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L'occupazione di Lampedusa edelle Pelagie minori

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ALLEGATO 18

ALLEGATO 18

Sino alla prima decade di giugno risola di Lampedusa non aveva subito pesanti bombardamenti aerei. ecce ll o periodici attacchi di caccia bombardieri, che avevano preso di mira alcuni spec ifi ci obiettivi. Verso la fin e di maggio sc i aerei avevano attaccato e distrutto un cano radio della Re g ia Aeronautica, la cu i perdita era s tata parti co larment e senti ta perché ve nne a mancare una ri ce tra smillente 450 Allocchio Bacc hini. che oltre a fungere da radiofaro era un potente mezzo di collegame nto con I" Aeronautica

245 '·Relazione Ammi rag li a10 Br itan nic o" stra lcio rip ort ato da San ioni A e Mallei>ini F. op. c ii. p.366

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246 "The Twe lflh Air Force in thc Sicilian Campaign". p.9.

247 ·-The Twelflh Air Force in 1he Sicilian Campaign". p.9.

248 " Hi slo ry of th c Twclflh Air Forccs" Chapl. XII p. 23.

249 I li story of th c XII AF chapl. XII p. 4.

250 U.S.Army in the World War II - Sicily and the Surrcnder of 1he ltal y. Center of Military Hi stor). United Siate~ Anny. Washington. O.C.. 1991. p. 72. La stc,~a pubblicali one aggiunge: ."No nos tante la propaganda fascista. Pantelleria e le isole Pelagie erano gu~c i vuoti. largamente presidiate da gente eccess ivam e nie anliana e senza esperie1v a. molta de lla qua le aveva la propr ia residen1a nell e isole'·.

251 Jackson W.G.F ... La ba11aglia d'Italia". Baldini e Ca,1oldi. Milano. 1970. p.47.

252 Kcsse lrin g A. op. cit. p.170.

Sicilia253 • L'iso la non aveva problemi di rifornimenti. Gli ultimi erano aITivati il 6 giugno a bordo di du e motozattere sa lpat e da Porto Empedocle le qua li. dopo ave re rego larm e nte scar icato, erano rientrate se nza danni al porto di partenza 254 • All'indomani Lampedusa era stata attaccata da 179 aerei che avevano lanciato 105 tonnell ate di bomb e, princ ip almente co ntro le postaz io ni d'artiglieria 255 L'isola non aveva su bito altri attacc hi sino all' 11 giugno, quando - avu to conferma della resa di Pantelle1ia - il comando della NATAF aveva dirottat o s u Lamp edusa una formazione di B-25 già in vo lo Da que l momento sin o alla sera seguente l'iso la fu sottoposta a pesantissimi bombardamenti aerei e navali. NASAF, NATAF e IX AF inviaro no comp lessiva mente 174 bombardi e ri medi. 114 bombardieri legge ri e 120 cacc iabomb ardieri, che lanciarono 268 tonnell ate di esp lo sivi 256 • Nel corso di questi attacchi, caccia tedeschi a grande autonomia tentarono di intercettare le formazioni di bombardieri, ma a loro vo lta furon o co ntrattaccat i dai caccia di scorta che ri ven dicarono quattordici vi ttorie contro tre so le perdite257 Gli ultimi atta cc hi aerei furono lanciati nella tarda serata da una formazione di B-25 e P-40 della IX Air Force, un 'ora prim a che il coma ndante de ll 'iso la espo nesse ban di era bianca258 •

Un sergente pilota della RA F , costretto dalla mancanza di carburante ad un atten-agg io di emergenza s ull 'aeroporto di Lamp edu sa, ebbe la gradita so rpresa di co nstat are c he in vece di dist ru ggere il suo ae reo, il comandante dell ' isola - capitano di vascello Bernardini - lo aveva precipitosamente rifornito , chiedendo gli di ripartire co n una richi es ta di resa indiriz za ta al Comando All ea to259 Bernardini agì se nza alc una autorizzante, ma dipendendo Lampedusa dal Comando della Piazza Marittima di Pantelleria , si ri tenne automaticamente leg ittimat o a procedere neg li stessi termini che Supermarina aveva co nc esso all'ammiraglio Pa ves i . I segnali di resa issati su Lampedusa furono avvis tat i nel tardo pomeriggio del 12, ma la capito laz ione fu ufficialmente accettata all'in domani dal co mandante di un cacc iatorpediniere britannico, che s barc ò un cont in gen te catturando i circa 500 militari dell a guarn igion e Lo stesso giorno altri 140 milita ri c he presidiavano l'i so la di Lin os a s i arrese ro ad una unità nava le britannica. Il 14, fu occupata Lampio ne, ma il plotone incaricato ebbe la sorpresa di consta tare che guarn igione ed abi tant i erano già s tati evacuat i260

La capitolazione di Pantelleria: conseguenze ereazioni

La cap it olaz ione di Pant ell eria e La mp edu sa aveva perm esso agli All eati di eliminare due bas i nemjc he, che con i loro centr i radar e di avv istamento esattamente al centro del Cana le di Sici li a avrebbero dato loro molti fasti di prima e durante l'Operazione Hu sky Aveva inoltre me sso a loro di s po siz ione una base aerea avanza ta che - grazie all'i ngiustificato e stupefac ente ordine cieli ' ammirag lio Paves i - era stata s ubito riatti va ta , migliorando in modo dec isi vo le scort e ai bombardi eri imp eg nati ad ammorbidire le difese dell a Sicilia e neutra lizza re i reparti dell a Luftw affe e della Reg ia Aeron autica c he la difend eva no. Inoltre il

253 Le ttere ali' A in da ta 22.0 l. 200 I e 7.O 1.2002 del sig. Giu sep pe Pi sani. Pisani. allora so ttuffi cia le marco nista de l la Reg ia Aero na uti ca era i l res ponsabile del caITO di slrullo. il c ui persona le scam pò all'attacco ab bando na ndo i l mezzo alcu ni secondi prima che ve ni sse cen LraLo

254 Da Ae rona utica Sic i llia a Superaereo, 0023 154/S - 305 6/6 2355, 7 gi ugno I943, AUSSMA SLl -9.

255 ·'History of rhe Twelfth Air Forces" Chap t. XI1 p 17.

256 ' History of th e Twe lfth Air Forces' ' Ch apt. XI1 p. 20.

257 ' History of th e Twe l ft h Air Fo rces" Chapt. Xli p. 20.

258 U.S. Army Air Forces in Wor ld War Il. Combat Chro nology, 1941 - 1945.

259 ··His tory ofthc Twe l fth Ai r Fo rces" Chapl. Xll p. 20.

260 · ' Hi s tory ofthe Twelfth Ai r Fo rces '' Chap l. XII p. 20 , MATAF AI/5 15 12/6 Op sum 134. AFHRA A-60.1 L giorno dell'invasione i caccia di base a Pantelleria contribuirono alla copertura aerea della forza di sbarco americana.

La repentina perdita di Pantelleria e delle altre isole aveva infine inflitto un colpo tremendo al morale del popolo italiano ed intaccato profondamente lo spirito di resistenza delle sue forze armate26 1• Come aveva preconizzato il genera le Marshall, il possesso di Pantelleria e delle Pelagie equiva le va ad una squadra di portaerei. Infatti per disposizione del quartiere generale delle NAAF l'aeroporto di Lampedusa fu utilizzato come base per gli squadrons di Hurricane del Coastal Command addetti alla protezione dei convogli. In oltre sull'isola furono installati un radiofaro. stazion i radio e mezzi aerei e navali per la ric erca e soccorso degli aviatori caduti in mare e dei naufraghi. A Pantelleria un co ntingente del 888° battaglione del genio aeronautico (USA), sbarcato insieme alle truppe d ' occupazione, rimise immediatamente in efficienza l'aeroporto. L'ae rea era butterata dai crateri di più di duecento bombe, ma poche ore dopo l'arrivo dei genieri americani una striscia d 'e mergenza ottenuta col riempimento di una ventina di buche era già pronta per decolli ed atterraggi. Sull ' isola fu trasferito il 33rd Fighter Group, i cui primi P-40 atterrarono il 17 di giugno. Pochi giorni dopo arrivò il resto del gruppo, indi sopraggiu nsero i veloci P-5 l -2 NA del 111 •h Observation Squadron 26 ~. 11 27 giugno i P-40 di Pantelleria cominciarono le loro scorribande sulla Sicilia ed il IO luglio incrociarono nel cielo di Gela e di Licata dando una sp ietata caccia ag li assa lt atori tedeschi che stavano tentando di contrastare lo sbarco della 3• Divisione di Fanteria U.S. 263

La prematura re sa della guarnigione di Pantelleria era stata un colpo durissimo per i massimi vertici militati italiani, impressionando pure gli ermetici ambie nti della Casa Reale "perché si sperava - scrisse l'aiutante di Vittoiio Emanuele III , generale Puntoni - che il nostro presidio avrebbe contrastato sino a/l'ultimo i tentativi di sbarco del nemico". L'ambasciatore Luca Pi e tromarchi. dirigente d'alto rango del Ministero degli Esteri, in seguito definì Pantelleria "il più grave caso di vigliaccheria di questa guerra. L'isola era imprendibile. Le rocce scendono a picco e per darvi la scalata occorrono ba11aglioni di Alpini. I rifugi sono in caverna sollo decine di metri di rocce. Gli unici punti nei quali lo sbarco era tentabile sono due piccoli porti .facihnente tenibili. Al momenro dello sbarco la guarnigione disponeva ancora di 9.000 colpi di grandi obici.[. .. ] Non è vero che mancava l'acqua. Il comandante la guarnigione telegrafò al Duce che i bombardamenti mietevano vittime tra la popola z ione civile. Il Duce per evilare inutile spargimenio di sangue ordinò la resa. Si è poi saputo che in un mese di bombardamento i morti erano stati 58. mentre a Napoli, Palermo, dovunque si con/avano a centinaia e a migliaia. L'ultimo giorno durante il quale il bombardamento.fu ininterrotto si ebbe un solo morto. L'Ammiraglio Pavesi, eroico difensore di Pantelleria, dovrà chiamarsi "pavido" Pavesi ""c>-l _

Venuto a conoscenza della realtà dei fatti, Mussolini si rifiutò di ammettere la paternità dell'ordine di resa, congiuntamente suggeritogli dal generale Ambrosio e dall'ammiraglio Riccardi. Continuò a negar la anche nella sua ·'Storia di un anno" definendo Pavesi "il primo in ordine di tempo degli ammiragli tra diI o ri" 26.".

Secondo un valente s torico della Marina italiana "una resistenza si sarehbe risolta in un semplice ed inutile massacro de/La guarnigione e della popola::.ione senza[. / infliggere perdite al nemico, ritardare l'atruazione dei suoi piani, influire sull'andame1110 delle operazioni. per permettere - fantasia - l 'illfervento delle proprie forze aeree e navali" 266 • Premesso che le forze aeree italo tedesche della Sicilia erano in -

26 t Vedere in proposito Fa ld ella Emi li o, .. Lo sbarco e la difesa della Sicilia"' L' Aniene Editr ice in Roma, s.d .. p.72 tervenute strenuamente, praticamente ai limiti delle loro possibilità, mentre erano mancate quelle azioni cli unità sottili inizialmente previste dalla Marina, è indubbio che la resistenza di Pantelleria sarebbe cessata entro un limite temporale piuttosto ristretto. Se è vero che "gli armamenti delle postazioni difensive erano sfinii i dalla stanchezza fisica , pur avendo generalmente conservato alto il morale " 267 , era altrettanto vero che le truppe mobili, 1imaste per giorni al riparo di solidissimi bunker, erano in buone condizioni fisiche, comunque mo lto migliori di quelle degli artiglieri. Dato il non trascurabile armamento di queste truppe ed i numerosi app restamenti difensivi dell'interno ancora intatti, non sarebbe stato impossibile prolungare la difesa per alcuni giorni. A parte l'effetto morale di una tale resistenza, gli Alleati avrebbero dovuto te nere nelle acque dell'isola forze navali d'appoggio esponendole ad altri attacchi aerei de ll 'Asse - forse no n estremamente micidiali - ma in procinto cli divenire sempre più pesan t i, visto che proprio dalla metà di giugno il TI Fliegerkorps aveva cominc iato a 1icevere sostanziosi rinforzi268 L'unica vera incognitadeterminante pe r la durata della resistenza - sarebbe stata la capacità de ll a NATAF di fornire l'appoggio alle operazioni in te r reno montagnoso. È ind ubbio che una seppure breve resistenza avrebbe avuto un incommensurabile valo re mora le e politico, trascendente il numero dei giorni nei quali la bandiera italiana av rebbe sventolato ancora sulla piccola isola. Le tradiz ioni militari hanno un loro va lore nella stoiia dei popo l i e costano sangue , mentre le capitolazioni come quella di Pantelleria annullano il sacrificio di generazion i c he hanno dato la loro vita pe r costruirle. L ' eroismo de ll a Folgore ad El -Alamein, la lunga e valorosa difesa di Cheren, le imprese della X MAS , degli aviatori della Regia Aeronautica e deg l i alpini in Russia furono oscurate da una capitolaz ione. che lo storico Renzo De Felice definì senza mezzi termini "una delle pagine meno onorevoli per le armi italiane e meno limpide della li Guerra Mondiale". [ ] "Le ripercussioni e gli echi ali' estero ed al! 'interno della resa di Pantelleria .furono notevolissimi e lui/i negativi. All'estero fu vista come la conferma della gravità della crisi morale e ma1eriale in cui versava l'Italia e, specie da parte inglese, venne naturale fare il confronto tra la tenacia e lo spirito di sacrificio con i quali per tre anni Malta aveva resis1iro agli attacchi aerei dell'Asse[. ] I tedeschi a loro volta vi videro, nel migliore dei casi, la prova del pessimo fun zionamento dei comandi italiani, ma in genere furono portali ad attribuirla tout-court a Tradimento. Sul fronte interno le ripercussioni sul morale furono assai gravi e gravissime per quel che riguardava le popola z ioni della Sicilia, che si sen1irono indifese" 269 •

262 Versione da ricognizione con motore Allison del caccia P-51 (n.d.A).

263 Una delle prime co nseguenze del mancato sabotaggio degli im pianti, fu il rapidissimo ripristino detrefficienza dell ' aeroporto, che già i l J 7 giugno era in grado di accogliere i primi P-40 del 33'" FG , "His tory of the Twelfth Air Force··, Chapt.XII p 24. AFHRA A-6202.

264 De Felice R. ;.Musso lini l'alleato - Cri si ed agonia del regime··. c it. p. I 150 n.

26 5 De Felice R. " Mu sso lini l'alleato - Crisi ed agonia del regime ' '. cit. p. 1150 n.

266 Giorgerini G. , op. cit. p. 396.

267 Braga<lin Mare' An tonio, "Che ha fatto la Mar in a?"', Garzanti editore Mi lano 1957, p.310. Giorger in i G. (op. cit. p. 395) scrive invece c he Pavesi si deci se all a resa perc hé "conscio che non avrebbe ma i ricevuto a tcun sostegno aereo e nava le provenien te dalla Sicilia , mentre lo spirito dei s uoi reparti era piuttosto depresso" .

268 T utti i Gru ppen dello JG.77 ritornaro no ad essere pienamente operativ i entro i l 19 giugno. Pr ien Jochen, "Geschichte des Jagdgesc hwade r 77", Ers tellu ng : st ru ve -druck. Eutin , Ge rma ny. Tei l 3. p. 1591. E. Mombeek - La campagne italic nne de le JG.77. Avions n.89.

269 De Fe lice R. "Mussolini l' alleato - Crisi ed agonia de l reg im e··. c it. p. 1148 - I 149 n.

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