13 minute read

CAPITOLO XVI L A CAVALLERIA SUGLI ALTRI FRONTI »

CAPITOLO XVI

LA CAVALLERIA SUGLI ALTRI FRONTI

Advertisement

Il primo periodo della guerra.aveva dato, almeno sugli altri fronti, come abbiamo visto, ancora una certa possibilità di movimento. Le ali scoperte delle annate durante l'avanzata iniziale avrebbero potuto permettere alla cavalleria di tentare l'aggiramento, per cui l'Arma, all'inizio del conflitto e per i primi pochissimi mesi, aveva trovato spazio per la manovra ed era stata ancora di diretto concorso, tanto nel campo strategico quanto ne] campo tattico.

Poi nel secondo periodo - comprendente gli anni 1915, 1916 e 1917 - le operazioni assunsero quasi dappertutto (eccetto in Galizia, Romania e Medio Oriente) il carattere di guerra di posizione su fronti continue e di logoramento. Il reticolato chiuse la via alla fanterie e quindi ancora di più alla cavalleria. La forzata inoperosità dell'Arma e le esigenze varie della lotta, esigenze particolarmente di carattere organico, indussero quasi tutti gli eserciti (eccetto il tedesco, il turco ed il russo) a sensibili riduzioni delle unità di cavalleria, mentre quelle conservate a cavallo si riducevano nella composizione degli organici ed incrementavano la potenza dei mezzi di fuoco.

In questo secondo periodo dunque fu prevalente ne11' Arma europea il concorso diretto alla guerra di stabilizzazione.

L'ultimo periodo della guerra, il terzo - comprendente il 1918 - vide nuovamente la possibilità di impiego dell'Arma. Sul fronte occidentale le azioni di rottura compiute dai Tedeschi provocarono sentiti spostamenti del fronte degli Alleati, i quali si servirono della caval1eria come di una riserva mobile, pronta ad intervenire dove la situazione si fosse fatta più critica. La controffensiva degli Alleati, iniziatasi con la Seconda Battaglia della Marna il 18 luglio 1918, si svolse fra i sistemi difensivi fissi ai quali i Tedeschi si appoggiavano nei loro successivi ripiegamenti. La cavalleria non aveva ancora spazio sufficiente per sfruttare il successo tattico con la manovra in profondità, essa però risultò essere l'Arma della crisi nei ripiegamenti ed inseguimenti conseguenti a vaste rotture del fronte.

Nelle offensive alleate del 1917 e 1918, e comunque già nell'offensiva della Somme del 14 luglio 1916, il comando britannko aveva impiegato piccoli reparti di cavalleria, che operavano in unione con la fanteria, progredendo a sbalzi verso la linea de] fuoco, pronti a sfruttare favorevoli occasioni di intervento, dovute a momentanea disorganizzazione nemica.

A tal riguardo, la cavalleria inglese si era ristrutturata e nell'inverno 1917-1918 l'esercito britannico in Francia comprendeva: un Corpo di Cavalleria, Cavalleria di Corpo d'Armata.

Il Corpo di Cavalleria era composto da: un comando, una sezione pa11oni frenati, un servizio segnalatori, uno squadrone segnalatori per il Corpo di Cavalleria; una sezione con cavo telegrafico per cavalleria; uno squadrone radiotelegrafico per corpo di cavalleria; un equipaggio da ponte per corpo di cavalleria; uoa sezione di parco munizioni, una colonna vettovagliamento; un'officina di riparazione mobile leggera; una compagnia di fatica; un reggimento Yeomanry125 e cinque divisioni di cavalleria. Ciascuna di esse prevedeva: un comando, un Gruppo di tre batterie a cavallo da sei pezzi, uno Squadrone Genio, uno Squadrone Segnalatori, un Parco Munizioni per Cavalleria, una Compagnia Treno, tre Ambulanze da Campo, tre Sezioni Veterinarie Mobili, una Compagnia di Fatica e tre Brigate di Cavalleria, ognuna delle quali su

125 La Yeomanry era la cavalleria volontaria di milizia fornita e costin1ita dalla nobiltà e dai grandi e piccoli possidenti di campagna inglesi; veniva chiamata alle armi in caso di guerra generale e l'ultimo suo impiego era stato in Sud Africa contro i Boeri, a partire da dopo i disastri della settimana di Colenso.

tre reggimenti ed uno squadrone mitragliatrici. I Reggimenti a loro volta erano sia ternari cbe quaternari.

La Cavalleria di corpo d'armata era assegnata a qualunque corpo d'armata in misura assai limitata.

Infine esistevano i depositi di base: un deposito di cavalleria britannico ed un deposito avanzato di cavalleria indiana. Inserito nella 5a Armata britannica, esisteva il Corpo d'Armata portoghese, che comprendeva due squadroni di cavalleria.126

Durante l'inverno 1917-1918 le divisioni di cavalleria furono assegnate proprio alla sa Armata, comandata dal generale Gough, che costituiva l'ala destra dell'esercito britannico e difendeva il settore di San Quintino. Durante i due anni precedenti le divisioni non avevano fatto parte del Corpo di Cavalleria, ma erano state assegnate singolarmente ai corpi d'armata ed avevano fornito turni dei reparti appiedati, a difesa di alcuni tratti di linea.

Dai resoconti dei corrispondenti dei giornali inglesi e dalla relazione ufficiale britannica si possono trarre gli elementi per ricostruire in parte l'azione della cavalleria britannica durante i sanguinosi combattimenti avvenuti sul fronte occidentale. In sostanza fu impiegata in grosse unità, sia appiedata, sia a cavallo, ed in piccoli nuclei che avevano il compito di proteggere gli elementi di fanteria nella loro ritirata.

Nella battaglia di Arras, il 9 aprile 1917, le pattuglie di cavalleria francese operarono nuovamente con la fanteria e vi fu la possibilità di intervento di un corpo di cavalleria - su tre divisioni - tenuto a portata di impiego e che, il 10 aprile, dopo la caduta del terzo sistema difensivo germanico, tentò di avanzare ma fu arrestato dal fuoco delle mitragliatrici.

La Battaglia di Cambrai del 20 novembre 1917 fu un esempio veramente tipico delle predisposizioni tattiche, con cui, dopo una minuziosa preparazione logistica, il comando superiore britannico aveva preso a sfruttare il successo di un attacco di sorpresa impiegando Grandi Unità di cavalleria. La sorpresa doveva realizzarsi conduceodo l'attacco senza preparazione di artiglieria, coll'irruzione di numerosi carri d'assalto che accompagnavano la fanteria e con la puntata del Corpo di Cavalleria sulle comunicazioni nemiche. L'irruzione dei carri d'assalto e l'attacco delle fanterie britanniche sorpresero all'alba i Tedeschi. Favorito dalla pioggia, cbe ostacolava l'azione dell'aviazione, e preceduto dalle sue pattuglie che operavano nuovamente insieme agli elementi avanzati di fanteria ed ai carri d'assalto, il Corpo di Cavalleria britannico, formato dalla la, 2 a e Y Divisione e da una brigata della 43, schierato con due divisioni in prima linea ed una in seconda, era già verso mezzogiorno sul campo di battaglia.

La distruzione dei ponti sul canale della Schelda fermò l'avanzata della divisione di cavalleria di destra127 e permise l'accorrere dei rinforzi tedeschi, mentre la divisione di sinistra fu nettamente arrestata dalla resistenza nemica; ma alle 16 i] tempo necessario al passaggio del canale della Schelda e la brevità della giornata invernale fecero sospendere l'operazione, visto che lo sfruttamento del primo successo era divenuto irrealizzabile.

Nei primi giorni del marzo 1918 cinque brigate di cavalleria indiana della 4a alla 5a Divisione di cavalleria furono inviate in Egitto e la Brigata di Cavalleria canadese passò a disposizione del Comando Supremo.t28 Così il Corpo di Cavalleria rimase costituito da tre sole divisioni. Verso la

126 AUSSME Fl 142 Appunti sulla cavalleria britannica e il suo impiego a/la fronte occidentale, 21 aprile 1918. 127 Meritevole di speciale menzione l'azione dello squadrone di testa del reggimento Fort Garry - Brigata di cavalleria canadese della s• Divisione - il quale, gettatosi in terreno paludoso per attraversare il canale della Schelda e ritenutosi seguito ed appoggiato dal resto del reggimento, continuò celermente l'avanzata, passò attraverso i varchi dei reticolati, riconosciuti in precedenza, attaccò una batteria ne sciabolò i serventi, penetrò per oltre due chilometri in profondità della zona nemica e poi ritornò conducendo con sé 300 prigionieri, perdite subite: 40 cavalieri e i cavalli quasi tutti feriti. 128 Sulla campagna in Egitto sarebbe interessante un apposito srudio sul ruolo che questa ebbe nelle operazioni di controgueniglia.

metà del mese furono ritirati tutti reparti appiedati e la cavalleria fu rimessa a cavallo, proprio in tempo per prendersi in pieno la "legnata" della Somme. Il 21 marzo ebbe inizio l'offensiva tedesca sulla fronte della Somme: 6.000 cannoni tedeschi aprirono il fuoco sugli 80 chilometri di fronte compresi fra Croisilles e La Fere, in Piccardia. Dopo solo cinque ore di preparazione, 63 divisioni germaniche attaccarono. La 3a Armata britannica indietreggiò; ma le 17 divisioni della 5a si sfasciarono molto peggio di quelle italiane a Caporetto, determinando sul fronte uno squarcio lungo 15 chilometri e consentendo ai Tedeschi di puntare su Amiens, la cui presa avrebbe separato i Francesi dagli Inglesi.

Il 22 marzo reparti di cavalleria britannica furono impiegati a tenere la linea tra Ram e Hollezy, il 23 la cavalleria fu impegnata per arginare l'inarrestabile avanzata dei tedeschi, il 25 la cavalleria combatteva suli'Oise, e quando Noyon fu abbandonata, difese delle posizioni a sud di essa, sulla riva destra del fiume. Nella notte sul 26 reparti di cavalleria tentarono di impadronirsi delle alture di Porquericourt, a nord ovest di Nyon, sulla linea della Divette. Ma intanto i Tedeschi puntavano in forza su Montdidier; Amiens era seriamente minacciata e la cavalleria vi dovette accorrere, benché fosse già ammassata ad occidente di Montdidier. Nella notte sul 30 esse si portò a Boves, a sud est di Amiens. La mattina del 30 la situazione intorno a Moreuil si fece critica, e la cavalleria intervenne nella lotta, combatté a cavallo e a piedi e riuscì a tenere le posizioni lungo la strada Moreuil-Démuin. Nella stessa giornata reparti di cavalleria si trasferirono qualche chilometro più a Nord, per difendere con le truppe australiane Marcelcave e la ferrovia di Amiens. Nella zona fra la Somme e la Luce i combattimenti continuano violenti, il 31 marzo la cavalleria combatté nel terreno boschivo intorno a Démuin, e riuscì a respingere gli attacchi in forza sferrati dei Tedeschi.

Intanto le riserve britanniche erano state bruciate in un batter d'occhio e, mentre le strade s'intasavano di civili in fuga e di sbandati, accorsero 50 divisioni francesi che, il 4 aprile, riuscirono a chiudere la falla. Le tre divisioni di cavalleria britannica avevano combattuto ininterrottamente per 10 e più giornate e adesso, ristabilita dai Francesi la situazione, i cavalieri britannici poterono trovare il meritato riposo. Il 3 aprile solo la la Divisione di Cavalleria era ancora in linea con i] XIX Corpo d'Armata, all'estrema ala meridionale dello schieramento britannico, mentre le divisioni 2a e 3a erano passate e far parte dell'Armata di Riserva di Gough.114 aprile, col completamento dell'entrata in linea dei Francesi, anche la la Divisione passava nelle retrovie. Il 7 aprile tutto il corpo di cavalleria formava parte della riserva della nuova 4a armata, comandata da Sir Henry Rawlinson. Ma non era finita. Mentre il conto dei morti e dei feriti era appena all'inizio ed i primi 90.000 inglesi venivano avviati ai campi di prigionia in Germania, il 9 aprile le truppe del Kaiser attaccarono sulla Lys. Di nuovo la linea saltò, mentre le riserve ed i rincalzi alleati si liquefacevano.

Quando finalmente i Tedeschi si fermarono altri 204.000 inglesi mancavano all'appello e 24.000 di loro erano prigionieri.

I Tedeschi avevano attaccato ad occidente di Lilla, nella zona di Arrnentières oltre che sulla Lys, e la nuova azione si era sviluppata nei giorni seguenti da Ypres sino al Canale di La Bassée. Il corpo di cavalleria fu quindi chiamato più a nord e si trovò, il 12, nelle retrovie della 3a Armata del generale Byng a sostenere dei combattimenti veramente epici.129

Nell'offensiva alleata della Somme del1'8, 9 elO agosto 1918 vi fu un altro esempio di impiego di masse di cavalleria, per sfruttare il successo in seguito alla rottura di una fronte stabilizzata aperta grazie ad un attacco di sorpresa. Venne impiegato a tale scopo il corpo di cavalleria britan-

129 Field MarshaJ Lord CARTER, Britain's Army in the 20th century, in assocìatìon with The Imperia! War Museum, London, Macmillan, 1998.

nico composto di tre divisioni -1 a, 23 e 3a - aJle quali furono assegnate anche aliquote di carri d'assalto leggeri. L'azione offensiva iniziata alle 4 del mattino del1'8 agosto, favorita dalla nebbia, riuscì: in poche ore furono raggiunti gli obiettivi assegnati alla fanteria. Poco dopo le 9 il Corpo di Cavalleria avanzò con due divisioni in prima linea ed una in seconda, precedute a loro volta da squadroni d'avanguardia. Oltrepassata 1a linea della fanteria in movimento, la cavalleria penetrò rapidamente per 4-6 chilometri di profondità dalla linea della fanteria nelJa zona nemica e catturò prigionieri ed artiglierie. Accurate predisposizioni erano state prese per il passaggio di una divisione attraverso la Luce (affluente della Somme). Sopraggiunta la sera. la resistenza nemica era divenuta considerevole. Il giorno appresso fu rinnovato dalla fanteria l'attacco su tutta la fronte e furono fatti nuovi e sensibHi progressi, nonostante la crescente resistenza opposta dai tedeschi. Anche durante questa giornata la cavalleria britannica fu fortemente impegnata: essa aveva il compito di sostenere strettamente l'attacco della fanteria e cogliere quaJunque occasione per oltrepassarla e spingersi sugli obiettivi, compito che disimpegnò con slancio ed ardimento. Nella notte le due divisioni di cavalleria che si erano venute a trovare in prima linea furono rilevate da truppe di fanteria e furono ritirate nella valle della Luce, per portare ad abbeverare i cavalli. Nella giornata l'avanzata era stata di ben 6 chilometri!

Contrariamente alle informazioni raccolte, i Tedeschi opposero una forte resistenza, la quale, unita alle difficili condizioni del terreno, sconvolto dalla battaglia. rese impossibile alla cavalleria di avanzare. Solo la brigata di cavalleria canadese riuscì a compiere uno sbalzo di circa 4 chilometri e ad impadronirsi di una località, poi consegnata alla fanteria. Analoghe erano state le predisposizioni da parte dell'annata francese, operante sulla destra degli Inglesi, per impiegare il II Corpo di Cavalleria francese con analoga missione, ma la rottura del fronte tedesco non si era verificata. È indubbio che i risultati degli Alleati furono scarsi, perché i Tedeschi ristabilivano presto la linea appoggiandosi ad una sistemazione difensiva già predisposta in profondità. In tre giornate di combattimento, oltre ad un bottino dichiarato "rilevante", il Corpo di Cavalleria riuscì a catturare oltre 3.000 prigionieri, ma perse 700 uomini ed ebbe circa 2.300 cavalli fuori combattimento.

Notevole fu l'azione della cavalleria il primo giorno, nel quale essa seppe trarre profitto dal vantaggio datole dalla sorpresa e dalla rapjdità deJJ'avanzata, sfruttando il terreno, leggermente ondulato e quasi tutto unito. Manovrando a cavaJJo, a celere andatura, pur mantenendo un buon contatto con la fanteria, l'oltrepassò e aggirò i centri di resistenza nemici, che poi occupò appiedando, in attesa dell'arrivo della fanteria amica, facilitando così l'avanzata generale. La celere andatura sottrasse in parte i reparti alle eccessive perdite dovute al fuoco delle mitragliatrici germaniche, le quali però, è bene specificarlo, erano dotate di un campo di tiro limitato e non potevano, senza muovere il treppiede, seguire un bersaglio che si spostava celermente. La cavalleria non fu sottoposta nemmeno a violenti tiri di artiglieria, però si dovette arrestare dinanzi alle posizioni efficacemente difese dalle mitragliatrici. Il notevole numero dei prigionieri catturati comprovò, come lo stesso maresciallo Hindenburg confermò poi nella parte deJJe sue memorie relativa a quest'offensiva, che l'azione della cavalleria aveva notevolmente contribuito ad accrescere la demoralizzazione dei Tedeschi.

Nella battaglia di Le Cateau dell '8, 9 e 10 ottobre l 918 la missione del Corpo di Cavalleria britannico - la, 3a e 4a divisione - fu analoga a quella dell'azione precedente.

L'8 ottobre i carri d'assalto superarono facilmente le incomplete organizzazioni difensive nemiche e penetrarono per 5 o 6 km entro la zona avversaria.130 Durante tutto il resto della giornata, l'avan-

' 30 A questo punto è bene sottolineare come, benché sorpresi dal primo impiego dei carri armati inglesi. i Tedeschi non solo ne avessero approntati rapidamente di propri, ma avessero aJtrettanto rapidamente scoperto che i pezzi da campagna da 75 erano di solito sufficienti ad arrestare qualsiasi carro armato dell'epoca.

zata della cavalleria non riuscì, perché i Tedeschi si erano ritirati ordinatamente, presentando una continua barriera di mitragliatrici e di artiglierie. Nella notte il Corpo di Cavalleria fu soggetto ad un bombardamento aereo che gli inflisse delle perdite.

Il giorno appresso, senza scoraggiarsi, la cavalleria britannica seguì pazientemente lo sviluppo del combattimento della fanteria. Seppe cogliere prontamente il fugace momento adatto ad un suo intervento, che eseguì con una rapida manovra, combinando la celere azione a cavallo con l'azione a piedi, appoggiata dal fuoco della sua artiglieria a cavallo e dalle sue autoblinde. Le sue modalità d'azione furono analoghe a quelle indicate nel precedente esempio. Precedé la fanteria raggiungendo gli obiettivi ricevuti e compiendo uno sbalzo in avanti di circa 16 chilometri. Catturò prigionieri e pezzi di artiglieria.131

Come si vede l'impiego della cavalleria anche sugli altri fronti fu analogo all'uso fatto sul fronte italiano. Unico punto di differenza: gli Inglesi mantennero un apposito intero Corpo di Cavalleria completamente equipaggiato per questo scopo.

131 C. RM. F. CRUTWELL. The Histo,y of the Great War, 1914-1918, Oxford, 1936.

This article is from: