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Il Fascicolo sanitario elettronico nell’esperienza italiana: beneici
Potenziali E Criticit Da Affrontare
Laura Uccello Barretta
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1. Introduzione
Nell’ultimo decennio l’impiego degli strumenti informatici nella PA è andato crescendo, sulla scorta delle previsioni legislative che, recependo gli stimoli provenienti dalle istituzioni europee1, hanno sempre più spesso incentivato negli ufici pubblici l’uso del digitale sia nei rapporti tra amministrazioni che tra queste ultime e i privati2 .
1 Tra i principali documenti europei con le quali le istituzioni UE hanno evidenziato l’importanza dell’uso dell’informatica da parte delle amministrazioni nazionali, possono essere ricordati: Commissione europea, Piano strategico Europa 2020, reperibile sul sito www.ec.europe.eu/eu2020/pdf; Commissione europea, Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni. Un’agenda digitale europea, Bruxelles, 19.5.2010, COM(2010)245 deinitivo, reperibile su www.eur-lex.europa.eu. Sul tema della sanità digitale, in particolare, si annoverano la Direttiva 2011/24/UE, con particolare riferimento agli artt. 11 (“Riconoscimento delle prescrizioni rilasciate in un altro Stato membro”) e 14 (“Assistenza sanitaria online”) nonché Commissione europea, eHealth Action Plan 2012-2020 – Innovative Healthcare for the 21th Century, Brussels, 6.12.2012, COM(2012)736 inal, reperibile su www.ec.europe.eu/digital-single-market/ en/news/ehealth-action-plan-2012-2020-innovative-healthcare-21st-century.
2 Sotto questo speciico proilo, si pensi all’introduzione dell’art. 3-bis nella legge n. 241/1990, avvenuta ad opera della legge 11 febbraio 2015, n. 15, il quale recita che «Per conseguire maggiore eficienza nella loro attività, le amministrazioni pubbliche incentivano l’uso della telematica nei rapporti interni, tra le diverse amministrazioni e tra queste e i privati». Più in generale, si segnala che con il d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82 è stato introdotto nel tessuto giuridico nazionale il c.d. Codice dell’Amministrazione
Nodi virtuali, legami informali: Internet alla ricerca di regole
In questo contesto generale, anche la sanità è stata interessata da un crescente processo di digitalizzazione, tutt’oggi in ieri, che si è declinato sui diversi fronti dell’e-government, dell’e-procurement e degli e-services3 .
Nel prosieguo del lavoro, ci si soffermerà sulle principali iniziative avviate in Italia nel campo dell’e-health, concentrandosi poi sui beneici e sulle criticità legate all’impiego del Fascicolo sanitario elettronico (Fse).
2. Le iniziative e-health in Italia: lo stato dell’arte digitale. Per un approfondimento sul CAD, ex multis, E. Carloni, Codice dell’amministrazione digitale – Commento al d.lgs. 7 marzo 2005, n. 82, Rimini, Maggioli, 2005;
Nel contesto della tripartizione in macro-settori sopra riportata, che individua i tre campi elettivi di applicazione delle tecnologie informatiche in sanità, l’ambito degli e-services può a sua volta essere scomposto in diverse micro-aree4, le quali, lette complessivamente, forniscono un quadro abbastanza completo delle iniziative che sono state avviate in Italia nel settore dell’e-health.
La menzionata classiicazione consente di incasellare in tre micro-settori le principali iniziative di sanità digitale conosciute dall’ordinamento italiano.
G. Cassano, C. Giurdanella (a cura di), Il codice della pubblica amministrazione digitale – Commentario al d.lgs. n. 82 del 7 marzo 2005, Milano, Giuffrè, 2005;
I. D’Elia,
M. Pietrangelo, Il Codice dell’amministrazione digitale nel processo di sempliicazione normativa: genesi e criticità, in Informatica e dir., 2005, 9 ss.
3 Cfr. A. Paltrinieri, Sanità e Internet: la sida degli e-services per la salute, in Tendenze nuove, 3, 2002, 375, il quale afferma, appunto, che l’introduzione del digitale in sanità sia avvenuta in relazione a tre macro-settori, che egli deinisce, rispettivamente, e-government, e-procurement e e-services. Nel primo caso, Internet costituisce uno strumento di governo del sistema sanitario complessivo; nel secondo, un mezzo di eficienza negli approvvigionamenti; nell’ultimo, uno strumento innovativo per l’erogazione dei servizi.
4 Anche questa classiicazione si ritrova in A. Paltrinieri, Sanità e Internet, cit., 380-385. L’A. fa riferimento alle seguenti categorie di servizi sanitari digitalizzati: servizi informativi clinici e di outcome; gestione di dati sanitari personali; sostegno a pazienti cronici in un’ottica di continuità assistenziale; traduzione informatica di servizi già erogati in modalità tradizionali.