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L'azione aerea strategica italo tedesca del maggio 1943
Dopo la perdita de lla Tuni sia, le forze aeree e s ubacquee dell 'Asse si impegnarono con la consueta determinazion e per ostacolare i preparativi delle immin enti operazioni anglo americane nell'area del Mediterraneo. Partendo dalle basi della Francia, dell'Ita lia Meridio nale e della Grecia, i reparti della Luftwaffe attaccaro no convogli in navigaz ione, navi alla fo nd a, attrezzature po rtuali ed aeropo rti sia nel ord Africa che in Libia. Le forze disponibili per que ste azio ni erano impari al compito loro affida to. li Kampfgeschwader.26, spostatos i ai primi di maggio sui più sicur i campi francesi , stentava ancora a riprendersi dagli effetti delle massicce incursioni , che avevano devas tato le preced ent i basi de i s uoi aerosiluranti a Gro sseto e Decimomannu. La Regia Aeronautica partecipava alle operazioni nella mis ura in cui glielo permettevano i mezz i. Praticamente ridotti all 'osso, come leggiamo in un mes sagg io di Foug ìer al Comando S upremo: "L'efficien za dei reparti da bombardamento, idonei ad eseguire azioni offensive è scarsissima. Pos siamo contare so lo su due o Ire Cant.Z [1007bis] in Sicilia e tre u quattro Cant.Z[l007bis] in Sardegna. ln Piemonte abbiamo uno sto rmo di S.84, ma questi aerei non sono idonei a volare sul mare. Abbiamo anche altri aerei che operano in Egeo, Albania e Croa zia, ma sono tutti di tipo antiquato, idonei solo a bombardamenti di secondo rango. ln sostanza abbiamo solo quei pochi Cant.Z [!007bis/ di efficien za modestissima e solo per azioni notturne. La si tua zione della nostra Aeronautica ha raggiunto forse il punto più critico" 1 • Seppure ridotto con nemm eno una dozz ina dì trimotori efficienti, il bombardamento italiano era andato ugualmente all'attacco, ovviamente nelle ore notturn e, e con risultat i non del tutto deludenti in rappo rto all'esigua forza in azione. Qualche modesto risu lt ato arrivò dalle poche decine di S.79 sil uranti ancora i n efficienza.
Assai diversa invece la situazio ne della Lu ftwaffe , che dopo avere rimpiazza to le perdit e dei vecchi repart i da bombardamento della Luftflotte.2 ed averne ricev ut o altri prelevati da va ri fronti , aveva potuto cond urre azioni molto più in cisive, anche per meri to della elevata efficienza e delle buone caratte ri stiche dei suoi apparat i di radi onav igazio ne . Grazie app unt o a questi apparati, g li aerei tedeschi potevano d irige rsi verso gli o bi ett ivi in formaz ioni piuttos to diluite. Poco prima dell'attacco le formazioni si riunivano , avendo si no ad allo ra seg uito esattament e rotte programmate al cui term in e tutt e conve rgevano sui bersag li agli orari determinati in precedenza. La massima to lle ra nza concessa ad ogn i aereo non s uperava i dieci min uti. Gli spec iali rad ioaltimetri e lett ri c i di al ta precisione montati s ug li Ju. 88 permettevano di adottare una part ico lare tattica d'attacco che creava grosse difficoltà ai caccia notturni L'avv icinamento all 'o bi etti vo era effetluato , ovviamente di notte , ad una quot a di circa 60 met ri sopra il li ve ll o del ma re. A c irca un a trentina cli ch il ometri dalla cos ta i bomb ardieri g uad ag nava no qu ota scaglionand os i a diverse altezz e, com prese fra i 2.500 ed i 3.000 metri. Raggiunte q ueste po sizioni, g li Ju. 88 scendeva no in picchiata sop ra i bersagli seg uend o di rez ioni diverse per disorientare le di fese contraeree. Sganciate le bomb e, si disimpegnavano volando s ul ma re a bassissima q uota. Qu esta parti co lariss ima tattica complicava il lavo - ro delle stazioni radar alleate costringendo i loro operatori ad interpretare la grande quantità di segnali fluttuami sugli schermi. originati sia dalla relativa dispersione degli aerei tedeschi che daJle loro efficaci con tromisure elettroniche1
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Fougier al Comando Supremo: "l'efficienza dei reparti do bombordomento , idonei od eseguire azioni offensive è scarsissimo. Possiamo contare solo su due o tre Cont.Z [1007bis) in Sicilia e tre o quattro Cont Z in Sardegna.
Con questa speciale tattica d'attacco. nella notte del 12 maggio i bombardieri tedeschi arrivarono all'improvviso sulla rada di Algeri affondando la piccola motonave DORSET COAS T da 646 tonnellate 1. Data la relativa vicinanza delle loro basi agli obiettivi da attaccare. gli aerosiluranti ed i bombardieri dcli' Aeronautica Sardeg na furono fra i reparti italian i più att ivi. comunque anche quelli del l 'Aeronautica Sicilia fecero la loro parte. oprattutto sul Canale di Sicilia e sui porti tunisini. Nella notte sul 13 una ricognizione offensiva sul Canale di Sici li a eseguita dagli S.79 della 279" Sq uadriglia Sil uranti pa rtiti dall a ba e di Gerbini. non ebbe alcun esito, mentre riuscì bene. nonostante la co n traerea e la caccia nonuma, i l bombardamento effettuato su Sfax da quattro Cant Z.1007 bis deco ll ati da Gela, che lanciarono 2.8 tonnellate di bombe sug li impianti portuali~. li 14 none, 1'89° Gruppo Aerosiluranti inviò tre S.79 ad intercettare due distinti co nvogli avvistati ne l pomeriggio, il pr imo. di undici unità a Nord Est d i Cap Se,rnt, il secondo di quattro piroscafi in navigazione a • ord Est di La Galite. Due S.79 rientrarono con i siluri ~enza avere avvistato alcun bersaglio. invece il te rzo lanc iò il suo sil uro co ntrn il secondo convoglio, che. contrariamente alle indicazioni ricevute. avvi tò tra l"lsola dei Cani e Capo Blanc. Tu1tavia non riuscì a rilevare l'esito de l suo a1tacco All'indomani il 16° Stormo inviò dalla Sardegna nove Cant. Z 1007bis a bombardare il porto di Bona. Fra questi solo cinque arrivarono alla picciolata sul bersaglio. mentre altri quattro rientrarono anticipa1amente per guasti tecnici. Quel li arrivati sull'obiettivo incontrarono caccia notturni e forte reazione con1raerea. ma rientrarono tutti sen7a danni. Il loro attacco su Bona si era alternato con quello di ventitré Ju.88 del II Fliegerkorps. di cu i due non era no rie ntrati a lla base. La con sis tente pioggia di esplosivi caduta sul porto- cui il 16° Stormo aveva partecipato con 48 bombe da 100 Kg. - oltre a colpire gli impianti, aveva procurato lievi danni al cacciato rpedin iere britannico ILEX5. e ll e due nott i s ucces s ive Bona fu nuovamente attaccata dal 1T Fliegerkorps. che impiegò complessivamente cinquantacinque Ju.88 perdendone tre senza affondare alcuna delle unità ancora te nel porto .
Nelle prime ore del 19 maggio. su cinque S.79 dclr89° Gruppo Aerosiluran1i. inviati in ricognizione offensiva fra Bougic ed Algeri, solo tre lanciarono la loro arma. Secondo i rappo rti uno dei si lu ri av reb-
2 Twelfth Air Force. South ern lt alian Campaign. Anne, 12, Bulletin\, Septcmber 1943. Part I. p. 13. AFHRA, A-342 45
3 Royal a,y Briti<,h Ve\Scls lo,t at sea 1939-45 Patrii. Stcphcns Ltd Camhridge 1980, Merchant ,csseb, p. 48
4 Aeros ici li a a Superaereo. nr.1271. 14/5 0850. AUSSMA SL4/4 I be colpito un piroscafo da circa l .000 tonne ll ate , a 5 Km da Capo Buorgaroni. La zona era pattugliat a da caccia notturni , uno dei quali attaccò se nza esi to uno degli S.79 dopo il lan c io del siluro. Nella stessa notte l'aeropo rto di Djidjelli fu visitato da tre Cant.Z 1007bis che lanciarono da alta quota 30 bombe da 100 Kg e ri entrarono all a ba se elud endo alc uni attacchi della caccia notturna. Meno fortunato il TI Fli egerkorps, che nella stessa notte perse su llo stesso obietti vo due de i trentasei Ju.88 impi ega ti.
5 Diario Storico Aeronautica Sardegna. AUSSMA 1106: circa l'ILEX , ·edi Santoni e 1attesini. op. cit. p. 395. Questi autori non menzionano la partccipaLionc dei Cant.Z. I 007bis al bombarda mento di Bona della notte sul 15 magg io 1943.
Ne lla nott e sul 20, tre S.79 del!' 89° Grupp o effe ttuaron o una scorrer ia lungo la costa del
Luftwaffe, avevo rinforzalo l o Luftflotte.2 con reparti do bombardamento p rel evati do a ltri fronti. I suoi Ju.88 potevano condurre azioni nottu rne molto inci sive da to l'efficienza dei loro apparati di na vigazion e. In oltre con i loro radi oa ltim etri elettric i di alto precisione potevano adotta re tattiche, che mettevano in difficoltà i caccio notturni.
Nord Africa francese. Du e equ ip aggi riferirono di ave re colp ito due piro scafi appartenen ti a due diversi co nvog li. mentre il terzo dichiarò di avere lanciato se nza però potere accertare l'es it o del suo attac co. Quasi contemporaneamente una formazione di trentasei Ju .88 tedeschi attaccò il port o di Orano d annegg iando i trasporti stat unitensi SAMUEL GRlfflN e LUTHER MARTIN. I danni s ul GRIFFIN furono abb astanza se nsibili. Quindi c i dei sessanta mem bri dell'equipaggio del GRIFFIN furono feriti. In vece non vi furono perdite sul MARTIN. Ambedue i trasporti rientrarono in se rvizio dopo le necessarie rip arazio ni. 1111 Fli ege rkorp s pagò questo modesto successo con la perd ita di tre apparecc hi 6 • ell e nott i su l 2 1 e su l 24 il li Fl iegerkorps tornò ad attaccare iI ca mp o d'aviazione di Djidj elli (Tunisi a) . In vece nella notte su l 22 erano sta ti mo lto attivi tre S.79 del1'89 ° Gruppo Siluranti. Uno aveva lanciato contro una petro li era ad Est di Capo Bou garoni, rilevando l 'esplosione dell'arma. Gli altri du e avevano lanciato contro piroscafi anco rati nell a rada di Bou gie, un o dei quali era stato visto sp ac ca rs i in due a seg uit o dell 'esplosione del siluro . A questa impre sa fece da co ntrappunt o l' azione di un S.79 della 279' Squadriglia pilotato dal capitano Carlo Cecchini, che ne lla stessa notte, in po sizion e 36° 00' ord -
11 ° 1O' Est, lanciò il s iluro co ntro una unità id ent ific ata come petroliera, mentre po co lontano un piroscafo fu silurato da un altro S.79 pilotato dal tenent e Giampaolo Selvida . Un probabile ce ntro s u un a seco nda petroliera fu rivendicato da un velivolo del l 06 ° Gruppo pilot ato dal so ttot enen te atale Velia.
Ne lla nott e su l 23, J' Aeronautica Sicilia in viò tre ae ro s iluranti in ri cog nizion e offensiva. Quello pilotato dal ten ente Adriano Merani, nell e prime ore del mattino, attaccò due unità da g uerra , pres umibilmente cacc iatorpediniere al largo di Ca po Bon a 36° 30' Nord - l l O l O' Est. Nonostante l' inten sa reaz ion e delle armi contraeree Merani centrò una de lle du e unit à L'es plosione del sil uro so ll evò un 'alta co lonna d 'ac qua ed immediatamente l'unit à co lpita cessò il fuoc o. L'affondam e nto della na ve da guerra fu confermato a Superaereo d a un informatore7 Una dell e più cruente az ioni aerosiluranti italian e di quel periodo fu quella
6 La cronologia delle azioni effett uate in maggio da bombardi er i e aerosiluranti ita lo tedesch i è basa ta per la pa rte ital iana s ul ··Diario Storico Aeronautica Sardegna, AUSSMA 1106" e sui te legram mi di Superaereo, AUSSMA SLl -9 ; per le aL ion i tedesche su Santoni e Mattesin i, op. c it. p. 395. Questi a utor i non menzionano le azio ni co mpi ute ne ll o s tesso mese dai repart i it ali ani. Per le perdite di naviglio cfr Roya l Navy, "'British Yessels losl at sea 1939-45". cit. e U S Navy, 'The Offic iai Chrono logy of the U.S. Navy in World War li-I 942 7 Tel 2577x27/5/43 1240, da Ca tania a Superaereo e p.c. Uff. Stalistica - Divis. Personale. AUSSMA SL4/41.
Ju 88 de l KG.54
"Totenkopf". Questo Kompfgeschwoder operò sul Mediterraneo con i suoi tre Gruppen che ebbero lo loro base o Catania sino allo fine di moggio condotta da se tte S.79 dell'89 ° e del 131 ° Gruppo.Decollata dalla Sardegna per una ricognizione offensiva ne lla zo na fra Cap de Far e la rada di Bou gic, la formazione fu quasi annientata intorno alle 05.1 Odel 23 ma ggio mentre attaccava na vi alla fonda nella Baia di Bougie. Quattro apparecchi su se ne non fecero ritorno alla ba e. Tutti abbattuti da ll a caccia notturna, che li stava attende ndo al varco graz ie alla fitta rete radar installata lungo la costa. Gli equipaggi dei tre aerei superstiti riferirono di avere os ervato un a forte esplosione nella baia di Bougie ed anche un piroscafo in fiamme. presumibi l ment e colpito da un siluro a Nord Ovest di Cap de Far8 fl 24. il TI Fliegerkorps torn ò ad attaccare il po rto di Bo na con ve ntisei Ju.88 enza s ubire alcuna perdita. Nelle ultime cinque notti di maggio, gli Ju. 88 furono particolarmente attiv i, bombardando Bi se rt a (14 aerei in azione ed una perdita), Sou sse ( 14 aerei e nessuna perdita). Bi se rta ( 24 aerei e 3 perdite). ancora Bona (5 perdite u 22 aerei in az ione a co nferm a che la zo na era molto bene dife sa sia da caccia notturni che da artiglieria contraerea) ed infine Biserta (32 aerei e ne ssuna perdita). r ri sultati sa rebbero stati abbastanza confortanti qua lora una parte dei siluramenti rivendicati dagli equipaggi degli S.79 fo se stata co nfermata. Tuttavia. seco ndo i dati uffi c iali All ea ti. il numero dei s ucce ssi nell e ultime due decadi di ma gg io dall 'av iazione dell'A sse risulta alquanto ba sso. Ovvero due piroscafi danneggi ari a cre dito de ll a Luftwaffe. un cacc iatorpediniere dann egg iato probabilmente da italiani e tedesc hi in collaborazione, ed infin e una motona ve affondata dai ted esc hi ne l porto di Algeri. Quindi. magri risultati a fronte di un grand e impegno affrontato con poche forze e molte perdite nell ' arduo tentativo di ritardare la preparazione Alleata.
La classifica dell e o peraz ioni effelluate in maggi o da aerosiluranti e bombardieri de ll' As e co ntro porti, aeroporti e convogli nel Mediterraneo vede ovviamente in te sta il li Fliegerkorps con 19 azioni , 319 sortite e 19 perdite (5.9 % deg li aerei impiegati ). seg uito dalla Reg ia Aeronautica con 12 azion i. 44 so rtite e 4 pe rdite (9 % degli aerei impiegati).