre il rischio costituito dalla formidabile contraerea dello

110 Prien Jochen, op. cit. Te il 3, p.16 10.

Stretto ' 12 •

S uccessivamente i B- 17 erano stati favoriti da ll a situazione meteorologica di alta pressione caranerizLata da un appreuabile ispc simento della foschia 11 3 • Fattore che, come testi monia S teinhoff, aveva pesante mente os taco lato la ricerca e ffettu ata da ll o JG 77. In qu e ll e condi z ioni di ri do tta visibili tà, da ta l'e levata quota di vo lo assunta. i piloti dello Geschwader potevano appena intravedere i contorni della terra. mentre la linea del mare si confondeva con quella del cielo. Data la particolare situazione meteorologica. forse la Luft waffe o la Reg ia Aeronauti ca avreb bero pot ut o in v iare ri cog ni to ri per cerca re e tall onare le for maz ioni di B- l 7. che stavano rientrando dall'attacco su Messina. Con la relativa abbondanza di ricognitori marittimi e terrestri italiani e tede chi ancora in Sicilia, non sarebbe sta to impossibile panugliarc la pre umib ile rott a de i bo mb ard ie ri per raccogliere in formaz io ni circa la loro q uota, rotta e pos iz io ne. Gli aere i non mancavano. All a lìne de l giugno 1943 l' Osserva1ione Aerea de ll a Sicilia di s poneva di ventidue velivoli e la Ricognizione Marittima di quarantuno 114 • Però mancava una inte a fra i comandi della R .A. e della Luftwaffe pe r orga ni zza re un se rvizio di so rveg li a nza ae rea d iurn a come qu ello fun zio nan te in Germ ani a pe r guidare i caccia contro le formazioni nemiche. Ma nel giugno l 943 la collaborazione fra le due aviazioni era arrivata quasi ad un punto critico "' .

In co nc lu sio ne. Il fo rti ss imo JG .77 no n riu scì a pre nd ere co ntatto co n la massa di B- 17 in tempo utile per effettuare una se rie di attacc hi che - data la forza de l reparto - in altre condizioni avrebbero sicuramente avu to esiti micidiali pe r la formaz ione americana.

Jl bila nc io pi ù alte ndi bi lc de i co mba ttim e nti de l 25 gi ug no fr a i cacc ia ita lo tedesc hi ed i B- 17 clc ll a Xli

Ai r Force è i l segue nte:

• caccia italiani, quarantasei decollati, tre perduti, una vittoria.

• cacc ia te desc hi , c irca se tt anta tre decolla ti , due perduti , un a vittori a .

• Xli Air Fo rce. ce nt odiciannove B-17 su Messi na. due perduti in azione cd uno di!>trutto ali' atterraggio, altri danneggiati più o meno gravemente.

111 Ste inh off J. op. c it. p. 50.

I 12 Per la quota d'a tt acco dei B-17 su Mc<,s ina. c i ~iamo riferiti al già ci tat o '97 th • 25 Jun e 1943, Mi ss ion Repo rt Extrac t".

113 Stein hoff J. op. cit. p. 46.

114 Rela7ionc su ll a s it uazio ne logistica del l'Aeronauti ca de ll a Sicilia ,ùle date del 31 di ce mbre 1942 e 30 giugno 1943 allegata alla comunica.Lione 4T/22982 del 14 agosto I943. SMA 2° Re p · 2• Di\' Servizi Logi,tici. a Stato Ma ggiore Aeronautica AUSSMA SL2/ 11 - I I Qu ater.

115 Dura nte le in cu r~ioni s ulla Ge rm a nia. mol te vo lt e i bo mbardier i Allea ti no ta rono aere i <l i di verso t ipo che fianc hegg iavano le loro formazioni. pro babi lment e per passare informa;,i oni ai centri della dife\a. A \'Olte furono notati persino Ju.8 7. Cfr.: I.: TPOS della 15 111 Air Force. AFH RA A-6379. A-6377.

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