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La pianificazione delle operazioni aeree

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ALLEGATO 18

ALLEGATO 18

Dal programma delle operazioni previste per il O-Day, risulta evidente che la metà delle forze da sbarco era praticamente destinata all'occupazione di quattro aeroporti , col preciso ordine di portarla a termine nel più breve tempo possibile onde consentire lo spostamento in Sicilia di reparti da caccia per assicurare la difesa aerea locale e per fornire l'appoggio tattico delle truppe. Il numero e la forza dei reparti , che si potevano trasferire subito sull'isola, erano limitati dalla capienza degli aeroporti ed ovviamente dalla capacità delle truppe di garantirli contro eventuali contrattacchi. Il tutto dipendeva anche dalla rapidità con cui i campi sarebbero stati rimessi in efficienza dai distaccamenti del genio aeronautico inviati al seguito delle truppe. Alcune delle unità aeree, scelte per essere trasferite sui campi siciliani, sarebbero state spostate prima del O-Day sugli aeroporti di Malta. dove avrebbero operato durante la fase preparatoria dell'invasione. Nello stesso periodo altri reparti sarebbero intervenuti dalle basi appositamente approntate in Tunisia sinché non fosse stato possibi le trasferirli sugli aeroporti catturati in Sicilia. La rea li zzazione dei piani relativi allo spostamento di reparti aerei sulle basi siciliane catturate venne dichiarata d i vitale importanza, "poiché le sortite della caccia che avrebbem potuto essere fatre da Malra e dalla Tunisia non avrebbero potuto offrire una forte protezione alle forze da sbarco sinché gli aeroporti siciliani non fossero stati catturar i e messi in funzione " 12 •

Tutte le unità aeree rimaste nel Nord Africa francese dovevano essere utilizzate, insieme a quelle di Malta e del Medio Oriente, al massimo delle loro possibilità durante la fase preparatoria, eseguendo le operazioni appositamente studiate per indebolire la resistenza del nemico. Altre operazioni su larga sca la sarebbero state lanciate dalla Gran Bretagna dai bombardie,i della Vlll Air Force e del Bomber Command contro obiettivi nevralgici in Germania ed Italia allo scopo aiutare indirettamente l'Operazione Husky. Si prevedeva che questi pesami attacchi contro la rete di com unic azioni avrebbero costretto il nemico a disperdere le proprie forze aeree difensive 13 • Dopo una accurata analisi delle possibilità della Luftwaffe, che si iive lò poi esatta, gli estensori del piano aereo formularono l'ipotesi che l'impegno per contrastare le incursioni strategiche sul suo territorio mentropolitano , assommato a quello richiesto dal fronte russo, avrebbe imposto all 'arma aerea tedesca uno sforzo superiore ai suoi mezzi, e pertanto essa non avrebbe potuto inviare nel Mediterraneo i rincalzi necessari affinché i suoi reparti rimanessero un imp orta nte fattore nella immin ente battaglia per la Sicilia 14

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Con un provvedimento che dimostrava l'elevato spirit o di cooperazione es istente fra le forze degli Alleati, fu costituito un comando unificato (Task Air Force Command) col preciso compito cli realizzare gli obiettivi fissati dal Piano Aereo dell'Operazione Hu sky. Il nuovo comando era responsabile del coordinamento fra le ort hwes t African Air Forces, la RAF del Medio Oriente, la lX Air Force USAAF e la RAF di Malta. La direzione fu affidata al capo del Medite1Tanean Air Command, l' Air Marshal Sir Arthur Tedder, che come responsabile dell'intero teatro d'operazioni mediterraneo aveva sotto il suo comando tutte le forze aeree mobilitate per Husky, ovvero le NAAF, il Mediterranean Air Transport Service, gli Air Headquarters di Malta (comandante I ' Air Vice Marshall Park), le forze aeree di Gibilterra (controllate dallo stesso Tedder) e del Medio Oriente (comandante I ' A ir Chief Douglas) cd il IX Bornber Command (maggio re generale Lewish H. Brereton)

Il maggiore ge nera le Car i Spaatz. comandante delle North African All ied Forces, da c ui dipendevano le forze talliche e strategiche ed il Coa tal Command, sta bilì il suo quartiere generale a La Marsa (Tun isi). accanto a quello di Tedder. Per facilitare il con trollo delle operazioni gli staff dei due comandi si fu sero in un uni co s ta ff co mbinat o. A loro vo lta le forze aeree tatti che e strateg ic he ed il Coastal Command installa ro no i loro quartieri genera li accanto al posto di comando di Tedder 15 •

12 History of the Twelfth Air Force. chapt. xm, p 20, AFHRA A-6202.

13 Headquarters Northwest Afr ican Air Forces , May 1943, ·'Pian for emp loyment of N011hwcst African Air Forces and attached Air Forces in Operatio n Husky", An nexure A. AFHRA A-6192. Ved i anche: id. c. s "Outline Air Pian, Part 1- Operational " . para 20.

14 T he Twelfth Air Force in thc Sicilian Campaign, Annex 7, "Operatio nal requ iremen ts a nd NAAF Air Pian for Operation Husky" ", p.4, AFHRA A-6192.

L'organiz zaz ione dell'a zione di comando fu improntata alla massima dunilità onde uti lizzare i reparti a l meglio delle loro pos sibilità, facendo nell o stesso tempo fronte all e improvvise esige nze. Una vo lt a fis sate le lin ee ge nerali de l piano aereo, si stabilì di perm ette rg li un certo g rado di lib e11à. non appesantendolo con i dettagli dei piani delle operazioni navali e te rre stri, che avrebbero finito per disperdere i reparti fra i vari settori di sbarco. Di co nsegue nLa venne ribadito il concetto che la forza aerea doveva rim anere unit a sotto un so lo comando all o scopo di assicurarne la massima fl ess ibili tà di impiego 16 • Tale imp ortante deci sione fu chi arita e co nferma ta al co mandante delle fo rze aeree tattiche co n le egue nti i truLioni: "Lefor:e so tto il l'ostro comando. che 11011 sono comprese nella Air Ta sk Force, devono essere impiegate in modo tale da fornire nel massimo modo possibile la loro assisren:.a ali 'assalto sulla Sicilia ed a ll e successive opera:.ioni delle.forze di te rra. L'iniziale spiegamento sarà comunq u e quello indi cato nelle s ue lin ee ge nerali nel Piano d'Ope ra:ioni delle NAAF. Compiti spe c ifici, particolarmente durante la fase preparcaoria, possono esse re a l'Oi assegnati da questo Quartiere Generale. Uniuì delle Jor:.e aeree strateg iche possono an ch e esse re post e sotto il vostro controllo operativo per periodi e compiti specifici, e parimenti unità della Ta c rica / Air Force possono esse re m ess i so ll o il co ntrollo operativo d e l general e comandante la Stra1egic Air Force, o del/'11Jficiale comandawe la Coastal Air F orce, se le circostan:e richiedono 11110 tale azione" 17 •

In oltre, allo sco po di coo rdinare co n la ma ss ima tempes tivit à le operazioni tattich e a favore de ll e Task Forccs occidentali ed orientali, tulle le unità di ba se a Malta furono me sse ag li ord ini dell'uffi c iale RAF comandante le o perazioni aeree di Malt a (RAF Air O fficer Commanding). Questa disposizione co nse ntì che il grosso della forza ae rea fosse impiegata così co me richiesto dalla situ azione co ntin gente e dalla eventuale reazione del nemi co. Naturalm ente il RAF AOC di Malta dipend eva daJ co mandant e de ll a NATAF (forze ae ree tattich e) per le quc tioni di carattere generale18 • I comandi navali e quelli dell'esercito non ebbero ne una assicurazione circa il s upporto c he avrebbero potuto ri cevere nell'aerea della battaglia durante il O-day, poi c hé nel primo g io rno dell ' in vas ion e il prim o co mpito de ll 'av iaz io ne era la di struzion e de ll e forze aeree nemich e. Fu inoltre stabilito che ai va ri se tt o ri della battaglia non sarebbe stata asseg nata un a quota fis sa di aerei. poiché es si do vevano rimanere tutti a disposizione del comandante in capo, che li avrebb e amministrati in relazione al la situazione emergente19 •

Oltre a ques ta riorgani zzaz ione appositamente studiata per s nellire ed ottimizzare l'az ione di co mando , e per uti li zzare ne llo stesso tempo le forze aeree a l massim o del loro rendimento. ven ne anche d isposta anc he un a serie di trasferim enti pe r rin forzare le AA F. prele va ndo reparti dal Medi o Oriente. dalla Gran Breta gna e dag li Stati Uniti.

Tre gruppi di caccia s u P-40 (571\ 79 th e 3241h F.G.) e du e cli bombardi e ri medi s u B-25 (12 th e 34t h B.G. )

15 "RAF narra tive , T he S iei li an Campa ign June - Augusl 1943", Outl ine Ai r Pia n. p.25 AFI-ÌR A 23364 Th c Twe lfth Air Fo rce in th e Si cil ic111 Campaig n' '. Annex 7. Hcadquarters Northwest Africa n Ai r Forces. May 1943. " Pl,rn for employment of orthwest African Air Forces and attached Air Forces in Operation Hu sk) ··. Annexure A. AF HRA A-6192.

I 6 Crave n & Ca te, op. cit. Vo i. rr , p. 445 .

17 Directi vc to the Offì cer Com ma ndin g the Nort WeM Afr ican Tactica l Air Force fo r Operati on Hu sky. Annexure L to:

·'Pian for cmployment of ort hwes t African Air Forccs and attachcd Air Force~ in Operation Husky" ' anncx 7 of ''Thc Twelfth Air Force in the Sicilian Campaign··, AF HR A A-6192. Una tale a7ione di comando è paragonabile a quella c he per tutta la durata della guerra permi se alla Wehrm ac ht di formare rapid a me nt e grupp i d i co mb a tt im e nt o co mp ost i da eleme nti di var ie arm i e repart i per front eggiare improvvi se s itu azio ni d i e me rge nza

18 Craven & Cate. op. cit. Voi. li. p.444 appartenenti alla lX Air Force lasciarono le loro vecchie basi libiche per passare provvisoriamente alle dipendenze della Xll Air Force, le cui basi in Tunisia ed Algeria erano più prossime alla Sicilia e quindi compatibi li col raggio d 'azione dei P-40 e dei B-2 5. La componente da bombardamento strategico della IX Air Force fu potenziata aggiungendo ai due gruppi originari di bombardieri pesanti (B.G. 376th e 98 t h) i B.G. 44th ed il 93 rd temporaneamente ceduti dalla VIIl Air Force. Il 27 giugno, esattamente il giorno del suo arrivo dalla Gran Bretagna, il 44 th B.G. prese parte insieme al 3891h BG al bombardamento degli aeroporti di Kalamaki ed Eleusis, dove furono colpiti fabbricat i. piste ed aerei 20

19 I li story of the Twelfth Air Fo rce. chapt. xm p.29. AFHRA A-6202.

Il 99th B.G. della XII A.F. fu rinforzato da un nuovo Squadron di B-17 (B.G. 347t h) trasferito in volo direttamente dag li USA, mentre il Group.205 da bombardamento notturno della RAF praticamente triplicò le sue forze con l'arrivo dalla Gran Bretagna di se tte squadrons di bombardieri Wellington ed uno di Halifax (il o.462) 21 • Nonostante questi cosp icui rinforzi Eisenhower esercitò forti pressioni per ottenere il temporaneo trasferimento dall 'lnghilterra al Mediterraneo di alcuni grupp i di B- 17 de l la Eigth Air Force, ricevendo un 1ifiuto da l CCS (Combined Chiefs of Staff), che respinse anche altre sue richieste alternative per potenziare la Northwest African Strategie Air Force 22 Tuttavia a fine giugno Eisenhower aveva otte nuto il 389th BG da bombardamento pesante, strappando lo alla riluttante Eight Air Force.

La responsabilità di proteggere i convogli de ll a fo rza d ' invasione dagli attacchi aerei e subacquei fu razionalmente divisa , affidando all e NAAF i convogli che salpavano dai porti del Nord Africa francese e quelli provenienti eia Gibilterra, mentre all a RAF del Medio Oriente furono affidati quelli in arrivo dal Mediterraneo Orientale. Fu tuttavia previsto che le NAAF avrebbero dato una certa assistenza ai convogli in prossimità del le coste siciliane23.

Il problema d i assicurare una forte copertura di caccia alle fo rze navali d'attacco ed ai contingenti sba rc ati nei primi giorni dell 'assa lto fu 1isolto sfr utt ando al massimo le possibilità offerte dalle isole di Malta, Gozo e Pantelleria, che, essendo a poche decine di miglia dalle zone di sbarco, furono sce lte come base per i reparti equ ipaggiati con cacc ia a minore autonomia, come i P-40 e gli Spitfires . Invece i reparti dotati di caccia con maggiore raggio d 'az ione , come i Lightning, continuarono ad operare dal.le basi della zona di Capo Bon.

Essendo giudicato improbabile un intervento della flotta eia battaglia italiana, a partire dalla fine di maggio la RAF spostò i bombardie1i Baltimore de ll o Sqn.69 e gli aerosiluranti Albacore, Beaufort e Wellington degli Sqn. 821, 39 e 458 da Malta all'Africa , affinché i congestionat i aeroporti dell'iso la potessero accogliere i caccia ed i caccia bombardieri necessari per le operazioni aeree preparatorie, ed inoltre forni re la copertura aerea e l'appoggio tattico durante le prime fasi de ll 'assalto 24 Nello stesso periodo cominciò il progressivo trasferimento a Malta d i sed ici squad rons di Spitfires della RAF e della SAAF (Wings 322, 324, 244, Sqn. 48) e di un mezzo sq uadro n polacco. ella seconda metà di giugno, ai caccia notturni già di slocati a Malta, fu aggiunta anche la metà dello Squadron 600 eq uipaggiato con Beaufighter da caccia notturna. Gli ultimi Beufi.ghter dello Sqn. 600 arrivarono ai primi di luglio, segui ti qualche g iorno dopo il D- Day da undici squadrons di P-40 e Kittyhawk, che arr ivarono appena gli spostamenti de i cacc ia dai campi di Mal ta a quelli siciliani furono comp letati , lasciando così posti disponibili s ui cam pi dell'isola.

20 U.S. Arrny Air Force s in World War II , Combat Chronology, 194 1-1 945 .. Sebbene co ntrattaccati da caccia tedeschi i due Bo rn b Groups non d ich iararono perdite, mentre i loro mitrag li eri rivendicarono la distruzione d i sette degli attaccan ti

21 "Order of Battle of The Northwes t Stra tegie Afr ican Air Forces" , in "The Twe l fth Air Force in the Sicilian Carnpaign", Annex 7, AFHRA A- 6192.

22 Craven & Care, op. cit Vol.11 , p. 494.

23 History of the Twelft h Air Force, cha pl. XIII, p. I9.AFHRA A-62 02.

24 "The Twelfth Air Force in the Sicilian Campaign", Annex 7 , " Operat ional Requirements and NAAF Air Pian for Operati on Husky ", Annexure F Sheet 2, AFHRA A-6 192.

Secondo i programmi stabil ici dal piano aereo di Hu sky. il complesso giro dei trasferimenti dei caccia da l) ' Africa a Malta doveva esse re completato tre giorni prima dell ' invasionc 25 • In precede nza Ma lta non aveva mai dovuto ospi tare così tanti aerei. pertanto i campi esistenti furono ampliati. mentre sfruttando le residue possibilità offerte dall'isola di Gozo. un reparto del genio ame ri cano costruì nuove piste d'atterraggio per gli Spitfires del 3 I' 1 Figcher Group (USAAF).

Nel l'i sola . che da fortezza assediata era di venuta la base avanzata per un assalto di inusitate proporzioni, furono ammassate le enormi quantità di materiali e carburanti occorrenti per rifornire e mantenere al più alto livello l'effic ienza opera ti va di oltre quattrocento aerei. I depositi rag gi unsero dimensioni imponenti poiché il piano d'operazioni prevedeva per ogni caccia almeno due sortite al giorno Era quindi imperativo per ogni reparto disporre del personale e dei ricambi per ass icurare la piena efficienza di almeno il 75% deg li aerei in carico 2 Co mun que, a que s to problema si era aggi un to anche quello di mante nere in piena efficienza g li sq uadron s di caccia diurni e notturni che. secondo i piani prestabiliti. avrebbero dovuto trasferi rsi sui campi iciliani appena questi fossero stati sicuri e nuovamente utilizzabili. aturalmente la fase più critica era quella de l trasferimento, quind i fu dec iso di adottare un partico lare s iste ma di ges tion e dei pez zi di ricambio e di orga nizzare il personale di terra in due scagl ioni. uno dei quali doveva prestare la sua opera s ul campo di arrivo, mentre l"altro avrebbe continua to a lavorare su quello di partenza. sintantoché l 'i ntero spostamen to su l la nuova base siciliana non fosse stato co mpletato 27 Un pa rti colare provvedimento fu preso onde contenere al minim o le eventuali perdite dei rifornimenti destinati ai reparti. che dovevano operare sulle basi aeree da conquistare nei pri nù giorni del!· assalto. 1 carburanti. 1·ossigeno i pezzi di ricambio , le muni1.io ni ed altri materiali furono s uddivi si in picco! i lotti rip ~utiti su var i convogli della prima ondata 28 •

L. invio a Malta dello Squadron 600 equipaggiato con Beaufighters Type Vl F dotati di radar A. I. Mk.lV potenziò notevolmente la caccia notturna, che poi ebbero un ru olo essenzia le nella difesa delle tas k farce e dei porti siciliani subito dopo la loro conquista, rendendo estremamente costosi gli attacchi dei bombardieri italo tedeschi 29 • I reparti della caccia notturna in azione durante il D-Day furono, oltre al già citato Squadron 600, un fligth (sei apparecchi) de llo Squadron 108 con Beaufi ghters Type VJ F equipaggiati col più recente radar A. I. Mk.Y lll. lo Squadron 23. ed un flight dello Squadron 256 ambedue su Mosquito Ty pe Xll con radar A. I. Mk.V 1JJ , per un totale di circa trentasei bimotori da caccia notlurna s ui centotrentadue disponibili nel settore mediterraneo 30 • Un altro sq uad ron di caccia notturni (il No.255), operò invece da una base tunisina, ass icurand o la difesa dell'arca di Palermo appena questa ed il suo importante porto furono occupa ti dalla s• Armata di Patton. Il 26 luglio, dopo il trasferimento a Gerbini dei Beufighters dello Squadron 600 lo spazio, reso disponibile a Malta , fu occupato da ll o Squadron 2 19, che con i s uoi Beaufìghters Type VI F dotati di radar Mk. A. L V III fece sa li re ad una setta ntina il nume-

25 The Twclfth Air Force in Lhe Sicilian Campaign". Annex 7 "Pian for emp loymenc or orthwe~t African Air Force\ and a uached Air Forces in Operation Husky". Anne,ure F. Sheet 3. AFHRA A-6192.

26 Thc Twelrth Air Force in the Sicilian Ca mpai gn" Annex 7, Appe ndix G 10 Air Pian , "Husky maximum Scale of Fighter and bomber effo n wit h resourccs avai lab lc". AFHRA A-6192.

27 Thc Twelftb Air Force in Lhc Sicilian Campaign Annex 7 "Pian for employment of onhwest African Air Forces and anached Air Forces in Operation I lu sky , Annexure C Pian for th e formation and deployrnent of the Air Task Force for Op ernt ion Hu sky". p. l, AFHRA A-6 192.

28 Cravcn & Cale. op. cit. Voi.li p.445.

29 A.I. (Airbome Jnt crception) n.d.A.

30 Hi s tory of the Twc lfth Air Force, c haple r XIV. note #80 AFHRA A-6202. Vedi a nche .;RAF narra tive. Thc S ici li an Campaign Jun e - August 1943''. Appendix 2 Order of Battl e. Mcditerranean Air Command, l OJul y 1943. AFHRA microfilm 2336-L rodei caccia notturn i impegnat i in operazion i notturne sulla Sici lia e su ll 'Italia Meridionale 31 Invece i Beaufighters degli Sq uadrons 4J4'h e 415 th da caccia notturna dell'USAAF inquadrati nella Coastal Air Force rimasero in Nord Africa per proteggere i porti ed i convogli in navigazione dagli attacchi dei bombardieri e degli aerosiluranti italo tedeschi.

A Pantelleria l'incredibile cattura dell'aeroporto praticamente intatto aveva permesso all'USAAF di disporre in tempi brevissimi di una eccellente base per i P-40 del 33 rd Fighter Group e per i suoi ve loci ricognitori tattici P-5 I -2 NA del 111 •h Observation Squadron. Pertanto questi due reparti ebbero la possibilità di dare subito un prezioso contr ibuto all a fase preparatoria de ll 'invasione. Tn partico lare i P-40 del 33rd Fighter Group ebbero una ruolo di gra nde importanza nei primi giorni de ll 'invasione, fornendo la copertura aerea alle forze d'attacco Dime Force e Joss Force sbarcate sulle spiagge fra Gela e Licata. L ' importanza delle isole di Pantelleria, Malta e Gozo per il successo dell'Operazione Husky può essere misurata dal fatto che, al momento dell'invasione , sui loro aeroporti erano schierati trentotto squadrons pe r un tota le di circa seicentosettanta aerei di prima linea31 Una massa di caccia e caccia bombardieri c he da sola superava otto volte i caccia ed assaltator i italo tedeschi sopravvissuti ai devastanti attacchi su i campi siciliani 33 • Comunque questa superiorità divenne ancora più sch iacciante, quando ad otto giorni dallo sbarco fu inaugurata la quarta fase del piano aereo. Sui campi siciliani appena conquistati arrivarono quindici squadrons e mezzo di Spitfires della RAF, un group (tre squadrons) di Spitfires dell'USAAF, un group di P-40 dell 'USAAF, due groups (otto squaclrons) di caccia bombardieri in picchiata A-36, uno squadron americano di P-51 da osservazione tattica, uno squaclron britannico di Spitfires da 1icognizionc tattica e due mezzi squadrons di Beaufighter bri tannici da caccia notturna34 •

La cattura degli ae ropo r ti d i Sciacca, Trapan i - Mil o, Bo rizzo e Palermo, prevista entro i quattordici giorni successivi al D-Day , avrebbe messo nelle loro mani aeroporti su cui era possibi le trasferire , oltre ad un numero addizionale di caccia, anche reparti di bombardieri leggeri 35 I rifornimenti dei materiali d'uso e consumo occorrenti per alimentare l 'a ttività di questi nuovi reparti vennero distribuiti fra i convogli d'assa lto e que ll i de ll e ondate successive, calcolando i quantitativi necessari per garantire la loro autonomia operat iva sino a l O- Day + 28, ovvero sino al 7 agosto Dopo tale data i reparti avrebbero dovuto ricevere i rifornimenti attraverso i "normali canali"36 ovvero tramite i porti conqu istati.

In conformità al piano defin itivamente approvato da Tedder ai prim i de l mese, il 13 maggio il luogotenente generale Cari Spaatz comunicò ai dipendenti comandi delle AAF i pr incipali obiettivi e le modalità per conseguirli 37 Doveva essere data priorità alla distruzione od almeno alla neutralizzazione delle forze aeree nemiche. l n ordine di importanza segui vano la preparazione e l'assistenza del!' assalto, l'appoggio alle operaz ioni nava li, la protezione dei convogli, il lancio di truppe aerotrasportate, gli attacchi al naviglio ed alle forze nava li de l nem ico, la protez ione dagli attacchi aerei ciel Nord Africa e delle aree siciliane catturate ed infine l' esecuz ione di operazio ni d iversive appos itame nte studiate per tenere il più possibile disperse le forze ae ree nemiche38 li ciclo delle operaLioni aeree era tato divi so in quatlro fa i principal i. di cui la prima riservata alla preparazione delr assalto, la seco nda allo sbarco, la terza e la quarta rispettivamente all a penetrazione nell'interno ed all a conquis ta, prima dell'aerea di Catania e poi dell'intera isola. Nei sette giorni precedenti il O-Day i principali sforzi dell'aviazione sarebbero stati prevalentemente diretti contro le forze aeree dell'Asse, per indebolirle sin o a renderle incapaci di opporre una seria resiste nza agli sba rch i. Gli aeroporti tede ch i sarebbero stati gli obiettivi preferenziali. ma anche quelli italiani "al'rebbero dovuto ricevere qualche atte,r:.ione " 19 • In testa an· elenco degli aeroporti da attaccare, stilato in maggio sulla base delle più agg iorn ate situa zioni rile va te dalla ricognizione fotografica. furono co llocate le dodici principali basi aeree della Sicilia. con Catania al primo posto , seguita dal complesso dei sette campi satellite di Gerbini, indi da Comi so e da Trapani Milo. In testa all 'e lenco erano i camp i utili zzati sopratnitto dai caccia e dagli assa lt atori tedeschi. Agli ultimi posti c'erano Bi scari. Palermo. Pachino e Licata, ovvero i campi esclusivamente utilizzati da caccia italiani. La li sta era completata da sette aeroporti sardi (Elmas, Alghero, Villacidro, Decimomannu, Monserrato, Mi lis, 01istano) e da quattro continentali (Reggio Calabria, Bari Pale e. 1apoli Capodichino e Taranto Grottaglie). Pi ù accurate ricognizioni s ulla Sicilia individuarono diciannove aeroport i principali, più una dozzina di campi d'atterraggio di min ore importanza40 • Secondo i programmi opera ti vi, i reparti aerei avreb bero potuto entrare in az ion e dall'aeroporto di Pachino a partire dal 12 luglio. mentre altri sarebbero enlrati in azione da Ponte Olivo. Bi sc ari e Comiso fra il 13 ed il 14. Comunque era tassativo impedire. entro il 14 lu g lio, l'utilizzazione da parte del ne mjc o degli aeroporti di Catania e Gerbini. In fine, se le operazioni aves sero avuto un andamento favorevole, i medesimj aeroporti avrebbero dovuto essere catturati e rimessi in efficienza per i caccia fra il 16 od il 17 luglio. A quella data. la s uperiorit à aerea anglo americana s ull 'aerea di battaglia sarebbe stata assoluta ed avrebbe costretto gli aerei dell'Asse ad agire solo nelle ore notturne.

3 1 Nei loro pia ni gli Allea ti avevano previsto un adeguato su ppo1to tecnico degl i Squadrons notturni onde mantenere al 75 % la percentuale deg l i aerei giorna lmente effic ient i, per ognuno de i qual i era no previ s te mediam e nte una sortita e me zza ogn i notte, AFHR A roll A-6192, frame 1209 .

32 History of the Twelfth Air Forces, chapt.Xlll p.44 AFRHA A-6202.

33 Vedi RAF narrative The Sici l ian Campaign June August l 943, Appendices 3 and 4 "German Air Force Order of Batt ie Mediterra nea Theatre 10 May to 10 July 1943, Italian Air Force slrenght. 18 May LO 9 July (le si tuaz ion i e g li ordini di battaglia dell e forze aeree dell'Asse s ono sta ti tratti da documenti orig ina li tedeschi ed italiani cattura ti) AFRHA 23364 Crf anc he con tabelle neg li Allegati all'opera.

34 History of the Twelfth Air Forces. chapt.XIJI p.22. AFRHA A-6202.

35 History of the Twelft h Air Forces, chapt.X TII p.23. AFR HA A-6202.

36 His tory of the Twe lfth Air Fo rces, c hapt. Xlll p.26. AFR HA A-6202.

37 li piano delle operaz ion i aeree di Hu sky fu sig lalo da Spaa tz il 13 magg io 1943. "P lim for ernploymem of Northwest Africa n Air Forces a nd att ac hed Air Forces i n Operation Husky ", Annexurc A, AFHRA A-6192.

Il compito di ridurre drasticamente le residue possibilità delle forze aeree dell'Asse della Sicilia, non aveva comunque lasciato in seco ndo piano il sistema di comunicazioni marittime. aeree e terre tri per il cui tramite le truppe italo tede che riceve vano i rifornimenti necessari per la dife a dell'i ola. Fu pertanto programmata una ser ie di attacchi s ui porti dì Palermo, Me ss in a e Catania, la c ui frequenza ed inten sità sarebbe stata di volta in volta determinata in base alle informazioni fornite d alle ricognizioni fotografiche e da ' ·a/tre fonti d'i11telligence ". Di conseguenza nei serte giorni precedenti il O-Day sa rebbero sta ti intensificati g li atta cc hi ae rei notturni contro gli impi anti marittimi di Messina e la linea ferrov iaria Napo li - Regg io Calabria. se i fosse osservato su que st'ultima un incremento del traffi co. aturalmente gli sc ali ferroviari di Napoli rimanevano se mpre l'o bi ett ivo pri vi leg iato dei bombardieri pesanti de ll a IX Air Force e degli Wellington dei reparti notturni. Venne previsto di incrementare i raids diurni dei cacciabombardieri di Malta contro i treni ed i mezzi di comu ni cazio ne in Sicilia e Calabria, dato che questi attacchi si erano rive lat i assai efficaci 4 1 •

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