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Le intese con l'alleato tedesco
Nell'agosto
del 1939 i governi tedesco ed italiano avevano stipulato un accordo per stabilire una coopera zione tecnica fra le loro aeronautiche che , secondo le intenzioni iniziali, avrebbe dovuto portare ad un intenso scambio cli informazioni circa i reciproci progressi. Gli equipaggiamenti sviluppati da una forza aerea avrebbero dovuto essere provati anche dall'a ltra, in modo eia realizzare un sistema cli cooperazione fra l 'industria tedesca e quella italiana. ln conformità alle intese la Luftwaffe mise subito a disposizione della Regia Aeronautica esemp lari ciel caccia Me. I 09 e dei bombardieri He.111 e Ju.87 20 • Nonostante i buoni propositi , l'accordo rimase praticamente lettera morta. Uniche eccezioni di ri lievo: la fornitura di un lotto di cento Ju.87 , chiesti d'urgenza direttamente da Pricolo a Goring per riequipaggiare i gruppi da bombardamento in picchiata, rimasti senza aerei dopo la radiazione del disastroso SM.85, indi, alla fine ciel 1940, quella di cento motori DB.601A-l ( 1.175 CV a quota O) per equipaggiare i primi MC.202 prodotti da ll a Macchi. Per i DB.601A - l Pricolo ottenne anche la licenza di produzione, che fu assegnata all 'A lfa Romeo, le cui officine ne costrnirono l.500 esemplaii con la designazione cli Alfa RA 100 RC 4 1 I. Pricolo ottenne anche la licenza anche per il più potente DB.605A (1.475 CV a quota O), che prima dell' 8 settembre l 943 fu prodotto dall a Fiat Motori Avio in circa 400 esemplari con la designazione cli Fiat 1050 RC58 - l 2 1 • Per dovere di informazione, aggiungiamo che all'epoca in cui la Germania consegnò alla Macchi i cento esempla1i del DB.601Aa, la sua industria ne aveva cessato la produzione da quasi un anno, essendo questo modello ritenuto già superato 22
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All'inizio del 1942 , durante una conferenza tenutasi al Castello di Palo, vicino a Ladispoli. il nuovo sottosegretario ali' Aeronautica, -genera le Rino Corso Fougier chiese a Goring di aumentare le consegne dei materiali grezzi per l'i ndustria aeronautica ita l iana, affinché quest'ultima potesse incrementare la produzione. Goring promise di esaudire la richiesta. Promessa mai mantenuta , nonostante le ripetute richieste e sollecitazioni inoltrate tramite la missione di collegamento della Luftwaffe presso la Regia Aeronautica. Persino il generale Ritter von Pohl s i incaricò di sollevare personalmente la questione col Reichmarschal , ma anche il suo intervento non se rvì a nulla23
Alla fine del marzo 1943 , perdite e radiazioni di velivoli, e scarso gellito delle indu s trie italiane per mancanza di materiali ed organizzazione, avevano ridotto la forza da combattimento della Regia Aeronautica alla metà di quella del 1940. I veli voli idonei al l'impiego in pr ima Iinea erano 672, fra caccia, si luranti e bombardieri. l restanti o erano di vecchio tipo oppure non disponevano dei requisiti minimi per operare nelle aeree dove l'aviazione avversaria impiegava mezzi qualitativamente e numericamente s uperiori 24 • La già modesta Armata Aerea italiana aveva subito ulteriori salassi durante le ultime operazioni in Tuni -
20 MAAF Inte li igence, Gottschling-Ncuberl Informati on. AFHRA A-6084, fr. J 77 l s ia. nel Mediterraneo e su l territorio metropolitano. Dall'inizio di ap ril e alla metà di mag gio la li nea della caccia era diminuita di circa 120 apparecchi. nonostante che nelle situaLioni giornaliere continuassero ad essere elencate vecchie glorie, come i biplani Fiat CR.42 ed i Fiat G.50 '\ La situazione si era deteriorata poiché una aliquota de ll e perdite era definiva, non essendo compensata né dal modesto geuito della produzione nazionale né dalle scarse forniture del poco collaborativo e diffidente alleato gennanico.
21 Marchi Oscar. "Aeronautica Militare - Museo Storico - Catalogo Motori (Ed itor ial e Pàtron. Bologna - Quarto Inferiore, J uly 1980) , pp.1 27 -138. Anche l'acqui s to della licenza di costruz ione del D8.605A fu me rito di Pricol o, che la ottenne nella seconda metà del 1941, quando il motore era ancora in fase d i col laudo e me ss a a punto presso la Daimler Benz.
22 Marchi Oscar, ''Aeronautica Mi litare - Museo Storico- Catalogo Motori (Ed itoria le Pàtron. Bologna-Quarto In fe riore, July 1980). p. 138.
23 MAAF Inte llige nce. "Gottsch li ng - Neubert l nformation''. AFHRA A-6084, fr. 1774.
24 Tabella s ituazione reparti aere i, all egata alla re lazione Fougier del 15 aprile 1943 al capo di Stato maggiore Generale, 1iportata da Enzo De Fe li ce in ··Mussolin i l'a ll eato, Crisi e agonia del Regime··. ediz, tascabili Ei naudi , 1996 , Torino , p. l 045 n. I n seguito c itato come E. De Felice ·'Mussolin i l'alleato. Cri s i e agonic1 del Regime··. Ricordia mo che g ià all 'epoca di Pr ico lo non era più possibile impiegare gli idrovolanti CZ.501 per la ricognizione altur iera perché troppo lenti e male armat i. Pertanto. per ordine di Pri eolo i CZ.506 de l bombard amen to mari uimo furono passati al la ricognizione marittima. Ma all a fine del 1942 anche i CZ.506 - erano diventati troppo vulnerabi li , per cui le ricognizioni altur iere furono affidate ai CZ.I007bis ed agli S.79 dei reparti da bombardamento e aero i luranti. N.d.A.
Le limitate forniture di aerei e tecnologie tedesche ottenute da Pri co lo nelle sett imane successive ali' entrata in guerra dell'Italia. non avevano avuto seguito, come non lo avevano avuto le sollecita7ioni di Fougicr per avere dalla Germania i materiali e le macchine utensili necessari all'industria aeronaut ica Ne l gennaio 1943 l'im portazio ne de lle macchine utensili tedesche procedeva come semp re a ritmo troppo lento nonostante la gravità della siruazione~6 • I motivi della scarsa collabora1.ione tedesca vennero poi chiariti nel dopoguerra ai serv ili segreti americani dal ca po di Stato Maggiore dcli' ll alu ft, generale Gottsc hlingNeubert. Egli d ichiarò che le forniture sia di materiali che di tecnologie erano stare subordinate a regole di pura convenienza industriale ed economica, senza alcu na considera1ione per il patto di allean7a fra le du e nazioni. ' ·Quando le ostilità erano co minciale - racco ntò Gottschling-Neubcrt - La Germania avem richiamato gli aerei fgli esemplari dei Me.109. He.111 e Ju.87 inizialmente messi a disposizione della Regia Aeronautica] ed i piani per ul!eriori coopera::Joni erano stati sospesi. Durante la guerra ogni prvposta per coopercdoni industriali o tec11icheji1 dirottata attraverso i canali diplomatici. L'atteggiamemo tedesco l'erso tali proposte fu complew111e111e negatii·o. La Luft wtiffe rire11e1 n che l'Italia 11011 m·esse nulla di valore da offrire e non desse alcun affidamento circa 11na adeguata salvaguardia della segrere:za delle informa::,ioni e degli equipaggiamenti [forniti dalla Germania/. Dato che /'Italia 11011 era nelle condi:ioni di sperare in una più piena coopercdone i11dus1riale. si confinò da sola nella semplice richiesta di articoli c he 11 011 era capace di procurarsi. Furono farti accordi su basi puramenle co111111erciali ,·on la Germania. che co11cede1•a 1111 speciale pre::o d'esporta:ione. [. } Nel 19-12 la luftll'ajfe al'ern messo a disposi:ione dell'f,a/ia un gruppo di Ju. 88. Gli eq uipa ggi ilaliani erano sw ti e ntu sia sti degli aerei tedeschi, nw all'indus1ria italiana era mancata /'ini:iativa necessaria per com'ertire i propri stabilimenti alla loro produ:ione / } Molti, sia iwliani e/te tedeschi, aiTebbero l'0/1110 che /' Italia producesse il caccia Me.109, così come i relati vi motori DB, Cl('(fllisendo di conseguenza cognizioni terniche a va n:ate nella progella:ione di caccia e nello stesso tempo, anche nella loro cosrndone, imroducendo fil mewdo] della produ-:,ione in lotti economici 11e/l'i11dus1ria aeronau1ica italiana. Furono inlraprese 1rattati1•e a questo scopo, ma sen:a risult ati pratici " 2 7
A parere dell'ex capo di Stato Maggiore dcll'Ttaluft "Prico/o si era sfo r:,ato di stabilire una cooperazione tauica e mat e riale, sen za eccess ive insisten ze sui diriffi formali della Reg ia Aero11a111ica. Ma l'atteggiamento di Goring 1•erso gli iwlianifu arrogante, ed il generale Geisler (comandante del X Corpo Aereo Tedesco) non !'Olle acce/tare le loro giustifica te richiesle. Come ris11/tato si creò una tensione fra i risp ellivi quartieri ge ne rali, e/te infin e dilagò attrm·erso tlllti i ranghi di qualsiasi /i1•ello rendendo impraticabili tuue le possibilità di coopendone esis1e11ti all 'indo "2·' epp ure un altro es perto e navigato conoscitore di cose italiane, come l' addetto militare ger manico a Roma. genera le Enn o von Ri ntclen. dimostrò una particolare cons id en17ione per gli all eati italiani. e l maggio 19-B, Rintelcn riferì ad Hitl er. che nei primi mesi dell'anno la produzione di armi e mater iali per le fo rze armate italiane non aveva avuto alcun miglioramento a ca usa "degli a/tacchi aerei alleati . dello
25 11 31 mar,o i caccia di-,ponibili erano 616. fra ,ccchio e nuorn tipo. Al 25 maggio risulta, ·ano circa 500. E De Felice "\llussolini l'alleato. Crisi e agonia del Regime". p. 1045 n.
26 "M in is tero de ll ' Acronau lica. Gabinetto de l Min is tro. Rela;.,io ne 1,ulla produ1ione aeronautica . Roma 28 ge nnaio 19.n· in Stato Maggiore facrcito Ufficio Storico. "Verbali delle riunioni tenute dal Capo di SM Generale". Voi.IV. SME Ufficio Storico, Roma, I985 . p. 318.
27 MAAF lntc ll igencc. "Go ttsch ling - Neubc rt lnformation··. AFHRA A-6084. fr. 1771 - 1772
28 MAAF lntclligence. "Gonschling' eubert lnfonnation". AFHRA A-60&.4. fr. 1772 mancan za di capacità organi z=:.ative e di un sistema economico disonesto, che ha di mira soltanto il profitto dei privati " 29 Nel suo rapporto Von Rintelen aveva quasi integralmente ripreso e ribadito le opinioni della Commissione Tedesca, che ne l febbraio precedente aveva v isitato le industrie aeronautiche italiane. I membri della commissione avevano riscontrato cbe gli stabilimenti presi in esame avevano uno scarso rendimento, nonostante "g li ottimi impianti e l 'abbondan::.a di mano d'opera qual(fìcata , molto maggiore di quella esistente in Germania, dove la massa delle maestran z e era formata da elementi di mediocre capacità ( donne, prigionieri eccetera) inquadrare da un numero ridotto di operai speciali zzati" 10 La comnùssione, composta da tecnic i mi l itari e civi li, aveva espresso senza reticenze durissimi giudizi, affermando che la penosa situazione dell'industria italiana era originata ''dalla mancanza di programmi, non solo di larghe vedute, ma anche rispondenti ad un minimo di previdenza, e dalla de_fìcienz.a più comp leta di direttive centrali" 31 • Le critiche degli esperti tedeschi colpivano in larga parte il segno, tuttavia neppure l'aeronautica tedesca, di cu i loro stessi erano autorevoli esponenti, poteva dirsi immune da gravi errori, soprattutto nel campo della programmazione. fnfatti pur disponendo di ind ustrie altamente efficienti, la produzione aeronautica era stata sottod imensionata rispetto alle reali esigenze be lli che, inoltre essa era s tata indirizzata prevalentemente verso modelli per l 'a ppoggio delle forze armate di terra, e non verso quelli pe r azioni strategiche a grande raggio 32 • Le conseguenze di questa enata impostazione dei programmi si erano g ià viste ali' inizio de ll a "Operazione Torch", quando era mancata una massa strategica per batte re i po rti e g li aeroporti appena occupati da ll e forze degli All ea t i. Ne l magg io 1943 era ormai troppo tardi per rimediare la sit uaz ione.
29 Rapporto Rint e len del 5 maggio 1943 , parz ialmente riferito da Deakin F. W. op. cit. p.283.
30 Relazione dell' in g. Armando Palanca a Mu ssol ini, in data 26 febbraio 1943, riportata in appendice da D'Avanzo Giuseppe ' ' Ali e pol t one", Ciarrapico Editore , Roma 1981. p. 912
31 Relazione Palanca, O' Avanzo op. c it. p 912.
32 Murray W. op. cit. p.88 e segg.