TRENTINI
MONDO
nel
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Trento - Taxe Percue
anno 58°
MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO onlus ADERENTE ALLA F.U.S.I.E
a t s e e e l F n a 15 i o c 0 i 2 n z uglio i v a r o r g - 12 l i P m E ’ 10 l l E e M d TER e ario O
s a r n e a v i ni al t n I A e ° n le 0 o i i s 4 z 1 a ra in Br g i m e a ’ l n l i t e d Tren
IC V E L
6/2015
CIRCOLI, DELEGAZIONI E FEDERAZIONI/COORDINAMENTI DI CIRCOLI dell’Associazione Trentini nel Mondo - onlus
Coordinamenti Argentina, Australia, Benelux, Bosnia, Brasile, Canada, Cile, Germania, Messico, Paraguay e Uruguay Argentina - 57 circoli - 1 delegazione Alta Gracia, Avellaneda, Azul, Bahia Blanca, Bariloche, Buenos Aires, Catamarca, Chajarì, Chilecito, Colonia Tirolesa, Concepción del Uruguay, Concordia, Cordoba, Cordoba Sud, Corrientes, Corzuela, Cruz del Eje, Formosa, General Roca, General San Martín, La Carlotta, La Plata, La Toma, Lanteri, Las Breñas, Machagai Plaza, Makallè, Malabrigo, Malagueño, Mar del Plata, Mendoza, Olavarria, Pampa del Infierno, Presidente Roque Sáenz Peña, Puerto Tirol, Quitilipi, Reconquista, Resistencia, Río Cuarto, Romang, Rosario, Salta, San Jaime, Sampacho, San José (Depto. Colon), San Nicolas de los Arroyos, Santa Fé, Santa Rosa de la Pampa, Tandil, Tucuman, Venado Tuerto, Viedma, Villa Carlos Paz, Villa General Belgrano, Villa Ocampo, Villa Regina, Zárate - Comodoro Rivadavia Australia - 8 circoli - 2 delegazioni Adelaide, Canberra, Mackay, Melbourne, Myrtleford, Perth, Sydney, Wollongong - Tasmania, Townsville Belgio - 4 circoli - 1 delegazione Bruxelles, Charleroi, La Louviére, Liegi – Limburgo Bolivia La Paz
- 1 circolo
Bosnia - 3 circoli Sarajevo, Stivor, Tuzla Brasile -
Canada - 5 circoli Alberta, Montreal, Toronto, Vancouver, Windsor & Detroit Cile - 3 circoli Copiapò, La Serena, Santiago Colombia Bogotá
- 1 circolo
Danimarca Copenaghen
- 1 circolo
Federazioni ITTONA (Canada e Stati Uniti) Messico - 13 circoli - 1 delegazione Aguas Calientes, Citlatepetl, Città del Messico, Colonia Manuel Gonzalez, Colonia Manuel Diez Gutierrez, Cordoba, Huatusco, Monterrey, Puebla, San Luis de Potosí, Tijuana, Veracruz, Xalapa - Cuernavaca Paraguay - 10 circoli Asunción, Atyrà, Caacupé, Caaguazù, Concepción, Fernando de la Mora, Lambaré, Luque, Paso Barreto, San Pedro Ycuamandiyù
Ex emigrati - 3 circoli Australia, Stivor (BIH), Svizzera
Peru Lima
Francia - 3 circoli Grenoble, Lorena, Parigi
Portogallo Portogallo
Germania - 7 circoli - 1 delegazione Colonia, Dortmund, Friedrichshafen, Monaco, Norimberga, Reno Neckar, Stoccarda – Berlino
Romania Romania
Gran Bretagna - 1 circolo - 1 delegazione Londra - Manchester Italia - 13 circoli Biella; Borgosesia; Brescia; Bresciani amici del Trentino; Como; Famiglia Trentina di Roma; Friuli; Milano; Pontino; Predazzani nel Mondo; Roma; Società Americana di Storo; Trieste Lussemburgo Lussemburgo
- 1 circolo
62 circoli
Ascurra, Belo Horizonte, Bento Gonçalves, Blumenau, Brusque, Caxias do Sul, Colatina, Coronel Pilar, Corupà, Curitiba, Divino di Laranjeiras, Encantado, Erexim, Florianopolis, Garibaldi, Gasparin, Gramado, Guaramirim, Indaial, Jahú, Jaraguà do Sul, Joinville, Jundiaì, Laurentino, Londrina, Luzerna, Nereu Ramos, Nova Brescia, Nova Trento, Ouro Fino, Passo Fundo, Pedrinhas Paulista, Piracicaba, Porto Alegre, Presidente Getulio, Rio de Janeiro, Rio do Oeste, Rio do Sul, Rio dos Cedros, Rodeio, Salete, Salvador, São Paulo, Sananduva, Santa María, Santa Olímpia, Santa Teresa, Santa Tereza do Rio Taquarì, São Bento do Sul, São João Batista, Sao Miguel do Oeste,São Sepe, São Valentim do Sul, Taiò, Tapejara, Trentin, Três de Maio, Tucunduva, Venda Nova do Emigrante, Veranòpolis, Vitoria, Xanxerè
L’elenco è consultabile (completo con indirizzi e nomi dei presidenti) sul nostro sito internet: www.trentininelmondo.it
- 1 circolo
Serbia Indija
- 1 circolo
- 1 circolo
- 1 circolo
Stati Uniti - 21 circoli Alliance, Chicago, Cleveland, Denver, Hazleton, Milwaukee, Minnesota, New England, New York, Norway, Ogden, Pittsburgh, Readsboro, San Francisco, Solvay, South Alabama, South East Pennsylvania, Southern California, Washington, Wyoming Sud Africa - 2 delegazioni Pretoria, Cape Town Svizzera - 8 circoli Amriswil, Basilea, Sciaffusa, Ticino, Winterthur, Zofingen, Zug, Zurigo Uruguay - 5 circoli Carmelo, Cerro Largo, Colonia del Sacramento, Montevideo, Rivera (S. Ana do Livramento - BR) Venezuela Caracas
- 1 circolo
EDITORIALE SOMMARIO Pagine 2-3 AGENDA Pagina 4 ATTUALITÀ Pagine 5-9 GENTE E FATTI Pagine 9-10 REPORTAGE Pagine 12-13 IL PROGRAMMA DELLA «FESTA PROVINCIALE DELL’EMIGRAZIONE» Pagina 14 LETTERE Pagine 15-18 CIRCOLI (Norimberga, Sarajevo, Basilea, Villa Regina, Toronto, Vancouver, Sananduva) Pagina 19 VISITE IN SEDE Pagina 20 ALBUM FOTOGRAFICO Pagine 21-23 DALLE VALLI
ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO O.n.l.u.s. Presidente Alberto Tafner
Direttore Anna Lanfranchi
TRENTINI NEL MONDO Mensile dell’Associazione Trentini nel Mondo aderente alla F.U.S.I.E Direzione, amministrazione e redazione
Via Malfatti, 21 - 38122 TRENTO Tel. 0461/234379 - Fax 0461/230840 sito: www.trentininelmondo.it e-mail:info@trentininelmondo.it Direttore responsabile Maurizio Tomasi Comitato editoriale G. Bacca, C. Barbacovi, F. Casagrande, B. Cesconi, C. Ciola, M. Dallapè, P. Dalla Valle, A. Degaudenz, E. Formilan, B. Fronza, L. Imperadori, A. Lanfranchi, E. Lorenzini, A. Maistri, S.Margheri, G. Michelon, N. Paulus, L. Pontalti, F. Pisoni, S. Regazzola, V. Rodaro, P. Rossi, G. Sbetti, A. Tafner, D. Zatelli, G. Zorzi Hanno collaborato: R. Barchiesi - S. Corradini - G. Degasperi F. Bocchetti Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 62 - 6 febbraio 1958 STAMPA: Grafiche Dalpiaz srl Ravina di Trento (TN) Quote di adesione: Italia: Euro 20,00; Europa; Euro 20,00 Sud America: Euro 20,00; Nord America e Australia: Euro 25,00 Socio - Euro 30,00 Conto corrente postale n. 12509386 N. 6 GIUGNO 2015 Stampato l’8 luglio 2015
In copertina: la locandina della «Festa provinciale dell’emigrazione 2015».
IL TRADIZIONALE APPUNTAMENTO ESTIVO È IN PROGRAMMA QUEST’ANNO A LEVICO TERME
Alla «Festa dell’emigrazione» per ricordare senza retorica La Festa Provinciale dell’Emigrazione, come ormai è tradizione, viene ospitata ogni anno in un luogo diverso del Trentino, proprio a testimonianza di come l’emigrazione abbia interessato uniformemente l’intero territorio e abbia toccato ogni famiglia, ogni paese e ogni valle della nostra provincia. A fare da filo conduttore all’edizione di quest’anno, a Levico Terme, è la ricorrenza del 140° anniversario dell’emigrazione italiana (alla quale parteciparono anche numerosi trentini) in Brasile. L’occasione è stata colta per mettere in evidenza, tra le molte altre cose, come la situazione economica, culturale e sociale del Trentino e dei trentini - sia quelli partiti che quelli rimasti - in tutti questi anni sia cambiata parecchio…. e fortunatamente nella maggior parte dei casi si può dire che è cambiata in meglio. Oggi però stiamo nel mezzo di altri grandi mutamenti… anzi si tratta di trasformazioni talmente veloci e profonde, che diventa sempre più difficile interpretarli e capire dove ci stanno portando…. e soprattutto non si riesce a capire che conseguenze avranno sulla nostra futura capacità di civile convivenza. Infatti non possiamo non accorgerci che stiamo attraversando un periodo di transizione molto preoccupante. Così come non possiamo non comprendere che l’uso smodato della forza al posto dell’intelligenza e la pratica dell’opportunismo al posto del buon senso, stanno prendendo il posto del senso della solidarietà e della collaborazione reciproca. Purtroppo però la cronaca di ogni giorno ci fa capire che accade proprio il contrario: si preferisce vivere una quotidianità senza radici e senza memoria, lasciando ad una arida globalizzazione il compito di trasformare quello che avrebbe dovuto diventare un mondo migliore in un unico, immenso ed egoistico mercato dominato dalla religione del consumo e dalla legge dell’indifferenza verso il prossimo.
La Trentini nel Mondo considera un dovere fare memoria delle vicissitudini, delle peripezie e dei sacrifici di chi è emigrato, che ci consentono oggi di vivere meglio. Farlo costituisce anche un’opportunità per capire i tempi che cambiano La giornata provinciale dell’emigrazione , oltre che un momento di festa, ha però sempre voluto significare anche un momento del ricordo... non quel ricordo che stimola solo la retorica della nostalgia o il sentimento del rimpianto, ma molto più positivamente quella memoria che rappresenta la nostra storia. Ricordare le vicissitudini, le peripezie e i sacrifici sostenuti dai nostri nonni per consentirci OGGI di vivere meglio, la Trentini nel Mondo lo considera un dovere, ma ritiene anche che costituisca un’opportunità per capire i tempi che cambiano. Purtroppo però sembra che questo non importi più a nessuno… anzi sembra quasi che conservare questi ricordi sia addirittura controproducente per chi fa della sopravvivenza quotidiana una regola per gestire un potere senza prospettive e senza sogni. Probabilmente è anche per questo motivo che chi si sforza di coltivare la memoria – come ad esempio fa la Trentini nel Mondo – viene guardato con un po’ di fastidio e di sospetto.
Noi comunque – anche se con sempre maggiore fatica - continueremo a farlo… anche se diventa sempre più difficile farlo in una società come quella attuale, che sembra mancare di una visione d’insieme, che parta da ieri per arrivare a domani. Ma noi, finché possiamo, non demorderemo perché questa è la nostra storia e siamo convinti che senza l’insegnamento della storia e senza l’aiuto dei ricordi si rischia di ripetere sempre gli stessi errori… tant’è che oggi (anche se se ne parla poco per convenienza) il tempo dell’emigrazione si sta riaffacciando prepotentemente all’orizzonte, magari con un nome diverso, magari con le conoscenze tecnologiche più sviluppate, magari con il trolley di marca al posto della valigia di cartone ma la sostanza non cambia: si tratta sempre e solo di un essere umano costretto ad abbandonare la propria terra, le proprie usanze, i propri affetti per cercare altrove quello che non trova più a casa sua. È questo che non dovremo mai dimenticare. Alberto Tafner
ALLE PAGINE 12 E 13 IL PROGRAMMA DELLA «FESTA PROVINCIALE DELL’EMIGRAZIONE»
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AGENDA L’INCONTRO È IN PROGRAMMA DAL 6 AL 12 LUGLIO E SI CONCLUDERÀ CON LA PRESENZA ALLA FESTA DELL’EMIGRAZIONE
«Coordinatori dei Circoli» riuniti a Trento per una settimana di seminario formativo L’Associazione Trentini nel mondo ha istituito da qualche anno la figura del Coordinatore dei Circoli Trentini nei diversi paesi. Dopo un primo periodo di assestamento e sperimentazione, ha deciso di organizzare - dal 6 al 12 luglio - un seminario formativo in cui approfondire il ruolo, i compiti e le attività dei Coordinatori. «Durante il seminario - ha scritto il presidente Tafner nella lettera ai coordinatori con la quale si confermava che l’evento sarebbe stato organizzato - avremo l’occasione di conoscerci meglio e di mettere in contatto le diverse realtà dei Trentini nel mondo con l’Associazione di Trento, le istituzioni e la comunità trentina residente». I Coordinatori, infatti, sono una risorsa preziosa, essenziale per il
zione e della comunità trentina residente». Il programma del seminario è in preparazione è stato predisposto inserendo momenti di conoscenza reciproca, di incontro con realtà del territorio, di approfondimento della struttura Associativa e degli strumenti di
buon funzionamento di un’Associazione estesa ed articolata come la Trentini nel mondo. «È importante quindi imparare a conoscerci sempre meglio proseguiva Tafner nella lettera - scambiare idee e progetti, approfondire i contesti dell’emigrazione trentina, dell’Associa-
partecipazione. Sono previsti spazi per la formazione pratica e la definizione della figura e del ruolo del Coordinatore rispetto ai circoli, all’Associazione, alla comunità locale. «Siamo molto contenti che la nostra proposta di organizzare questo seminario sia stata accolta favorevolmente da tutti e che tutti abbiano da subito confermato la loro partecipazione», ha affermato il presidente Tafner nel porgere il saluto al partecipanti riuniti il 6 luglio nella Sala Zandonai presso la sede della Trentini nel mondo, dove ad accoglierli c’erano anche i componenti del consiglio di amministrazione dell’Associazione. «È evidente - ha concluso Tafner nell’augurare buon lavoro - che l’importanza di questo incontro e seminario formativo sia un’esigenza sentita da tutti».
Partecipano diciotto Coordinatori da dieci paesi BRASILE: Giuliano Berti, Elisete Bertollo, Leandro Fidelis, Iracema Moser, Simone Sehnem, Dori Edson Vitti. ARGENTINA: José Alejandro Brovio, Oscar Dario Menapace, Carlos Alberto Trentin, Rodolfo Fernando Veronesi. MESSICO: Loebardo Cortes Manica - URUGUAY: Jorge Zas. PARAGUAY: Alejandrino Acuña - AUSTRALIA: Silvano Rinaldi - CANADA: Ivo Finotti - STATI UNITI: Luca Dorigatti - BOSNIA ERZEGOVINA: Franjo Rover - GERMANIA: Enrico Defrancesco
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AGENDA
Le iniziative per il 50° di Mattmark Come abbiamo riferito anche in precedenti numeri del nostro giornale, quest’anno ricorre il 50° anniversario della tragedia di Mattmark, nel Cantone Vallese in Svizzera. Era il 30 agosto 1965 quando, durante i lavori di costruzione di una diga, un ghiacciaio precipitò a valle travolgendo le baracche degli operai che stavano lavorando. I morti furono 88, dei quali 56 italiani di cui 5 trentini, 23 svizzeri e nove di altre nazionalità. La Trentini nel mondo ha deciso di promuovere alcuni appuntanenti per ricordare quell’evento e di farli coincidere con la commemorazione del sesto anniversario della scomparsa di Rino Zandonai, Giovanni Battista Lenzi e Luigi Zortea, le vittime trentine del tragico volo aereo Rio de Janeiro-Parigi del 31 maggio 2009. La prima iniziativa (foto in alto) si è svolta venerdì 29 maggio, alle 10, nella Sala Rino Zandonai, presso la sede dell’Associazione in via Malfatti 21, dove è stato proiettato il docufilm «Mattmark, neve e ghiaccio», realizzato da Marco Tagliabue e prodotto dalla Televisione Svizzera. La proiezione del docufilm è stata preceduta da un intervento di Bruno Fronza, presidente onorario dell’Associazione, che ha raccontato la sua esperienza
presentato sempre il 29 maggio, ma alle 20.45 (foto a centro pagina) presso la Sala dei Vigili del Fuoco di Mis a Sagron Mis, paese natale di due delle vittime trentine di Mattmark, Costante Remon e Ottorino Daldon. Le altre tre vittime furono Primo Appoloni (di Pieve di Bono), Ferdinando Degara (di Tiarno di Sotto) e Gino Furletti (di Riva del Garda). Alla serata, introdotta da Maurizio Tomasi, direttore della rivista «Trentini nel mondo» e dal vice presidente della Trentini nel mondo, Cesare Ciola, ha portato il suo saluto il sindaco di Sagron Mis, Luca Gadenz, e hanno partecipato tre superstiti: Ettore
personale vissuta a Mattmark nei giorni immediatamente successivi alla tragedia: all’epoca del fatto Fronza ricopriva la carica di vice presidente della Trentini nel mondo e si era recato sul posto insieme all’allora direttore dell’Associazione, Rodolfo Abram. Il documentario «Mattmark, Neve e Ghiaccio» alterna le storie di superstiti e familiari delle vittime, tra Italia e Svizzera, ponendo la luce sulle responsabilità dell’accaduto, in collaborazione con le associazioni impegnate nelle celebrazioni della memoria del 30 agosto 1965. Lo stesso docufilm è stato poi
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Daldon, Erminio Salvadori ed Egidio Broch. L’appuntamento a Sagron Mis è stato organizzato in collaborazione con la Pro loco di Sagron Mis e l’Associazione Bellunesi (della quale era presente una delegazione guidata dalla vice presidente Patrizia Burigo). Sempre per ricordare Rino Zandonai, Giovanni Battista Lenzi e Luigi Zortea, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio provinciale di Trento, dall’8 al 25 giugno è stata allestita nell’atrio di Palazzo Trentini (foto in basso a sinistra) la mostra con quaranta immagini selezionate fra quelle che compongono la mostra fotografica itinerante curata dall’Associazione Italia Vallese e dal Comitato Mattmark 2015, sono integrate dalla riproduzione delle pagine dedicate all’evento, pubblicate sul mensile «Trentini nel mondo» dell’epoca. Il 5 luglio, per iniziativa del Comune di Sagron Mis, è stata scoperta la targa con la quale è stato intitolato a Mattmark - «a ricordo della catastrofe elvetica che sconvolse anche Sagron Mis» - l’anfiteatro naturale, destinato ad ospitare spettacoli all’aperto. Alla cerimonia erano presenti il vice presidente della Trentini nel mondo, Cesare Ciola, e il presidente dell’Associazione Bellunesi nel mondo, Oscar De Bona.
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ATTUALITÀ ALCUNI STRALCI DELLA RELAZIONE INTRODUTTIVA AGLI STATI GENERALI DELL’ASSOCIAZIONISMO DEGLI ITALIANI NEL MONDO
L’associazionismo in emigrazione è una risorsa fondamentale Gli Stati Generali dell’associazionismo degli italiani nel mondo si sono svolti a Roma nei giorni 3 e 4 luglio 2015. All’evento hanno preso parte i rappresentanti delle numerose associazioni aderenti, provenienti dal’estero e dall’Italia. Per Per riconquistare forza e slancio l’associazionismo deve riscoprirne i suoi valori fondanti, la solidarietà come legame basilare tra le persone, il senso civico e di appartenza, la responsabilità collettiva per una società più solidale e per la partecipazione democratica, l’apertura e la capacità di ascolto e di relazione, la disponibilità alla “contaminazione” interculturale, rifuggendo da autoreferenzialità e presunzioni italo centriche o dal considerarsi depositario esclusivo di una storia che invece appartiene a tutti, all’Italia e agli italiani all’estero e agli stessi paesi dove ci siamo insediati. Riconquistare una profonda consapevolezza del nostro proprio ruolo ed essere capaci di innovare e di porci in discussione aperta dovrebbero essere le direttive poste alla base di una azione forte per affrontare il futuro con rinnovato slancio. Innovare per innnestare nuove energie in un contesto già ampio e consistente e profondamente radicato: oltre 3.500 associazioni censite, rapida crescita delle aggregazioni virtuali sui social network, migliaia di gruppi facebook che collegano già oggi quasi un milione di persone. Gli italiani all’estero sono stati partecipi e hanno sperimentato sulla loro pelle cosa vuol dire interazione con la società ospitante, conoscono gli effetti problematici dei processi d’integrazione non accompagnati dal rispetto per la cultura d’origine, in molti casi vivono in società interculturali e sono interessati sempre più al contesto in cui vivono. Hanno, insomma, un patrimonio di conoscenze acquisite sul campo che possono significare molto per l’Italia di oggi in cui la discussione sull’immigrazione assume quasi sempre toni populistici e di scontro duris6 - 2015
la Trentini nel mondo era presente il vice presidente Cesare Ciola. «L’Associazionismo degli italiani all’estero, tra integrazione e nuova emigrazione: diritti, partecipazione e rappresentanza sociale» era il titolo della relazione intro-
duttiva presentata all’Assemblea daa Ilaria Del Bianco, dell Comitato Organiz- zatore e presidente dell’Associazione Lucchesi nel mondo. Su questa pagina ne riportiamo alcuni stralci.
Sono oltre 3.500 le associazioni censite, sono in rapida crescita le aggregazioni virtuali sui social network, migliaia di gruppi collegano già oggi quasi un milione di persone Con alle spalle la nostra storia di emigrazione siamo consapevoli dell’importanza che la realtà sociale nella quale siamo calati esiga che si continui a perseguire come prioritario l’obiettivo dell’accesso al lavoro per tutti “aldilà degli interessi limitati delle imprese e di una discutibile razionalità economica” (enciclica “Laudato si”). Emigrazione e immigrazione rappresentano, con sfumature diverse, il concretizzarsi di uno stesso fenomeno. Quali donne e uomini che hanno conosciuto l’emigrazione, come associazioni che li rappresentano possiamo essere di stimolo e di aiuto nei difficili percorsi di integrazione in ambienti culturali diversi; noi stessi oggi
simo, anziché di dibattito serio sul modello di governance di questo fenomeno. Omettendo volutamente, tra l’altro, che alla base vi è l’inarrestabile calo demografico del nostro Paese, un calo che mette a forte rischio il sistema di welfare italiano dei prossimi anni. “Niente di questo mondo ci risulta indifferente”, come a ragione viene affermato nella Enciclica “Laudato si” di Papa Francesco. È evidente il deterioramento della qualità della vita umana, la degradazione sociale che si viene producendo e l’inequità che “non colpisce solo gli individui ma paesi interi e obbliga a pensare ad un’etica delle relazioni internazionali” della quale si sente sempre più l’esigenza.
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esprimiamo una vasta, sincretica e plurale identità che costituisce una formidabile ricchezza di vissuto e di competenze per la costruzione di ponti tra realtà diverse e di possibilità di cooperazione tra paesi. È dunque in questo quadro che l’associazionismo può tornare ad assumere tutta la sua importanza, a patto che esprima una soggettività autonoma e svincolata da paradigmi unilaterali o da subalternità culturali, partitiche o istituzionali. In questo percorso, assume grande importanza la novità costituita dalla nuova emigrazione connotata da particolarità e specificità che pongono un ampio ventaglio di problemi e di nuove battaglie sociali da sostenere: dall’accompagnamento, all’assistenza, alla tutela di nuovi diritti e nuove garanzie di welfare transnazionale da ri-conquistare. A proposito di nuove emigrazione, secondo i dati AIRE, al 1° gennaio 2014 gli iscritti erano 4.482.115, ovvero il 7,5% degli italiani residenti in Italia. L’aumento in valore assoluto, rispetto al 2013 è stato di quasi 141mila iscrizioni, con un incremento del 3,1% e occorre ricordare che molti nuovi emigrati non si iscrivono all’AIRE nei termini previsti dalla legge. Dobbiamo dunque ritenere che tali cifre siano di molto sottostimate e che nei prossimi anni continueranno ad aumentare sensibilmente. Questo nuovo fenomeno impone un’attenzione e un’analisi puntuale, scevra di toni retorici, ed una sfida che dobbiamo raccogliere e vincere: progettare l’associazionismo del futuro. Un associazionismo capace d’integrare la tradizionale e più antica presenza organizzata con i nuovi bisogni e le necessità che caratterizzano le sfide del presente e del domani.
GENTE E FATTI DEL GRUPPO BRASILIANO FACEVANO PARTE AMMINISTRATORI, OPERATORI ECONOMICI E SOCI DEL CIRCOLO TRENTINO
Tappa alla casa natale di Santa Paulina per una delegazione di Nova Trento Nello scorso mese di maggio un gruppo di una ventina fra amministratori e operatori economici di Nova Trento, una città dello Stato brasiliano di Santa Catarina, ha fatto tappa in Trentino per visitare alcune realtà imprenditoriali trentine. Particolare attenzione è stata riservata al settore della ristorazione, alle cantine vinicole ed alle realtà cooperative che costituiscono le punte qualificanti dell’economia trentina orientata verso il turismo. Del gruppo guidato dal capodelegazione Otto Walter Schmidt, facevano parte il coordinatore del Turismo dello Stato di Santa Catarina Alan Claumann, il sindaco di Nova Trento Gian Francesco Voltolini, l’assessore comunale alla cultura e turismo Eluisio Antonio Voltolini, il nuovo presidente del Circolo trentino Arno Battisti Archer Jr e diversi imprenditori del settore alberghiero e commerciale locali. Particolare interesse è stato riservato alla tipologia del turismo religioso in quanto Nova Trento ospita il santuario dell’unica santa brasiliana che da alcuni anni sta richiamando migliaia di pellegrini e di visitatori da tutto il Paese Sudamericano. Proprio per questo motivo nel nutrito programma della visita è stata inserita anche una sosta a Vigolo Vattaro che nel 1865 (esattamente 150 anni fa) diede i natali alla santa Paolina Visintainer che, emigrata in Brasile assieme alla famiglia all’età di 10 anni, visse ed operò per diversi anni nel territorio di Nova Trento. Dopo una rapida visita alla casa
La delegazione di Nova Trento all’inizio dellla visita della casa natale di Santa Paulina. Nella foto a sinistra, il presidente del Circolo trentino Arno Battisti Archer Jr (a destra) insieme al presidente della Trentini nel mondo, Alberto Tafner. Nell’altra foto, i sindaci di Vigolo Vattaro, Michela Pacchielat, e di Nova Trento, Gian Francesco Voltolini.
due paesi, oltre all’apprezzamento per come gli emigranti trentini ed i loro discendenti hanno saputo inserirsi con successo nelle comunità locali. All’incontro ha partecipato anche la Trentini nel Mondo che, attraverso il presidente Alberto Tafner ed i consiglieri Aldo Degaudenz e Paolo Rossi, ha ricordato i vincoli di amicizia ed i rapporti di collaborazione che intercorrono con gli oltre 60 Circoli trentini aperti in Brasile. L’attività della Trentini nel Mondo attraverso i Circoli Trentini del Sud America – è stato
natale della santa che a tutt’oggi viene custodita dalla suore a Vigolo Vattaro, la comitiva brasiliana si è incontrata con le autorità locali nella sede del municipio. Il sindaco di Vigolo Vattaro Michela Pacchielat ed il suo predecessore Walter Kaswalder, oggi consigliere provinciale, hanno portato il saluto e l’augurio di sempre più strette relazioni tra i
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detto – ha un grande valore culturale per quanto riguarda il mantenimento dei valori, delle tradizioni, della cultura e della storia degli del Trentino , ma oltre alla conservazione della memoria l’Associazione opera anche come uno strumento utile a migliorare i rapporti (anche economici) tra il Trentino e le più diverse realtà territoriali in cui sono presenti i trentini ed i loro discendenti, da sempre apprezzati per il loro impegno, la loro serietà e la reciproca solidarietà.
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GENTE E FATTI RENZO TOMMASI HA PARTECIPATO AD UNA SERIE DI EVENTI FRA I QUALI LA PROIEZIONE DI UN DOCUMENTARIO VIDEO
Onorata la memoria di Cassiano Conzatti un vero galantuomo trentino-messicano Da poco si è concluso l’iter per la firma dell’accordo di gemellaggio fra la Comunità della Vallagarina e la Heroica Ciudad de Oaxaca de Juarez. Un percorso iniziato lo scorso ottobre con il convegno organizzato a Oaxaca sull’importante figura di Cassiano Conzatti. Da lì è nata la richiesta di stringere legami più stretti con la terra che vide nascere il “maestro de maestros” nonché illustre botanico trentino. Il mio viaggio del 16 aprile è andato in questa direzione. Ad attendermi il botanico oaxaqueño dott. Abisaí García Mendoza dell’Istituto di Biologia della UNAM (Università Nazionale Autonoma del Messico) che mi ha accompagnato nei due giorni successivi dedicati alla presentazione del DVD “Descubriendo a Cassiano Conzatti”, prodotto dal Servizio emigrazione Provincia Autonoma di Trento e dalla Fondazione Museo Civico di Rovereto. Una prima presso la Facultad de Ciencias della UNAM con la presenza di una cinquantina di studenti e professori di biologia, mentre la seconda alla Facultad de Estudios Zaragoza (FEZ) della UNAM con l’auditorium della Facoltà stracolmo (circa duecento fra studenti e professori). Dopo la visita alla biblioteca dell’Istituto di Biologia, dove sono conservati gli scritti di Cassiano Conzatti, e una sosta alla sezione botanica, dove è conservato
Le iniziative si sono svolte in Messico nell’ambito del gemellaggio fra la Comunità della Vallagarina e la Heroica Ciudad de Oaxaca de Juarez
lutare Victoria, figlia di Cassiano Conzatti. Trascorro piacevolmente con lei, e i suoi ricordi, la giornata durante la quale prendo contatto con le autorità politico-
il suo erbario costituito da seimila esemplari di piante disseccate e catalogate, in tarda serata prendo il pullman per Oaxaca L’arrivo è alle 7 e passo a sa-
amministrative locali. Il sabato di buon mattino sono invitato alle “mañanitas” di fronte alla Chiesa di Santo Domingo per l’inizio dei festeggiamenti per i 483 anni della città di Oaxaca. Lì incontro il Presidente municipale di Oaxaca, Javier Villacaña Jimenez, il Ministro del Turismo, avv. Jaime Katz, e la Direttrice del dipartimento Affari esteri, dott.ssa Nora Ortiz Muro. Alle 17 partecipo alla Sesión de Cabildos (consiglio comunale), tenutasi presso il novecentesco Teatro Macedonio Alcalá, in cui il presidente municipale conferisce vari riconoscimenti, fra cui quelli di “Visitante Distinguido” (di cui, la volta scorsa, fui onorato) e di medaglia d’oro, alle persone che si sono distinte durante l’anno. Domenica partecipo con le autorità alla “Calenda”, una sfilata storica con quattro enormi pupazzi, alcuni gruppi di ballo folkloristici e due allegre bande che ci accompagnano in festa lungo il percorso che si snoda fra la chiesa Santo Domingo e il municipio. A seguire varie iniziative culturali, fra cui un concerto di marimba dei giovani della scuola musicale conclusosi con variopinti giochi pirotecnici. La sera vengo invitato ad una cena privata con il Presidente municipale Javier Villacaña per discutere dell’accordo di gemellaggio. Dopo lo scambio di alcuni regali, sua figlia Andrea
MESSICO
Festeggiati secondo tradizione i 15 anni di Paulina Isabel 6 - 2015
In Messico c’è la tradizione che quando le ragazze compiono quindici anni, la ricorrenza viene celebrata con una messa di ringraziamento seguita da una festa durante la quale famigliari e amici si riuniscono per condividere questo momento passaggio da bambina a ragazza. La festa per Paulina Isabel Comett Figueroa, si è svolta il 16 maggio scorso in una bella e calda
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serata: erano presenti la bisnonna Elvira Zilli Manica, i nonni Lazaro Figueroa Zilli, Engracia Ambriz Figueroa e Gela Ambriz, i suoi genitori Miguel Comett e Vianey Figueroa, i suoi padrini Rodolfo Fadanelli Toss e Monica Gianella Figueroa, la cugina Monica del Carmen Fadanelli con il marito Andrés Cruz e la figlia Monica Andrea Cruz Fadanelli. Monica del Carmen Fadanelli
GENTE E FATTI
ci accompagna alla Cattedrale per darci un’interessante lezione di architettura sugli elementi indigeni presenti nei bassorilievi che ne decorano la facciata. Lunedì 27 mi incontro con il Ministro del turismo della Città di Oaxaca, dott. Jaime Katz, per perfezionare l’accordo di gemellaggio e con lui partecipo alle svariate iniziative culturali che arricchiscono la giornata. Da martedì 28 a giovedì conduco le attività di promozione e sensibilizzazione sulla figura di
un arzillo storico molto informato sulla vita del prof. Conzatti pedagogo che, raccontatimi alcuni aneddoti inediti, mi omaggia del suo fondamentale libro dal titolo Cassiano Conzatti, un hombre entre dos pasiones, dato alle stampe nel 2001, da cui riporto questa esortazione di Cassiano scritta nel 1892: «Oaxaca, che tanto grande è stata nella lotta, che ha combattuto con i León per conquistare la sua Indipendenza, con i Juárez e i Díaz per difendere le sue istituzioni e ricacciare l’invasore: perché non dovrebbe vincere nel medesimo modo l’ignoranza e meritarsi in pace il fregio di progressista come meritò in guerra quello di eroica?». Sazio di tanta saggezza, verso mezzogiorno mi trasferisco a Cordoba e quindi a Veracruz per intrattenere relazioni pubbliche sia con i discendenti di Cassiano Conzatti che con i presidenti dei Circoli trentini, Jaime Crivelli e Rubén Conzatti, gentili e pazienti come sempre. Già lunedì 4 maggio, purtroppo, rientro in pullman da Veracruz a Città del Messico e da lì volo a Francoforte per arrivare a Verona il 5 maggio. Un altro pilone per rinforzare
Cassiano Conzatti (fra cui la proiezione del DVD “Descubriendo a Cassiano Conzatti” all’Instituto de Artes Gráficas de Oaxaca alle ore 18,30; idem il mercoledì alle 10 presso la Università José Vasconcelos, per finire giovedì 30 aprile con una “Charla sobre la vida y obra de Cassiano Conzatti” all’Instituto de Investigaciones en Humanidades de la Universidad Autónoma Benito Juárez de Oaxaca alle ore 19). Venerdì 1° maggio a colazione conosco Javier Sanchez Pereyra,
il «ponte» che unisce Trentino e Messico è stato gettato. Ci risentiremo a breve su queste pagine per un aggiornamento sull’avanzamento dell’opera. Grazie Victoria (nella foto qui sopra), grazie a Emma, a tutti i Conzatti e a chi onora la memoria di Cassiano, un vero galantuomo trentino-messicano. Renzo Tommasi
IL DOCUMENTARIO HA VINTO IL PREMIO SPECIALE DEL TOURING CLUB ITALIANO ALL’ULTIMA EDIZIONE DI «TRENTO FILM FESTIVAL»
Proiettato a Expo 2015 il film «Contadini di montagna» Nuova grande soddisfazione per il Trento Film Festival che ha partecipato recentemente ad Expo 2015, nell’ambito di «Mountain week», l’evento promosso dal Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con Confcommercio, dedicato alle eccellenze agroalimentari dell’arco alpino italiano e allo sviluppo sostenibile dei territori montani. La rassegna cinematografica ha partecipato all’evento di Milano presentando il film documentario «Contadini di montagna», di Michele Trentini, vincitore del premio speciale «Luigi Vittorio Bertarelli» del Touring Club Italiano. Il film è ambientato in Val di Cembra, uno dei paesaggi terrazzati più suggestivi dell’arco alpino. L’opera racconta le differenti concezioni tra due generazioni di contadini, quella di ieri e quella di oggi che hanno però in comune l’amore per la propria terra, per un lavoro che richiede molto sacrificio e la forza di «resistere» e un profondo rispetto per le tradizioni che hanno fatto dell’agricoltura il fondamento dell’economia del nostro territorio.
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GENTE E FATTI IL LAVORO È STATO COORDINATO DALLA FONDAZIONE MACH DI SAN MICHELE ALL’ADIGE
Recuperato il primo censimento della viticoltura provinciale La biblioteca della Fondazione Mach, grazie al contributo della Fondazione CARITRO, bando 2014 per progetti di riordino e valorizzazione degli archivi, e con il sostegno di Cassa Centrale Banca e Cavit, ha promosso il recupero e la digitalizzazione della Carta viticola conservata nella biblioteca FEM e nell’archivio del Consorzio di Tutela vini del Trentino. Progettata e redatta dallo sperimentatore della Stazione sperimentale di San Michele all’Adige, Rebo Rigotti, la Carta viticola fu pubblicata all’inizio degli anni ’50 su iniziativa del Comitato Vitivinicolo provinciale, una fotografia della realtà viti-
enologica trentina dell’epoca, antesignana del catasto viticolo. Il lavoro ha consentito di ricostituire una copia pressoché integrale della Carta, con 180 fascicoli dei comuni viticoli, tre raccol-
te riassuntive di produzioni e superfici vitate e altri materiali a corredo. La digitalizzazione e la pubblicazione in rete ora ne consentono l’accesso a tutti, garantendo la conservazione degli originali. Il lavoro è stato coordinato dall’ente di San Michele all’Adige in collaborazione con il Consorzio di tutela vini del trentino, la CCIAA e il supporto scientifico della Soprintendenza per i beni culturali.
NELLA PRIMA RIUNIONE DEL NUOVO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SONO STATI NOMINATI I QUATTRO VICEPRESIDENTI
Nuovo presidente per la Cooperazione trentina, l’assemblea dei soci ha eletto Giorgio Fracalossi Il nuovo consiglio della Cooperazione trentina (uno dei soci fondatori della Trentini nel moindo), eletto dall’assemblea dei soci del 12 giugno, rinnovato per il 40% dei suoi componenti (9 componenti su 22), il 29 giugno ha tenuto la sua prima riunione di insediamento. Il consiglio di amministrazione risulta equilibrato anche tra i generi: otto donne, pari al 36% che sale al 48% se si tiene conto del collegio sindacale tutto femminile. Infatti la presidente Romina Paissan, le due sindache effettive e le due supplenti sono donne. «Le aspettative sono molte - ha affermato il nuovo presidente Giorgio Fracalossi (al centro nella foto, subentrato a Diego Schelfi) - sarà fondamentale mantenere una visione unitaria del movimento, pur nella specializzazione dei singoli settori. Siamo imprese che operano nel mercato,
Il nuovo consiglio di presidenza della Cooperazione Trentina: il presidente Giorgio Fracalossi (al centro) con i vice presidenti (da sinistra) Elio Pisoni, Paola Dal Sasso, Marina Castaldo e Luca Rigotti.
comitati di settore». Il consiglio ha approvato all’unanimità la proposta di Fracalossi sui nomi dei vicepresidenti, che sono: Marina Castaldo, già vice uscente in rappresentanza del set-
è opportuno tenerne conto per coniugare l’aspetto economico con quello sociale, propri di una cooperativa. Su temi specifici e intercooperativi sarà valorizzato il ruolo dei vicepresidenti e dei
tore di produzione lavoro, sociali e abitazione, continuerà a fare la vicepresidente con in più il ruolo di vicaria; Luca Rigotti continuerà a rappresentare il mondo delle cooperative agricole; due nuove entrate per il settore della cooperative di consumo con Paola Dal Sasso, presidente della Famiglia Cooperativa Val di Fiemme e consigliera uscente della Federazione, ed Elio Pisoni, presidente della Cassa Rurale Valle dei Laghi e di Formazione Lavoro per il settore del credito, nuova entrata anche nel consiglio. Nessuno di loro è presidente di consorzi di secondo grado. Le nomine si completano con il comitato esecutivo: oltre al presidente e ai vice, entrano Serenella Cipriani, presidente di ConSolida, Mauro Coser presidente di Sft, Renato Dalpalù presidente di Sait ed Enzo Zampiccoli in rappresentanza di Cassa Centrale Banca.
Ascolta la trasmissione
Trentino nel mondo in onda il giovedì dopo il giornale radio delle ore 13.00 venerdì alle ore 18.05.
Visita il sito: www.radioitaliatrentinoaltoadige.it 6 - 2015
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GENTE E FATTI IL CONCORSO È STATO ISTITUITO DAL CONSIGLIO NAZIONALE PER LO SVILUPPO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO DEL BRASILE
Ha origini trentine Deloan Mattos Perini, vincitore del «Premio Giovane Scienziato» Deloan Mattos Perini è il vincitore dell’edizione 2015 del premio nazionale brasiliano per giovani ricercatori. Nato a Laurentino (Santa Catarina - Brasile) Deloan Mattos Perini, è nipote di Leandro e Laura E. Perini, lui d’origine trentina e lei d’origine tedesca. Il premio che gli è stato assegnato è stato istituito da CNPq (Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico). Il lavoro presentato da Deloan Mattos Perini è incentrato sul tema della sicurezza alimentare e nutrizionale. Secondo i risultati della
sua ricerca la produzione di alimenti all’interno delle città
attraverso l’agricoltura urbana può rappresentare un’alterna-
tiva in grado di avvicinare gli spazi di produzione agricola e i consumatori, e contribuire così alla sovranità alimentare, a qualificare spazi urbani e a promuovere una migliore qualità della vita per tutti. Lo studio si basa sui dati elaborati da Perini per la sua laurea in Architettura e Urbanistica presso l’Università di Erechim (Rio Grande do Sul). Come premio lo studente ha ricevuto un importo in denaro e una borsa di studio per master. Quella di quest’anno era la ventottesima edizione del «Premio Giovane scienziato».
OLTRE CINQUECENTO PERSONE, PROVENIENTI DA DIVERSI STATI BRASILIANI, HANNO PRESO PARTE AL RADUNO DEL 31 MAGGIO
Incontro a Pomeranos della famiglia Bonatti Più di cinquecento persone tutte discendenti di G.B. Bonatti emigrato in Brasile nel 1875, il 31 maggio scorso si sono riunite a Pomeranos (stato di Santa Catarina). Erano presenti anche Bonatti provenienti da altri stati del Brasile (São Paulo e Minas Gerais) e da Sacramento. La giornata festiva è iniziata con la santa messa celebrata dal padre dela famiglia, don Mario Bonatti, mentore religioso e culturale dei trentini in Brasile con alle spalle diversi studi sul dialetto e sulla cultura trentina, argomenti sui quali ha scritto ben cinque libri. Dopo il rito religioso, c’è stato il pranzo tipico con vino e formaggio e tanta musica trentina e brasiliana, proseguita fino a sera, quando è stato presentato l’ultimo libro di don Bonatti, che si intitola «Cosa penso della vita del mondo e di Dio». Per onorare la memoria di G.B. Bonatti, a Pomeranos si sta pensando di allestire un impianto
botanico con le principali varietà della regione sul terreno nel quale si era insediato al suo arrivo in Brasile. I raduni delle famiglie
trentine in Brasile sono molto diffusi e rappresentano un fatto culturale che rafforza il legame con le radici.
sede in via Malfatti, 21 - 38122 TRENTO - tel. 0461 234379 - fax 0461 230840
e-mail: info@trentininelmondo.it / sito internet: www.trentininelmondo.it 9
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REPORTAGE
Al Galata Museo per vivere in prima
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ono le 8 e 20 di mattina del 21 maggio 2015, i due autobus dal Primiero sono già arrivati all’entrata dell’autostrada Trento Centro. Salgo assieme al dirigente Cesare Cornella e alla dott.ssa Francesca Baldessarelli dell’Ufficio emigrazione della Provincia Autonoma di Trento. Viaggiamo con 60 bambini venuti da Mezzano e Tonadico accompagnati dalle loro maestre. Sono gli alunni delle due classi che hanno vinto il concorso di disegno organizzato in occasione della Festa provinciale dell’emigrazione che si è svolta in Primiero nel 2014. Mi siedo accanto a Manuela dell’Associazione P.O.M. (Primiero Oltre Mondo). Mi racconta che, con la sua associazione, ha pubblicato un libro intitolato “Primierotti nel Mondo” mettendo in luce il fenomeno dell’emigrazione giovanile che colpisce attualmente il Primiero. I membri dell’associazione hanno contattato i loro amici e conoscenti per una ricerca durata un anno. La maggioranza dei giovani primierotti è rimasta in Europa, tanti si sono fermati nel Regno
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Unito. Viste le difficoltà nel trovare un’occupazione Manuela sta valutando a sua volta di emigrare, magari verso l’Australia dove ha parenti. Le storie di migrazioni mi affascinano particolarmente, io che ho fatto il cammino nel senso opposto, lasciando la mia terra natale, la Francia, per approdare in Trentino. Non è il lavoro che mi ha spinto a partire ma gli studi e poi l’amore mi ha fatta rimanere. Auguro a tutti i migranti di poter trovare persone così accoglienti come quelle che ho avuto la fortuna di trovare. Dopo meno di sei ore, dall’alto degli Appennini si intravede il mare. I bambini sono felicissimi: “guardate, guardate, la lanterna di Genova!!!”. Anche per i più grandi la vista del mare è sempre fonte di felicità e tutti si affacciano alle finestre del bus. Gli autisti Dino e Dimetriu riescono a parcheggiare vicino al museo del mare. Siamo arrivati in anticipo e dobbiamo quindi aspettare le guide. E’ l’occasione per passeggiare vicino al porto ed intravedere il S518 Nazario Sauro, il più grande sottomarino
Noemie Paulus ha accompagnato a Genova gli alunni delle scuole elementari di Mezzano e Tonadico che hanno vinto il concorso di disegno promosso in occasione della Festa provinciale dell’emigrazione che si è svolta in Primiero nel 2014 italiano visitabile in acqua. La dott.ssa Francesca Baldessarelli della Provincia Autonoma di Trento, Servizio Emigrazione, cura l’organizzazione con molto successo tant’è che un bambino esclama “saresti una brava maestra!”. Verso le 15:30 inizia il nostro viaggio nel museo del mare Galata, nome che deriva dal quartiere di Istanbul che fino al XV secolo ospitò una delle più
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importanti comunità genovesi nel Mediterraneo. Ammiriamo le ricostruzioni ottocentesche della Niña, della Pinta, e della Santa Maria che hanno accompagnato il celebre genovese, Cristoforo Colombo nel suo viaggio in America. La guida ci fa notare come la Santa Maria si distingue dalle due Caravelle. I bambini vogliono portare con loro il massimo di ricordi da condividere e continuano a scattare foto. Penso, vent’anni anni fa, quando ero in quinta elementare, le macchine fotografiche «usa e getta» che la mamma mi dava per i viaggi scolastici, non mi avrebbero mai consentito di scattare così tante fotografie. Giovani e meno giovani si lasciano incantare dalle barche sulle quali ci possiamo immaginare per un’istante in mezzo all’oceano. Si sale a bordo della Galea genovese del ‘600. La guida ci spiega quanto erano difficili le condizioni a bordo della Galea. L’equipaggio rimaneva sempre al suo posto, là dove si remava, si mangiava, si dormiva. Andando avanti nel tempo, ci imbattiamo in un brigantino,
REPORTAGE
a persona il viaggio degli emigranti
uno dei grandi protagonisti della marineria ottocentesca, nel quale le condizioni a bordo sembrano molto più vivibili. Arriviamo al terzo piano dedi-
cato all’emigrazione italiana via mare e all’immigrazione straniera. Dopo aver preso il passaporto del nostro personaggio, passiamo attraverso una riproduzione del
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centro storico di Genova, con facciate dipinte e vicoli stretti, con le botteghe e gli abitanti che si affacciano e interloquiscono con noi visitatori-emigranti. Successivamente, raggiugiamo la stazione Marittima e ci presentiamo al doganiere al quale rilasciamo il passaporto. Siamo informati sul nome e la situazione della nostra “emigrata” (realmente vissuta) si chiama Angela Calcio parte con i tre figli: Luigia, Domenico, e Giovanni per raggiungere il marito in America. Siamo autorizzati a salire sul piroscafo dove possiamo vedere le condizioni di viaggio. La nostra prima tappa è il quartiere della Boca in Argentina, con i suoi colori vivaci, e poi il Brasile che ci accoglie con i rumori della giungla e lo spaventoso ruggito del giaguaro non appena ci intravede. E finalmente Ellis Island, dove veniamo intervistati dall’arcigno ufficiale che per fortuna ci lascia entrare nel territorio nordamericano. La guida ci dice che la storia della nostra “emigrata” non è a lieto fine: riesce a raggiungere il marito ma con un solo figlio,
gli altri due muoiono di malattia. Dopo tante emozioni si fa ora di cena. Tutti sono felici di vedere servita la pasta al pesto ed alcuni richiedono il bis. Ricaricate le batterie, i ragazzi instancabili vogliono ancora giocare e il cameriere molto disponibile gli offre la possibilità di stare in una grande sala. Passate le 23:30 però all’albergo cala il silenzio. Alle 07:30 ci ritroviamo tutti per una buona colazione a buffet e poi ci dirigiamo in direzione dell’acquario. Arriviamo nuovamente in anticipo. Ne approfittiamo allora per fare una passeggiata lungo il mare e per scattare le ultime foto del porto. Si entra all’acquario… è immenso e rimaniamo tutti affascinati dal movimento lento ed ondoso delle murene, i salti dei delfini, impauriti dagli squali e pesce sega e soprattutto divertiti dai pinguini. Abbiamo il tempo di prendere una focaccia prima di risalire in autobus, salutiamo il mare per tornare al paesaggio familiare delle Dolomiti. Noemie Paulus
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LETTERE LE IMPRESSIONI DI RAFAEL ROSSI SCHAFER DEL CIRCOLO DI PRESIDENTE GETULIO DOPO IL RECENTE VIAGGIO IN TRENTINO
«Abbiamo sentito che siamo tutti trentini appartenenti tutti alla stessa famiglia!» Rafael Rossi Schafer, socio fondatore e primo presidente del Circolo Trentino di Presidente Getúlio (Santa Catarina - Brasile), faceva parte della delegazione che in maggio è arrivata in Trentino per sottoscrivere un patto di amicizia fra i comuni di Presidente Getulio e di Levico Terme. Al suo rientro in Brasile ci ha inviato la lettera pubblicata qui di seguito. «Grazie Mille» sono parole molto semplici per esprimere tutto il sostegno che abbiamo avuto durante questo nostro viaggio in Italia. Il Circolo Trentino, gli amministratori comunali e gli amici che formavano il nostro gruppo ricorderanno molto bene quanto i trentini siano accoglienti. Questo viaggio aveva uno scopo molto importante: creare un legame fra il Comune di Levico Terme e quello di Presidente Getulio, basato sul fatto che a Presidente Getulio esiste un Circolo trentino che ritiene fondamentale per la sua stessa esistenza la creazione di un legame sempre più forte fra di noi e Trento. Appena ne abbiamo intravisto la possibilità, sono cominciati i contatti con Rosanna, Cesare, Antonella, Dario, si è fatto il programma, si sono stabilite le date, fatti i documenti e in breve ci siamo ritrovati su un aereo in viaggio verso l’Italia! Quattro giorni in Trentino su dieci passati in Italia - con
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La spettacolare veduta notturna della Piana Rotaliana dal Monte di Mezzocorona. In basso, il gruppo del Circolo di Presidente Getulio durante la visita alla sede della Trentini nel mondo: Rafael Rossi Shafer è il primo a sinistra in piedi.
l’intenzione di conoscere il più possibile questa terra dove sono nati molti dei nostri antenati. L’accoglienza che abbiamo avuto da parte dell’associazione Trentini nel mondo sul Monte di Mezzocorona, con la salita in funivia, è stata fonte di emozioni: di ammirazione e stupore per tutti di fronte al panorama notturno della Piana Rotaliana (nella foto sopra), di «paura» per qualcuno nel salire in funivia e per altri di «vertigini»: ma al di là delle sensazioni diverse, quella serata ha fatto «sentire» che siamo tutti trentini, appartenenti tutti alla stessa famiglia! Levico Terme così come tutta la Valsugana, oltre a Rovereto e Besenello, sono le principali località da cui sono partiti gli avi dei soci del Circolo trentino, ma
solo una doveva essere scelta e il fatto che la Festa dell’Emigrazione si tenesse quest’anno a Levico Terme è stato uno dei motivi che ha guidato tale scelta, con un grande appoggio organizzativo da parte di Cesare Ciola e di tutta l’associazione Trentini nel mondo. A Levico siamo stati accolti in modo estremamente caloroso, cosa che cercheremo di contraccambiare non appena ce ne sarà l’opportunità. Per ora un primo documento è stato firmato, il primo passo è stato fatto. Quale sarà il prossimo? Il tempo ce lo dirà. E stando a Trento non potevamo non desiderare di vedere le montagne! Le Dolomiti di Fiera di Primiero, col Passo Rolle e le Pale di San Martino sono state un’esperienza unica per molti
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di quelli che facevano parte della delegazione. Quelli che in passato erano stati solo a Trento hanno così potuto conoscere un altro pezzo di Trentino e coloro che erano arrivati per la prima volta, hanno potuto ammirare un paesaggio unico. Lasciato alle spalle il nostro breve ma intenso soggiorno a Trento, con gli incontri ufficiali e quelli con gli amici, il viaggio è proseguito in altre parti d’Italia. Tutto è andato alla perfezione: il viaggio, i compagni di viaggio, l’autista, la guida, gli amici che abbiamo ritrovato e le nuove amicizie... perfino una nuova espressione: per non dimenticare! E se il futuro permetterà che ci siano altri incontri belli come questo, noi di Presidente Getulio staremo sempre con le braccia aperte per accogliere i nostri fratelli Trentini! Per tutta la fase organizzativa che ha preceduto il viaggio con riunioni, telefonate, whats app, e-mail che andavano e venivano, due persone devono essere ricordate in particolare: Nilo Poffo e Osnir Cucco, che hanno tenuto sotto controllo, ognuno per la sua parte, gli aspetti amministrativi e logistici dell’organizzazione sia del viaggio che dell’interscambio, senza contare la pazienza, che io non avrei avuto con me stesso, della nostra grande guida Dario Romoli. Un abbraccio a tutti! Rafael Rossi Schafer
CIRCOLI
Trasferta del Gruppo Giovani a Norimberga per «mettere in scena» alcuni pittori trentini È la mattina del 26 giugno, e noi sei giovani ragazzi, Marianna, Noemi, Rosanna, Giacinto, Danilo e il nostro autista e navigatore Matteo partiamo carichi per una nuova avventura verso Norimeberga. Il viaggio procede senza sosta, durante la quale ammiriamo i meravigliosi paessaggi dell’Austria, fino alle 12, dove ci fermiamo per recuperare le forze con panini e insalate sul lago di Tegern in Baviera, visitiamo con piacere il posto, camminando sulla riva e ammirando il paesaggio e le belle persone. Dopo un’oretta ci rimettiamo in viaggio, Ad un certo punto più o meno vicini alla nostra meta ci troviamo bloccati nel traffico dell’autostrada tedesca, e allora cominciamo a chiacchierare, ricordando le varie belle attività che aveva fatto il gruppo volontariato negli anni precedenti, il quale mi ha fatto molto piacere sentire la storia di questo gruppo. Verso le 17, finalmente, arriviamo a Norimberga, al pomeriggio usciamo per visitare Norimberga di giorno, visitando e camminando di qua e di là, anche per vedere negozi che a Trento non ci sono. Quando scende la sera scegliamo di andare a mangiare nella birreria storica del posto, quasi tutti noi ordiniamo le gustose salcicce di Norimberga. La mattina del sabato facciamo colazione in centro, finito di mangiare, ci facciamo un giro per la città, opportunità per comprare qualche scorta di souvenir da portare a casa dai parenti oppure semplicemente tenerlo per ricordo. Alle 10.30 ci ritroviamo tutti, per dirigerci verso il negozio
Sono state presentate le biografie del maestro Venceslao, autore del «Ciclo dei mesi» al Castello del Buonconsiglio, di Eugenio Prati, Giovanni Segantini, Fortunato Depero e Paola De Manincor dei coltelli di Paolo e Antonella Chesi, dove Paolo ci fa vedere il suo mestiere, mettendo a lucido un coltellino di Giacinto. Poi Antonella ci offre il caffè e tè, chiacchierando di emigrazione e dolomiti sul loro divano. In un batter d’occhio è arrivato mezzogiorno, e Antonella ci ha consigliato e portato in un ristorante tipico bavarese che si affacciava sul fiume, dove abbiamo apprezzato i buoni piatti del locale. Finito di mangiare molto velocemente, il nostro navigatore Matteo ci da le indicazioni per andare verso il nostro “pulmino” e l’albergo, da lì ci andiamo diretti verso il (ex) circolo trentino di Furth per preparare tutto l’occorrente per l’esposizione dei nostri eroi pittori. Alle 17 abbiamo esposto il ciclo
dei mesi, Eugenio Prati, Giovanni Segantini, Fortunato Depero e per finire una donna, Paola De Manincor. L’esposizione è stata un successo e hanno apprezzato il nostro lavoro. Dopo, siamo rimasti per assaggiare pasta fredda, affettati, salcicce, varie verdure e tante torte cucinate dallo staff “Caffè bar Piazzetta” del Mario Campisi, un siciliano emigrato a Furth, che per fortuna si prenderà cura della struttura. Finito di gustare e “babar”, siamo ritornati in centro, dove abbiamo incontrato di nuovoPaolo e Antonella con una delle loro figlie, Silvia, che ci hanno fatto da guida nella “notte di Norimberga”, portandoci a visitare il quartiere di Cinecittà, dove è tutto interamente dedicato
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ad ogni tipo di cinema, strutture dedicate al cinema normale (con ben 16 sale), e poi, tara ta tan, c’era una struttura con i cinema 3D, la quale andava sotto terra per 6 -7 piani, cioè immaginatevi scale mobili in giù per tutti quei piani, FANTASTICO. A fine serata siamo andati al bar sulla terrazza a bere, finchè non ha incominciato a piovere, e ci siamo diretti verso l’hotel, non prima aver salutato Paolo, Antonella e Silvia della loro sempre pronta accoglienza. Domenica mattina siamo dovuti ripartire alla volta del nostro amato Trentino, nella mattinata abbiamo fatto una visita anche alla città di Augsburg, sempre in Baviera, per poi proseguire per Trento. Vorrei ringraziare a nome di tutti noi, tutto il circolo Mirta, Antonella, Paolo, Carlotta, Edoardo e lo staff della “Piazzetta” per aver reso questa giornata stupenda, piena di felicità e speranza. Un grande grazie a tutti. E speriamo di ritrovarci anche il prossimo anno! Marianna
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CIRCOLI
Gli italiani di Sarajevo presenti alla «2a Giornata delle minoranze» Zdravko Latal, Segretario Generale dell’Associazione dei cittadini d’origine italiana di Sarajevo e membro del Circolo Trentino di Sarajevo, è l’autore dell’articolo pubblicato qui di seguito. L’Associazione dei cittadini d’origine italiana (IBH), alla quale aderisce anche il Circolo Trentino di Sarajevo, ed altre nove associazioni hanno partecipato alla Seconda Giornata delle minoranze della città di Sarajevo, che aveva come tema «La promozione dei diritti umani e la protezione delle minoranze nel sud-est d’Europa». L’iniziativa è stata promossa dal Consiglio Europeo e dall’Unione Europea, in collaborazione con il municipio della città. Durante la Giornata le Associazioni delle minoranze di Sarajevo hanno presentato a cittadini e turisti le attività che svolgono per la conservazione della loro identità nazionale in ambito culturale, nella produzione di manufatti d’arte popolare, nella musica, nella
cucina e in molti altri settori. Gli Italiani di Sarajevo attraverso alcuni pannelli hanno presentato la storia della propria provenienza, che risale a più di cent’anni
fa. Nello stand dell’Associazione dei cittadini d’origine italiana è stata distribuita una pubblicazione con le ricette, in lingua italiana e serbo bosniaca, di alcuni piatti tipici italiani, fra i quali anche il gulasch alla trentina. Presso lo stand i visitatori hanno potuto anche assaggiare sei diversi tipi di pizza, alcuni formaggi originale italiani, come il Parmigiano reggiano, e vini locali e italiani. L’Associazione ha donato una bottiglia di vino italiano al Sindaco di Sarajevo, Zeljko Komsic. La Terza giornata si svolgerà in ottobre presso la ricostruita Biblioteca civica, che durante la recente guerra in Bosnia Erzegovina era stata incendiata e gravemente danneggiata. Il tema della terza giornata, alla quale parteciperà anche l’Associazione dei cittadini d’origine italiana, sarà «Le difficoltà nella vita e nelle attività con le quali si confrontano le minoranze di Sarajevo e della Bosnia Erzegovina».
Un grazie dal presidente del Circolo di Basilea Con grande soddisfazione abbiamo raggiunto e festeggiato il cinquantesimo della nostra attività.
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Ringraziamo soci, amici e simpatizzanti per la loro partecipazione. In particolare anche il Gruppo Giovani e Volonta-
riato di Trento e Cesare Ciola, vicepresidente della Trentini nel Mondo. La loro presenza ha arrichito la nostra festa ed è stata occasione di scambio di esperienze e realtà, facendoci sentire parte di questa grande famiglia di Trentini nel Mondo. I presenti hanno anche aprezzato l’intrattenimento preparato dal Gruppo Giovani sulla storia delle Dolomiti. Siamo molto grati per la buona riuscita della nostra festa e speriamo di non dover aspettare i prossimi 50 anni per rivedervi! Un grazie di cuore dal presidente Giuliano Morandini.
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CIRCOLI IL PERIODICO INFORMATIVO, SEMPRE MOLTO APPREZZATO, È GIUNTO AL SUO TERZO NUMERO
Ai soci del Circolo di Villa Regina è arrivata «La gazzetta TRENTINA» Il Circolo trentino di Villa Regina (Argentina), ha diffuso il terzo numero del suo periodico di informazione che si chiama «La gazzetta trentina». Nelle sue dodici pagine il bollettino riporta molte interessanti notizie sia sull’attività del Circolo, sia di interesse più generale. Nell’editoriale, i lettori vengono sollecitati ad impegnarsi per conservare il DNA trentino, obiettivo che ispira l’attività del Circolo. L’editoriale è seguito da un omaggio a Nello Sabadin, socio fondatore scomparso nel mese di aprile. Viene poi ricordata la figura di Andrea Zeni, detto Picchio, nato a Tesero ed emigrato in Argentina negli Anni 20 del secolo scorso, che fece parte della banda municipale di Villa Regina. C’è poi la cronaca della terza giornata del progetto «Trentini a
tavola», che il 12 aprile ha riunito i soci del Circolo per la preparazione dei crauti e della salsa di pomodoro. Completano il bollettino il calendario dei prossimi appunta-
menti sociali e culturali promossi dal Circolo, la notizia relativa a un’iniziativa di solidarietà curata dal Circolo, il testo della canzone «La Montanara» e la foto (pubblicata qui sopra) che
ritrae alcuni soci del Circolo che hanno partecipato alla campagna di solidarietà in favore delle popolazioni del Cile colpite dalla cenere scaturite dall’eruzione del Vulcano Puyehue.
Cronache dal Circolo trentino di Toronto Oltre alla cronaca della «Cena di Romallo» e della «Cena di Castelfondo», alla pagina riservata alle donne e al ricordo dei soci scomparsi, nell’ultima edizione di «Notizie dalla Baita», il periodico del Circolo trentino di Toronto (Canada) c’è anche un richiamo al nostro giornale. Nel suo editoriale sulla prima pagina (intitolato «Happy Mother’s Day» nel quale viene rivolto un
augurio a tutte le mamme) il presidente David Corazza ricorda ai lettori che il numero di marzo/aprile 2015 di «Trentini nel mondo» ha dedicato la copertina e due pagine interne alla cerimonia per il 50°anniversario del Circolo di Toronto. Grazie a questo articolo, mette in evidenza Corazza, «i vostri parenti e amici in tutto il mondo sono stati informati della nostra celebrazione».
Album fotografico della «Cena di San Giuseppe» del Circolo trentino di Vancouver (Canada)
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CIRCOLI
Sananduva, nuovo presidente e ricca programmazione Dopo quattro anni di presidenza del Circolo Trentino di Sananduva (Santa Catarina - Brasile), Marino Fortunato Lovato ha lasciato il posto a Ademir Dalla Santa, primierotto da parte materna in quanto discendente di quella famiglia Gubert che nell’ottocento ha lasciato le Pale di San Martino per cercare fortuna nel Brasile. Inelve Curzel, discendente dei Curzel di Caldonazzo ed ex Presidente del Circolo, ha voluto ringraziare Marino Lovato in nome di tutti per i quattro anni di brillante lavoro ed impegno con cui ha lavorato, quanto nella parte culturale che in quella umana, mirando sempre alla crescita del gruppo. Il Circolo Trentino di Sananduva, fondato il 10 febbraio 2003 per promuovere, incentivare e mantenere le tradizioni, i costu-
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mi e le festività degli emigrati nonché il patrimonio storico e culturale dei discendenti trentini Questi nuovi vertici del Circolo Trentino di Sananduva, eletti dall’assemblea del 17 aprile 2015: Presidente: Ademir Dalla Santa Vice-Presidente: Inelve Curzel Segretario: Marino Fortunato Lovato Tesoriera: Mari Lucia Benetti Direttore di educazione e cultura: João Pereira Vianna Direttore sociale: Vilmar Agostinho Guzzo Consiglieri: Clemes Perondi, Flavio Germano Copatti e Norma Teresinha Spiller (titolari), Gibrain Brezolin, Jaueline Maria Lazzari e Veronilce Rossi Testa (supplenti).
che vivono nel Rio Grande do Sul, ha programmato per il 2015 una nutrita serie di appuntamenti, iniziata il 22 aprile con la presentazione del “Projeto Memorias dos Imigrantes, Resgate Historico, Escola de Artes” e proseguita nella settimana dal 19 al 24 maggio con lo show di Edgar Marostica “Cultura e Humor in Talian”, la rappresentazione “Fiorentino Bachi” sul fondatore della città, il lancio della prima Rivista del Circolo, la “Polenta na Praça”, la”Missa Italiana” e la reinaugurazione del monumento ai “Bravos Imigrantes Italianos”. L’appuntamento centrale è stato il 4 luglio per i 25 anni del programma radiofonico “Taliani
Bona Gente”, con una grande serata con vari artisti, il sorteggio di un viaggio premio in Italia e la presentazione del libro “Majestade 80 anos de Cooperativismo”. Altri appuntamenti seguiranno il 1° agosto con la cena italiana del Rotary Club ed a dicembre con la presentazione del libro “Memorias dos Imigrantes, Resgate Historico” assieme alla Escola de Artes.
Nella foto qui sotto i partecipanti all’assemblea 2015 e, in alto, il nuovo direttivo: da sinistra, Mari Lucia Benetti, Ademir Dalla Santa, João Pereira Vianna, Marino Fortunato Lovato, Inelve Curzel, Vilmar Agostinho Guzzo e Salete Ivania Lovato, moglie di Marino.
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VISITE IN SEDE CONSEGUITA PRESSO L’UNIVERSITÀ DI TRENTO, È UN’ANALISI LINGUISTICA SUL DIALETTO TRENTINO PARLATO IN BRASILE
Complimenti a Carla Teresinha Nardelli per la sua tesi di laurea magistrale “Da Rovereto a Nova Trento, confronti in diacronia e in diatopia sulle versioni di un testo teatrale in dialetto”, questo è il titolo della tesi di laurea magistrale di Carla Teresinha Nardelli all’Università di Trento. Carla ha svolto un’analisi linguistica sul dialetto neotrentino, (lingua parlata dagli emigranti trentini di fine 800 a Nova Trento in Brasile), studiandone le interferenze grafiche, fonetico-grammaticali e lessicali della lingua portoghese nel dialetto. Ha studiato il caso specifico di due versioni del pezzo teatrale «L’usel del Marescial», mettendo a confronto il testo della stesura originale, scritta nel 1990 in dialetto roveretano dall’autrice e attrice trentina Loredana Cont e quello adattato linguisticamente in dialetto neotrentino nel 2011 per la rappresentazione fata dalla compagnia teatrale «Anima trentina» di Nova Trento (nello stato di Santa Catarina). Prima del loro rientro in Brasile, Carla e suo
Risale a qualche mese fa il viaggio in Italia di Cristine Isabel Simão e Rodrigo Fabio Banzatto, per conoscere Imer in Primiero, la terra da dove era emigrato l’avo di Cristine, Candido Collesel. Sono stati a Imer qualche gior-
no ed è stata per loro un’emozione molto grande, hanno visitato il Comune e incontrato il sindaco Gianni Bellotto e la vicesindaco Mariangela Brentaro Nella foto sono assieme a Cesare Ciola.
José Rommano Conzatti Giordani (al centro) del Circolo trentino di Porto Alegre, è stato accolto in sede dal presidente Alberto Tafner (a destra) e dal vice direttore Francesco Bocchetti.
marito João (primo a destra nella foto) sono passati per un saluto alla sede della Trentini nel mondo, salutati dal vicedirettore Francesco Bocchetti (primo a sinistra) e da Maurizio Tomasi (direttore responsabile del periodico). Carla ha regalato all’Associazione una copia della sua tesi, che sarà messa a disposizione degli interessati per eventuali studi sul dialetto trentino.
Gustavo Baretieri (Barater) è originario della Vallarsa, i suoi avi Francesco e Giosuè Colombano Barater emigrarono nel 1876 a Bento Gonçalves (Brasile), a Linha Leopoldina; tutti i suoi avi hanno origini italiane.
Gustavo è socio del Circolo Trentino di Bento Gonçalves ed è già la terza volta che viene nel suo paese di origine in Vallarsa. Ha fatto visita anche all’Associazione (nella foto è con Rosanna Barchiesi e Giada Degasperi).
Boris Potrich (secondo da sinistra), del Circolo trentino di Stoccarda, fa sempre tappa presso l’Associazione quando arriva in Trentino: qui è con Tibor Kovacevic, Sabina Corradini e Giada Degasperi.
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ALBUM
Fotocronaca della cerimonia a Nova Milano per i 140 anni dell’emigrazione in Brasile
In basso a destra, il coro infantile e (in senso orario), la chiesa gremita durante la messa; la preparazione del pane secondo tradizione; la consegna delle targhe ai discendenti; il coro di Nova Milano; il «rinfresco» per i partecipanti; un cestaio all’opera.
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DALLE VALLI
Opere in strada ad Arco per il «Premio Segantini» «Un’opera di interesse simbolico moderno che, con una sintesi figurativa di efficace rappresentazione estetica, racchiude alcuni tra gli elementi caratterizzanti i concetti artistici dell’ultimo Novecento». È la motivazione con cui la giuria (composta da Rosa Lardelli e Roberto Festi, e presieduta da Vittorio Spampinato) ha assegnato ad Ezio Arosio di Lissone (a sinistra nella foto) la 46ª edizione del Premio Segantini, il tradizionale appuntamento con la pittura nelle vie e nelle piazze di rione
Stranforio, al quale quest’anno si sono iscritti 75 artisti con 184 opere. Premio speciale per acquerello «Albrecht Dürer» a Luigi Meregalli di Riva del Garda, premio speciale della giuria artisti a Sebastian De Gobbis di San Giovanni Lupatoto, e premio speciale della giuria popolare a Mirella Calza di Arco. La premiazione s’è svolta da conclusione della giornata di esposizione delle opere nel cuore del centro antico cittadino, presenti il sindaco Alessandro Betta
(a destra nella foto), l’assessore alla cultura Stefano Miori e la responsabile di Alto Garda Cultura, Giancarla Tognoni.
Nato nel 1966 in memoria del celebre pittore d’origine arcense Giovanni Segantini (nato ad Arco 1858 e scomparso a Maloja nel 1899), il premio vuole proporre come ogni anno ai partecipanti la riscoperta dei valori che resero celebre il maestro del divisionismo, primo fra tutti lo stretto rapporto culturale ed esistenziale tra uomo, artista e natura. Per l’Amministrazione comunale e la galleria civica di Arco si tratta di un’iniziativa voluta per onorare la memoria dell’illustre concittadino.
Foto Ceolan - Archivio Castello del Buonconsiglio
Montato in una notte il ponte di Vezzano
Prestigioso ruolo per Castel Stenico
Si sono concluse con successo poco dopo le ore 3 della tra il 25 e il 26 giugno le complesse operazioni di posa del ponte di Vezzano, coordinate dal Servizio Opere Stradali e Ferroviarie della Provincia. Ci sono volute non più di tre ore per portare a termine l’intervento che ha reso un ricordo l’attraversamento a raso della statale 45 bis in corrispondenza dell’incrocio con la provinciale 84 per la valle dei Laghi. Poco dopo le 7 di stamane, in perfetto orario sui tempi previsti, la riapertura della statale. Per il varo sono state utilizzate due gru, in grado di sollevare 200 tonnellate una e 500 tonnellate l’altra. All’operazione hanno assistito, con grande interesse, alcune centinaia di persone che non si sono volute perdere lo «spettacolo» delle gru in azione.
Dopo la firma ufficiale di Parigi del 9 giugno, con la quale l’Unesco ha concesso la qualifica internazionale di Riserva della Biosfera alle Alpi ledrensi e Judicaria (al momento ve ne sono solo dieci in Italia) il gruppo di lavoro che si è impegnato per ottenere questo prestigioso riconoscimento ha scelto il Castello di Stenico come prestigiosa sede di rappresentanza della Riserva della Biosfera. La scelta, fatta ovviamente in accordo con il museo del Castello del Buonconsiglio di cui Stenico è sede distaccata non è casuale. Arroccato su un dosso roccioso da cui domina la valle, Castel Stenico è uno splendido maniero
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collocato al centro della zona geografica interessata, è il simbolo del potere dei principi vescovi di Trento e per secoli è stato luogo di difesa e controllo del territorio. Il castello di Stenico, oltre ad essere il monumento artistico più importante per l’intera vallata, ne rappresenta l’identità e ne incarna le vicende millenarie. Un’immagine del castello è presente anche nel mese di gennaio del celebre ciclo di affreschi di Torre Aquila al Castello del Buonconsiglio di Trento, dove viene immortalato dal maestro Venceslao in quello che gli storici dell’arte identificano come il primo paesaggio innevato della pittura occidentale. 6 - 2015
DALLE VALLI IN UN INCONTRO A CASTELROTTO SONO STATE ESAMINATE LE PROBLEMATICHE CHE RIGUARDANO IL SETTORE AGRICOLO
Tra «donne rurali» trentine e sudtirolesi intenti comuni e progetti da condividere «Donne Imprenditrici Sudtirolesi» e le rappresentanti femminili delle principali organizzazioni professionali del settore agricolo si sono incontrate per valutare possibili sinergie e collaborazioni. È avvenuto il 26 maggio a Castelrotto (Bolzano), all’evento ideato da «Donne Imprenditrici Sudtirolesi», di cui Presidente è Hiltraud Erschbamer, organizzato in collaborazione con Donne in Campo Trentino, Presidente Mara Baldo, al quale hanno partecipato Coldiretti Donne Impresa, presente la Vicepresidente nazionale e Presidente del Trentino Maria Luisa Bertoluzza, Confagricoltura Donna con la Presidente nazionale Marina di Muzio e la Presidente di Confagricoltura Trentino Cinzia Cainelli e l’associazione Donne in Campo con la Presidente Mara Longhin. Per il Trentino presenti anche le Vicepresidenti Chiara March e Nadia Mittestainer. Un momento importante, come
è stato definito dalla maggior parte delle presenti, caratterizzato dal desiderio di confrontarsi e dall’impegno di provare a condividere progetti e collaborare su alcune tematiche. Obiettivo comune a tutte le associazioni è quello di supportare l’imprenditorialità agricola, dare voce alle donne rurali e dare loro concrete possibilità di mettere in atto le loro iniziative, valorizzando le molteplici specificità,
“facendo reddito”. Condivisa da parte di tutte le Presidenti presenti la necessità di fare ancora molto per supportare la donna che lavora nel settore primario, che è imprenditrice e produttrice di cibo, ma allo stesso tempo assume ruoli sociali fondamentali, perché è consumatrice ed educatrice. Ruoli tutti questi che dovrebbero trovare un giusto riconoscimento economico. Il confronto è avvenuto su mol-
te tematiche, che caratterizzano il settore agricolo ed in particolare quello femminile. Si è parlato delle difficoltà di accesso al credito, di formazione e informazione degli organi di rappresentanza, di Expo, di cambiamenti climatici, dell’importanza di trovare sempre più spazio all’interno della società civile per farsi conoscere ed essere rappresentate. Si è discusso delle peculiarità e delle sensibilità che caratterizzano il genere femminile, della necessità di ottenere sempre più voce nei tavoli politico-istituzionali e allo stesso tempo del bisogno di essere consapevoli delle proprie capacità per riuscire a superare ostacoli e timori. Un incontro che, come ha affermato la Presidente di Donne Imprenditrici Sudtirolesi Hiltraud Erschbamer, deve tradursi in una grande opportunità per tutti, per cercare connessioni oltre le organizzazioni di appartenenza, per cercare punti in comune che uniscono i diversi sforzi.
L’INAUGURAZIONE È COINCISA CON IL CENTODECIMO ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DELLA SOCIETÀ COOPERATIVA
Nuova sede per il Consorzio elettrico di Stenico Un taglio del nastro che simboleggia il raggiungimento di un nuovo traguardo. E un traguardo che testimonia un servizio erogato alla comunità da oltre un secolo. Entrambi i traguardi appartengono al Ceis, Consorzio Elettrico Industriale di Stenico. Il primo è legato all’inaugurazione della sede a Ponte Arche. Il secondo al centodecimo anniversario di fondazione. Era il 14 maggio 1905 quando centoventi soci (primo presidente: Emilio Corradi), diedero vita al Ceis, una società cooperativa che ha lo scopo di contribuire, attraverso l’attività di produzione e distribuzione dell’energia elettrica «.. al miglioramento economico e sociale...» di chi vive e opera nelle sue zone di attività. Il Ceis eroga i suoi servizi nel territorio dei Comuni delle Giudicarie Esteriori: Stenico, San Lorenzo Dorsino (fusione di San Lorenzo in Banale e Dorsino), Comano Terme (unione dei 6 - 2015
Comuni di Bleggio Inferiore e Lomaso), Bleggio Superiore e Fiavè. L’area servita ha una superficie di 250 chilometri quadrati. Gli abitanti sono 8.400. I soci sono tremilacinquecento e rappresentano l’80% dei nuclei familiari. La storia dei primi centodieci
anni è contraddistinta da tante pagine. Tra le prime quella del 1907 con l’attivazione del primo impianto idroelettrico in località Ponte Pià. Inizialmente la poten-
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za era di 100 kVA poi aumentata, dal 1919 al 1954, fino a 2130 kVA. Nel 1967 venne costruita la sede a Ponte Arche. Dal 1970 al 1982 sono stati concretizzati due altri ampliamenti della centrale per arrivare a una capacità di 3875 kVA. Il resto è storia di ieri o quasi. Ventidue anni fa primo restyling della sede di Ponte Arche. L’anno dopo automazione e telecontrollo per la centrale di Ponte Pià. «L’inizio millennio per la nostra cooperativa – è stato ricordato – ha significato altri progetti importanti. Pensiamo alla ricostruzione e all’ulteriore potenziamento della Centrale di Ponte Pià (4000 kVA), ma anche all’avvio del progetto Fotovoltaico diffuso declinato nella costruzione della centrale Sol de Ise con potenza installata 636,72 kWp, e di due impianti fotovoltaici. Il primo Dasindo con potenza installata 148,52 kWp. Il secondo San Giuliano di 199.58 kWp».
DALLE VALLI LA FONDAZIONE MACH HA MESSO IN LUCE IL FORTE LEGAME CHE ESISTE TRA L’ANIMALE E L’AROMA DEL PRODOTTO CASEARIO
Il profumo e il sapore di un formaggio dipendono dalla «storia» della mucca Il metodo di allevamento e alimentazione, ma anche la “storia” di ogni singolo animale, sono fondamentali per definire l’aroma del formaggio. Lo hanno dimostrato i ricercatori della Fondazione Mach che, assieme ai colleghi dell’Università di Padova, e con il supporto tecnico e organizzativo della Federazione Provinciale Allevatori di Trento, hanno appena ultimato uno studio pubblicato sulla rivista scientifica internazionale «Journal of Dairy Science», la rivista scientifica internazionale più importante del settore lattiero caseario, entrato nella graduatoria dei cinque lavori più letti. Il Gruppo di ricerca Qualità Sensoriale di San Michele all’Adige ha analizzato 150 piccole forme di formaggio ottenute dalla caseificazione in condizioni sperimentali di latte munto da 150 animali diversi: ogni forma analizzata era quindi associata ad una singola vacca della quale sono state raccolte tutte le informazioni “personali” (età, numero di parti, stadio di lattazione, quantità di latte prodotto) e dell’azienda (dimensione, tipologia di strutture, modalità di gestione e alimentazione). La sperimentazione ha riguar-
La ricerca condotta su 150 capi di razza bruna alpina ha confermato che sulla qualità del latte incidono non solo i sistemi di allevamento e la dieta ma anche le caratteristiche individuali dei bovini
dato pertanto 150 vacche di razza bruna allevate in trenta aziende della provincia di Trento, scelte come rappresentative della realtà locale. Attraverso la tecnica della gascromatografia (foto qui sopra) sono stati identificati nei campioni oltre cinquanta composti volatili, appartenenti a diverse
classi chimiche, che contribuiscono all’impatto sensoriale del formaggio, in modo particolare al suo profumo e sapore. Lo studio conferma l’effetto dei sistemi di allevamento e della dieta sulla qualità finale del prodotto, ma dimostra che è anche possibile legare gli aspetti del flavour del formaggio ad alcuni
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attributi degli animali, come lo stadio di lattazione o la produttività o il numero di parti. In altre parole, la ricerca dimostra che sulla qualità del latte incide non solo la gestione degli animali, ma anche le caratteristiche stesse dei bovini. I 150 campioni analizzati nel laboratorio del Centro Ricerca e Innovazione sono stati ottenuti da una sperimentazione molto più ampia, avviata nell’ambito del progetto sulla qualità delle produzioni in ambiente montano, “CowPlus”, finanziato dalla Provincia autonoma di Trento. Il lavoro svolto a San Michele dimostra la possibilità di incrementare il valore del latte puntando sulla differenziazione dei formaggi e muove un primo passo nella direzione della rintracciabilità del prodotto in base ad aspetti qualitativi come il profilo aromatico. I ricercatori ora stanno lavorando su un’altra analisi incentrata su oltre mille formaggi individuali di vacche trentine, attraverso la tecnica della spettrometria di massa (PTR-MS), più rapida della gascromatografia, con cui vogliono indagare anche le basi genetiche della qualità sensoriale dei formaggi. (l.g.)
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I venditori di stampe e libri e il loro pubblico Tavolette e libri per putti, incisione ad acquaforte colorata, Roma, 1646, da disegno di Annibale Carracci, incisione di Simon Guillain
Colporteurs
MILANO, CASTELLO SFORZESCO Sala conferenze della Raccolta delle Stampe “Achille Bertarelli”
25 febbraio - 29 marzo 2015 ingresso libero orario: dal lunedì al venerdì 9,00-15,00 sabato 9,00-13,00 (con visita guidata gratuita dalle 10,30 alle 12,00) domenica 29 marzo 9,00-13,00
PIEVE TESINO, MUSEO “PER VIA” Sala Mostre Temporanee
13 giugno - 30 agosto 2015 ingresso: intero € 4; ridotto € 2 orario: martedì, mercoledì, giovedì 14,30-18,30 venerdì, sabato, domenica 10,00-13,00 e 14,30-18,30 lunedì chiuso
Partner istituzionale del Castello Sforzesco
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