22 minute read

Una alleanza al tramonto

Difender si è molto più diffici le che attaccare , soprattutto quando il nemico è più forte e le sue intenzioni sono ignote ai difensori. Questa era la situazione che sino quasi ali' ultimo is tant e aveva angustiato italiani e tedeschi, tenendoli nell'assoluta incertezza su l "dove, come e quando" gli Alleati avrebbero vibrato il co lpo. li coman do supremo della Wehrmacht era fermamente co nvi nto che l 'attacc o più potente sarebbe stato sfe rrato contro i Balcani , che pertanto aveva rinforzato con ingenti forze aeree e di terra, mentre avrebbe dovuto più utilmente inviarle in Ttalia 1 •

L'errata valutazione dell 'A lto Comando tedesco circa le intenzioni degli alleati era stata rafforzata da una abile operazione di depistaggio convenientemente preparata dai serviz i britannici, il cui nom e in codice era "Minccmcat'' (Carne trit ata). li 30 ap ril e s ull a spiagg ia di Hu elva (S pagna), era stat o rin ven uto il cadavere di un presunto ufficia le britannico con una carte ll a di documenti le gata a l polso co n una catenella. ove gio rni dopo una copia fotografica del co nte nuto di quella cartella era arr ivata sui tavoli dello Stato Maggiore della Wehrmacht, che vi aveva riconosciuto i particolareggiati piani di un massiccio s barco in Sardegna, attuato in contemporanea con una azione diversiva contro la Sicilia e con uno sbarco secondario nel Peloponneso2 Il 12 maggio, Kesselring era s tato in formato dall'OKW che, secondo una fonte assolutamente attendibile, risultava che nell'immediato futuro il nemico avreb be tent ato "uno sbarco su grande scala nel Mediterraneo orientale ed occ identale"3. La stessa inform az ione e ra stata passata anche al gra nd e amm irag li o Karl Donitz, che era a Roma per so nd are le reazioni di Mu ssoli ni alla caduta della Tuni sia. TI 13 matt ina Donitz aveva riferito la novità a Mussolini senza citarne la fonte. Ma il Duc e aveva ribadito di essere fermamente convinto che il punto più minacciato era sempre la Sicilia 4 •

Advertisement

L ·ombra di ·'Mincemeat" si era in vece proiettata s uIle diretti ve c he i1 12 ma gg io Hit ler aveva trasmesso a tutti i comandi interessati per orientarne la futura at tività : "In seguilo ali 'imminen1e fine dei combattimenti in Tunisia è prevedibile che gli anglo ame rican i cerchino di proseguire sen:a indugi le operaz ioni nel Mediterraneo. [. .] Le seg uenli località sono le pi ù minacciale: nel Mediterraneo occ iden tale Sardegna. Corsica e Sicilia; in quello orientale il Peloponneso e le isole del Dodecaneso. Confido che tulli i comandi e gli uffici cui è affidata la difesa del Mediterraneo ope reranno con la più s tretta co llaborazione e con la massima celerità per raffor-;,are per quanto è poss ibil e le difese in tali zo ne particolarmente minacciare nel tempo probabilmente breve che ci rimane. Le misure riguardan1i la Sardegna e d il Pe loponneso avranno la preceden-;,a assoluta s u llllto il resto" 5

Gli unici , c he Hitler aveva inten ziona lmente tenuti all'osc uro sia del contenuto che dell a esiste nza dei fa lsi documenti , erano stati i comandi italiani. Perch é - come confidò al feldmaresciallo Kei tel - " degli italiani non ci si può fidare " 6 Probabi lmente i primi so spe lli sulla lealtà dell'alleato italiano erano ini z iati con la rimozione dall'incarico di Capo di Stato Maggiore Genera le, il filotedesco Maresciallo Ugo Cavallero, sos tituito da Mu sso lini col generale Vittorio Ambrosio, un militare la cui migliore dote s i diceva fosse la fermezza di carattere. Comunque Ambrosio diede subito un esempio del suo carattere durante il suo primo incontro con alti esponenti germanici , fra cui il ministro degli esteri Ribbentrop ed i generali Jodl e Warlimont dell'OKW 7 Dopo avere delineato la poco promettente situazione in Tunisia, Ambrosio aveva manifestato l'intenzione di ritirare alcune delle 30 division i italiane dislocate nei Balcani per rafforzare le difese del tenitorio naziona le, che era quas i sguarnito poiché tutte le migliori unità italiane erano in Tuni sia, nei Balcani ed in Francia. Prov ve dimento indispensabile, non potendo più fare alcun conto su lle grandi unità distrutte in Russia. Secondo una postuma testimonianza di Warlimont, la proposta di Ambrosio "aveva destato i sospetti di Hitler" 8 • A questo punto bisogna riconoscere che i sospetti di Hitler erano fondati. fnfatti , come racconta il colonnello di Stato Maggiore Luigi Marchesi, stretto collaboratore di Ambrosie, il suo capo "aveva accettato l'incarico con il preciso intento di convincere il R e e Mussolini a giunge re al più presto possibile a una pace onorevole, con o senza i tedeschi" 9 Una delle prime mosse di Ambrosio era stata quella di mettere Mussolini di fronte alla cruda realtà de ll a situazione mi litare.

Hit ler ed i genera li de ll 'OKW diede ro eccessivo credito ai fals i documenti fatti loro mTivare dai servili segre ti br itannic i con l' in gegnosa Operazione "Mince rn eat". A questo proposito vedi Deakin W. op. ci t. p. 343.

2 Deakin W. op. cit. p. 344.

3 Deakin W. op. cit p. 344.

4 Deakin W. op. cit p. 345.

5 Deakin W. op. cit. p. 346.

Genera le Vittorio Ambrosie, nuovo Capo di Stato Maggiore Generale dal febbraio 1943. Uno delle prime mosse di Ambros ie fu quello di mettere Mussolini di fron te allo crudo rea ltà dell o situa zione militare.

All a vigilia del già ricordato incontro di Klessheim del 7 aprile. il Capo di Stato Maggiore Generale aveva consegnato a Mussolini un lungo prom emoria in cui aveva riassunto senza inuti li perifrasi il suo pensiero suo e quello dei suoi collaboratori: "È probabile che il nemico liquidi l'affare tunisino prima di intraprendere nuove azioni, ma è anche possibile che contempora neament e o subito dopo tenti uno sbarco in Sicilia, in Sardegna, in Corsica o nella penisola balcanica. L 'Allea to [tedesco ] non si sente subito minacciato da un attacco alla penisola italiana e poco importerà che essa venga messa a ferro e fuoco: quindi, una volta evacuata La Tunisia non c i manderà più nulla. È in vece probabile che lo interessi di più l'attacco alla penisola balcanica e quindi vi manderà reparti e mezzi. Bisogna prevenire questa valutazione dell'Alleato nei riguardi dello scacchiere Italiano insistendo perché il concorso aereo sia potenziato [. .. ] perché ci mandi sollecitamente i carri, le anni, le artiglierie contraeree ed i materiali che abbiamo richiesto e che sono assolutamente indispensabili per opporci alla a z ione nemica.

6 Dal ver ba le della colloquio d i Hit ler col generale Keitel in data 19 maggio I 943 , c itato in :Deakin W. op. cit. p. 347.

7 TI genera le Alfred Jodl .comandante il reparto o perat ivo dell'A lto Comando tedesco (OKW) era un o dei più asco ltati consiglieri mi li tari di Hitler, il generale Warlimont, vice ca po di stato maggiore del repano operativo. era il s uo più stretto collaboratore (n.d A.).

8 ' ·United States Army in World War Il - The Mediterranean Theater of Operations - Sicily a nd the Surrender of lta ly" Center of Military Hi s tory, Un ited States Army, Washington, D.C. 1991 (in seguito c it. come "Sicily and the Surrender of Ital y"') p.37.

9 Marchesi Luigi. ''Come siamo arrivati a Brindisi Valentino Bompian i Editore. Mi la no 1969. p.34.

Qualunque tentativo di sbarco sarà certamente preceduto da una massiccia, ripetuta offesa aerea contro porti ed aeroporli [. ] Bisogna quindi ostacolare la prederta offensiva aerea, ciò che è solo possibile con una forte caccia, con un poderoso bombardamento dei campi nemici e con una robusta difesa contraerea. oggi assai poco efficace. È per questa ragione che dobbiamo insistere sul concorso de/l'Alleato in farro d'aviazione. Nelle condi zioni attuali, non possiamo ostacolare una grossa offesa aerea nemi ca, che scardinerà la nostra difesa, menomandone notevolmente la capacità realtiva, già bassa per insufficienza quantitativa e qualitativa di mezz i[. .. ] Per migliorare, non risolvere, la situazione occorre che l ' Alleato provveda a potenziare.fortemente l'aviazione della Sicilia e della Sardegna, con ché viene a difendere, oltre che l'Italia, anche la Bal ca nia, [provveda a] mandarci con tutta urgenza molte artig li er ie contrae ree, controcarri, me zz i co ra zzati, artiglierie " 10

A questo punto , per meglio comprendere la situazione politica e mi litare dell ' Italia poco prima dell ' invasione della Sicilia, occorre 1icapitolare le conc lusioni del convegno di Kles s heim, che fu l' ultimo degli incontri con Hitler in cui Mu sso lini ebbe qua lche speranza cli influire s ull'andam ento della guerra ed il futuro de lI ' ItaLia.

Ai primi d'apri le, le graviss ime perdite subite in Ru ss ia e nel Nord Africa avevano intaccato le ri serve strategiche del l 'O KW, le cui forze non bastavano più per riprendere l'iniziativa s u tutti i fronti di guerra. Nella primavera de l 1943 la Germania non era ancora sconfitta, ma era dovunqu e sulla difensiva Nel Nord At lantico le vittorie della Kriegsmarine nella battaglia dei convog li com inciavano a declinare. el trimes tre gennaio - marzo I 943 i suoi U-Boot avevano affondato ottantacinque navi al prezzo di otto unità , ma dopo il mese di aprile il rapporto fra navi affondate ed U-Boote perduti era rapidamente diminuito ' 1 • Anche sul fronte aereo la situazione era mutata. L ' ultima offensiva della Luftwaffe s ul territo rio britannico si era risolta in un co lossale e costosissimo fiasco, mentre il Bomber Command britannico aveva incrementato il numero e la violenza dei suoi attacchi al territorio del Reic h. Stava crescendo anche l ' impo rtanza dell ' VIII Air Force, che dalle sue basi nel Reg no Unito aveva cominciato a sfe rrare i primi attacchi d iurni contro il s uolo tedesco L'inesorabile "crescendo" dei bomba rdamenti aerei s ul Reich aveva impressiona to anche l ' inflessibile Paul Gobbels , il potente ministro della propaganda, che nel s uo diario aveva annotato:

" 16 maggio - Gli attacchi diurni dei bombardieri ameri cani ci stanno creando straordinarie difficoltà.

A Kiel le installa zioni militari e tecniche della Marina hanno subito gravi danni.

25 maggio - L 'attacco notturno degli ingl esi contro Dortmund è s tato assai serio, forse il peggiore che sia sta to sfe rrato contro una ci ttà tedesca. Impianti industriali e fabbriche di munizioni sono stati colpi ti assai g raveme nte. Da ottantamila a centomila abitanti sono rima sti senza tetto" 12

La diminuzione degli affondamenti ne ll ' Atlantico aveva migliorato il flu sso de i rifornimenti nel Regno Un ito, permettendo all ' Vlll AF di incrementare rapidamente il s uo potenziale offensivo. li numero de i bombardieri pesanti ame ricani nel Regno Un ito era praticamente raddoppiato fra l'inizio di marzo e la fine di magg io, passando da 350 a 700, e secondo le previsioni sare bbe arrivato ad almeno 900 unità alla fine di giugno 13 In Ru ssia, le audac i controffensive di vo n Man stein avevano ri stabi li to un precario equilibrio dopo la catastrofe d i Stalingrado , ma - grazie alla produz ione delle fabbriche oltre gli Urali ed agli ai uti anglo ame1icani - 1' Armata Ros sa si stava rafforzando ad un ritmo ne tt amente superiore a q uello della Wehrmacht, ino ltre i suo i co mandi stavano acqu istando sempre magg iore sic urezza e capacità d i manovra.

10 "Appunto per il Du ce" in AUSSME , Diario Storico del Comando Supremo , marzo 1943, All ega ti, parzialmente riprodotto da Re nzo De Felice in "Mussoli ni l'alleato" - Crisi ed agonia del regime"- , Einaud i Tasc ab ili - Saggi - 1996, p. 1113.

11 Fra l'apr ile ed il maggio 1943 g li affo ndamenti era no scesi a trentotto na vi, mentre nel solo periodo 25 apri le - 20 maggio le perd ite dei somme rgibil i tedeschi s arebbero ammontate a sedici unità Warnoc k A. Timoty , '"Air Power vers us U-Boats", Air Force Hi s tory and Museum Progra m 1999 , pp. 9-10.

12 S hirer Wi lliam , "Sto ria del 111 Reich", Ei naudi Editore , Torino 1963. p I 088.

13 Lettera di Ch urc hj ll a Roo seve lt ciel 5 g iugno 1943, riportata in ' Roosevelt Ch urchill carteggio seg reto cli guerra" già c it. p 383.

L'Italia - militarmente tremata dalle tremende perdite subite in Ru ssia ed in Africa e con la maggiore parte delle poche divisioni efficienti impegnate nella co ntroguerriglia dei Balcani e nella steri le occupazio ne del mezzogiorno francese- doveva ormai dipendere quasi per intero dalle risorse militari de ll'alleato germanico e di conseguenza era condannata a s ubirne le !.celte strategic he 1 ~.

Data la gravità della posizione it ali ana. alcu ni ministri del nuovo esecutivo varato da Mussolini alr iniz io del febbraio 1943 s i erano già cautamente di c hiarati a favore di una ··sollecita recessione"' dalla g uerra. Il nuovo sottosegretario agli esteri Bast ianini (i l Duce si era ripreso il mini stero degli es teri dopo la defenestraLio ne di Ciano) aveva fallo presente a Mu sso lini la nece ità di ·'sganciarsi dalla Germania", ma era stato subito bloccato dalla tagliente ri posta c he "quando si è in guerra si va con l'allearo fi110 i11.fo11do" 15 • Un'a ltra sollecitazione, ancora più esp lic ita, era arrivata dal nuovo mini stro delle Comunicazioni, Yitto1io Cini. Il 3 aprile nel corso di una riunione a Pala:ao Venezia. presenti i responsabili dei dicasteri militari. sen7a tante perifrasi Cini aveva sostenuto di fronte a Mussolini "la necessirà di tra11are subito col nemico ..

16 • Tre giorni dopo Mussolini ebbe un mattiniero in co ntro con il primo mini s tro un g herese Nik o laus Kallay , recatosi appos itamente a Roma per convincere il Duce a "prendere qualche ini ziati va per fare cessare il conflitto Mu ssolini non s i era dimostrato contrario all'appello di Kall ay. ma aveva escluso una pace eparata dalla Germania ··perché l'Italia 11011 otterrebbe 11ulla da essa la sua posdone 11011 migliorerebbe, le sue prospettil 1e 11011 diverrebbero più favo revoli, anzi diverrebbe un campo di banaglia. Anche i redeschi di11errehhero nemici ed il paese soffrirebbe distrudoni terribili. In ogni caso f'insisten-;.a degli Alleati s ulla resa inconddonara esclude la possibilirà di 1111 raie passo ·· 11 •

Prima di congedare Kall ay, Mu s o lini gli aveva co nfid ato che H itl er non stava ìnviando abbasta nza aiut i per l ' Africa, perc hé so ttovalut ava quel teatro d 'o pera zio ni e cercava una dc cìsione de l co nflitto so ltanto in Ori ente. Comunque Mu sso lini aveva ass icurato al premier un ghere se c he avrebbe tenta to di convincere Hitler ad arrivare ad un accordo con i russi 18 • O vviamente non aveva ri velato che, dietro sue segre ti ss ime i truzioni. dal mese di febbraio la rappresentanza diplomatica italiana a Madrid sta va cercando una via per sondare le inten z ioni degli Alleati circa una eventua le uscita de ll ' Ita li a dal co nOitto . Purtroppo l'avvio dei contatti. affidato a ll'amb ascia tore Paulu cci de Calboli. s ta va andando molto per le lunghe data l'esigenza di procedere con la massima cautela onde eludere la sorveglia nza tedesca 19 • Di questi scarsi progressi Mu sso lini aveva ricevuto una delud e nt e co nferma dallo stesso Paulucci de Calboli, che egli aveva co nvocalo quattro giorni prima dell'incontro co n Kallay per avere ragguag li su l procedere dell'operazione. Avendo appreso che i contatti non era no ancora stati tabilitì. il Du ce aveva esortato l'ambasciatore "siamo presi alla gola dai tedeschi, \'edere di trovare ww l'io d'uscira " W Una frase che racchiudeva lullo il senso di impoten za che quotid ianamente tormentava Mussolini , fra l'altro afn itto anche eia crescenti problemi fisici. e li o stes o pomeriggio del 6 aprile. dopo esse rsi co ngedato da Kallay, il Du ce lasciò Roma su un tre no s pecial e direno a Salisburgo dove nel vicino castello di Kles sheim doveva in co ntrarsi co n Hitler. Du ran te tutto il viagg io Mu sso lini soffrì di violent i c ra mpi a ll o s tomaco. All ' indomani i due d ittat ori si in-

14

De Fe lice. "Musi.clin i l'alleato" - Crisi ed agonia del regime"-. Einaudi Tascabili - Sagg i - l 996. p. I061.

15 E. FaJdclla. ·'L"Tlalia nella seconda guerra mondiale Cappelli. Firenze. gennaio 1960. p.629.

16 Comunque la posizione di Cini era nota a Mu ssolini ,ino dal 3 mar,o I 943 . quando il neo mìnbtro gli aveva espresso per iscrillo le sue preoccupazioni circa l'Cl,trcma gravità de lla s itua, ione italiana Renzo De Felice, ' ' Mu l,so lini l'alleato" - Crisi cd ago nia de l regime"-. Einaudi Tasca bili - Saggi - 1996, p. !062. n. I.

17 Deakin W. op. cic. pp. 256-257.

18 Deakin W. op. cit. p. 257 contrarono accompagnati da un largo seguito di esperti militari e diplomatici. Data la necessità di assumere importanti decisioni per fronteggiare la deteriorata situazione del settore Mediterraneo, la delegazione italiana si era accuratamente preparata per dare il massimo appoggio all e proposte strategico po liti che, che il Duce aveva già preannunciato ad Hitler con una serie di lettere persona li .

19 Renzo De Fe li ce, 'C ri si ed agonia del regime" p. 1306.

20 Renzo De Felice "C ri ~i ed ago ni a del regime" p. 1306. L·opera di De Felice co ntiene un o ~t rin gato ma e~aurien te resoconto di questo fallito 1eniativo di aprire negoliati con gli americani. che dopo avere proc;pettato le condilioni a fu1Uionari dell'ambasciata di Madrid lasciarono cadere ogni ulteriore conta110.

In sostanza Mussolini voleva chiedere all'alleato di: a) chiudere il capitolo Russia. Con una pace, se questa fosse stata possibile, oppure sistemandosi a difesa dietro un impon en te va llo orientale, b) con i me zz i recuperati ad Est,farefmnte a O vest per riprendere l'ini ziativa passata in mano agli Allea1i21 el corso degli incontri risultò subito chiaro c he Hitler non aveva alcuna intenzione di concedere ag li all eati itali ani gli ulteriori rifornimenti di materie prime ed armamenti, di cui avevano estrema necessità per rafforzare la propria capacità di resi s tenza. Il FUhrer si dimo s trò invece favorevole ali ' invio di forti reparti tedesch i23 • Dal punto di vista italian o la conferenza di KJes s heim fu un completo fallimento. L 'i nutilità dei suoi sforzi per spostare il centro foca le della guerra dall 'URSS a l Mediternneo persuase Musso lini che il potente alleato "non aveva alcuna inten z ione di impegnarsi a fondo per aiutare l'Italia " 24 Pensiero peraltro amp iamente condiviso dai vertici militari italiani. soprattutto dopo i deludenti risultati di KJessheim. È abbastanza significat ivo a questo proposito il breve scambio cli battute intercorso il 2 maggio fra il generale Roatta (a ll ora responsab il e della difesa della Sicilia) ed Ambrosio durante una riuni one pre sso il Comando Supremo:

Le proposte di Mussolini furono ascoltate da un Hitler palesemente contrariato e fermo nella sua convinzione di avere ancora buone possibi li tà di eliminare la Rus sia con la prossima offensiva estiva 22 • Ma c'era di più.

Roatta : " i nostri alleati conoscono bene la nostra situazione. Contro un 'a zione di sbarco noi possiamo fare solo una onorevole resistenza, ma non abbiamo la possibilità di ricacciare /'avversario. Dato questo c'è da domandarsi perché/ 'alleato non pensi a darci i mezzi per potenziare la difesa.

Ambrosio: " li problema è stato trattato senza esi 10 nei colloqui di Salisburgo e questo stato di fallo rientra nel quadro di quella eufo ria che fa considerare redditi zia l'offensiva in Ru ssia25

Il 6 maggio, mentre in Tunisia st ava franando la re sis tenza del Gruppo Armate d'Africa, Kes selring informò Mussolini che per ordine di Hitler la Panzer Division della Luftwaffe " Hennann Goring'' sa rebbe stata ricostituita ed inviata in Sicilia. Il 10 maggio Ambrosio accettò l'ingresso in It alia delle divisioni 90a e 15" Panzer Grenadier - da dislocare rispettivamente in Sardegna e Sicilia e della 16a Panzer che sareb be anelata nell'Italia me1idionale. Nel frattempo Hitler si era sempre più convinto che la pross im a mossa de -

'·Mu ssolin i l'a ll eato·· -Cris i ed agon ia del regime"-. Einaudi Tasca bili · Saggi · 1996. p. 1298.

22 L'offens iva, sfer rata in luglio nel settore di Kursk contro il parere dei più esperti comanda nti tedesch i. s i riso lse in un wmp leto in successo c he indebolì irreversibilmente la Wehrmacht (N.d .A.).

23 Re nzo De Felice, "Mussol ini l'alleato" - Crisi cd agonia del regime"-. Einaudi Tascab il i - Saggi -1996, p. 1137

24 Renm De Felice. ''Mussolini l'alleato" - Crisi ed agon ia del reg im e··-. Einaudi Tascabi li - Saggi - 1996 , p. 1300. C irca gli esit i de ll a conferenza d i Klessheim R. De Fe li ce cit a una interessantissima serie di documenti e testimonianze d irette, dalle quali ri su lta chiaro c he Musso lin i non era più in grado di fare valere le proprie ragioni con lo st rapotente e fanatico allea to Comu nque a Kle ss heim Mussolin i com mi se l 'im perdonabile errore di t rascurare la salvezza al meno deg li uomini , se non quella dei materiali. intrappolati in Tuni s ia do ve ess i av rebbero finito per socco mbere allo strapotere Alleato Tl Duce era in fatti co nvinto che una resistenza ad oltranza sa rebbe servita a trattenere tre armate a ngloame ricane (Renzo De Fe li ce. "Crisi ed ago ni a del regime" p. 1114). Non sì comprende però qua le uti lità pratic a avrebbe av uto i l guadagno di un breve lasso di tempo, mentre la salvezza d i decine cl i migliaia di sperimentati combatten t i, ancora possib ile a metà apri le. av rebbe avuto un grande valore nella organ izzazione della dife sa della Sicilia e pers ino della stessa pe ni so la italian a con tro l'invasione tedesca. nel momento in c ui si sare bbe ve rificata !"inevitabile resa agli Alleati (N .d.A.).

25 Ufficio Stor ico Stato Maggiore dell'Eserc ito. Roma. I985. "Verba li de ll e riunioni tenute da capo di SM Ge nerale" Voi. IV. 1° gen naio I 943 - 7 se ttemb re I943, p. 122 gli a ll ea ti sarebbe stata diretta contro i Balcani, la cui perdita avrebbe avuto conseguenze incalcolabili per la Germania. dato che dalla reg ione pro venivano i cospicui e vita li rifornimenti di petrolio. rame. cromo e bauxite indispensabili per l'industria bellica e per le forze armate tedesche. Sicuramente sia il Fiihrer che i suoi generali stavano sopravvalutando le reali po ss ibilità offensive degli Alleati e sop rattutto la loro audacia. In fatti, nonostante l'appoggio dell e na vi portaerei e delle basi del Medio Orient e, una grande operazione di s barco nei Balcani non avrebbe potuto avere una forte protezione aerea: condizione indispensabile ed abituale per ogni mossa offensiva anglo americana. Qu esta protezione poteva invece e sere fornita nella nece ss aria misura dalle basi aeree della Tuni sia e di Malta, qualora il suo obiettivo fosse stato la Sicilia oppure la Sardegna. Dopo la cattura di Pantelleria e dell e isole Pelagie, l' inva ione della Sicilia av rebbe avuto un appoggio aereo molto migliore di quella della Sardegna. Pertanto le probabilità di uno sba rco in Sicilia erano assai maggiori. Persino Kesselring riconobbe che non c'e rano "più dubbi sull'obiellivo dell 'invas ion e" 26 • Ma a metà del giugno 1943 le opinioni de l "sorridente Albert" non erano ancora molt o rispettate da Hitl er. li egreto attorno al piano "A larich .. fu mantenuto così strettamente. che per un ceno tempo il feld- maresciallo Kesselring ne fu tenuto all'oscuro, in quanto ritenuto eccessivamente italofilo 27 • Parallelamente ad "Alarich" fu varato anche il piano " Kon stantin ", appositamente stud iato per ne utralizzare le forze armate italiane nei Balcani ed assumere il totale controllo dei territori da loro presidiati. Per inci so, "Alarich" e "Ko nstantin" furono gli ultimi piani militari ted eschi che ebbero un immediato e completo successo. Grazie soprattutto alla demoniaca intuizione di Hitler, che aveva preceduto di almeno tre mesi il primo scrio tentativo de ll 'Italia di uscire da una guerra ormai irrimediabilmente perduta sul piano militare. In queste decisioni Hitler aveva trovato il più ampio consenso di tutt i g li alti grad i dell'OKW, che già da tempo non nut1ivano più alcuna fiducia nell 'a ll ea to italiano 28

Data la preminenza accordata al fronte russo, l'Alto Comando tedesco non prese neppure in considerazione l' ipote i di trasferire ne l Mediterraneo una aliquota dei numero i reparti aerei sc hierati s ul fronte orientale per appoggiare l 'o perazione ' 'Zitadel"'. Operazione, che dopo e se re sta ta più volte rin viata, fu scatena ta cinque g iorni prima dell'invas ione della Sicilia. A peggiorare la situazione si era aggiunto il dilemma Sardegna - Sicilia, che co ntribuì ad indebo lire le po ss ibilit à di dife sa in ambedue le isole, inducendo l'Asse ad assumere un di spe rsivo sc hieramento delle poche fo rze aeree e terrestri del se ttore italiano. Infin e non c'era da contare sul concorso della Regia Marina per difendere le due iso le. data la manifesta chiacciante uperiorità delle forze na va li nemiche. In oltre data la diffi col tà di assicurare una adeguata copertura aerea, l'int erve nto della flotta da battaglia ita liana era stato catego ri came nte escluso fuori dal Ti rreno. pertanto c'erano in li zza so lo i ommerg ibili e le unità leggere.

Alla fine di maggi o la diffidenza di Hitler ver o gli italiani era au ment ata, so prattutto perché si era reso co nto che la po sizione di Mussolini si era indebolita. Al peso dell e sconfitte militari s i era aggiunto lo scontento del popolo italiano, evidenziato dai primi sc ioperi nelle grandi indu trie del ord. Pertanto il Fii hrer aveva ordinalo alrOKW di com pletare la redazio ne del piano "A larich ", la cui prima boua era stata preparata all' ini zio del me e. Il nome del re vis igoto, che aveva inva so l 'Ita lia e sacc heggiato Roma nel V secolo dopo Cris to non era stato sce lto a caso. Infatti il piano prevedeva l'esautorazione delle autorità italian e e la subordinazione delle loro forze armate a quell e germaniche, che avrebbero assunto la responsab ilità della difesa de ll ' Italia e dei Balcani.

L"incarico di studi are i dettag li del piano e di metterl o in esecuzione venne affidato al feldmarc ciallo Romm el, che in stallò il s uo quartiere genera le a Monaco di Ba viera con uno stato maggiore costitu ito appositamente per questo compito. L' OKW aveva prome so a Rommel quauordici divisioni. di cui se i (fra panzer e panze rgrenadi er) che arebbero state di taccate dalle armate dell'Est ed altre otto appena ricostituite in Francia dopo essere state virtualme nte distrutte a Stalingrado. Inoltre la Luft waffe si era imp eg nata a mette re a di po sizion e due div isioni di paracadutisti. Le truppe dove va no esse re pronte ad intervenire al prim o cenno di cedimento degli italiani.

In opinatamente la capitolazione di Pantelleria aveva fatto cadere le riserve di Ambrosie pe r l 'ingresso in Italia di truppe ted esche. Con una decisione in aperta contraddizione con il suo propos ito di sv incolarsi dalla alleanza con i tedeschi , il 16 giugno il capo del Comando Supremo autorizzò l'ingresso in Ita li a del quartiere generale del LXXVI Panzer Corps e di altre tre divisioni (3° Pan ze r, 26" Panzer e 29• Panzer Grenadier). Non è molto c hiaro perché Ambrosie, contraddicendo la s ua precedente linea di condotta, abbia consentito l'ingresso di paite delle divi sioni previste dal piano "A larich " per l'occupazione dei centri ne vra lgici del Nord Italia. Solo pochi g iorn i prima a Madrid gli incaricati del Ministero degli Esteri erano riusciti a stab ilire seg retamen te un contatto con d iploma ti ci americani. I sondaggi erano s tati però deci samente scoraggia nti. Gli Alleati esigevano la resa incondizionata e l'accettazione di una prevent iva serie di umilianti clausole mi li tari. Dai colloqui erano emersi chiaramente due elementi fondamentali:

* la formula dell ' unconditional surrender varata in gennaio da Roo seve lt e Churchill a Casablanca non era una dichiarazione di pura facciata 29 •

* g li Alleati non avevano alcuna fretta di giu ngere ad accordi col governo italiano.

Ma c'era dell'altro , che Mussolini ancora non sapeva, ma che comunque avrebbe dovuto immaginare. li 25 giugno il nunzio apostolico a Washinghton , monsignor Cicognani aveva telegrafato al card inal e Ma glione: "Alleal i rifiuteranno trattare con qualunque fasci sia, inclusivamente Grandi, Ciano " 30 Contrariamente alle rosee spera nze del dittatore, i timidi e cauti sondaggi mad ril eni avevano trovato tutte le porte sba rrate. Con lui e con il suo governo g li Alleati non trattavano. Al massi mo potevano accettare una resa senza co ndizioni. li 5 giugno , esattamente nei g iorni in cui a Madrid gli americani lasciavano cadere i contatti con gli incaricati di Mussolini, i Combined Chiefs of Staff, riunitisi al Cairo avevano deciso, con l 'entusiastica app rovazione di Churchill, che dopo l'occ upazione de ll a Sicilia sarebbe stata attaccata l'Italia per "eliminarla al più presto dal conflitto". La resa italiana avrebbe inoltre "facililato l'offensiva aerea contro la Germania Orientale e Meridionale" conducendo al "logoramento delle for ze da caccia tedesche" 31 • Naturalmente l' unconditional swTender e l 'occ upa zione delle grandi basi aere de l Meridione italiano costituivano le indi spensabili premesse per il succe sso delle linee strategiche decise nell a riunione del Cairo.

27 Wal ter Warl im ont "Die s lraregic der deu tschen obersten FUhrung in Zweil en Vierteljahr" OCMH, MS P-049 , p. 149. Cit. in ., Hitl er decision on the defense of ltal y"'.

28 " Hitl e r decis ion on th e defen se of ltal y'·

29 Renzo De Felice, "Musso lini l'alleato'" - Crisi ed agonia del regime··- Einaudi Tasc ab i li - Saggi - 1996, p. I306

30 Guerri Giordano Bruno ' ' Ga leazzo Ciano un a vita 1903/J 944, Bomp ian i, Milano 1979 , p.551.

3 I Lettera inviata da Churchill a Roose velt. il 5 gi ugno 1943 , al ter min e della riu nion e fra il primo mi nistro britann ico. il gc n Marshall ed i comandanti All eali del Nord Africa. Lt. N.293 in "Roosevell Churchill carteggio segreto' ' a cura di Francis L. Loewen he im Haro ld D. Lang ley e Manfred Jona s, A Mondadori. Milano 1977, p.383.

This article is from: