TRENTINI
MONDO
nel
MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO onlus ADERENTE ALLA F.U.S.I.E
4/2014
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Trento - Taxe Percue
anno 57°
Il Circolo trentino di Norimberga (Germania) ha ospitato il Gruppo giovani, che ha presentato i prodotti trentini.
CIRCOLI, DELEGAZIONI E FEDERAZIONI/COORDINAMENTI DI CIRCOLI dell’Associazione Trentini nel Mondo - onlus
Coordinamenti Argentina, Australia, Benelux, Bosnia, Brasile, Canada, Cile, Germania, Messico, Paraguay e Uruguay Argentina - 57 circoli - 1 delegazione Alta Gracia, Avellaneda, Azul, Bahia Blanca, Bariloche, Buenos Aires, Catamarca, Chajarì, Chilecito, Colonia Tirolesa, Concepción del Uruguay, Concordia, Cordoba, Cordoba Sud, Corrientes, Corzuela, Cruz del Eje, Formosa, General Roca, General San Martín, La Carlotta, La Plata, La Toma, Lanteri, Las Breñas, Machagai Plaza, Makallè, Malabrigo, Malagueño, Mar del Plata, Mendoza, Olavarria, Pampa del Infierno, Presidente Roque Sáenz Peña, Puerto Tirol, Quitilipi, Reconquista, Resistencia, Río Cuarto, Romang, Rosario, Salta, San Jaime, Sampacho, San José (Depto. Colon), San Nicolas de los Arroyos, Santa Fé, Santa Rosa de la Pampa, Tandil, Tucuman, Venado Tuerto, Viedma, Villa Carlos Paz, Villa General Belgrano, Villa Ocampo, Villa Regina, Zárate - Comodoro Rivadavia Australia - 8 circoli - 2 delegazioni Adelaide, Canberra, Mackay, Melbourne, Myrtleford, Perth, Sydney, Wollongong - Tasmania, Townsville Belgio - 4 circoli - 1 delegazione Bruxelles, Charleroi, La Louviére, Liegi – Limburgo Bolivia La Paz
- 1 circolo
Bosnia - 3 circoli Sarajevo, Stivor, Tuzla Brasile -
Canada - 5 circoli Alberta, Montreal, Toronto, Vancouver, Windsor & Detroit Cile - 3 circoli Copiapò, La Serena, Santiago Colombia Bogotá
- 1 circolo
Danimarca Copenaghen
- 1 circolo
Federazioni ITTONA (Canada e Stati Uniti) Messico - 13 circoli - 1 delegazione Aguas Calientes, Citlatepetl, Città del Messico, Colonia Manuel Gonzalez, Colonia Manuel Diez Gutierrez, Cordoba, Huatusco, Monterrey, Puebla, San Luis de Potosí, Tijuana, Veracruz, Xalapa - Cuernavaca Paraguay - 10 circoli Asunción, Atyrà, Caacupé, Caaguazù, Concepción, Fernando de la Mora, Lambaré, Luque, Paso Barreto, San Pedro Ycuamandiyù
Ex emigrati - 3 circoli Australia, Stivor (BIH), Svizzera
Peru Lima
Francia - 3 circoli Grenoble, Lorena, Parigi
Portogallo Portogallo
Germania - 7 circoli - 1 delegazione Colonia, Dortmund, Friedrichshafen, Monaco, Norimberga, Reno Neckar, Stoccarda – Berlino
Romania Romania
Gran Bretagna - 1 circolo - 1 delegazione Londra - Manchester Italia - 13 circoli Biella; Borgosesia; Brescia; Bresciani amici del Trentino; Como; Famiglia Trentina di Roma; Friuli; Milano; Pontino; Predazzani nel Mondo; Roma; Società Americana di Storo; Trieste Lussemburgo Lussemburgo
- 1 circolo
62 circoli
Ascurra, Belo Horizonte, Bento Gonçalves, Blumenau, Brusque, Caxias do Sul, Colatina, Coronel Pilar, Corupà, Curitiba, Divino di Laranjeiras, Encantado, Erexim, Florianopolis, Garibaldi, Gasparin, Gramado, Guaramirim, Indaial, Jahú, Jaraguà do Sul, Joinville, Jundiaì, Laurentino, Londrina, Luzerna, Nereu Ramos, Nova Brescia, Nova Trento, Ouro Fino, Passo Fundo, Pedrinhas Paulista, Piracicaba, Porto Alegre, Presidente Getulio, Rio de Janeiro, Rio do Oeste, Rio do Sul, Rio dos Cedros, Rodeio, Salete, Salvador, São Paulo, Sananduva, Santa María, Santa Olímpia, Santa Teresa, Santa Tereza do Rio Taquarì, São Bento do Sul, São João Batista, Sao Miguel do Oeste,São Sepe, São Valentim do Sul, Taiò, Tapejara, Trentin, Três de Maio, Tucunduva, Venda Nova do Emigrante, Veranòpolis, Vitoria, Xanxerè
L’elenco è consultabile (completo con indirizzi e nomi dei presidenti) sul nostro sito internet: www.trentininelmondo.it
- 1 circolo
Serbia Indija
- 1 circolo
- 1 circolo
- 1 circolo
Stati Uniti - 21 circoli Alliance, Chicago, Cleveland, Denver, Hazleton, Milwaukee, Minnesota, New England, New York, Norway, Ogden, Pittsburgh, Readsboro, San Francisco, Solvay, South Alabama, South East Pennsylvania, Southern California, Washington, Wyoming Sud Africa - 2 delegazioni Pretoria, Cape Town Svizzera - 8 circoli Amriswil, Basilea, Sciaffusa, Ticino, Winterthur, Zofingen, Zug, Zurigo Uruguay - 5 circoli Carmelo, Cerro Largo, Colonia del Sacramento, Montevideo, Rivera (S. Ana do Livramento - BR) Venezuela Caracas
- 1 circolo
EDITORIALE SOMMARIO Pagine 2-3 ASSEMBLEA Pagine 4-5 TRENTINO E MESSICO: TERRE COMUNICANTI Pagine 6-7 UNAIE Pagina 8 ATTUALITÀ Pagine 9-10 GENTE E FATTI Pagine 11-14 REPORTAGE Pagine 15-17 IL GRUPPO GIOVANI A NORIMBERGA Pagina 18 L’INCONTRO CON I NUOVI COORDINATORI Pagine 19-20 CIRCOLI (Piracicaba, Santana, Rio do Sul, Monaco di Baviera)
Pagine 21-23 EVENTI Pagina 24 ABBONAMENTI
ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO O.n.l.u.s. Presidente Alberto Tafner
Direttore Anna Lanfranchi
TRENTINI NEL MONDO Mensile dell’Associazione Trentini nel Mondo aderente alla F.U.S.I.E Direzione, amministrazione e redazione
Via Malfatti, 21 - 38122 TRENTO Tel. 0461/234379 - Fax 0461/230840 sito: www.trentininelmondo.it e-mail:info@trentininelmondo.it Direttore responsabile Maurizio Tomasi Comitato editoriale G. Bacca, M. Bazzocco, A. Bazzanella, F. Casagrande, B. Cesconi, C. Ciola, M. Dallapè, P. Dalla Valle, A. Degaudenz, C. Donei, P. Duranti, E. Formilan, B. Fronza, L. Imperadori, A. Lanfranchi, E. Lorenzini, G. Michelon, G. Molon, A. Piccolotto, L. Pontalti, F. Pisoni, S. Regazzola, G. Sbetti, A. Tafner, M. Viola Hanno collaborato: R. Barchiesi - S. Corradini - G. Degasperi F. Bocchetti Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 62 - 6 febbraio 1958 STAMPA: Grafiche Dalpiaz srl Ravina di Trento (TN) Quote di adesione: Italia: Euro 20,00; Europa; Euro 20,00 Sud America: Euro 20,00; Nord America e Australia: Euro 25,00 Socio - Euro 55,00 Conto corrente postale n. 12509386 N. 4 APRILE 2014 Stampato il 27 MAGGIO 2014
In copertina: foto di gruppo nella sede del Circolo trentino di Norimberga-Fürth.
DA TROPPI ANNI LA TRENTINI NEL MONDO È «SOTTO ATTACCO» PER I PROGETTI IN SUDAMERICA
È il momento di fare chiarezza evitando pregiudizi e malafede Non è mai elegante e forse non è nemmeno appropriato parlare in propria difesa, ma questa volta sentiamo di poterlo (e anche di doverlo) fare, per l’intera comunità trentina. La Trentini nel Mondo nella bufera. Questo uno dei titoli apparsi a metà maggio sui giornali locali non appena uscita la notizia che la Corte dei Conti ha deciso la citazione in giudizio di otto persone: cinque della Provincia e tre dell’Associazione, alle quali il Pubblico Ministero contesta l’ipotesi di danno erariale, relativa all’erogazione e successiva gestione di contributi per iniziative di solidarietà internazionale. Al di là della terminologia giudiziaria spesso ostica, titoli e articoli apparsi sui giornali hanno suscitato nella gente un primo effetto, facendo pensare che qualcuno “ci ha mangiato sopra”. Ma non è così e nemmeno la magistratura contabile ipotizza questo tipo di comportamento. Purtroppo però da tempo viviamo in un clima di malcontento generale e di rabbia sempre più diffusa nei confronti della politica e del “potere” più in generale, per cui la lettura dei titoloni dei giornali, le fotografie e la rilevanza data alla notizia hanno contribuito inevitabilmente a sviluppare la formula matematica transitiva: se sei sul giornale e sei collegato all’uso di denaro pubblico, per forza di cose sei un ladro. C’è chi addirittura ipotizza un “sistema” e chi, furbescamente o per ignoranza, confonde la solidarietà internazionale (con ipotizzati 12 milioni di contributi), con la solidarietà agli emigrati (con poco meno di 500 mila euro di stanziamento): diciamo una volta per tutte che sono due cose diverse e che nella prima l’Associazione non c’entra per nulla, in quanto interviene solo a sostegno dei trentini all’estero. Detto questo, non ci vogliamo nascondere dietro cortine fumogene o depistare eventuali responsabilità, tanto è vero che stiamo attendendo (con il magone, ma anche con fiducia) che arrivi il momento del giudizio in modo che si possa fare chiarezza
La Corte dei Conti ha deciso la citazione in giudizio di otto persone, cinque della Provincia e tre dell’Associazione, alle quali viene contestata l’ipotesi di danno erariale, relativa all’erogazione e successiva gestione di contributi per iniziative di solidarietà internazionale. Noi della Trentini nel mondo siamo pronti ad essere giudicati, ma siamo altrettanto pronti a rivendicare con forza anche la nostra onestà intellettuale e a difendere il nostro operato di volontari spinti dal solo spirito solidaristico una volta per tutte. Da troppi anni la Trentini nel Mondo è sotto attacco da chi ha vendette personali da compiere, da chi ha antiche storie da risolvere, da chi la ritiene un “soggetto politico” da combattere, da chi ritiene che chiunque maneggi denaro pubblico sia (o diventi) un disonesto. Forse non tutto il male viene per nuocere e forse è davvero giunto il momento che si faccia chiarezza una volta per tutte, senza pregiudizi, senza preconcetti e senza malafede. Questo non vuol dire che la Trentini nel Mondo si ritenga infallibile, in quanto in oltre mezzo secolo di attività è sempre possibile compiere qualche errore, pestare qualche piede, provocare qualche invidia: in fin dei conti l’Associazione è portata avanti da esseri umani che, in quanto tali, possono anche sbagliare. Su questo siamo pronti ad essere giudicati, ma siamo altrettanto pronti a rivendicare con forza anche la nostra onestà intellettuale e di azione e a difendere il
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nostro operato di volontari spinti dal solo spirito solidaristico. Siamo pronti a rivendicare anche il valore del buon senso, che a volte è risultato indispensabile per poter superare ostacoli e difficoltà di lavoro soprattutto in realtà decisamente diverse dalle nostre: diverse non per le persone che vi abitano e che possono essere migliori o peggiori che altrove, ma per le condizioni ambientali, per i sistemi politico/ amministrativi e per le abitudini differenti dalle nostre pratiche quotidiane. C’è da dire infine che la Trentini nel Mondo ha lavorato per quasi sessant’anni in una molteplicità di settori, di cui i Progetti costituiscono solo una parte dell’attività svolta negli ultimi vent’anni e la nostra ricompensa è stata solo la soddisfazione di aver fatto qualche cosa di utile per i trentini che hanno lasciato la propria terra. Il nostro rimpianto è quello di non aver potuto fare qualche cosa di più. Alberto Tafner 4 - 2014
AGENDA IL DOCUMENTO CONTABILE RELATIVO AL 2013 CHIUDE CON UN AVANZO DI ESERCIZIO DI QUASI DIECIMILA EURO
Bilancio approvato all’unanimità dall’assemblea riunita il 28 aprile «Vi dico grazie perché i valori della solidarietà portati avanti dalla Trentini nel Mondo fin da quando è stata fondata, sono gli stessi che hanno accompagnato lo sviluppo socio-economico del Trentino e perché tenete duro in tempi che sono sempre più difficili anche dal punto di vista economico»: Ugo Rossi, presidente della Giunta provinciale di Trento e assessore provinciale all’emigrazione, ha iniziato con queste parole il suo intervento all’assemblea annuale ordinaria della Trentini nel mondo, che si è svolta il 28 aprile presso la sede dell’Associazione in via Malfatti a Trento.
Ai lavori ha partecipato anche il presidente della Provincia di Trento e assessore all’emigrazione, Ugo Rossi, che ha ringraziato l’Associazione per il lavoro che continua a svolgere nel costruire, ampliare e rafforzare i contatti con gli emigrati trentini e con i loro discendenti
LA RETE VA SOSTENUTA E VALORIZZATA
Rossi ha preso la parola dopo l’approvazione (avvenuta all’unanimità) del bilancio consuntivo 2013 e ha più volte ribadito il valore e l’importanza per l’intera comunità trentina del lavoro svolto dall’Associazione, nel costruire, ampliare e rafforzare i contatti con gli emigrati trentini e con i loro discendenti. «La rete che avete realizzato è un patrimonio - ha proseguito Rossi - e può aiutarci a migliorare i nostri rapporti con il mondo, sia sotto il profilo delle relazioni che delle opportunità economiche». Grazie alla serietà, all’operosità, all’onestà e allo spirito di solidarietà dei suoi emigrati, all’estero il Trentino è diventato sinonimo di affidabilità e credibilità: e questo rappresenta una credenziale di grande rilevanza, ha affermato Rossi, da spendere sul terreno dell’internazionalizzazione.
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«La rete che avete realizzato è un patrimonio ha affermato Rossi - e può aiutarci a migliorare i nostri rapporti con il mondo, sia sotto il profilo delle relazioni che delle opportunità economiche. Chi ha il compito di far conoscere il nome e il marchio Trentino nel mondo - ha poi detto con riferimento alle iniziative messe in campo dalla Provincia per l’internazionalizzazione deve sapere che c’è un’associazione che già lo fa da quasi sessant’anni, con risultati positivi» «Chi ha il compito di far conoscere il nome e il marchio Trentino nel mondo – ha poi detto Rossi con riferimento alle iniziative messe in campo dalla Provincia per l’internazionalizzazione - deve sapere che c’è
un’associazione che già lo fa da quasi sessant’anni, con risultati positivi». Per questo, ha concluso il presidente della Giunta provinciale, «noi abbiamo voglia e interesse a collaborare con voi per sostenere e valorizzare la rete».
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Nella sua relazione, il presidente della Trentini nel mondo, Albero Tafner, partendo dalla constatazione che il mondo intero è attraversato da una importante crisi economica, se non addirittura strutturale dell’intera società, aveva con forza sostenuto che «non si può restare ancorati ad abitudini e schemi tradizionali, solo perché se hanno funzionato per mezzo secolo debbono continuare a funzionare all’infinito. Se vogliamo che la nostra Associazione possa continuare a rimanere un punto di riferimento importante per i trentini e per il Trentino, dobbiamo cercare di interpretare e accompagnare i profondi mutamenti in atto, difendendo fino all’ultimo quei valori di dignità e solidarietà che rendono forte l’identità trentina, ma anche sforzandoci di cambiare modo di pensare (se necessario) per mettere in atto tutte le strategie necessarie per salvare il nostro futuro». Un’affermazione che è stata condivisa anche da Ugo Rossi. ATTIVITÀ TRADIZIONALI E SPERIMENTAZIONE
Nella sua analisi della situazione del momento, Tafner ha poi sostenuto che si deve prendere atto «che oggi tutti si trovano a combattere l’incertezza del futuro e le incombenti difficoltà economiche e che la linea dell’interesse verso il sociale, la solidarietà umana e questo tipo di volontariato è rivolta decisamente verso il basso». In questo pur difficile contesto «il lavoro dell’Associazione continua ad andare avanti sia nel campo delle attività tradizionali
AGENDA «Il lavoro dell’Associazione continua ad andare avanti sia nel campo delle attività tradizionali che nella sperimentazione di nuove iniziative - ha affermato Tafner nella sua relazione - nella convinzione che rappresentiamo un potenziale ancora grandemente inespresso per la comunità trentina e che possiamo fare ancora molto e dare ancora tanto ai trentini ed al Trentino, per cui l’Associazione si sente particolarmente impegnata nel processo di trasformazione che dovrà portare nuova vitalità e aggiungere nuovi scopi soprattutto alla presenza sul territorio»
NELLE FOTOGRAFIE. Qui sopra (da sinistra) il vice presidente della Trentini nel mondo, Aldo Degaudenz (che ha condotto i lavori dell’assemblea), il presidente Alberto Tafner e il direttore Anna Lanfranchi. Qui sotto, Bruno Cesconi, presidente del Collegio dei Revisori dei conti. Sull’altra pagina, uno scorcio della sala e l’intervento del presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi.
che nella sperimentazione di nuove iniziative, nella convinzione che rappresentiamo un potenziale ancora grandemente inespresso per la comunità trentina». Tafner si è dichiarato convinto «che la Trentini nel Mondo (costituita dall’Associazione e da tutti i Circoli presenti nei vari Paesi) possa fare ancora molto e dare ancora tanto ai trentini ed al Trentino», per cui l’Associazione si sente particolarmente impegnata nel processo di trasformazione che dovrà portare nuova vitalità e aggiungere nuovi scopi soprattutto alla presenza sul territorio. RECIPROCITÀ E COMUNIONE D’INTENTI CON I CIRCOLI
«È solo nella nostra capacità di evolvere i rapporti tra l’Associazione ed i Circoli che possiamo ipotizzare un futuro positivo per tutti – ha chiarito Tafner nella sua relazione - per cui risulta urgente adeguare alcune metodologie di relazione all’interno della Trentini nel Mondo in modo da
questa direzione è stato fatto introducendo organicamente sul territorio i Coordinatori, in quei paesi dove la presenza dei Circoli trentini è particolarmente numerosa. Questa nuova figura di volontario (espressa dai Circoli e nominata dall’Associazione) è stata pensata proprio per favorire questo passaggio e per mettere in circolazione quel “valore aggiunto” costituito dai Circoli e dalla loro storia. «SCUOTERE LA POLVERE DELLE CONSUETUDINI»
renderla sempre più organizzata e partecipata. Noi crediamo di aver iniziato un processo che possa portare ad un diverso e sempre più positivo rapporto tra l’Associazione ed i Circoli: un rapporto che si basa sulla collaborazione, sulla reciprocità e sulla comunione d’intenti, nella convinzione che insieme si possa costituire davvero una Comunità Trentina solidale, partecipata e consapevole». Un primo concreto passo in
«Il lavoro più impegnativo che i Coordinatori sono chiamati a svolgere (almeno in questa prima fase) – ha detto Tafner - sarà quello di scuotere la polvere delle consuetudini e di alcune usanze che non risultano più attrattive (soprattutto tra i giovani) e che rischiano di far morire i Circoli d’inedia un poco alla volta. Si tratta dunque di aggiornare il modello del Circolo facendolo uscire dal suo ristretto ambito
territoriale, per farlo diventare parte attiva di un sistema nel quale l’Associazione farà la parte del “primus inter pares” all’interno di un network trentino aperto al mondo intero». Per Tafner quello che spetta ai Coordinatori arà un lavoro necessariamente lungo, «perché si tratta di cambiare modelli di pensiero radicati nel tempo e legati a mete che ormai (fortunatamente) sono state raggiunte, ma è un lavoro che vogliamo fare perché siamo convinti delle grandi potenzialità che la Trentini nel Mondo può ancora esprimere e soprattutto per i sentimenti profondi di affetto, di stima e di riconoscenza che ci legano alle comunità trentine all’estero». I dati del bilancio 2013 (con entrate per 1.265.613 Euro e uscite per 1.256.495, che chiude quindi con un avanzo di esercizio di 9.118 Euro) sono stati illustrati dal direttore dell’Associazione, Anna Lanfranchi, e poi dal presidente del Collegio dei revisori dei conti, Bruno Cesconi.
ERA LA PRIMA VOLTA CHE VENIVA ORGANIZZATO IN BOSNIA ERZEGOVINA
L’«Incontro dei Circoli d’Europa» quest’anno si è svolto a Tuzla Dal 1° al 4 maggio si è svolto a Tuzla, in Bosnia Erzegovina, l’«Incontro dei Circoli trentini d’Europa», un appuntamento che la Trentini nel mondo organizza ogni anno. Il programma dell’«Incontro» prevedeva una serie di riunioni per parlare dell’attività svolta dall’Associazione e dai Circoli. Sabato 3 maggio in partecipanti si sono poi trasferiti a Sarajevo, dove c’è stato l’incontro presso l’Ambasciata italiana con la comunità trentina locale, per la presentazione del libro curato dal Circolo Trentino di Sarajevo, che si intitola «Raccolta di studi 130 anni degli
Italiani in Bosnia Erzegovina». Domenica 4 maggio, lungo la strada del ritorno, la delegazione dell’Associazione ha fatto tappa anche a Stivor per partecipare alla messa e incontrare il Circolo trentino. Il maltempo che imperversava in quei giorni ha impedito alla delegazione trentina di fermarsi anche a Mahovljani, dove nell’agosto dell’anno scorso è stato inaugurato un monumento per ricordare i 130 anni dell’emigrazione trentina in quella località. Nel prossimo numero del giornale, riferiremo ampiamente sull’«Incontro».
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AGENDA
«Messico e Trentino: terre comunicanti», sei testimonianze al Trento Film Festival Jorge Lazzeri, Sergio Pederzini e Claudia Zilli sono discendenti di trentini emigrati in Messico sul finire dell’Ottocento: nati oltre oceano, ora vivono, lavorano e studiano a Trento. Sono stati loro, raccontando le loro storie personali, insieme a Renzo Tommasi e a Joel Antonio Pacheco Splinker, i protagonisti dell’incontro che si è svolto il 26 aprile presso la Sala della Fondazione Caritro di Trento, inserito nel programma del Film Festival di Trento. L’occasione per dare voce alle loro testimonianze, è stata offerta dalla concomitanza che il paese ospite dell’edizione 2014 del Film Festival era il Messico. La direzione della rassegna cinematografica ha accolto con piacere la proposta della Trentini nel mondo di prevedere uno spazio nel quale parlare dei legami che uniscono Trentino e Messico, che si sono creati attraverso l’emigrazione e che proseguono tuttora. «Messico e Trentino: terre comunicanti» era il titolo dell’in-
Jorge Lazzeri, Sergio Pederzini e Claudia Zilli, discendenti di trentini emigrati in Messico sul finire dell’Ottocento, che ora vivono, lavorano e studiano a Trento, sono stati i protagonisti insieme a Renzo Tommasi, Joel Antonio Pacheco Splinker e Marisela Morales di un incontro che si è svolto il 26 aprile contro, che è stato coordinato da Maurizio Tomasi, direttore del periodico «Trentini nel mondo», al quale ha partecipato anche il Console titolare del Messico a Milano, Marisela Morales (vedi articolo sulla pagina a fianco). Al saluto di apertura di Carlo Ancona, in rappresentanza del Film Festival, è seguito l’intervento di Renzo Tommasi, storico dell’emigrazione trentina in Messico, che ha descritto i flussi che hanno portato i trentini a colonizzare il Messico. Poi è stata la volta di Claudia Zilli, laureata in Relazioni Internazionali presso l’Università delle Americhe di Puebla in Messico
e dottoranda in Sociologia presso l’Università di Milano, che attualmente collabora con il Centro OCSE per lo sviluppo locale con sede a Trento. All’Università di Utrecht (Olanda) ha conseguito la specializzazione in metodi di ricerca sui temi migrazione, relazioni etniche e multiculturalismo, che l’hanno portata anche ad interessarsi delle sue origini italiane e trentine. Sergio Pederzini, universitario a Trento, ha raccontato di come il suo interesse a conoscere le sue origini, sia stato alimentato in famiglia, dove frequenti erano i richiami e i ricordi tramandati di generazione in generazione.
Anche Jorge Lazzeri Delsordo, compositore e direttore d’orchestra, ha avuto in famiglia gli stimoli per approfondire le sue origini trentine, che lo hanno portato a scegliere di trasferirsi a vivere nella terra dei padri. L’incontro è poi proseguito con l’intervento di Joel Antonio Pacheco Splinjer, che ha invece fatto il percorso inverso rispetto a quello degli avi di Jorge, Sergio e Claudia: Joel è infatti di origine messicana e a Trento ha trovato l’ambiente nel quale lavorare e formare una famiglia. Le conclusioni dell’incontro sono state fatte dal Console Marisela Morales (nella pagina a fianco il testo del suo intervento). Le varie testimonianze sono state arricchite da fotografie e brevi filmati, fra i quali anche quello dedicato a padre José Benigno Zilli Manica (prozio di Claudia Zilli), il massimo esperto di emigrazione italiana verso il Messico, tema sul quale ha scritto più di un libro.
Uno scorcio della sala. In alto, da sinistra: Renzo Tommasi, Claudia Zilli, Sergio Pederzini, Jorge Lazzeri, Joel Antonio Pacheco Splinker, Marisela Morales.
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AGENDA IL DISCORSO TENUTO DAL CONSOLE TITOLARE DEL MESSICO, MARISELA MORALES, A CONCLUSIONE DELL’INCONTRO
«È una circostanza unica per celebrare il legame fraterno fra Trentino e Messico» Le conclusioni dell’incontro del 26 aprile «Messico e Trentino: terre comunicanti», sono state affidate al Console titolare del Messico a Milano, Marisela Morales. Qui di seguito pubblichiamo il testo del suo intervento. «È per me un vero piacere e privilegio essere qui con tutti voi, soprattutto perché ho conosciuto dei bravissimi messicani che abitano qua in Trentino, nonché la bellissima comunità Trentina. Mi sento onorata di prendere parte al sessantaduesimo Trento Film Festival, e come donna messicana è per me un orgoglio che questa edizione sia dedicata al mio paese, il Messico. Vorrei, prima di tutto, ringraziare di cuore il Presidente Roberto De Martin per il gentile invito ad assistere a questa edizione del Trento Film Festival, e in particolare per l’opportunità datami di partecipare a questo incontro “Messico e Trentino, terre comunicanti” e poter così condividere con voi questo momento speciale che ci ha permesso di esplorare i forti legami che uniscono Trentino e Messico. In particolare ringrazio l’Associazione Trentini nel Mondo e la Provincia autonoma di Trento, per la loro collaborazione per aver creato questo interessante incontro. Ringrazio inoltre i relatori Renzo Tommasi, per averci resi partecipi della sua conoscenza sull’emigrazione trentina, Clau-
«Queste testimonianze raccontano storie di donne e uomini che con il loro impegno e coraggio sono partiti verso la terra promessa cercando di migliorare la loro vita e quella dei loro cari e con il loro lavoro hanno contribuito allo sviluppo del Messico, senza mai dimenticare le proprie origini» dia Zilli, Sergio Pederzini, Jorge Lazzeri e Joel Antonio Pacheco per aver condiviso con tutti noi la loro preziosa testimonianza piena d’emotività e per averci dato la possibilità di conoscere le forti relazioni ed apprezzare l’intenso scambio culturale che esistono tra il Messico e l’Italia e in particolare con la comunità trentina, un’occasione che assume i connotati di un’amicizia ritrovata, di legami familiari che vanno al di là di quelli istituzionali. Queste testimonianze raccontano storie di donne e uomini che con il loro impegno e coraggio sono partiti verso la terra promessa cercando di migliorare la loro vita e quella dei loro cari, e con il loro lavoro hanno contribuito allo sviluppo del
Messico, senza mai dimenticare le proprie origini; sono racconti che sottolineano la presenza di un proficuo rapporto di scambio e collaborazione, iniziato oltre 130 anni fa con la prima migrazione trentina in Messico, e che continua tutt’oggi grazie anche a un paese come l’Italia che ha sempre accolto a braccia aperte il popolo messicano. Le nostre storie di migrazioni hanno avuto un ruolo fondamentale nella formazione delle coscienze nazionali di entrambi i popoli, facendo sì che italiani e messicani condividano una stessa radice culturale, e la conferma di tutto questo è nel fatto che sono stati fondati numerosi circoli trentini in territorio messicano, ad Aguas Calientes, Citlaltepetl, Cit-
tà del Messico, Colonia Manuel Gonzalez, Colonia Manuel Diez Gutierrez, Cordoba, Huatusco, Monterrey, Puebla, San Luis de Potosí, Tijuana, Veracruz e Xalapa - Cuernavaca. Donne e uomini che anche se ormai sono figli del popolo messicano non hanno mai dimenticato le loro radici e cercano in tutti i modi di mantenere vivo lo spirito e le tradizioni italiane. Questo incontro ci ha offerto un momento di riflessione e un’occasione per rinsaldare i rapporti di amicizia e di fratellanza che il tempo rischia di interrompere e dimenticare; credo infatti che si tratti di una circostanza unica per celebrare e approfondire il legame fraterno che unisce e caratterizza Italia e Messico. Sono quindi convinta che sia molto importante contribuire a rafforzare questo vincolo, e mi impegno come rappresentante del Messico nel Nord Italia che farò del mio meglio per favorire, stimolare e dare continuità all’intenso scambio che già esiste tra i due paesi, in modo anche da poter offrire una risposta efficace alle domande provenienti da una collettività tanto vasta. Dunque vi invito calorosamente a godere pienamente del Trento Film Festival e a vivere questa manifestazione come un’opportunità per scoprire e riscoprire il mio amato Messico. Ringrazio tutti voi per la vostra partecipazione a questo stimolante e magnifico incontro».
Il Console del Messico ha visitato la sede dell’Associazione Per il Console del Messico a Milano, Marisela Morales, le giornate a Trento sono state molto intense. Arrivata il 25 aprile, ha partecipato ad alcuni degli appuntamenti dedicati al Messico inseriti nel programma del «Trento Film Festival» ed ha incontrato la comunità messicana che vive in Trentino. Accompagnata da Claudia Zilli, ha fatto visita anche alla sede della Trentini nel mondo e si è interessata dell’attività svolta dall’Associazione. «Sono molto grata per tutto
ciò che fate nei confronti della comunità messicana così come ammiro il vostro lavoro verso tutte le comunità trentine nel mondo» ha affermato Marisela Morales al termine dell’incontro. In occasione della visita, al Console è stata consegnata una trilogia «Tanti volti, un’unica comunità. Storia e realtà dei Circoli Trentini nel mondo» e una copia del numero speciale del nostro giornale, uscito nel dicembre 2006, interamente dedicato ai 125 anni dell’emigrazione italiana e trentina in Messico.
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UNAIE UNA RIFLESSIONE DI FRANCO NARDUCCI, PRESIDENTE DELL’UNAIE, SU UN TEMA DI ATTUALITÀ PER IL MONDO DELL’EMIGRAZIONE
Le associazioni avranno futuro se sapranno «aprirsi» ai giovani Con il nuovo assetto organizzativo che si è data nelle due ultime assemblee - rinnovando le cariche sociali e adattando lo statuto alle nuove esigenze - l’UNAIE si è ulteriormente attrezzata per affrontare le sfide che impone la revisione del rapporto con gli italiani nel mondo. Non si può negare, infatti, che una stagione si è chiusa e un’epoca egualmente vada concludendosi. Quella che, per intenderci, ha caratterizzato i grandi flussi migratori italiani del Dopoguerra fino agli anni Settanta, intorno ai quali è fiorito e si è perpetuato il tradizionale associazionismo italiano nel mondo che ha accompagnato fin dall’Ottocento il percorso dei nostri connazionali all’estero.
Le ricerche più recenti dimostrano che i nuovi emigrati possono essere accomunati ai vecchi per l’attaccamento alla terra d’origine e non disdegnano di ritrovare all’estero le espressioni culturali e culinarie, soprattutto, della terra d’origine ma rifuggono dalle formule associative tradizionali preferendo quelle virtuali. Inoltre, non amano farsi censire e catalogare, non si iscrivono all’Aire e non si preoccupano di votare molte aggregazioni di connazionali, hanno avuto anche il merito di promuovere e far approvare provvedimenti legislativi più favorevoli per la vita e il lavoro dei migranti stessi. Il più delle volte gli emigrati sono indotti a curare i rapporti più con le famiglie di origine che con il Paese da dove sono partiti, e quest’ultimo, nel tempo, mostra una forte propensione all’oblio dei propri connazionali. L’associazionismo italiano nel mondo si è fatto carico anche di questo problema, tenendo desti i rapporti culturali, economici e politici con la madrepatria battendosi per costituire organismi rappresentativi (Comites, CGIE, rappresentanze parlamentari, ecc.). Sul versante opposto, quello delle nazioni ospitanti, esso ha rappresentato non solo quel momento culturale che tutti conosciamo, ma è riuscito anche a organizzare la presenza politica nel Paese in cui ormai è radicato,
I GRANDI MERITI DELLE ASSOCIAZIONI
Se è vero, come concordano i più autorevoli studi in materia, che la semplice spinta a trovare migliori condizioni di lavoro e di vita all’estero, non sarebbe stata sufficiente a inserire i nostri concittadini nei Paesi di accoglienza senza che si sviluppassero catene migratorie di familiari e corregionali, le nostre associazioni, nazionali e regionali, hanno assolto egregiamente a questo compito. Esse hanno rappresentato un momento indispensabile di solidarietà, un punto di raccordo tra le diverse catene migratorie;
non solo, ma hanno organizzato la presenza politica nel Paese ospitante costituendo, il più delle volte, il più autorevole interlocutore delle autorità locali. Grazie anche al loro impegno sono migliorate le condizioni di vita e di lavoro dei migranti italiani e, attraverso i canali politici nei quali si sono sapute inserire
come dimostra il discreto numero di parlamentari e di amministratori locali italiani e di origine italiana. Nondimeno, attraverso diversi segmenti dell’associazionismo, si sono sviluppati i primi rapporti economici tra imprenditori italiani e stranieri e molti continuano ancora a seguire queste linee di contatto. Tuttavia, dobbiamo riconoscere che proprio il tema dell’associazionismo ha bisogno di essere rivisitato. A parte la chiusura, anche vitale, del ciclo migratorio del Dopoguerra, di cui si accennava all’inizio, con il conseguente problema anagrafico, che è visibile in tutti gli organismi rappresentativi italiani nel mondo, esiste il problema delle nuove migrazioni, che non può non incidere su di esso. L’ITALIA TORNA AD ESSERE UN PAESE DI EMIGRAZIONE
In un mondo in cui le persone non hanno mai cessato di passare da una nazione all’altra o da una regione all’altra per i più svariati motivi - crisi economiche e politiche, cambiamenti climatici, persecuzioni religiose, volontà di migliorare la propria condizione, ecc. - oggi i flussi migratori, anche grazie all’incremento demografico, investono attivamente quasi il tre per cento della popolazione mondiale e coinvolgono, con modalità diverse dal passato, anche l’Italia.
IL MINISTRO DEGLI ESTERI HA RISPOSTO AD UNA LETTERA INVIATA DAL PRESIDENTE DELL’UNAIE
«Sarà fornita ogni consentita assistenza ai cittadini italiani residenti in Venezuela» «La nostra Ambasciata a Caracas, il Consolato Generale nella stessa città e il Consolato a Maracaibo, in stretto coordinamento con i competenti uffici della Farnesina, si stanno adoperando per fornire ogni consentita assistenza ai cittadini italiani residenti nel Paese e continueremo a sensibilizzare le Autorità di Caracas affinché siano tutelati i diritti fondamentali degli Italiani residenti in Venezuela»: questo quanto scritto dal Ministro degli affari esteri, Federica Moghe4 - 2014
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rini, in risposta ad una lettera inviata da Franco Narducci, nella quale il presidente dell’Unaie esprimeva «la preoccupazione e l’ansia profonda che stanno vivendo indistintamente tutte le nostre associazioni per la sorte dei tantissimi cittadini italiani che vivono in Venezuela». L’iniziativa di sensibilizzare con una lettera il Ministro sulla situazione degli italiani in Venezuela, è stata fatta su sollecitazione dell’Associazione Trevisani nel mondo, che attraverso il
UNAIE
Protagonisti sono ancora una volta i giovani (generalmente in età lavorativa, tra i 25 e i 45 anni), mentre lo scenario è dato non più dai soliti Paesi sviluppati che sottraevano braccia a quelli sottosviluppati, bensì da un Occidente che segna il passo e dalle nazioni emergenti che lo accelerano. UNO SCENARIO MOLTO COMPLESSO
Tuttavia lo scenario si presenta ancora più complesso. I protagonisti delle nuove mobilità non inviano più le rimesse ai loro familiari, ma spesso sono sostenuti da questi ultimi nelle loro nuove esperienze. In un mondo che tiene sempre più chiuse le frontiere e accetta senza problemi solo le elevate professionalità, spesso l’esperienza è destinata a conclu-
I giovani che si muovono si forgiano una mentalità internazionale che rifugge dalle classificazioni tradizionali e sentono distante il tradizionale associazionismo, spesso infarcito di patriottismo, retorico, celebrativo, enfatico, autoreferenziale dersi nel breve termine oppure si finisce per vivere a cavallo tra le due realtà geografiche, quella di partenza e altre scelte di volta in volta. Se non si è dirigenti, professori, ricercatori, professionisti o imprenditori di un certo livello, è fondato il rischio per le nuove migrazioni di vivere, per quanto possibile, nel precariato o nella clandestinità in qualche Paese. Di fronte a questi cambiamenti il tradizionale associazionismo che si interfacciava col migrante, il più delle volte alla ricerca di opportunità lavorative e in condizioni culturali e di istruzione spesso precarie, ha chiaramente b bisogno di rivisitare i propri p paradigmi. Se è vero, come dimostrano r ricerche più recenti, che i nuovi e emigrati possono essere accomun ai vecchi per l’attaccamento nati a terra d’origine e non disdealla g gnano di ritrovare all’estero le
espressioni culturali e culinarie, soprattutto, della terra d’origine, è altrettanto vero che rifuggono dalle formule associative tradizionali preferendo quelle virtuali. Inoltre, non amano farsi censire e catalogare, non si iscrivono all’Aire e non si preoccupano di votare. Non c’è dubbio che influisce sulla scarsa attrattiva delle associazioni tradizionali il fattore anagrafico, come pure una vita sociale interna che non rispecchia i gusti e i linguaggi delle giovani generazioni. Lo stesso problema dell’ospitalità e della ricerca del lavoro oggi sembra più efficacemente svolto dai blog, dai forum e dai social network, che egualmente fungono da primo livello di socializzazione. Per quanto riguarda, poi, i livelli professionali più elevati (che comunque oggi costituiscono quasi la maggioranza degli espatri), non sembra
L’Unaie aveve manifestato la preoccupazione e l’ansia profonda che le associazioni di emigrati stanno vivendo per la sorte dei tantissimi cittadini italiani che vivono nel paese sudamerticano suo periodico aveva lanciato un appello - fatto proprio dall’Unaie in occasione della recente assemblea che si è svolta a Trieste - con il quale si chiedeva alle autorità preposte che «attraverso i canali ufficiali e istituzionali di pertinenza si ponessero in essere gli interventi dovuti a difesa e a diritto dei connazionali, pressoché abbandonati a se stessi». Il Venezuela sta infatti vivendo un momento di forte tensione sociale, con furti, rapine, sequestri e omicidi, che ha portato a una
situazione di estrema emergenza, della quale soffrono anche gli italiani che vi risiedono. «Come UNAIE - ha scritto Narducci nella lettera al Ministro - le chiediamo di moltiplicare gli sforzi per monitorare la situazione della nostra comunità e nel contempo di intraprendere ogni sforzo di natura diplomatica e negoziale affinché l’Italia possa contribuire ad una pacificazione in Venezuela e a ristabilire il rispetto dei diritti fondamentali.
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vi siano problemi d’inserimento. Tuttavia, a fronte anche di un arretramento sul territorio da parte delle istituzioni italiane (drastica riduzione e accorpamento delle rappresentanze consolari), sembra sempre più insostituibile la presenza di un associazionismo italiano nel mondo, anche perché, a differenza del sostegno su internet, essa assicura una maggiore istituzionalizzazione. BISOGNA ANDARE INCONTRO AI NUOVI FLUSSI MIGRATORI
I giovani, che si muovono in Europa alla ricerca di una cittadinanza europea e non tanto per rifuggire da quella italiana, ma spinti dalla sfiducia verso il presente e futuro del proprio Paese di origine, si forgiano una mentalità internazionale, in un certo senso apolide, che rifugge dalle classificazioni tradizionali e da quelle che ancora insistono a imporre gli Stati. A maggior ragione sentono distante il tradizionale associazionismo, spesso infarcito di patriottismo, retorico, celebrativo ed enfatico. Oppure autoreferenziale, chiuso nelle sue dispute, attento a ricoprire organigrammi nello scacchiere delle istituzioni italiane; cose che poco appassionano le nuove generazioni. Andare incontro ai nuovi flussi migratori, quindi, si può e si deve. Non si può pensare di farlo chiedendo ai giovani uno sforzo unilaterale di adattarsi alle vecchie strutture. Appare più opportuno che siano queste a rinnovarsi, non solo come strumenti (cosa che del resto capita già), ma come comportamenti, cultura, aperture e mentalità. Questo è il percorso nel quale tende porsi la rinnovata UNAIE. Franco Narducci Presidente UNAIE 4 - 2014
ATTUALITÀ QUEST’ANNO LA VERIFICA AVVIENE ESCLUSIVAMENTE PER VIA TELEMATICA ATTRAVERSO I CENTRI DI ASSISTENZA FISCALE (CAF)
In arrivo due importanti adempimenti per i pensionati residenti all’estero Come oramai accade ogni anno, per determinate prestazioni (pensioni integrate al minimo, assegni famigliari, 14a mensilità, pensioni sociali, maggiorazioni sociali, reversibilità post 1993, assegni di invalidità, etc), l’INPS ha bisogno di controllare i redditi per confermare o meno il trattamento pensionistico in essere. Si tratta in sostanza di compilare il famoso modello RED – redditi anno 2013 che deve essere inviato all’INPS entro il prossimo 30 giugno 2014. La verifica quest’anno avviene esclusivamente per via elettronica - online attraverso i centri fiscali meglio conosciuti come CAF, che prestano questo servizio completamente gratuito. A differenza degli anni precedenti l’INPS quest’anno non invia il modulo RED ai singoli pensionati, ma lo trasmette solo ai centri
Coloro che ricevono dall’INPS prestazioni collegate al limite di reddito, sono chiamati a compilare il modulo RED entro il 30 giugno. Va inoltre inviato il certificato di esistenza in vita nuovo sistema adottato dall’INPS di implementare il canale telematico ha l’obbiettivo di ridurre i costi a carico dell’istituto. È bene ricordare che dal mese di luglio per coloro che avranno omesso di comunicare i dati reddituali, l’INPS trasmetterà, questa volta per via cartacea, le richieste del modulo RED. Anche i pensionati residenti all’estero, purché titolari di una pensione erogata dall’INPS italiano sono soggetti alla verifica reddituale che dovrà essere inviata online attraverso tutti gli enti di patronato presenti negli stati esteri. Questi pensionati oltre
fiscali che lo avevano elaborato nell’anno precedente; sarà compito quindi dei CAF invitare i propri pensionati a passare per la verifica del reddito. È opportuno ricordare che la legge n°412/1991 prevede l’obbligo per i pensionati di restituire le somme indebitamente percepite nel caso in cui venga superato il reddito posseduto e dichiarato che incide sul diritto e sulla misura della pensione. La legge prevede poi il dovere dell’INPS di sospendere la prestazione a quei pensionati che si rifiutano o non presentano nei tempi stabiliti il modello RED. Il
all’invio del modello RED, sono obbligati poi ogni anno all’invio del certificato di esistenza in vita, pena la sospensione del pagamento della pensione stessa. Il certificato di esistenza in vita va inviato, nel modello già predisposto e personalizzato dopo averlo appositamente compilato e firmato, alla casella postale: PO BOX 4873 WORTTHING BN 993 BG UNITED KINGDOM Eventuali informazioni e contati anche attraverso il seguente indirizzo e mail: inps.pensionati@cit.com Si rammenta che il CAF ACLI ha già inviato la lettera a tutti i pensionati INPS per i quali nel decorso anno 2013 ha elaborato la dichiarazione reddituale RED/ INPS 2013. IN COLLABORAZIONE CON IL PATRONATO
Dal 2015 i pensionati iscritti all’AIRE saranno esentati dal pagamento IMU È stato approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47, recante «Misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per EXPO 2015». All’interno del provvedimento c’è una modifica della disciplina riguardante l’applicazione dell’IMU ai cittadini italiani residenti all’estero iscritti all’AIRE. Tale modifica prevede che a partire dall’anno 2015 sarà considerata direttamente adibita ad abitazione principale una ed una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza, a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso. A seguito di questo provvedimento, sempre limitatamente 4 - 2014
Sarà considerata direttamente adibita ad abitazione principale una ed una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso ai pensionati, anche le imposte comunali Tari e Tasi saranno applicate, per ciascun anno, in misura ridotta di due terzi. Come specifica in una nota (riportata dall’agenzia Inform) il senatore Claudio Micheloni, presidente del Comitato per le questioni degli Italiani all’estero del Senato, «il risultato è stato ottenuto in Senato grazie all’impegno dei relatori del PD, Stefano Esposito e Franco Mirabelli, che hanno fatto propria l’istanza avanzata dal sottoscritto insieme ai colleghi Turano, Giacobbe, Di Biagio e Longo. La nostra richiesta - aggiunge Micheloni - era l’abolizione dell’Imu come seconda casa per tutti gli italiani residenti all’estero. Purtroppo,
nella fase di negoziazione che ho condotto personalmente con il vice ministro dell’Economia Enrico Morando, non è stato possibile estendere la rimodulazione dell’Imu all’intera platea, anche in considerazione dell’attuale negativa situazione dei conti dello Stato italiano. Ad ogni modo continua il senatore - correggere questa ingiustizia per una fascia debole come quella dei pensionati italiani è un buon risultato». Durante la discussione alla Camera che ha portato all’approvazione definitiva del disegno di legge, il Governo ha accolto un ordine del giorno dei deputati eletti all’estero Fucsia FitzGerald Nissoli e Mario Caruso (PI) in cui si impegna il Governo stesso
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a estendere i benefici sull’IMU adesso accordati ai pensionati residenti all’estero, a tutti gli iscritti AIRE. «Essendo destinata solo ai proprietari pensionati - sostengono i due deputati nel loro ordine del giorno - la modifica non rispecchia lo spirito originario degli emendamenti presentati, anche se rappresenta comunque un primo significativo passo verso la rettifica di una normativa vessatoria nei confronti dei nostri connazionali». Accogliendo l’ordine del giorno, il Governo è ora impegnato «a considerare l’opportunità, appena in grado e nel rispetto dei vincoli di bilancio, di completare nei prossimi provvedimenti la disciplina citata in premessa estendendo la qualifica di abitazione principale agli immobili posseduti da cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE), nessuno escluso».
GENTE E FATTI SCOPO DEL VIAGGIO ERA RAPPRESENTARE L’ALTOPIANO DELLA VIGOLANA E IL TRENTINO ALLA FIERA TURISTICA «TEMPO LIBERO»
Trasferta «speciale» del Coro Vigolana con «tappa» al Circolo di Norimberga Dal 27 febbraio al 1° marzo, il Coro Vigolana di Vigolo Vattaro, è stato in trasferta a Norimberga, in Germania. Durante la permanenza in terra tedesca, sono stati ospiti anche del Circolo trentino di Norimberga-Fürth. È stato un incontro che ha reso ancora più «speciale» la trasferta del Coro, come racconta su questa pagina Sandro Bortolameotti, uno dei tenori del Coro. In pullman il tempo corre veloce e le prime ore assonnate del mattino lasciano poco a poco lo spazio a qualche canzone e a qualche pausa gastronomica, tra un panino di salame nostrano e un buon bicchiere di vino: ed è subito Norimberga. Il gruppo è ridotto ma le voci comunque equilibrate, pronte a rappresentare l’Altopiano della Vigolana e il Trentino all’importante fiera tedesca «Tempo Libero». Guidati dal Presidente del consorzio turistico dell’Altopiano della Vigolana, Franco Campregher, e dai collaboratori Roberta e Nicolò, facciamo il nostro ingresso in fiera diretti allo stand Trentino, dove ad accogliere il visitatore è l’inconfondibile profilo delle Dolomiti: un bell’esempio
«È stato scoprire che un piccolo pezzo di Trentino si è sviluppato anche qui, facendoci sentire a casa. Una cena in compagnia, una sala ricca di ricordi che cercano di cancellare i chilometri che la separano dalle amate Dolomiti e dalla città di Trento, animate discussioni in dialetto, tanta tanta cordialità e canzoni a volontà. Gli amici del circolo Trentino di Norimberga ci hanno preparato una serata che avremmo voluto durasse molto di più» di come l’unione e la collaborazione fanno la forza. Ed è tra queste vette virtuali che il coro ha portato un pezzo vero di Vigolana a Norimberga, la genuinità delle voci, la spontaneità e la voglia di stare assieme, un buon bicchiere di Trento Doc, le stesse cose che il nostro Altopiano può offrire a chi dei presenti vorrà trascorrere qualche giorno di tranquilla e relax nei nostri paesi. Perché scegliere la meta delle proprie vacanze su catalogo è cosa ben diversa che farlo mediante una stretta di mano con qualcuno che quel posto lo vive tutti i giorni, con qualcuno che quei giorni che vogliamo dedicare a noi stessi e alla nostra
famiglia ce li può raccontare in anteprima, magari cantando: la differenza la fa il sentimento. E i sentimenti non si sono risparmiati nemmeno sabato 28 febbraio. La visita al centro di documentazione e ad altri folli monumenti del regime nazista hanno lasciato ampio spazio alla riflessione individuale, su ciò che di terribile è stato e su ciò che ognuno di noi ha il dovere morale di fare per non dimenticare, per farsí che la storia non si ripeta. Norimberga è stata spettatrice involontaria di tali follie, ferita e orgogliosamente ricostruita, come il coro ha avuto modo di apprezzare visitandone il raccolto centro storico che ha dato i natali
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al famoso pittore Albrecht Dürer. E bello è stato scoprire che un piccolo pezzo di Trentino si è sviluppato anche qui, facendoci sentire a casa. Una cena in compagnia, buona birra tedesca, vino e grappa trentine, una sala ricca di ricordi che cercano di cancellare i chilometri che la separano dalle amate Dolomiti e dalla città di Trento, animate discussioni in dialetto, tanta tanta cordialità e canzoni a volontà. Questi gli ingredienti della ricetta con cui gli amici del Circolo Trentino di Norimberga-Fürth hanno preparato una serata che avremmo voluto durasse molto di più. Un doveroso ringraziamento va quindi innanzi tutto al Consorzio turistico dell’Altopiano della Vigolana che ha permesso che ciò si avverasse, sperando di essere stati all’altezza delle aspettative. Un grazie agli amici del circolo Trentino di Norimberga-Fürth, perché le cose più semplici e sincere sono le più belle e quelle che ti lasciano qualcosa nel cuore. Infine un grazie alla direzione e a tutti i coristi del Coro Vigolana, perché è soprattutto il gruppo a fare la differenza e a rendere una trasferta speciale. Sandro Bortolameotti
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GENTE E FATTI IL 19 APRILE HANNO FATTO TAPPA A CALLIANO E A NOGARÉ
Quattro Conci «brasiliani» alla ricerca delle origini Per raccontare un avvenimento che «occuperà un posto di privilegio nel cuore» di coloro che l’hanno vissuto, pubblichiamo qui di seguito la lettera inviata da Fabio Zeni alla Trentini nel mondo. Desidero ringraziare vivamente la Trentini nel mondo per la collaborazione ricevuta in occasione della visita dei discendenti trentini, del giorno 19 aprile. Tutti portano il cognome Conci e sono residenti, tre a Bento Gonçalves nello Stato del Rio Grande do Sul in Brasile e il quarto a Maripa nello Stato di Paranà, sempre in Brasile. Erano arrivati a Trento con una comitiva composta da 24 perso-
ne, viaggio da loro organizzato e denominato «alla ricerca delle origini». Peccato che il loro programma prevedesse una sola giornata a Trento. L’incontro con il sindaco di Calliano e poi con i discendenti Conci, che già da anni ero riuscito a rintracciare, è stato veramente commovente e occuperà sicuramente un posto di privilegio nel loro cuore! In allegato una foto scattata durante l’incontro con il Sindaco di Calliano che, da sinistra ritrae Sadi, Dorval, Padre Luis, il Sindaco di Calliano Marco Pompermaier e Francisco, tutti di cognome Conci. Padre Luis e Sadi sono fratelli
ed i loro avi partirono da Calliano nel 1876, mentre per Dorval e Francisco i loro avi partirono da Nogarè nel 1880. Nessuno di questi discendenti era fino ad ora arrivato in Trentino. Anche a Nogaré hanno avuto
una calorosa accoglienza da parte della popolazione locale, in particolare da Don Guido Avi. Ringrazio nuovamente l’Associazione Trentini nel Mondo e porgo i più cordiali saluti. Fabio Zeni
EUCLIDES ANTONIO LAZZAROTTO HA CONSEGNATO ALCUNI OGGETTI APPARTENUTI AI SUOI GENITORI E AI SUOI NONNI
Donazione al museo dell’emigrazione di Gramado Qui di seguito pubblichiamo la lettera con la quale Euclides Antonio Lazzarotto ha infomato la Trentini nel mondo di una sua donazione fatta al Museo dell’emigrazione di Gramado (Brasile). Come lo stesso Euclides afferma nel suo messaggio, anche l’Associazione si augura che il generoso gesto possa servire da esempio. «Buongiorno, sono Euclides Antonio Lazzarotto, discendente di Alessio Pietro Frainer (Roncegno, 6 settembre1853 - Veranopolis, Brasile, 3 novembre 1904) e Orsola Maria Anesi (Baselga, 10 dicembre1859 - Veranopolis, 16 ottobre 1930), emigrati in
Brasile nel 1875. Da molti anni sono residente a Bruxelles, dove sono funzionario al Parlamento Europeo. Nel mese di gennaio sono stato a Gramado (Rio Grande do Sul
- Brasile) dove i miei genitori, deceduti nel 2008 e 2012, risiedevano dal 1999. Questa volta ho potuto conoscere il bellissimo museo dell’emigrazione italiana organizzato e curato da Diolinda
Valentini (presidente del Circolo trentino). Il museo si trova in un punto centralissimo di questa città, mecca dei turisti brasiliani. Si tratta di una casa tipica della zona italiana che quindi attira molte persone che vengono da tutto il Brasile e si fanno così un’idea dell’importante contributo trentino-veneto allo sviluppo del Brasile meridionale. Ho deciso allora di donare al museo un’antica valigia, un copriletto trapuntato, dei libri sul Trentino e altri oggetti personali dei miei genitori e nonni sperando che altri seguano l’esempio. Cordiali saluti». Euclides Antonio Lazzarotto
SONO RISPETTIVAMENTE ORIGINARI DI MATTARELLO E DI RONCHI VALSUGANA E VIVONO IN BRASILE
Nozze di diamante per Abilio e Olinda festa a Taió per i loro 60 anni insieme Giovedì 20 febbraio Abilio Valentini e Olinda Stringari, che vivono a Taiò (Santa Catarina Brasile) hanno festeggiato il loro sessantesimo anniversario di matrimonio. Le nozze di diamante sono state degnamente celebrate con una festa che si è svolta nel «Clube de caça e tiro», con la partecipazione i figli, nipoti e parenti. Mattarello e Ronchi Valsugana sono rispettivamente i paesi di origine di Abilio e di Olinda. 4 - 2014
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Entrambi i coniugi sono nati nel mese di agosto. Il primo del mese Abilio compirà 87 anni e poche settimane dopo, il 25, Olinda festeggerà invece il suo ottantesimo compleanno. Dalla loro unione sono nati otto figli (due dei quali sono morti: Valdir, quando aveva solo un anno, e Isolde, scomparsa all’età di quarant’anni). Abilio e Olinda hanno dodici nipoti e due pronipoti.
REPORTAGE DAL 26 FEBBRAIO AL 10 MARZO CI SONO STATI MOLTI INCONTRI CON I CIRCOLI E CON IL MONDO DELL’ECONOMIA
«Tour de force» fra i trentini in Brasile per rafforzare legami vecchi e nuovi Come abbiamo riferito nel precedente numero del giornale (nella foto l’articolo pubblicato), nella sua veste di Consigliere e membro di Giunta della Trentini nel Mondo, tra il 26 febbraio e il 10 marzo Cesare Ciola ha compiuto in Brasile un vero e proprio «tour de force» o, per
dirla alla brasiliana, un «roteiro bem cansativo». Il tragitto si è snodato partendo dal Rio Grande do Sul, poi Santa Catarina, ancora Rio Grande ed ancora Santa Catarina. In tutto tremila chilometri tra moltissimi appuntamenti e incontri, con tante soddisfazioni e promesse per il futuro, in quello che può essere definito «il Trentino fuori dal Trentino».
Tra gli appuntamenti in agenda c’era anche la fondazione di un nuovo Circolo trentino a São Miguel do Oeste, ai confini con l’Argentina, del quale è presidente Darcì Zanotelli (alle pagine 12-13). Particolarmente intensa è stata la prima settimana di marzo, assieme ad una delegazione di imprenditori trentini coordinati da Mauro Dallapè (anch’egli consigliere della Trentini nel mondo) e dall’Associazione Artigiani. Su questa e sulle tre pagine seguenti, il racconto giorno per giorno di questo lungo e intenso viaggio.
Sananduva Sono trascorse 27 ore da quando ho lasciato il Trentino e l’aereo Avianca proveniente da São Paulo Guarulhos atterra alle 14.40 di giovedì 27 febbraio sul piccolo aeroporto di Passo Fundo. Ritiro le valigie dal tavolone di consegna (non ci sono nastri), riabbraccio il mio amico fraterno Ademir Dalla Santa e con lui andiamo a Sananduva, ad un centinaio di chilometri di distanza. Appena un attimo per depositare le valigie in hotel ed è tempo per incontrare il direttivo del locale Circolo Trentino, presieduto da Marino Lovato e coordinato dalla dinamica Segretaria Mari Lucia Benetti, per poi partecipare assieme a loro ad una cena per raccogliere fondi per l’ospedale, quindi ritorno in hotel per organizzare il giorno seguente.
a nord, in Santa Catarina, e qui di autostrade non c’è nemmeno l’ombra!
Zortéa
e così di buon mattino partiamo per Vanini, altri cento chilometri, dove il Prefeito Castelli ha convocato il suo Vice Valcir Vicenzi e tutta la Giunta, per approfondire i legami con il Trentino: il discorso è lungo ed interessante, in una
zona dove il 95% della popolazione è di origine italiana; prosegue con il pranzo che ci offrono ed arriva rapidamente l’ora in cui dobbiamo salutarci, perché un altro appuntamento istituzionale mi aspetta 230 chilometri più
Vanini Nel corso della mia precedente trasferta in terra brasiliana, Vilmar Guzzo (Gubert da parte di madre) mi ha voluto portare dove svolge il ruolo di gerente del Banco do Brasil, in una cittadina dove tutti parlano in Talian, e lì mi ha presentato il Prefeito, Alceu Castelli. Quest’ultimo mi ha parlato con orgoglio delle sue origini italiane, anzi proprio della città di Trento. Capita tante volte, nel sud del Brasile, di trovare discendenti di trentini, e così è stato anche a Vanini, nella regione di Marau e Casca. Questi contatti vanno allacciati
Alle 17, come da programma, lasciata la terra gaucha siamo in Santa Catarina e alla rodoviaria di Capinzal aspettiamo la Coordinatrice dei Circoli del sud e ovest catarinense Simone Sehnem, che dopo 5 ore di viaggio arriva in onibus da Taiò e mi accompagnerà negli incontri della sua area di competenza. Simone arriva, sempre solare ed allegra, e con lei raggiungiamo la vicina Zortéa, dove in Comune ci aspettano il Prefeito Paulo Francescki e la sua Giunta. Con loro, prima di un “cafè colonial”, parliamo del gemellaggio avviato nel marzo 2010 con Canal San Bovo e la Valle del Vanoi, con l’allora Sindaco Renato Loss. Loro continuano con i corsi di italiano, sia per ragazzi che per adulti, ed auspicano in un futuro prossimo l’inizio di un costante programma di intercambio con la terra natale di João Zortea, il fondatore della loro città partito dall’omonima località del Trentino. È notte quando salutiamo gli amici di Zortéa e percorriamo una cinquantina di chilometri, per fermarci la notte a Joaçaba.
São Miguel do Oeste Alla fondazione del nuovo Circolo è dedicato uno specifico artticolo sulla pagina seguente. Alceu Castelli, sindaco di Vanini, è il primo a sinistra nella foto. Al centro, Cesare Ciola. A destra, il vice sindaco Valcir Vicenzi.
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REPOR
A São Miguel do Oeste ( è stato fondato un nuovo Lunedì, 1 marzo. Colazione in tutta fretta e valigie in macchina, come quotidianamente, per lasciare Joaçaba alla volta di São Miguel do Oeste, all’estremo ovest di Santa Catarina. Prevedevamo di arrivare a metà pomeriggio e così è. L’appuntamento è a casa di Eustaquio Bernardi, qui arrivato 60 anni fa dal Rio Grande do Sul e mio contatto fisso, perché lo trovo la domenica nei programmi italiani delle radio brasiliane. Ad aspettarci con lui e famiglia ci sono CONTINUA DA PAG. 11
Porto Alegre Sulla puntualità degli onibus brasiliani non si discute: dopo 700 chilometri a mezzanotte e 20 minuti - come da programma - sono alla rodoviaria della capitale gaucha, e da qui in hotel per riposare, dopo un’altra giornata decisamente intensa. Il lunedì mattina via verso l’aeroporto Salgado Filho: alle 11 arriva la delegazione di imprenditori trentini con la quale verificheremo le opportunità di lavoro in Brasile, patrocinata dall’Associazione Artigiani di Trento e capitanata dal nostro Consigliere Mauro Dallapè. Con lui Paolo Demattè, Matteo Zeni, Massimo e Paolo Maglitto. A causa del carnevale nei noleggi non c’era un solo pullmino disponibile, così ho chiamato Eduardo Slomp da Caxias do Sul: carichiamo tutte le valigie
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Altemir Battisti e Jaime Capra, i due conduttori del programma “Taliani Bona Gente” di Radio Peperì e Clair Ulisses Seganfredo, pure «radialista». Sparano perfino i mortaretti, per festeggiare il nostro arrivo! Alla sera, nella sede di Cecondi (Centro de Convencia dos Descendentes Italianos), alla presenza di circa 120 persone la cerimonia per la fondazione del nuovo Circolo Trentino: come primo Presidente viene eletto per acclamazione Darcì Zanotelli, originario di Cembra. Anche qui, in questo angolo del
e partiamo alla volta di Bento Gonçalves.
Bento Gonçalves Nella capitale brasiliana del vino ci aspettano Neri Mazzochin, Assessore allo Sviluppo Economico, e Cesar Prezzi, Consultore dei Veneti nel Mondo. Purtroppo eravamo in ritardo, così che salta per altri loro impegni l’appuntamento con il Vicesindaco e con il Presidente della Camera di Commercio. Ci scusiamo e con Mazzochin e Prezzi andiamo alla Vinicola Salton, dove ci mostrano il progresso del Brasile anche in questo campo. Finita questa visita saltiamo dall’altra parte del comune, in Vale do Vinhedos: lì partecipiamo al «Filò» organizzato dal Circolo Trentino del Presidente Sandro Giordani per il Coro Soldanella di Brentonico, che incontriamo per la prima volta
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Brasile ai confini dell’Argentina, i discendenti di trentini sono molti: Zanella, Filippi,
nel suo viaggio brasiliano. La serata si chiude con cena e canti in compagnia, per farci poi tornare tutti a Bento Goncalves.
Garibaldi Martedì 4 marzo è l’ultimo di carnevale, ma questo non ci ferma. Lasciamo Bento Gonçalves per spostarci a Garibaldi, la capitale brasiliana dello spumante, dove presso la Cooperativa Vinicola ci incontriamo con il Presidente Oscar Lò, assieme al nostro ex Consultore Edmar Mattuella. Parliamo di possibilità di intercambio nel settore vinicolo, con di fronte realtà emergenti che già partecipano e vengono premiate in concorsi non solo sudamericani ma anche europei. Il tempo per parlare con Mattuella di diritto commerciale e di nuovo via, perché ci aspettano due ore e mezzo di viaggio, per raggiungere Gramado.
Gramado È l’imbrunire quando arriviamo a Gramado, appena in tempo per mostrare a chi accompagno una delle belle meraviglie: i 131 metri di salto della Cascata di Caracol. Poi subito assieme al Coro Soldanella, con la Presidente del Circolo Trentino Diolinda Valentini, il Vice Prefeito Luiz Antonio Barbacovi e il Vereador Celso Fioreze. Ovviamente anche qui, fino a tarda notte, parliamo di opportunità di lavoro, constatando che i discendenti trentini si sono fatti onore e guidano questa bella città, senz’altro la località turistica non marina più nota del Brasile. Basti pensare che, come a Dubai, hanno costruito una pista di sci al coperto …
Caxias do Sul La notte sulla Serra Gaucha è passata, di buon mattino un’ora e mezza di macchina e siamo
RTAGE
(Santa Catarina) o Circolo trentino Zanotelli, Battisti, Capra, Bernardi, Negri, e tanti altri. Io porto il saluto di Trento e dell’Italia, mentre Simone Sehnem quello dei Circoli brasiliani (nella foto in alto a sinistra, Simone consegna al presidente del Circolo alcune copie della nostra rivista). Vi è ospite anche a Caxias do Sul. Il carnevale è finito (peraltro non lo abbiamo visto) e subito Eduardo Slomp, Presidente di Multimercados ed imprenditore, ci ha organizzato un incontro presso il Sindicato do Comercio (l’Associazione commercianti), dove con il Presidente Jorge Salvador ed alla presenza della Coordinatrice dei Circoli del Rio Grande do Sul, Elisete Bertollo, ci confrontiamo sulle possibilità di lavoro in Brasile, nel campo delle energie rinnovabili e più specificamente del fotovoltaico. Finito questo, visita ad edifici in corso di costruzione e poi una visita alla Festa da Uva 2014, evento biennale che per Caxias do Sul è anche una sorta di Fiera campionaria. Una visita veloce, perché Elisete ci ha inserito nel programma un’altra riunione, alla Simplas (Unione delle industrie di materie plastiche). Il Direttore José Antonio Severo Martins e la Coordenadora Célia Beatriz Marin ci
Valerio Zanin, Presidente di Assodita (Associazione dei Diffusori del Talian). In città un po’ di movimento per il Carnevale, ma i nostri già in sede di programmazione dell’evento avevano assicurato che non erano iscritti a nessuna scuola di samba… Il giorno successivo, domenica 2 marzo, dalle 8 alle 9 in onda da Radio Peperì, per mandare in diretta nel Rio Grande do Sul, da qui nell’estremo ovest di Santa Catarina, il programma “Taliani Bona Gente”. Poi via, prima del pranzo con l’imman-
parlano di riciclaggio di materie plastiche e d energie alternative. La giornata non è finita, si chiude a Forqueta - Vale Trentino, sulla strada per Farroupilha (foto in basso sulla pagina a fianco), dove abbiamo ospite anche Flavia Cristaldi (presidente del Corso di Laurea in Scienze Geografiche
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cabile churrasco, un breve sconfinamento in Argentina, nella Provincia di Misiones, per vedere la nuova strada di collegamento internazionale in avanzata fase costruttiva. Alle 14 bisogna andare: saluti, abbracci e via in macchina fino a Erechim, da dove proseguirò in pullman per Porto Alegre, dove domani mattina mi aspettano altri importanti impegni. Saluto anche Simone Sehnem, la nostra Coordinatrice, che tornerà a casa in pullman (anche lei arriverà all’una di notte…)
per l’Ambiente e la Salute dell’Università La Sapienza di Roma, impegnata in quei giorni in una ricerca sulla viticoltura nelle terre di emigrazione italiana, insiema alla sua collaboratrice Sandra Leonardi). Eduardo Slomp (siamo a casa sua) è commosso dell’abbraccio
del Trentino e pensa di unire i trentini di Forqueta al Circolo di Caxias: buon lavoro Elisete e Eduardo! Per dormire dobbiamo andare a Farroupiha, perché la Festa da Uva riempie tutte le stanze degli hotel di Caxias, ma tant’è. Giovedì 6 marzo dobbiamo partire di buon’ora: in mattinata siamo - assieme al Coro Soldanella ed al Sindaco di Brentonico Giorgio Dossi - alla Casa das Etnias (sede del Circolo Trentino), dove la Presidente Elisete Bertollo ha preparato un incontro sull’immigrazione italiana (foto qui sotto). Ci sono, tra le tante autorità e gli altri Circoli ospiti, il Prefeito di Caxias do Sul Alceu Barbosa, il Console Generale d’Italia per il Rio Grande do Sul, Augusto Vaccaro, e l’onorevole Renata Bueno, eletta al Parlamento italiano nella Circoscrizione Estero (foto a centro pagina) CONTINUA A PAG. 14
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REPORTAGE
«Tour de force» fra i trentini in Brasile per rafforzare legami vecchi e nuovi
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LE FOTO SU QUESTA PAGINA: in alto a sinistra, l’incontro al BRDE; qui sopra quello con Marcelo Luiz Moser, Gerente Regional della Caixa; a centro pagina, la delegazione trentina nella sede del Circolo trentino di Florianopolis; in basso, nella sede del Circolo di Nova Trento.
Pranzo con il Circolo e poi via, ci aspettano ben 500 chilometri di viaggio, che dobbiamo percorrere niente meno che con un Volkswagen Kombi, furgone che definire spartano è poco …
Florianopolis È l’una di notte quando, dopo aver attraversato tutte le montagne tra Rio Grande do Sul e Santa Catarina, giungiamo a Florianopolis: stanchi morti, individuiamo l’hotel e – alle 2 – finalmente si può riposare (fino alle 8.30, quando il Presidente del Circolo Trentino Laercio Moser ci verrà a prendere ...). La mattina arriva rapidamente, ma abbiamo recuperato le energie. Incontriamo Laercio Moser e, con gli imprenditori che mi accompagnano, facciamo un primo briefing presso il Circolo Trentino. Poi subito un incontro, al BRDE (Banco Regional de Desenvolvimento do Extremo Sul), dove il Direttore Marcone Souza Melo ed il responsabile del settore immobiliare Julio Cesar Pungam ci espongono le varie possibilità di finanziamento di progetti nel campo delle energie rinnovabili, chiarendo molti interrogativi alla nostra delegazione trentina. Poco dopo altro incontro, con il Gerente Regional della Caixa, Marcelo Luiz Moser, dove si parla di finanziamenti sulla costruzione di case di abitazione. Sono stati due incontri molto proficui, che solo Laercio Moser con la sua professionalità ha reso possibili e che ringraziamo per questo. Tempo per il pranzo (che arriva 4 - 2014
a metà pomeriggio …) e poi, finalmente, un po’ di riposo sulle spiagge di Florianopolis, prima di ritornare (è l’unico caso in questo viaggio) nel medesimo hotel della notte precedente. Il giorno seguente, è sabato 8 marzo, come al solito partenza di buon’ora.
Circoli trentini di Santa Catarina La prima tappa, venendo da Florianopolis, è Nova Trento. Presso la sede del Circolo Trentino ci riceve il Presidente Misael Dalbosco, il quale ci racconta delle sue esperienze di vita in
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Italia e Germania. Dopo il cafesiñho lo lasciamo per una breve visita al centro ed a Vigolo, ai luoghi di Santa Paulina, dove il turismo religioso continua a portare gente da ogni angolo del Brasile. Di nuovo in macchina, sul favoloso Kombi, per andare a pranzo (arriviamo alle 14!) a Timbò, al Ristorante Tapyoka dei Filippi. Anche qui il tempo è poco, perché ci aspetta un saluto al Gruppo Giovani a Rodeio e poi, a Rio do Sul assieme alla nostra Coordinatrice generale Iracema Moser Cani, la cerimonia per i 25 anni di quel Circolo Trentino. In una chiesa gremita, messa solenne cantata dai Cori Soldanella di Brentonico e Citavi di Rio do Sul, prima dell’immancabile festa nel salone parrocchiale con quasi mille persone a tavola! Lasciamo la cena ed altre due ore di macchina, fino ad Indaial, dove alloggiamo. Domenica 9 marzo ritorniamo a Florianopolis: mi lasciano all’aeroporto Hercilio Luz da dove parte il mio viaggio di ritorno. La delegazione di imprenditori, invece, prosegue in pullman per Curitiba, dove li aspetta Ivanor Minatti per una ulteriore serie di contatti e verifiche di opportunità di lavoro: chissà che questa volta non possa essere il Brasile ad aiutare il Trentino ad uscire dalla crisi italiana ed europea! Cesare Ciola
GIOVANI
Pubblico attento e interessato a Norimberga alla presentazione dei prodotti tipici trentini Dodici componenti del Gruppo giovani e volontariato» dell’Associazione Trentini nel mondo, il 5 aprile sono stati ospiti del Circolo trentino di Norimberga (Germania), per un appuntamento dedicato a presentare i prodotti tipici trentini. L’iniziativa è stata ideata e realizzata dal Gruppo, che con fotografie, immagini animate «Mamma, mi spiace ma non torno a casa per il weekend. Ho bisogno di stare tranquillo e di rilassarmi un pochino», dissi al telefono qualche giorno prima. Ma la provvidenza aveva in mente qualcosa d’altro... Ed ecco che mi ritrovo in viaggio, a salutare l’alba con la canzone “A new day has come”, sull’onda delle note pop della stazione radio “Antenne”. Una immagine degna dei migliori road movie. Destinazione: Norimberga. Con me ci sono altri componenti del gruppo «Giovani e volontariato» della Trentini nel mondo. Ad attenderci, il Circolo trentino della città tedesca e una missione importante. Arriviamo che è ora di pranzo. La città si apre grande davanti a noi. Francesco, alla guida, ci introduce alla storia del luogo. Tempo di depositare i bagagli, un panino e ci diamo all’esplorazione. Il castello imperiale domina la città dall’alto di una collina e ne caratterizza il profilo con le sue torri e le sue mura. Giusto il tempo di fare qualche foto ed è già ora di tornare e ripartire per la piccola cittadina di Fürth, oramai inglobata nell’agglomerato urbano, dove ha sede il Circolo trentino.
e musica (tutti i presenti sono stati invitati a cantare la canzone «La bella polenta»), hanno parlato di insaccati, verdure, frutta e vini del Trentino ad un pubblico composto da soci e simpatizzanti del Circolo. I presenti hanno seguito con attenzione e interesse l’esposizione, che è stata completata da apprezzati assaggi di mortan-
dela, lucanica, formaggi e vino. Su questa pagina e sulle due seguenti, pubblichiamo un resoconto della trasferta a Norimberga e alcune impressioni e commenti inviati alla redazione dai componenti del Gruppo giovani e volontariato che vi hanno preso parte e da Mirta Zamboni, del Circolo trentino di Norimberga.
Siamo venuti a Norimberga per una missione importante
Il presidente del Circolo trentino di Norimberga, Edorado Sicher, alla fine della presentazione ha ringraziato e lodato il Gruppo giovani e volontariato.
All’arrivo siamo calorosamente accolti da Mirta e dal piccolo Emilio, suo nipote, che corre ad abbracciarci appena ci vede. Siamo da lei introdotti nell’ambiente. “Da dove venite?”, chiede qualcuno. Dal Trentino, Cile, Brasile, Uruguay e infine Brescia, la mia città natale. “C’è giusto un signore di Brescia!”, esclama contenta una signora. “Te lo devo presentare!”.
“Piacere, Silvio”, risponde un signore cordiale, con una stretta di mano. Bresciano lui, friulana lei, la freccia di cupido scocca a Norimberga. Una storia di immigrazione alle spalle e tanta voglia di sapere e rivedere la propria città natale. Il dialetto, ammette, risente di qualche acciacco ma l’italiano suona alla perfezione. Merito anche delle lezioni di
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Mirta, socia del Circolo e insegnante di italiano, e di iniziative come quella che stiamo per fare, che tengono vivo il ricordo e accendono la curiosità. Si perché obiettivo del progetto è stato portare a far vedere, e soprattutto assaggiare, i prodotti tipici della nostra terra. Insegnare qualcosa di nuovo e di diverso del Trentino, far conoscere i prodotti tipici in una forma divertente. Molti di coloro che si stanno radunando nella sede del Circolo stanno infatti imparando l’italiano: ecco quindi l’idea di usare disegni e animazioni per rendere proprio loro, i prodotti tipici, protagonisti. Tutte le sedie e le panche sono occupate e c’è anche qualcuno in piedi. Una quarantina di persone, attente e interessate. Iniziamo. Un italiano semplice, con le nostre voci, per raccontare dove sono nati e come sono fatti. Una mappa per vederne la provenienza, conoscere la regione e le valli. Promuovere, al tempo stesso, il territorio e la cultura. È in questo modo che ciascuno di noi ci ha messo del proprio. Caratteri e possibilità che si mischiano, abilità che si condividono. È un volontariato che fa team il nostro, che unisce contesti CONTINUA A PAG. 16 4 - 2014
GIOVANI
Siamo venuti a Norimberga per una missione importante CONTINUA DA PAG. 15 diversi e nazioni, in un gruppo che trascina… E si fa sentire. Concludiamo infatti in simpatia la presentazione cantando tutti insieme. Si crea un’atmosfera vivace e conviviale. La stanza è piccola, poche finestre, eppure siamo il mondo in una stanza. Ognuno una storia, ognuno un viaggio, proprio come quello che stiamo vivendo ora. E di storie ne incontriamo parecchie. Tra un assaggio e l’altro di pregevoli vini, appetitosi cibi e gustosissimi dolci è un’occasione per parlare, capire e sentire un po’ di italiano. Fare domande, rispondere a qualche curiosità e soprattutto ringraziare l’impegno di tutte le persone che hanno reso possibile l’evento. Lasciata la sede del Circolo, proseguiamo la serata con un
Foto di gruppo del «Gruppo giovani e volontariato» prima di lasciare Norimberga. Accosciati (da sinistra): Danilo, Marianna, Francesco, Lucia e Silvia. In piedi (da destra): Giacinto, Yvonne, Diego, Marco, Noemi, Matteo e (come accompagnatore) Maurizio Tomasi. Manca Rosanna, che ha scattato la foto.
alla fontana Schöner Brunnen, decorata da quaranta personaggi in pietra e un cancello placcato
giro della città, in compagnia di Antonella e di suo marito Paolo. Nella piazza del mercato,
oro, esprimiamo desideri girando i due anelli sul cancello. Viviamo poi per un momento il centro, che risuona di una musica vivace con le vie piene di gente. Il giorno seguente, sulla via del ritorno a Trento, facciamo tappa a Monaco di Baviera, per una breve sosta e passeggiata per il centro. Nella vicina Ottobrunn ci sediamo fra il pubblico che richiamato nell’aula magna della scuola elementare si appresta ad assistere all’esibizione di tre cori. È un appuntamento organizzato dal Circolo trentino di Monaco. Il primo a salire sul palco è il Coro Montanara -Cima Vezzena di Levico Terme. L’esigenza di dover rientrare a Trento, ci costringe a risalire sul pullmino ben prima della fine dello spettacolo. Il viaggio continua. Per chi saprà incontrare, accogliere e cogliere le opportunità Marco Carolli
MIRTA ZAMBONI, A NOME DEL CIRCOLO TRENTINO DI NORIMBERGA, RINGRAZIA IL «GRUPPO GIOVANI E VOLONTARIATO»
È stato un pomeriggio istruttivo e delizioso La presentazione dei prodotti e dei sapori del Trentino, egregiamente illustrata dai Giovani della Trentini nel mondo al Circolo Trentino di Norimberga è stata un successo in tutti i sensi. L’idea di disegnare i nostri tipici prodotti gastronomici e di animarli con frizzi spiritosi (un professionista non avrebbe fatto meglio) è risultata un espediente eccezionale per introdurre la spiegazione, concisa ma esauriente, di Giacinto, Marianna e Matteo sulle nostre risorse agricole e sulle piccole industrie alimentari localizzate in diversi territori. Gli assaggi abbondanti passati man mano agli ascoltatori sono andati a ruba, incontrando visibilmente il gusto di ogni palato. Alla conclusione c’è stata come ogni anno la sorpresa finale: in questa occasione si è cantata tutti insieme la canzone «La bella Polenta»! Ancora una volta, come era successo negli anni scorsi, i Giovani hanno portato un aspetto fondamentale del Trentino a Norimberga e contemporaneamente hanno regalato al Circolo locale ed ai suoi ospiti un pomeriggio istruttivo, “delizioso” e simpaticissimo. 4 - 2014
Come alla fine della relazione gli applausi a tutti i giovani sono stati sentiti e meritati, altrettanto sentito e meritato va loro il ringraziamento del Direttivo del Circolo Trentino di Norimberga. I ragazzi avevano dimostrato più volte che
il volontariato è fattore essenziale dell’Associazione Trentini nel mondo. A maggior ragione ora in questo momento di crisi, noi tutti dobbiamo riconoscere che esso è irrinunciabile alla vita e all’o-
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perare della stessa Associazione: di conseguenza, anche per il suo bene, deve continuare a sostenerlo e a promuoverlo con ancora maggiore impegno. Mirta Zamboni Circolo di Norimberga-Fürth
GIOVANI IMPRESSIONI E COMMENTI DI ALCUNI COMPONENTI DEL «GRUPPO GIOVANI E VOLONTARIATO»
Un’esperienza bellissima per tutti
L’accoglienza al Circolo trentino di Norimberga è stata davvero calorosa, fra una stretta di mano ed un bacio abbiamo conosciuto le persone con cui avremmo passato il pomeriggio: discendenti trentini e tedeschi appassionati dal nostro Bel Paese a cui piace parlare italiano. Il nostro arrivo sembrava atteso, infatti prima dell’inizio della nostra presentazione il pubblico sedeva attento e silenzioso. Quando abbiamo cominciato a parlare del nostro territorio e dei suoi prodotti tipici gli sguardi si sono fatti curiosi e talvolta anche nostalgici. In seguito abbiamo fatto assaggiare i prodotti prima descritti e allora si è creato un clima festoso culminato nel canto corale della canzone “La bela polenta”. Di questa mia prima visita in un circolo trentino porterò il ricordo di questi bei momenti di condivisione ed anche la soddisfazione di aver presentato un lavoro ben fatto frutto del lavoro collettivo del gruppo giovani! Noemie e Danilo La visita al Circolo di Norimberga per me è un appuntamento fisso a cui ogni anno non voglio mancare. Ho imparato a mettere da parte un pò del mio io e ho capito che stare in gruppo uccide quella parte di te un pò egoista e permalosa e, anche se a volte non è facile, ti aiuta a crescere ed ad essere migliore. Il mio io è un noi, W il volontariato! Lucia È stata una bellissima iniziativa quella realizzata al Circolo Trentino di Norimberga. Il pubblico si è divertito e noi del gruppo giovane abbiamo avuto la conferma che il lavoro in gruppo, la condivisione delle nostre conoscenze ed esperienze e soprattutto l’aiuto reciproco sono il cammino da seguire per consolidare e rafforzare il nostro gruppo e per arrivare ad un prodotto bello che ci fa sentire
orgogliosi di averlo fatto. Per noi è sempre gradevole ricevere l’invito dal Circolo di Norimberga, è come la nostra seconda casa ed è bello guardare i visi curiosi durante le presentazioni, il rispetto delle persone nei nostri confronti, vederli sorridere e condividere la nostra allegria. Un grazie a tutti loro, che sono i veri protagonisti delle nostre attività. Rosanna Partecipare alle iniziative presso il Circolo di Norimberga è sempre bello; c’ero già stata lo scorso anno. Ma quest’anno al circolo ho incontrato un angolo magnifico, la cucina, con quei cuochi e lavapiatti che mi hanno dato dei consigli su come vivere la vita, e non sono mancate tante risate con Alfonso e gli altri uomini della cucina! Vorrei ringraziare tutti i miei compagni di viaggio che mi hanno fatto vivere un’altra esperienza bellissima e indimenticabile, e ringrazio con tutto il cuore il circolo per l’accoglienza, SIETE MAGNIFICI!” Marianna È stato un piacere per me conoscere gli amici del Circolo trentino di Norimberga e del Circolo trentino di Monaco e sono molto contenta di aver avuto la possibilità di partecipare a questo incontro. Grazie a tutti Silvia
«Mi sono portata via un bel ricordo delle persone»
Prima di tutto ringrazio l’Associazione per la opportunità che mi ha dato di partecipare a questa iniziativa, che per me è stata un’esperienza bellissima. Sono da poco tempo nel Gruppo giovani e mi piace il lavoro che si fa. Prima di andare a Norimberga abbiamo lavorato tanto e ho anche imparato cose che non sapevo.
L’accoglienza delle persone in Norimberga è stata gradevole: oltre alle persone del Circolo c’erano tedeschi, studenti del corso di italiano e per quello che abbiamo visto, e dalle loro risate, posso dire che la presentazione è piaciuta tanto. Il Circolo alla fine della nostra presentazione ha invitato a tutti a tavola, per gustare
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piatti tipici trentini tra i quali: orzotto, «carne salada con fasoi» e un ricco buffet di verdure. Questo è stato anche il momento per chiacchierare e per conoscere le persone presenti, delle quali mi sono portata via un bel ricordo. Ivonne Bertolla (La foto notturna di Norimberga è stata scattata da Yvonne Bertolla) 4 - 2014
CIRCOLI FLORIANOPOLIS, BUENOS AIRES, TRENTO SONO STATI I LUOGHI DOVE IN SUCCESSIONE SI SONO SVOLTE LE RIUNIONI
Presidente e direttore dell’Associazione hanno incontrato i nuovi «Coordinatori» I Coordinatori dei Circoli trentini sono già al lavoro con slancio ed entusiasmo, consapevoli dell’importanza del loro ruolo, in sintonia con lo spirito che ha portato la Trentini nel mondo a creare queste nuove figure e ad inserirle anche nello statuto dell’Associazione. Nell’arco di alcune settimane fra marzo e aprile, il presidente e il direttore della Trentini nel mondo, Alberto Tafner e Anna Lanfranchi, hanno incontrato i Coordinatori del Brasile, dell’Argentina, di Paraguay, Uruguay, e Cile, del Canada e dell’Europa (gli altri paesi dove sono stati istituiti i Coordinatori sono Australia e Messico). In tutti gli incontri è stato ricordato che ogni coordinatore deve essere l’anello di congiunzione fra i circoli e la sede di Trento, ma non solo; deve essere il punto di riferimento per i Circoli, colui che raccoglie da essi informazioni, richieste, notizie di eventi, ne dà diffusione ed avanza anche proposte per migliorare, razionalizzare e integrare fra loro le varie manifestazioni, mettendole
NELLE FOTO. In alto a sinistra, l’incontro presso la sede dell’Associazione con i Coordinatori dell’Europa, Giuseppe Filippi (Belgio, Francia e Lussemburgo) ed Enrico Defrancesco (Germania). In alto a destra, i coordinatori dell’Argentina: (da sinistra) Oscar Menapace, Carlos Alberto Trentin, Rodolfo Veronesi, e José Alejandro Brovio. Nella foto qui sopra (da sinistra) i coordinatori del Paraguay, Alejandrino Acuña Gianotti, dell’Uruguay, Jorge Zas e del Cile, Omar Daud.
in rete fra di loro. È stato anche chiarito che il ruolo del Coordinatore non deve intendersi come un mero tramite di passaggio fra sede di Trento e Circoli, ma so-
La foto scattata in Brasile con (da sinistra): Iracema Moser Cani, Elizete Bertollo, Leandro Fidelis, Dori Edson Vitti, Simone Sehnem. L’ultimo a destra è Laer-
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prattutto come una figura attiva e propositiva nell’ambito della sua zona. Tutto questo, naturalmente, deve avvenire in accordo e sintonia con l’Associazione e con
gli obiettivi fondamentali della Trentini nel Mondo, della quale il Coordinatore è un importante organo rappresentativo. L’incontro con i cinque Coordinatori del Brasile (e con Iracema Moser Cani, alla quale in questa fase di avvio è stato chiesto di svolgere il compito di Coordinatore generale) è avvenuto il 20 marzo a Florianopolis (unico assente giustificato, Giuliano Berti). Due giorni dopo, il 22 marzo, presidente e direttore hanno raggiunto Buenos Aires, per la riunione con i quattro Coordinatori dell’Argentina. Il giorno successivo c’è stato l’incontro con i Coordinatori di Paraguay, Uruguay e Cile. Ivo Finotti, Coordinatore del Canada, è stato invece ricevuto nella sede dell’Associazione a Trento l’11 aprile, durante un suo viaggio in Europa. In via Malfatti si è svolta anche la riunione con i tre Coordinatori dell’Europa, due dei quali presenti di persona, mentre Franjo Rover (Bosnia Erzegovina) è stato in contatto telefonico.
cio Moser, presidente del Circolo trentino di Florianopolis, che ha organizzato e ospitato l’incontro.
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CIRCOLI
Il Circolo trentino di Piracicaba (San Paolo - Brasile) anche quest’anno nel periodo di Pasqua ha organizzato il concorso delle «uova dipinte», che riscuote sempre un grande successo. Quest’anno è stato anche allestito un locale, nel quale i partecipanti al concorso potevano dipingere le uova. Come vuole la tradizione, per essere dipinte, le uova vengono ricoperte con fiori e poi avvolte in stoffe prima di essere messe a bollire. Come sempre c’è stata grande partecipazione ed emozione nel momento in cui le
Per Pasqua, uova dipinte a Piracicaba e «Passione» a Santana uova sono state tolte dai loro involucri e sono apparsi i disegni. La giornata è proseguita con una lotteria (che aveva in palio soprattutto dolciumi) giochi riservati ai bambini, canti, danze e un rinfresco. A Santana, sobborgo di Piracicaba, la comunità di origine trentina ha iniziato la settimana santa con la rappresentazione della passione e morte di Gesù Cristo.
Bambini, giovani e adulti coinvolti nell’iniziativa hanno dedicato due mesi alle prove. Quest’anno sono state fatte due rappresentazioni, nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 aprile, per dare la possibilità agli spettatori di scegliere il giorno più adatto e non dover così rinunciare alla partecipazione. L’ambientazione, alcuni «effetti speciali» (come la pioggia artificiale) e la bravura di tutti, hanno reso l’evento - organizzato come un’occasione di riflessione sulla fede - molto spettacolare e molto coinvolgente.
Il Circolo di Rio do Sul ha compiuto 25 anni L’8 marzo scorso il Circolo trentino di Rio do Sul (Santa Catarina) ha festeggiato il suo 25° anniversario di fondazione. Come già riferito a pagina 14 (nel reportage di Cesare Ciola), la ricorrenza è stata celebrata con una solenne messa, durante la quale hanno cantato i Cori Soldanella di Brentonico e Citavi, alla quale è seguita una grande festa nel salone parrocchiale, con quasi mille persone presenti! Per l’occasione il Circolo ha voluto realizzare una originale targa, facendo incidere su un pezzo di legno l’aquila simbolo del Trentino e la scritta «25 anos, Circolo trentino Rio do Sul, 08 de março de 2014, Brasil». Una targa, destinata alla Trentini nel mondo, è stata consegnata anche a Cesare Ciola. Al suo rientro dalla trasferta in Brasile l’ha portata nella sede dell’Associazione, consegnandola personalmente al presidente Alberto Tafner e al direttore Anna Lanfranchi.
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CIRCOLI
Concerto con tre cori a Ottobrunn per iniziativa del Circolo di Monaco Era il 1964 quando un gruppo di emigrati trentini decise di dare vita al Circolo trentino di Monaco di Baviera (Germania): quest’anno ricorre dunque il cinquantesimo anniversario di fondazione e la manifestazione che si è svolta il 6 aprile a Ottobrun, si inserisce fra le iniziative con le quali il Circolo intende celebrare questa importante ricorrenza. «Concerto con tre cori» - questo il titolo dell’appuntamento - ha riunito nella sala della scuola elementare di Ottobrun il coro «Montanara Cima Vezzena» di Levico terme, il coro italiano della chiesa di San Korbiniano (Unteraching) e il coro della chiesa di St. Otto di Ottobrunn. Il pubblico ha accolto numeroso l’invito del Circolo trentino di Monaco di Baviera, che ha organizzato l’evento, aperto dal saluto di Monika Modrow-Lange, sindaco di Ottobrunn. Nel suo intervento ha espresso apprezzamento per l’attività del Circolo e della Trentini nel mondo, entrambi impegnati a promuovere l’integrazione degli emigrati nei paesi di accoglienza anche attraverso iniziative - come quella di Ottobrunn - che consentono di conoscere la storia, le tradizioni e la cultura del Trentino.
Monika Modrow-Lange, sindaco di Ottobrunn.
Vera Kaiser, segretaria del Circolo.
Il canto corale rappresenta una delle espressioni culturali più
Gianfranco Zorzi, fondatore e già presidente del Circolo di Monaco.
caratteristiche del Trentino, che ha contribuito a renderlo famoso nel mondo. Gianfranco Zorzi, fondatore e già presidente del Circolo trentino di Monaco, che ha preso la parola dopo il sindaco, ha proprio ricordato che fra le prime iniziative organizzate dal Circolo, ci sono stati i concerti di due fra i più prestigiosi cori trentini: quello della SAT (nella Sophien Saal) e quello della SoSAT (al Deutsches Museum). Due appuntamenti che riscossero grande successo di pubblico, dei quali il Circolo continua ad essere fiero. Citando poi un detto popolare,
secondo il quale le persone cattive non conoscono canzoni, Zorzi ha voluto rimarcare il valore culturale dell’iniziativa proposta e la capacità della musica e delle canzoni di favorire la conoscenza reciproca e il superamento di barriere e pregiudizi. Ultimo intervento prima dell’inizio delle esibizioni è stato quello di Vera Kaiser, attuale segretaria del Circolo, che con il presidente Herbert Facchini ha curato gli aspettivi organizzativi della manifestazione. Vera Kaiser ha ringraziato il sindaco per l’ospitalità a Ottobrun e a poi anche salutato la rappresentanza del Gruppo giovani e volontariato della Trentini nel mondo che, di ritorno da Norimberga (vedi articolo alle pagine 15-17), ha fatto tappa a Ottobrunn. Il primo a salire sul palco è stato il Coro Montanara Cima Vezzena, che ha proposto sei canzoni, fra le quali anche l’«Inno al Trentino». Al termine dei tre tempi in cui era stato suddiviso lo spettacolo, il Coro ha interpretato «La Montanara», brano molto noto e atteso dal pubblico tedesco. A completamento della manifetsazione, il Circolo trentino aveva anche predisposto un piccolo rinfresco.
Ascolta la trasmissione
Trentino nel mondo in onda il giovedì dopo il giornale radio delle ore 13.00 venerdì alle ore 18.05.
Visita il sito: www.radioitaliatrentinoaltoadige.it 4 - 2014
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EVENTI IL VICEMINISTRO OLIVERO LO HA DEFINITO «UN MODELLO» PER LA RIFORMA DEGLI ENTI NAZIONALI DEDICATI ALL’AGRICOLTURA
L’Istituto agrario di San Michele all’Adige ha festeggiato il suo 140° compleanno «L’Istituto di San Michele testimonia a livello europeo e internazionale che una politica lungimirante riesce ad esaltare una istituzione guidata dalla scienza di frontiera, ma capace di riservare un ruolo forte nella sua governante agli operatori dell’agricoltura»: sono le parole con cui il sen. Andrea Olivero, viceministro alle politiche agricole, alimentari e forestali aperto il 12 aprile scorso, a San Michele all’Adige, le celebrazioni per i 140 anni della Fondazione Edmund Mach, evento patrocinato dalla Provincia autonoma di Trento e dall’Euregio con l’adesione del Presidente della Repubblica. Il viceministro ha anche affermato che l’istituto è un modello che coagula formazione, assistenza tecnica e ricerca in agricoltura e il suo punto di forza è rappresentato dal forte raccordo col territorio e col mondo produttivo e ha manifestato l’interesse a comprendere i contenuti operativi di una istituzione che può servire a modello di una riforma degli enti nazionali dedicati all’agricoltura, riforma ormai inevitabile e sollecitata da più voci. Nel suo intervento il presidente della Fondazione Mach, Francesco Salamini, ha ripercorso le tappe fondamentali della storia dell’ente spiegando che la Fondazione Mach fin dalla sua nascita introduce, produce, utilizza e trasmette conoscenza. San Michele già oggi e sempre più sarà inserito in una rete nazionale e internazionale di enti altamente qualificati nel settore delle ricerche agrarie e agro-industriali. In questo disegno di cluster - pren-
Le celebrazioni si sono svolte il 12 e 13 aprile, con la partecipazione di numerose autorità, spettacoli, visite guidate e una giornata di «porte aperte» che ha registrato la presenza di migliaia di persone dendo come riferimento il Centro di Montepellier- ci sono i centri della Fondazione, ma anche i consorzi creati col mondo produttivo, il CNR Ivalsa, il centro Mountfor sulle foreste e la scuola Internazionale di Dottorato. Il Presidente ha illustrato le attività dell’ente, le priorità, i cavalli di battaglia, come le emergenze in agricoltura, tra cui la flavescenza dorata, la Drosophila Suzukii, la ticchiolatura del melo, gli scopazzi, le specie aliene. L’assessore provinciale alla ricerca ha spiegato che il bilancio dei 140 anni è assolutamente positivo ed è il risultato di una grande lungimiranza politica. Ha sottolineato anche che San Michele per le sue competenze e capacità, serve al territorio per
fare sistema e rappresenta un elemento di grande ricchezza per il Trentino. Un compleanno significativo, secondo l’assessore provinciale all’agricoltura, che ossequia chi è stato in grado di distinguersi. «San Michele è una struttura di eccellenza per l’Italia nella ricerca» ha poi spiegato Isabella Tamagnini, rappresentante dell’European Research Council, ente che rappresenta il «gold standard» della ricerca scientifica in Europa. Sono poi intervenuti anche il parlamentare europeo Herbert Dorfmann e il sindaco di San Michele, Clelia Sandri. Per il compleanno della Fondazione Mach erano presenti anche i rappresentanti della scuola di
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Rotholz e della Fachhochschule di Weinsberg, del Centro di Laimburg. Riflettori anche sullo studente Marco Comai che ha vinto il primo premio assoluto del concorso internazionale di enologia che si era tenuto in Belgio. Infine, il Presidente Salamini ha consegnato a Giovanni Gius una medaglia per l’importante attività svolta durante la sua presidenza. Dopo la cerimonia inaugurale, le celebrazioni per i 140 anni della Fondazione Edmund Mach sono proseguite sabato 12 aprile con lo spettacolo 3d mapping al monastero e, il giorno successivo con con sette ore ininterrotte di attività e percorsi guidati, che hanno registrato diverse migliaia di visitatori. Stand e laboratori sono stati presi letteralmente d’assalto, c’è stata grande partecipazione alle visite guidate, parcheggi da tutto esaurito, maneggio e spazio animali per la gioia dei più piccoli con laboratori creativi e intrattenimenti vari. Sempre domenica 13 aprile il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, ha inaugurato la nuova opera d’arte che completa il Palazzo della Ricerca e della Conoscenza, un vecchio melo di Renetta Canada realizzato in ferro battuto dall’artista Luciano Zanoni e l’arcivescovo, monsignor Luigi Bressan, ha benedetto la sede del Centro Trasferimento Tecnologico. I vertici della Fondazione Mach hanno espresso grande soddisfazione per la riuscita della manifestazione che si è chiusa con un bilancio decisamente positivo. Per organizzare l’evento ha operato da diversi mesi una squadra composta da 450 persone.
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EVENTI DEDICATO ALLE STAMPE E ALL’AMBULANTATO, DOCUMENTA E VALORIZZA UN IMPORTANTE CAPITOLO DELLA STORIA LOCALE
Solenne cerimonia a Pieve Tesino per l’apertura del museo «Per Via» antenati in partenza verso terre lontane, hanno accompagnato i visitatori fino al museo, dove il tradizionale taglio del nastro ha aperto ufficialmente le porte della struttura. Nel pomeriggio si sono susseguite visite guidate libere e gratuite nei due musei (il museo De Gasperi e il museo Per Via), un laboratorio per i bambini e un incontro a villa Daziaro antica dimora di una delle più importanti famiglie tesine di venditori ed editori di stampe. In questa occasione si sono tenuti gli interventi di Alberto Milano, che ha spiegato come si legge una stampa e di Elda Fietta che invece ha parlato di come oggetti e immagini raccontano una stampa.
Sabato 12 aprile in Piazza Maggiore a Pieve Tesino, si è tenuta la cerimonia ufficiale di inaugurazione di «Per Via», il Museo Tesino delle Stampe e dell’Ambulantato, un nuovo luogo della memoria accanto al Museo Casa De Gasperi. Durante la cerimonia hanno preso la parola Giuseppe Tognon, presidente della Fondazione Trentina De Gasperi, Livio Gecele, sindaco di Pieve Tesino (nella foto a fianco), Nicola Sordo, curatore del Museo Per Via, il senatore Franco Panizza e la consigliera provinciale Chiara Avanzo. La cerimonia è stata animata dall’intervento della banda, dai gruppi folk del Tesino e dagli alunni della scuola elementare che, interpretando in costume i loro «Per Via», il Museo Tesino della Stampe e dell’Ambulantato, strutturato su quattro piani e ricavato da un antico edificio in centro a Pieve Tesino, racconta una storia che ha segnato la vita delle popolazioni locali per secoli. Fu infatti a partire dal 1.600 che i Tesini cominciarono ad avventurarsi lungo le strade d’Europa per smerciare pietre focaie e, subito dopo, per vendere le famose stampe popolari prodotte dalla stamperia Remondini di Bassano del Grappa Via via i Tesini ampliarono il catalogo delle merci offerte, agli occhiali e ad altri oggetti d’ottica, ad articoli di merceria e di chincaglieria e infine a semi per orti e giardini. Erano ambulanti stagionali che si spostavano a piedi portando su una spalla la cassèla, una cassetta di legno in cui erano racchiuse le merci che vendevano casa per casa o sulle piazze di borghi e città. Vendendo stampe si diramarono in tutta Europa, dalla Spagna alla Russia, dall’Italia ai paesi nordici, per raggiungere poi le Americhe, l’Africa settentrionale e l’Asia. Tutto questo fino al secondo dopoguerra quando la figura dell’ambulante tesino scomparve progressivamente dal paesaggio di tanti paesi e città italiane e straniere. Ma molti già dalla fine del Settecento avevano aperto fiorenti negozi nelle principali città europee o avevano perfino avviato un’attività editoriale propria, di 4 - 2014
IL MUSEO OCCUPA QUATTRO PIANI DI UN EDIFICIO STORICO
Un percorso che informa, incuriosisce ed emoziona
cui ci restano numerose testimonianze.
Le stampe. Protagonista del Museo è la collezione di stampe, sia in forma digitale che cartacea. Grazie alle donazioni dei privati che hanno voluto condividere il
progetto “Per Via” e ad acquisti mirati, è stato possibile formare una collezione di stampe funzionale alla vita del Museo. Le stampe edite dai Remondini di Bassano, quelle cioè da cui tutto era iniziato, sono affiancate dalle prime incisioni delle ditte
Fietta, Buffa, Tessaro, Zanna ad Augsburg, dalle incisioni di Avanzo e Tessari a Parigi, dalle litografie edite da Daziaro a Mosca e San Pietroburgo e altre ancora. A queste si aggiungono le cromolitografie e oleografie edite in Svizzera e in Germania dalla ditta May di Francoforte che sono state le ultime stampe vendute dagli ambulanti Tesini nei primi anni del ’900. Per le mani dei Tesini passarono opere raffinate di squisita fattura assieme a prodotti schiettamente popolari. Tutte le tecniche di incisione sono presenti nelle stampe commerciate dai Tesini: dalle prime xilografie, alle incisioni sul rame realizzate a bulino e a granito, alle acquetinte, alle acqueforti. Nell’Ottocento trionfano litografia e cromolitografia, prima dell’avvento della fotografia. La produzione si orientò verso soggetti di stampe destinati ad un pubblico molto ampio, dalla piccola borghesia emergente agli amatori d’arte, dai viaggiatori ad un uso decorativo di arredamento delle abitazioni. I soggetti sacri lasciarono ben presto spazio a vedute di città e paesaggi, ritratti, scene di genere per le pareti dei salotti, costumi locali e uniformi militari.
Il Museo. I presupposti per la creazione di un Museo Tesino delle Stampe e dell’Ambulantato vanno ricercati nell’opera 22
EVENTI
Il museo è in «rete» con «Casa Degasperi»
Informazioni utili Il Museo per Via si trova a Pieve Tesino, in via De Gasperi 6/A, in centro al paese a pochi passi dal Museo Casa De Gasperi TARIFFE. Intero: 3,00 euro - Ridotto: 2,00 euro (studenti e anziani). La visita guidata è gratuita (si consiglia la prenotazione) È possibile acquistare un biglietto unico cumulativo per visitare il Museo Per Via e la Casa De Gasperi: Intero: 5,00 euro - Ridotto: 3,00 euro (studenti e anziani) ORARI DI APERTURA. Invernale (dall’1 ottobre al 31 maggio). Giovedì: dalle 15.00 alle 18.00 Venerdì - Sababato - Domenica: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Estivo (dall’1 giugno al 30 settembre). Da martedì a giovedì, dalle 15.00 alle 18.00. Da venerdì a domenica, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 Lunedì: chiuso e-mail: info@museopervia.it / sito internet: www.museopervia.it Fondazione Trentina Alcide De Gasperi - Tel: 0461 314247 - www.degasperitn.it preziosa di tante persone che, attraverso scritti, testimonianze e ricerche, hanno fatto in modo che arrivassero fino a noi oggi le informazioni, i documenti, gli oggetti che sono la base di questo racconto e che ne sono il presupposto. Va qui ricordata in proposito l’opera appassionata e preziosa del Centro Tesino di Cultura e dell’Ecomuseo del Tesino e il contributo che queste istituzioni hanno dato alla nascita di questo Museo. Il progetto è stato possibile grazie ad un finanziamento statale del 2007, successivamente integrato con contributi provinciali, europei e comunali, che hanno permesso la realizzazione della struttura. Il Comune di Pieve Tesino, proprietario dell’edificio, ha affidato la gestione culturale del Museo alla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi la quale, nell’assumersene la responsabilità e l’onore, vuole continuare a
percorrere la “Via” già tracciata, mettendosi al servizio di una storia che merita di essere conosciuta e valorizzata.
L’allestimento. «Per Via» vuole fornire al visitatore un’esperienza piena e adeguata alle molteplici dimensioni del linguaggio museale. Il percorso incuriosisce, informa, racconta,
emoziona, è un’esperienza originale e accessibile a tutti grazie anche all’uso di scenografie di grande impatto, di apparati multimediali e di effetti speciali. Il racconto viene affrontato con un approccio orientato alla sintesi, in cui la narrazione, attraverso il susseguirsi di “ambienti allestiti”, coinvolge con la forza delle impressioni e la ricchezza di informazioni. La stessa sede del Museo è “un pezzo di storia”: casa Buffa Giacantoni non era infatti una comune casa contadina, ma l’abitazione di una famiglia di venditori di stampe per generazioni. In una parte del Museo le atmosfere di questa vecchia casa vengono fatte rivivere con i racconti e le attività dei suoi abitanti di cent’anni fa che guidano il visitatore a scoprire vicende personali e collettive di una società profondamente plasmata dalla lunga storia di emigrazione.
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La gestione culturale del nuovo ente, di proprietà del Comune di Pieve Tesino, è stata affidata alla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, che a Pieve Tesino apre già al pubblico la casa natale dello statista. «Siamo onorati di aver ricevuto l’incarico della gestione di questo nuovo museo - ha affermato Beppe Zorzi, direttore della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi - ed è un compito che interpretiamo in chiave di strategia di rete. La Fondazione, infatti, gestisce già il Museo Casa De Gasperi, che sta concorrendo per ottenere il Marchio del patrimonio europeo, e il Giardino d’Europa, un grande spazio fiorito all’interno dell’arboreto del Tesino. Ora si aggiunge anche un piccolo gioiello di storia tesina e questo offre la possibilità di coniugare cultura e turismo e di aprire prospettive più ampie». Per il sindaco di Pieve Tesino, Livio Gecele, «questo museo è il punto di arrivo di un percorso durato anni, che permette alla memoria collettiva dell’altopiano del Tesino di confluire ora in questa nuova struttura museale. Nel 2006 è stata avviata la prima valutazione di fattibilità della casa Marchetto Buffa Giacantoni, il luogo che ora ospita il museo. Dopo l’acquisto dell’edificio da parte del Comune sono iniziati i lavori grazie ad un finanziamento statale, provinciale ed europeo, ottenuto attraverso l’Ecomuseo del Tesino». «Avere due musei in un piccolo paese come Pieve Tesino – secondo Nicola Sordo, curatore del nuovo museo – rappresenta evidentemente una grande opportunità anche perché si tratta di due strutture che, per il loro livello qualitativo, potrebbero tranquillamente trovarsi in una capitale europea. Noi abbiamo il compito di continuare a raccontare le storie degli ambulanti e viaggiatori, mantenere viva la memoria e trasmettere la cultura che ha segnato questi territori per secoli». 4 - 2014
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CALENDARIO 1 - 4 maggio Incontro dei Circoli trentini di Europa a Tuzla (BIH) (articolo a pag. 3) 4 maggio C.T. Charleroi (BE):partecipa a MAI’tissage, incontro interculturale organizzato da CPAS di Chatelet e l’amministrazione comunale 10 maggio C.T. La Louviere (BE): concerto coro Stelutis 11 maggio C.T. Buenos Aires (AR): pranzo tipico
1 giugno C.T. Rodeio (BR): 6° Magnalonga 4 giugno C.T. Denver-Colorado (USA): torneo di bocce 7-9 giugno C.T. Ticino (CH): gita annuale 8 giugno C.T. Como e Lecco (IT): festa della primavera C.T. Buenos Aires (AR): pranzo anniversario
14 maggio C.T. Denver-Colorado (USA): riunione mensile
11 giugno C.T. Denver-Colorado (USA): riunione mensile
16 maggio A presentazione del libro “Na trilha dos antepassados” scritto da Ornella Pizzini discendente di Marcello Pizzini di Nomesino
9-17 giugno C.T. La Louviere (BE): viaggio alla scoperta del Trentino
17 maggio C.T. Caxias do Sul (BR): cena in commemorazione dell’immigrazione italiana in Caxias do Sul e Rio Grande do Sul 16-22 maggio Gruppo del C.T. Minnesota in visita in Trentino 17-18 maggio C.T. Rodeio (BR): porte aperte al Museo di usi e costumi della gente trentina nell’ambito della 12a settimana nazionale dei Musei
13 – 15 giugno C.T. La Plata (AR): esposizione di pittura 14 giugno C.T. Toronto (CA): pranzo con “Coppa del Mondo” e “Torneo dei trentini” di golf C.T. Buenos Aires (AR): cena per i giovani trentini 19 giugno C.T. Rodeio (BR): 2° ballo veneziano organizzato dal Gruppo Folk trentino di Rodeio
18 maggio C.T. Londra (GB): Chelsea Literary Walk
C.T. Luzerna (BR): V incontro Culturale e X cena trentina-italiana
C.T. Curitiba (BR): 13° Festa Trentina per il 136° anniversario dell’arrivo delle prime famiglie trentine
29 giugno C.T. Zofingen (CH): Grigliata sociale
19 - 24 maggio Sul canale televisivo History Lab, il 19 maggio messa in onda del documentario: “23 trentine. L’emigrazione femminile in Nord America”, il 22 maggio “Alla scoperta dell’Associazione Trentini nel Mondo” e il 24 maggio “Storie di qui venute da altrove: Le tradizioni. Sant’Ana e Sant’Olimpia il folklore come collante della comunità, racconti dei discendenti dei migranti trentini in Brasile” 23 - 25 maggio C.T. Bento Gonçalves (BR): partecipa alla settimana della cultura e dell’arte italiana 25 maggio C.T. Myrtleford (AUS): pranzo “Tastes of Trentino” C.T. La Serena (CL): festeggiamenti per l’anniversario dell’arrivo del primo contingente in Cile 30 maggio C.T. Jaragua do Sul (BR): cena italiana 31 maggio A Villa Lagarina nella Parrocchia di S. Maria Assunta, Santa Messa per l’Anniversario della scomparsa di Rino Zandonai A Rodeio (BR): riunione del Gruppo giovani trentini Brasiliani (zona SC e PR) 1 giugno Trento, Sala Depero, ore 9.30: incontro con João Pedro Stedile e Franco Marini nell’ambito dell’edizione 2014 del Festival dell’Economia
Alla Colonia Manuel Gonzalez (MX): omaggio a Padre Benigno Manica Zilli nel suo 80° compleanno C.T. Denver-Colorado (USA): polenta picnic 5 luglio C.T. Taio (BR): 24° festa del vino artigianale 5-12 luglio Soggiorno per famiglie a Candriai organizzato dal Gruppo giovani/volontari di Trento 11-13 luglio In Primiero, Festa Provinciale dell’Emigrazione 12 luglio In Primiero, Incontro Circoli Trentini d’Italia e Festa d’Estate dei Circoli Europa 14 luglio C.T. Taio (BR): 25° anniversario di fondazione 18-20 luglio A Odgen – Utah (USA), Convention ITTONA 20 luglio C.T. Londra (GB): Processione italiana St. Peters Church 27 - 12 luglio C.T. Toronto (CA): gita di studenti Triveneti in Italia 17-19 ottobre A Villa Madruzzo, Trento, Convegno EZA-UNAIE “Cambiare paese per cercare/creare lavoro”
Il 12 aprile è stato inaugurato a Pieve Tesino il museo «Per Via» (articolo alle pagine 22-23).