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Operazioni esituazione delle forze aeree italo tedesche in Tunisia sino al
Marzo 1943
Nella
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seconda metà del gennaio 1943 erano ani vati in Tunisia il 3• Stormo C.T. ed 13° Gruppo C.T., i so li reparti ancora efficienti della 5" Squadra Aerea, la grande unità. che s ta va ritirandosi dalla Libia dopo quasi tre anni di dure battaglie sul deserto. Il volo di trasferimento del comandante della 5" Squadra, generale Bernasco ni , era stato particolarmente movimentato. TI 21 ge nnaio , Bemasconi ed il suo stato maggiore erano partiti da Sorma (Tripolitani a) a bordo di due S.79 sco rtati da una decina di MC.202 della 77• Squadriglia (13 ° Gruppo). Ma lungo la rotta i due trimoto1i erano stati intercettati da una quarantina di P-40, che però non erano riusciti a portarsi a tiro grazie alla strenua ed abile difesa dei Macchi . L'impari combattimento era però costato la vi ta al capitano Giorgio Savoia comandante la sq uadrigli a, che lanciatosi col paracadute, era poi deceduto per i postumi delle grav i ferite 87
La S3 Squadra aveva assunto tutti i compiti prima assegnati al disciolto Comando Aeronautica Tunisia, cont inu ando ad operare sino al 15 aprile, quando l 'esiguità delle rimanenti forze ne aveva suggerito lo sc ioglimento e la contemporanea ricost ituzione del precedente Comando Aeronautica. Comunque la maggiore parte del perso nal e della S3 Squadra Aerea era stato rimpatriato quando, stante l'imminente perdita della Tripolitania, era apparsa l'inutilità di conservare una organizzazione pletorica in rapporto al num ero ed alla consistenza de i reparti. Infatti erano già s tati rinviati in Italia i re st i dei gruppi da bombardamento e di tutti i reparti ancora equipagg iati con ve li voli anziani e inadatti ad operare in cieli dominati dall'aviazione all ea ta. Lo sgombero delle circa 3.000 person e non più indispensabili alla 5" Squadra ini ziò, soprattutto mediante aerei da trasporto, a partire dal mese di dicembre. li personale del 2° Stormo C.T. rientrò a bordo di S.82, dopo avere co nsegnato i cacciabom bardieri MC.200 AS efficienti agli ultimj reparti, c he ancora operavano dalle basi trip oli tane88
Tra la fine del dicembre 1942 ed il gennaio 1943, la 5" Squadra rispedì in Italia centottanta vel ivoli di d iversi tipi non più impiegabili in prima linea, fra i quali ottantadue CR.42 degli Stormi 5° e 50°, che dopo la battaglia di Halam Haifa erano stati sbrigat ivame nt e definiti dal Comando Supremo Libia una "zavorra inutiliz zabile" e di conseguenza erano stati passati ad impieghi di seconda linea, quali le sco rte ai convogli costieri e le ricognizioni offensive ne l profondo Sud Sahari ano, dov e forze motorizzate britann ic he e francesi s tavano premendo contro la catena di oasi ciel 29° parallelo e del Fezzan 89 Dopo avere tenacemente contrastato l 'invasione della Tripolitan ia, il 3° Sto rmo Caccia, il 13 ° Gruppo C.T. (S quadri glie 77"e 73• su Macchi MC.202 e Sq. 82 3 su MC.200) ed alcuni MC.202 già in forza al 4 ° Stormo C.T. era no stat i tra sferiti in Tunisia 90 • Nel frattempo, per ini ziativa del comanda nte del 4 ° Stom10, col. Armando Francois, circa duecentoventi speciali sti dell'unità erano stati inviati s u automezzi a Birghenem, località 200 c hil ometri ad es t d i Tripoli , e colà si erano imbarcati s ugli S.82 della 610" Squadriglia T rasporti per il trasferimento in I talia. Ve nne così salvato personale prez ioso pe r la ri costit uzione del 4° Stormo, c he ai primi di luglio ,
87 Alla memoria de l capitano Giorgio Savoia f u concessa la Medag li a d 'Oro al Valore Militare. Vedi: "Medag li e d'Oro al Valore Mi litare" Ufficio Storico S.M.A. Roma 1969 , p. 256 e Lazzat i Giu li o, "l soliti quattro ga tti" , Mursia Mi lano 1965, p.190.
88 Testimonianza ali' A de l co ma nda nte Costantino Petrosell ini,, già tenente pilota 92" Squadrig lia - 8° Gru ppo 2°Stormo C. T. - Regia Aerona utica 1943. Regia Aero naut ica Cobelligera nte dal no v. 1943 - al 1945. Nel dopoguerra pilota. comandan te d'aereo , del! ' Al italia da l 1956 al 198 I Roma 20 novem bre 200 l.
89 Si trattava di 2 Mc-202, 12 MC.200 dell'8 ° Gruppo, 13 Cant.Z 1007 bi s 11 S.79, 16 Ca.3 12/313, 27 Ca.309. 9 S.82. 2 S 8 t. 5 Ca. t 33, t Cant.Z 506 e 82 CR.42, cfr.Bo rg iott i e Go ri, op. c it. p.192. Circa il giudiz io de l Comando S upremo Libia vedi ' Le diretti ve tecn ico -operative di Superaereo 1940-I943" p. 462.
90 Santoro G. op. cit p.499 , Borg iott i e Go ri, op. c it. p.1 92 riarmato con Macchi MC.202 e MC.205 , ritornò in linea partecipando dife sa della Sicilia91 Uno degli ultimi reparti aerei organici ad essere tras ferito in Tunisia fu la 309° Sq. Sahariana, i cui aerei nella notte s ul 20 gennaio evacuarono l 'aeropo rto di Zuara, ormai quasi accerchiato da truppe britanniche. I piccoli bimotori Ghibli Ca.309 della 309a partirono a scag li oni, approfittando dei rari momenti in cui la base non e ra sottoposta agli attacchi dei caccia bombardieri della Western Desert Air Force92 Success ivam ente tutti i Ca.309 sahariani furono inviati in Italia, eccetto un esemplare aggregato al 3° Gruppo Caccia, che ri entrò in marzo 93
U J 5 febbraio le divisioni italiane e tedesche della vecchia Armata Corazzata Italo Tedesca furono incorporate nella l" Armata italiana (genera le Giovanni Messe), che con la 5• Armata (ge nerale von Arnim) formò il Gruppo Armate d'Africa , che per pochi giorni ebbe Romm el come comandante. Alla medesima data il Comando Aeronautica Tunisia venne scio lto , e contemporaneamente tutte le forze aeree italiane della reg ione passarono alle dipendenze della 5° Squadra Aerea, il cui comando si stabilì ad El - Hamma. Mentre gli Alleati avevano raziona li zzato l'organizzazione delle loro forze aeree creando comandi unificati per ogni s pecializzazione , tutti dipendenti da un unico comando delle forze aeree del Nord Africa , quelle dell'Asse avevano preso un ' altra direzione. Il 12 febbraio la Luftwaffe soppresse il Fli egerfi.ihrer Tunis ed il Fliegerfi.ihrer Afrika, sostituendoH col Fliegerkorps Tunis , dal quale dipendevano quattro Fliegerfi.ihrer con giurisdizione ri spett ivamente sui settori Nord, Centrale, Sud e di Gabes . li nu ovo comando dipendeva direttamente dalla Luftflotte.2. Ugual e so lu zione fu scelta dalla Regia Aeronautica c he mise la 5° Squadra Aerea alle dirette dipendenze de ll o Stato Maggiore Aeronautica. Ad imitazione dei tede schi la Y Squadra divise le prop1i e forze fra i Settori Aeronautici Nord e Sud, con zone di competenza rispettivamente a nord ed a s ud del 34° parallelo. Mentre i settori dipendevano dalla 5° Squadra Aerea, questa a s ua volta do veva collaborare co l Comando del Gruppo d'Armate. ll Settore Aereo Sud doveva operare in stretta collaborazione con la 1• Armata di Messe, quello Nord con la sa Armata di Von Arnim. Il Fliegerfi.ihrer.3, im piegato sul fronte Sud , doveva collaborare col Comando aereo italiano del relativo settore. Altrettanto doveva fare il Fliegerfi.ihrer.2 col Comando del Settore Aereo ord. Gli spostamenti dei reparti , sia italiani che germanici, da un Settore Aeronautico all'altro do vevano essere disposti dal Comando della 5" Squadra di concerto con il Comando del Gruppo d' Armate94 ln teoria la 5" Squadra avrebbe dovuto coordinare l'azione di tutte le forze aeree tattiche in Tunisia. In pratica i reparti aerei tedeschi operavano ed agivano confonnemente agli ordini del Fliegerkorps Tunis, che a s ua volta ric eveva le richieste di intervento dai comandi germanici. Tutte le collabo razioni dei comandi di settore erano appese all'esile fi lo degli ufficiali di collegamento, incaricati di inoltrare le richieste operative districandosi fra i vari passaggi resi neces sari dal complesso intrec cio burocratico. In conclus ion e: invece di essere coordinate da un solo comando respon sab ile dell ' intero teatro d'operazioni, le forze aeree italo tedesche della Tunisia operavano alle dipendenze di sei distinti comandi di setto re. Tale organizzazione era comp letamente opposta a quella del Tactical Air Command, unico ente responsabile del coordinamento con i comandi dell e forze d i terra ed autorizza to a decidere in merito al più razionale impiego dei suoi reparti. Comunque è indubbio che la riorganizzazione sotto unico comando del Fliegerfi.ihrer Afrika e del Fli egerfi.ihrer Tun is aveva conferito alle forze ae ree tedesche una gra nde flessib ilit à d 'impiego, che contribuì molto a contenere forze aeree
91 Eduardo Medaglia già comandan te della 610'' Squadriglia Trasporti, a11i colo · 'Sul filo della memoria", "Rivista Aeronautica " n.2/1998. Uffic io Storico Stato Maggiore Aeronaut ica, "I reparti dell 'Aeronautica Militare llalianaCenni s tori ci - I reparti decorati" , Roma , ri stampa 1977,p. 34.
92 Testimonianza ali' A. de l serg. pilota Brocchieri Alessa ndro , data a Pinerolo il 30/7 /200 I e documento di proposta per la Medaglia d'Argento a l V.M. al medes imo , s tilata da l Comando Raggruppamento Idro vo lanti , 84° Gruppo , Taranto , 30 luglio 1945 .(c opia nell' arch. Dell ' A. )
93 Brotzu , Caso e Co solo , op. cit. vol.5. p.28.
94 Santoro G, op. cit. voi. II , p.500 nemiche nettamente s uperiori 95 L 'efficacia del nuovo Fliegerkorps si era manifestata quando la minaccia deg li Alleaù di sfo ndare nel setto re centrale e di irrompere verso Sfax, aveva costretto il comando tedesco a lanci are un a co no·offensiva per allargare il collo di bottiglia esistente fra Gafsa e Sfax96 •
Tuttavia era mancata a lle forze aeree dell'Asse la volon tà di realizzare una ferrea unicità di comando identica a quella del nemico. Per fare un esempio, ricordi amo che , le forze aeree ital iane basate a PanteUe ria ed in Sicilia, dovevano spesso intervenire anche su ll a Tunisia, però ricevevano g li ordini d ' operazione dal Comando della Aeronautica Sicilia, c he aveva il compito di garanti re le scorte ai co nvog li ae rei navali e nell o ste sso tempo di attaccare i convogli nemici in navigazione od alla fonda nei porti Le funzioni e re s pon sabi lità del Comando Aeronautica Sicilia erano quindi molto simili a quelle del Coasta1 Air Command. Tuttavia a differenza del Coasta1 Air Cornmand, il Comando della Aeronautica Sicilia poteva co ntroll are so lo i reparti italiani, ma non quelli tedeschi di slocati in Sicilia, che ri cevevano ordini solo dall ' OBS.
Torniamo ora ai reparti aerei itali ani in Tunisia. Il 21 febbraio , la 5" Squadra schierava sulle basi di Sfax e Gamart i MC.202 del 6° Gruppo Caccia (Sq. 79• e 81 "), su IJa base di EI-Hamma alcune aliquote del 3° Stormo Caccia e s u quella di Sfax le squadri g li e d'assalto 384" e 368\ equipaggiate rispettivamente con vecc hi MC.200 passati al ruo lo di cacciabombardie1i e con s up erati Fiat G.50bi s AS. La 5" Squadra dis pone va inoltre del 13 ° Gruppo Assalto in fase di ricostituzione su l ca mpo di EI-Hamma co n MC.200. Nonostante avesse mantenuto la originale denominazione di 5" Squadra Aerea, Ia vecch ia g lorio sa unità aveva sotto il s uo comando solo tre gruppi caccia per un totale di novantadue velivoli (la metà efficien ti ), fra i quali so lo i cinqua ntaci11qu e MC.202 de l 3° Gruppo e del 6° Stormo avevano anco ra un apprezzabile valo re be llico , mentre era piuttosto sca rso queIJo dei cacciabombardieri MC.200 e Fiat G.5097 • Tuttavi a, quando alla fine di febbraio le logore Sq. 3843 e 368" furono rinviate in It ali a, il 162° gruppo d'assalto ( 109• Sq. in Tuni s ia dal 12 marzo e 110• Sq. dal 9 aprile), arrivò ancora con i vecchi Macchi MC.20098
Anche dopo il laborio so gi ro d i sos titu zioni ed avvicendamenti, la S8 Squadra ri mase sem pre troppo de bol e per eseg uire sia azioni tattic he - alleggerendo il farde ll o del Fliege rkorps Tuni s - sia d i pattugliamento sulla linea del fronte, ed infine di difesa aerea dei po11i ed aeroport i, dai qual i dipendevano i rifornimenti.
95 RAF Narrative (Firs t draft) , ·The North African Campa ign November 1942 - May 1943 " , p.197.
96 RAF Narrative ( First d raft), ' The North African Campaign Nove mber 1942 - May 1943" p.197.
97 Borgiotti e Gori, op. c it. p. 212
98 Brotzu. Caso e Cos olo , op ci t. vo i. I , p.51.
Il 28 febbraio, lo scritt ore Giu seppe Berto, all ora su l fronte del Mareth con un battaglione "M", an notò: "Un segno che i tempi vanno stringendosi è dato dalla aumentata attività de/l'avia zione nemica. Sempre più frequenti passano massicce formazioni di bombardieri Oggi un quadrimotore è stato abbattuto su Gabes: abbiamo visto chia ramente due paracadute aprirsi, mentre il g rosso aereo, incendiato andava perdendo quota fino a spa rire dietro le colline Tuttavia la percentuale di apparecchi che la Piloti de l 31 st Fighter Group equipaggia to con Spitfire Mk.V contraerea riesce a buttar giù è ridicola: quello di oggi è il primo che mi è cap itato di ve dere con gli occhi. Quanto alla caccia, dal giorno del(l'ultimo] duello aereo [del 23 febbraio] non abbiamo più vi sto apparecchi tedeschi e tantomeno italiani 99 •
Anche la Luftwaffe era stata cos tretta ad un a radica le ri o rga ni zzazio ne delle proprie forze costituendo, il 12 febbraio 1943, il Fliegerkorps Tuni s in sosti tu zione s ia il Fliegerfilhrer Tunis che del Fliegerfilhrer
Af1ika, i cu i residui reparti , dal 16 ge nn a io avevano definitivamente comp letato il loro tra sfe rimento dalla Trip olitania. Tuttavia la for za del nuovo corpo aereo non fu quasi mai ril eva nte, nonostante il disc reto quantitativo di aerei da caccia e d'assalto , che progressivamente gli fu asseg na to dall'O.K.L. (Oberkommando der Luftwaffe) . Sino alla metà di apri le la forza dei repart i ae rei tedeschi in Africa contin uò ad oscillare fra i 300 ed i 330 ae rei, di c ui quasi un terzo costituito dagli Ju. 87 dei due gruppi dello StG.3 , dai Fw .1 90 del lll./S KG.1 0 e dagli Hensc hel 219 dello SchG.2 , e per il restan te dai caccia dei veterani JG. 53 ed JG. 77 ed infin e dai Fw.190 del II ./JG .2, sinché alla metà di marzo questo reparto fu trasferit o sul fronte della Man ica 100 • Tutti i reparti del Fliegerkorps Tunis man tennero una discreta efficie nza sin o alla prima decade di ap1ile grazie ai continui e consistenti rimpiazzi inviati dall'O.K.L. per ripian arne le loro forti perdite. Per dare un esemp io ciel drenaggio cli macchine cui e ran o sottoposti gJj Jagdgeschwadern del Fliegerkorps Tunis, 1i co rcli amo c he in marzo le pe rdite s ia per cause belliche che per incidenti od usura assommaro no a quasi un centinaio di cacc ia, corris pondenti circa al 50 % deH' organico 10 1 • Ne ll o stesso periodo anche le perdite dei reparti del U Flie gerkorps dislocati in Italia e nelle iso le raggiunsero percent11ali abbastanza rilevanti , tuttavia per colmare i vuoti del mese di marzo 1i ceve ttero q uattroce ntosessantott o nuovi velivoli. Ma le perdite di april e superaro no quelle cli marzo , perta nto la Luftwaffe do vette in via re a ltri cinquecentoventotto velivo li di rimpiazzo 102 • No nosta nt e la not evo le qu antità di aerei inviati in Tuni sia, il numero dei repar ti de ll a Luftwaffe in questo se ttore rim ase praticamente invariato, pertanto aH' inizio de l febbraio 1943 - quand o l'av iazione nemica cominciò a riprendere l 'in iziat iva-il Fliegerkorps Tuni s si trovò con forze in feriori alle esigenze. L' ultima offensiva di Romme l avrebbe potuto ave re un mi glio re
99 Berto Gi useppe, "Guerra in ca mic ia nera", Garza nti Editore Milano 1969, p. 96 I battagl ioni ' 'M'' (Mu ssolin i) erano un ità d'èlite della M.V.S.N. (Mi li zia Volontaria pe r la S ic urezza Nazionale).
100 Coo per Matth ew, The German Air Force 1933 - 1945, An anaromy of Fai Iu re" Jane 's London, I981, p.215.
101 Vedi All egati: Fliegerkorps Tun is, Situazione fo rza , rimp iazzi e perdite, marzo 1943.
102 ··verbali delle riunio ni te nute da capo di SM Ge nera le" Stato Maggiore dell'E se rc ito - Uffic io Stor ico. Roma , 1985 , Verbal e della riunion e tenuta dal !Eccc ll enza il ca po di SM Ge nerale. il 18 aprile 1943. In te rve nto de l feld mare sc iall o Albert Kesselring , Vo i. IV , I O gennaio 1943 - 7 settemb re I943, p 73. Le c ifre d i questi verb ali differiscono da que ll e dichiarate da Hitl er in una s ua lellera a Mu ssol ini in data 2 maggio 1943. Secon do Hit ler gli ae re i in viat i alla Luft flotte. 2 erano stati 57 4 in marzo e 669 in april e "senza co ntare i rc pan i trasferiti in Ital ia e gli apparecc hi da traspo rto". Cfr. Deakin F. W. Op. cit. p 28 1 esito qualora avesse avuto un più potente appoggio aereo. r reparti del Fli egerkorps Tunis erano troppo pochi. Se dovevano forn ire una scorta ag li aerei d'assalto, non potevano eseguire anche le missioni di controav iazione che sarebbero sta te necessarie per ridurre la pressio ne dell ' aviazione Alleata.
Negl i ultimi giorn i della battaglia di Kasserine, q uando le Air Forces era no passate alla riscossa , la g ue rr a aerea in Tuni sia aveva av uto una svol ta. Tuttavia, Hitler non poteva inviare nel Mediterraneo altri reparti de ll a Lu f twaffe se nza cancellare la progettata offe nsiva es ti va sul fronte ru sso. Mussoli ni era più volte tornato sul dolente argomen to se nza riuscire a co nvincere il s uo pote nt e alleato 103 Ma, anc he nell'ipotesi caldeggia ta da Musso lini , non esisteva la possibilità di sc hi erare in Tunisia una forza aerea più co ns istente né tantome no reparti di bomb ardieri medi, soprattutto perché sarebbe stato prima necessario ripristinare la co ntinuità dei rifornimenti di bombe, ma teria li e carburant i. Un altro fattore negativo era la ri strettezza del ten-itorio co ntrollato dall'Asse, con poche aree idonee ed attrezzale da adibire a basi per i bombardieri. Le poche disponibili era no perennemente affollate da cacc ia e d a ae rei da trasporto. Jnoltre tutto il territorio era sotto la minacc ia dell'aviazione alleata, i cui reparti stava no aumentando in nu mero e potenza. Un fatto c he incideva s ull e linee di rifornimento dell'Asse, che diventavano semp re più insicure a causa dei freq uenti attacchi ae re i. L' unica vera possibilità per dare un ai ut o al gruppo arm ate della Tuni sia consisteva ne l potenziame nt o dell'aviazione dell'Asse o nd e condurre nel Mediterraneo una lot ta se nza quartiere co ntro i convog li e le comunicazioni del nemico e contempora neame nte neutra li zzare Malta. Ma questi progetti erano irrealizzabili. I bombardieri dislocati in Sicilia e Sardegna avevano basi d istan ti dagli obi etti v i, perciò dovevano caricare più benzina e me no bombe. ln o ltre gra n parte degli obiettivi era oltre il raggio d ' azione dei bombardieri della Regia Aeronautica. Un a ltro fattore negativo per il bomb arda ment o s trateg ico era la pratica impossibilità di eseg uire operazioni diurne , perché l' Asse non aveva caccia a gra nde au tonom ia paragonabili ai P-38 amer icani. Pertanto le perdite sare bbero state insostenibili.
Il s upp orto tatti co, che i bombardieri della Luftwaffe basati s ull e isole italiane potevano fornire alle trupp e in Tunisia, era limitato da ll a s ua scarsa tempest ività, poiché le richieste di interve nt o passavano per la lun ga trafila dei vari coma ndi Di conseg uenza nei momen ti decisivi, l ' app oggio tatt ic o non era pronto né tempestivo, come quello ottenuto dalle truppe degli All eati, grazie alla superiore organizzazione ed ai migliori collegamenti fra i loro comandi aerei e terrestri.
Comunque , per le armate del!' Asse fu più esiziale lo scarso successo de ll e azioni dei loro reparti da bombardamento strateg ico, le cui perdite non erano mai state integralmente ripianate. In dicembre tre Gruppen da bombardamento a largo raggio, con una forza nominale di novanta aerei. avevano dovuto essere ritirati fare riposare gli equipaggi e rimettere in efficienza i reparti. I Kampfgeschwadem dei Fliegerkorps II e X, - ovvero la principale componente del bombardamento strategico dell'Asse, dove i reparti italiani costituivano la parte più trascurabile - che in dicembre avevano in carico trecentodieci aerei, al 1° gennaio ne avevano duecentosettanta , solo metà dei quali efficienti 104 • TI forzato ritiro di reparti da bombardamento dalla linea d'operazioni continuò anche nei mesi invernali , solo parzialmente compensato dal rientro di quelli già riequipaggiati. Una delle concause di questo decremento fu l'impegno assunto dalla Luftwaffe di rifornire Stalingrado, che aveva fortemente penalizzato i programmi di addestramento dei nuovi equipaggi del bombardamento. Un'altra causa del calo della capacità offensiva della Luftwaffe nel Mediterraneo, fu la chiusura delle scuole di aerosiluranti, che impedì il reintegro dei reparti con nuovi equipaggi altamente specia lizzati 105 • Infine un ulte1iore peggioramento della situazione fu causato dalla deci s ione di togliere molti Ju.88 dalle loro più congegnali att ività di bombardie1i , per adibirli a se rvizi di scorta dei convogli navali e persino dei convogli aerei , che portavano rifornimenti in Tunisia.
Seppure con forze inadeguate alle necessità , i reparti aerosiluranti e da bombardamento sia della Luftwaffe sia della Regia Aeronautica avevano continuato ad attaccare - con successi non sempre proporzionali al loro impegno - i porti nordafricani ed i convogli in navigazione. ella notte del l O marzo gli Ju.88 del Il Fli egerkorps avevano bombardato il porto di Bona danneggiando il cacciatorpediniere britannico UGHTNING. Quattro giorni dopo avevano intercettato un convoglio a sud di Malta, danneggiando la petroliera YORBA LINDA. 1121 marzo , nel corso di una missione sul porto di Tripoli g li Ju.88 de l KG.77 e KG.30 avevano ottenuto un bel successo affondando due piroscafi con motobombe italiane e distruggendo il cacciatorpediniere DERWENT con due diretti centd 106 • Altri due piroscafi erano stati mandati a fondo nelle notti sul 24 e sul 26 dag li aerosiluranti del KG .26, mentre, sempre nella notte del 26, bombardieri de l KG.30 avevano distrutto il piroscafo EMPIRE STANDARD nella rada di Algeri. La notte s ucces siva aerosiluranti italiani e tedeschi decollati dalla Sardegna avevano intercettato un convoglio a nord est di Philippevi ll e. I si luri dei Gruppi AS 89 ° e 105 ° avevano affondato la motonave britannica EMPIRE ROW AN , però cinque S. 79 erano s tati abbattuti dai caccia di sco rta della RAF insieme ad un He.11 J del KG.26 e ad uno Ju.88 del KG.s4 io7 ella seco nda metà di marzo , gli Ju.88 del KG.77 erano stat i più volte chiamati in Tunisia per bombardam en ti tattici contro re parti della ga Armata britannica c he sta vano attaccando la linea del Mareth. Ma le perdite era no sta te gravi. Fra il 22 ed il 31 marzo, d ieci Ju.88 e rano stati abbattuti se nza avere potuto dare un se nsibile contributo alla resistenza della 13 Armata 108 I Kampfgeschwadern non potevano ormai più operare alla luce del giorno. La pre ssoché continua presenza di Spitfires e P-40 guidati da radar a lunga portata , dava ai bombardieri tedeschi poc he po ssibi lità di eludere gli attacchi. Esemplare a questo proposito, il raid tentato il 9 aprile da quindici Ju .. 88 ne ll a zona de l passo di Fondouk, nella quale il II Corps amer ica no stava ammassando truppe e mezzi per co lpire alle mlle la Ia Armata di Me sse in ritirata verso Enfìdaville. Gli J U.88 erano stati intercettati da ventiquattro Spitfires del 52nd Fighter Group. Vi s ti i caccia, i bombardi eri tedeschi si erano alleggeriti del carico cli bombe, inoltre - come riferirono i p il oti amer ica ni - una dec ina aviatori avevano abbandonato gli aerei lanciandosi col paracadu te, ancora prima di essere attaccat i. Come era prevedi bile , in asse nza di una sco rta di Me. J 09 gli Sp itfìres fecero una strage. Il 52nd F.G. rec lamò otto Ju.88 distrutti, tre probabilmente di strutti ed uno dannegg iato 109 • 106
109 NATAF lnt/Op sum Al283 10/4, AFHRA A-601 l.
All'inizio di marzo, la maggior parte degli aerei dell'Asse in Tunisia (in total e circa 200 caccia e 100 assaltatori del Fliegerkorps Tunis 110 e circa 40 Macchi 202 più alcuni assaltatori MC.200 della 5" Squadra Aerea 111 ) era stata mobilitata per appoggiare all'offensiva (Ope razione Capri) che Rommel stava per lanciare nel setto re di Medenine , co n la speranza di sorprendere rs• Armata britannica ancora in c1isi di assestamento davanti alla linea del Mareth. Gli aerei distaccati nel settore dal Fliegerkorps Tuni s e dalla S8 Squadra Aerea dovevano attaccare gli aeroporti avanzati britannici, proteggere le truppe sia prima che durant e gli attacchi ed infine colpire ed indiv iduare i movimenti dei reparti clell'8 3 Armata 112.I tedeschi avevano nel settore sessa nta Me.109 G e trenta cacciabombardieri più una ventina di Stukas La 5" Squadra Aerea aveva trasferito da Sfax a Gabé s i pochi MC.202 efficienti (otto in totale) del 6° Gruppo Caccia, che insieme a dodic i MC.202 del 3° Stormo ed ai diciannove del 16° Gruppo già ne l settore costituivano praticamente tutta la caccia italiana in Tuni sia. ess un assaltatore italiano era disponibi le poiché tutti i MC.200 del 13 ° Gruppo erano ineffic ienti 113
L'offensiva era iniziata il 6 marzo sotto cattivi auspici. Il progettato attacco a volo radente, che avrebbe dovuto essere sfe rrato da due fo1mazioni di MC.202 alle prime luci dell'alba contro l'aeroporto di Medenine sud, era fallito a causa della nebbia. Sempre per la nebbia era fallito l 'attacco di undici Me.2 10 del 11/ZG.l contro l'aeroporto di Oglet Netafia , base deg li assaltatori del WDAF . La stes sa azione 1iten tata poco dopo da diciannove Me.109 aveva invece avuto buoni ri su ltati 114• Nel resto della giornata, una nebb ia diffusa aveva ostacolato in vario modo l'attiv ità dei reparti aerei ita lo tedeschi, che so lo all ' indomani avevano pot uto impegnare in combattimento alcune formazioni de ll a RAF. Pe r inciso, il 6 marzo, ogni
11 O Elaborazione del!' A. da Gcrman Order of Battle , Statistics as of Quarter yea rs 1938-45 . AHFRA 137.306-14 roll A 1128. Cfr. anche RAF Narrative (First draft), ' 'The North African Campaign November 1942 - May 1943", p.199.
I J I N. Arena, op. ci l. vo i 4 p. 82.
J 12 Santoro G. op. cit. vo i. II, p. 503.
I 13 Samoro G. op. cit. vo l. TT, p. 503.
114 Borgiotti e Gori . op. c it. p. 229.
Il 21 marzo, nel corso di uno missione sul porto di Tripoli gli Ju.88 del KG .77 e KG.30 (nell'immagine) affondarono due piroscafi con mo tobombe italiane FF inoltre dis trussero il cocciotorped iniere Derwent con due bombe perfettamente centrate.
Macchi MC.202 eseg uì in media tre mi ss ioni , sicché la 5" Squadra Aerea totalizzò 115 sortit e, però du e MC.202 non rientrarono alla base. Sebbene l'int ervento de l Fliegerkorps Tuni s fosse stato molto più massiccio . g li aere i dell 'Asse non erano s tati in grado di ro vesc iare le so rti della battaglia 1 15 • Infatti 1· offe nsiva della I• Annata ita lo ted esca non aveva colto di so rpre a il nemi co, che per giorni aveva attentamente seg uito la preparaz ione deg li attacchi individuandone in anticipo la direz i one. Nei g iorni s uc cess ivi le forze aeree dell'A sse non e rano state ca paci di fo rnire un adeguat o appoggio tanica né di contenere gli attacchi dei cacciabombardieri e dei bombardieri medi de lla We stern Dese rt Air Force e del XII Air Support Co mmand. li forte s barram ent o an ticarro preparato da Mont go mery e g li in ce an ti attacc hi ae rei anglo americani avevano fiacca to lo lan cio delle truppe di Rommel. Le o rti dell 'offe nsiva no n eran o s tate ri so llevate neppure dall'ai uto de llo JG.27 , che da Tr apan i Mil o e San Pi etro (Sici lia) aveva mandato i s uoi cacc ia sulla Tuni sia. e neppure da quell o dei Kampfgesc hwade rn KG 77 KG 30, KG 54 e KG 76. che erano decollati dai campi di Ger bini, Comi so e Catania .
Cessa ti i combattimenti s ul Mareth , l'effe ttivo comando della 13 Armata passò nelle ma ni del ge neral e Messe, per interv e nto del quale fu finalmente costituit o un comando aereo unificato del Settore Sud res pon sabi le dell'atti vità sia dei reparti tedesc hi che di quelli italiani 116 • Saggio provvedimento , che so ttoponeva ad un unic o co mando le forze aeree dell 'Asse, imit ando, purtroppo in ritardo , l ' organizzazione ch e l'aviazione nemi ca g ià si era data s u mo lto più vas ta sca la. onostante la sua raz iona lità il provved iment o non fu imitato fuori dalla Tuni sia.
Comunque il noccio lo della que s ti one rim a neva sempre l' infe ri orità dell e forze aeree ita lo tede sc he, rispetto a quelle deg li All eati. L'8 marzo. Mu sso lini aveva ind irizz ato un me ssagg io ad Hitl e r. evidenziando che " per resis1ere (in Tunisia), e magari con/rattaccare, è necessario alimentare le nostre for ze; è necessario fare giungere soprattutto cannoni, carri armati e carburante. Bisogna garanlire i 1rasporti sul tratto breve. ma obbligato del canale di Sicilia. Per ottenere tutto ciò, o Fuhre,; non mi stancherò di ripeterlo. occorre che l'Avia z ione dell'Asse nella zona Sardegna, Sicilia, Tunisi, sia almeno uguale all'avia z ione nemica 117 • Noi abbiamo perduro l'Egi110 a causa della nostra inferiorità nell'aviazione; noi perderemo la Tunisia se quesla esigen za fondamentale non sarà raggiunta " m
Circa la fiducia del Comando Supremo in merito alle reali inte nzioni dei tedeschi per la Tuni sia, si era invece espresso molto più chiaramente il genera le Ambrosio, che nel promemoria utili zzato da Mussolini per preparare il suo messaggio al FUhrer, aveva precisato: "è necessario che l'alleato riveda i suoi piani e porti nello scacch iere mediterraneo maggiore auen zione, perché il pericolo non vene soltanto da Oriente, ma può apparire da un momento all'altro sul.fianco o alle spalle dell'esercito 1edesco. I tedeschi non si preoccupano molto di un 'azione anglo-americana perché essa, comunque, si svolgerà in un primo tempo molto lontana dal loro suolo Noi siamo in condizioni opposte : nel Mediterraneo uno degli obiellivi dell'avversario è L'Italia e noi finiremo co l sostenere il peso della lo tta da soli, lotta che metterà a/erro e fuoco il nostro Pa ese, espo 11 endolo alle maggiori distruzioni. Può darsi che questo pensiero faccia parte del piano dei tedeschi, i quali vogliano impiegarci proprio per sostenere l'urto iniziale anglo -americano, poco interessandosi della sorte delle popolazioni e delle nostre città " 119 •
117 La paro la "ugua le'' è in corsivo neretto co me nel tes to riportato eia Deaki n F. W. Op. cit p 203.
118 Documento collezione italiana, Deakin F. W. Op. ci t. p.203.
119 Docum ento collezione italia na, ri porta to da Deaki n F. W. Op. cit. p. 20 1