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La Conferenza di Casablanca ed il destino dell'Italia

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ALLEGATO 18

ALLEGATO 18

Nelgennaio del 1943, .ment'.·e le.~perazioni anglo ameri.can~ in Tu.ni.sia attr~versavano.una fase di st~llo , t1 pres id ente deg li Stati U n1t1 , F. D. Roo sevelt , ed 11 pnmo mini stro britanni co Wrnston Churchill si incontrarono a Casa blanc a per definire i futuri obiettivi dell'alleanza at lantica. La conferenza era stata preceduta da numeros i in co ntri del Comitato in te rall eato per la Pianifi cazione Strategica (Co mmittee for Strategica! Plan s) fra i cui me mbri si erano s ubito manifestate opinioni di vergen ti s ull e o pera zioni da intraprendere una vo lt a comp letata l' "Op erazio ne Torc h". Tbritannici avevano energ ic amen te soste nuto che "il principale sforzo degli Alleal i doveva essere esercilato nel Mediterraneo con tro l'flalia , cominciando con una operazione colllro la Sardegna oppure con tro l a Sicilia, da intraprendere il più presto possibile" ' A differenza de ll a co mpatt ezza mostrata dai loro co ll eg hi britannic i, g li amer ica ni de l CSP si erano presentati alla co nferen za co n opinioni alquanto disco rdanti. L'esercito aveva proposto un a strategia più sfumat a, ma sostanzialme nte divergente da quella degli alleati britannici. L'US Army era del l 'op inion e che "se il Sud dell'Italia doveva esse re i nvaso, la Sicilia avrebbe dovuto essere presa subito dopo Tunisi[. } d'al!ra parte il fattore tempo e la disponibilità di mezzi avrebbero determinato se dovesse essere invasa la Sic ilia oppure la Sardegna". Tuttavia I ' Army non aveva fatto alcun cen no all a in vas ion e dell'Italia contine ntal e, che in vece cara tt erizzava le proposte britanniche. Per quanto appartenesse ro all 'US Army , g li alti gra di dell'USAAF avevano ass unto una pos izione molt o più nett a di quella dell'esercito riguardo all'invasione dell 'I talia, di cui non vedevano la necessità perc hé "il migliore modo per vincere la guerra era mediante una offensiva aerea Iota/e dalla Gran Bretagna con 1ro la Germania seguita da una invasione del con tin ente f eu rop eo/ a /Ira verso il canale della Manica" 2 • Gli es pe1ti de ll 'USAAF sos tenevan o c he le operazioni nel Medit enan eo avrebbero do vut o limit arsi ad una serie di "attacchi aerei contro obiellivi italiani e con 1ro il naviglio dell'Asse, rise r vando a l Nord Africa l a funzione di un ·area di operazioni aeree integrata con [quella della] Gran Bretagna"3. Dato il tota le d isacco rd o fra i mi litari, la decision e fu demandata a Roo sevelt e Churc hill , c he all a fine stabilirono una li sta di priorità strateg iche , in cu i al primo po s to fu messa la lotta contro i so mmergibili tedesc hi nell'Atlantico. Come per tutte le grandi operazioni decise a Casab lanca , anche per la lotta a i so mmerg ibili, g li Alleati affidarono buona part e delle spe ran ze di s uccesso all a loro pote nza aerea, allora in fase di pi e no sv iluppo. Il problema di ri stabilire la sic urezza dei collegamenti marittim i e ra or mai indifferibile. Da que s ti ultimi dipe nd eva no , non so lo la so pra vvive nza della Gran Bretagna , ma anc he tutte le pro gettate operaz ioni sia nel Meditenaneo che in Europa. Al s ucces so della campagna antisottomari na era legato il de stino de l se condo front e in Europa, la cu i data di attuaz ione era s ubordinata ai tempi per trasportare in Gran Bretagna gli ar mamenti e le di visi oni ame ricane , che avrebbero dovuto partec ipare allo sbarco in Normandia: operazione posta al ve r tic e di tutte le stra - tegie per battere la Germania. L ' urgenza di risolvere questo problema era evidenziata dalle c i fre.

"Air phasc of Ilaly Campaign to I Janu ary 1944''. AAF Histor ica l Office, Hea dq uarters, Army Ai r Forces , Ju ne 1946, Chapter 1 , p 6. AFHRA K-101 4. In segui to ci talo co me "A ir phase of lta ly Ca mpaign".

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2 "Ai r phase of Italy Campa ign", chapter 1 , p. 6.

3 ·'Air phase of Ttaly Camp aign" c ha pter I. p. 6.

Nel primo semestre 19-n. gli U-Boot della Kricgsmarine avevano affo ndato tre milioni di tonnellat e di naviglio mercantile. Nello stesso periodo davanti alle so le coste americane si era registrata la perdita di 397 navi. mandate a fondo dai s iluri e dai cannoni degli U-Boot . In questa lotta, l'av iazione doveva ass umere un ruolo estremamente impegnati\O, in quanto avrebbe dovuto scovare ed attaccare i mezzi s uba cquei tedeschi s ia al centro dcli' Atlantico sia in pro ss imità delle loro basi nel golfo di Guascogna. All"inizio del 1943 la nona subacquea tedesca manteneva ancora l'iniziativa nella battaglia dell'Atlantico, ma nell' agosto dello stesso anno le pattuglie dei quadrimotori B-24 e B-1 7 americani. gli idrovolanti Sunderland della RAF. cd altri tipi di ae rei pesantemente armati e muniti di apparati radar se mpre più evoluti, avevano co minciato ad infliggere co lpi duri s imi agli U- 8 001 riducendone repentinamente la capacità offensiva~. Il colpo di grazia ai sommergibili tedeschi era arrivato dalle piccole portaerei di sco rta , che in s ieme ai gruppi da caccia - formali da corvette attrezzate con perfezionati sistemi di ricerca e nuove armi subacquee - avevano definitivamente vinto la Battaglia de ll'AtlruHi co infliggend o alla flotta onomarin a tede sca enormi perdite. decisamente s propor1ionate agli affondamenti che essa otteneva. Alla fine della guerra fu accertato che su 1.162 sommerg ibili costruiti, la marina germanica ne aveva perduti in azione 785. mentre altri 221 erano sta ti distrutti dai bombardamenti aerei entro le loro stesse basi o da altre cause5 •

Idrovolante Sunderland della RAF temibile awersario degli U Boote tedeschi, i cui equipaggi la soprannominarono "Stache l schweine" (porcospino) a causa del suo numerosa e potente armamento.

Il secondo posto nella lista delle priorità strategiche stab ilit a a Casab lanca, venne assegnato alla offensiva aerea strategica contro la Germania, in cui un posto particolare era occupato dalla "Operazione Poin t Blank" avente l' obiettivo di annichilire la Luftwaffe distmggendo le industrie aeronautiche che la alimentavano e le bas i da cui operava. La riduzione della potenza aerea ge rmanica era una indi s pensabile premessa all'invasione oltre Manica. Dal successo di .. Point Blank" dipendeva la conquista del totale dominio aereo sia s ulle zone di sba rco sia nell'entroterra continenta le.

Sebbene non del tutto convinti dalle tesi britanniche, gli strateghi america ni finirono per accettare il punto di vista dei loro alleati acconsentendo all'invasione de lla Sicilia <,ubito dopo l"eliminazione della testa di ponte italo tedesca in Tuni s ia. Comunque tutti concordarono che "sino dopo la fine della campagna tunisina nel maggio 1943, 1!011.fosse deciso in l'ia deji11itil'a che w1 assalto al territorio italiano era preferibile ad opera::.ioni conrro la Sardegna. oppure nei Balcani , o n el md della Francia , o nel/"Egeo ". onostante que te condi1ioni abbastanza elastiche, in cui si riconosceva la mano di Churchill. una parte degli strateghi americani rimase ferma sul punto che "quals iasi futuro a/tacco contro il terrÌ/orio metropolitano avrebbe dol'lilo li111itarsi ad ww offe11siw1 aerea in modo che la massa delle risorse cli uomini e ma teriali alleali potesse esw re genata co111ro la Germania in l'lldendo il Nord Europa atlrm•erso il Canale della Manica" 6 Churchill continuò invece a soste nere col s uo consueto vigore la necessità di procedere all'invasio ne della Sicilia e del territorio metropolitano italiano, perché so lo in questo modo si sarebbe costretto il membro più debole dell ' Asse ad uscire dalla guerra. E fu la tesi di Churchill a prevalere. Alla fìne della conferenza fu deciso c he appena la Tunisia fosse stata ripulit a dalle forze de11 ' As se, la Sicilia sarebbe stata attaccata allo scopo di alleggerire la pressione tedesca sull ' Unione Sovietica7 • Tuttavia le operazioni nel Nord Africa avevano già eserc ita to una apprezzabile azione dive rsiva, distogliendo dal fronte russo quattro divisioni tedesche , di c ui due corazzate, mo lti reparti da cacc ia della Luftwaffe e circa 500 aerei da trasporto , destinati da Hitl e r al consolidamento dell ' occupaz ione della Tunisia. Fu proprio la sottrazione di quelle Panzer Division. che impedì alle forze corazzate di von Manstein (Operazione Wintergewitter) di congiunge rsi co n la 6a Armata di von Paulus accerchiata a Stalingrado , il cui tracollo fu poi accelerato dall'insufficienza dei rifornimenti per via ae rea. Pertanto all'epoca della conferenza di Casablanca, l'Armata Rossa aveva già ricevuto, oltre a forti quantità di materia li bellici, anche un cospicuo aiuto strateg ico, che aveva reso più fac il e il s uccesso della sua offensiva in vernale, che fra l'altro ottenne lo sfo nd amento della linea del Don, la distruzione dell'Armata Italian a in Ru ssia, di quelle romene ed un gheresi, e la distruzione della 6a A1mata tedesca.

4 A.T. Warn od, Air Powc r versu~ U-boa1<: ·. Air Force HistOr) and Museum~ Prog rarn 1999. p.22.

L'Operazione "Point Blank" contro la Luftwaffe si presentava assai più complessa e costosa di quella contro i so mmerg ibili nell'Atlantico, soprattutto perché aveva come presupposto l'impiego di grosse formazioni da bombardamento nel fo1temente difeso cuore della Germania Un anno prima a Washington , ne l corso della "Conferenza Arcadia", era stato deciso il trasferimento in Gran Bretagna di grandi unità aeree dell'USAAF. La loro orga ni zzazione ed il comp ito di g uidarl e in azione erano sta ti affidati al genera le Cari Spaatz, che il 28 ge nnai o 1942, a Savannah (Georgia), aveva costitu ito la "Eight Air Force". Unità, che nell 'agos to s uc cessivo era stata attivata s ull e basi inglesi con una forza di quattro Wings (circa 1000 aerei). Mentre a metà del 1943, nonostante il trasferimento nel ord Africa di molti reparti, la grande unità aveva in linea 1.260 aerei, divenuti poi 4.242 alla fine dello stesso anno 8 • Appena le formazioni della Eight Air Force passarono dalle facili sortite sulla Francia occupata, a quelle sul piì:J ostico territorio del Reich,

6 "Air phase of Italy Carnpaig n", Chapter I , p. I

7 ' 'Roosevel t - Churc hi lI , cartegg io segreto di guerra" , p.351.

8 Edward T. Ru sse! , "Leap in g the At lanti<.: wal l" , Air Force Hi story and Mu scum s Program , 1999, p 7 fu chiaro che dovevano essere accompagnare da una forte sco rta caccia. Questa esigenza lirnùava il raggio d'azione dei bombardieri, che dalle loro basi in Gran Bretagna potevano in teor ia raggiungere facilmente quasi ogni località del IIl Reich. Tuttavia per colpire efficacemente tutti g li obiettivi strategici, inclusi que lli cieli' Austria e dei Balcani , i bombardieri avrebbero dovuto disporre di basi più avanzate entro l'area mediterranea. All'epoca del la conferenza di Casablanca, la IX Air Force dell'USAAF, che operava con bombardieri pesanti dalle basi del Nord Africa, poteva battere tutta la regione balcanica , ma non i lontani obiettivi del1a Germania meridiona le. Il problema poteva essere riso lto solo conquistando basi aeree in

Sicilia e nella penisola italiana. Di conseguenza l'invasione della Sicilia e quella successiva dell'Italia erano divenute, non solo un punto essenziale della strategia mediterranea della Gran Bretagna, ma anche una esigenza assai sentita dalle forze aeree americane, affinché la Combined Bomber Offensive (CBO) contro il III Reich raggiungesse e distruggesse tutti i suoi obiettivi. Nell'ambito di questo ampio progetto strategico, l' "Operazione Point Blank" si conquistò un posto di assoluto rilievo, che mantenne finché la potenza della Luftwaffe fu comp letamente annichilita. Ai progetti re lativi alle operazioni aeree Churchill aveva voluto aggiungere una particolare appendice espressamente dedicata all 'Italia. "In attesa di invadere prima la Sicilia e poi l'Italia - aveva detto il primo ministro britannico - grandissime basi aeree per bombardieri americani dovevano essere sistemate all'estremità nord della Tunisia affinché bombardieri a lungo raggio - che avrebbero potuto essere inviati dagli Stati Uniti - insieme ai bombardieri americani già nel Medio Oriente, avrebbero potuto operare con la massima efficacia conrro obiertivi italiani; allo s resso tempo il peso dei bombardamenti nollurni brirannici sarebbe stato portato a gravare[ ] sopra obiettivi italiani piuttosto che su quelli tedeschi. Timi i cenrri industriali avrebbero dovuto essere attaccati con la massima energia ed ogni sforzo avrebbe dovuto essere fatto per renderli inabitabili e per terrorizzare e paraliz.,are la popolazione"9

Come auspicato dal primo ministro britannico. i bombardamenti aerei sull'Italia avevano già iniziato la loro opera terroristica. Donne, vecchi e bambini, e tutte le persone non direttamente interessate nelle attività industriali od amministrative de ll e grandi città industriali del Nord avevano comjnciato ad abbandonare le loro case, cercando rifugio in località ritenute più sicure, perché prive di industrie di altri obiettivi di in teresse bellico 10 • Prima della conclusione de ll a conferenza di Casablanca, Roosevelt aveva imp rovvisamente dichiarato alla conferenza stampa del 24 gennaio, che gli Alleati avrebbero imposto la resa incondizionata a tutte le potenze del Tripartito. Tale dichiarazione era comunque già stata maturata dal presidente degli Stati Uniti. Alcuni giorni prima a Washington aveva in formato i capi del JCS che la resa incondizionata sa rebbe stata l 'obiettivo finale della guerra. Tuttavia pare che piima di Casab lan ca i cap i mi li tari americani non avessero attentamente valutato le possibili conseguenze del concetto di resa in condizionata su lla condotta della guerra, né che ne abbiano chiesto un più attento esame ai loro consigli eri 11 • La dichiarazione di Roosevelt fu subito approvata anche da Churc hill , nono stante egli fosse contrario ad imporre anche ali' Italia la clausola della resa incondizionata. "Nel mio discorso che seguì quello del Presidente - sono parole di Curchill - io naturalmente lo appoggiai f ... } Qualsiasi divergenza tra noi [ ... }avrebbe potuto in simile occasione ed in simile periodo danneggiare od addirittura compromettere il nostro sforzo bellico" 12 •

È tuttavia difficile che un fine politico come il premier britannico non si sia reso conto che una "resa incondizionata", mentre allontanava la pace, facili tava la penetrazione sovietica nel cuore dell'Europa.

9 "Air phase ofltaly Campaign'', Chapter I. p.2.

IO S i trattò d i un vero esodo verso piccoli borghi e case colonic he nel le campagne, che creò il problema d i dare alloggio agli "sfo llat i" . ln qualc he caso furono parzia lm en te util izzati piccoli ed ific i pubb li c i esistenti, ma in ge nere s i trattò di s is tema zio ni mo lto precarie in magazz in i e fieni li. Molte famig lie furono a ll oggiate in local i di ripiego, fredd i e ma lsani, senza acqua lu ce, gas, con ru dimentali servizi sanita ri in comu ne, spesso al l' esterno dei fabbrica ti. TI fenomeno de ll o "s fo ll ame nto'' pose alle autori tà loca li enormi prob lem i per ass icurare un minimo di sev izi essenzia li , quali l'approvv igionamento a lime ntare. l'i st ru zione. la sani tà ed i se rvizi amministrat ivi. a nch'ess i decent rati co n il re lativo persona le ( test imo ni a nza dell 'A utore).

11 Matloff Ma ur ice. ·'Grand Strategy ami the Washington hi gh co mmand". Army Histor ica l Series - Office of the Ch ief of Mil itary Hi story, USA, April. 27 2001, p. 447.

12 Churc hill Win ston, op. cii. Voi. IV p 818

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