6 minute read

Il problema dei bombardieri italiani

Next Article
ALLEGATO 18

ALLEGATO 18

La Regia Aeronautica aveva sempre dato una particolare enfasi alla propria forza da bombardamento. Una scelta logica per una aviazio ne militare, la cui dottrina si ispirava alle teorie del generale Giulio Dohuet, dove era proclamata la necessità di distruggere con l'aviazione le risorse del nemico e di dare continuità a questa azione per imp edirg li di ricostituirle. Un ri sultato raggiungibile solo con l'impiego di una imponente flotta di bombardieri s trategici di grande potenza. Era quindi imperativo c he una aviazione militare disponesse di macchine appositamente progettate per eseguire azioni di massa su obiettivi lontani e pertanto dotate anche di una forte capacità di autodifesa. Nonostante l ' ade s ione fonna le a queste te01ie, il bando del concorso, indetto dalla Regia Aeronautica nel 1934 per rinnovare la propria linea da bombardamento, comp rendeva specifiche per la fornitura di bombardieri medi ve loci, co n un carico bellico di 1.000 Kg ed un raggio d'azione di I .000 Km. Caratteristiche appena sufficienti per portare carichi bellici rel ativamente modesti su obiett.ivi nei paesi confinanti e su una parte di quelli med iterranei. Sorprendentemente, trattandosi di un programma a lun go termine, la Regia Aeronautica aveva trascurato di inserire le spec ifi che per un bombardiere pesante potentemente armato , che invece era il tipo di aereo su cui Dohu e t aveva costruito tutta la sua dottrina. Il 16 agosto del 1934, medesimo anno in cui Fiat e Siai Marchetti mettevano in cantiere i progetti del BR.20 e dell'S.79 con strutture in tubi d'acciaio rivestite di tela, sui tavoli eia disegno della Boeing veniva impostato il progetto del B - 17 - la ce lebre Flying Fortress - un grande quadr im otore da bombardamento interamente in lega leggera con un rivestimento in duralluminio collaborante alla resistenza della struttura, il cui prototipo aveva vo lato il 28 luglio 1935, ovvero circa 11 mesi dopo l'inizio della progettazione.

A differenza dell'U S. Army, la Regia Aeronautica dimostrò subito di non essere mo lto interessata ai bombardieri strategici, infatti fra i 979 bombardieri autorizzati dal piano "R'', es s a inserì solo 16 quadrimotori P. l 08, con caratteristiche e so luzioni costruttive abbastanza simili a quelle del B - 17. Sorprendentemente, nonostante le strettezze del bilancio. il sottosegretario atr Aeronautica , generale Valle, aveva auto1izzato la costruzione di ben sette diversi tipi di bombardieri mcdi , tutti progettati con le stesse superate formu le strutturali della fine degli anni venti, per a nd a re incontro alle esigenze delle maggiori industrie aeronautiche nazionali. Quando l'Italia entrò in guen-a i migliori bombardieri ordinati da Valle, ovvero i STAI Marchetti S.79, i Fiat BR 20 ed i CRDA CANT Z.1007, non solo erano arretrati rispetto ai tempi, ma neppure econom ici , co me in gan ne volmente faceva sembrare il loro costo medio unitario di circa lire 2.100.000. Non si potevano infatti considerare econom ici velivoli cui occorreva u n addestrato equipaggio di cinque persone per portare 1.000 Kg di bombe nel raggio cli 900 Km. Mentre il trascurato bombardi ere pesante Piaggio P.108 B (costo circa lire 5.200.000, se i uomini di equipaggio) poteva portare 3.500 Kg di bombe su obiettivi nel raggio di 1.100 Km. Una sola squad ri glia di no ve P.108 B (costo f. 46.800.000) con appena 54 aviatori, poteva fare lo stesso lavoro di un gruppo di vent isei S.79 (costo f.45 .600.000) con 130 aviatori 64 Occorre comunque chiarire c he per utiliz za re efficacemente il P.108 B , la Pia gg io avrebbe dovuto elevarne il li vello d i effic ienza ed affidabilità, eliminando i naturali di fetti presenti nel prototipo, cominciando da quelli de i propulsori. Purtroppo a questa promettente macchina s i era intere ssato, quando ormai era già troppo tardi, i l nuovo sot to seg re tario all'Aeronautica, ge nerale Fougier. I precedenti Capi di Stato Maggiore Aeronautica, generali Valle e Pricol o, aveva -

Advertisement

Trimo tore S-84, rivelatosi in feriore al suo predecessore S.79. Inadatto al ruolo di aeros il urante, data la ca r enza di aere i , fu imp iegato come bombardiere. (pgc Ugo Accorsi) no prestato più ancnzione allo sviluppo di bombardieri bimotori e trimotori che. alvo l'eccezione del peraltro onesto Cant.Z 1007 bis, dimostrarono subi to i limiti delle loro obsolete fom1Ule costruttive. Nel maggio 1943 lo S.M. Aeronautica, dimostrando ancora un blando quanto tradivo interesse per il P. I08. aveva ordinato una preserie di sc i esemplari della versione più avanzata del quadrimotore. Con queMa limitata commessa, peraltro non portata a termine. si chiuse la vicenda del bombardiere strategico italiano. [I conferimento di quest'ultima commessa. sopratt utto se rapportata al periodo, non doveva neppure essere formulata, perché allora ogni risorsa dell'industria aeronautica doveva essere concentrata su Ila produzione di aerei da difesa. con cui contrastare 1·imminente invasione del territorio ml7ionale. Diverso, ma per un certo verso ancora più deludente, era stato r iter del bombardiere medio Cant.Z 1018 sviluppato dalla CRDA - la medesima azienda costruttrice del Cant.Z 1007bis - che per le s ue prestazioni poteva essere equiparato allo Ju .88 della Luftwaffe. Ordinato in serie nel 1940, nel maggio del 1943. a causa di lungaggini burocratiche. ritardi inconcepibili per modifiche di deuaglio e pessima gestione del progetto da parte degli organi tecnici aeronautici, ne avevano limitato le consegne a solo tre esemplari sperimentali s u cui valutare varie soluzioni di annamentoM. li prototipo armato come "caccia pesante" era stato assegnato per prove valutative al 97 ° Gruppo lnterceuori basato a Crotone. dove il reparto avrebbe dovuto operare nel giugno - luglio 1943 con quindici IMAM Ro.57 e due CR.42.1 primi veri esemplari operativi di preserie furono consegnati in luglio al 107 ° Gruppo del 47 ° Stormo da bombardamento, ma non furono mai impiegati in azione. Al momento dell'invasione della Sicilia. l'intera linea del bombardamento era costituita da quarantasei buoni, ma 01mai superati Cant.Z 1007 bis, otto P.108 e trentuno pessimi S.84. L·impiego di ques6 ultimi costò la perdita di molti addestrati e valorosi equipaggi in cambio di risultati assai scarsi. Per inciso, nelle azioni notturne - le uniche possibili data la schiacciante s uperiorità aerea del nemico - furono impiegati anche una mezza dozzina dei grossi trimotori tuttofare S.82 del SAS e quattro o cinque BR.20. I due cormi da bombardamento (i l 9 ° ed il 10° ) che stavano riarmandosi con una quarantina di Ju.88 - finalmente consegnati dal riluttante alleato tedesco - non entrarono in azione perché il personale non aveva ancora completalo l'adclestramento66 • Le dure esperienze della guerra. e oprattutto gli eventi della fine 1942. avevano impartito ai vertici della Regia Aeronautica una severa lcLione prontamente recepita dal generale Fougier. I l programma costruzioni aeronautiche 1943 venne impostato su un numero ristretto di tipi considerati ·'essenziali ed aggiornati per caratteristiche dì volo e di arma111e1110"67 • La produzione fu accentrala, sul G.55 "Centauro" e sul Mc.205 ''Orione'' per la caccia. sul Re.2002 "Ariete" e sul Re.2005 ··sagittario" per r assalto. su l Cant.Z I 008 '·Leone·' per il bombardamento e sul S.82 'Marsupiale" per il trasporto. Per cause contingenti quasi ne ss uno di que s ti aerei fu prodotto in quantità accettabili, anzi alcuni - come !'"Orione" ed il "Leone" - non lo furono affatto. Fece eccezione il glorioso e collaudato trasporto (occas ionalmente anche bombardie r e notturno) S.82. Sebbene lo Stato Maggiore Aeronautica avesse cancellato numero si tipi superati ancora presenti sulle linee di montaggio in favore di quelli rispondenti alle esigenze del tempo, esistendo negli stabi limenti serie di fabbricazione già avviate, nel programma 1943, lo SMA accettò di prendere in consegna un'alta percentuale di aerei superati e pressoché inutili. Per l'esaneaa, u 1.531 aerei da caccia. un terzo delle commesse era costituito dai soliti CR.42 e G.50 della Fiat Aeritalia, mentre su 438 aerei d'assalto un terzo era costituito da Caproni Ca.3 14. Ino ltre quasi d ue quinri dei 526 bombardieri erano costituiti da S.84, S.79, BR.20 e persino Ro.57 68

65 BrotLu, Caso e Cosolo. op. c it. voi. 6.

66 Brotzu. Ca~o e Cosolo. op. cit. voi. 6.

67 ··Ministero dell'Aeronautica. Gabineuo del Miniwo. Relazione \Ulla produ,ionc aeronautica , Roma 28 gennaio 1943·· in Stato Maggiore E\ercito Ufficio Storico, ··verbali delle riunioni tenute dal Capo di SM Generale", Voi.IV, SME Ufficio Stor ico, Roma. 1985. p. 315.

68 '"Ministero dcli' Aeronautica, Gabineno del Ministro. Relalione sulla produzione aeronautica. Roma 28 gennaio 1943 - Pre\'isione di produ1ione ,cli, oli 1943'" in: Stato ~laggiore Esercito L;fficio Storico. ··verbali delle riunioni tenute dal Capo di SM Generale". Voi.IV. SME Ufficio Storico, Roma. 19 85, p. 321.

This article is from: