Novembre-Dicembre 2018

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TRENTINI

MONDO

nel

MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO onlus ADERENTE ALLA F.U.S.I.E

11-12/2018

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Trento - Taxe Percue

anno 61°

01 Un particolare dell’albero di Natale della Trentini nel mondo, allestito nella piazza di Grumes, nel Comune di Altavalle. 11/12 - 2018


CIRCOLI, DELEGAZIONI E FEDERAZIONI/COORDINAMENTI DI CIRCOLI dell’Associazione Trentini nel Mondo - onlus

Coordinamenti Argentina, Australia, Benelux, Bosnia, Brasile, Canada, Germania, Messico, Paraguay, Stati Uniti e Uruguay

Federazioni ITTONA (Canada e Stati Uniti)

Argentina - 57 circoli - 1 delegazione Alta Gracia, Avellaneda, Azul, Bahia Blanca, Bariloche, Buenos Aires, Catamarca, Chajarì, Chilecito, Colonia Tirolesa, Concepción del Uruguay, Concordia, Cordoba, Cordoba Sud, Corrientes, Corzuela, Cruz del Eje, Formosa, General Roca, General San Martín, La Carlotta, La Plata, La Toma, Lanteri, Las Breñas, Machagai Plaza, Makallè, Malabrigo, Malagueño, Mar del Plata, Mendoza, Olavarria, Pampa del Infierno, Presidente Roque Sáenz Peña, Puerto Tirol, Quitilipi, Reconquista, Resistencia, Río Cuarto, Romang, Rosario, Salta, San Jaime, Sampacho, San José (Depto. Colon), San Nicolas de los Arroyos, Santa Fé, Santa Rosa de la Pampa, Tandil, Tucuman, Venado Tuerto, Viedma, Villa Carlos Paz, Villa General Belgrano, Villa Ocampo, Villa Regina, Zárate - Comodoro Rivadavia

Messico - 13 circoli - 1 delegazione Aguas Calientes, Citlatepetl, Città del Messico, Colonia Manuel Gonzalez, Colonia Diez Gutierrez, Cordoba, Huatusco, Monterrey, Puebla, San Luis de Potosí, Tijuana, Veracruz, Xalapa - Cuernavaca

Australia - 8 circoli - 2 delegazioni Adelaide, Canberra, Mackay, Melbourne, Myrtleford, Perth, Sydney, Wollongong - Tasmania, Townsville Belgio - 5 circoli - 1 delegazione Bruxelles, Centre du Borinage,Charleroi, La Louviére, Liegi – Limburgo Bolivia La Paz

- 1 circolo

Bosnia - 4 circoli Banja Luka, Sarajevo, Stivor, Tuzla Brasile -

Canada - 5 circoli Alberta, Montreal, Toronto, Vancouver, Windsor & Detroit Cile - 3 circoli Copiapò, La Serena, Santiago Colombia Bogotá

- 1 circolo

Danimarca Copenaghen

- 1 circolo

Paraguay - 10 circoli Asunción, Atyrà, Caacupé, Caaguazù, Concepción, Fernando de la Mora, Lambaré, Luque, Paso Barreto, San Pedro Ycuamandiyù

Ex emigrati - 3 circoli Australia, Stivor (BIH), Svizzera

Peru Lima

Francia - 3 circoli Grenoble, Lorena, Parigi

Portogallo Portogallo

Germania - 7 circoli - 1 delegazione Colonia, Dortmund, Friedrichshafen, Monaco, Norimberga, Reno Neckar, Stoccarda – Berlino

Romania Romania

Gran Bretagna - 2 circolo Londra, Trentini UK-Irlanda Italia - 13 circoli Biella; Borgosesia; Brescia; Bresciani amici del Trentino; Como; Famiglia Trentina di Roma; Friuli; Milano; Pontino; Predazzani nel Mondo; Roma; Società Americana di Storo; Trieste Lussemburgo Lussemburgo

- 1 circolo

61 circoli

- 1 circolo

Serbia Indija

- 1 circolo

- 1 circolo

- 1 circolo

Stati Uniti - 21 circoli Alliance, Chicago, Cleveland, Denver, Hazleton, Milwaukee, Minnesota, New England, New York, Norway, Ogden, Pittsburgh, Readsboro, San Francisco, Seattle, Solvay, South Alabama, South East Pennsylvania, Seattle, Southern California, Washington, Wyoming Sud Africa - 2 delegazioni Pretoria, Cape Town

Ascurra, Belo Horizonte, Bento Gonçalves, Blumenau, Brusque, Caxias do Sul, Colatina, Coronel Pilar, Corupà, Curitiba, Divino di Laranjeiras, Encantado, Erexim, Florianopolis, Garibaldi, Gasparin, Gramado, Guaramirim, Indaial, Jahú, Jaraguà do Sul, Joinville, Jundiaì, Laurentino, Londrina, Luzerna, Nereu Ramos, Nova Brescia, Nova Trento, Ouro Fino, Passo Fundo, Piracicaba, Porto Alegre, Presidente Getulio, Rio de Janeiro, Rio do Oeste, Rio do Sul, Rio dos Cedros, Rodeio, Salete, Salvador, São Paulo, Sananduva, Santa María, Santa Olímpia, Santa Teresa, Santa Tereza do Rio Taquarì, São Bento do Sul, São João Batista, São Miguel do Oeste,São Sepe, São Valentim do Sul, Taiò, Tapejara, Trentin, Três de Maio, Tucunduva, Venda Nova do Emigrante, Veranòpolis, Vitoria, Xanxerè

Svizzera - 8 circoli Amriswil, Basilea, Sciaffusa, Ticino, Winterthur, Zofingen, Zug, Zurigo

L’elenco è consultabile (completo con indirizzi e nomi dei presidenti) sul nostro sito internet: www.trentininelmondo.it 02 11/12 - 2018

Venezuela Caracas

Uruguay - 5 circoli Carmelo, Cerro Largo, Colonia del Sacramento, Montevideo, Rivera (S. Ana do Livramento - BR) - 1 circolo


EDITORIALE SOMMARIO Pagina 2 AGENDA Pagine 2-7 INCONTRO DEI CIRCOLI TRENTINI D’ARGENTINA A ROSARIO Pagine 8-10 CONVEGNO EZA-UNAIE 2018 Pagina 11 RICORDO DI ANTONIO MEGALIZZI Pagine 12-13 BANDO DI CONCORSO DELL’UNAIE PER LE SCUOLE MEDIE INFERIORI E SUPERIORI Pagine 14-17 GENTE E FATTI Pagine 18-23 CIRCOLI (Melbourne, Canberra, Borinage, Charleroi, Liegi, ex Emigrati in CH, Montevideo, Bento Gonçalves, Famiglia Bellunese in Trentino) Pagina 24 INFORMATIVA «TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI »

ASSOCIAZIONE TRENTINI NEL MONDO O.n.l.u.s. Presidente Alberto Tafner

Direttore Francesco Bocchetti

TRENTINI NEL MONDO Mensile dell’Associazione Trentini nel Mondo aderente alla F.U.S.I.E Direzione, amministrazione e redazione

Via Malfatti, 21 - 38122 TRENTO Tel. 0461/234379 - Fax 0461/230840 sito: www.trentininelmondo.it e-mail:info@trentininelmondo.it Direttore responsabile Maurizio Tomasi Comitato editoriale G. Bacca, C. Barbacovi, F. Casagrande, B. Cesconi, C. Ciola, M. Dallapè, A. Degaudenz, M. Fia, B. Fronza, L. Imperadori, H. La Nave, E. Lenzi, A. Maistri, G. Michelon, P. P. Mini, F. Pisoni, P. Rizzolli, V. Rodaro, P. Rossi, G. Sbetti, M. Setti, P. Svaldi, A. Tafner, R. Tommasi, V. Triches Hanno collaborato: R. Barchiesi - S. Corradini - G. Degasperi F. Bocchetti - I. Turco Autorizzazione del Tribunale di Trento n. 62 - 6 febbraio 1958 STAMPA: Grafiche Dalpiaz srl Ravina di Trento (TN) Quote di adesione: Italia: Euro 20,00; Europa: Euro 20,00; Sud America: Euro 20,00; Nord America e Australia: Euro 25,00 Socio - Euro 30,00 Conto corrente postale n. 12509386 N. 11-12 NOVEMBRE-DICEMBRE 2018 Stampato il 21 DICEMBRE 2018 Le affermazioni e le opinioni espresse negli articoli firmati rispecchiano le posizioni degli autori.

VIVIAMO IN UN’EPOCA IN CUI SEMBRANO PREVALERE ANIMOSITÀ, DIFFIDENZA E RANCORE

Il Natale rafforzi la speranza di un futuro sempre migliore

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n questo mese di dicembre, in qualsiasi luogo ci si trovi, si respira la stessa aria di festa. Si può essere nei luoghi più freddi, oppure lì dove impazza l’estate più calda, ma l’atmosfera di festa è sempre la medesima. Quello che cambia è solo il contorno perché, in effetti, appare un po’ strano vedere gli alberi di Natale carichi di neve artificiale ed i tanti Babbo Natale infagottati nel loro abito rosso e bianco, mentre tutt’attorno sono 40 gradi all’ombra. Però, una volta superato il senso di straniamento per la situazione decisamente eccentrica, torna a prevalere il classico clima natalizio, tanto che viene da pensare che questo sia l’unico sentimento veramente globalizzante che unifica il mondo. Se questo fosse vero ci sarebbe da riflettere un bel po’ su che cos’ha di così speciale il Natale per riuscire a creare una atmosfera così universalmente coinvolgente. Lasciando fare ad altri più preparati le analisi di ordine religioso, filosofico, economico o sociologico che circondano questa festività, si può dire più semplicemente che il vero spirito del Natale si riconosce nella capacità di risvegliare quei valori assoluti come il senso dell’amicizia, l’amore per il prossimo e la solidarietà che per il resto dell’anno risultano sopraffatti dall’egoismo, dall’indifferenza e dalla crescente paura uno dell’altro che ormai governano la quotidianità. In effetti, l’epoca che stiamo attraversando sembra sia stata quasi avvelenata da un virus che nell’uomo provoca animosità, diffidenza e rancore diffuso e sono i sintomi di una malattia terribile, destinata a generare solitudine ed emarginazione: e ciò, paradossalmente, proprio nel momento in cui la nostra civiltà è dominata da sistemi di comunicazione e di relazione sempre più veloci e globali. Ma forse è proprio il cattivo uso che si fa di questi strumenti a provocare effetti collaterali disastrosi come l’indifferenza,

Il vero spirito della ricorrenza si riconosce nella capacità di risvegliare valori assoluti come il senso dell’amicizia, l’amore per il prossimo e la solidarietà che per il resto dell’anno risultano sopraffatti dall’egoismo, dall’indifferenza e dalla crescente paura uno dell’altro l’egocentrismo e l’incattivimento generalizzato. Di questo ne ha parlato anche l’arcivescovo di Milano Mariano Delpini in occasione della festa di S. Ambrogio, davanti ad una platea di rappresentanti istituzionali e politici, dicendo che «il linguaggio oggi tende a degenerare in espressioni aggressive, l’argomentazione si riduce a mere espressioni ad effetto, le proposte si esprimono attraverso slogan riduttivi piuttosto che con elaborazioni persuasive. In questo modo si ingigantiscono paure, pregiudizi, ingenuità e reazioni passionali che non giovano al bene dei cittadini e non favorisce la partecipazione democratica». Le conseguenze di tutto questo sono già riscontrabili nella predisposizione sempre più accentuata verso la chiusura, nella tendenza ad innalzare muri (sia reali che intellettuali) sempre più alti; nella ricerca di nemici sempre nuovi a cui addossare le colpe e nel volersi mettere sempre prima degli altri, dimenticando che qualcuno disse «beati gli ultimi perché saranno i primi». Se in questo momento - tutto ciò - a molti può apparire l’unica terapia salvifica, non si deve dimenticare che qualsiasi medicina - se usata a sproposito -

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può provocare controindicazioni devastanti e spesso irreversibili. A questo proposito sarebbe utile ricordare uno dei racconti di Natale più commoventi: il «Canto di Natale» di Charles Dickens scritto nel 1843. È la storia del vecchio Scrooge, un arido ed egoista finanziere che respinge ogni forma di solidarietà e di amicizia e vive perennemente isolato e chiuso in se stesso. Durante le feste gli si presentano tre fantasmi che gli mostrano il passato, il presente ed il suo futuro facendogli capire il valore gioioso e profondamente umano del Natale per cui il racconto si conclude con la presa di coscienza e la rinascita morale del vecchio Scrooge che riscopre nel Natale i valori della pace, dell’accoglienza e della fratellanza tra gli uomini. Si tratta solo di un racconto, ma poiché il valore del Natale si esprime in particolare nella speranza di un futuro sempre migliore, nessuno ci proibisce di credere che una storia simbolica come quella narrata da Dickens possa diventare - con un po’ di buona volontà - una positiva realtà. E oggi, di questa realtà, ne avremo tutti davvero tanto bisogno. Alberto Tafner 11/12 - 2018


AGENDA LO CHEF RINALDO DALSASSO HA TENUTO ALCUNE LEZIONI ED HA PREPARATO UNA CENA PRESSO L’AMBASCIATA ITALIANA

Piatti trentini protagonisti in Uruguay della «Settimana della cucina italiana» Dal 17 al 23 novembre lo chef trentino Rinaldo Dalsasso, insieme con l’aiuto cuoco Giuseppe Alessandro Colella, è stato il protagonista in Uruguay della terza edizione della «Settimana della cucina italiana nel mondo», iniziativa nata da un protocollo d’intesa tra Ministero degli esteri e quello delle politiche agricole, alimentari e forestali. Presso la sede del Circolo trentino ha tenuto due lezioni di cucina trentina con degustazione (il 17 e il 23 novembre); la Scuola italiana di Montevideo ho ospitato il 19 novembre una lezione magistrale con degustazione, aperta alla comunità italiana di Montevideo e agli allievi della Scuola Italiana di Montevideo. Un’altra lezione di cucina trentina con degustazione si è svolta presso la Scuola Alberghiera di Colonia del Sacramento, con la partecipazione delle comunità trentine di Carmelo e di Colonia e degli allievi della scuola alberghiera. Inoltre, Dalsasso e Colella hanno preparato una cena riservata al corpo diplo-

Da destra: Rinaldo Dalsasso, Giuseppe Alessandro Colella e Paola Modena, moglie dell’Ambasciatore d’Italia in Uruguay, Gianni Piccato.

matico internazionale presente in Uruguay, con presentazione di ricette e piatti tipici del Trentino: l’evento si è tenuto presso

l’Ambasciata italiana. Rinaldo Dalsasso è molto stimato in Trentino ed è stato cuoco del ristorante «Al Borgo» di Ro-

vereto e insignito della Stella Michelin. Ha tenuto «master class» nel mondo e prima di partire per l’Uruguay era da poco rientrato dalla Cina. L’iniziativa - che ha ottenuto grande successo e della quale riferiremo ampiamente nel prossimo numero del giornale - è stata promossa dalla Trentini nel mondo con il supporto dell’Ufficio emigrazione della Provincia di Trento.

Messa di Natale dell’Associazione È stato l’arcivescovo emerito di Trento, mons. Luigi Bressan, a calebrare la messa di Natale della Trentini nel mondo, tradizionale appuntamento di fine anno, che si è svolta il 12 dicembre presso la chiesa di Santa Chiara. Dopo il rito religioso, i partecipanti si sono ritrovati presso la sede dell’Associazione per un brindisi augurale. 11/12 - 2018

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ROSARIO 2018

I trentini dell’Argentina vogliono essere protagonisti

Nell’«Incontro nazionale» che si è svolto a Rosario dal 17 al 19 novembre, è stata ribadita la convinzione che i Circoli devono svolgere un ruolo di aggregazione ma essere anche soggetto che promuove relazioni con le istituzioni locali e favorisce i loro rapporti con il Trentino e l’Italia

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opo tre giorni di relazioni, confronto e discussione, è arrivato il momento conclusivo di questo bell’incontro nazionale dei Circoli trentini dell’Argentina ma non finisce certo il lavoro che tutti siamo chiamati a svolgere per dare seguito alle indicazioni emerse: è con questa riflessione che il presidente della Trentini nel mondo, AlbertoTafner, ha voluto salutare gli oltre cento partecipanti all’iniziativa che si è svolta a Rosario (Argentina) dal 17 al 19 novembre. Nel corso dei lavori è stata ribadita la convinzione che i Circoli devono svolgere un ruolo di aggregazione ma essere anche un soggetto che promuove relazioni con le istituzioni locali e favorisce i loro rapporti con il Trentino e l’Italia. Una posizione che è stata pienamente condivisa dalla Trentini nel mondo, che a Rosario era rappresentata, oltre che dal presidente, dal vice presidente Armando Maistri e dal direttore Francesco Bocchetti.

L’incontro è stato il momento finale di un percorso iniziato l’anno scorso con le riunioni promosse dai Coordinatori dei Circoli trentini dell’Argentina (Alejandro Brovio, Oscar Menapace, Carlos Trentin e Rodolfo Veronesi) nelle zone di competenza, nelle quali era stato fatto il punto sulle attività svolte dai vari Circoli e sulle loro esigenze e richieste, per poter svolgere al meglio il loro ruolo.

All’incontro di Rosario hanno partecipato rappresentanti di 31 Circoli (in Argentina sono in totale 57) provenienti dalle province di Buenos Aires, Entre Rios, Cordoba, Corrientes, Santa Fe, Tucuman, Rio Negro, La Pampa, Chaco, nelle quali è concentrato il maggior numero di Circoli. È stato un incontro che il presidente della Trentini nel mondo ha definito proficuo: «ci

ha reso tutti più maturi e consapevoli della forza dei Circoli e dell’Associazione e delle loro potenzialità per essere sempre più protagonisti all’interno delle comunità di riferimento e nel promuovere e favorire contatti e scambi fra Argentina ed Italia» ha affermato nel suo discorso conclusivo. Analogo giudizio positivo è stato espresso dal vice presidente dell’Associazione, Armando Maistri, che nel suo saluto finale ha espresso soddisfazione e apprezzamento per la grande presenza di giovani. Richiamando la figura di Enea che, come narra Virgilio nell’«Eneide» quando fuggì da Troia aveva sulle spalle il padre Anchise e per mano il figlio Ascanio, Maistri ha affermato che gli esiti dell’«Incontro» di Rosario vanno interpretati anche come un invito a proseguire e rafforzare il dialogo intergenerazionale, un elemento importante per dare una prospettiva di futuro ai Circoli e alla stessa Associazione.

Altri articoli sull’«Incontro» alle pagine 4, 5, 6 e 7 3

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ROSARIO 2018 Il saluto letto da Claudia Ortololani Pinazza, presidente del Circolo trentino di Rosario, all’apertura dei lavori dell’«Incontro»

Stiamo portando avanti un sogno costruito dai nostri predecessori C

ome presidente del Circolo Trentino di Rosario e per conto del nostro Consiglio di Amministrazione, vorrei darvi il benvenuto nella nostra città che è stata scelta come sede per questo Incontro Nazionale dei Circoli trentini: in Argentina. Siamo molto felici di salutare in particolare il Presidente dell’Associazione Trentini nel Mondo, Alberto Tafner; il Vice Presidente dell’Associazione, Armando Maistri; il Coordinatore Generale dell’Associazione in Argentina, Roberto Paolazzi, i nostri coordinatori di zona Rodolfo, Oscar, Carlos e Alejandro, il nostro caro amico Mariano Roca e di tutti i partecipanti soci dei Circoli trentini. Apprezziamo particolarmente la presenza del Console Martin Brook, delle autorità municipali e delle autorità del Com.It.Es. Cercando di essere il più breve possibile, vorrei fare riferimento agli inizi del nostro Circolo di Rosario, che è nato informalmente intorno all’anno 1940 presso un negozio di mobili nella zona sud della città, dove gli incontri dei trentini sono un po’ alla volta diventati sempre più frequenti e sempre più partecipati, (foto in alto) perché vi prendevano parte anche i componenti delle famiglie che gli immigrati formavano una volta arrivati a Rosario. Uno dei promotori di quegli incontri fu mio nonno materno, José Luis Pinazza.

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Il conte Valerio Bachilli, anch’egli trentino, che fu anche presidente dell’Ospedale italiano Garibaldi e della scuola Dante Alighieri, mise a disposizione temporaneamente un appezzamento di terreno nel quartiere «Sorrento», nella zona nord della città. Lì, di domenica, i trentini e le loro famiglie si riunivano per il pranzo (foto in basso a sinistra). Preparavano piatti tipici, giocavano alla morra e alle bocce e cantavano le vecchie canzoni alpine e trentine. Negli anni 45 e 46 c’erano già centinaia di immigrati trentini con le loro famiglie argentine. Fu creato un comitato direttivo e questo gruppo di famiglie prese il nome di Circolo Trentino e il 18 novembre fu designato come

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anniversario della sua fondazione. Dopo la Seconda guerra mondiale, ci fu una grande ondata di immigranti trentini, che portò ad un consistente aumento del numero dei soci del Circolo. Nel 1972, con grande sacrificio acquistarono un pezzo di terra in via Godoy Cruz, al numero 233 (foto in basso a destra), e lì costruirono con le loro stesse mani la sede sociale del Circolo, che divenne rapidamente un luogo in cui conservare la tradizione e fonderla con quella del paese che li accolse con l’amore con la quale una madre riceve i suoi figli! Costituirono il primo comitato direttivo del «Club Circolo Trentino», il cui obiettivo principale era l’organizzazione di attività culturali, ricreative e sportive. Negli anni ’90 quella proprietà fu messa in vedita per comprare l’edificio in Calle Catamarca n°1348 che attualmente ospita il nostro Circolo. La nuova sede fu allora restaurata e modificata internamente per renderla adeguata alle esigenze del Circolo. Oggi la nostra attività si svolge in quello stesso edificio, facendo la nostra parte per la comunità trentina, italiana e di Rosario, avendo sempre come guida la visione di chi, con tanto sforzo e sacrificio, ha saputo costruire un sogno per tutti i trentini. Claudia Ortolani Pinazza


ROSARIO 2018

Un evento coinvolgente ed apprezzato che ha rafforzato il senso di comunità L

a forza della Trentini nel mondo è «fare comunità» e questa iniziativa ne è la dimostrazione: con queste parole il presidente della Trentini nel mondo, Alberto Tafner, ha salutato i partecipanti all’incontro dei Circoli trentini dell’Argentina, che si è svolto dal 17 al 19 novembre a Rosario. All’apertura ufficiale dell’incontro era presente anche Martin Brooks, Console d’Italia a Rosario (foto in alto a destra), che nel suo discorso ha avuto parole di apprezzamento per la comunità di origine trentina, per i valori che da sempre la animano e la ispirano, come il senso del dovere, la grande dedizione al lavoro, l’impegno a conservare la memoria e a coltivare i rapporti con la terra di origine. Anche il segretario del Comites, Lucas del Chierico, ha elogiato la comunità trentina e

favorire il dialogo e lo sviluppo. Gustavo Cristofolini, a nome anche dell’altro Consultore della Provincia Autonoma di Treno, Mariano Roca (anch’egli presente) si è complimentato con il Circolo per il prezioso lavoro svolto fin dalla sua fondazione per mantenere vive la cultura e la tradizione del Trentino. Quest’anno ricorreva il 72° anniversario di fondazione del Circolo (come ricordato nel suo discorso dalla presidente, Claudia Pinazza Ortolani - vedi articolo sulla pagina a fianco) e per l’occasione la Trentini nel mondo ha regalato un nuovo labaro al Circolo, consegnato dal presidente Alberto Tafner alla presidente e al vice presidente Gaston Bernardo Ossana (nella foto a centro pagina). Il Comune di Roque Saenz Peña (Chaco) con un atto ufficiale (foto qui sopra) ha dichiarato

altrettanto ha fatto Gustavo Zignago, segretario del Comune di Rosario, che ha portato il saluto del sindaco: ha ricordato che la città, che è stata meta di flussi migratori provenienti da diversi paesi, è orgogliosa delle varie comunità che la compongono e che valorizzare le diversità e la reciproca conoscenza contribuisce a

l’incontro di Rosario un evento di «interesse municipale», in considerazione - tra le altre cose - dell’influenza avuta dagli immigrati italiani nel formare l’identità argentina.

La più giovane e il «veterano» Julia Escalante, nata il 18 aprile 2000, socia del Circolo trentino di Resistencia (Chaco), era la più giovane partecipante all’incontro. Giuseppe Mezzi, nato a Storo il 25 agosto 1942, emigrato nel 1951 a Corrientes (Corrientes), fondatore prima del Circolo trentino del Chaco e poi di quello di Corrientes, era invece il «veterano»:entrambi sono stati «omaggiati» dalla Trentini nel mondo.

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ROSARIO 2018 MOLTE LE IDEE E LE PROPOSTE EMERSE DAL DIBATTITO FRA I PARTECIPANTI NEI GRUPPI DI LAVORO E NELLE «PLENARIE»

Tre giornate intense e proficue per impostare l’attività futura

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iovani, lingua italiana, arte e cultura, diritti e doveri, studio e lavoro, viaggi e tursimo: sono alcuni dei temi che sono stati approfonditi dai partecipanti all’«Incontro» di Rosario. Temi che erano stati precedentemente scelti in una rosa più ampia di argomenti, proposti dal direttore della Trentini nel mondo, Francesco Bocchetti. Li hanno approfonditi confrontandosi fra di loro per l’intero pomeriggio di domenica 18 novembre, dopo essere stati suddivisi in gruppi di lavoro. Poi, nel corso di una «sessione plenaria», i «rappresentanti» dei vari gruppi hanno presentato i risultati delle discussioni, ai quali hanno prestato particolare attenzione presidente, vice presidente e direttore della Trentini nel mondo, perché uno degli scopi principali dell’«Incontro» era di ottenere indicazioni e suggerimenti per impostare l’attività dell’associazione e dei Circoli nel prossimo triennio. E gli spunti interessanti ed innovativi non sono mancati. È stata fatta ad esempio la proposta di organizzare corsi di lingua e cultura italiana in Trentino, per abbinare la risposta ad un’esigenza molto sentita, quella cioè di apprendere o migliorare l’italiano, con la possibilità di conoscere direttamente la terra di origine. L’organizzazione con il supporto dell’Associazione di rassegne cinematografiche «itineranti», che possano essere ospitate

Secondo i partecipanti all’«Incontro» i Circoli devono continuare a svolgere il loro prezioso ruolo di aggregazione per le comunità di origine trentina ma devono anche essere un soggetto che apre le proprie porte alla collettività e promuove relazioni con le istituzioni locali e favorisce i loro rapporti con il Trentino e con l’Italia nelle località dove sono attivi i Circoli trentini, è stata indicata come un efficace strumento per favorire la diffusione della lingua italiana. È stato poi detto che sarebbe bello se anche il Trentino offrisse l’opportunità di fare periodi di soggiorno durante i quali sia possibile anche lavorare, sulla scorta di quanto avviene in Australia con la formula del working

holiday. Secondo i partecipanti all’Incontro, inoltre, i Circoli devono continuare a svolgere il loro prezioso ruolo di aggregazione per le comunità di origine trentina ma devono anche essere un soggetto che apre le proprie porte alla collettività, che si pone come partner dell’amministrazione pubblica e di altre realtà associative, che promuove relazioni con

L’indispensabile lavoro dei quattro coordinatori L’incontro di Rosario è stato la tappa finale di un percorso iniziato mesi prima, con gli incontri preparatori organizzati sul territorio dai quattro coordinatori dei Circoli trentini dell’Argentina: (da sinistra nella foto) Carlos Alberto Trentin, Alejandro Brovio, 11/12 - 2018

Rodolfo Veronesi ed Oscar Menapace. Il positivo bilancio dell’incontro di Rosario è anche il frutto del loro lavoro prezioso e indispensabile, come ha sottolineato il presidente della Trentini nel mondo, che ha consegnato loro un omaggio a nome dell’Associazione.

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le istituzioni locali e favorisce i loro rapporti con il Trentino e l’Italia, attraverso ad esempio convenzioni che coinvolgono i Comuni e le Università, come già si è cominciato a fare. La discussione ha avuto una coda anche il mattino seguente, lunedì 19 novembre, quando il confronto si è concentrato su come strutturare un Circolo, come organizzare la sua attività, promuovendo iniziative che siano di interesse anche per i giovani. In questo contesto è stato auspicato un più fitto scambio di informazioni fra i Circoli, per favorire la circolazione di idee e delle «buone pratiche». Francesco Bocchetti, direttore della Trentini nel mondo, si è dichiarato soddisfatto dei risultati emersi dall’«Incontro», perché l’impostazione laboratoriale che gli è stata data ha indubbiamente consentito di mettere a fuoco i temi che più stanno a cuore ai Circoli e i partecipanti hanno avuto modo di essere i veri protagonisti dell’iniziativa, con un ruolo attivo e propositivo, perché sia nelle sessioni plenarie che nei gruppi, ognuno ha potuto dare un contributo personale di idee e riflessioni. Un risultato ottenuto grazie anche al lavoro preparatorio fatto nei mesi precedenti a livello territoriale, con gli incontri promossi dai quattro coordinatori dei Circoli trentini in Argentina con i Circoli delle rispettive sone di competenza (vedi articolo su questa stessa pagina). Da questi


ROSARIO 2018

L’incontro di Rosario a «L’Italia con voi» A «L’Italia Con Voi», il programma ideato e prodotto da Rai Italia per gli italiani nel mondo, in onda tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì, condotto da Monica Marangoni, si è parlato dell’incontro di Rosario. Maurizio Tomasi, direttore del periodico «Trentini nel mondo» è stato infatti ospite della trasmissione del 3 dicembre. Durante l’intervista sono state mandate in onda anche alcune immagini girate durante l’incontro. La registrazione della trasmissione è disponibile sul sito www. raiplay.it/programmi/italiaconvoi

incontri preliminari sono infatti venute le indicazioni sulle quali è stato poi prediposto il programma dell’«Incontro» di Rosario, curato da Roberto Paolazzi, responsabile della struttura della Trentini nel mondo in Argentina, che ha coordinato e condotto i lavori dell’«Incontro», in collaborazione con Francesco Bocchetti. Lavori che erano iniziati con alcune relazioni presentate dai componenti della delegazione arrivata a Rosario dal Trentino. Il presidente della Trentini nel mondo, Alberto Tafner, ha parlato delle ragioni che nel corso della storia hanno portato i trentini ad emigrare. Armando Maistri, vice presidente dell’Associazione, ha presentato la raltà economica e

L’impostazione laboratoriale dell’«Incontro» ha indubbiamente consentito di mettere a fuoco i temi che più stanno a cuore ai Circoli e i partecipanti hanno avuto modo di essere i veri protagonisti dell’iniziativa, con un ruolo sempre attivo e propositivo sociale del Trentino contemporaneo. «La musica popolare in Trentino» era invece il titolo della relazione tenuta da Maurizio Tomasi, direttore del periodico dell’Associazione. La geografia del Trentino e i suoi riflessi sulla cultura e sugli stili di vita sono stati al centro dell’intervento di Francesco

Bocchetti, direttore dell’Associazione. Infine Flavio Antolini, formatore, ha richiamato l’attenzione dei partecipanti sull’importanza di agire con spirito di gruppo, in sinergia e collaborazione, animati dalla condivisione di motivazioni profonde, come la passione per la storia e la cultura del paese di origine.

Il nostro reporter

Tutte le foto pubblicate in questo numero della rivista che riguardano l’incontro di Rosario, sono state scattate da Darío Fernando Farias, del Circolo di Puerto Tirol, che ringraziamo per la preziosa collaborazione.

Sentito omaggio a Monica Panzardi

Tesi di laurea sull’emigrazione in Argentina I lavori dell’incontro di Rosario sono stati seguiti anche da Sara Ricchi, di Calceranica (Trento), studentessa di Sociologia all’Università di Trento, che sta preparando la sua tesi, dedicata all’emigrazione trentina in Argentina. A Rosario ha avuto modo di raccogliere utili informazioni per la sua tesi. Altrettanto era successo nei giorni precedenti presso il Circolo trentino di Buenos Aires.

Durante l’incontro di Rosario è stato dedicato un momento a Monica Panzardi, da oltre vent’anni collaboratrice della struttura della Trentini nel mondo in Argentina, con sede a Resistencia (Chaco). Il direttore della Trentini nel mondo, Francesco Bocchetti, le ha consegnato un omaggio come ringraziamento per il suo prezioso lavoro.

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EZA-UNAIE

Nuove forme di lavoro e mobilità, il primo problema è la precarietà

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reoccupazione per il futuro, molti interrogativi e una percezione generale di precarietà: possono essere sintetizzate così le indicazioni emerse dal convegno «Nuove forme di lavoro e mobililtà europea», promosso da EZA ed UNAIE e organizzato dalla Trentini nel mondo, che si è svolto a Levico Terme dal 19 al 21 ottobre. Le relazioni e gli interventi nei dibattiti che le hanno seguite, hanno messo in luce come il cambiamento del mercato del lavoro, indotto e favorito dalle nuove tecnologie, sia un dato di fatto in continua evoluzione e che sindacati, associazioni dei lavoratori e politici devono adeguare i loro strumenti e strategie per garantire a tutti l’accesso al reddito minimo, al welfare e alla sicurezza sociale. Sono necessari interventi

I RELATORI

Dal convegno che si è svolto a Levico Terme dal 19 al 21 ottobre, promosso da EZA ed UNAIE e organizzato dalla Trentini nel mondo, è venuto un appello alla tutela dei diritti e del welfare dei lavoratori e adeguamenti della legislazione, per sopperire all’arretratezza e al mancato aggiornamento. Solo così il lavoratore potrà vivere i vantaggi del progresso tecnologico e non esserne travolto. Il convegno si è articolato in quattro sessioni ognuna delle quali dedicata a un aspetto diverso del tema generale “Nuove forme di lavoro e mobilità europea”.

Mondo) ha aperto il seminario spiegando cosa sono le nuove forme di lavoro e sintetizzando gli aspetti in discussione nelle successive relazioni. Nikhil Datta dal Regno Unito (ricercatore dell’University College London, CEPS e London School of Economics) ha esposto i risultati di un esperimento condotto sui GIG workers, che mirava a studiare la percezione della “sicurezza” lavorativa a bilancio con la flessibilità. Paolo Cagol dall’Italia (Sindacalista CISL-UIL e Presidente dell’Associazione Eutopia) ha ragionato sul concetto di precarietà

PRIMA SESSIONE La prima sessione è stata dedicata all’introduzione alla tematica. Alberto Tafner (Presidente dell’Associazione Trentini nel

Paolo Cagol

Nikhil Datta

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come percezione individuale in base al contesto socio economico e culturale di appartenenza, e come la flessibilità delle nuove forme di lavoro non abbia solamente accezioni negative. Vittorino Rodaro (membro del direttivo della piattaforma PICM) ha messo a confronto opportunità e precarietà parlando delle recenti politiche Europee connesse al pilastro dei diritti sociali. SECONDA SESSIONE La seconda sessione, sabato 20 al mattino, è stata dedicata al ruolo del dialogo sociale e del punto di vista dei sindacati. Jukka Ahtela dalla Finlandia (della Commissione europea degli affari socio economici) ha parlato di tutele dei lavorati e del cambiamento di mentalità necessario per garantire a tutti l’accesso al welfare, portando l’esempio della Finlandia.

Jutta Ahtela

Vittorino Rodaro

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Rachele Berlese


EZA-UNAIE

Partecipanti da tredici paesi europei Organizzato dall’Associazione Trentini nel Mondo o.n.l.u.s per conto e in nome di UNAIE (Unione Nazionale Associazione Immigrati ed Emigrati), e sovvenzionato dalla Commissione Europea e dall’EZA (Europaeisches Zentrum für Arbeitnehmerfragen), dal 19 al 21 ottobre si è svolto a Levico Terme (Trento – Italia), il convegno «Nuove forme di lavoro e mobilità europea» Al convegno erano presenti rappresentati delle seguenti organizzazioni dell’EZA: EESC, UNAIE, FIDESTRA, CEPS, SS BOFOS, Open Education Center Foundation, NKOS, Cartel Alfa. Oltre a membri delle associazioni che aderiscono all’UNAIE erano presenti anche esponenti e rappresentanti della Provincia Autonoma di Trento, ADAPT, London school of Economics, del consolato generale onorario di Romania di Trento, del Comitato Generale

Rachele Berlese (dottoranda ADAPT, Università di Bergamo) ha discusso il ruolo del dialogo sociale, e le strategie adottate dai vari Paesi Europei, sulle tematiche della digitalizzazione. Mario Grasso dall’Italia (Sindacato UilTucs – sessione networkers) ha parlato nello specifico della situazione dei lavoratori, analizzando le problematiche e lanciando quesiti sul futuro. Manuela Terragnolo, in sostituzione di Franco Ianeselli impossibilitato a partecipare,

Italiani all’Estero (CGIE), di Eures e dei sindacati nazionali come CGIL e UILTucs. I partecipanti provenivano da Italia, Finlandia, Portogallo, Belgio, Regno Unito, Romania, Serbia, Croazia, Slovacchia, Germania, Francia, Bulgaria. Il convegno è iniziato con i

saluti delle autorità presenti: la Presidente di UNAIE, Ilaria del Bianco (nella foto a fianco), il presidente della Trentini nel Mondo, Alberto Tafner, il Console Onorario della Romania, Maurizio Passerotti e il sindaco di Levico Terme, Michele Sartori.

(Sindacato CGIL), ha illustrato le differenze che hanno portato le nuove forme di lavoro nel rapporto tra lavoratori, e di come si riflette nell’agire del sindacato, che necessariamente deve cambiare strategie e approccio.

ha fatto un ragionamento sui diritti e l’accesso al welfare dei lavoratori della GIG economy soffermandosi in particolare sulle caratteristiche e problematiche dei Platform Workers. Frederic Spagnoli dalla Francia (responsabile rapporti internazionali dell’Università della Franche-Comte) ha spiegato come siano cambiate le politiche universitarie per adeguarsi alla diverse competenze richieste oggi da un mondo del lavoro internazionalizzato e sempre più mobile.

TERZA SESSIONE La terza sessione, sabato 20 nel pomeriggio, è stata dedicata alla formazione, mobilità e diritti legati alle nuove forme di lavoro. Zak Kilhoffer dal Belgio (CEPS)

Mario Grasso

Zak Kilhoffer

Edith Pichler dalla Germania (Università di Postdam, Berlino) ha parlato di mobilità e situazione lavorativa precaria degli immigrati europei in Germania, e di come le nuove forme di lavoro rischino di divenire un nuovo ghetto sociale, illustrando poi le soluzioni pensate dal governo tedesco. Rumen Valchev dalla Bulgaria (Open Education Center Foundation) ha illustrato la situazione  CONTINUA A PAG. 10 Edith Pichler

Manuela Terragnolo

Frederic Spagnoli

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EZA-UNAIE

 CONTINUA DA PAG. 9 bulgara circa le nuove forme occupazionali, l’alta mobilità del Paese e le soluzioni adottate per tutelare i lavoratori. QUARTA SESSIONE La quarta sessione, domenica 21 al mattino, è stata dedicata alle testimonianze dirette di lavoratori protagonisti delle nuove forme del lavoro, al dibattito e alle conclusioni. Primo testimone è stato Davide dal Maso, social media coach e formatore. Dopo aver presentato il suo lavoro, in qualità di insegnante ha parlato dell’inadeguatezza degli insegnamenti che formano lavoratori con competenze già arretrate e di quali rischi ci sono a introdurre le nuove tecnologie nella formazione e nel lavoro senza adeguata formazione, parlando di analfabetismo digitale e delle difficoltà legate all’ignoranza in materia di chi formula i regolamenti. Manuel Bazzanella di Digital Mosaik, un’azienda che applica la realtà virtuale al marketing, dopo aver spiegato la realtà lavo-

rativa, ha parlato soprattutto delle difficoltà legate a una legislazione molto lacunosa per tutte le professioni altamente tecnologiche e innovative, della difficoltà di bilanciamento fra vita lavorativa e privata e dell’alta mobilità. In quanto titolare dell’azienda ha anche sottolineato la fortissima concorrenza data dalla dimensione globale di queste nuove forme e dell’incertezza dei pagamenti, con spesso uno sbilanciamento negativo tra guadagni e risorse investite.

Ha spiegato anche della nuova dimensione dei lavoratori Cloud e della realtà dell’Impact Hub di Trento, un incubatore di startup dove gli aderenti condividono spazi e competenze. Carol Leonardi e Marco Brun di Web4hit, azienda che si occupa di contenuti web e SEO, hanno raccontato del processo che li ha portati dall’essere platform workers a ricercare una forma più tradizionale di lavoro con l’acquisizione di una sede fisica, parlando dell’isolamento sociale

I RELATORI Davide Dal Maso

Rumen Valchev

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e professionale e spiegando come si possa preferire maggior certezza pur perdendo la flessibilità del lavoro da casa. Hanno inoltre spiegato vantaggi e svantaggi della mobilità e della platea internazionale di collaborazioni e clienti. Tutti i «testimoni» hanno parlato di diritto alla disconnessione e del forte stress di un lavoro che non lascia più spazi di vita privata, spiegando come mobilità e flessibilità, che inizialmente attirano molto, siano in realtà un’arma a doppio taglio che di fatto obbliga a lavorare sempre perdendo in qualità della vita. Si è lasciato ampio spazio al dibattito, che avrebbe però avuto bisogno di più tempo a disposizione per favorire la discussione tra i relatori e il pubblico. Le conclusioni sono state fatte da Maurizio Tomasi, direttore responsabile del periodico «Trentini nel mondo», moderatore dell’intero convegno, che ha individuato come elemento comune di tutti gli interventi la necessità e la richiesta di garantire dignità nel lavoro e di avviate un’azione di tutela da parte dell’Unione Europea e dei singoli Stati, che devono correre ai ripari per adeguare le loro politiche alla nuova realtà lavorativa.

Marco Brun

Manuel Bazzanella

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Carol Leonardi


ATTUALITÀ

«L

a perdita di Antonio, avvenuta a seguito di un atto barbaro e crudele, ha lasciato sgomenti la comunità della Scuola di Studi Internazionali e l’intero Ateneo. Dopo giornate cariche di apprensione, passate nel vano tentativo di trovare notizie di conforto e motivi di speranza, è oggi il dolore a riempire i nostri cuori. Non solo per l’incapacità di comprendere e accettare tragici eventi come questo, ma per la persona che Antonio è stata e per il ricordo vivido che tutti, docenti e studenti, hanno di lui. Curioso ed entusiasta, studente presente e impegnato, Antonio si distingueva per il suo convinto europeismo, per la fiducia nei valori che ispirano il progetto di integrazione europea e per il desiderio di comprendere a fondo i fenomeni, gli eventi e le istituzioni dell’Unione. Nella sua domanda di iscrizione alla Laurea magistrale MEIS Antonio scriveva “Then, I began the adventure of Europhonica, a radio program which broadcasts from the EU Parliament in Strasbourg. It was in that moment that I literally felt in love with the EU.” Un amore che ha continuato a coltivare fino al giorno triste, di nuovo a Strasburgo, di nuovo per seguire i lavori del Parlamento, in cui la sua vita è stata spezzata. Nella lettera per l’iscrizione scriveva anche: “I guarantee that, as always, I will never give up. I can promise to give attention, enthusiasm, commitment and dedication”. Antonio non ha mai tradito questa promessa e anche per questo il suo ricordo è così vivido e la sua scomparsa così dolorosa. I pensieri di tutti noi della Scuola di Studi Internazionali, che ha avuto la fortuna di accogliere anche la sorella Federica e la fidanzata Luana, sono oggi per Antonio. L’intera nostra comunità si stringe attorno alla sua famiglia, alla sua fidanzata e ai

Grande commozione e profondo cordoglio per il tragico destino di Antonio Megalizzi Sabato 15 dicembre i quotidiani locali hanno riportato la notizia che Antonio Megalizzi, 29 anni, giornalista e studente del corso di laurea magistrale in Studi europei e internazionali dell’Università di Trento, ferito durante l’attacco terroristico a Strasburgo dell’11 dicembre, era deceduto. Nel partecipare alla grande commozione e al profondo cordoglio per la sua scomparsa riportiamo un suo ricordo a firma del direttore della Scuola di Studi internazionali, Andrea Fracasso, e di Vittorino Rodaro, curatore della rubrica «60 anni d’Europa», pubblicata dalla nostra rivista suoi amici e compagni. Antonio rappresenta per noi una generazione di giovani che studiano e lavorano in tutto il mondo per realizzare qualche cosa che va oltre il solo conseguimento del titolo di studio, dando corpo e sostanza a principi e ideali che fondano la società moderna, giusta e inclusiva in cui aspiriamo a vivere. Vittima di un atto crudele e insensato, Antonio non potrà portare a termine il lavoro che si era prefisso. Il nostro impegno sarà tenere la memoria di Antonio viva.» Andrea Fracasso Direttore della Scuola di Studi internazionali Università di Trento

N

on ho conosciuto Antonio Megalizzi, i suoi molteplici interessi, la sua bravura e la sua passione per l’Europa. Capita spesso che le persone preparate, impegnate, umanamente ricche veniamo a conoscerle quando non ci sono più. E così perdiamo la dimensione più vera, più autentica e genuina della loro esistenza che si manifesta nella quotidianità del loro lavoro, della loro vita di relazione, della loro umanità ‘feriale’. Antonio è morto sul fronte dell’assurdo. L’assurdo di una ‘guerra’ contro l’occidente, contro i nuovi crociati secondo la follia omicida di chi non si rivolta contro i poteri forti, responsabili, nel passato e nel presente, di

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sfruttamento, guerre, complicità inconfessabili, ma scarica il suo odio contro cittadini pacifici, inermi, impegnati per una convivenza solidale, inclusiva. Antonio è morto a Strasburgo, città simbolo di una ritrovata unità politica del vecchio continente dopo la sciagura del secondo conflitto mondiale. Strasburgo, sede del Consiglio d’Europa, della Corte europea dei diritti dell’uomo, del Parlamento europeo, città della tolleranza per antonomasia che diventa luogo di morte per una persona, per un giovane entusiasta e impegnato a testimoniare, con il suo impegno e le sue scelte, il sogno di un’Europa migliore. Tante persone, come me, non hanno avuto la fortuna di conoscere l’interesse e la passione di Antonio per l’Europa. Voglio ora sperare, nel mentre ci stringiamo affettuosamente alla sua famiglia, a Luana nel ricordo di Antonio, che tanti giovani e non giovani possano raccogliere il suo testimone perché questa Europa torni a farci sognare, come ha fatto sognare Antonio e tanti altri prima di lui. Il sogno di un’Europa unita, capace di superare gli egoismi nazionali, capace di offrire speranza e futuro ai nostri ragazzi, troppo spesso dimenticati da calcoli politici che si limitano a misurare vantaggi e svantaggi delle cadenze elettorali più vicine. Capita così, purtroppo, in tutti i Paesi europei. Impegnarci per un’Europa migliore, giovani e non giovani, ogni giorno con parole, ragionamenti, discussioni dove capita e testimoniare che il cambiamento è possibile, che dipende soprattutto da noi. Credo sia il modo migliore per ricordare Antonio, tenere viva la sua memoria, alimentare i suoi sogni e le sue speranze. Come ha saputo fare con toccanti parole il Vescovo Lauro. Grazie Antonio, accompagna anche noi a sognare. Vittorino Rodaro 11/12 - 2018


CONC

Bando di Concorso a premi riservato agli allievi delle classi terminali delle Scuole Secondarie di primo e secondo grado (terza media,IV e V superiore) L’UNAIE (Unione Nazionale delle Associazioni di Immigrati ed Emigrati) sorta nel 1966 istituisce un concorso a premi riservato agli allievi delle classi terminali delle Scuole Secondarie di primo e secondo grado(terza media,IV^ e V^ superiore)funzionanti in territorio nazionale per l’Anno Scolastico 2018/2019 . Gli alunni possono partecipare in maniera singola o in gruppo o l’intera classe. Lo scopo dell’iniziativa è quello di favorire un momento di riflessione sull’attuale spinta alla mobilità che caratterizza il Sud del Mondo ed anche il nostro Paese con sempre più giovani che si trasferiscono all’estero per studio, per lavoro, per la ricerca, alla luce di quanto emerso dalle recenti assemblee dell’UNAIE, in cui si è considerato il duplice aspetto del fenomeno migratorio, dall’essere emigranti dal Paese di origine e immigrati nel Paese di accoglienza, passando attraverso tutte le fasi dell’integrazione, fino all’acquisizione del diritto di cittadinanza. Il giorno 15 Gennaio 2019, in occasione della ricorrenza della “Giornata Mondiale del Migrante”, la Direzione dell’UNAIE divulgherà un comunicato per richiamare l’attenzione sull’importanza del fenomeno migratorio, al cui studio gli alunni di scuole nazionali si accosteranno grazie al bando del seguente concorso, eseguendo i sottoindicati elaborati. I partecipanti dovranno svolgere un componimento scritto (max. 2.500 battute, spazi compresi) ; gli allievi delle IV e V classi degli Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo grado potranno esprimersi anche con corto-video su dvd (durata max. 10’), scegliendo una delle tematiche qui appresso enunciate: A) Il candidato rievochi in modo significativo l’evoluzione storica del fenomeno migratorio degli italiani all’estero dal 1800 ai giorni nostri, soffermandosi sui punti nodali e le caratteristiche assunte da tale fenomeno in ciascuna epoca. B)Il candidato riassuma o raffiguri i grandi cambiamenti socio-economici apportati

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dal fenomeno migratorio, con i dovuti riferimenti a personaggi di rilievo e a fatti storici, politici e/o giuridico-economici debitamente circostanziati. C) Il candidato consideri il ruolo attivo e/o passivo delle donne nel fenomeno migratorio, citando esempi significativi del contributo apportato dalle donne alla crescita del Paese di accoglienza e mettendo a fuoco uno o più personaggi dell’emigrazione femminile internazionale dal 1800 ai nostri giorni, che possa/no essere assunto/i a modello di eccellenza per i traguardi raggiunti. Modalità di presentazione Gli interessati dovranno iscriversi al Concorso utilizzando il modello scaricabile sul sito dell’UNAIE www.unaie.it che dovrà essere trasmesso via e-mail entro 31/01/2019 alla segreteria (lucchesinelmondo@gmail.com e cc info@trentininelmondo.it) I partecipanti possono presentare un elaborato di un singolo, di un gruppo o dell’intera classe per un massimo di 2.500 battute od un prodotto multimediale. Gli elaborati dovranno essere assolutamente anonimi in ogni parte, e contenuti in plico privo di segni di riconoscimento, con la sola e obbligatoria indicazione ben visibile della dicitura “Premio UNAIE 2018-19”. Nel plico dovrà esservi un’altra busta chiusa contenente i seguenti dati: a. Scuola e classe di provenienza; b. Nominativo dell’insegnante referente e responsabile. Gli elaborati dovranno pervenire alla commissione giudicatrice, entro le ore 12 del giorno 30 /4/2019 pena l’esclusione dal concorso. Ulteriori informazioni potranno essere richieste alle segreterie delle associazioni Lucchesi nel Mondo e Trentini nel Mondo (lucchesinelmondo@gmail.com e cc info@ trentininelmondo.it)

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Modalità di assegnazione del premio Il concorso prevede 2 premi per le Scuole medie inferiori e due premi per le Scuole medie superiori: 1° premio € 700 (di cui € 500 alla classe o gruppo e € 200 alla Scuola di appartenenza) 2° premio € 450 (di cui € 300 alla classe o gruppo e € 150 alla Scuola di appartenenza) I lavori verranno giudicati da una Commissione che sarà composta da esperti scelti e nominati dalla Presidenza dell’UNAIE , che provvederà ad esaminare le singole opere pervenute scegliendo con giudizio motivato ed insindacabile il miglior lavoro per ciascuna delle tematiche proposte, per ciascuna modalità di esecuzione( scritto o video)La commissione esprimerà un giudizio insindacabile e premierà gli elaborati vincitori. La Commissione, in assenza di elaborati significativi, ha facoltà di non attribuire i premi. Consegna del premio I premi saranno preferibilmente consegnati dal Presidente dell’UNAIE o da un suo rappresentante, presso la sede dell’Istituto scolastico di riferimento del /dei vincitore/i del premio . Sarà data ampia informazione dei vincitori del premio attraverso gli organi di stampa. Condizione imprescindibile per l’attribuzione del premio è la presenza dei vincitori alla manifestazione finale. Gli elaborati resteranno a completa disposizione dell’Associazione UNAIE e non verranno restituiti. Gli elaborati premiati verranno pubblicati (integralmente o in estratto) sul Notiziario dell’Associazione ed in altre forme che siano ritenute opportune pertanto i concorrenti, accettando senza condizioni il presente bando, concedono sin d’ora all’UNAIE l’autorizzazione all’uso del proprio testo. LA PRESIDENTE DELL’UNAIE ILARIA DEL BIANCO


ORSO L’UNAIE È LA PROMOTRICE DI UN CONCORSO A PREMI RISERVATO AGLI ALUNNI DELLE MEDIE INFERIORI E SUPERIORI

Il rapporto con gli italiani nel mondo va rafforzato coinvolgendo le scuole

«È

la sempre più frequente mobilità giovanile che ci impegna a muoverci in diverse direzioni per mantenere vivo il rapporto con gli Italiani nel Mondo»: è quanto ha dichiarato Ilaria Del Bianco, presidente UNAIE (Unione Nazionale delle Associazioni di Immigrati ed Emigrati) nell’annunciare la pubblicazione di un bando per il concorso a premi riservato agli allievi delle classi terminali delle Scuole Secondarie di primo e secondo grado (terza media, IV e V superiore) funzionanti in territorio nazionale per l’Anno Scolastico 2018/2019 al quale gli alunni possono partecipare in maniera singola o in gruppo o l’intera classe. «Lo scopo dell’iniziativa – spiega Del Bianco - è quello di favorire un momento di riflessione sull’attuale spinta alla mobilità che caratterizza il Sud del Mondo ed anche il nostro Paese con sempre più giovani che si trasferiscono all’estero per studio, per lavoro, per la ricerca, alla luce di quanto emerso dalle recenti assemblee dell’UNAIE, in cui si è considerato il duplice aspetto del fenomeno migratorio, dall’essere emigranti dal Paese di origine e immigrati nel Paese di accoglienza, passando attraverso tutte le fasi dell’integrazione, fino all’acquisizione del diritto di cittadinanza». L’iniziativa, che nasce da queste considerazioni, avrà un momento di visibilità mediatica, in modo particolare il 15 gennaio 2019, in occasione della ricorrenza della «Giornata Mondiale

Scopo dell’iniziativa è favorire un momento di riflessione sull’attuale spinta alla mobilità che caratterizza il Sud del Mondo ed anche il nostro Paese con sempre più giovani che si trasferiscono all’estero per studio e per lavoro del Migrante», quando la Direzione dell’UNAIE divulgherà un comunicato per richiamare l’attenzione sull’importanza del fenomeno migratorio, al cui studio gli alunni di scuole nazionali si accosteranno grazie al bando del concorso, con la produzione di elaborati diversi, così come previsto dal bando. Come nella prassi dei concorsi che coinvolgono le scuole, i partecipanti dovranno svolgere un componimento scritto (massimo 2.500 battute, spazi compresi); gli allievi delle IV e V classi degli Istituti di Istruzione Secondaria di Secondo grado potranno esprimersi anche con un corto da presentare su dvd (durata massima 10 minuti), scegliendo una delle tematiche scelte per il concorso. «La loro elaborazione - sottolinea la Del Bianco - permetterà ai ragazzi di addentrarsi nella tematica, concentrandosi in particolare sul significato dell’evoluzione storica del fenomeno migratorio degli italiani all’estero dal 1800

ai giorni nostri, soffermandosi sui punti nodali e le caratteristiche assunte da tale fenomeno in ciascuna epoca, esaurendo così il primo tema del Concorso.

Il concorso prevede due premi per le scuole medie inferiori e due premi per le Scuole medie superiori di 700 e 450 euro. La scadenza per la presentazione dei lavori è il 31 gennaio 2019

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Il che significa anche ragionare sui grandi cambiamenti socio-economici apportati dal fenomeno migratorio, con i dovuti riferimenti a personaggi di rilievo e a fatti storici, politici e/o giuridico-economici, come secondo tema. Nel terzo, i ragazzi potranno considerare inoltre il ruolo attivo e/o passivo delle donne nel fenomeno migratorio, citando esempi significativi del contributo apportato dalle donne alla crescita del Paese di accoglienza e mettendo a fuoco uno o più personaggi dell’emigrazione femminile internazionale dal 1800 ai nostri giorni, che possa/no essere assunto/i a modello di eccellenza per i traguardi raggiunti». Il bando (pubblicato sulla pagina a fianco) è scaricabile dal sito dell’UNAIE www.unaie.it. La scadenza per la presentazione dei lavori via mail è il 31 gennaio 2019 alla segreteria (lucchesinelmondo@gmail.com e cc info@trentininelmondo.it). Ulteriori informazioni potranno essere richieste alle segreterie delle associazioni Lucchesi nel Mondo e Trentini nel Mondo (lucchesinelmondo@gmail.com e cc info@trentininelmondo.it). I lavori verranno giudicati da una Commissione di esperti Il concorso prevede due premi per le Scuole medie inferiori e due premi per le Scuole medie superiori di 700 e 450 euro, che saranno consegnati dal Presidente dell’UNAIE o da un suo rappresentante, presso la sede dell’Istituto scolastico di riferimento del /dei vincitore/i del premio.

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GENTE E FATTI L’ULTIMA RIUNIONE DELL’ANNO SI È SVOLTA IL 1° DICEMBRE A RIO DOS CEDROS, PRECEDUTA DALLA VISITA AD ALCUNI LUOGHI STORICI

Il «Gruppo Giovani trentini» del Brasile ha già le idee chiare sull’attività 2019

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l 1º dicembre, Rio dos Cedros (Santa Catarina - Brasile) ha ospitato l’ultimo incontro dell’anno del Gruppo Giovani Trentini Brasiliani (regione centrale). Erano presenti giovani delle città di Joinville, Presidente Getúlio, Taió, Ascurra, Blumenau e Rio dos Cedros. Per questo incontro si è pensato ad un programma speciale. Inizialmente, i partecipanti si sono incontrati per il pranzo al ristorante «Joana Bella», che serve piatti tradizionali della cucina «trentina-riocedrense». In questo ristorante, sono stati accolti da Franciane Menestrina, componente del Gruppo e partecipante all’Interscambio giovanile 2018 della Provincia Autonoma di Trento. Poco dopo, tutti sono stati guidati dal vice presidente del Circolo Trentino di Rio dos Cedros, Andrey José Taffner Fraga, per un giro nelle comunità storiche della colonizzazione della

città, visto che Rio dos Cedros è una delle poche e prime città brasiliane fondate da immigrati

trentini, e dove il dialetto e altre manifestazioni culturali sono ancora presenti tra la popolazione.

La città è anche importante per la storia del Gruppo Giovani, perché li si è svolto il più grande

L’APPUNTAMENTO È STATO ORGANIZZATO A MAR DEL PLATA DALLA DIREZIONE NAZIONALE DI PLURALISMO E INTERCULTURALITÀ

Argentina, rappresentanza del Trentino all’«Incontro dei dirigenti di collettività»

I

l 3 ottobre si è svolto a Mar del Plata, in Argentina, il «Secondo Incontro nazionale dei dirigenti di collettività», organizzato dalla Direzione Nazionale di Pluralismo e Interculturalità, un ufficio creato alcuni anni fa all’interno del Ministero dei diritti dell’uomo e pluralismo culturale, del Governo Nazionale. Il responsabile di questo ufficio è Julio Croci, che è anche presidente della Federazione delle Associazioni Calabresi in Argentina. Durante l’incontro, sono stati affrontati i seguenti argomenti: «Valori e insegnamenti delle collettività: partecipazione come apprendimento», «Esperienze positive per inclusione e sviluppo», «Rete di giovani di collettività». Inoltre, è stato presentato il lavoro che inizierà a essere sviluppato nell’«Osservatorio delle collettività» e nel «Centro di orientamento per i migranti e rifugiati della Città di Buenos Aires». Nel pomeriggio, l’incontro è proseguito con il lavoro in commissioni in cui sono stati 11/12 - 2018

affrontati tre importanti argomenti. La parte dedicata a l tema «Situazione attuale della migrazione e il contributo dei migranti nella società. Ruolo della vita istituzionale dei collettivi di fronte ai flussi migratori» è stata l’occasione per conoscere lo stato attuale dei flussi migratori e il loro ruolo fondamentale come motore di sviluppo nel nostro paese. Inoltre, si è riflettuto sull’importanza del ruolo della società civile nella difesa dei loro

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diritti e come spazio per il contenimento e la solidarietà. La commissione che si è occupata di «Presenti, future e nuove sfide della vita istituzionale delle comunità» ha discusso su alcuni interrogativi: gli obiettivi per i quali sono state fondate le associazioni di collettività sono ancora in vigore? Perché la partecipazione delle nuove generazioni è importante? Come innovare la progettualità e l’attività per aumentare il numero di persone coinvolte nella gestione delle istituzioni? «Educazione e promozione culturale: Argentina, mosaico di identità» era il terzo tema di approfondimento. Il gruppo di lavoro che se ne è occupato ha sottolineato l’importanza del ruolo delle istituzioni delle comunità in materia di istruzione, promozione culturale e trasmissione di valori e tradizioni discussi. Per la Trentini nel Mondo ha partecipato all’incontro il coordinatore Oscar Menapace e per la Provincia Autonoma di Trento, il Consultore Gustavo Cristofolini.


GENTE E FATTI

NELLE FOTO. Sulla pagina a fianco, il Gruppo Giovani davanti al monumento in onore dell’arrivo dei primi coloni, collocato presso la comunità di Sant’Antonio (precedentemente conosciuta come «Matarel»), punto di partenza della colonizzazione trentina di Rio dos Cedros. Qui sopra, i partecipanti alla riunione del Gruppo nel Museo dell´immigrazione di Rio dos Cedros e il cartello che a Mattarello indica la via dedicata a Pomeranos.

evento del gruppo fino ad oggi: i Giochi Trentini del 2008, con la partecipazione di oltre trecento persone provenienti da varie località del Brasile. Il primo luogo visitato è stato il punto di partenza della colonizzazione trentina di Rio dos Cedros, la comunità di Sant’Antonio (precedentemente conosciuta come «Matarel» per il fatto che gli immigrati che si stabilirono in questo luogo erano dal paese di Mattarello, ora un sobborgo di Trento). Sono stati visitati gli

edifici storici e il monumento eretto in onore dell’arrivo dei primi coloni. Inoltre, si è visitata la comunità «das Dores» (conosciuta anche come «Dolorata» o «Crosera»), che prende il nome dalla cappella locale, risalente al 1916, dedicata alla Madonna Addolorata. Dopo la Dolorata, il gruppo è andato a «Pomeranos Médio - Caravaggio», comunità precedentemente conosciuta come «Samon», perché il luogo di origine della maggior parte dei coloni locali era il

paese di Samone, in Valsugana. Infine, il gruppo ha fatto tappa alla «Pomeranos Alto – Glória», comunità fondata da immigrati provenienti da Cavedine (Trentino). Dopo aver conosciuto queste comunità storiche, il Gruppo si è trasferito in centro della città, al Museo dell’immigrazione, dove si è fatto l’incontro. Il Gruppo è stato accolto da Eloisa Ropelato, che lavora presso il Museo ed è anche una componente del Gruppo Giovane Tosarami (il gruppo giovani del Circolo Trentino di Rio dos Cedros). Il gruppo è stato accompagnato da Eloisa in un

Congratulazioni e auguri di buon lavoro ai quattro soci del Circolo di Charleroi che sono stati eletti consiglieri comunali Tre socie e un socio del Circolo trentino di Charleroi, in Belgio, sono stati eletti consiglieri comunali delle località nelle quali vivono, in occasione delle ultime elezioni amministrative che si sono svolte nel paese nord europeo. Ecco chi sono (da sinistra a destra nelle foto). Pauline Boninsegna, il cui nonno paterno è emigrato da Dro, è al suo primo mandato nel consiglio comunale di Charleroi. Annie Giovanazzi, attuale presidente del Circolo trentino di Charleroi, figlia di trentini partiti da Brentonico e Cavedine, per la quarta volta è stata confermata consigliere nel Direttivo del

Centro pubblico di azione sociale di Chatelet. Sophie Mengoni, rieletta nel comune di Fontaine l’Eveque, è stata poi nominata assessore con competenza su numerose materie, come lavoro, commercio, turismo. I suoi nonni paterni erano originari di Cis. Stessa origine anche per Damien Filippi, figlio dell’attuale segretario del Circolo trentino di Charleroi, al suo primo mandato di consigliere del Centro pubblico di azione sociale di Kraainem. A tutti la Trentini nel mondo esprime congratulazioni per l’avvenuta elezione ed augura buon lavoro.

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tour per il museo. Verso le 16, si è iniziato l’incontro, che è stato trasmesso anche in diretta su Facebook. Nella riunione, sono state affrontate varie materie: il calendario di riunioni ed eventi del Gruppo per il 2019; la divulgazione delle attività sui siti web e social media; il progetto per i giochi trentini 2019. Infine, è stata fatta una breve relazione sui punti discussi nella riunione organizzata dall’associazione Trentini nel Mondoin Uruguay nel mese di ottobre, alla quale ha partecipato il coordinatore del Gruppo, Luiz Rossi Neto, e la tesoriere, Simone Sehnem (che è anche coordinatore dei Circoli trentini in Santa Catarina). Finita la riunione, i partecipanti sono stati invitati a un caffè a casa di Christian Gretter (anch’egli componente del Gruppo Giovane Tosarami). Alcuni membri del Gruppo hanno seguito il corso di cucina trentina con il famoso chef Luigi Montibeller (articolo a pagina 17), in Brasile per un’iniziativa organizzata dall’Ufficio Emigrazione della Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con l’associazione Trentini nel Mondo. Fra il 15 novembre e il 1° dicembre Montibeller ha infatti tenuto i suoi corsi di cucina in diverse città dello stato di Santa Catarina: Laurentino, Rio do Oeste, Taió, Salete, Rio do Sul, Presidente Getulio, Nova Trento, Gasper, Blumenau, Guaramirin, Jaraguá do Sul, Rodeio e Rio dos Cedros. In ogni località il corso è stato organizzato dal Circolo trentino Quindi, con una giornata ricca di attività storiche e culturali, il Gruppo Giovani ha chiuso il calendario 2018, avendo già in mente una serie di attività da realizzare nel 2019. (A.T.F.) 11/12 - 2018


GENTE E FATTI ATTRICE E FILMAKER HA RACCONTATO LA SUA ESPERIENZA IN UN INCONTRO PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE DI TRENTO

Gioia Libardoni, da Levico ad Hollywood grazie al suo talento e alla sua tenacia

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l progetto «Capitali trentini - Trentino Global Network», coordinato dall’Ufficio emigrazione della Provincia, ha fatto tappa l’11 dicembre alla Biblioteca comunale di via Roma, a Trento, per un incontro con un ospite d’eccezione: Gioia Libardoni, trentina di Levico Terme, oggi negli Stati Uniti, a Hollywood, nella duplice veste di attrice e filmaker. Un esempio, il suo, di «nuova emigrazione», per coronare un sogno iniziato a Trento, sui banchi di scuola, e poi, prima di approdare negli Stati Uniti, transitato anche per Roma: lavorare nel cinema e nel teatro. Nel suo percorso Libardoni ha lavorato fra gli altri con alcune delle più grandi star del cinema a stelle e striscie, Tom Hanks, John Travolta, Sarah Jessica Parker, Forest Whitaker, ma anche, fra

gli altri, Raul Bova, Jonathan Rhys Meyers, Rocco Papaleo, Checco Zalone. Un esempio, il suo, di come le nuove generazioni considerino il mondo davvero «casa loro». Ma con una particolarità: l’essere

trentini. Sì, perché «i trentini sono un popolo di viaggiatori - ha detto l’attrice - e la rete dei trentini nel mondo è molto importante quando si muovono i primi passi all’estero». Nel corso della serata a cui ha

portato i suoi saluti anche il presidente del Consiglio della Regione Trentino Alto Adige Roberto Paccher, Libardoni ha ripercorso le varie fasi della sua carriera, presentando i trailer di alcuni film a cui ha lavorato come attrice o nell’ambito della produzione, fra cui quello del film “Finding Steve Mcqueen” con Travis Fimmel ed il premio Oscar Forest Whitacker. Il film tratta della più grande rapina mai avvenuta negli USA a danno dell’allora presidente Richard Nixon. Ma qual è il segreto per avere successo all’estero? Potremmo sintetizzarlo così: tenacia, talento, e dulcis in fundo, conoscenza delle lingue, in questo caso dell’inglese americano. Durante l’incontro sono stati proiettati alcuni trailer di film a cui ha partecipato Libardoni (Testi e foto, Uff. Stampa PAT)

DOPO GLI INIZI COME ATTRICE A ROMA HA LAVORATO TRA GLI ALTRI CON RAUL BOVA, TOM HANKS, JOHN TRAVOLTA

Le principali tappe della sua carriera N

ata e cresciuta a Levico Terme Gioia Libardoni ha frequentato il liceo linguistico all’Istituto Arcivescovile di Trento per trasferirsi in seguito a Roma dove comincia la sua carriera di attrice sia come interprete in importanti ruoli e sia come filmaker. Atleta e appassionata di lingue straniere parla inglese, spagnolo e tedesco. Ha partecipato a numerose fiction italiane tra le quali Anna e I Cinque (2008) e Le Segretarie del Sesto (2009). Nel 2009 viene scelta da Gennaro Nunziante per un ruolo chiave accanto a Rocco Papaleo nel fortunato primo film di Checco Zalone “Cado dalle nubi”. Come filmaker lavora a Roma nel film “Tutte le strade portano a Roma” (2015) con la star americana Sarah Jessica Parker e Raul Bova e nel film “Black Butterfly” (2016) con Antonio Banderas e Jonathan Rhys Meyers. Nel 2016 viene scelta come assistente nel team del premio Oscar Tom Hanks per il film “Inferno”. Partecipa al suo primo film negli Stati Uniti ad

Atlanta, “Finding Steve McQueen” con Travis Fimmel e il premio Oscar Forest Whitaker e nel 2017 lavora in Alabama, (Usa) nel film “Trading Paint” con John Travolta, Shania Twain e Michael Madsen. Sempre nel 2017 partecipa al nuovo film di Antonello Grimaldi “Restiamo Amici” accanto a Michele Riondino e Libero De Rienzo girato in parte in Trentino. Lo stesso anno debutta a teatro a Los Angeles con la fortunata commedia My Big Gay Italian Wedding di Anthony J. Wilkinson. Il suo prossimo progetto è il thriller americano “State of Consciousness” ambientato tra Arizona, Texas e Sud-America. Ha partecipato a numerosi festival di cinema come il Festival della Commedia di Montecarlo di Ezio Greggio, il Festival di Venezia, il Festival di Berlino, l’Ischia Global Film & Music Fest, il Festival Los Angeles-Italia a Los Angeles e il Sundance Film Festival.

Per comunicare con la redazione del mensile:

redazione@trentininelmondo.it 9/10 - 2018

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GENTE E FATTI LO CHEF TRENTINO HA TENUTO UN CORSO DI CUCINA IN TREDICI LOCALITÀ DELLO STATO DI SANTA CATARINA, IN BRASILE

Strangolapreti e zelten senza segreti dopo le «lezioni» di Luigi Montibeller L’Ufficio Emigrazione della Provincia Autonoma di Trento, in collaborazione con l’associazione Trentini nel Mondo, ha organizzato la trasferta in Brasile del rinomato chef trentino Luigi Montibeller. Luigi ha oltre 50 anni di esperienza in cucina italiana, in particolare della regione TrentinoAlto Adige, ed ha già tenuto moltissimi corsi in Italia, Brasile e altri paesi. È stato per molti anni lo chef del ristorante «alle Pozze» di Roncegno Terme. Dopo aver fatto tappa in altre città della provincia di Santa Catarina (Laurentino, Rio do Oeste, Taió, Salete, Rio do Sul, Presidente Getulio, Nova Trento, Gasper, Blumenau, Guaramirin, Jaraguá do Sul, Rodeio), lo chef è venuto a Rio dos Cedros il 1° dicembre. Ha approfittato della giornata per conoscere la città, in particolare la regione dei laghi (nelle montagne che circondano la città), accompagnato dal presidente del Circolo Trentino, Jaime Visentainer. Nella stessa giornata, alla sera, ha tenuto il corso nella cucina del complesso turistico della «Festa Trentina» di Rio dos Cedros. Circa trenta persone hanno partecipato alla lezione, tra cui alcune autorità, come il sindaco di Rio dos Cedros, Marildo Felippi, la direttrice de comparto Cultura

e Turismo del comune, Doralice Panini, e la rappresentante del Consolato italiano nella regione, Norma Da Rui. La presentazione del cuoco e una breve spiegazione del corso e dei piatti scelti («strangolapreti» e «zelten») è stata fatta da Andrey Taffner Fraga, vice presidente del Circolo Trentino di Rio dos Cedros. Il primo piatto, gli «strangolapreti» pur essendo poco conosciuto a Rio dos Cedros e nella regione, è molto popolare in Trentino. Così, i partecipanti hanno potuto apprendere

un nuovo piatto, i cui ingredienti possono peraltro essere facilmente trovati anche a Rio dos Cedros. Il secondo piatto ha un suo significato molto speciale. Lo «Zelten» è infatti una torta che viene preparata esclusivamente per la festa di Natale (si dice che il nome del piatto derivi dal fatto che viene preparato solo in un mese dell’anno – «Zelten», in tedesco «Selten», significa «raramente»). Quindi, visto l’approssimarsi dell’Avvento, si è ritenuto

NELLA FOTO. Da sinistra a destra: Doralice Panini (responsabile Cultura e turismo del Comune di Rio dos Cedros), Marisa Eliane Taffner Fraga, Andrey José Taffner Fraga (vice presidente del Circolo Trentino di Rio dos Cedros), Marildo Felippi (sindaco di Rio dos Cedros), Luigi Montibeller, Jaime Visentainer (presidente del Circolo Trentino di Rio dos Cedros), Norma Da Rui (corrispondente del consolato italiano), Ilvana Tomazelli Visentainer, Paola Da Rui Gadotti.

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opportuno insegnare come preparare un dolce tipico trentino di questo periodo dell’anno. Dopo la preparazione di ogni piatto, i partecipanti hanno potuto assaggiarli. A Rio dos Cedros, l’accoglienza dello chef e l’organizzazione del corso è stata fatta dal Circolo Trentino. Il consiglio del Circolo ringrazia tutti coloro che hanno partecipato all’evento e li invita a preparare le ricette apprese, in modo che la cucina della città possa diventare ancora più ricca e più vicina alla terra d’origine dei suoi colonizzatori. (A.T.F)

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CIRCOLI

Messa di Natale per i trentini di Melbourne Il Circolo Trentino di Melbourne continua una tradizione cha ha avuto inizio più di 50 anni fa! Alcuni membri del Comitato di oggi erano soltanto bambini allora, o non erano neppure nati… Ma il ricordo non è svanito! Anche quest’anno un folto gruppo di Trentini e amici di Melbourne ha partecipato alla «festa di Natale», che si è svolta domenica 25 novembre (esattamente un mese prima del giorno di Natale) presso la casa di Ritiri dei Salesiani. Fra gli altri c’erano Biagio Mosca (94 anni) e Franco Bond (92 anni) – ancora arzilli - che ricordavano molto bene i primi anni nei quali il Circolo festeggiava il Natale proprio nella

stessa cappella e nello stesso parco. Durante la Santa Messa, padre Bertagnolli ha ricordato che era il lontano 1968 quando egli celebrò la festa di Natale con i Trentini nella stessa località’! Il Comitato, incoraggiato anche dal Coordinatore dei Circoli trentini d’Australia, Silvano Rinaldi, ha deciso di onorare anche gli 80 anni di padre Bertagnolli. Per l’occasione la Provincia Autonoma di Trento e la Trentini nel Mondo avevano inviato messaggi augurali, letti da Silvano all’inizio del pranzo. Gianni Zanol si era occupato di procurare un buon bicchiere di “prosecco” per l’occasione. Non è mancata la sorpresa dell’arrivo di

Babbo Natale per i bambini, mentre la gara della migliore «crostata» sostituiva il gioco della «morra» che una volta faceva parte della tradizione. Alcuni si erano portati anche le bocce per una sfida fra giovani e anziani. Ora il Comitato, con alla guida Maria Trettel e Angela Pradel, sta programmando un pranzo speciale per raccogliere fondi per i disastri avvenuti in Trentino nel mese di novembre. La foto del gruppo, fatta dopo la messa, raccoglie adulti e bambini, e ravviva la speranza che il Circolo Trentino di Melbourne ha più futuro che passato! Padre F. Bertagnolli

«Trentini du Centre e Borinage», omaggio ai presidenti onorari La cena annuale dei «Trentini du Centre e Borinage» (Belgio) si è tenuta il 27 ottobre scorso. Durante la serata abbiamo potuto festeggiare il sessantesimo anniversario di matrimonio dei nostri presidenti onorari: Berteotti - Noël. Rigrazio particolarmente Roberto Gasperat che si è dato da fare perche questa cena sia una riuscita e le «chef» che ci hanno preparato un buonissimo pasto. Alessandro Bonmassar

Pranzo di Natale con crostoli per i trentini di Canberra Dal Circolo Trentino di Queanbeyan/Canberra (Australia) abbiamo ricevuto la foto qui sopra e questo messaggio: «Ci siamo riuniti per il solito pranzo di Natale. Come al solito, Concetta e Maria hanno voluto offrire gli ottimi crostoli per finire il pranzo. Buon Natale e Buon Anno 2019 all’ Associazione Trentini nel Mondo e a tutti i Trentini». Il Comitato del Circolo Trentino Queanbeyan/Canberra 11/12 - 2018

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CIRCOLI

La «Polentada d’autum» a Charleroi è arrivata alla trentesima edizione

Domenica 4 novembre, si è svolta, con meritato successo, la trentesima «Polentada d’ Autum», organizzata nella sala della «Maison du Peuple» di Châtelet, il punto di raduno oramai tradizionale per questo appuntamento annuale del ircolo trentino di Charleroi (Belgio). Come al solito, i 160 partecipanti della festa, dopo il pantagruelico pranzo servito dal comitato del Circolo, hanno ballato fino al tramonto di quella bellissima ed allegra giornata d’autunno, al suono dell’oramai insostituibile «Trio Italia» e l’instancabile amico Gaspare. Dopo il consueto discorso di benvenuto della presidente, Annie Giovanazzi, nel

suo intervento il segretario del Circolo, Giuseppe Filippi, ha voluto condividere con i presenti il suo paradossale sentimento del momento: rammarico e gioia! Rammarico di vedere pochi visi nuovi fra i convenuti,

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anche a causa della limitata capienza del locale, e di conseguenza dell’urgente necessità di anticipare di molto il termine per le adesioni. Ma anche grande gioia, vedendo sempre le stesse persone, amici da sempre, segno della voglia e della soddisfazione di ritrovarsi ed essere insieme, che a ben guardare è il primo e più importante scopo dell’invito. È stato veramente un bel pomeriggio coronato da uno splendido successo, che infonde forza e voglia al Comitato per far proseguire il cammino, magari in toni minori, dell’ultra cinquantenne Circolo trentino di Charleroi che è sempre attivo e fresco malgrado l’età.

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CIRCOLI

Tre cori per celebrare i 40 anni del Circolo trentino di Liegi L

a ricorrenza del quarantesimo anniversario di fondazione del Circolo trentino di Liegi (Belgio) è stata celebrata con una serie di iniziative che si sono svolte nell’arco di tre giorni. Il primo appuntamento è stato venerdì 2 novembre nella chiesa St. Pierre et Paul a Droixhe, dove alle 18.30 è iniziato il concerto che ha visto esibirsi tre cori: il Coro Valsella di Borgo Valsugana, diretto dal maestro Maurizio Zobele; il coro «Guido d’Arezzo» di Liegi diretto da Anne Pagnoul e la «Choranthisnes d’Ansthisnes», diretta da Anaïs Donatucci. I tre cori hanno proposto un variegato repertorio di canti tradizionali e di montagna, lirici e popolari. Il concerto è stato seguito con grande attenzione ed emozione dal folto pubblico

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In alto, uno scorcio della chiesa St. Pierre et Paul a Droixh durante l’esibizione dei tre cori (da sinistra verso destra in senso orario): il Coro Valsella, il coro «Guido d’Arezzo» e la «Choranthisnes d’Ansthisnes»

presente. Il giorno successivo, sabato 3 novembre, si è tenuta la tradizionale «Castagnata» del Circolo, nella sala Fricaud Delhez a Blegny. Come sempre l’iniziativa ha richiamato moltissimi partecipanti, che hanno potuto gustare un saporito menù trentino a base di polenta, lucanica, formaggio, cappucci e fagioli. Prima della cena (foto in basso) c’è stata un’apprezzata ed applaudita esi-

bizione del Coro Valsella. La serata è poi proseguita con la distribuzione delle caldarroste e musica da ballo selezionata dal disc jockey Mika. Domenica 4 novembre, al mattino, presso la Cappella San Damiano del Centro sociale italiano di Rocourt, è stata celebrata una messa, animata dal Coro Valsella, in memoria dei soci del Circolo deceduti. Alle celebrazioni in rappresen-

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tanza della Trentini nel mondo, hanno partecipato il vice presidente Armando Maistri (al centro nella foto qui sopra con, alla sua destra, il presidente del Circolo di Liegi, Claudio Colombini) e il consigliere Paolo Rossi.


CIRCOLI ALL’APPUNTAMENTO, ARRIVATO ALLA SUA 32A EDIZIONE, LA TRENTINI NEL MONDO ERA RAPPRESENTATA DA ALDO DEGUADENZ

Ex emigrati in Svizzera insieme in allegria per il loro tradizionale pranzo di Natale

Lo scorso 25 novembre è stato organizzato, nelle sale del ristorante Everest a Trento, il tradizionale pranzo di Natale del Circolo Trentino degli ex emigrati in Svizzera, aderente alla Associazione Trentini nel Mondo. I partecipanti, arrivati a quasi ottanta persone, hanno festeggiato il 32° anniversario dei loro incontri di Natale. Il Circolo è un grande esempio di efficienza e di continuità, a testimonianza della grande

amicizia che anima ogni socio aderente. Il pranzo di Natale non è la sola occasione di incontro; il Circolo, infatti, organizza anche iniziative turistiche e culinarie durante i mesi estivi; il direttivo, guidato dalla presidente Ilaria Zanetti, è sempre attivo e ricco di proposte operative. Come da tradizione consolidata la “Trentini nel Mondo” era rappresentata dal consigliere Aldo Degaudenz, che ha portato il saluto dell’associazione ed ha

espresso il vivo apprezzamento per il Circolo che si distingue per continuità, nonostante l’età che avanza per tutti i soci, e per il desiderio di stare insieme e di ricordare le esperienze, talora liete e talora problematiche, vissute negli anni di lavoro in Svizzera.

In tutti è sempre presente una sana allegria, allietata dai “quattro salti” sulla musica di un complesso convocato in queste occasioni e accompagnata da una lotteria ricca di premi. L’appuntamento, per tutti, è fissato alla 33a edizione.

«Festa del bambino» al Circolo di Montevideo «Porta tuo figlio a conoscere le sue radici» era lo slogan scelto per la prima «Festa del bambino» organizzata dal Circolo trentino di Montevideo (Uruguay), un’iniziativa rivolta ai bambini figli, nipoti, e parenti dei membri del Circolo, oltre ai quali hanno partecipato i bambini che frequentano regolarmente lezioni di lingua italiana e di danze trentine che vengono insegnate presso la sede. Abbiamo ricevuto il sostegno di persone di grande talento di origine italiana, come Desire e Gabriel di «Vissi d’Arte», che hanno proposto un repertorio di canzoni in italiano; Susana

Aliano, nota scrittrice e narratrice di storie per bambini, ha affascinato gramdi e piccini con i suoi racconti. Il programma della bella giornata è stato completato da una

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sana merenda, molti giochi e piccoli souvenir. Abbiamo avuto fiducia nei nostri soci e le nostre aspettative sono state pienamente soddisfatte. È stato molto emozionante ve-

dere la sala del Circolo riempita dai bambini e dalla loro risate, le loro giovani famiglie insieme a nonni felici, tutti accomunati dalla volontà e dal piacere di condividere le proprie radici.

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CIRCOLI

Un altro successo per «MagnaBento» tra storia, cultura e piatti tradizionali Con molta gioia e relax la terza domenica di ottobre si è svolta a Bento Gonçalves (Rio Grande do Sul - Brasile) la settima edizione di «MagnaBento», che ha portato i partecipanti lungo il percorso dei «Caminhos de pedra» a conoscere la storia della comunità di San Miguel. Con il sostegno dell’«Associazione Caminhos de Pedra», della comunità di San Miguel «ANEA Brasile», la camminada organizzata dal Circolo trentino di Bento Gonçalves è iniziata con una bella presentazione di storia locale, nei pressi della grande

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casa Bertarello e dell’albero secolare «Maria Mole», che fu rifugio dei primi coloni. I paesaggi visti durante la camminata hanno incantato tutti i partecipanti. I capitelli incontrati lungo il percorso (foto in alto al centro) hanno offerto l’occasione di raccontare la storia della loro costruzione e quella delle famiglie che li hanno voluti erigere. La chiesa che risale al1910 ha molto interessato i visitatori, che hanno così conosciuto un po’ della sua storia, raccontata da rappresentanti della comunità di San Miguel. Alla fine c’è stata la visita alla famiglia

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Osmarin, che ha affascinato tutti con il suo patrimonio di memoria storica che gli deriva dalla lunga presenza nella comunità. A tenere alto lo spirito e il vigore dei partecipanti, ci hanno pensato i piatti della gastronomia locali e il vino, offerti lungo il percorso. All’arrivo è stata servita una buonissima merendina sotto gli alberi, accanto alla grotta della famiglia Osmarin. L’organizzatore, Sandro Giordani, si è dichiarato più che soddisfatto del successo ottenuto dalla «MagnaBento».


CIRCOLI LA MANIFESTAZIONE SI È SVOLTA SABATO 10 NOVEMBRE ORGANIZZATA DAL CIRCOLO TRENTINO DI BENTO GONÇALVES

Prima edizione di «Medieval Bento»

Il 10 novembre si è tenuta la prima edizione di «Bento Medievale»: la manifestazione ha dato la possibilità agli abitanti della «Região Uva e Vinho» nel Rio Grande do Sul (Brasile) di sperimentare la vita e l’arte medievale in uno dei paesaggi naturali più belli nei dintorni di Bento Gonçalves. Organizzata dal Circolo Trentino di Bento Gonçalves, con il supporto dell’Associazione Trentini nel Mondo, dell’Associazione «Caminhos de Pedra» e

di «Trentino Promozioni» l’evento si è svolto a partire dalle due del pomeriggio presso il mulino Bertarello. Il programma prevedeva molte attività ed iniziative: combattimenti, lancio di coltelli, conferenze, gare con le botti e un mercatino medievale con molti prodotti d’epoca. Non poteva ovviamente mancare l’idromele secco, prodotto appositamente per questa manifestazione. Il gruppo musicale «Caligo», ha suonato musiche medievali.

Al tramonto, uno dei momenti più suggestivi: il «Banchetto Medievale», servita nella foresta, con pollo, carne di maiale, pane, insalata e vino. Nelle intenzioni del suo organizzatore, Fernando Menegatti, Bento Medievale doveva essere «un incontro tra il divertimento, la conoscenza e la celebrazione delle nostre radici europee» che, a suo avviso, sono ancora poco conosciute e valorizzate: l’obiettivo è stato raggiunto. Sandro Giordani, anch’egli

organizzatore dell’evento e di altre iniziative culturali attraverso «Trentino Promozioni», l’evento è stato l’occasione per approfondire la conoscenza di un periodo storico e culturale del tutto particolare». Il luogo dove è stata allestita la manifestazione si è dimostrato adatto ad ospitarla, per la presenza di un vecchio mulino, di sentieri nei boschi, di un torrente e di spazi sotto gli alberi ideali per il riposo e lo svago dei partecipanti.

«Castagnata» della Famiglia Bellunese del Trentino L’appuntamento era per domenica 11 novembre presso l’oratorio di San Pietro a Trento: oltre cinquanta persone si sono così ritrovate alla «castagnata» della Famiglia Bellunese del Trentino, un’iniziativa che è diventata ormai tradizione. Quest’anno c’era un motivo in più per essere presenti: la festa concludeva il programma del 35° anno di attività della Famiglia, anniversario peraltro già degnamente celebrato con la «Festa di fine estate», che si era tenuta in settembre ad Alberè di Tenna.

Alla distribuzione delle caldarroste è seguita la tombola, con ricchi premi, che si possono vedere nella foto qui a fianco. Altro momento della «castagnata» è la premiazione del trofeo della «Brinhia», destinato a chi prepara la miglior torta casaliga. Come da tradizione, l’incontro è stato nel segno dell’allegria e tutti si sono divertiti. Durante il pomeriggio si è proceduto anche al rinnovo delle cariche sociali.

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CALENDARIO 2 novembre C.T. Toronto (CA): commemorazione defunti

30 novembre C.T. Villa Regina (AR): mostra delle attività realizzate durante il 2018 (Corso di lingua e cultura italiana, laboratorio di panificazione, laboratorio elettricità, laboratorio riciclato e restauro, ciclo culturale)

3 novembre C.T. Villa Regina (AR): 7° Trento Fest (Festa della birra) 2-4 novembre C.T. LIegi (BE): 40° anniversario di fondazione, 2/11 concerto corale con la partecipazione del coro Valsella (TN), “Guido d’Arezzo” e “Choranthisnes d’Anthisnes” (Liegi), 3/11 cena anniversario e 4/11 Santa Messa in memoria dei soci defunti

1 dicembre C.T. Rodeio (BR): Teatro di Natale

4 novembre C.T. Charleroi (BE): polentada d’autum

2 dicembre C.T. Toronto (CA): colazione con Santa Claus e vendita di dolci a cura del Gruppo Donne del Circolo C.T. Charleroi (BE): festa di St. Eloi e St. Barbe

6 novembre Gruppo donne del C.T. Toronto (CA): riunione

5 dicembre C.T. Chajari (AR): festa di fine anno

9 – 11 novembre A Barcellona (E): incontro giovani trentini di Spagna e Portogallo

6 dicembre Gruppo donne del CT Toronto (CA): lotteria C.T. Buenos Aires (AR): Te sociale

10 novembre C.T. Caxias do Sul (BR): cena enogastronomica

7 dicembre C.T. Bento Gonçalves (BR): “Encanto Trentino”

11 novembre C.T. Buenos Aires (AR): pranzo sociale

7-9 dicembre C.T. Piracicaba e CT di Santa Olimpia (BR): 10° Mercatino di Natale C.T. Charleroi (BE): Mercatino di Natale

13 novembre - 3 dicembre A Santa Catarina (BR): progetto formativo “Cucina Trentina” con lo chef Luigi Montibeller 15/11 CT Laurentino, 16/11 CT Rio do Oeste, 17/11 CT Taiò, 18/11 CT Salete, 19/11 CT Rio do Sul, 20/11 CT Presidente Getulio, 21/11 CT Nova Trento con la partecipazione del CT Brusque, 23/11 CT Gaspar, 26/11 CT Blumenau, 27/11 CT Guaramirin, 28/11 CT Jaragua do Sul, 30/11 CT Rodeio, 1/12 CT Rio dos Cedros

8 dicembre C.T. Santa Teresa (BR): presentazione del coro del gruppo di danza del circolo C.T. Città del Messico (MX): 15° anniversario e brindisi di fine anno. 9 dicembre C.T. San Francisco (USA): pranzo di Natale C.T. Como e Lecco (IT):Natale Trentino C.T. New York (USA): “Breakfast with Santa!”

13 novembre - 3 dicembre A Rio do Oeste (BR), corso aggiornamento per il coro CITAVI a cura del Maestro Riccardo Baldi

12 - 19 dicembre C.T. Toronto (CA): gita in Val Gardena

17 novembre C.T. Montreal (CA): Festa della Castagna

12 dicembre Incontro di Natale dell’Associazione C.T. Caxias do Sul (BR): cena di chiusura delle lezioni d’italiano

17-19 novembre A Rosario (AR): Incontro dei circoli trentini dell’Argentina

14 dicembre C.T. Montevideo (UY): Festa 72° anniversario e di fine anno C.T. Salete (BR): presentazione del coro del circolo nel “Natal fraterno di Salete”

17-24 novembre In Uruguay, in occasione della “Settimana della cucina italiana nel mondo”, lezioni di cucina trentina a cura dello chef Rinaldo Dalsasso 17/11 al CT di Montevideo, 19/11 alla Scuola Italiana di Montevideo, 20/11 alla scuola alberghiera di Colonia del Sacramento, con la partecipazione del CT Colonia e CT Carmelo, 22/11 all’Ambasciata Italiana di Montevideo, 23/11 al CT Montevideo con la partecipazione dei coordinatori dei circoli trentini del Brasile

15 dicembre C.T. La Plata (AR): Cena di Natale 15 - 16 dicembre C.T. Colonia del Sacramento (UY): partecipazione con uno stand con dolci natalizi trentini alla “Feria Navideña”

20 novembre Gruppo donne del CT Toronto (CA): 35° anniversario

24 novembre C.T. Toronto (CA): cena cacciatori

16 dicembre C.T. Myrtleford (AUS): BBQ Natalizio C.T. Buenos Aires (AR): pranzo di Natale C.T. Vancouver (CA): Castagnata C.T. Brusque (BR): Cantata di Natale nel Santuario di Azambuja

24 - 25 novembre C.T. Città del Messico (MX): partecipazione a “Porte Aperte”

18 dicembre Gruppo donne del CT Toronto (CA): Chris Kringle

25 novembre C.T. Basilea (CH): pranzo sociale

21 – 23 dicembre C.T. Bento Gonçalves (BR): Mercatino di Natale

23 novembre - 25 novembre A Montevideo, incontro dei coordinatori dei Circoli del Brasile

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26 altre associazioni nella piazza di Grumes (Comune di Altavalle). L’albero di Natale 11/12 - 2018 della Trentini nel mondo, insieme con quello delle


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