cover

Page 1

OLTRE N. 12 ok OK OK_Layout 1 14/06/17 11:55 Pagina 8

COVER PRENDI LA GIUSTA: PER UN FUTURO MIGLIORE CI VUOLE STOFFA!

pista

Rilanciare tutta la filiera dei servizi di sanificazione della biancheria utilizzata negli alberghi, nei ristoranti e nelle terme e promuovere il tessile riutilizzabile coinvolgendo le istituzioni e gli stakeholder del settore. Questo l’obiettivo del convegno, organizzato da Assosistema e Assofornitori, che si è svolto nella suggestiva location dell’Autodromo del Mugello il 12 maggio 2017, con grande successo di pubblico e di gradimento. Assosistema e Assofornitori, da circa un anno, hanno messo in campo una task-force di eccellenza con il

(8)

preciso scopo di analizzare i mutamenti intervenuti sul mercato, in conseguenza della crisi economica che ha interessato il settore. L’analisi ha restituito una fotografia del mercato nuova in cui si registra un cambiamento dei modelli di consumo turistici a cui le imprese del settore intendono dare una risposta puntuale. Per questo le due Associazioni hanno organizzato il 12 maggio 2017 il convegno “Prendi la pista giusta. Per un futuro migliore ci vuole stoffa” all’Autodromo del Mugello con la partecipazione di autorevoli rappresentanti del mondo istituzionale ed economico.


OLTRE N. 12 ok OK OK_Layout 1 14/06/17 11:55 Pagina 9

Il Progetto prosegue l’iniziativa USE&REUSE di Assosistema, cioè la promozione del Tessile Riutilizzabile e il principio del recupero, attraverso il riuso e il riutilizzo, del tessile a fine vita, che tutta la categoria si sta impegnando su più fronti per realizzare.

USE&REUSE USE&REUSE ha preso vita a seguito dei risultati di un recente studio sul Life Cycle Assessment (LCA) realizzato dall’Istituto Ambiente Italia, per conto dell’Ente Bilaterale del settore, e finalizzato all’analisi della prestazione ambientale dei tessuti riutilizzabili. Lo studio ha dimostrato che anche quando lo scenario è il peggiore per il prodotto tessile riutilizzabile si ricava un profilo ambientale sensibilmente migliore di qualsiasi altro prodotto alternativo. La ricerca di Ambiente Italia ha evidenziato, infatti, che l’utilizzo del tessile riutilizzabile determina significativi vantaggi in termini di riduzione dei gas a effetto serra, di impoverimento dello strato di ozono, di smog. L’utilizzo del tessile ha dunque importanti risvolti economici, occupazionali ed ambientali. Più prodotto interno lordo, considerata la caratteristica “Made in” dei prodotti, più occupazione nazionale – le industrie di sanificazione sono distribuite su tutto il territorio italiano – e meno inquinamento ambientale in quanto lo stesso prodotto può essere utilizzato più volte con la garanzia per il cliente finale della sua sicurezza igienica.

L’ECONOMIA CIRCOLARE Oltre ai benefici ambientali ed economici di cui sopra, politiche di sostegno al tessile riutilizzabile, consentirebbero di creare una vera e propria economia circolare basata su nuovi processi industriali di trasformazione, nuove occupazioni, nuove tecnologie e nuove specializzazioni. I dati scientifici, confermando l’esperienza acquisita attraverso il lavoro quotidiano delle imprese associate, hanno quindi spinto Assosistema in un percorso di ricerca e valutazione delle possibili linee di

sviluppo per la realizzazione di una filiera circolare finalizzata alla valorizzazione e al recupero del tessile residuale, attraverso il dialogo con le istituzioni ed il coinvolgimento delle aziende associate. All’interno dell’iniziativa USE&REUSE, Assosistema ha organizzato, quindi, i primi due convegni istituzionali negli scorsi anni per proporre al Governo una politica industriale di incentivo all’utilizzo del prodotto tessile riutilizzabile, in un’ottica di vantaggio economico, sociale, ambientale e di valore aggiunto per la collettività. In occasione delle principali manifestazioni fieristiche e convegnistiche del settore, inoltre, Assosistema ha partecipato con le aziende associate per far conoscere il prodotto tessile riutilizzabile agli operatori, attraverso la promozione delle sue qualità e caratteristiche. La metafora del convegno all’Autodromo del Mugello non è stata casuale: il progetto di riposizionamento sul mercato della filiera dei servizi di sanificazione della biancheria utilizzata negli alberghi, nei ristoranti e nelle terme, è sceso in pista per presentare i risultati ottenuti finora e a, partire da essi e con il contributo degli relatori, gli sviluppi e le prospettive future. In un’ottica di economia circolare, l’attività delle imprese è centrale per la promozione e l’accelerazione del processo di cambiamento, attraverso la ricerca e l’innovazione del design dei prodotti e dei processi produttivi, le simbiosi industriali, la sperimentazione di nuove filiere e la ridefinizione della struttura di quelle esistenti. Mentre le Associazioni di categoria possono diventare un soggetto strategico grazie alla loro capacità di mettere a sistema le imprese di un settore o di settori diversi, creare connessioni e promuovere la conoscenza, lo scambio e la sperimentazione di processi innovativi. I meccanismi di mercato hanno un ruolo dominante nel consentire e accelerare questo cambiamento di sistema, tuttavia possono essere supportati da strumenti politici volti a orientare il mercato e da istituzioni educative e opinion leader in grado di influenzare le scelte dei consumatori.

(9)


OLTRE N. 12 ok OK OK_Layout 1 14/06/17 11:55 Pagina 10

Sessione Mattutina MARCO MARCHETTI, PRESIDENTE DI ASSOSISTEMA

Per quanto ci riguarda, riteniamo che adottare una politica e una strategia sostenibili, monitorando e rispondendo alle attese economiche, ambientali e sociali, è un vantaggio competitivo per tutti, imprese e collettività. Le imprese presenti oggi sono una testimonianza concreta che è possibile crescere investendo nella ricerca di percorsi virtuosi e nell’integrazione strategica delle diverse attività di filiera. Un’organizzazione che adotta una politica e una strategia sostenibili, monitorando e rispondendo alle attese economiche, ambientali e sociali, consegue un proprio vantaggio competitivo ma veicola anche un impegno etico verso il proprio Paese e la collettività. Abbiamo scelto questa location, l’Autodromo del Mugello, per due motivi. In primo luogo, perché da questo territorio è partita l’intuizione della Buona Pratica del comune di Scarperia e Sanpiero, che rappresenta un esempio virtuoso di gestione amministrativa da seguire. Ma anche perché rappresenta un esempio di bellezza naturale ad alto richiamo turistico del nostro Paese. Un patrimonio da difendere e preservare dalla logica dell’usa e getta che ognuno di noi vuole contribuire a mantenere sano e vivibile per gli italiani e accogliente per i turisti. L’Italia è un paese unico per la bellezza dei suoi territori e dei paesaggi, per la ricchezza storica, artistica e culturale, apprezzato e riconosciuto a livello mondiale.

“L’Associazione che presiedo rappresenta in Confindustria le imprese che erogano servizi di sanificazione e sterilizzazione dei dispositivi tessili e medici utilizzati presso le grandi committenze, quali hotel, ristoranti, b&b, terme, nonché ospedali pubblici, comunità assistenziali, case di cura, cliniche private, industrie e producono, distribuiscono ed effettuano la manutenzione dei dispositivi di protezione individuali e collettivi. Il Sistema Industriale Integrato di beni e Servizi Tessili e Medici Affini fattura 4.200 milioni di euro ed occupa in Italia circa 35.000 lavoratori, il 93% a tempo indeterminato e il 65% donne, con una media occupazionale di 26 addetti, occupando così il 5° posto fra i 24 settori rilevati dall’ultimo Censimento Industria e Servizi dell’ISTAT. Le nostre imprese in questo vogliono e possono Tali aziende sono stabilmente organizzate sul fare la loro parte. territorio regionale e nazionale e investono molto Il servizio di sanificazione della biancheria nel setnel miglioramento continuo sul fronte tore dell’ospitalità giocherà, infatti, un ruolo dell’organizzazione del lavoro, della strategico nell’attività di accoglienza tecnologia, della ricerca, dell’innodei clienti. vazione e della qualità totale. Gli imprenditori e le imprese del L’ITALIA È UN PAESE Assosistema si impegna quosettore partecipano quindi con STRAORDINARIO. tidianamente e da anni soforza e consapevolezza alla DOBBIAMO AVERE TUTTI ESTREMA stiene i valori di sostenibilità, formazione di una nuova CURA DI QUESTO PATRIMONIO! qualità e sicurezza del laeconomia del benessere RISPETTARLO E PRESERVARLO. voro dei prodotti e servizi ofsostenibile con la massima ferti, che rappresentano apertura al contributo e ai L’ITALIA NON benefici a favore degli opesuggerimenti di tutte le parti E’ USA E GETTA. ratori e degli utenti finali. sociali e gli stakeholders.” L’ITALIA E’ UN BENE

RIUTILIZZABILE. ( 10 )


OLTRE N. 12 ok OK OK_Layout 1 14/06/17 11:55 Pagina 11

MATTEO GEROSA, VICE PRESIDENTE DI ASSOFORNITORI “Assofornitori che rappresento nasce nel 1990 e raggruppa ad oggi 59 aziende, unite dal comune obiettivo di promuovere e sviluppare un settore del Made in Italy così virtuoso e apprezzato nel mondo come la realizzazione di macchine, prodotti e servizi per la lavanderia. In questa veste Assofornitori promuove assistenza nell’organizzazione di momenti di crescita professionale, rivolti alla formazione e l’informazione alle imprese. Assofornitori rappresenta aziende alla costante ricerca di soluzioni virtuose, in grado di creare una maggiore competitività attraverso l’innovazione e la crescita. Nel segno – è bene sottolinearlo - di una cultura d’impresa altamente evoluta, dove automazione, risparmio energetico ed ergonomia risultano punti di riferimento sostanziali nei processi di lavorazione da sperimentare e introdurre all’interno delle lavanderie industriali. In questo settore possiamo perciò essere considerati testimoni autorevoli di importanti mutamenti culturali, tecnologici e generazionali, in virtù dei quali le aziende del settore richiedono risposte continue e dettagliate nella soluzione di problematiche sempre più complesse, nonché affascinanti. Ne consegue una relazione profondamente cambiata, dove le nostre aziende sono chiamate a fornire non solo macchine e tecnologia, ma anche un altrettanto preziosa, insostituibile disponibilità al dialogo e alla condivisa individuazione di obiettivi. Sempre più ci misuriamo infatti in un’attività di consulenza che fa di noi non solo dei fornitori, ma anche dei partner delle aziende nostre clienti.

Ma è solo con questa nuova modalità di relazione che si pongono le premesse perché, anche nel settore della lavanderia, si approdi a format di Industria 4.0 basati su alti livelli di automazione da una parte, e di organizzazione del lavoro dall’altra, con benefici in grado di ricadere sull’intera filiera produttiva in termini di tecnologia e di sviluppo dei mercati. Le condivise riflessioni tra le due Associazioni hanno fatto emergere come l’utilizzo della carta nelle strutture ricettive stesse causando all’interno della filiera varie conseguenze ai più vari livelli. Coinvolgendo anche l’utenza finale, costretta a registrare un impoverimento della qualità del servizio nel settore dell’accoglienza turistica, causato dalla scomparsa del tessile in alberghi e ristoranti, in cambio di un prodotto non solo meno confortevole, ma anche, e soprattutto, reso meno sicuro a causa dai minori controlli. Quando invece l’adozione del tessile ripaga in termini integrali, di tutela dell’Ambiente, minore inquinamento, occupazione, valorizzazione del migliore Made in Italy. Su più larga scala il problema del monouso ha assunto proporzioni imponenti, considerando le gravi ricadute sull’ambiente, sui fatturati aziendali e sui livelli occupazionali. Come questa partnership fra Assosistema e Assofornitori dimostra, è ora fondamentale diffondere una nuova cultura del tessile su cui richiamare non solo l’attenzione, ma anche l’effettivo coinvolgimento di istituzioni e associazioni che possono solo approvare e condividere questa campagna di comunicazione. Questo evento del Mugello ne è la più esauriente dimostrazione, buon lavoro a tutti”.

( 11 )


OLTRE N. 12 ok OK OK_Layout 1 14/06/17 11:55 Pagina 12

LE BUONE PRATICHE COMUNALI E LA TARI INCENTIVANTE: QUANDO LE TASSE PREMIANO I VIRTUOSI A BENEFICIO DEL TERRITORIO E DELLA COLLETTIVITÀ Nell’ambito del percorso di ricerca e valutazione delle possibili linee di sviluppo per la realizzazione di una filiera circolare finalizzata alla valorizzazione e al recupero del tessile residuale, Assosistema ha ritenuto prezioso il dialogo con le istituzioni locali e nazionali. In primis, Assosistema ha ritenuto di coinvolgere i Comuni che quotidianamente sono impegnati nella gestione e amministrazione sul territorio nazionale della raccolta dei rifiuti. Per questo, l’Associazione, con il contributo delle aziende a livello territoriale, sta svolgendo un’importante azione di sensibilizzazione a livello istituzionale per favorire l’utilizzo del tessile nelle strutture commerciali. Il Comune di Scarperia e Sanpiero e il sindaco Federico Ignesti hanno fatto da apripista nel luglio 2015 premiando quei comportamenti virtuosi in ordine alla compatibilità ambientale dell’esercizio d’impresa. Si è trattato di un primo importante passo che ha ispirato poco dopo anche il vicino comune di Borgo San Lorenzo e già altre amministrazioni comunali si stanno muovendo verso tale direzione. Un esempio significativo in tal senso è venuto dall’amministrazione comunale di Napoli che, a seguito dell’opera di sensibilizzazione di Assosistema al tema, ha deciso di introdurre il provvedimento di riduzione della Tari per sostenere il tema del riutilizzo e premiare chi “inquina meno e ricicla di più”. Tali iniziative rappresentano dei segnali importanti, non solo nei confronti delle imprese interessate che effettuano il servizio di sanificazione dei tessili presso le strutture ricettive ma anche nei confronti della società che può apprez-

( 12 )

zare in questo modo le conseguenze di un maggiore rispetto dell’ambiente e un utilizzo più consapevole delle nostre risorse.

FEDERICO IGNESTI, SINDACO DI SCARPERIA E SANPIERO (FI) “Dopo una prima fase di riflessione con l’Associazione e con l’azienda Chi-Ma, iniziata nel 2013, nel bilancio comunale del 2015 abbiamo deciso di inserire la riduzione del 20% per le strutture commerciali, quali ristoranti, trattorie, pizzerie, alberghi con ristorante, agriturismi, che dimostrano l’abbattimento totale del consumo dei prodotti in carta a favore dei prodotti tessili riutilizzabili nell’esercizio della propria attività. Si è trattato di una decisione politica quindi inserita nel bilancio comunale che ha comportato anche una partecipazione diretta dell’amministrazione nell’informare e comunicare all’esterno l’iniziativa. Questo è il terzo anno consecutivo che il provvedimento viene applicato ed è aumentato il numero delle aziende che ne hanno fatto richiesta. Non solo. L’iniziativa sta avendo successo anche nei comuni limitrofi a quello di Scarperia e Sanpiero. Un anno dopo, nel 2016 anche il vicino comune di Borgo San Lorenzo l’ha attuata e questo anno è stata la volta di Barberino del Mugello. Al momento, anche il comune di Firenzuola la sta valutando. Siamo tutti parte dell’Unione dei comuni del Mugello, 8 in totale che rappresentiamo un’area omogenea e siamo legati da un dialogo costante che permette di trasmettere l’importanza di certe iniziative. Basti pensare che Scarperia e Sanpiero ha meritato la menzione speciale per la creatività del Progetto Uso e Riuso in occasione del concorso Buone Pratiche di Anci Toscana lo scorso 3 marzo 2017. Ritengo che questo convegno sia importante non solo perché pone attenzione ai concetti dell’uso e riuso ma anche alla qualità del servizio e alla legalità. Trovare un tovagliato di stoffa in una struttura ricettiva è un fattore di cui beneficia il turismo ma anche l’indotto che esso genera. Le industrie di sanificazione creano, infatti, occupazione sul territorio e danno risposta in termini di professionalità e spirito di collaborazione con le amministrazioni locali. Ottimo esempio di un lavoro comune tra pubblico e privato che dovrebbe essere replicato anche a livello nazionale”.


OLTRE N. 12 ok OK OK_Layout 1 14/06/17 11:55 Pagina 13

MONIA FALTONI, ASSESSORE AL BILANCIO DEL COMUNE DI PRATO “Le Buone Pratiche che ho ascoltato stamattina e l’incontro sul tema dei giorni scorsi con Assosistema sono argomenti estremamente interessanti. Perché il ruolo di una Pubblica Amministrazione, come ha detto il sindaco Ignesti, non è solo quello di riscuotere i tributi ma anche quello di instaurare un rapporto di collaborazione con gli imprenditori dei propri territori ed essere di supporto alla loro attività. Quello di Prato è, come saprete, uno dei distretti tessili più importanti d’Italia. Dal primo gennaio 2017 c’è una novità molto importante in materia di Tari per le imprese del settore tessile. Con l’istituzione del nuovo gestore della raccolta e smaltimento rifiuti, il comune di Prato ha applicato la deassimilazione del rifiuto tessile. Quello che fino ad oggi era considerato un rifiuto urbano è quindi ora un rifiuto speciale. Questo significa che vi è l’esenzione totale della Tari per le superfici dove si produce materiale e scarto tessile. L’impresa dovrà quindi adoperarsi attraverso il mercato delle aziende private per smaltire lo scarto. Ci tengo a precisare che il regolamento comunale che ha introdotto la deassimilazione è stato compartecipato in quanto prodotto in un anno di lavoro coordinato con la collaborazione di tutte le associazioni di categoria delle imprese. Attraverso uno studio di mercato abbiamo inoltre verificato che lo sgravio e esenzione totale della Tari potrà arrivare in alcuni casi anche al 70-80 per cento. Mentre il costo che l’azienda dovrà sostenere a livello privato può raggiungere un abbattimento del 20-30% rispetto a quando si era in regime di Tari. Il sistema della deassimilazione potrebbe quindi davvero portare a un beneficio delle aziende del comparto tessile del nostro territorio. E’ un sistema che si lega molto bene al tema dell’uso e riuso e dell’economia circolare. Il rifiuto speciale può infatti rientrare nel ciclo del riciclo: molte aziende che lo raccolgono, lo vendono a chi lo ricicla e producono così nuova materia che riemettono nel mercato. E’ molto interessante l’esempio della Tari incentivante, lo stiamo studiando e valutando per il prossimo anno”.

FILIPPO GIOVANNINI, SINDACO DI SAVIGNANO SUL RUBICONE (FC) “Sono sindaco di Savignano sul Rubicone, comune di 18.000 abitanti, e Presidente dell’Unione Rubicone e Mare che rappresenta in tutto circa 94.000 abitanti e ritengo sia utile allargare gli orizzonti del discorso. Partire dalle piccole esperienze è importante ma è utile appunto cominciare a ragionare nei termini di unioni di comuni piuttosto che di singoli comuni. Solo così si possono cogliere le opportunità e promuovere a livello omogeneo le buone pratiche. Per riallacciarmi al discorso del sindaco Ignesti sull’importanza del rapporto tra l’amministrazione locale, la politica e le imprese del territorio, se sono qui è grazie all’azienda Linea Sterile che mi ha trasmesso la sensibilità verso il tema del riuso. Il nostro ruolo è, infatti, stare affianco alle imprese virtuose e prestare attenzione a quelle innovative. Ciò perché rappresenta sia uno stimolo per noi per conoscere le novità da portare avanti anche a livello politico che un’occasione per trasmettere anche alle imprese più tradizionali le opportunità più ampie. Il contesto di oggi è quindi utile per conoscere il tema del riuso, del riciclo e dell’educazione che ci deve essere a monte per sprecare il meno possibile ed allungare sempre più la filiera. Fare sistema è fondamentale. Posso dire che coglierò gli spunti a livello di incentivi fiscali ma anche l’approccio culturale e che porterò l’esempio di queste buone pratiche sul mio territorio per andare appunto oltre i confini comunali e territoriali e fare rete”.

( 13 )


OLTRE N. 12 ok OK OK_Layout 1 14/06/17 11:55 Pagina 14

FABRIZIO TRIVELLA, SINDACO DI TALAMONA (SO) “Vorrei cogliere questa opportunità per raccontare delle esperienze del comune che amministro, simili a quello del recupero del tessile, che fanno parte della nostra vita quotidiana. Condivido quanto detto dal Presidente Marchetti sul tema del riutilizzo e dell’economia circolare ed aggiungo che oltre ad essere un cambio è anche una sfida culturale che si attua con l’informazione, come stiamo facendo oggi, ma anche con la formazione. Fra le attività che ha portato avanti il mio comune c’è quella della sensibilizzazione alle tematiche ambientali, svolta con l’adesione alla Settimana Europea dei rifiuti, promossa dalla Commissione Europea e patrocinata dal Ministero dell’Ambiente, dove gli enti locali, insieme ai gruppi territoriali delle associazioni, hanno organizzato una serie di eventi serali. Nell’edizione del 2016, ad esempio, il tema della Settimana Europea dei rifiuti è stato quello degli imballaggi e della loro riduzione. L’iniziativa “Disimballiamoci” prevedeva un presidio informativo all’esterno dei supermercati per informare la gente che i prodotti che si scelgono quando si fa la spesa, hanno ognuno un impatto diverso sull’ambiente. La conquista culturale a cui dobbiamo andare incontro è proprio comprendere che ogni sottoprodotto può essere avviato al riciclo. La campagna di sensibilizzazione ha interessato anche le scuole. C’è da considerare, inoltre, che queste iniziative sono portate avanti da un gruppo di volontari di privati cittadini che collaborano con l’amministrazione comunale. Altro progetto interessante è “Ecobimbi” che ha avuto un impatto molto forte sulla comunità. La giunta ha portato in consiglio comunale il provvedimento della riduzione del 20% della Tari per l’utilizzo di pannolini lavabili. Essendo costituiti di tessuto e di una parte assorbente, i pannolini lavabili consentono di ridurre i rifiuti e permettono un risparmio di costo e di spese del ciclo di gestione dei rifiuti stessi. Infine, il progetto “Ecofeste”. Alle Associazioni che chie-

( 14 )

dono l’utilizzo delle strutture comunali per organizzare tali feste, si richiede di mettere in atto comportamenti ecocompatibili, come l’utilizzo di tovaglie di tessuto e posate di metallo. Il tutto si conclude con la richiesta agli organizzatori di differenziare i rifiuti e rendicontare la quantità di quelli prodotti e rapportati al numero di presenze e di pasti consumati durante le feste. Sono tutte iniziative di sensibilizzazione che rappresentano un punto di incontro dell’interesse pubblico con quello privato e che in altri ambiti è molto difficile fare. Sono convinto che l’informazione è lo strumento che porterà la nostra società a progredire”.

MARCO CHIARI, RESPONSABILE LOGISTICA DELLA CHI-MA FLORENCE “La Chi-Ma è un’azienda storica nella quale convivono tre generazioni di imprenditori con linguaggi e sensibilità diversi ma con un unico sistema di valori e aspettative. Il confronto tra tutti noi è stato fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità nel corso di tutti questi anni di attività. Dal 2014 faccio parte del Gruppo Giovani Imprenditori di Assosistema, esperienza che mi ha consentito di comprendere quanto è importante aver consapevolezza del servizio che le nostre aziende svolgono e trasmettere tale valore all’esterno. Il punto su cui vorrei concentrare questo mio intervento è proprio la necessità di sensibilizzare i nostri clienti ma anche gli utenti finali sul ruolo che le nostre industrie svolgono e trasmettere la conoscenza della qualità dei beni che offriamo e dei servizi che svolgiamo. Spetta a noi farlo e negli ultimi anni stiamo lavorando insieme all’Associazione per raggiungere questo obiettivo. In quest’ottica, l’iniziativa di oggi è un’occasione per valorizzare il nostro lavoro in un settore, quello dell’ospitalità, che rappresenta più di ogni altro la bellezza dell’Italia e della nostra tradizione storica e culturale. Sono convinto che abbiamo preso la pista giusta, continuando con queste iniziative arriveremo a degli ottimi risultati grazie anche alla collaborazione tra le imprese del territorio e le istituzioni”.


OLTRE N. 12 ok OK OK_Layout 1 14/06/17 11:56 Pagina 15

ORE 13:30 AL TERMINE DEI LAVORI DELLA SESSIONE MATTUTINA, I PARTECIPANTI AL CONVEGNO SONO STATI INTRATTENUTI DA UN INTERMEZZO CULINARIO CON LO CHEF STELLATO PAOLO GRAMAGLIA

( 15 )


OLTRE N. 12 ok OK OK_Layout 1 14/06/17 11:56 Pagina 16

Sessione Pomeridiana PRESENTAZIONE DELLA RICERCA ISNART “RILEVAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DEL SERVIZIO RELATIVO A SANIFICAZIONE, CONSEGNA E RITIRO E NOLEGGIO DEL TESSILE”, A CURA DI ELENA DI RACO, RESPONSABILE RICERCHE ISNART Nel corso del 2016 Isnart ha effettuato 1500 interviste telefoniche alle imprese ricettive (alberghi e villaggi turistici) e 1000 ai ristoranti. L’indagine conoscitiva, commissionata da Assosistema nell’ambito del progetto di rilancio del settore dei servizi alberghieri integrati, ha permesso di rilevare la soddisfazione del servizio relativo alla sanificazione, consegna e ritiro, noleggio di tessile. L’UTILIZZO DEI SERVIZI DI SANIFICAZIONE Nel quadro dei servizi dati in outsourcing dalle imprese turistiche quello della sanificazione assume un ruolo centrale: rivolgersi al di fuori della propria impresa per questi servizi è una pratica comune al 70,9% delle imprese alberghiere e ristorative italiane. Non si rivolgono, pertanto, a servizi esterni ma svolgono internamente la sanificazione il 27,9% degli hotel, il 44,7% dei villaggi turistici, ed il 22,7% dei ristoranti (in media il 28,9% delle imprese alberghiere e ristorative) mentre nel complesso lo 0,2% non necessita del servizio sostituendo i tessili con la carta o altro. L’ANDAMENTO DEL MERCATO Negli ultimi 5 anni il trend di utilizzo delle imprese di sanificazione da parte delle strutture alberghiere e ristorative appare complessivamente stabile per l’80% delle imprese turistiche, ma si rileva al contempo una sacca di crescita riferita dal 12,3% delle imprese alberghiere e ristorative. Il 7,7% del comANDAMENTO DELL'UTILIZZO DELLE IMPRESE DI SANIFICAZIONE SECONDO GLI OPERATORI (%) Negli ultimi 5 anni il trend di utilizzo delle imprese di sanificazione è stabile per l’80% delle imprese turistiche, ma si rileva una crescita riferita dal 12,3% delle imprese alberghiere e ristorative

plesso delle imprese turistiche considerate dichiara, invece, una diminuzione nel loro utilizzo, in particolare tra i villaggi turistici (15,8%) che si caratterizzano, infatti, come tipologia che gestisce tali servizi internamente. Per le imprese che indicano un trend di calo nel ricorso alle imprese di sanificazione le motivazioni più diffuse sono da ricondursi alla crisi economica, e ad una conseguente diminuzione della clientela che permette di gestire in misura più economica il servizio internamente. LE FORNITURE OFFERTE Le imprese di sanificazione mettono a disposizione delle strutture alberghiere e ristorative la fornitura di lenzuola e cambi per i letti (87,3%), asciugamani e spugne (78,4%), tovaglie (70,9%) e tovaglioli (67,4%), parure da bagno (30,7%) o altri accessori (23,4%). La sanificazione di divise (17,5%), il rifacimento delle camere (16,5%) o la pulizia dei materassi (15%) risulta invece un’offerta più specializzata e meno diffusa. LE CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO Le imprese turistiche richiedono alle imprese di sanificazione caratteristiche di servizio che suggellano quasi un patto di fiducia: la garanzia nella puntualità del ritiro quotidiano (42,9%), la flessibilità nella prestazione del servizio (41,1%), la ricerca di soluzioni personalizzate (23%). Ben il 16,6% delle imprese richiede la gestione on-line del servizio (il 20,6% dei villaggi turistici). Tra gli altri servizi si richiede quello di rifacimento camere (9,8%), di fornitura di accessori bagno (5,4%) e di guardaroba (3,7%). Un processo di fidelizzazione consolidato, dunque, che si sta anche evolvendo anche verso la gestione on-line del servizio, quale strumento di velocizzazione delle tempistiche e di automatizzazione. CRESCERE, IN QUALE DIREZIONE? Come sempre le imprese turistiche individuano ambiti di miglioramento del servizio connesse a specifici forniture, sebbene si evinca poca vera consapevolezza della reale direzione del cambiamento necessario.


OLTRE N. 12 ok OK OK_Layout 1 14/06/17 11:56 Pagina 17

LA PUNTUALITÀ

Più attenzione nel servizio e nella pulizia

I PREZZI

Migliorare la qualità dei tessuti

LA PROFESSIONALITÀ

Cambiare più spesso l’assortimento dei tessuti

I MATERIALI

Aumentare l’assortimento dei tessuti

Nello specifico gli aspetti che andrebbero migliorati attengono per lo più al trasporto dello sporco e del pulito (12,3%) - in particolare per gli hotel (12,7%) – e al lavaggio di dispositivi tessili propri (10,1%) – soprattutto per i ristoranti (11,8%). Tra gli altri ambiti evidenziati dalle imprese turistiche quello del lavanolo (7%) – specialmente per i ristoranti (7,9%) – e della logistica (6,3%) – in primis per gli hotel (7%). Seguono i processi di sanificazione (4,5%), di abbattimento microbiologico (3,2%) e quelli di guardaroba (2,8%), tutti servizi di cui si richiede un miglioramento in particolare dagli hotel. Risulta interessante evidenziare però che al di là dei servizi specifici le imprese turistiche richiedono nell’immediatezza miglioramenti sintetizzabili nei seguenti ambiti: prezzi, puntualità, professionalità e qualità dei materiali, una maggiore attenzione nel servizio e nella pulizia, sia in termini di puntualità del servizio che di professionalità dell’erogazione. Inoltre, negli ultimi anni si assiste al processo di sostituzione del tessile con la carta, una dinamica che sta coinvolgendo oltre 1 impresa su 5 (21,1% delle

imprese turistiche), soprattutto diffusa tra i villaggi turistici (30,9%) e i ristoranti (23,7%) più che tra gli hotel (19,7%). Tra le stesse strutture alberghiere, sono le residenze turistico alberghiere le imprese che stanno orientandosi all’utilizzo più diffuso della carta (22%). Si tratta in termini generali di una scelta dovuta alla praticità ed al risparmio piuttosto che ad una insoddisfazione verso la fornitura e l’utilizzo di tessuti, un vantaggio economico e di comodità d’utilizzo. LA SODDISFAZIONE Molto elevato il livello di soddisfazione delle imprese turistiche rispetto ai servizi di sanificazione, pari a 8,3 (in un giudizio tra 1 e 10) ma soprattutto molto diffuso: 9 operatori su 10 hanno dichiarato un giudizio superiore a 7. La tipologia di servizio maggiormente soddisfacente si rileva nel complesso per i servizi di sanificazione (8,5) e per il trasporto (8,4), con giudizi dovuti sia agli hotel che ai ristoranti. I villaggi si distinguono ancora per giudizi elevatissimi relativi al guardaroba (9,2) e alla sanificazione (9,1).

SOSTENIBILITÀ E ANDAMENTO DEL FATTURATO DELLE IMPRESE RICETTIVE ITALIANE (%) E AUMENTO DEL FATTURATO DELLE IMPRESE RICETTIVE ITALIANE (%) IN AUMENTO

STABILE

IN DIMINUZIONE

TOTALE

IMPRESE SOSTENIBILI

7,3

59,0

33,6

100,0

IMPRESE NON SOSTENIBILI

5,8

57,6

36,6

100,0

TOTALE IMPRESE

7,0

58,7

34,3

100,0

Fonte: Osservatorio Nazionale della Filiera del Turismo -dati UNIONCAMERE IL BINOMIO ATTENZIONE ALL’AMBIENTE E TURISMO RISULTA UNA SCELTA VINCENTE E OBBLIGATA, NEL MOMENTO IN CUI L’ESSERE SOSTENIBILE DIVIENE UN ELEMENTO DI VANTAGGIO COMPETITIVO PER LE IMPRESE E IL TERRITORIO.


OLTRE N. 12 ok OK OK_Layout 1 14/06/17 11:56 Pagina 18

LO SVILUPPO ECO-SOSTENIBILE DEL SETTORE DELL’OSPITALITÀ ITALIANA: NUOVE PROPOSTE PER RISPONDERE AI CAMBIAMENTI DEL MERCATO L’indagine Isnart ha approfondito quindi gli aspetti pratici del servizio e del valore aggiunto che offre al cliente la garanzia di qualità e di sicurezza igienica dei prodotti utilizzati dagli ospiti delle strutture alberghiere, della ristorazione e del benessere. L’indagine ha dimostrato una generale soddisfazione delle imprese turistiche nei confronti del servizio offerto dalle imprese di sanificazione, con alcuni margini di miglioramento e perfezionamento. Un prodotto igienicamente sicuro, bello e di qualità è, infatti, un importante biglietto da visita per le strutture ricettive in quanto i prodotti forniti sono intimamente connessi con le promesse di confort offerte al cliente dalle strutture stesse. A partire da questi concetti, nel pomeriggio si è svolta la tavola rotonda che ha approfondito le sinergie e strategie comuni che è possibile intraprendere con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo del settore turistico e di tutti gli operatori coinvolti. Il tutto con un occhio attento allo sviluppo economico sostenibile dell’intera filiera.

BARBARA CASILLO, DIRETTORE DI CONFINDUSTRIA ALBERGHI

I FLUSSI TURISTICI NELLE IMPRESE RICETTIVE ITALIANE

( 18 )

“La ricerca di Isnart è stata molto interessante e gli elementi che mi hanno colpito sono tanti. In particolare, dalla ricerca emerge quanto il servizio di sanificazione sia ormai parte integrante del processo produttivo nel settore alberghiero. Il ruolo è importante e interpretato al meglio se si considera che la ricerca evidenzia nel complesso un altissimo livello di soddisfazione degli alberghi, pur mettendo in luce la complessità del lavoro svolto dalle aziende di sanificazione cui è richiesto un importante sforzo anche nella logistica con servizi attenti alle esigenze delle imprese. Per questo è necessario che ci sia tra noi un dialogo sempre stretto. Le aziende turistiche lavorano pressoché tutte con le lavanderie industriali, nessuna, infatti, trova più motivo per sopportare il costo fisso di un’attività interna di questo tipo. C’è da dire che il settore turistico ha affrontato negli ultimi anni una crisi durissima ed ora sta recuperando grazie alle presenze internazionali. Ovviamente le strutture ricettive che non hanno avuto la capacità economica di affrontare in questo periodo una ristrutturazione sono ora più in difficoltà ma attuare misure di miglioramento è necessario per essere sempre più competitivi sul mercato. Bisogna riconoscere che il nostro mondo sta cambiando rapidamente e con esso la tipologia di turismo richiesta dai clienti stranieri che vengono in Italia e si dirigono prevalentemente verso un’offerta stellata alta. Ora si parla più di turismo “esperenziale”, un approccio, cioè, che offre e garantisce emozioni ai visitatori e il rapporto con i prodotti tessili degli alberghi risponde pienamente a questa dinamica. La scelta dei tessili è importante nella costruzione dell’esperienza che si vuole offrire al turista e in questo senso l’Italia vanta prodotti di altissima qualità: per questo il tessile può fare la differenza nell’immagine dell’albergo e nel segno che si lascia a chi soggiorna in tali ambienti. I profumi, gli odori e le sensazioni tattili, contribuiscono alla costruzione dell’esperienza che il soggiorno in una struttura alberghiera vuole offrire e più in generale alla soddisfazione del cliente. Un tassello in più per rendere l’esperienza di un viaggio in Italia sempre più indimenticabile. Ben vengano, quindi, occasioni come queste di confronto e dialogo per giocare tutti insieme la stessa partita. Continueremo a sostenere i comportamenti virtuosi e la necessità di studiare forme di minor carico fiscale per attuare le buone pratiche, che rappresentano una tutela per tutta la collettività”.


OLTRE N. 12 ok OK OK_Layout 1 14/06/17 11:56 Pagina 19

ALDO CURSANO, PRESIDENTE FIPE TOSCANA

tutti. Nell’era della globalizzazione sta nascendo il bisogno di rimettere al centro del mondo l’uomo e la soddisfazione delle sue aspettative. I bisogni del singolo stanno diventando la nuova dimensione sulla quale ogni impresa che fornisce beni e servizi è destinata a confrontarsi quotidianamente. Oggi più che mai c’è la necessità di distinguersi e ciò rappresenta una nuova sfida. Nel mondo della ristorazione, ad esempio, i pasti vegani, biologici e l’offerta ambientale, come gli arredi tessili sono linguaggi che comunicano con l’utente finale e fanno sistema tra loro. Si sceglie la filosofia che c’è dietro all’offerta di un prodotto, di cui si condivide il pensiero. Chiunque sviluppa questa rete crea cultura. Ecco perché i corretti stili di vita portano con se modelli positivi. Il principio deve essere “chi inquina paga” e le istituzioni dovrebbero premiare chi investe nella salute e nella sicurezza, chi difende il modello italiano e chi crea occupazione”

“Come anticipato poco fa da Barbara Casillo, il nostro Paese ha affrontato negli ultimi anni una crisi molto profonda che ha inciso sui modi di consumo, sulla scelta della destinazione ristorativa e delle vacanze, modificando così le abitudini degli italiani. I bar e i ristoranti sono accomunati dallo stile italiano, la tavola e il tovagliato sono elementi identificativi che ci sono riconosciuti a livello internazionale e che fanno la differenza nelle strutture ricettive. Questo convegno rappresenta un’occasione importante per individuare quei valori che ci uniscono ed inseguire quei modelli di bellezza tipici della nostra identità di Paese che ci hanno reso unici ma che in questo periodo richiamo di perdere. Noi tutti dobbiamo percorrere insieme la pista della qualità, che è ancora poco recepita e condivisa dalle istituzioni. Non si può non partire da questi elementi. Il turismo attento che vuole vivere uno stile di vita e mantenere una storia e una tradizione, nel rispetto dell’ambiente, non può non essere accompagnato dalle istituzioni. Condivido pienamente l’idea di una defiscalizzazione come sistema premiante per quelle aziende che dimostrano senso di responsabilità nell’esercizio della propria attività. Questo è un valore che deve accomunare

DATI SUI PASTI CONSUMATI FUORI CASA (2015) TIPO CONSUMATORI

NUMERO PASTI

TEMPO

POPOLAZIONE (MLN)

% SULLA POPOLAZIONE NAZIONALE

HEAVY

da 4 a 5

a settimana

13

21,74

AVERANGE

da 2 a 3

a settimana

9

15,05

LOW

da 2 a 3

al mese

17

28,43

TIPO PASTI

NUMERO PASTI

TEMPO

POPOLAZIONE (MLN)

% SULLA POPOLAZIONE NAZIONALE

PREZZO MEDIO

PREFERENZE

da 3 a 4

a settimana

12

20,07

€ 11,00

Panino-PizzaPrimi piatti

almeno 3*

al mese

6,6

11,04

€ 18,60

Pizza

3

a settimana

3

5,02

€ 22,40

Pizzeria

almeno 3*

al mese

7,3

12,21

€ 19,10

Ristorante-Trattorie

PRANZO

CENA

* Popolazione nazionale al 2015 59,797 mln * almeno 3 volte al mese durante il week end Fonte: indagine FIPE (2015), elaborazione Centro Studi Assosistema

I dati FIPE 2015 confermano che i consumatori di pasti fuori casa sono in aumento dello 0,8% rispetto al 2014.

( 19 )


OLTRE N. 12 ok OK OK_Layout 1 14/06/17 11:56 Pagina 20

FULVIO FARNESI, PRESIDENTE DI FEDERCONSUMATORI TOSCANA “Dobbiamo partire dalla considerazione che il consumatore oggi è molto più consapevole ed esigente rispetto a prima ma molto probabilmente non è informato sulle buone pratiche che ci sono sul territorio. Come diceva il sindaco Ignesti, il consumatore è un valore. Se queste esperienze virtuose non sono fortemente esplicitate, al consumatore non arriva il messaggio del valore aggiunto che hanno rispetto alle bellezze del territorio. Oltre alla Tari incentivante bisogna fare di più, altre forme deduttive delle imposte per la salvaguardia dell’ambiente, percorsi fiscali incentivanti di tipo virtuoso. Se l’impresa ha dei vantaggi economici, ciò si riflette infatti anche sul bene dei consumatori. Le buone pratiche vanno premiate, laddove avvengono, dalle amministrazioni comunali ma una valutazione così dovrebbe essere fatta anche dalla politica. E’ vero, come dicevamo, che dal 2009 sono aumentati in Italia i flussi turistici grazie alla presenza straniera e questo deve farci riflettere sul fatto che il nostro paese ha ancora difficoltà ad allinearsi agli altri per reddito disponibile da destinare alle vacanze. Alcuni spunti di riflessione. Penso che la scelta del monouso sia culturalmente sbagliata. Se è un problema culturale va affrontato a tutti i livelli della popolazione. Siamo di fronte a una scelta politica che riguarda la disponibilità di risorse delle persone. Il consumatore, infatti, si abitua alla vista e alla percezione tattile delle cose belle. Ma sappiamo che è un fatto prevalente però negli alberghi a cinque stelle. La tracciabilità della filiera produce controlli su tutti gli stakeholder. Ognuno di noi, che sia un imprenditore o un cittadino comune, è in ultima analisi anche un consumatore, quindi tutti beneficerebbero del controllo della filiera. Che cosa intendiamo per qualità del servizio. Ci sono tre livelli della qualità: quella erogata, promessa e percepita. Spesso questi tre concetti non viaggiano insieme. Tutti i consumatori dovrebbero pretendere che la qualità che percepiamo è la stessa che ci viene resa disponibile. Sento spesso dire che la qualità è un

costo, ma nessuno ha mai stimato i costi della non qualità. La qualità rende semmai più competitivi, insieme alla responsabilità sociale delle imprese, che si verifica quando, cioè, un’azienda adotta nella sua attività di produzione di beni e forniture una politica di rispetto di tutte le categorie e dei soggetti coinvolti e di tutti coloro che sono influenzati o influenzano l’attività di impresa, quali fornitori, consumatori, subfornitori, dipendenti e consumatori finali. Il senso del percorso è già stato avviato e va nella direzione giusta e può trovare nelle Associazioni dei consumatori punti di contatto significativi tesi a migliorare tale percorso. Fare un’inchiesta analoga a quella dell’Isnart e condotta sui consumatori, se coincidessero i risultati, sarebbe un ulteriore passo in avanti in questo senso”. Qualità è anche sostenibilità ambientale QUALITÀ

SOSTENIBILITÀ

Per una impresa turistica il processo della qualità del servizio, orientato ad una sempre maggiore competitività sul mercato, non può prescindere dal percorso della sostenibilità ambientale quale valore aggiunto di performance soddisfacenti per la propria attività. LA SOSTENIBILITÀ NELL’IMPRESA TURISTICA

AMBIENTE

SOCIETÀ

SUPPORTO COMUNITÀ LOCALI

PERSONALE

IMPRESA

CICLO DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO

FORNITORI

FORMARE

( 20 )

COMPETITIVITÀ

RELAZIONI

CLIENTI

QUALITÀ TOTALE

COMUNICARE

L’approccio sostenibile agisce in due direzioni: nell’ambito stesso dell’impresa e verso la società dove questa risiede. E’ l’impresa il primo luogo dove si sceglie di praticare azioni di sostenibilità, e le ricadute di queste scelte incidono inevitabilmente sul territorio e sulla popolazione locale, nelle accezioni positive come in quelle negative.


OLTRE N. 12 ok OK OK_Layout 1 14/06/17 11:56 Pagina 21

MAURIZIO GENESINI, PAST PRESIDENT DI ASSOSISTEMA “Il nostro settore, dal 2005 ad oggi, è molto mutato. Da quando, cioè, gli imprenditori hanno cominciato a sentire la necessità di cambiare tutto ciò che di negativo veniva raccontato sul loro conto. Le lavanderie, infatti, erano viste solo come aziende inquinanti. E’ da lì che, con l’Associazione, siamo partiti per capire come eravamo percepiti e soprattutto quali erano le ragioni per cui eravamo considerati così negativamente. Volevamo migliorarci. Le imprese che in questi 12 anni hanno fatto questo percorso, reinvestendo tutto quanto hanno guadagnato, non hanno raccontato parole ma si sono assunte la responsabilità del proprio miglioramento e intendono farlo anche nel futuro. Parlo sia di grandi imprese che di piccole imprese. Se non avessimo interpretato allora questo bisogno di cambiamento, non saremo oggi qui a discutere a questo tavolo. Rappresentiamo ora aziende attive e protagoniste della propria attività, non siamo più un settore in difesa e nella condizione di giustificare il nostro fare impresa. Oggi possiamo dire che siamo un settore che nell’esercizio della propria attività non solo ha adeguato le proprie strutture e i propri processi produttivi alle ottimizzazioni necessarie, ma al tempo stesso sta dando una risposta concreta alle problematiche. Siamo aziende che da anni e ai vari governi che si sono succeduti chiedono di applicare un sistema di qualificazione del nostro settore, che altro non è se non l’indicazione di quelle norme già esistenti necessarie e da osservare

per esercitare l’attività. Non siamo ancora riusciti ad ottenere questa qualificazione. Le idee giuste e le politiche sane andrebbero portate avanti sempre anche per settori considerati marginali ma che meritano un’attenzione maggiore. Siamo imprese virtuose che, senza incentivi, hanno impegnato tutti gli utili per innovare la propria organizzazione, e intendiamo proseguire il nostro percorso portando avanti questa iniziativa. Occorre stimolare le imprese a credere che tutti insieme è possibile raggiungere grandi risultati e obiettivi. Un dato mi ha colpito della ricerca Isnart. L’80 per cento delle strutture intervistate sono soddisfatte dei nostri servizi ma, nonostante ciò, il 20 per cento abbandona il tessile e si rivolge alla carta. Dobbiamo cercare delle risposte al perché comunque c’è questa regressione. Il convegno di oggi mi dà molta fiducia in questo senso perché siamo riusciti a socializzare i nostri progetti con le istituzioni e con gli operatori. Questo dimostra che abbiamo individuato il percorso giusto e dà speranza alle nostre imprese per il futuro”.

IL CONVEGNO:

PRENDI LA GIUSTA: PER UN FUTURO MIGLIORE CI VUOLE STOFFA!

pista

È STATO POSSIBILE GRAZIE AL CONTRIBUTO DI:

L AU N D RY T E C H N O LO GY

SCARICA LE RELAZIONI, LE FOTO E IL VIDEO DELL’EVENTO SU WWW.ASSOSISTEMA.IT

( 21 )


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.