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Il dilemma dei caccia italiani
Dal concorso prebellico inde tt o dalla Regia Aeronautica per r aereo da caccia erano emersi tre modelli. Du e della Fia t (i l b ipl ano CR.42 cd il monoplano G.50) ed un o della Macchi ( monop la no MC.200 ). cui più tardi si era aggiunto il monoplano Re.2000 della Caproni - Reggiane. Eccetto que st ' ultim o aereo, tutti gli altri furono ordin ati dalla Reg ia Aero nautica, il cui responsabile, ge neral e Vall e, s uc cessore di Balbo. aveva idee alquanto personali. sia in merito alla stan dardizza7ione de ll a lin ea caccia sia alle caratteristiche che i s uoi aerei av rebbero dov uto avere pe r co mp ete re co n g li Hurri canes e gli Spitfires, che la RAF aveva già in se rvizio nel 1938. I tre caccia prescelti avevano tutti in comune un armamento costituito da due SA FAT 12.7mm, ed il motore stel lare Fiat A.74 RC.38 da 840 CV. onostan tc l' in suffic iente pote nza del motore Fiat. il monop lano Mac chi , c he dei tre era il più aerodinamicamente raffinat o aveva una velocità mas sima di 512 Km/h .. Sull'argomento motori apriamo solo una breve parentesi per ricordare che g li organi tec nici de ll 'av iaz ione si e rano o ri entati s u un tipo radiale nono stante fossero a conoscenza delle probanti espe rien ze fatte in Spagna dai caccia Bf.109 tedeschi col motore in linea. A metà del 1937 il co mandante del Servi.do Tec nico de ll ' Aviaz ione Leg ionari a, in geg nere Prospero Nuvo li , aveva inviato a Ro ma una relazione ed ··un fasc io di disegni" del motore in linea Daimler Benz montato sui primi caccia Messerchmitt utilizzati dalla Legione Co ndor. Nuvoli - che aveva personalmente curato il rilie vo in tutti i s uoi detla g li del Dai.ml e r Benz presso l'o fficina rev isione motori di Sivigli a - al suo rientro in It alia aveva dovuto consta tare che relazione e di segni non aveva suscita to alc un interesseJ8 • Circa il CR.42, ri co rdi amo c he la s ua ve loci tà mas s ima e ra appena 440 Km/h. Cara tte ri s ti ca che - nonos tante la s ua sopravvalutata manovrabilità - lo meueva alla mercé di qual siasi caccia monoplano contemporaneo, ad eccezione dei vecc hi Po likarp ov T-1 6 sov ietici co n i q uali i Fia t C R.32 si erano mi s urati in Spagna 39 De i tre appa rec chi ado ttati. il Macchi era l'unico con potenzialità di svi luppo. infatti da esso co n poche modifich e furono derivati il MC.202 ed il MC. 205V, le cui sig le indicano se mplice me nte MC.200 motori zza ti ri s pettivamente con Daiml er Benz DB .60 1A-I e DB .605A. li MC.202 fu in dubbiamente un buo n caccia, ma alla fine del 1942 era g ià superato a ca usa del leggero arm ament o, che era lo stesso del MC. 200 . Mo lti anni dopo Duili o Fan a li. divenuto ne l dopog uer ra Ca po di Stato Magg iore dell'Aeronautica. ricordava il senso di frustralione che aveva provato affron tando col MC.202 aerei più efficienti e potentemente armati. Rammenta va ancora che, quando era salito s u un o degli Sp itfire di seco nda mano assegna ti ali ' Aeronautica cobelligerante. g li era "quasi 1•e11uto da piangere pensando agli aerei (i Macchi 202) con i quali a1·e1·a dovuto co mbatr erli "40 Co mun que il MC.202 era riu sc ito a tene re o norev ol mente il campo sin o alla primavera 1943 e ebbene armato co n una coppia di SAFAT 12.7mm, costituì l'equipaggiamento base dei gruppi di interc ettori , c he difend eva no Roma, Napo li , la Si ci lia e la Sardeg n a. Il te nente Attilio Sa nson,, un o dei piloti del valoroso 22° Gruppo. che sino all' 8 settembre difese l'area di apoli definì lo nello caccia della Macchi " un be/l'ae reo disarmato " 41 In vece come aereo il Macc hi MC.202 fece un a ottima impress ione ai pi loti americani. Il magg iore piIota stat unite nse Lame nsdorf G. Ro lland , del celebre 3 1 ' 1 Fighter Group '·Checkerrails ". dopo avere incontrato il MC.202 diverse vo ll e sia nei cie li della Tuni sia che in qu e lli de l la S ici li a, g iun se ad eq uipararl o addirittura al Me.1 09 42 • Nel 1942 l'indu stria aveva consegnato ai reparti cacc ia l.590 aerei, di cui il 33% fornito dalla Fiat (-420 Fiat CR.42 e J 14 G.50bi s), il 60 % da Macchi e consoc iate (3 16 MC. 200, 6 12 MC.202 e 14 MC.205V), il
38 Te stimon ianza a ll' A del dott. l ng. Pro~pero Nuvo li, Tor in o 1982.
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39 L"uni co caccia a\.vcrsario con cui il CR.42 riu~cì brevemente a confrontarsi ad armi pari fu il Glost er Gladiator , che però e ra usc ito di produ zione quas i nel lo s tesso momento in cui i l CR.4 2 vi era entrato.
40 Te tim onian , a Ali" A. del generale S.A Duili o fanali già CSM Aeronautica Militare Italian a. Rom a 1984.
41 Testimon iarmi ali" A. elci Cav. Uff Attili o Sanson. PoZ7ol c ngo ( BS) 2 g iugno 200 2.
42 Lam en,dorf G. Rollancl . Maj or. USAAF. ··His tory of the 3 1" Fi ghter Group· .
La Fiat aveva acconsent i to di produrre un lotto di MC.205, ma le linee di montaggio in allestimento fu rono distrutte nelle notti sul 9, 1O e 12 dicembre 1942, da tre successivi attacc hi dello RAF sugli stabilimenti Aeritalio di Torino. (co ll ezione Ferdinando Pedrioli}.
17 % dalle Reggiane (76 Re.200 I , 14 Re .2002 , 4 Re.2000) iI re sto da SAl e Romeo43 Un terzo di questi aerei era inservibil e come caccia (CR.42 e G.50), ed anche come caccia bombardieri erano piuttosto scadenti, poiché, a parte il loro scarso carico bellico, a meno di non mandarli allo sbaraglio, occorreva una forte scorta caccia. Anche i MC.200 erano stati presto s uperati nonostante le loro buone qualità, tuttavia dopo il completamento del l ' ultimo lotto di 120 esemplari (ottob re 1942), Macchi e consociate, nonostante avessero concentrato i loro sforz i sui MC.205V, riuscirono a consegnare 405 MC.202 prima dell'8 settembre 1943. Invece la Fiat continuò ad impegnare le proprie linee per la produzione dell ' inutile CR.42, in attesa di effettuare le consegne del G.55, primo ed ultimo aereo moderno uscito dag li impianti dell' Aerita lia nel corso della guerra. Dato che l'attesa del G.55 durò molti mesi - stante la potenzialità dei suoi impianti - la grande ditta torinese avrebbe potuto produrre non meno di 1.000 caccia fra MC.202 e MC.205V, con i quali gli aviatori italiani non avrebbero certo vinto la guerra, ma avrebbero potuto finirla co n meno perdite e se nza il frustrante senso di inferiorità qualitativa dei propri mezzi ..
TI MC.205Y, veloce e bene arrnatO - due SAFAT 12 ,7 e due Mauser 20mm - fu l ' unico caccia italiano verame nte moderno ad essere prodotto pri ma dell ' armi stizio in un discreto quantitativo , purtroppo limi tato a duecentocinquantuno esemplari, prototip i compresi 44 •
Il G.50 , unico caccia monoplano prodotto in rilevante quantità dalla Fiat prima dell'8 settembre 1943 (782 esemplari 45), quantunque poco amato dai piloti per la sua limitata velocità sia or izzo ntal e che ascensio nale , presentava soluzioni cost rutti ve interessanti. Però il suo progetto base non era suscettibile cli ulteriori sv iluppi come quello del rivale MC.200. La conferma dei limiti del G.50 si ebbe quando un esemplare fu provato in volo con un motore in linea 08 .601. li deludente ri~ultato fece cadere !" eventua le progetto cli usare le attrezza ture e le lin ce di montaggio del G.50 per produrne un a ve rsione più avanzata. i nvece dal Re.2000. le Officine Reggiane. dopo alcune modifiche e rinsta ll uionc di un motore in linea 08 .60 I ricavarono il Re.200 I, un bu on aereo abbastanza ve loce, val id o s ia co me cacciabo mbardiere che come intercettore. L'a ll ora tenente pilota Giu seppe Biron. che portò in combattimento sia il Re.200 I che il MC.202, ricorda c he il Ma cchi era più 1•eloce e 11wno,.,.iero. mentre il Reggiane saliva megl io grCl':.ie alla sua a la elli11ica come quella dello Spitfire, inoltre ave1•a maggiore autonomia. Comunque si tra11a1·a di u11 aereo già so rpassato dagli Sp(fìres Mk. V, mentre il MC.202 reg{tel'a ancora il confromo " 4 ma l'a zienda torinese era riuscita ad eludere la richiesta '·per a11endere di potere costruire il sito G.55" 48 Alla fine la Fiat aveva dovuto abbandonato il poco promettente progetto del!' A.38. s urro ga ndolo co l più potente DB.605A da 1.475 CV di c ui aveva ottenuto la licenza di produzione , lo ste sso motore già adottalo dalla Macchi per potenziare l'ultima versione del suo MC.202. più veloce e meglio armata, denominata MC.205V (Ve ltro). Il prototipo del MC.205 V aveva spiccato il primo vo lo il 19 aprile 1942 , precedendo esattamente di dodici giorni il lungamente atteso Fiat G.55 (motorizzato DB.605A ). Tuttavia, mentre la disponibilità presso la Macchi e le s ue licenziatarie delle attrezzature utilizzate per il MC.202 aveva facilitato l' avv io della produzione in serie del MC.205, nell 'o ttobre dello stesso anno, la produzione de l totalmente nuovo caccia Fiat subì enormi ritardi nono sta nte l'azienda torinese avesse ottenuto un faraonico ordinativo di 3.000 esemplari, per consegnare i quali avrebbe dovuto lavorare a pieno 1itmo almeno un paio d'anni. Il primo dei tre G.55 della "so ttoserie O" fu consegnato il 31 maggio 1943. li s uccessivo lotto di dodici G.55 di preserie fu consegnato a piccole rate entro il 4 sette mbre , andando ad equipaggiare la 353• Squadriglia de l 20° Gruppo des tinata alla difesa della capita le49 Naturalmente mentre la Regia Aeronautica era in paziente attesa del G.55, la Fiat continuò le consegne del CR.42 e del G 50 (c irca 560 esemplari del primo e 200 del seco ndo nel periodo ottobre 1941 - giugno 1943 50), in luogo di tanti MC.202 e MC.205 che avrebbe potuto eventualmente produrre Dopo essere stata lungament e sollecitata dalla R. Ae ronautica, la Fiat aveva acconsentito di preparare le attrezzature per produrre un lotto di MC.205 ,
Nel marzo J940, quando fu chi aro c he la ve rsione del G. 50 co n motore in linea era senza futuro. la Fi at propo e all a R.A. un nu ovo caccia progettato attorno ad un potente motore in linea di propria produzione~ ' . 11 cacc ia , denominato G. 55, do veva mont are il Fiat A.38 da 1.200 CV. ancora in fase di studi o. Ne l maggio 194 1, quando del nuovi simo caccia da motorizzare col Fiat A38 non era stato costru ito neppure il prototipo, dagli stabilimenti della Macchi erano già usciti i primi MC.202 di seri e. Vista l'ollima riu sc ita de l caccia della Macc hi. lo Stato Maggiore Aeronautica aveva chiesto al la Fiat di avviarne la produLione.
46 Testimonian,a all'A del Col. Giuseppe Biron. Treviso. 19 se ttembre 2001.
47 Sulla in teg ra le riprogettalione del G.55 non esi~tono dubbi. Nel ~uo libro autobiografico il prof. Giu~eppe Gabrielli - progettista sia del G.50 che del G.55 - afferma 'fu c/1iesro alla Fiat di 111odificare 1111 G.50 per 11umtan1 i 1111 motore tede,1<·0 ins talfmo su i Messers('hmilf: il Daimler Be11z 601 da l .050 CV i11 quota: 11 acq11e il G.50V. w, aeroplano di prom. che fu utile per a.ffro11tare i proble111i comwssi co11 l 'insralla~ione dell 'arma111e11ro e dell'impiamo di raffreddame11to. Era el'ide111e111e111e il preludio alla richiesta, che , enne immediatameme dopo, di progettare 1111 aeropla110 da caccia con cara11eris tiche di armamento e prote:,ione molto pitì a1,a11za1e del C.50 ". Gab rielli Giuseppe "U na vita per I' avia7ione.,. Bompiani Editore Milano 1982. p. 91.
48 Ettore Muti. "Brevi cenni di cri t ica s ull ' attuale organizzazione della R. Aeron au ti ca'' AUSSMA Fondo relazioni, cart . 14: st ra lci anche in Storia Mi litare n 100 ge nn aio 2002, Alcgi G. "L ' ala infra nta' '.
49 Alegi Gregory , " Il Fiat G.55 Centauro" , Aero nauti ca n I. gen naio 2002.
50 Per le cifre di produzione dei due modelli Fial vedi Brotzu E., Caso M. , Cosolo G op. cit. voi. I ma - come già accennato nel precedente capitolo - le linee di montaggio in allestimento furono distrulle nelle notti sul 9, 10 e 12 dicembre 1942, da tre succe sivi attacchi della RAF s ugli stab ilim e nti Aeritalia di Torino, che so llevarono l'azienda dall'obbli go di evadere l'ordin e. Senza mai distogliere l'att enz ion e concentrata sul G.55, lo Stato Maggiore Aeronautica, aveva autoriuato la produzione di un piccolo lotto di Re.2005, un caccia veloc iss im o e bene armato (630 Km/h , saJita a 6.000 metr i in 5' e 30") di cui le Officine Meccaniche Reggiane riuscirono a consegnare solo trentaquattro e empl ari prima delr8 settembre l 943. Un ritardo che dimostra la scarsa attenzione riservata a que sto aereo, perc hé l'OMlR disponeva di impianti ottimamente attreaati. con potenLialità produttive mai fruttale in pieno 51 • Sicuramente sui caccia delle Reggia ne aveva pesato il peccato originale di non essere stato incluso nella rosa dei vincitori de l concorso indello dalla R.A. T pochi esemplari consegnati prima dell'8 settembrel943 diedero sia eccellenti risultati che i otiti problemi di rutti i prototipi, misurandosi con i grossi quadrimotori americani ed i caccia alleati.
Re. 2005 prototipo in valutazione o Guidonio nel 1942: 630 Km/h, solito o 6.000 metri in 5' e 30" ed un formi · dobile ormomento. I pochi esemplari di preserie consegnati primo dell'8 sei· tembre 1943 diedero eccellenti risultati sia combattendo contro i grossi quo· drimotori che contro i caccio Alleati. (co ll ezione Ferdinando Pedriali).
Purtroppo le buone qualità dei più moderni caccia italiani non potevano sempre essere adeguatamente sfr ullate. so prattutto per le carenze di parte dei loro eq uipag g iamenti. Le batterie era no sove nte difettose e presentavano perdite di elettrolito che causavano corrosioni alle strutture metaJliche. Gli impianti radio erano poco potenti, afflilli da difetti, che spesso ostacolavano od addiritt ura impedivano le com unicazioni in fonia fra apparecchi della stes!>a formazione durante il volo ~ 1 Pier Paolo Paravicini. che combatté anche nei ranghi dell ·Aeronautica italiana cobelligerante, ricorda che quando iI suo reparto passò s ugli Spitfire Mk.V, sebbene questi fossero di seconda mano, la sodd isfazione dei piloti italiani fu generale perché "Fi11al111e11te m •emmo aerei dotati di efficie11ti radio di bordo. Era110 impianti HF quarzati che conse11ti1•a110 una o/lima ricezione. Un sog110 rispetto alle radio Al/occhio Ba cchin i modello 8.30 che Junz,ionavano male ed al'eva110 scarsa portata '' '·1 •
Pur con i loro difetti, i caccia della cosiddetta "Seri e 5" furono acco lti con estremo favore dai piloti . che finalmente avevano la sen azione di volare su aerei capaci di reggere il confronto con quelli avver!>ari.
Secondo il tenente Giuseppe Biron: "il G.55 aveFa buone doti di salita. A Ve11aria io ed il cap itano Bonet effetlllammo una prova comparativa. io col MC.205 e lui col G.55. Sino a 4.000 metri io ero pitì veloce, 1110 oltre l'aereo co111i11ciò a faticare. Arril'Gi sino ad /1.000 metri, quota neppure data dalla ditta, ma a quell'altezza il Ma cc hi era praticamente inerte. non si poteva 11eppure manovrare, vola,•a piallo. mentre il G.55 di Bonet riuscÌl'a ancora a fare timide puntate. li Macchi era corro di ala a differe11za del G.55. In co mbattimento preferivo il G.55 perché meg lio armato, anche se il MC.205 era più manovrierv sino a 4.000 metri"·"'. Un giudizio pre soché identico è quello del maresciallo pil ota Carlo Ceccardi. che usò il G.55 in combattimento nella p1imavera del 1944: "// MC.205V era più agile e brillante del G.55, soprattutto a media quota, quindi andava molto bene nei combattimen1i manovrar i. dove ognuno cercava la sua preda, ma ad alta quora, sino a 11 .000 metri il G.55 rispondeva decisamente meglio ai comandi "55 • Il tenente pilota Eugenio Sa lvi, che nell'estate 1943 portò più volle in combattimento il nuovi ssimo caccia delle Reggiane, ne rimase addirittura entusiasta: "il pilotaggio del Re.2005 era di facile acquisizione, in speciale modo per piloti addesrrati sui G.50 e sui MC.200 e MC.202, però era una macchina, che per quanto facile richiedeva un minimo di familiarità per poterne sfruttare integralmente le sue magnifiche cararteristiche" 56 Tuttavia la mancanza di consistenti ordini aveva un frenato lo svi luppo del Re.2005, pertanto gli ese mplari consegnati per l 'impiego erano praticamente dei prototipi con ancora difetti da eliminare. Alcuni di questi si manifestarono durante il breve, ma estremamente rude , periodo operativo in Sicilia. "Con partenze e sobbalzi su terreni mal bon~ficari, arrampicate alla massima potenza, affondate in candela - continua Salvi - i Re.2005 rivelarono le loro debole zze. Una volta in una rabbiosa affondata, persi tutto il riv es timento della parte centrale dell'ala de stra Però me ne accorsi a terra perché gli specialisti mi fecero notare quanto era accaduto. Il velivolo anche con quella visrosa alterazione del rivestimento si comportò in maniera egregia" Aggiungiamo però che violente vibrazioni, manifestateti s i nella sezione di coda durante una picchiata ad alta velocità, causarono la perdita cli un aereo durante un combattimento57 • Tuttav ia l 'agi le caccia Reggiane continuò a riscuotere la fiducia e l'apprezzamento dei piloti. In qua lità di istruttore all a scuola di volo di Lecce, ne l dopoguen-a Eugenio Sa lvi ebbe l 'o ccasione di fare un accurato confronto fra lo Spi t fire Mk.IX ed il Re.2005. Per quanto eccellent i le doti ciel caccia inglese gli sembrarono " inferiori a quelle del Re.2005, il quale aveva un comportamento più gradevole. Evoluiva con maggiore uniformità, pronte zza e fedeltà. In particolare nelle virate strette, lo Spitfire IX mi smprese negativamen te; non stallava, ma entrava inaspettatamente in presrallo mettendosi a sussultare molto sensibilmente [. .. ] a detrimento della veloc ità. Forse furono proprio le descritte limitazioni che conse111irono al mio Re.2005 di non essere sopraffauo dalla t11rba di Spitfire TX che lo stamno braccando in 1111 pomeriggio del Luglio 194358•
51 Brotzu E., Caso M Cosolo. op. cit. voi. 3. p. 23. Il medesimo parere è ~ia to espre\so da altr i autori.
52 Tei.timonianzc ali' A. di Pier Paolo Paravicini. Domenico Laiolo. Giuseppe Biron.
53 TestimonianLa ali' A. di Pier Paolo Paravicini.
54 TestimonianLa all'A. del Col. Giuseppe Biron. Treviso. 19 settembre 2001.
Il secondo prototipo del Mocchi MC.205N Orione in valu ta zi one o Guidonio. Dotato di un'a la maggiorato rispetto al MMC.205V, l'Ori one ero anche un ottimo intercettore d'alta quoto, dove il suo potente arma men to (3x20 mm, 2xl 2,7 mm) sarebbe stato uno serio minaccio anche per i pesanti e corazzati quadrimotori Alleati. (collezione Ferdinando Pedriali).
55 Tes timonianza ali ' A. di Carlo Ceccardi. Torino , 2/6/2002.
56 "Un gioello delle Officine Reggiane di Reggio Emi lia - il Re.2005' , di Eugenio Salvi, già pilota de ll a 362° Squadriglia. Ala Tricolore. ottobre 1980, p.6.
57 "Un gioello de ll e Officine Reggiane di Re ggio Em ilia - i l Re.2005". cli Euge nio Sa lvi, già pilota della 362" Squadriglia. Ala Tricolore. otto bre 1980. p.6.
Come mo lti buoni aerei anc he il MC. 205V "Ve ltro", aveva un mist o di qua li tà e difetti. T s uo i punti forti erano la ve loc ità orizzontaJe e quella ascensionale, la manovrabilità ed il buon armamento. Oltre i 4.000 metri perdeva un po' della s ua eccezionale manovrabilità, ma come velivolo aveva pochi dife tti. l e aveva no invece i suoi equipaggia menti, co me co nstataro no i piloti germanici che ne portarono in az io ne aJc un i esemplari ca tturati dopo 1 ' 8 se tte mbre 1943. L' uni co repa rto tedesco i nteramente equ ip agg iato col MC.205 fu il seco ndo gruppo dello Jagdgeschwader 77. che nel suo Krieg Tage Buch elencò i pregi ed i difetti del MC.205, ovviamente visti seco ndo rottica dei suoi piloti: "La macchina [MC.205VJ è ,·eloce e bene maneggevole· s in o alla rendenza di perdere portan za, durante (l'esec uzion e di) srrette curve facil111 e11te entra in l'ite. Un ulteriore punto a sfavore è l'equipagg iamento radiotrasmittente italiano. Nonoswnre la rrasmissione dei messaggi ef!euuata da 1111 chiaro speaker, la rice:ione a bordo dell'aereo è appena inrelligibile. Infine il rifornimento carburante e muni;,ioni è molto co mplicato, cosicché il ripristino della ( loro ) effic ienza operativa dura 111 0 /to ". Comu nque i l pa ssagg io de i piloti de l 11 ./JG.77 s ul MC.205 non era sta to molto felice. Dopo avere avuto almeno tre incidenti mortali dovuti a differenze nel compo rtamento ac robaiico del caccia italiano ri peno a quello del Bf. l 09 ed avere costatato che 'l'impiego con i MC 205 si era dimosrrato abbasta11:a de/udenr e ed inefficace", il 3 I dicembre 1943, lo JG. 77 co nsegnò mo lt o volentieri i Macchi rima s ti aJ primo repart o cacc ia cos titu ito dall a neonata Aviazione az io nal e Repubblicana w. C'è da aggiungere che i piloti dello JG. 77 non gradirono molto neppure il Fi at G.55. In un confronto che effettuarono il 27 maggio 1944. sull'aeroporto di Piacenza fra Macchi 205, G.55 e Bf I09 G6, il cacc ia de lla Fial si pia z.zò all ' ult imo po sto e pertanto fu trop po s bri ga t ivame nte c lassificato co me ·'un me ::o fiacco· 11.> Nel complesso, a mb edue i caccia ita liani furono g iudi cat i dai tecnici tedeschi inferiori ai migliori caccia allora in er\'izio nel la Lu ftwaffe e nelle aviaLioni avversarie61 • onostante gli apprezzamen ti poco lusinghieri c irca il G.55. dopo 1"8 se tt emb re 1943 i tede sc hi fermarono la produzione del MC.205, mentre autorizzarono la prosec uz ione di qu e lla del cacc ia Fiat a ll o scopo di armare sia i g ruppi caccia delf Aviazione azionale Repubblicana che un certo numero di repa rti tedeschi. come è provato dal co n istente ordine di 500 esemp lari co nferito alla Fiat dal Reich lu ftmini te rium nel maggio 1944 e s uccess iva mente annullato in o tt o bre62 oti amo per in c iso che il G.55 fece una buona impressione anche agli espe rti dell a Fifteenth Air Force. c he in un rapporto stilato nelrimmediato dopoguerra affermaro no che que sto aereo era s tato l'ultimo ed il migl iore dei cacc ia itali a ni. forse per in o supe ri o re al Bf. I09G -663. Ciò nondimeno anche il Fiat G.55, al pari degli altri cacc ia dell a cosid de tt a "Sc ri e5" ( MC.205 e Re.2 005) no n fu esente dai so lit i difetti ad apparat i essenzia li. come la radio di bordo ed altri importanti co mp onenti.
58 "Un gioe Ilo de ll e Officin e Reggiane di Reggio Emil ia · il Rc.2005 ", d i Euge ni o Salv i, g ià pilola della 362° Sq uadr igl ia. Ala Tricolore, nov embre 1980, p.7.
59 Circa gli MC.205 in serYitio nell a Luftwaffe \'Cdi anche: eulcn Han, Wern er. ··11 ricco bottino··. Giorgio Apostolo
Edit ore Milano 2000.
60 Prien Jochcn, Geschich te des Jagdgcschwader 77.
6 1 Gottschlin g- Neubert ln fo rma1 ion. AFIIRA A-6084. fr 1776.
62 Hi story of the Fifteenth Air Force··. Appendix G. Scction 2. pp. 105-106. AFHRA roll A-6377
63 ··History of the Fifteenth Air Force··. part Il. Appendix G. Section 2. p.106. AFHRA A-6377.