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Una lezione velocemente appresa:riorganizzazione enuove dottrine d'impiego dell'aviazione alleata nel Mediterrane o M
entre l'aviazione dell'Asse aveva molle difficoltà a mantenere una modesta forza operativa in Tuni ia. la US Xll Air Force. che era solo una frazione delle forze aeree alleate nel Nord Africa, fra il no vembre 1942 e l'aprile 1943, aveva quasi raddoppiato i suo i gruppi caccia, passali da cinque a nove, e più che triplicato i gruppi da bombardamento, passati da tre a dieci 120 • A partire dal gennaio 1943. la riorganizzata e ormai potente XII A.F. aveva intensificato i suoi attacchi su Tunisi, Sousse. La Goulette, Biserta, Kairouan, e bombardato anche molli obiettivi della Tripolitania, co lpendo persino la lontana ed eccentrica oasi sahariana di Gadames, ed osteggiando vivacemente le ultime fasi della ritirata delr ACIT dal territorio libico. Tuttavia, alle incur ioni della XII A.F. si erano aggiunte anche quelle dei B-24 della lX Air Fo rce, che all'inizio del 1943 avevano bombardato Sfax, Sousse e Biserta. Ai primi di febbraio era no entrati in campo anche i bombardieri della Western Desert Air Force britannica, da poco installatasi sugli aeroporti della Tripolitania abbandonati dall' Asse1 ' 1
L'esordio della XTT Air Force nell'operazione Torch non aveva però inizialmente dato gra ndi soddisfazioni. Sino quasi all a fine di dicembre, Eisenhower ed i comandi della XII Air Force avevano continuato a credere che la cattura delrintera Tunisia, dalla quale dipendevano i grandiosi progetti degli Alleati per il Mediterra neo , fosse una questione di giorni od al massimo di qual c he settima na 122 li loro ottimismo era fondato sulla con tatazionc che nei primi dieci giorni di "Torch,. le truppe alleate erano riuscite a coprire speditamente i 650 chilometri fra Algeri ed i dintomi di Tunisi. Pertanto avevano provato una bruciante delusione quando la Eastern Task Force di Anderson era stata battuta ed arrestata da forze complessivamente inferiori a soli 15 chilometri dalla capitale della Tunisia. Inoltre avevano dovuto ammellere che la loro sconfiua era dovuta in gran parte aJrintcrvento di pochi, ma estremamente efficienti reparti aerei nemici.
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TI fa llim ento della prima fase deJJa campagna tunisina era però attribuibile, più che alla relativa debolezza dei contingenti alleati, alla loro inesperienza nei combattimenti, peggiorata da una eterogenea. ma bene individuabile serie di fattori negativi. L'insufficienza dei collegamenti terrestri non aveva co nse ntito alle forze di cielo e di terra di spiegare tutta la loro superiore potenza in termini di uomini ed armamento 12\ Una larghissima porzione delle forze americane era tata trattenuta nel Marocco per fronteggiare un improbabile attacco della Wehrmacht attraverso la penisola iberica e lo streuo di Gibilterra. La turbolenta situa z ione po li tica nel Nord Africa Fran cese - dove De Gaulle e l'ammiraglio Darlan ed il generale Giraud si contendevano a pramente il potere - aveva consigliato di tenere una certa aliquota di truppe anche in Algeria. Però una delle più evidenti cause dell'insuccesso, era sta ta l'incerta condotta dcli' USAAF e della RAF. i cui interventi in campo tattico si erano spesso dimostrati intempestivi, poco coordinati ed indeboliti dalla propensione a disperdere irrazionalmente delle loro forze. I comandi delle forze aeree avevano avuto il merito di avere comp re so rapidamente la necessità di supe rare l'inevitabile disorganizzazione conseg uente all e operazioni di barco ed a ll a sistemaLione dei reparti sug li aeroporti algerini. I campi in prossimità della frontiera tunisina, sui quali avevano trasferito i reparti. erano qua si privi di attrezzature, con piste di volo esigue e rudimentali. dato che molti erano sta ti da tempo disatt i va ti in seg uito dell e pressioni su l!' Armèe dell ' A ir esercitate dalle commissioni armistiziali ita lo tedesc he. In oltre. a causa dell'urgenza.
120 Vedi tabella n° I in allegati
121 U. S Am1y Air Forces in World War Il , Combat Chronology, 19-H-19-l5
122 The hi s tory of the Twelflh Air Force. ITT. Chap.
123 Cooper Matthcw. ·'The Gcnnan Air Force I93 3- 1945. An Anatomy of Fai Iure... Jane ·s Publi\hing Compan y Ltd. London I98 I. p 215.
Ai racobra P-39 da appoggio ta tti co le basi avanzate erano state ampliate con piste in terra battuta, che natura lmente erano diventate pressoché in agibili alle prime piogge. In oltre un certo marasma era stato causato dalla deci sio ne del comandante di teatro, generale Eisenhower, di seg uire alla le ttera il piano origina le de ll a "Operaz ione Torch" , che - in ossequ io al War Depa rtm ent Fi eld Manual 31 -35 del 9 april e 1942 - praticamente s ub o rdin ava le forze aeree ai comand i dei sin go li corpi d'annata, mentre sa rebbe stato più razionale affidare i l coordinamento della loro attività ad un comando aereo unificato , indipenden te dalle forze te1Testri. Ai comandanti delle unità aeree non era stato assolutamente possibi le so ttrarsi alle richieste delle unità di terra in quanto il Field Manual precisava "che il bersaglio più imporrante sarà di norma quello c he costituisce la minaccia più seria per le opera zioni dellafor za di terra cui viene fornito l 'appoggio. La d ecis ion e finale circa la priorità dei bersagli spe lta al comandanle della unità appoggia1a" 124 A ca usa de ll a ri g ida appli caz ione di ta le sistema, fra novembre e dicembre , il grande potenziale delle forze aeree americane e britanniche era stat o di s perso in missioni di dubbi a utilità generale, per la cui esec uzione ve ni va no impegnate dozz ine di cacc ia , pert ant o le molto più scarn e unit à da appoggio tatti co tedesche aveva no la po ss ibilit à di attaccare ber sag li dife s i so lo in modo app ross im ati vo da ll 'aviazione ne mi ca.
Tut tavia un dottr in a d'impiego di così sc arso rendimento non pote va durare a lun go in forze minate pragmatiche ed impregnate del cu lto dell'efficienza come quelle americane. Dalla Gran Bretag na arri vò il generale Carl Spaatz, che s u richiesta di Eisen hower lasciò il comando dell 'Eight Air Force per assu me re quello de ll e forze aeree de l Nord Africa. Al seg uito di Spaatz arrivò come capo di Stato Maggio re il gene ral e L.S. Kuter, g ià co ma ndante de l is• Bornb Win g de ll 'E ight Air Fo rce, al qual e fu affidato l'incarico di ria ss umere i ris ult ati e le concl usioni de ll ' in c hie sta aperta per indi v idu are le ca use dell'in s uc cesso e tro varne i rimedi 125 Le ind agini promosse da Spaatz portarono all a con statazione c he durante la marc ia s u T unisi le loro forze aeree avevano dovuto "co mbauere gue rre separate, sop rattutro in suppo rto alle proprie un ità dell 'ese rc ito, in qua nto i coma ndanti di queste ultim e insistevano che gli aviatori sotto il loro co n - trollo pro1•1•edessero alla prote:ione locale ed alla risoluzione dei relativi problemr· 116 • Naturalmen1e l'importa n xa data a questi problemi era strettam ente correlata alla inesp erienza delle truppe. che "al'emno per gli attacchi degli "Stukas" un timore sproporzionato ai danni ma1eriali che essi po/e\'(1110 infiiggere" 117 Questi eccessivi timori erano all'origine delle continue ed assi ll anti ril'aggressivo profilo del cacciabombordi ere Fw.190 chie te dei comandanti delle truppe per ottenere dai reparti caccia un permanente "o mbrel lo aereo" s u tutti i loro movimenti e su tutte le operazioni, anche locali, mentre gli aerei da caccia sarebbero stati più utili e u ali offen ivamentc per conquistare la uperiorità aerea. Questa cd altre osservazioni in merito alri11soddisfacentc impiego dell'aviazione nei primi due mesi della campagna in Tuni sia furono riversate nel documento "Orga ni sation of Ameri ca n Air Forces" inviato al Pentagono da Kuter. nel quale le iniziali pesanti critiche erano state addolc ite dall'osservazione che "Quando le truppe di terra dil'enteranno assuefaue agli auacchi aerei, c'è da aue11dersi che le richieste per la coper1ura locale dimi11uira11no f ] fulfavia, si111a111oché le Forze Aeree degli S1ati Uniti saran no parte dell'Esercito, sarà estremamente difficile resistere a queste richiesre. Un 'altra insistente richiesta dalle for:e di terra è che, per sostenere il morale, le nostre truppe sul fronte derono potere vedere i loro aerei di appoggio. Apparentemente i soli aerei visti sono aerei nemici. Èfacile riconoscere il valore di questo atteggiamento, ma è nuowunente difficile resistere sintantoché le for-:,e aeree saranno una parte integrante Pressato dalle osse rvazioni e dai suggerimenti di Spaatz e del suo staff, Eisenhower acconsentì ad accantonare gli originari schemi d'impi ego delle forze aeree cd a promuovere un radica le cambiamento nella organizzazione dei comandi responsabili della loro applicazione. Prima di tutto fu riconosciuta l'esigenza di un comando unificato per tutta !"aviazione nel Nord Africa, che il 5 gennaio 1943. al momento della sua costi tu zione. assunse la denominazione di "Northwest African Air Forces" (NAAF), il cui comando fu affidato al lu ogotenente generale Cari A. Spaatz. Ovviamente Spaatz e la NAAF dipendevano gerarchicamente dal ·Thca ter Commander'', cioè da Ei enhower. L'organigramma prevedeva tre comandi in ottordine, ognuno responsab ile nell'amb it o del proprio se ttore de l raggi un gimento delle direttive emanate dal comando di teatro. Le denominazioni adottale furono: Strategie Air Force (SAF). TacticaJ Air Force (TAF) e Coastal Air Force (CAF) 12 ~. Comandava la SAF il maggiore generale Jame~ Doolittl e. noto per avere l 'a nno precede nte bombardato Tokio con una formazione di B-25 deco llata dalla portaerei Hornel. La TAF era ai comandi dcli' Air Mar hai Arthur Conigham. un militare britannico dalle idee chiare e precise. formatosi alla dura cuoia della guerra nel deserto libico-egi1iano, che in base alla sua esperienza i accinse a rivolu z ionare i concetti operativi sino ad allora seg uiti in Tunisia s ia dalla R.A.F. che da ll 'USAAF. Egli tabilì c he il compito primario delle forze aeree tattiche era quello di annientare l'aviazione dell' A e e non quello di proteggere ad ogni costo le proprie truppe dagli attacchi aerei del nemico. Solo quando le forze aeree avessero otte nu to la s up eriorità aerea, allora avrebbero potuto efficacemente isolare
126 Russe) Edwarcl T and John so n Rob ert M."'Africa lo the Alp, - The Anny Air Force\ in the Mediterranea Theater. Air Force History ancl Museum program, 1999. p.6.
127 Organisation of American Air Forceç Relazione indirizzata dal Brig. Gcn. L.S. Kutcr, vice comandante del NATAF al Coman dante Genera le clc ll 'AAF, Washington, May 12. 1943. Il documento è una co pia dell'originale au ten ticata da Wcsley F Craven. AFHRA - A-601 1 frame~ 0016 - 0023.
128 For,a Aerea Straiegica (SAF). ForLa Aerea Tallica (TAf) e For7a Aerea Cosijcra (CA F ) le forze nemiche sul campo di battaglia129 • Data la maggiore esperienza della RAF nelle operazioni aeronavali nel Mediterraneo, ed anche per ragioni di equilibrio fra alleati, il comando della CAF venne affidato all'Air Vice Marshal Hugh Lloyd. li p1imo risultato della costituzione della Tactical Air Force, fu quello di mettere lìne alle polemiche circa il controllo del supporto aereo ravvicinato , la cui attività prima dipendeva principalmente dalle richieste dei comandi dell'esercito. Fatto che aveva causato una irrazionale dispersione delle forze aeree tattiche e ne aveva impedito la concentrazione sugJj obiettivi di maggiore importanza generale. Il terremoto cli non disprezzabile magnitudo, che all ' inizio del 1943 rimaneggiò le forze aeree ne l ord Africa e costituì il punto cli partenza per un più profondo riordinamento dell'organizzazione cli tutte le forze aeree tattiche americane in ogni parte del globo e dei relativi sistemi cli collaborazione interforze. Dopo il positivo collaudo effettuato durante l'ultima parte de ll a campagna tunisina, l'organizzazione ed i s istemi d'impiego de ll 'aviazione tattica subirono un ulteriore affinamento nel corso dell'invasione della Sici li a ed infine arrivarono quasi all a perfezione nei successivi venti mesi della campagna d ' lt alia. Mettendo a frutto la vecchia regola secondo la quale l 'esperienza è la somma dei propri errori, gli americani trassero un enorme vantaggio dalle lezioni ricevute nelle loro p1ime battaglie in Nord Africa. Queste lezioni costituirono la base per una radicale revisione dell'organizzazione e della dottrina d'impiego delle loro forze aree tattiche.
USAAF e RAF imp iega rono l'intero mese di gennaio e parte del febbra io per preparare gli sc hemi della nuova organizzazione e per istru ire nel merito i comandi aerei e terrestri. Tl 18 febbraio fu completata l'attribuzione delle responsabilità e delle funzioni. Però, alcuni giorni prima che la nuova organizzazione cominciasse a fun zionare, Rommel aveva sferrato la fulminea offensiva di Kasserine. L' iniziale s uccesso del feldmarescia ll o era s tato favorito anche dai ritardi relativi all 'organizzazione dell'appoggio aereo tattico, ritardo che fra l 'a ltro aveva avuto negative influenze anche s ull'effi cacia della ricognizione tattica 130 • A tale proposito, è esemplare il seguente episodio. li comando del TI Corpo d'Armata USA doveva eseguire un attacco al passo Faid - dal quale pochi giorni dopo spu ntarono i can-i armati di Romme l - pertanto aveva chiesto che alle sue truppe fosse assicurata una ininterrotta copertura aerea in quanto temeva che la Luftwaffe potesse riunire 24 Scukas per contrastare la sua azione. La protezione della caccia era stata co nsiderata da comando del fl Corpo un prerequisito essenziale per l'esecuzione dell' attacco , tuttavia il XII Air Support Command aveva cercato di spiegare che in rapporto agli effettivi fattori tempo e distanza, il numero di caccia disponibili non avrebbe consentito di mantenere in permanenza suJJ'aerea indicata più di dodici caccia. Era inoltre illusorio pensare che una sola dozzina di aerei avrebbe potuto impedire a 24 determinati Stuka di bombardare le truppe americane. Tale copertura. oltre ad essere di dubbio valore. avrebbe impedito di scortare un certo numero di bombardieri leggeri disponibili per un attacco contro le basi dei temuti Stukas ed a ltri uti li bersagli. Se si fosse aderito alla richie sta , l'aviaz io ne non avrebbe potuto usare lutto il uo potere offensivo per una azione di più sicuro rendimento generale. Sotto la spinta degli eventi succes ivi, l'operazione del II Corpo dovette e ere annu ll ata Tuttavia altre richieste come la precedente ebbero un seg uito , tanto che alla fine della balta g lia di Ka sse,ine i I comando della Forza Aerea del ord Ovest contestò ai comandi delle forze di terra che l'arma da caccia era tata "continuameflle male impiegata per compiti dife11si1 •i, e abitualmeme in unità troppo piccole da assicurare un grado di successi propor~ionato alle previste ( ed effettive) perdite " 11 1 •
Comunque il lavoro di riorganizzazione era anda to avan ti anche in piena battaglia aiutato dalla contemporanea costitutione del 18° Gruppo d'Armate, cui venne affidata la responsabilità di pianificare e dirigere le o pera zio ni della I" Armata di Anderson, del potente U.S. TI Corps, del XIX Corpo d'armata francese e del1'8" Armata di Montgomery. Accanto al Quartiere Generale del 18 ° Gruppo d'Armate fece la sua prima comparsa anche il Quartiere Generale della orthwest African Tac ti cal Air Force, costituito per pianificare e dirigere le operaz ioni ae ree nell 'a rea del la battaglia. Tutte le esperienze acqui ite sia a Kasserine che in precedenza furono analizzate e riferite in un lungo rapporto indiriuato al Quartiere Generale dell'Army Air Force a Washington, dove furono messe in evidenza le cause c he avevano prodollo la lun ga se rie di insuccessi delle for ze aeree tatti che nel periodo compreso fra il novembre 1942 ed il febbraio 1943, ed i rimedi che occorrevano per eliminarle m . 11 documento merita allenzione perché è un indice di una mentalità, che permise alJe forze armate americane di intervenire co n estrema pront ezza per modificare radicalmente sia la propria organizzazione sia le co nsolidate dottrine d'impiego, adallando ambedue alla situazione contingente.
"I cani vi risultali" - recita il documento - "erano arrfrati in im p eriodo in cui le for:e aeree dell'Asse erano numericameme inferiori a quelle alleate [ ] In quel periodo il fallimento nel conseguire un soddisfacente grado di successo nei comballimenli nell'aria, sul terreno, ed in quelli in collaborcdone, fu dovuto in considerel'ole misura ad uno erronea organi:~~ione aria-terra ed al suo effetto sulle operajoni di supporto aereo. In conseguenza fu deciso di rinnovare estesamen te le forze aeree e dare un nuovo orientamento ai loro sfor~i. Ne è risultato Llfl soddisfacente grado di successi in bauaglia sia delle for:e aeree ch e di quelle terres1ri. Questi cambiamenti radicali dovranno riflettersi senz,a riwrdi nell 'organi:~a:ione delle 1wstreforze aeree, ed in particolare nell'addestramento ed equipaggiamento delle ulteriori unità aeree, e dei rimpiaz:i. ".
Qu est'ultima richiesta era particolarmente rilevante perché, oltre a mettere in discussione le dottrine d'impiego delle forze tattich e, presupponeva anche una co mpleta revisione de i loro metodi d 'ad destramento. Una simi le co nclu sio ne discendeva dalla constatazione che "l 'organi::cr::.ione delle unità aeree nel Nord Afri ca per il suppono alle fo~e di terra si e ra dimostrala erronea in battaglia dal novembre 1942 a fllllo il febbraio 1943 ". Una dichiarazione grave, che metteva so tto accusa un sis tema che aveva co nferito troppo potere in materia di suppo rto aereo ai comandi terrestri. imput ati di averne disposto con eccessiva 13 1 Organisation of Amcrican Air Forces" Relazione L.S. Kuter, già c it.
Gli esempi in proposito non mancavano Il 242 Fighter Group de ll a RAF equipaggiato con caccia Spitfires , cacciabombardieri Hurribombers e bombardieri Bisley , iniz ialmente agli ordini della 1• Armata, aveva successivamente ope rato a favore del 5" Corpo d'Armata. Stessa sorte era toccata al XII Air Support Co mmand che con i suoi caccia (P-40 e P-39) , bombardie ri leggeri (A-20 e DB 7) ed una unità da ricognizione offensiva (P-39), era stato assegnalo al n Corpo US . così come il Comando di Supporto Aereo che controllava il 242 Fighter Group ed il XII A ir Support Command, che era stato spostato presso il Quartiere Generale della J• Armata.
Una tale caotica organizzazione aveva finito per poLTe un grande numero di ve livoli di vari tipi - dal caccia al bombardiere leggero, al ricognitore tattico - sotto il comando virtuale de i comandanti delle forze di terra. Ne era conseguita una ampia serie di indesiderati effetti - cominciando da ll a incapacità cli sfruttare il superiore pote re aereo nei mesi in cu i "gli Alleati avevano più aerei dell'Asse" - i qua li avevano portato alla constatazio ne che "un maggiore numero di aerei di quelli che il nemico possiede non conferisce automaticamente ogni vantaggio, a meno che quel maggiore numero sia organi zz ato sotto un ada110 comando delle for ze aeree" La ma nca nza di quest ' ultimo comando aveva consenti to ai corp i d'Armata di antepo rre il supporto tattico de lle loro truppe alle azioni offensive contro le linee cli rifornime nto de ll 'Asse e co ntro le sue basi ae ree. Venne evidenziato che le molte unità aeree eia combatt imen to assegnate al 242 Group, ed al XII Support Air Command erano s1a1e "impiegate in ruoli di appoggio diretto trascurando il corretto compito offensivo di ottenere la superiorità aerea e perciò di sostenere in generale il compito assegnato al suo teatro d'opera z ioni. [. .. ]. Ogni comandan1e di terra naturalmente e correttamente vedeva le operazioni di cielo e di terra sul suo imm ediato fronte come della massima importanza, insistendo ch e le for ze di supporto aereo a sua disposizione fossero impiegate quasi esclusivamente sul suo ji·onte".
L' errata organizzaz ione ciel supporto aereo aveva dato all'A sse la possibili tà "di muo versi con trasporti disarmati e leggermente scortati, in quantità sufficiente a 1rasportare un migliaio di uomini al g iorno dagli aerodromi dell'Italia e della Sicilia a quelli della Tunisia, che erano distanti appena 80 miglia dalle loro basi" Una possibili tà - osservavano gli strateg hi americani - che aveva pe rm esso all ' Asse di traspor- tare in Tunisia circa 150.000 uomini con i lo ro mezzi corazzati e l'equipaggiamento, e di rifornirli tramite porti cd aeroporti situati neJ raggio d'azione delle forze aeree tattiche americane e britanniche. Ma quelJo che aveva più impre!-.sionato era stata la disinvoltura con cui la Luftwaffe si era liberamente mossa su e giù per il fronte co lp endo ovunque in forze contro qualsiasi opposizione potessero montare le unità aeree anglo americane dislocate nei vari settori.
L'impiego della caccia era stato quello dove più si era mani fes tata la mancanta di un sano concetto di economia delle forze. Come regola genera le i caccia americani erano stati impiegati in ruoli difensivi e di scorta. I P-38 erano stati usati in piccole unità per ··coprire" i bombardieri medi e pesanti nel tragitto fra le loro basi e g li obiellivi. Ma le cose non erano andate bene neppure per le altre spec ialit à. Il 68° Gruppo da Osservazione (P-39 e A-20). equipaggiato e dotato di personale addestrato, mentre infuriava la battaglia di Kasserine - ossia su un fronte dove l'osservazione aerea specializzata av rebb e potuto essere di eno rm e valore - era rimasto a Ojuda. lo ntano cent inaia cli chilometri. per cooperare alJ'acldestramento della 5" Armata [US] e per pattugliare la baia di Orano aJla ricerca di sottomarini nemici. Osserviamo tuttavia che se il 68 ° Gruppo avesse operalo nell'area di battaglia, senza una adeguata copert ura caccia, i caccia tedeschi l'avrebbero rapidamente e facilmente distrutto.
Anche l'impiego dei bombardieri leggeri, per quanto condizionato in minore misura dai comandi terrestr i, era stato delud en te. Essi avevano accusato un eccessivo rateo di perdite dovute aJle loro quote d'attacco fra i 2.400 ed 3.600 metri, che facilitavano molto il lavoro degli antiaerei italo tedeschi, soprattutto sulle aree fortemente difese La negati va esperienza aveva convinto di affidare quel genere di missioni ai bombardieri medi e pesanti. che avendo traguardi di puntamento adatli ad operare da alta quota, erano meno vulnerabili. Pure l'impiego dei bombardieri pesanti non era stato esente da errori. Per quanto non facenti parte del Air Support Command, le unit à da bombardamento pesante e medio, in accordo co n gli aJlora vigemi istemi d'impiego dell'U.S.Army Air Force. erano state frequentemente poste sotto il controllo operativo di questo Comando. Alla prova su l campo, il loro impiego per il supporto tattico si erarive lato poco pagante. avendo queste unità ottime capacità nelle operaz ioni diurne, ma solo contro ob iettivi fissati. chiaramente identificati. i cui dettagli dovevano e sere tutti conosciuti con ore d'anticipo. Turtavia, non osta nte le unità da bombardamento medio e pesante avessero dimostrato scarsa utilità contro i fugaci bersagli del campo di battaglia. i comandi dell'USAAF dovettero ammettere che la loro potenza avrebbe dovuto essere disponibile anche in campo tattico, ma solo in ca o di reali emergenze.
La lezion e dei primi mesi era comunque stata bene appresa dai comandi USAF del Nord Africa. Senza meai termini il Pentagono fu informato che occorrevano riforme più profonde di una empl ice riorgani zzazio ne su l campo: "La basilare implicita rausa della inefficacia delle operazioni di supporto aereo fu la nostra mancanza di abilità nel co11cen1rare il nostro sfor:.o aereo su particolari obiellil'i. Troppa aviazione era disponibile in ogni momento per le for::.e di terra per missioni di appoggio diretto anche i11 periodi di inattività e non abbas1anza era disponibile per conseguire la superiorilà aerea. Tre motivi lo dimostrano: a. Organizza zione b. lnjluen::.a dei comandami delle for-:,e di ferra c. Deficien::.a di equipaggiamenti".
Per motivi di brevità riportiamo solo i principali uggerimenti presentati al Pentagono in materia di organizzazione e le relative conclusioni:
"La presente orga11i::.za-:,ione di una forza aerea per linee fun-:,ionali fisse è sbagliata. Sono richiest e for::.e composite orga11i:::.ate per compiti panico/ari. Per esempio, cene Jor::.e orga11i::.::.a1e per bombardamenti strategici richiedono loro proprie w1i1 à da caccia . Una forza organ iz::. a1a per opera-:,ioni sopl'CI l'area di battaglia richiede una u11i1cì s imile ad 11110 Win g di Difesa Aerea. Un 'altrafor:.a orga11i-:,::.aw per la difesa costiera richiede unità di difesa aerea (Coma11do Cac cia) e unità di esplorazione. Lo sforzo aereo totale in un teatro d'opera'àoni è difficile da conseguire se la For.,a Aerea e111ro il tecuro è OtJftll1izzata rigidamen/e come è la tendenza se formata in un Comando B0mbardamen1o, Caccia, e Supporto Aereo. Si è suggerito che le lezioni organizzative apprese dalla RAF nella battaglia della Bretagna siano state applicate troppo largamente e non sono appropriate in una situa zione mobile. Con particolare riferimento alle così chiamate operazioni di supporto aereo, colà.fuformata la For za Aerea Tattica. Nella campagna di Libia. fu organizzata la Western Desert Force. Ambedue queste for ze controllarono le operaz ioni aeree in direffo appoggio alle forze di terra e tutte le operazioni aeree sull'aerea di battaglia. Esse furono organizzate per dare rilievo al compito di conseguire la superiorità aerea come il migliore appoggio che potesse essere fornito alle forze di terra e come la prima missione che doveva essere eseguita onde rendere tutte le altre possibili. In ciò sta la differenza fra il concetto statunitense di una organiz zazione del Supporto Aereo e la presente organi zza zione esistente in questo teatro. L'elemento basilare della For za Aerea tattica è quello che fornisce una copertura caccia radar sotto la quale la ricognizione aerea, il supporto dirello del bombardamento, e le opera zioni sul terreno possono avere luogo sen za molestie da parte dell 'aviazione nemica. Il 3 ° Wing di Difesa [radar] fu collocato in modo che potesse "vedere" l'area di battaglia, e se possibile gli aeroporti avanzati nemici per permettere efficienti dire zione e controllo delle pattuglie caccia. [Con questo sistema] si è rimediato al bisogno di caccia per scortare la ricogni zione e le missioni di bombardamento ed al desiderio di una permanente copertura caccia sopra le truppe ed i nostri campi d'avia zione. Anche attraverso questo sistema di con/rollo caccia, le missioni di ricogni zione e bombardamento potevano essere richiamate o indiri zzate su altra rotta per evitare caccia nemici. Si dovrebbe mettere in rilievo che in questo ruolo, il Wing di Difesa Aerea non è orientato per la difesa di una località, ma per il controllo delle opera zioni offensive. [. }
È chiaro che una moderna battaglia non è combattuta o vinta da una sola forza di terra o da una sola forza navale. Ogni moderna battaglia di successo consiste di una battaglia nell'aria che deve essere vinta prima che la battaglia di superficie ini zi. Se la battaglia nell'aria è stata vinta le for ze di superficie sono liberate da efficaci attacchi nemici dall'aria ed il potere offensivo della libera forza aerea può essere impiegato direttamente per sostenere le forze di superficie. Le moderne battaglie sono combattute tanto intensamente nell'aria quanto sul terreno Esse sono battaglie combinate nelle quali le for ze aeree sono messe in un ruolo di appoggio non più spesso che le forze di terra o na vali. Ognuna esegue la sua parte del compito di raggiungere il comune fine. Questo concetto non può essere applicato se una for za è subordinata ad un 'altra. Una for za aerea coordinata con la for za di terra e la for za navale è la sola solu zione per mez zo della quale le tre for ze possono essere indotte a giocare ruoli coordinati" w .
Nonostante la pronta acquisizio ne a li vello degli alti comandi dei nuovi concetti operativi formulati da Spaatz e Kuter, il supporto aereo alle operazioni terrestri rimase un problema per quasi tutta la campagna cli Tunisia. I comandanti delle forze aeree dovettero impi egare parte del loro tempo per resistere alle pressanti richieste dei loro co ll eg hi delle forze di terra, che premevano per ottenere l'assegnazione d i squadrons a sostegno di spec ifi che divisioni od addirittura di singo li reggimenti. Il risultati ottenuti dalle loro richieste furono spesso deludent i, provocando assai spesso confusione ed alte perdite 134 TI supporto aereo , invece di essere un agi le strumento, una spada fiammeggiate , rapida nell'intervenire e nel colpi re ovunque si presentassero occasioni, doveva in vece essere programmato co n ore ed a volte giorn i d'anticipo ed in qualche occasione dovette essere differito o cancella to del tutto. Perché esso cominciasse produrre tangibili effetti, soddisfacent i anche secondo l'opinione dei comandanti delle forze terrestri, le forze aeree dovettero attendere l'arrivo di un ma gg iore numero di reparti e velivoli 135 •
Alla fine di febbraio era stata completata la riorganizzazione delle forze aeree alleate del Mediterraneo. Il 18 fu attivato il Mediterranean Air Command (comandante l ' Air Marshal Tedder), che coordinava l'attività delle Northwest African Air Forces (A ir Fo rces XII e IX , comandante generale Spaatz), delle
133 Organisation of American Air Fo rces" Relazione L.S. Kuter, già cit
134 ·Tunisia, lJS Army in the Il World War"', p.29
135 ·Tunisia. lJS Anny in the Il World War", p.29 britanniche Western Desert Air Force ed Eastern Air Command, del Middle East Air Command (Air Chief Marshal Sholto Doug las) e de ll a RAF Malta (Air Chief Vice Mars hal Keith Park ). La più potente unità del MAC era la XII Air Force. forte di nove gruppi da caccia. due da ricognizione. due di bombardieri pesanti. quattro di bombardieri mcdi, uno da ricognizione fotografica e tre da trasporto con una forza complessiva di quasi 1. 170 aerei da combattimento e 150 da tra s porto. La TX Air Force. dopo avere abbandonato le vecchie basi egiziane del Cairo per quella di Gambut (Cirenaica) ed essere stata rinforzata con nuovi reparti. in febbraio schierava tre gruppi da bombardamento pesante su B-24, uno da bombardamento medio su 8-25, tre gruppi caccia s u P-40 ed un o eia tras porto su C-47, per tota le cli circa 470 acrei 1.16 • I reparti della RAF facenti parte del NAAF erano: i1 Group 242 da cooperazione tattica (u n o squadron di Hurribombers. nove di Spitfires e quattro di Bisley del 326 Wing) con 184 aerei, il Bomb Group 205 (Wellington) da bombardamento strategico notturno, tre Wings di caccia (323, 325, 328), ed alcuni sq uadrons da ricogniz ione e da trasporto, con un a fo rza complessiva (assegnata) di oltre 550velivoli 117 • La Western De ert Air Force, aveva tra sferito sui buoni aeroporti tripolitani i Groups di appoggio tattico No.2 I I e o.212 (ci rca 400 aerei). Pe rtanto i ve li vo li da combattimento delle varie Ai r Forces erano c irca 2.800. Una forza però destinata ad aumentare a breve termine. dato che erano in arrivo dagli Stati Uniti due nuovi gruppi da bombardamento pesante (2nJ e 99"' BG) e due di bombardieri medi (320"' e 321 '' BG ) 13 x.
I già c itati Win gs 323, 325, e 328, lo squadron del Quartiere Generale, il Xli Fi ghte r Command, gli Air Defense Wings l " e 2"J (centri radar di difesa ae rea e guida caccia) ed il 3501h U.S. F.G.(P-39), erano stati assegnati alla ACAF, responsabile per la difesa del 1o rd Africa e la ricognizione marittima ed antisommergibi le 139 Le forze aeree tatti c he, assegnate alla 1n Armata di Anderson ed al Il Corps del luogo tenent e generale Omar N. Bradley. includevano il 242 Group (RAF), il Xli Air Support Command. e la Tactical Bomber Force. Per inciso, il Il Corps di Bradley dipendeva amministrativamente dalla 1• Armata di Anderson 140 • Quanto alla WDAF essa continuava - come aveva fatto nei du e anni precede nti -a fornire l'appogg io tattico all'81 Armata di Montgomery.
Per dare un esempio della rapidità e relativa economia con cui l'USAAF poteva tra~ferire i suoi aerei oltre l'A t lan tico , ri co rdiamo c he tutti i bombard ie ri ed i caccia pe sa nti P- 38 era no tra sfe riti in vo lo dagli Stati Uniti alla Gran Bretagna. le cui basi fung evano anche da centri di smistamento per gli aerei de tinati al Nord Africa. Dopo un semplice scalo tecnico a Gibilterra i P- 38 giungevano a destinazione sui campi algerini. Invece i cacc ia con minore autonomia, in caso di partico lare urgen za e rano tra s portati dal le portae rei inv ece che da navi mercan tili. Tpiloti del 3251h F.G.destinato al Nord Africa, vennero prima trasferiti alla stazione navale di Langley Field (Virgi nia ), dove furono addestrati alle tecniche di decollo da portaerei, poi il 7 gennaio furono imbarcati a Norfolk co n i loro P-40 s ulla USS R/\ GER. Il 18 successivo, quando la portaerei arrivò al largo di Casablan ca. i Warhawks decollarono dal ponte della RANGER per atterrare poi sutr aeroporto di Tafaraoui (Algeria) 141
136 I reparti della Xl I AF erano i seguenti: caccia: Fightcr Group J'' • 14th , 31 ' ' . 33nJ, 52"" , 82 nd , 81 '1 , 3SQ•h, rico gni zione: 3rd PG 681h OG ). bombardieri pesanti : 13omb Group 97 1h
• 30 1th
• bomb ard ier i mcdi: Bomb Group 3 I9th
• 47 th , 3 JO•h
• 17th • trasporto: TCG 60th 62nd • 64th
• Quelli della IX Air Force erano: bombardamento pesante BG 376th
• 98th e 93rd , bombardamento medio BG 12111 ,caccia: FG 57 th
• 79rt. 324 th , trasporto 316th N.d.A. Per le fooe assegnate ai vari gruppi vedi Cravcn & Cale. op. cit. voi li , p.4 I 6.
137 "Th c AAF in North wes t Africa". op. cit. pp. 45 e 48.
138 Ru sl Kenn. op. cit. p.4.
I 39 Craven & Cate. op . c it. vo i.li p. 163.
140 Th e Final Campaign for North Africa.
1-4 I 325 th Fightcr Gro up at war, Office of the Group Historian, APO 520, 22 May 1945.