oltre-n-32_pagine-singole-rid

Page 1

32

COVER IL CODICE APPALTI PER IL SETTORE DEI SERVIZI LEGAL PARI OPPORTUNITÀ DI GENERE E INCENTIVI PER LE IMPRESE ENERGIA CRISI ENERGETICA E CONSEGUENZE PER LE LAVANDERIE LAVORO NUOVO INTERVENTO SU ART. 18 STATUTO DEI LAVORATORI

PERIODICO ISCRITTO AL n. 58 del 01-04-2014 DEL REGISTRO DELLA STAMPA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA EDITORE ASSOSISTEMA VIALE PASTEUR, 8 - 00144 ROMA



EDITORIALE

di Laura Lepri

APPALTI PUBBLICI IN SANITÀ, LA (NON) TENUTA DEL CODICE Il 23 giugno 2022, a Roma, nella sala Angiolillo di Palazzo Wedekind in Piazza Colonna, Assosistema Confindustria organizza un’Assemblea pubblica con una tavola rotonda dedicata al tema: “Appalti pubblici in sanità: la tenuta del Codice e l’industria dei servizi alla salute”. A circa 2 anni e mezzo dallo scoppio della pandemia e a qualche mese dall’aumento straordinario dei fattori energetici e materie prime, l’evento sarà l’occasione per interrogarsi su temi molto attuali e di vitale importanza per il settore, quali: come ha risposto il Codice Appalti a ben due crisi che hanno e stanno coinvolgendo da una parte le centrali di committenza e dall’altra le imprese e quali sono state le efficienze e le inefficienze nel settore sanitario dovute a un Codice che sui servizi e forniture è carente ormai da anni di una normativa specifica. La Sanità è stato il primo settore a doversi misurare negli acquisti straordinari sia in relazione alle forniture sia in relazione ai servizi dove tutte le prestazioni contrattualizzate sono di fatto saltate, andando quindi a ri-descrivere totalmente l’articolazione del servizio aggiudicato in era pre- covid. Servizi come il noleggio, la sanificazione, e la riconsegna dei camici ospedalieri, dei kit per sala operatoria, la sterilizzazione dello strumentario chirurgico, la vestizione dei posti letto per ospedali e pronto soccorso, sono servizi essenziali che permettono al sistema nazionale e non, di funzionare. Pertanto non possono essere interrotti e per questo andrebbero tutelati maggiormente da un codice o da un legislatore che preveda appositi meccanismi per evitare che il servizio si interrompa o subisca delle ripercussioni. Il silenzio del legislatore sui servizi e sulle forniture forse ci sta dicendo che oggi ancora di più è sentita la necessità di creare una distinzione tra i due codici: quello dei lavori da una parte e quello dei servizi e delle forniture dall’altra proprio per quelle difficoltà e proprio per quelle specifiche che si stanno facendo sempre più rilevanti da qualche anno a questa parte. La pandemia e la “crisi dei prezzi” ci stanno forse dicendo che non è solo nel codice che dobbiamo cercare le risposte, ma che invece le pubbliche amministrazioni devono cambiare i loro modelli di acquisti sia nell’ambito dei servizi sia nell’ambito delle forniture? Cosa devono e cosa possano fare le PA? Di tutto questo e del dibattito che ne deriverà, parleremo all’Assemblea pubblica di Assosistema Confindustria a Roma, il 23 giugno 2022. Per maggiori informazioni: eventi@assosistema.it.

(3)



OLTRE PERIODICO ISCRITTO AL N. 58 DEL 01-04-2014 DEL REGISTRO DELLA STAMPA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA EDITORE ASSOSISTEMA Viale Pasteur, 8 - 00144 Roma Tel. 06.5903430 - Fax. 06.5918648 assosistema@assosistema.it DIRETTORE RESPONSABILE LAURA LEPRI PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE DANIELA BOCCADORO STAMPA RIVER PRESS GROUP SRL PUBBLICITÀ ASSOSISTEMA SERVIZI SRL GIULIA D’ADDAZIO Viale Pasteur, 8 - 00144 Roma Tel. 06.5903430 - Fax. 06.5918648 assosistemaservizi@pec.buffetti.it

PAGINA

14

PAGINA

26

www.rivistaoltre.it

PAGINA

08

PAGINA

45

PAGINA

22

SOMMARIO

EDITORIALE

3

LAVORO

SOMMARIO

5

Nuovo intervento sull’art. 18

IN QUESTO NUMERO

7

dello Statuto dei lavoratori

COVER

8

NEW ENTRY

Intervista a Mariangela Di Giandomenico,

Bollè Safety e Neproma Service

Partner Eversheds Sutherland

QUI FINANZA

EUROPA

14

32

38 40

Caro Bolletta: che fare?

Il Congresso ETSA a Roma SAFETY

18

Il Safety Expo alla Fiera di Bergamo LEGAL

RUBRICHE 22

APPUNTAMENTI

Pari opportunità di genere, A colloquio con l’Avvocatessa Carmen Amato NEWS DAI SOCI

26-28

LIM SRL e LYRECO ENERGIA

30

Crisi energetica e lavanderie industriali

32

46



COPERTINA > Da pag. 8 a 11 Intervista a Mariangela Di Giandomenico, Partner Eversheds Sutherland sul tema del codice degli appalti per il settore dei servizi. L’articolo approfondirà in particolare la mancata estensione ai servizi e forniture delle previsioni sulla revisione prezzi che produce una sostanziale discriminazione delle imprese che operano nel settore dei servizi rispetto a quello dei lavori.

EUROPA > Da pag. 14 a 15 L’11 e 12 maggio 2022 si è svolto a Roma il Congresso dell’ETSA, European Textile Services Association. Al Congresso hanno partecipato importanti speakers e soci di ETSA che si sono confrontati sui tempi più rilevanti che interessano il settore a livello mondiale, a partire dai cambiamenti portati dal Covid fino alle sfide che attendono le imprese nell’immediato futuro.

SAFETY > Da pag. 18 a 20 Con un’agenda di circa 100 incontri, il Safety Expo 2022, in programma il 21 e 22 settembre a Bergamo Fiera, offrirà una risposta agli operatori del settore, professionisti e responsabili in azienda, chiamati a confrontarsi e ad aggiornarsi sulle tematiche della sicurezza sul lavoro. Assosistema Confindustria organizzerà per l’occasione il convegno: DPI, dall’emergenza sanitaria ad oggi.

LEGAL > Da pag. 22 a 25 Intervista a Carmen Amato, avvocatessa, sulla Legge n. 162/2021 “Modifiche al Codice delle pari opportunità” che rappresenta una tappa importante nel percorso della parità di genere nel mondo del lavoro introducendo un sistema di certificazione di genere nazionale, propedeutico ad ottenere delle premialità nelle graduatorie degli appalti pubblici e per quest’anno i 50mila euro di sgravio contributivo ad essa connessi.

QUESTO NUMERO

ipnillole

ENERGIA > Da pag. 30 a 31 Prima la pandemia, ora i rincari energetici esasperati dal conflitto in Ucraina. Nella tempesta perfetta che coinvolge da marzo 2020 imprese e risparmiatori, il settore dell’outsourcing e dei servizi ospedalieri non si è mai fermato, garantendo supporto a medici e pazienti nonostante le difficoltà operative e i costi energetici più che raddoppiati.

LAVORO > Da pag. 32 a 33 Con la sentenza n. 125/2022, depositata il 19 maggio scorso, la Corte costituzionale si è nuovamente pronunciata in merito ai contenuti dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, ritenendo incostituzionale l’inciso “manifesta” che caratterizzava l’elemento dell’insussistenza del fatto posto a base del licenziamento per giustificato motivo oggettivo.

NEW ENTRY > A pag. 38 Nuovi soci di Assosistema Confindustria: Bollè Safety e Neproma Service.

APPUNTAMENTI > A pag. 46 Le principali fiere e gli eventi del settore in programma nel 2022.

(7)


COVER DI LAURA LEPRI

INTERVISTA ALL’ AVVOCATO MARIANGELA DI GIANDOMENICO, PARTNER EVERSHEDS SUTHERLAND IL CODICE APPALTI, IN PARTICOLAR MODO PER IL COMPARTO DEI SERVIZI, SUPERA LA PROVA DELLE PROBLEMATICHE LEGATE PRIMA ALLA PANDEMIA DEL COVID POI A QUELLE DOVUTE AI RINCARI DEL GAS E DELL’ENERGIA? La risposta a questa domanda è complessa e allo stesso tempo semplice. Da una parte, appare semplice perché le numerose riforme del quadro regolatorio degli appalti, che si sono succedute in questi anni di pandemia e, da ultimo, anche a seguito della crisi dovuta alla guerra, dimostrano che il Codice degli appalti non era “pronto” e adeguato a far fronte a situazioni straordinarie e impreviste, come quelle che abbiamo di fronte. Sono state difatti necessarie misure derogatorie o temporanee, di accelerazione, di sospensione di alcune disposizioni del Codice, di ampliamento e semplificazione degli affidamenti sotto soglia, previste dai vari decreti semplificazioni e, da ultimo, interventi sulla revisione dei prezzi, per af-

(8)

frontare l’emergenza. Nel settore dei servizi, peraltro, soprattutto quelli che riguardano l’ambito sanitario, colpito fortemente dall’emergenza Covid, sono mancate da parte del legislatore misure ad hoc, necessarie per tener conto della particolare situazione generata dalla pandemia, intervenendo anche sui contratti in corso per un riequilibrio degli stessi. Nemmeno la crisi energetica e l’incremento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, causato dalla pandemia e dalla guerra in corso, hanno portato il legislatore a considerare con attenzione un settore, quello dei servizi che, in realtà, subisce fortemente queste situazioni. E ciò, nonostante i “servizi” costituiscono la parte


preponderante dei contratti pubblici, superando i contratti di lavori in termini di numero di procedure e volume di affidamenti. Ma d’altra parte, è chiaro che in una situazione emergenziale le norme ordinarie non sono sufficienti. In realtà, ed è qui la complessità della risposta, le carenze del Codice Appalti, anche in situazioni ordinarie, erano già note, tanto che, ancor prima della pandemia, il legislatore era intervenuto, con il decreto c.d. sblocca cantieri, a modificare alcune norme, consapevole che il quadro regolatorio, nella sua concreta applicazione, non fosse idoneo al raggiungimento dei risultati promessi. Quindi una esigenza che nasce da lontano e che la pandemia ha solo acuito.

Si badi bene, il problema non è solo normativo. Non ci

illudiamo; non basta modificare una norma per superare ogni problema. Occorre cambiare approccio, riequilibrare i rapporti pubblico-privato e stabilire un rapporto di reciproca fiducia, ragionare nell’ottica del favor partecipationis, guardare agli obiettivi primari della normativa, ossia realizzare il miglior servizio, la migliore opera. Bisogna introdurre meccanismi di verifica dei requisiti che non diano luogo ad incertezze e che non impongano all’operatore economico di fornire dichiarazioni complesse e spesso fonte di errori; al contempo occorre puntare maggiormente sui controlli nella fase di esecuzione e gestione del contratto, introducendo un sistema di regole e di indici, fin dalla fase di gara, che consenta di monitorare effettivamente l’efficienza e la qualità del

servizio e della gestione, e il rispetto di quanto offerto in gara, rendendo trasparenti e conoscibili gli esiti del controllo medesimo a beneficio delle stazioni appaltanti e anche degli operatori economici.

Dunque, ritornando alla domanda, questa crisi, pandemica ed energetica, dei prezzi, ci spinge a concentrarci su ciò che è effettivamente essenziale per l’interesse pubblico e per lo sviluppo dell’economia. La stagione delle riforme in corso, che investirà tutta la normativa degli appalti, con la Legge delega che detta i principi di riferimento per la riforma del Codice, è un’occasione unica per adottare un’ottica nuova e per far “sentire” questa volta “la voce dei Servizi”.

IL LEGISLATORE AD OGGI, NONOSTANTE I NUMEROSI EMENDAMENTI PRESENTATI DALL’ASSOCIAZIONE, È INTERVENUTO SOLO SULLA REVISIONE DEI PREZZI DEL COMPARTO DEI LAVORI, LASCIANDO INDIETRO SIA IL SETTORE DEI SERVIZI CHE DELLE FORNITURE. POSSIAMO CONSIDERARLO QUASI COME UNA DISCRIMINAZIONE? Probabilmente la mancata estensione ai servizi e forniture delle previsioni sulla revisione prezzi produce una sostanziale discriminazione delle imprese che operano nel settore dei servizi rispetto a quello dei lavori. Gli sforzi dell’Associazione sono stati meritori e, anche se non hanno portato ad una modifica normativa, hanno segnalato la questione ai più alti livelli. In questo caso, si potrebbe ipotizzare una violazione delle norme costituzionali che sanciscono la libertà di impresa e il principio di eguaglianza, laddove situazioni identiche vengono trattate ingiustamente in maniera differente, colpendo il caro energia e il caro prezzi, in generale, sia le imprese che operano nei lavori, sia quelle che operano nei servizi. Ma si tratta di argomento delicato e complesso, che richiederebbe maggiore approfondimento. Sicuramente vi è poca sensibilità e abitudine a considerare con la dovuta attenzione le problematiche degli appalti di servizi e forniture. Il tema della revisione prezzi non può e non deve riguardare solo i lavori, certo duramente colpiti dal caro materiali e dal caro energia; ma non di meno sono stati colpiti i servizi e le forniture da

(9)


NEMMENO LA CRISI ENERGETICA E L’INCREMENTO DEI PREZZI DELL’ENERGIA E DELLE MATERIE PRIME, CAUSATO DALLA PANDEMIA E DALLA GUERRA IN CORSO, HANNO PORTATO IL LEGISLATORE A CONSIDERARE CON ATTENZIONE UN SETTORE, QUELLO DEI SERVIZI CHE, IN REALTÀ, SUBISCE FORTEMENTE QUESTE SITUAZIONI.

questi incrementi. Difatti, non a caso molte stazioni appaltanti, a fronte di richieste delle imprese relative ad appalti di servizi e forniture incorso, hanno attivato procedure per garantire una compensazione dei maggiori costi. Ma è evidente che non si può avere una situazione a “macchia di leopardo”, che non dà certezza alle imprese. La revisione dei prezzi dovuta a queste situazioni eccezionali non può dipendere dalla singola volontà dell’Amministrazione che, vista la situazione, interviene per garantire un equilibrio del contratto. Bisognerebbe introdurre dei meccanismi di adeguamento automatici a determinate condizioni. Né può dipendere ugualmente dagli interventi dell’Anac, che, se pur nell’ottica di ausilio delle imprese e per superare queste disarmonie del sistema, non hanno comunque un valore cogente al pari di un atto di legge, trattandosi di atti amministrativi, anch’essi impugnabili e annullabili dal giudice amministrativo. Peraltro, solo qualche giorno fa, il 3 giugno, il TAR Lazio, si è espresso, su ricorso dell’Associazione nazionale costruttori (ANCE), che contestava i decreti di attuazione del sistema di compensazione, straordinario e derogatorio delle norme vigenti, per gli incrementi dei prezzi dei materiali di costruzione più significativi che superano una determinata soglia, introdotto dal c.d. Decreto sostegni bis (d.l. 73/2021 conv. in l. 106/21). Il Giudice amministrativo ha “bocciato” in parte le previsioni stabilite dal Governo nel decreto di quantificazione dei prezzi

( 10 )

dei predetti materiali, per carenza di istruttoria, rimettendo al Ministero un supplemento di istruttoria e verifica sui prezzi. Il che dimostra che vi è una particolare attenzione su questi temi anche da parte dei giudici amministrativi, stante la situazione particolarmente critica in corso e che non dovrebbe trascurare ugualmente la posizione delle imprese che operano nei servizi che, non diversamente dal settore dei lavori, subiscono il “caro” prezzi.

ALLA LUCE DELL’ATTUALE SITUAZIONE VARREBBE LA PENA CREARE UN CODICE AD HOC PER I SERVIZI? È da valutare. Si ricorda che nel 1995 il legislatore italiano, in attuazione delle direttive europee in materia, aveva emanato un decreto legislativo ad hoc per gli appalti di servizi (d.l.gs. 157 del 1995), distinto dai lavori e forniture. E l’attuale legge delega di riforma del Codice Appalti fa riferimento all’adozione da parte del Governo di “uno o più decreti legislativi” riguardanti la disciplina dei contratti pubblici.

SICURAMENTE IL QUADRO REGOLATORIO CHE VERRÀ DOVRÀ PRESTARE MAGGIORE “CURA” PER LA DISCIPLINA DEGLI APPALTI/CONCESSIONI DI SERVIZI, AL FINE DI TENER CONTO DELLA SPECIFICITÀ DI QUESTO SETTORE, ANCHE PENSANDO AD UNA NORMATIVA REGOLAMENTARE ATTUATIVA SPECIFICA.


E’ difatti evidente che l’attuale Codice Appalti è scritto “pensando” ai lavori, come anche le politiche pubbliche sono per lo più pensate per il settore dei lavori e non dei servizi e forniture. L’intervento recente sulla revisione prezzi ne è dimostrazione lampante. Eppure il settore dei servizi, oltre che essere preponderante in termini di procedure di gara svolte e volume degli affidamenti, è un settore, specie quello che opera nella sanità, che possiamo definire strategico, anche in termini di contributo all’innovazione e di investimento in tecnologia e in sostenibilità, in particolare ambientale. Il Codice Appalti già puntava sui concetti di sostenibilità, innovazione e green, che sono poi le parole chiave anche del PNRR e oggetto degli

obiettivi dello stesso PNRR. Ma ciò non ha avuto una adeguata valorizzazione e attenzione, né da parte delle stazioni appaltanti, né da parte delle politiche nazionali. Mentre il contributo che le imprese che operano nei settori dei servizi in questo ambito è decisivo, potendo le stesse fornire nuove soluzioni e modalità di soddisfacimento della domanda pubblica, più avanzate di quelle attuali e in linea con le politiche europee. Ciò, a mio avviso, impone che il legislatore del nuovo “Codice” dia attenzione alle specificità degli appalti di servizi, definendo finalmente una disciplina che risponda alle esigenze del settore medesimo, da troppo tempo trascurate, se pur essenziali per lo sviluppo del Paese.

EVERSHEDS SUTHERLAND ITALIA Eversheds Sutherland opera in Italia da più di 46 anni con uffici a Milano e a Roma e conta oggi circa 90 professionisti. Con migliaia di professionisti dislocati in più di 70 uffici in Europa, Africa, Medio Oriente, Asia e US è parte degli Studi internazionali più grandi del mondo. L’ampia copertura geografica del nostro network permette inoltre ai nostri Clienti di essere assistiti da team di professionisti che combinano la perfetta conoscenza del mercato locale con una visione internazionale. Eversheds Sutherland è uno

Studio legale multidisciplinare organizzato per tutte le principali aree del diritto, in ambito sia stragiudiziale che contenzioso, tra le quali: commerciale, protezione dei dati personali, societario, fiscale, risorse umane, bancario e finanziario, immobiliare, antitrust, amministrativo, assicurativo, penale, commerciale e con specifica conoscenza dei settori di mercato tra i quali, quello sanitario. Offriamo altresì

una consolidata esperienza anche in materia arbitrale e nell’ambito della risoluzione alternativa delle controversie.

( 11 )


CONFINDUSTRIA

ASSEMBLEA PUBBLICA

APPALTI PUBBLICI in SANITÀ:

la tenuta del Codice e l'industria dei servizi alla salute ROMA, 23 GIUGNO 2022 ORE 15:00 I 17:00

PROGRAMMA

Palazzo Wedekind (Piazza Colonna), Sala Angiolillo 15:00

Apertura dei lavori Egidio PAOLETTI, Presidente di Assosistema Confindustria Matteo NEVI, Segretario Generale di Assosistema Confindustria

15:10

Interventi Istituzionali Andrea COSTA, Sottosegretario al Ministero della Salute Giuseppe BUSIA, Presidente ANAC Giovanni BARONI, Vice Presidente di Confindustria

15:30

Tavola rotonda APPALTI PUBBLICI IN SANITÀ: LA TENUTA DEL CODICE E L’INDUSTRIA DEI SERVIZI ALLA SALUTE Modera: Andrea Pancani, Vice Direttore LA7 Interventi previsti: Federico FRENI, Sottosegretario Ministero Economia e Finanze Anna FINOCCHIARO, Presidente Italia Decide Salvatore MARGIOTTA, 8^ Commissione permanente lavori pubblici del Senato Erica MAZZETTI, 8^ Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei deputati Fulvio BONAVITACOLA, Vice Presidente della Regione Campania Veronica VECCHI, Direttore scientifico Osservatorio Masan sugli acquisti e contratti in sanità Cergas - SDA Bocconi Silvano MEI, Vice Presidente di Assosistema Confindustria con delega alla sanità

17:00

Conclusioni A seguire cocktail

Per partecipare in presenza è necessario comunicare il proprio nominativo entro e non oltre il 20 giugno 2022, all’indirizzo mail eventi@assosistema.it È possibile in alternativa seguire i lavori in diretta streaming al seguente link: https://assosistema.stravideo.net/live/

PER ULTERIORI INFORMAZIONI: SEGRETERIA EVENTI ASSOSISTEMA, TEL. 065903430 | MAIL: EVENTI@ASSOSISTEMA.IT


interno20.it

NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE CON LA MENTE ALL’INNOVAZIONE

www.masa.it

Industrie tessili dal 1949


EUROPA ETSA CONGRESS A ROMA L’11 e 12 maggio 2022 si è svolto a Roma il Congresso dell’ETSA, European Textile Services Association. Si è trattato del primo appuntamento dopo la pandemia del Covid-19 e il primo organizzato con il Segretario Generale Elena Lai. Al Congresso hanno partecipato importanti speakers e soci di ETSA che si sono confrontati sui tempi più rilevanti che interes-

sano il settore a livello mondiale, a partire dai cambiamenti portati dal Covid fino alle sfide che attendono le imprese nell’immediato futuro. Il Congresso è cominciato con la presentazione del video di ETSA da parte di Elena Lai e dei saluti istituzionali di Andreas Holzer, Managing Director BI Bardush Holding GmbH e chairman di ETSA.

A SEGUIRE, È INTERVENUTO EGIDIO PAOLETTI, PRESIDENTE DI ASSOSISTEMA CONFINDUSTRIA. “Il congresso ETSA si svolge indubbiamente in un periodo molto delicato – ha detto in apertura di discorso Paoletti - e caratterizzato da un dibattito politico che in Italia verte su questioni cruciali, così come, immagino, sta avvenendo nelle altre associazioni nazionali. I lavori di queste tre giornate saranno quindi l’opportunità per conoscere, confrontarci e condividere le problematiche del settore, in una fase storica che è in costante evoluzione”.

( 14 )


INTERVENTO DI EGIDIO PAOLETTI

“Quando è scoppiata la pandemia del Covid-19 ha proseguito Paoletti - insieme ad ETSA abbiamo chiesto delle misure di sostegno all'UE e scritto comunicati stampa sull’impatto che il Covid-19 stava avendo sulle imprese, sottolineando quanto il nostro settore fosse fondamentale per garantire la continuità dei servizi essenziali. Abbiamo ribadito che le lavanderie industriali svolgono un servizio essenziale, abbiamo chiesto aiuti per ristorare le attività economiche, garantire la sicurezza delle catene di approvvigionamento e dei posti di lavoro e rafforzare e promuovere soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale”. “Come precedentemente detto da Andreas – ha continuato Paoletti - gli ultimi due anni sono stati difficili, hanno portato sfide nuove e ostacoli che sembravano troppo alti da superare. La pandemia del COVID-19 è stata un colpo inaspettato con effetti duraturi ed ora siamo nel mezzo di una guerra con conseguenze altrettanto inaspettate, alle nostre porte. Inoltre, ognuno di noi sta facendo i conti con il rincaro dei prezzi dell’energia, del gas e delle materie prime. A questo proposito, attraverso un’azione di lobby, Assosistema sta chiedendo l’aumento al 25% del credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas,

così come previsto per le imprese ad alto consumo di energia e gas; ma più importante di tutte è la misura della revisione dei prezzi nel settore sanitario per i contratti in corso di esecuzione”. “Sicurezza e igiene sono nel nostro DNA – ha concluso Paoletti - Come Associazione, infatti, li rappresentiamo nella loro totalità, comprendendo, oltre alle lavanderie industriale anche le aziende di produzione, distribuzione e manutenzione di DPI, dispositivi di protezione individuale e collettiva, per i settori della sanità, dell’industria, del commercio, dell’edilizia, delle forze armate, dei vigili del fuoco. E’ nostra volontà far capire al governo l’importanza di questa filiera. Quest'anno Assosistema è riuscita a far inserire nel Green Public procurement del tessile i camici riutilizzabili come scelta prioritaria rispetto al monouso nei contratti pubblici in sanità. Importante risultato che abbiamo condiviso con ETSA in quanto potrebbe essere da esempio anche alle azioni di lobby di altre Associazioni Nazionali, poiché erano molto interessate a quanto avvenuto in Italia. Ritengo che tali iniziative siano un esempio della necessità di promuovere azioni comuni e un passo in avanti verso la transizione ecologica, verso un futuro sostenibile e compatibile con l’Agenda europea”.

Dopo l’intervento di Paoletti, si sono susseguiti quattro panel tematici all’interno dei due giorni di congresso. Il primo, chiamato “The New Normal”, ha analizzato le prospettive del post-COVID a livello mondiale e gli effetti persistenti della pandemia sul settore. Il secondo panel, chiamato “Green Recovery 1”, è stato dedicato al tema della sostenibilità ambientale dell’economia circolare con la presentazione di significativi esempi di sistemi e tecnologie industriali. Durante il secondo giorno di congresso, si è svolto il terzo panel “The Green Recovery Part 2” con un focus dedicato a come attrarre le nuove generazioni nel settore e alla formazione di appositi profili professionali. Il quarto ed ultimo panel ha trattato l’iniziativa “Peer Parliament” nata per sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di impegnarsi sui temi della sostenibilità e dell’economia circolare per promuovere a livello globale una maggiore consapevolezza ambientale. IL CONGRESSO SI È CONCLUSO CON GLI “ETSA AWARDS”, IN OCCASIONE DEI QUALI SONO STATI PRESENTATI I PROGETTI PIÙ INNOVATIVI DEI SOCI ETSA DA PARTE DEL SEGRETARIATO, E CON UN MEETING DELLE ASSOCIAZIONI NAZIONALI. ( 15 )


+37,5%

DI CAPACITÀ DI INTRODUZIONE. ERGONOMIA COME VISIONE VERSO LA PRODUZIONE. Non giriamoci troppo intorno: lavorare in una lavanderia è un lavoro molto duro. L’introduzione della biancheria è una delle attività più faticose ma allo stesso tempo più importanti dell’azienda. I movimenti ripetitivi e ampi eseguiti per diverse ore mettono a dura prova la salute 昀sica e mentale dei dipendenti e rischiano di portare a processi improduttivi. Date le condizioni di lavoro spesso fatxicose, non è una sorpresa che l’industria di lavaggio e noleggio del tessile soffra di una carenza di lavoratori quali昀cati in tutto il mondo.

Kannegiesser dà grande importanza al design ergonomico delle macchine nella ricerca e nello sviluppo di nuove tecnologie. Dopo tutto, la performance dell’introduttore dipende direttamente dalla capacità di introduzione degli operatori. Il risultato è una macchina che mette gli operatori al centro e garantisce massima qualità e produttività a lungo termine. Uno studio indipendente dell’Ente di Certi昀cazione ErgoCert di Udine lo conferma: il design ergonomico dell’introduttore SynchroRemote della Kannegiesser riduce lo stress 昀sico degli operatori 昀no al 37% e aumenta la produttività 昀no al 37,5% rispetto agli introduttori tradizionali.


Riduzione del carico di lavoro e del rischio. Il SynchroRemote offre un’ergonomia ottimale per l’introduzione di capi grandi e pesanti, come tovaglie, lenzuola e copripiumini. L’Ente di Certi昀cazione ErgoCert ha confermato questa peculiarità, analizzando l’ergonomia in condizioni di lavoro reali con tecnologia motion capture all’avanguardia. A questo scopo, i movimenti e le posture di diverse persone con altezze variabili (da 1,55 m a 1,90 m) sono stati registrati e valutati per la loro ergonomia. Lo studio ha dimostrato che con il SynchroRemote, la forza di presa media richiesta è del 67% inferiore a quella richiesta con un introduttore convenzionale. Secondo ErgoCert ne consegue una riduzione del rischio di lesioni al polso del 25%. Un altro grande vantaggio è che, attraverso la separazione automatica dei capi prima dell’introduzione, gli articoli di grandi dimensioni non devono più essere separati manualmente, evitando agli operatori un grande sforzo.

Avanzamento automatico delle pinze per capi grandi. Una componente importante del SynchroRemote è la funzione di sollevamento automatico degli articoli, e cioè l’avanzamento automatico della pinza, che riduce lo sforzo e l’ampiezza dei movimenti per gli operatori. Dopo l’introduzione del primo angolo dell’articolo nella pinza, la macchina solleva automaticamente il capo, spostando la pinza verso l’alto. Gli operatori possono facilmente districare il capo grande e trovare senza fatica il secondo angolo che deve essere introdotto nella pinza. La pinza d’introduzione è provvista di un supporto ottico con luci LED in diversi colori per ogni angolo dell’articolo, rendendo l’inserimento dell’angolo corretto più facile.

Se, ciononostante, dovesse veri昀carsi un errore di introduzione, il sistema lo rileva rapidamente per garantire sempre il buon funzionamento dell’introduttore.

Stoccaggio intermedio per prestazioni costanti. SynchroRemote costituisce un connubio della tecnologia di introduzione Kannegiesser Synchro con un sistema remoto di alimentazione e stoccaggio, il tutto in un design straordinariamente compatto. Grazie allo stoccaggio intermedio integrato e alla funzione di cambio cliente/lotto, SynchroRemote mantiene costante il processo di introduzione. Il buffer integrato consente lo stoccaggio intermedio 昀no a 10 pezzi durante il processo e facilita notevolmente il lavoro. Lo stoccaggio intermedio dei capi compensa le variazioni naturali delle prestazioni degli operatori durante l’introduzione e assicura di conseguenza un’occupazione ottimale del mangano. Inoltre, la funzione di cambio cliente/lotto garantisce una costanza ottimale del processo. Anche i cambi cliente non comportano interruzioni nell’introduzione. Mentre gli articoli di un cliente vengono introdotti direttamente nella macchina, tutti gli altri operatori possono continuare a introdurre contemporaneamente quelli di un altro cliente. Il design ergonomico del SynchroRemote protegge la salute degli operatori e incrementa la loro soddisfazione del lavoro a lungo termine; aumentando allo stesso tempo prestazioni e qualità.


SAFETY L’AGENDA DEI PRINCIPALI EVENTI DEL SAFETY EXPO 2022 Con un’agenda di circa 100 incontri, il Safety Expo 2022, in programma il 21 e 22 settembre a Bergamo Fiera, offrirà una risposta concreta agli operatori del settore, professionisti e responsabili in azienda, chiamati a confrontarsi e ad aggiornarsi su tematiche in costante evoluzione sul piano tecnico e normativo in materia di sicurezza sul lavoro e prevenzione incendi. Il ricco calendario, consultabile sul sito ufficiale dell’evento (www.safetyexpo.it/agenda) è di grande attualità e vede la partecipazione di istituzioni, associazioni e dei più qualificati esperti dei settori di riferimento. Ogni iniziativa tra l’altro offrirà ai partecipanti l’opportunità di acquisire crediti di formazione professionale (CFP), ore di aggiornamento ex 818/84 e ore di aggiornamento 81/08.

( 18 )

I PRINCIPALI CONVEGNI INERENTI ALLA SICUREZZA SUL LAVORO Le novità legislative che hanno determinato modifiche significative nell’articolato del D.Lgs. 81/2008 (legge n. 215 del 2021, già decreto legge n. 146 del 21 ottobre 2021) saranno al centro della tavola rotonda inaugurale, organizzata dalla rivista “Ambiente & Sicurezza sul Lavoro”, a cui interverranno qualificati rappresentanti dell’Inail, della Magistratura, dell’Università, delle Istituzioni e delle parti sociali. Giovedì 22 settembre 2022 Assosistema Confindustria organizza il convegno: “DPI dall’emergenza sanitaria ad oggi. Cosa è cambiato nel mercato, nella normativa e proposte concrete per migliorarne l’uso adeguato ed idoneo”, che partirà dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia del Covid per affrontare il tema dell’approvvigionamento e dell’utilizzo dei DPI (dispositivi di protezione individuale), per arrivare alle criticità che ancora permangono e le proposte su cosa c’è ancora da fare a livello normativo per il settore.


I PRINCIPALI CONVEGNI E SEMINARI SULLA PREVENZIONE INCENDI

SPETTACOLI PER LASCIARSI ISPIRARE E CONDIVIDERE LA CULTURA DELLA SICUREZZA

Tematiche di grande attualità saranno trattate anche nei convegni programmati dalla rivista “Antincendio” in collaborazione con il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, a partire dai nuovi strumenti normativi che nel corso del 2021 hanno rinnovato completamente la legislazione inerente alla gestione della prevenzione incendi nei luoghi di lavoro (sostituendo il decreto ministeriale 10 marzo 1998). Si parlerà inoltre di progettazione antincendio negli edifici tutelati e dei nuovi indirizzi progettuali verso cui muove la prevenzione incendi, non mancherà infine una finestra sul Fire Safety Engineering e si parlerà di Green & Safe nella transizione ecologica e dei rischi della nuova politica energetica. Grande attenzione agli aspetti pratici e ai case history nella progettazione, che saranno trattati all’interno dei 16 seminari tecnici pianificati da aziende ed associazioni.

Visitare il Safety Expo significa anche lasciarsi ispirare e farsi coinvolgere da momenti di spettacolo e da emozioni. Ed è così che teatro, video, musica, immagini e testimonianze diventano modalità innovative per promuovere la sicurezza come valore. Il cartellone prevede mercoledì 21 settembre lo spettacolo teatrale “A chi esita” della compagnia Rosso Levante. Una riflessione, drammaticamente attuale, sulla mancanza di una adeguata cultura della salute e sicurezza sulle strade e sul lavoro, a scuola e in ogni altro ambiente di vita. Musica rock, storytelling e interviste sono gli ingredienti di “Looks that kill”, il concept show immersivo pensato per condividere e promuovere nella cultura aziendale il valore della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, e che si ispira all’omonimo libro fumetto di Stefano Pancari, edito da EPC Editore, che verrà presentato all’interno dello show. Un dark comics che ha l’intento di mostrare quanto sia assurdo l’atteggiamento dell’essere umano e quanto sia fondamentale cambiare paradigma se vogliamo mettere un freno allo spargimento di sangue cui si assiste ogni giorno.

I CORSI DI FORMAZIONE Attesi i corsi di formazione coordinati dall’Istituto INFORMA e da AIFOS per approfondire le tematiche più attuali di sicurezza e prevenzione, permettendo ai professionisti e ai responsabili in azienda di accrescere le proprie competenze e di acquisire ore di aggiornamento e crediti ai fini del mantenimento del ruolo e della professione. I corsi di formazione possono essere prenotati ed acquistati online sul sito della manifestazione.

NATO NEL 2016 DALLA FUSIONE DEL FORUM PREVENZIONE INCENDI (2006-2015) E DEL FORUM SICUREZZA SUL LAVORO (20122015), SAFETY EXPO È ORGANIZZATO DA EPC PERIODICI IN COLLABORAZIONE CON LA RIVISTA “ANTINCENDIO” E LA RIVISTA “AMBIENTE & SICUREZZA SUL LAVORO” E CON L’ISTITUTO INFORMA. L’ULTIMA EDIZIONE PRIMA DELLA PANDEMIA DI CORONAVIRUS, NEL 2019, AVEVA REGISTRATO PIÙ DI 7.000 PRESENZE, CON UN AUMENTO DEL 15% DI AFFLUENZA RISPETTO ALL’ANNO PRECEDENTE, 120 EVENTI, 210 RELATORI, 250 ESPOSITORI. IL PROGRAMMA DI SAFETY EXPO 2022 SU WWW.SAFETYEXPO.IT


CONFINDUSTRIA P R E S E N TA

DPI DALL’ EMERGENZA SANITARIA AD OGGI Cosa è cambiato nel mercato, nella normativa e proposte concrete per migliorarne l’uso adeguato ed idoneo

SAFETY EXPO

FIERA DI BERGAMO, SALA CARAVAGGIO GIOVEDÌ

22 SETTEMBRE

ORE 10:00 - 12:00

PROGRAMMA 10:00 SALUTO DI BENVENUTO

Claudio GALBIATI, Presidente della sezione Safety di Assosistema Confindustria

10:10 SALUTI ISTITUZIONALI

Sen. Tiziana NISINI, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Franco BETTONI, Presidente INAIL

10:20 TAVOLA ROTONDA

Modera: Avv. Lorenzo FANTINI

Interventi Pierpaolo ZANI, BLS group Sen Gianmauro DELL’OLIO, 5^ Commissione Bilancio del Senato Fabrizio BENEDETTI, Coordinatore generale CONTARP INAIL

11:30 SPAZIO DOMANDE E CONCLUSIONI

PER ULTERIORI INFORMAZIONI: SEGRETERIA EVENTI ASSOSISTEMA, TEL. 065903430 | MAIL: EVENTI@ASSOSISTEMA.IT


Mai come oggi i costi energetici pesano sulla produzione e l’ambiente.

Prestazioni Scaricatori di Condensa

NEST STS consente di

eliminare le perdite di vapore tipiche degli scaricatori di condensa tradizionali. azzerare gli interventi di manutenzione massimizzare le performance dei macchinari e degli impianti ove viene installato.

NEST STS mette fine a sprechi e ottimizza i consumi: risparmi energetici dal 10% al 30%

Grafico a confronto NEST STS assicura le minori perdite di vapore

00065 Fiano Romano (RM) - Via dell’Archeologia, 2 - Zona Industriale Prato della Corte - Tel. 0765 456006 - Fax 0765 456010 - info@nuovafolati.it

www.nuovafolati.it

Scaricatori di Condensa


LEGAL DI LAURA LEPRI

A COLLOQUIO CON CARMEN AMATO, LAN - LAYWERS AND ADVISORS NETWORK PARI OPPORTUNITÀ DI GENERE, A CHE PUNTO SIAMO?

( 22 )

GENDER EQUALITY GENDER EQUALITY GENDER EQUALITY

La Legge n. 162/2021 “Modifiche al Codice delle pari opportunità” rappresenta una tappa importante nel percorso della parità di genere nel mondo del lavoro introducendo un sistema di certificazione di genere nazionale, propedeutico ad ottenere delle premialità nelle graduatorie degli appalti pubblici e per quest’anno i 50mila euro di sgravio contributivo ad essa connessi. Il tema della parità di genere nelle imprese è una delle iniziative incardinate nella missione 5 “Lavoro e inclusione”, finanziata dal PNRR. Si tratta di uno strumento che ha l'obiettivo di incentivare le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere in tutte le aree che presentano maggiori criticità, come le opportunità di carriera, la parità salariale a parità di mansioni, le politiche di gestione delle differenze di genere e la tutela della maternità.


AVVOCATESSA AMATO, ASSOSISTEMA CONFINDUSTRIA HA DEDICATO UN WEBINAR SULLA TEMATICA DELLE PARI OPPORTUNITÀ NEL SETTORE. QUALI SONO IN SINTESI LE PRINCIPALI NOVITÀ DELLA LEGGE N. 162/2021?

LA PRIMA NOVITÀ introdotta dalla legge n.162/2021 riguarda l’ampliamento delle fattispecie ricadenti nella nozione di discriminazione indiretta. Non ci si limita più, come in passato, a condannare situazioni di svantaggio di un certo gruppo di lavoratori/lavoratrici ma costituisce discriminazione qualsiasi modifica dell’organizzazione del lavoro avente come effetto di limitare di fatto la carriera o la partecipazione alla vita aziendale delle dipendenti. L’articolo 2 recita, infatti, che: “Costituisce discriminazione ogni trattamento o modifica dell’organizzazione delle condizioni e dei tempi di lavoro che in ragione del sesso, dell’età anagrafica, delle esigenze di cura personale o familiare, dello stato di gravidanza nonché di maternità o paternità, anche adottive, ovvero in ragione della titolarità e dell’esercizio dei relativi diritti, pone o può porre il lavoratore in almeno una delle seguenti condizioni: a) posizione di svantaggio rispetto alla generalità degli altri lavoratori; b) limitazione delle opportunità di partecipazione alla vita e alle scelte aziendali; c) limitazione dell’accesso ai meccanismi di avanzamento e di progressione di carriera”.

LA SECONDA NOVITÀ introdotta con l’articolo 3 della Legge in esame concerne l’obbligo di redazione del rapporto biennale sull’occupazione femminile ora rivolto a tutte le imprese con più di 50 dipendenti (in passato tale obbligo riguardava solo le aziende sopra i 100 dipendenti). Non solo. Vi è la possibilità di redigere tale rapporto anche per le aziende sotto i 50 e sopra i 15 dipendenti a cui viene comunque chiesta la produzione di una relazione entro 6

mesi dall’aggiudicazione di un appalto finanziato in tutto o in parte con risorse del PNRR e del PNC. Il rapporto dovrà essere redatto con modalità telematiche con cadenza biennale eccezionalmente quest’anno entro il 30 settembre 2022 per il biennio 2020/2021. Il portale dedicato del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sarà aperto il 23 giugno p.v.. Copia del rapporto va trasmessa alle RSU/ RSA. Dal punto di vista dei contenuti, vanno indicati il numero dei lavoratori occupati di sesso femminile e di sesso maschile con specifica di quelli assunti nel corso dell’anno, il numero delle lavoratrici in stato di gravidanza, l’inquadramento contrattuale, la funzione svolta, le differenze tra le retribuzioni iniziali dei lavoratori di ciascun sesso, l’importo della retribuzione complessiva corrisposta, delle componenti accessorie del salario, delle indennità, anche collegate al risultato, dei bonus riconosciuti. Nel rapporto dovranno, inoltre, essere fornite informazioni e dati sui processi di selezione in fase di assunzione e reclutamento, sulla presenza di politiche aziendali a garanzia di un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso e sui criteri adottati per le progressioni di carriera. L’azienda dovrà infine indicare le modalità di accesso al dossier da parte dei dipendenti e delle rappresentanze sindacali, al fine di usufruire della tutela giudiziaria, nel rispetto della normativa privacy. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro potrà attivarsi per verificare la genuinità dei rapporti. Nel caso di rapporto mendace o incompleto, si applicherà una sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 a 5.000 Euro e fino a 2.580 Euro in caso di recidiva con sospensione per un anno dai benefici contributivi in caso di inottemperanza all’obbligo di redazione protratta per oltre 12 mesi. Essa, come si diceva, ha il compito di attestare le po-

Infine, novità di rilievo è la certificazione nazionale di genere già accennata poco sopra e disciplinata dall’art 46 bis del Codice delle pari opportunità. ( 23 )


litiche e le misure concrete adottate dalle aziende per ridurre il divario di genere in vari ambiti. A tal proposito, la prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 ne definisce i criteri, le prescrizioni tecniche e gli elementi funzionali. La certificazione può essere rilasciata solo da organismi appositamente certificati in tale ambito. Gli indicatori di performance, secondo il sistema di gestione UNI, sono sei: cultura e strategia, governance, processi HR, crescita professionale, equità remunerativa, tutela della genitorialità e conciliazione vita e lavoro. Ogni macro area è declinata in obiettivi associati a un punteggio il cui raggiungimento o meno viene ponderato per il peso dell’area di valutazione: è previsto il raggiungimento del punteggio minimo di sintesi complessivo del 60 per cento per determinare l’accesso alla certificazione da parte dell’azienda. Diventa, quindi, necessario in questo percorso farsi accompagnare da una figura professionale competente (avvocato esperto in pari opportunità e non discriminazione) che prepari l’azienda nel raggiungimento di quei requisiti minimi necessari per poter poi chiedere la certificazione di genere. Inoltre, alle stesse sarà attribuito un punteggio PER LE AZIENDE IN POSSESSO DELLA CERTIFICAZIONE DI PARITÀ VIENE INTRODOTTO UN SISTEMA PREMIALE DI PARITÀ PER L’ANNO 2022, CONSISTENTE IN UN INCENTIVO SOTTO FORMA DI ESONERO CONTRIBUTIVO DETERMINATO IN UNA MISURA NON SUPERIORE ALL’1% E NEL LIMITE MASSIMO DI 50.000 EURO ANNUI PER CIASCUNA AZIENDA. più alto, quale criterio premiale, nell’aggiudicazione degli appalti pubblici finanziati in tutto o in parte con risorse del PNRR e del PNC. In ogni caso sono requisiti legali essenziali per la partecipazione ad appalti finanziati in tutto o in parte con risorse del PNRR e del PNC, sotto pena di esclusione dalla gara: SONO, INVECE, CRITERI DI PREMIALITÀ: 1) la produzione di copia conforme dell’ultimo rapporto biennale sull’occupazione femminile; 2) l’impegno ad assumere, in caso di aggiudicazione dell’appalto, almeno un 30% di donne e giovani; 3) la regolarità al momento della presentazione dell’offerta degli obblighi in materia di lavoro delle persone con disabilità.

( 24 )

1) il non aver avuto accertamenti negli ultimi tre anni per atti o comportamenti discriminatori; 2) l’utilizzo o l’impegno ad utilizzare specifici strumenti di conciliazione vita/lavoro; 3) l’impegno ad assumere, oltre le percentuali legali, persone con disabilità, giovani e donne; 4) il rispetto dei principi di parità di genere con adozione di misure specifiche sul divario retributivo e di carriera; 5) il rispetto nell’ultimo triennio degli obblighi di cui alla legge n.68/1999; 6) la presentazione di una dichiarazione di carattere non finanziario ai sensi dell’art. 7 del d.lgs. n. 254/2016. Il tutto, come si diceva, fermo restando l’obbligo in capo alle P.A. di prevedere nei prossimi bandi di gare i criteri e i punteggi specifici di premialità connessi alla certificazione di genere.

IL SETTORE DELLE LAVANDERIE INDUSTRIALI A CHE PUNTO È SUL TEMA DELLE PARI OPPORTUNITÀ? Il settore delle lavanderie industriali ha una buona percentuale di occupazione femminile (intorno al 65%) ma in gran parte nella categoria professionale operaia. Si tratta del cosiddetto “soffitto di cristallo”, espressione che viene utilizzata per indicare la segregazione verticale che impedisce alle donne di raggiungere posizioni di vertice e responsabilità in ambito professionale. Questo è un problema molto comune nel mondo delle industrie. Diversamente succede in altri settori, quali, ad esempio, l’ambito sanitario e scolastico, dove però, a fronte di maggiori possibilità di carriera per le donne, ci sono contratti di lavoro più precari e sottopagati. La discriminazione di genere comincia al momento dell’assunzione, quando, cioè, la donna viene assunta con un inquadramento più basso rispetto alle sue competenze professionali, partendo già con un handicap che non è facilmente recuperabile. Il livello di ingresso più basso avrà ovviamente ripercussioni sui salari ma anche più ampiamente sul


percorso di carriera fino alla pensione. La sfida è, allora, provare ad assumere più donne nelle funzioni medio-alte, imponendo così un cambiamento sin dall’inizio.

A DICEMBRE 2022 SCADE IL CCNL DI CATEGORIA. QUALI CONTRIBUTO POSSONO DARE LE PARTI SOCIALI SU QUESTO ARGOMENTO?

Le parti sociali possono dare un contributo importante alle pari opportunità di genere, attraverso, ad esempio, lo strumento delle schede di valutazione del personale che esiste ma è molto trascurato. E’ utile per fotografare il percorso professionale dei lavoratori nel corso del tempo, capire cosa hanno fatto e come sono cresciuti negli anni. Le aziende possono avere, così, un procedimento di organizzazione di qualità, serio e neutro sotto il profilo di genere. Le parti sociali possono, inoltre, prevedere, nell’ambito della formazione sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, un modulo per i dipendenti e il management che faccia passare il concetto della tolleranza zero circa fenomeni di molestie e violenze sul lavoro. Sarebbe molto importante anche inserire la possibilità dell’aspettativa non retribuita per le donne vittime di violenza domestica per rassicurarle almeno sulla conservazione del posto di lavoro mentre procedono al loro percorso di recupero psicologico. E ancora, si potrebbe meglio incentivare la conciliazione vita/lavoro attraverso il lavoro agile ed obiettivi prefissati, per quei profili lavorativi che ovviamente lo consentono e promuovere la certificazione di genere dedicando una norma contrattuale ad hoc che dia ad esempio ulteriori vantaggi alle aziende che lavorano con aggiudicazione di appalti pubblici. Tutto ciò con la premessa generale che tutti i CCNL dovrebbero oggi essere scritti con un linguaggio neutro sotto il profilo di genere perché anche e soprattutto da li’ si comincia a far cadere lo stereotipo del lavoro declinato al maschile.

LAN - LAYWERS AND ADVISORS NETWORK Il LAN - Laywers and Advisors Network è una rete di avvocati che, ciascuno nel settore di specifica competenza, hanno maturato una significativa esperienza in primari studi nazionali e internazionali ed operano in piena e costante sinergia tra loro offrendo, anche attraverso gruppi di lavoro dedicati, consulenza e assistenza diretta alle imprese. Attraverso la rete il cliente, interfacciandosi di volta in volta con il professionista competente, può ricevere un’assistenza completa rispetto a qualsiasi problematica di diritto (dal diritto del lavoro al diritto civile e commerciale, al diritto societario e di impresa, fino alla normativa privacy ed a quella relativa a marchi e brevetti). Da ultimo, vista la nuova legge n. 162/2021 e i cambiamenti significativi apportati in materia di pari opportunità, la rete ha integrato la figura di un’avvocatessa esperta in diritto antidiscriminatorio, Carmen Amato, per tutta la fase di prevenzione e gestione di possibili controversie giudiziali per discriminazione, disparità salariale a parità di mansione, mobbing; molestie, stress lavoro correlato, nonché per consulenze nella stesura del rapporto biennale sull'occupazione femminile. L'avvocatessa segue anche grandi gruppi nella fase di preparazione alla domanda di certificazione di genere.


DAI SOCI IL FUTURO GREEN NEL COMPARTO DEL CLEANING Assosistema Confindustria ha partecipato all’evento: “Il futuro green nel comparto del cleaning. Contesti normativi, linee guida, soluzioni innovative ”, organizzato dall’azienda associata LIM e da Sutter Professional. Dopo un saluto di benvenuto da parte di Alberto Scarafiotti, amministratore delegato di LIM SRL, sono intervenuti con una relazione Matteo Nevi e Daniela Passione, rispettivamente Segretario Generale e Responsabile delle relazioni istituzionali di Assosistema Confindustria. Matteo Nevi ha approfondito il tema del contesto normativo delle lavanderie industriali e lavanderie interne, nonché le autorizzazioni di legge, i requisiti ambientali e le certificazioni specifiche necessarie per svolgere correttamente l’attività. Nevi ha presentato il Position Paper di Assosistema Confindustria che riporta un quadro di sintesi sui requisiti di base per l’espletamento del servizio di lavanderia a norma di legge, anche quando viene svolto in house presso le strutture interessate. “E’ importante – ha detto Nevi - sti-

( 26 )

molare un’attività di controllo sempre più indispensabile e obbligatoria a tutela dell’ambiente e ricordare che, nel caso in cui il servizio di lavanderia sia annesso ad un servizio più ampio, come ad esempio una lavanderia interna presso una RSA o una struttura sanitaria, occorre accertare che l’attività di lavaggio avvenga nel rispetto dei requisiti di legge, dettati dalla normativa ambientale a carattere nazionale e regionale, sugli scarichi delle acque reflue e delle emissioni in atmosfera, verificando la sussistenza dei presupposti per la procedura di autorizzazione unica ambientale (AUA)”. A seguire, Daniela Passione ha approfondito la tematica dei CAM, Criteri ambientali minimi, per il servizio di lavanderia/lavanolo, al rispetto dei quali sono soggette e procedure di gara. Passione ha messo in evidenza alcuni obiettivi primari dei CAM, tra cui valorizzare la qualificazione ambientale dei servizi e delle forniture attraverso il contenimento dei principali im-

patti ambientali, garantire un servizio altamente performante, anche in relazione ai livelli di qualità e sicurezza microbiologica e promuovere il miglioramento continuo dell’impronta ambientale dei servizi, attraverso investimenti in tecnologie ambientali, innovazione dei processi, altre soluzioni gestionali come la scelta di prodotti a minori impatti ambientali, e certificazioni specifiche. Alberto Scarafiotti ha presentato LIMOP, il nuovo sistema per la detergenza dei pavimenti e superfici attraverso mops e panni tecnici in microfibra certificati ISO 14024 dotati di apposito RFID, preimpregnati a secco e riattivabili con acqua, che ha raggiunto il premio ECOLABEL AWARD 2021. La giornata si è conclusa con una visita allo stabilimento produttivo della LIM SRL.


SMART LAUNDRY: l’automazione dei processi e la loro interconnessione connubio perfetto per una maggiore efficienza! Montanari S.R.L. Engineering Construction | Via Emilia Ovest 1123, 41123 Modena, Italy Tel. +39 059 330127 | www.montanariengineering.com


DAI SOCI

LYRECO E INTERSAFE UNISCONO LE LORO FORZE PER LA

SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Fornire eccellenza al cliente ed estendere la propria competenza a tutte le gamme di prodotto in ambito sicurezza. Questo l’obiettivo dell’acquisizione da parte di Lyreco di Intersafe, specializzato nella prevenzione e risoluzione dei rischi in qualsiasi ambiente di lavoro, che opera da oltre 75 anni in ambienti industriali ad alto, medio e basso rischio. Dal 2019 parte del Gruppo Lyreco, Intersafe fornisce soluzioni specialistiche end-to-end per la protezione della sicurezza individuale in ambienti ad alto

( 28 )

rischio per i clienti che operano in Europa, grazie a prodotti di alta qualità e conformi agli standard e alle norme attuali. “Oltre a un’ampia gamma di DPI, vogliamo offrire ai nostri clienti un’approfondita competenza in materia di sicurezza – si legge in una nota - Proprio per questo, Lyreco ha unito le forze con Intersafe, uno specialista nella prevenzione e risoluzione dei rischi in ambienti di lavoro in rapida evoluzione. Da questa recente acquisizione di Intersafe, Lyreco fornisce ai propri clienti

europei un’ampia gamma multibrand dedicata alla sicurezza: un team di esperti al servizio del cliente; un’offerta di oltre 8.000 prodotti a stock disponibili in 24 ore; conoscenza approfondita del mercato, dei suoi standard e norme di sicurezza; servizi innovativi e personalizzati; un ampio stock e una logistica efficiente per garantire il miglior servizio; un team di trasportatori dedicati sul territorio nazionale; un approccio responsabile e sostenibile”.



ENERGIA DI CHIARA PETERLINI

CRISI ENERGETICA E LAVANDERIE INDUSTRIALI PRIMA LA PANDEMIA, ORA I RINCARI ENERGETICI ESASPERATI DAL CONFLITTO IN UCRAINA. NELLA TEMPESTA PERFETTA CHE COINVOLGE DA MARZO 2020 IMPRESE E RISPARMIATORI, IL SETTORE DELL’OUTSOURCING E DEI SERVIZI OSPEDALIERI NON SI È MAI FERMATO, GARANTENDO SUPPORTO A MEDICI E PAZIENTI NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ OPERATIVE E I COSTI ENERGETICI PIÙ CHE RADDOPPIATI

Quando a marzo 2020 il mondo che conoscevamo è cambiato e ci siamo trovati a far fronte alla più grande emergenza di questo secolo, le lavanderie industriali erano lì. Contro la paura e l’incognito, siamo andati avanti guidati da uno scopo più alto: continuare a fornire il servizio, garantire il supporto a

( 30 )

medici, operatori e pazienti in un momento difficile e buio, senza fermarci mai. Dopo due anni, benché la pandemia da Covid-19 sembri essere sotto controllo, siamo di fronte a una nuova emergenza causata dall’aumento incontrollato dei prezzi dell’energia, del gas e delle materie prime, aggravato anche dal recente

conflitto in Ucraina, che rischia di rendere il business delle lavanderie industriali insostenibile dal punto di vista economico. Ci troviamo dunque in una situazione al limite: da un lato un servizio essenziale e indifferibile, dall’altro l’insostenibilità economica nel continuare a fornirlo.


LAVANDERIA INDUSTRIALE: IMPRESA AD ALTO CONSUMO ENERGETICO Vengono denominate imprese “energivore” tutte quelle aziende che presentano elevati consumi di energia elettrica e un importante impatto dei costi energetici sul bilancio. Dopo l’introduzione del Decreto del 21/12/2017, per essere considerata energivora, un’impresa deve avere un consumo annuo di energia elettrica maggiore o uguale a 1 GWh/anno. La normativa vigente prevede alcune importanti agevolazioni per le imprese che vengono riconosciute nella definizione di energivore a seguito di valutazione da parte della CSEA (Cassa Servizi Energetici e Ambientali). A seguito di questa classificazione, con il Decreto Sostegni Ter, il governo Draghi ha previsto interventi mirati e diretti a favore di queste aziende, grazie a un pacchetto destinato alla mitigazione del caro energia per le imprese produttive maggiormente esposte all’aggravio dei costi. Ma dove si collocano le lavanderie industriali in questo quadro? Chiunque sia entrato almeno una volta in una lavanderia industriale, sa quanto sia rilevante l’aspetto energetico per le attività produttive che vi si svolgono. Mediamente, uno stabilimento comprende impianti come generatori di vapore, lavacontinue, lavacentrifughe, essiccatoi, mangani ecc. che necessitano di notevoli quantità di gas naturale e energia elettrica.

LAVANDERIE INDUSTRIALI: UN SERVIZIO INDIFFERIBILE MA A QUALE COSTO? “Lavoriamo con un solo obiettivo: prenderci cura degli altri. È questo modo di pensare e credere che ci ha condotto in questi anni e ci ha indicato la via durante l’emergenza - dice Andrea Gozzi, componente dell’Advisory Board di Assosistema Confindustria e Direttore Generale dell’azienda associata Servizi Italia. Il cittadino, nelle figure di operatori sanitari e pa-

zienti, è infatti sempre al centro del servizio ma ora la buona volontà e lo spirito di abnegazione non bastano più. Non si può pensare di mettere sulle spalle dell’impresa privata tutto lo sforzo e la fatica per tenere l’equilibrio fra la situazione contingente e la fornitura di un servizio di prima necessità”. Lo squilibrio di questa situazione risulta ancora più evidente se vengono prese in considerazione alcune tipicità di questo mercato: le lavanderie industriali operanti nel settore sanitario dipendono quasi totalmente dai contratti in essere con strutture sanitarie pubbliche, aggiudicati tramite gara d’appalto, in momenti in cui i costi energetici erano decisamente più bassi e per i quali non è prevista alcuna indicizzazione relativa alle commodities.Questo comporta un evidente scollamento tra l’andamento reale del mercato e i contratti in essere, con il paradosso che oggi enti e strutture sanitarie stanno usufruendo di servizi privati a un prezzo che per l’azienda non è più sostenibile. Il forte aumento dei costi e la difficoltà nel trasferire ai clienti questi rincari, si traduce per le imprese nella compressione, e in alcuni casi nell’azzeramento, dei margini operativi.

SECONDO ASSOSISTEMA... in assenza di un intervento da parte del Governo che includa anche le lavanderie industriali negli interventi di sostegno, siamo di fronte al rischio concreto di gravi ripercussioni sul sistema sanitario, con una riduzione dei servizi di circa il 50% e, di conseguenza, anche sulla salute dei cittadini e nella lotta alla diffusione del Covid. Quello del lavanolo è uno dei settori maggiormente a rischio e se il servizio dovesse davvero affrontare una riduzione, questa sarebbe quantificabile in 110 mila posti letto in meno, non più garantiti perché privi dei materiali tessili, lenzuola, camici, per non parlare degli strumentari chirurgici per gli interventi, forniti dalle lavanderie industriali. “Il nostro comparto industriale - conclude Andrea Gozzi - registra elevati consumi sia di energia elettrica che di metano, che ci pongono di fatto tra i settori a maggior consumo di energia d’Italia. Governo e Regioni devono agire subito e ricomprendere la nostra filiera tra i beneficiari di sostegni e sgravi economici. È nell’interesse di tutti, perché il nostro lavoro quotidiano contribuisce alla garanzia della salute e dell’assistenza sanitaria di ogni cittadino. Auspichiamo dunque un’azione congiunta da parte di Governo e Regioni, affinché si trovi una soluzione condivisa, concreta e velocemente percorribile nell’interesse di tutti, trattandosi – in ultima istanza – del contribuire, seppur indirettamente, alla garanzia della salute e dell’assistenza sanitaria di ogni cittadino”.

( 31 )


LAVORO

DI ALESSANDRA SANNIPOLI, REFERENTE PER LE RELAZIONI INDUSTRIALI DI ASSOSISTEMA CONFINDUSTRIA

IL NUOVO INTERVENTO DELLA CORTE COSTITUZIONALE SULL’ART. 18 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI Con la sentenza n. 125/2022, depositata il 19 maggio scorso, la Corte costituzionale si è nuovamente1 pronunciata in merito ai contenuti dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori, ritenendo incostituzionale l’inciso “manifesta” che caratterizzava l’elemento dell’insussistenza del fatto posto a base del licenziamento per giustificato motivo oggettivo.

LA QUESTIONE DI ILLEGITTIMITÀ La questione di legittimità è stata sollevata dal Tribunale ordinario di Ravenna, in funzione di giudice del lavoro, con ordinanza del 6 maggio 2021, nell'ambito di un giudizio di opposizione2 promosso dal datore di lavoro avverso una ordinanza dello stesso Tribunale che, all’esito della fase sommaria, ha annullato il licenziamento intimato per giustificato motivo oggettivo e ha disposto la reintegrazione

del lavoratore. Nello specifico, il giudice rimettente dubita della legittimità costituzionale dell’ art. 18, comma 7, secondo periodo, della legge 20 maggio 1970, n. 300 (Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento), come modificato dall’art. 1, comma 42, lettera b), della legge 28 giugno

2012, n. 92 (Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita), «nella parte in cui prevede che, in caso di insussistenza del fatto, per disporre la reintegra occorra un quid pluris rappresentato dalla dimostrazione della “manifesta” insussistenza del fatto stesso», posto alla base del licenziamento per giustificato motivo oggettivo.

1) Ricordiamo la recente sentenza della Corte costituzionale la n. 59/2021, con cui è stato dichiarato incostituzionale l’art. 18, comma 7, secondo periodo, della Legge 300/1970 nella parte in cui prevede che il giudice, quando accerti la manifesta insussistenza del fatto posto a base il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, «può altresì applicare», invece che «applica altresì», la disciplina di cui al medesimo art. 18, quarto comma. 2) Ai sensi dell’art. 1, comma 51, legga legge n. 92/2021 (rito Fornero) «Contro l'ordinanza di accoglimento o di rigetto di cui al comma 49 può essere proposta opposizione con ricorso contenente i requisiti di cui all'articolo 414 del codice di procedura civile, da depositare innanzi al tribunale che ha emesso il provvedimento opposto, a pena di decadenza, entro trenta giorni dalla notificazione dello stesso, o dalla comunicazione se anteriore. Con il ricorso non possono essere proposte domande diverse da quelle di cui al comma 47 del presente articolo, salvo che siano fondate sugli identici fatti costitutivi o siano svolte nei confronti di soggetti rispetto ai quali la causa è comune o dai quali si intende essere garantiti. Il giudice fissa con decreto l'udienza di discussione non oltre i successivi sessanta giorni, assegnando all'opposto termine per costituirsi fino a dieci giorni prima dell'udienza».

( 32 )


I PROFILI DI ILLEGITTIMITÀ E LA DECISIONE DELLA CORTE La Corte costituzionale nel condividere i profili di illegittimità sollevati dal giudice a quo, anzitutto, ha ritenuto violato il principio di uguaglianza ex art. 3 Cost. Secondo la Corte, la gradualità della tutela nella fattispecie di licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo (reintegrazione solo in caso di manifesta insussistenza; indennizzo negli altri casi “meno gravi” o “non manifesti”) è ingiustificata, tenuto conto che nelle ipotesi di licenziamento per ragioni soggettive la reintegra non richiede alcuna manifesta illegittimità del motivo e, analogamente, nelle ipotesi di licenziamento collettivo, il vizio sostanziale (violazione dei criteri di scelta) comporta sempre la reintegrazione, a prescindere dalla gravità di tale vizio. Ne consegue che la distinzione sul grado di illegittimità del licenziamento, nella sola ipotesi di giustificato motivo oggettivo individuale, determina una forma di discriminazione nei confronti dei lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo, rispetto alla posizione di coloro che sono stati licenziati per ragioni disciplinari o nell'ambito di un licenziamento collettivo.

La Corte costituzionale ha rilevato altresì l'irragionevolezza della disposizione in quanto la necessità di effettuare una distinzione tra motivo oggettivo, manifesto e non, comporta inevitabili incertezze applicative e può condurre a soluzioni difformi, ampliando eccessivamente il "fisiologico" margine di discrezionalità del Giudice nella valutazione del caso concreto. Sul punto, la sentenza ha lucidamente argomentato: «La scelta tra due forme di tutela profondamente diverse è rimessa a una valutazione non ancorata a precisi punti di riferimento, tanto più necessari quando vi sono fondamentali esigenze di certezza, legate alle conseguenze che la scelta stessa determina … Il requisito della manifesta insussistenza demanda al giudice una valutazione sfornita di ogni criterio direttivo e per di più priva di un plausibile fondamento empirico. Non solo il riferimento alla manifesta insussistenza non racchiude alcun criterio idoneo a chiarirne il senso; esso entra anche in tensione con un assetto normativo che conferisce rilievo al fatto e si prefigge in tal modo di valorizzare elementi oggettivi, in una prospettiva di immediato e age-

vole riscontro. La sussistenza di un fatto non si presta a controvertibili graduazioni in chiave di evidenza fenomenica, ma evoca piuttosto una alternativa netta, che l'accertamento del giudice è chiamato a sciogliere in termini positivi o negativi».Da ultimo, per quanto concerne l’applicazione della – ormai residuale – tutela indennitaria la Corte ha affermato che «Rientrano nell’area della tutela indennitaria le ipotesi in cui il licenziamento è illegittimo per aspetti che, pur condizionando la legittimità del licenziamento, esulano dal fatto giuridicamente rilevante, inteso in senso stretto. In tale ambito si colloca il mancato rispetto della buona fede e della correttezza che presiedono alla scelta dei lavoratori da licenziare, quando questi appartengono a personale omogeneo e fungibile». Dunque, secondo l’impostazione seguita dalla Corte l’insussistenza del fatto vale a circoscrivere la reintegrazione ai vizi più gravi, mentre la violazione dei principi di buona fede e correttezza nella scelta dei lavoratori da licenziare in caso di posizioni fungibili comporta l’applicazione della tutela meramente indennitaria.

CONCLUSIONI Per concludere, con la sentenza n. 125 del 19 maggio 2022, la Corte Costituzionale ha stabilito che ai fini della tutela dell'articolo 18, il giudice non è tenuto ad accertare che l’insussistenza del fatto posto a base del licenziamento economico sia "manifesta". L’incostituzionalità difatti ha colpito la sola parola “manifesta”, che precede l’espressione “insussistenza del fatto” posta a base del licenziamento per ragioni economiche, produttive e organizzative. La sentenza della Corte ha in tal modo riscritto gli equilibri della norma in esame ampliando l’ambito di applicazione della tutela reintegratoria (con l’abolizione di un presupposto) e ridimensionando il perimetro applicativo della tutela indennitaria.

( 33 )


PROTEZIONE COVID-19 PER I LAVORATORI E I FAMILIARI ISCRITTI A FASIIL COPERTURA IN VIGORE DAL 1.01.2022 AL 30.09.2022

PRESTAZIONI PREVISTE

DIARIA DA RICOVERO PER POSITIVITÀ

A

Erogazione di un’indennità giornaliera per ricovero presso una struttura sanitaria per cura di patologie derivanti dal COVID-19.

€ 50 AL GIORNO

PRESTAZIONI PREVISTE

B

INDENNITÀ FORFETTARIA POST TERAPIA INTENSIVA

Erogazione di un’indennità a seguito di dimissioni da reparto di terapia intensiva operativo presso una struttura sanitaria nel quale l’assicurato sia stato ricoverato per la cura del COVID-19.

€ 2.000 UNA TANTUM

PRESTAZIONI PREVISTE

C

DIARIA DA RICOVERO PER REAZIONE AVVERSA DA VACCINO

A

Erogazione di un’indennità a seguito di ricovero per reazione avversa da vaccino.

€ 100 AL GIORNO

A

È PREVISTA UNA FRANCHIGIA DI 5 GG E UN MASSIMALE ANNUO PER ASSICURATO PARI A € 500

B

MASSIMALE ANNUO PER ASSICURATO PARI A € 2.000

C

MASSIMALE ANNUO PER ASSICURATO PARI A € 1.000

B

C

GLI INDENNIZZI SONO CUMULABILI FRA LORO


REGOLE OPERATIVE COME RICHIEDERE IL RIMBORSO

DOCUMENTI A CORREDO DELLE RICHIESTE DI RIMBORSO

In caso di contagio, a guarigione clinica avvenuta, l’Iscritto dovrà inviare la richiesta di rimborso a Poste Assicura, utilizzando la specifica funzionalità all’interno dell’area riservata sul portale www.postewelfareservizi.it tramite le credenziali di accesso che ha ricevuto nel 2021, o se nuovo iscritto, che riceverà al proprio indirizzo di posta elettronica comunicato a suo tempo a FASIIL.

La corretta compilazione web della richiesta di rimborso necessita della seguente documentazione fornita in copia digitale (PDF, JPG):  DIARIA DA RICOVERO PER POSITIVITA’ AL COVID-19 cartella clinica completa di diario clinico  INDENNITÀ POST TERAPIA INTENSIVA cartella clinica completa di diario clinico  DIARIA DA RICOVERO PER REAZIONE AVVERSA AL VACCINO cartella clinica completa di diario clinico

IL SEGUENTE DOCUMENTO NON SOSTITUISCE LE CONDIZIONI DI ASSICURAZIONE DI CUI L’ISCRITTO DEVE PRENDERE VISIONE

CONTATTI FASIIL

DIREZIONE: 06.4575.9005 (attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00) Email: fasiil@fasiil.it PEC: fasiil@pec.fasiil.it Sito web: www.fasiil.it

POSTE ASSICURA

CONTACT CENTER: 800 178 535 Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 17.00 (dall’estero si può contattare il numero a pagamento 06-45402008) Sito web: www.postewelfareservizi.it


RESET. RESTART

together

#rilancioecologiaepulito #ecologyandcleanrestart

21•24 Ottobre | October 2022 fieramilano, Rho expodetergo.com


EXPODETERGO INTERNATIONAL 2022 PROTAGONISTI DELLA RIPARTENZA

Fiera Milano, Expo Detergo e le oltre 180 aziende ad oggi già confermate stanno continuando a lavorare in sinergia e a pieno ritmo alla preparazione di EXPOdetergo International, che a Fiera Milano, dal 21 al 24 ottobre 2022, è pronta ad offrire al mercato mondiale uno strumento concreto di aggiornamento, business e networking in un mercato che sta affrontando grandi cambiamenti. La cura nella pulizia di abiti, tovagliati e biancheria è - oggi più che mai una esigenza imprescindibile di ristoratori o albergatori che si rivolgono alle lavanderie industriali, ma anche del singolo cliente che affida i suoi abiti alla lavanderia sotto casa. Una richiesta di cui il settore può farsi garante grazie alla lunga esperienza delle aziende che lo animano, dimostrando di poter dare un contributo concreto alla crescente richiesta di “wellbeing”, indirettamente amplificata dalla pandemia. Un’attenzione crescente alla garanzia di igienizzazione, sanificazione e pulizia, che diventa oggi una spinta indiretta allo sviluppo di un comparto produttivo di eccellenza. Grazie alle lavanderie e ai servizi di noleggio tessuti è infatti possibile per tutti andare al ristorante o pernottare in un albergo potendo contare su un tovagliato o delle lenzuola pulite e stirate a regola d’arte. Una storia di investimenti in ricerca e sviluppo, innovazione, ma anche crescente attenzione all’impatto ambientale e alla riduzione di sprechi di prodotti e fonte energetiche che per quattro giorni troverà in Fiera Milano un palcoscenico di eccellenza e un pubblico proveniente dai 5 continenti cui potersi raccontare. Una occasione unica per illustrare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, che rappresentano un’occasione per ogni genere di lavanderia, dalle più piccole alle più strutturate. Ecco perché è utile e necessario partecipare ad EXPOdetergo International sia come azienda espositrice, per mostrare al mondo i propri traguardi di innovazione, sia come visitatore, per scoprire il meglio delle soluzioni oggi sul mercato e guadagnare opportunità per essere competitivi.

UNA FIERA CHE GUARDA AVANTI Evento leader in Europa e nel mondo, dedicato a macchine, tecnologie, prodotti e servizi per lavanderia, stireria e pulizia del tessile, EXPOdetergo International 2022 costruirà la propria proposta intorno ai temi che sintetizzano l’innovazione del settore e che per tutti gli operatori – dalla piccola lavanderia, all’Ho.Re.Ca., fino alle strutture industriali – possono rappresentare l’occasione per differenziarsi, in una fase che potremmo

definire di grande cambiamento e “selezione”. L’esposizione di macchine e linee esclusivamente nuove e la possibilità di vederle in funzione garantirà agli operatori in visita una rappresentazione realistica del futuro possibile della lavanderia di ogni genere e dimensione e, parallelamente, offrirà alle aziende espositrici l’occasione per raccontare le potenzialità e i vantaggi delle proprie macchine, ma so-

prattutto di valorizzare e mettere in risalto i traguardi raggiunti in Ricerca e Sviluppo. Le aziende presenti potranno infatti dare visibilità al contributo concreto che innovazione e R&D possono portare ai differenti contesti di applicazione, dalla lavanderia di prossimità fino ai settori alberghiero, della ristorazione e della salute, che si interfacciano con le lavanderie industriali e con i servizi di noleggio.

UN QUARTIERE DI ECCELLENZA E SERVIZI SEMPRE PIÙ DIGITALI EXPOdetergo International si terrà nel quartiere di Fiera Milano, a Rho, location di eccellenza in Europa per spazi, logistica e qualità dei servizi. Funzionale e razionale come ben si è potuto sperimentare durante le scorse edi-

zioni – il quartiere, grazie alla struttura logistica è facilmente raggiungibile da ogni angolo del globo - lo spazio si è arricchito negli anni di ulteriori plus, che lo rendono un’eccellenza nel mondo delle fiere e che consentirà ad

EXPOdetergo International di svolgersi in un clima di serenità e soddisfazione. Accanto all’hardware delle strutture si è infatti sviluppato un sistema di servizi digitali sempre più vicino a chi visita e chi espone.

In attesa dell’apertura della mostra, in cui sarà finalmente possibile tornare a incontrarsi in presenza e valutare il meglio che il mercato oggi propone, per la prima volta le aziende che hanno formalizzato la partecipazione a EXPOdetergo International 2022 possono già far conoscere la propria offerta grazie a Expo Plaza, il nuovo catalogo online che si può arricchire di contenuti, im-

magini, informazioni che permetteranno all’operatore di costruire il suo percorso di visita, individuare le novità di suo interesse e, nei giorni precedenti l’evento, di avviare una chat live con l’espositore per fissare un appuntamento durante i tre giorni di mostra. In un unico ambiente, Expo Plaza offre la possibilità di scoprire di più sulle aziende espositrici, ma permette anche di registrarsi alla manifestazione, di

approfondire il protocollo di prevenzione anti-Covid di cui si è dotata Fiera Milano, di restare aggiornati sugli eventi in programma nei giorni di mostra, per costruire un’agenda di visita che tenga conto anche delle opportunità formative. Anche se per l’appuntamento dal vivo occorre attendere ancora un po’, grazie a Expo Plaza è dunque già possibile scoprire quanto di nuovo in fiera potremo toccare con mano.


new entry

in ASSOSISTEMA

BOLLÈ SAFETY Nuovo socio aggregato della sezione Safety di Assosistema Confindustria, Bollè si occupa della protezione visiva dei lavoratori in tutti gli ambiti professionali, attraverso soluzioni personalizzate. Gli obiettivi dell’azienda sono: progettare prodotti innovativi secondo le aspettative dei clienti, garantire loro un alto livello di sicurezza, confort e qualità, offrire massimi livelli di servizio. Bollè Safety è in possesso del Sistema di Gestione della Qualità secondo ISO 9001 - versione 2015, in vigore da luglio 2018. La norma ISO 9001 stabilisce i requisiti organizzativi per il sistema di gestione della qualità e fornisce un quadro per la gestione dei processi a beneficio del cliente.

NEPROMA SERVICE SRL Neproma Service srl è il nuovo socio di Assosistema Confindustria nelle sezioni Servizi Sanitari Integrati e Servizi turistici integrati. L’azienda opera nel settore della lavanderia industriale dal 1994. Le sue origini trovano fondamento nella lunga tradizione famigliare al servizio di alberghi e ristoranti Nel corso degli anni, Neproma Service srl ha saputo migliorare costantemente la propria offerta fino ad acquisire competenze professionali specifiche in settori diversi quali il tradizionale alberghiero, la ristorazione, la sanità, e l’indumento da lavoro, ai quali dedica servizi esclusivi di biancheria privata o di noleggio biancheria. Nel 1999 l’azienda si è trasferita da Brescia a Montirone, nel nuovo immobile di 2400 mq, dedicato alle lavorazioni per strutture alberghiere e di ristorazione. Successivamente Neproma Service srl ha saputo potenziare la propria struttura con un secondo corpo fabbrica di 2000 mq, rivolto alla lavorazione per RSA/ricoveri, cliniche e strutture sanitarie. Neproma Service è in possesso delle seguenti certificazioni: UNI EN Iso 9001 (sistema di gestione), UNI EN Iso 14065 (sistema di controllo della biocontaminazione), UNI EN Iso 14001 (certificazione ambientale) e OSHAS 18001 (certificazione sistema sicurezza).



QUI FINANZA DI MICHELE RUSSO

CARO BOLLETTA. CHE FARE? IL 2 DICEMBRE 1973 GLI ITALIANI FANNO CONOSCENZA CON L’AUSTERITY. Con lo scopo di limitare i consumi di materie prime energetiche, viene disposto il fermo del traffico privato nei giorni festivi. Potevano circolare solamente i mezzi pubblici, quelli con targa militare e (ovviamente) i mezzi non a motore. I bar chiudevano prima e la televisione (ai tempi esistevano solamente i due canali Rai) interrompeva le trasmissioni in anticipo. Il canale di Suez era chiuso dal 1967 (riaprirà solo il 5 giugno 1975) a seguito della guerra dei sei giorni e l’Opec (l’organizzazione che raggruppa i paesi produttori di petrolio, di fatto, il loro cartello) aveva unilateralmente deciso un incremento dei prezzi del greggio a cui l’occidente reagisce con l’austerity che va avanti fino all’ aprile 1974 (circolazione a targhe alterne) per poi cessare definitivamente nel successivo mese di giugno. Ha funzionato? In parte. Senza dubbio i consumi privati sono stati contenuti mentre poco è successo dal lato dell’industria. Un paese manifatturiero e privo di materie prime energetiche non può fermare le sue imprese; può fermare solo le sue auto private.

( 40 )

OGGI C’È UNA

GUERRA i prezzi dell’energia salgono e pare che la soluzione “austerity” sia ancora in voga: controllare la temperatura della doccia e, dopo essersi lavati con l’acqua fredda, pensare “Putin prenditi questo!”. Non è uno scherzo; è la posizione di un politico europeo di altissimo livello. Lo stesso personaggio, in una recente intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt, ha dichiarato che gran parte dell’industria europea si basa su “energia a bassissimo costo dalla Russia, lavoro a bassissimo costo dalla Cina e semiconduttori altamente sovvenzionati da Taiwan”, concludendo che l’Europa (ma anche il resto del mondo, si potrebbe aggiungere) è stata “avida”. Le cose, come si può facilmente immaginare, sono un po’ più complesse e uno scenario di inflazione permanente non è certo auspicabile.


Partiamo da una fotografia della situazione. Il gas non serve solamente per fare una doccia calda e per riscaldarci durante la stagione fredda. È una componente importante della nostra “bolletta energetica” in quanto viene usato nelle centrali di produzione. Quindi, per suo tramite, forniamo energia alle aziende ed alle famiglie.

IL CONSUMO DI GAS NEL 2020 È STATO DI 71 MILIARDI DI METRI CUBI, VALORE LEGGERMENTE SALITO NEL 2021 (76 MILIARDI DI METRI CUBI). Di questo ammontare, solo il 4,3% deriva da produzione nazionale, tutto il resto è importato. I due più grossi importatori sono (ovviamente attraverso le loro imprese statali, Gazprom e Sonatrach) la Russia (38,1%) e l’Algeria (27,8%) che, sommate, totalizzano la considerevole cifra del 65,9%. Seguono, a buona distanza, il Quatar e l’Azerbaigian (ambedue con il 9,4%). Dai rigassificatori (gli impianti che riportano allo stato gassoso il materiale precedentemente liquefatto per consentirne il trasporto via mare) viene solamente il 3,3% del fabbisogno. Quindi, uno stato dei fatti in cui il nostro fabbisogno è soddisfatto in maniera determinante da due soli fornitori. Non una situazione ottimale; qualsiasi imprenditore potrebbe obiettare che la platea di fornitori di una commodity dovrebbe essere il più diversificata possibile così da evitare, tra l’altro, l’esposizione al rischio di impossibilità di approvvigionamento da parte di uno di essi per motivi anche di natura geopolitica (come potrebbe avvenire a causa del conflitto in Ucraina).

IL SISTEMA NAZIONE È STATO SPROVVEDUTO? Per fare una corretta valutazione dobbiamo ricordare due date: l’undici dicembre del 2001 la Cina aderisce alla World Trade Organization; lo stesso accade per la Russia esattamente dieci anni più tardi (il diciassette dicembre 2011). Quindi, un grande paese con accesso illimitato ad energia a basso prezzo (e, non dimentichiamo, con la possibilità di esportarlo facilmente tramite gasdotti) ed uno ancora più grande con il costo del lavoro estremamente contenuto, competono direttamente con le nostre imprese sul mercato mondiale. La risposta, a meno di perdere competitività e, a seguire, reddito e posti di lavoro, non poteva che essere quella di cercare di contenere al massimo il costo delle materie prime energetiche e di trasferire nei paesi a basso costo quella quota di lavoro che rappresenta la parte meno pregiata della catena del valore. Decisioni più di politica industriale che monetaria, di cui il contenimento dell’inflazione rappresenta, forse, un effetto collaterale. La guerra in Ucraina cambia, ovviamente, lo scenario sia nel breve sia nel lungo periodo. Sempre con l’auspicio che le armi tacciano al più presto e che si possa arrivare ad una pace negoziata, bisogna prendere atto che il nostro principale fornitore di energia è diventato, improvvisamente

( 41 )


e abbastanza inaspettatamente, geopoliticamente instabile. Nel secondo (l’Algeria) ad aprile del 2019, dopo una serie di moti di piazza i cui slogan erano “devono andare via tutti” (riferito ai politici) e “il paese è nostro e facciamo quello che vogliamo”, il governo ventennale del presidente Bouteflika è terminato. Insomma, non proprio una tranquilla democrazia scandinava.

CHE FARE

?

Nell’immediato non esistono soluzioni che non passino attraverso la conferma dello “status quo”. Il gas russo non è facilmente sostituibile, men che meno da quello algerino la cui capacità di estrazione è già quasi ai massimi. Quindi, la risposta di breve periodo non può che essere quella di adoperarsi per mantenere il più possibile stabili le forniture e sussidiare imprese e famiglie in caso di shock di prezzo importanti, anche tramite l’imposizione del prezzo fisso al consumatore, come accadeva per la benzina fino a qualche decennio fa. La tassazione degli extraprofitti in capo alle società petrolifere potrebbe non rappresentare una soluzione in quanto la definizione di extra profitto è, di per sé, labile e la Corte Costituzionale ha, in passato ed in riferimento ad altri contesti, espresso dei dubbi sullo strumento (sentenza numero 10 del 2015). Nel medio periodo sarà opportuno, indipendentemente dall’esito del conflitto in Ucraina, cercare di diversificare la platea dei fornitori. La produzione nazionale (che oggi conta per il 4,3% del totale) potrebbe essere spinta fino al 10%; un aiuto anche importante ma non decisivo. Il ricorso al gas liquefatto (LNG) rappresenta nel mix attuale il 3,3%. Certamente è una quota che può essere incrementata ma è decisamente più costoso di quello che riceviamo pronto all’ uso nei terminali dei gasdotti di Mazara del Vallo (dall’Al-

( 42 )

geria via Tunisia) e di Tarvisio (dalla Russia). Ancora una volta: può essere un’alternativa (non decisiva per le quantità) ma molto più onerosa per i consumatori finali.

E QUINDI? Ai media è sfuggito un fatto piuttosto significativo avvenuto lo scorso 19 Maggio. Un gruppo di parlamentari europei, congiuntamente a dei membri del Congresso e del Senato degli Stati Uniti, hanno firmato una lettera alla Presidente von der Leyen ed al Presidente Biden richiedendo con forza una spinta decisiva verso le rinnovabili e l’efficientamento energetico. La lettera, per parte americana, è firmata dal senatore Sanders (noto per essere stato protagonista delle ultime primarie del partito democratico), dalla senatrice Warren (autorevole candidata alla presidenza) e da nomi che dicono poco al grande pubblico italiano ma che rappresentano la “via giovane” del progressismo U.S.A. (Alexandria Ocasio-Cortez, Ilhan Omar). Un atto squisitamente politico ma che indica la via per il futuro: una decisa spinta alle rinnovabili e all’ efficientamento energetico, unica fonte energetica di un paese senza risorse e unica strada per evitare quella che Draghi, in un discorso alla Bocconi dello scorso 25 maggio, ha definito “sottomissione per dipendenza energetica”; verso la Russia e verso qualsiasi paese straniero.


THE INTERNATIONAL SHOW FOR RISK PREVENTION AND MANAGEMENT

15-17 NOV. 2022 PARIS - PORTE DE VERSAILLES PREVENTION @ WORK PROTECTION FIRST AID AND RESCUE WORKWEAR, COMPONENTS & ACCESSORIES INDUSTRIAL AND ENVIRONMENTAL RISKS SECURITY CYBERPREVENTION FIRE PREVENTION AND PROTECTION

www.expoprotection.com

#Expoprotection2022


AMBIENTE DI VINCENZA FARACO

AL VIA LA FORMAZIONE DI CIAK SI SCIENZA Ai drammatici effetti dell’emergenza ambientale, l’Unione Europea ha risposto con l’adozione di una serie di strategie e misure nell’ambito del Green Deal con cui si riformula su nuove basi l'impegno della Commissione Europea ad affrontare i problemi legati al clima e all'ambiente ponendo la difesa di questi ultimi come presupposto ed obiettivo trasversale di ogni futura iniziativa UE al fine «di riconciliare l’economia con il pianeta». Coerentemente a questo, la stessa strategia per la ripresa post Covid adottata con il piano Next generation UE rappresenta un impegno senza precedenti, non solo in termini di risorse finanziarie, ma soprattutto di orizzonte strategico in quanto per riparare ai gravi danni economici e sociali l’UE definisce l’obiettivo di una nuova strategia di crescita economica ecologicamente sostenibile e un modello sociale più inclusivo. Dal punto di vista finanziario a supporto del Next generation UE sono stati messi in campo 750 miliardi di euro, oltre ai 1100 miliardi previsti dal quadro pluriennale finanziario. Nell’ambito del Green Deal Europeo, il nuovo Piano di azione per l’economia circolare (COM/2020/98) e la nuova Strategia industriale europea (COM/2021/350) vanno nella comune direzione di accelerare la trasformazione industriale nel segno della transizione ecologica indicando anche che la transizione a un’economia circolare è una delle condizioni necessarie per raggiungere entro il 2050 l’obiettivo emissioni nette zero di gas serra. In tale contesto, è altret-

( 44 )

tanto importante aggiornare i profili lavorativi per creare le nuove professionalità di cui ha bisogno l’imprenditoria green. In questa direzione va l’offerta formativa di CIAK SI SCIENZA (www.ciaksiscienza.com), associazione no profit sull’ambiente, di cui è presidente Vincenza Faraco, docente di chimica e biotecnologia delle fermentazioni all’Università degli Studi di Napoli Federico II, presente nella lista dei migliori ricercatori al mondo (circa il 2%, pari a 100.000 ricercatori) del 2019 e del 2020, in base ai parametri di Scopus, riportati su Plos Biology ad ottobre 2020 (https://elsevier.digitalcommonsdata.com/datasets/btchxktzyw/2) e ottobre 2021 (https://elsevier.digitalcommonsdata.com/datasets/btchxktzyw/3), rispettivamente.


CIAK SI SCIENZA A partire dal 2020 e per il terzo anno consecutivo, propone dei percorsi professionalizzanti per creare nuovi profili di cui hanno bisogno le aziende ecosostenibili. Tre i corsi attualmente attivi: Il corso professionalizzante per esperto ambientale di strutture ricettive e turismo ecosostenibili, finalizzato a specializzare figure professionali per imprese ricettive green e sostenibili di diversi settori quali turismo, ospitalità, tempo libero, ristorazione e benessere; https://www.ciaksiscienza.com/ambiente-sostenibilita/corso-per-espertoambientale-di-strutture-ricettive-e-turi smo-ecosostenibili/ Il corso professionalizzante per esperto ambientale di imprese di servizi per specializzare figure professionali per imprese green e sostenibili di diversi settori quali sanitario, trasporti, distribuzione, consulenza e formazione; https://www.ciaksiscienza.com/ambiente-sostenibilita/corso-per-espertoambientale-di-imprese-di-servizi/ Il corso professionalizzante per esperto ambientale per specializzare figure professionali per imprese green e sostenibili di diversi settori produttivi, quali manufatturiero, automotive, imballaggi, tessile ed edilizia. https://www.ciaksiscienza.com/ambiente-sostenibilita/corso-per-espertoambientale

zione e la gestione dell’azienda in ottica di sostenibilità, il marketing e la gestione delle risorse umane in ottica di sostenibilità, l’ottimizzazione della comunicazione ambientale per valorizzare la visione sostenibile, l’igiene, i marchi e le certificazioni ambientali e le tecniche riguardanti le pratiche da adottare per migliorare l’ecosostenibilità della struttura, quali la minimizzazione della produzione di rifiuti e l’ottimizzazione della loro gestione in un’ottica di economia circolare, della risorsa idrica e dei reflui, e della qualità dell’aria, l’efficientamento e il risparmio energetico, e l’aumento delle fonti rinnovabili di energia e l’illuminotecnica, l’ecodesign, la mobilità sostenibile. Si rivolgono a diplomati di scuole secondarie di secondo grado a laureandi e laureati e a professionisti che lavorano nei suddetti settori. I corsi si seguono in modalità telematica asincrona per venire incontro alle esigenze di chi già lavora e così può seguire le lezioni quando e dove vuole, organizzando al meglio le altre attività. A seguito del superamento dell’esame, viene rilasciato l’attestato di esperto ambientale da parte dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. Oltre alla formazione di esperti ambientali, CIAK SI SCIENZA, in collaborazione con altri enti, fornisce anche supporto alle imprese che si vogliono rendere green e che si vogliano rilanciare in maniera competitiva, anche su scala internazionale, puntando sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale.

CONTATTI: VINCENZA FARACO

I corsi sono finalizzati a specializzare le competenze di consulenti, manager e imprenditori in linea con il Green Deal Europeo e la transizione ecologica, per supportare le imprese nel processo di riconversione ecologica e di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi sostenibili e circolari a cui sono obbligate. Sono altamente multidisciplinari e forniscono conoscenze sia teoriche che pratiche di ambiti diversi, quali il diritto ambientale, l’organizza-

https://www.docenti. unina.it/vincenza.faraco Email: ciaksiscienza@unina.it; Tel.: +39 375 6662968; Sito web: www.ciaksiscienza.com

( 45 )


6-8

GIUGNO 2022 BOLOGNA

47° CONGRESSO NAZIONALE ANMDO PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

APPUNTAMENTI

www.anmdo.org

21-22

18-19

19-20

FIERA DI BERGAMO

MILANO

ROMA

SETTEMBRE 2022

OTTOBRE 2022

OTTOBRE 2022

SAFETY EXPO

FORUM ISSA PULIRE

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

www.safetyexpo.it

www.forumpulire.it

www.forumcompraverde.it

21-24

3-4

FORUM COMPRAVERDE

8-11

OTTOBRE 2022

NOVEMBRE 2022

NOVEMBRE 2022

FIERA MILANO

MILANO

FIERA DI RIMINI

EXPODETERGO

MEPAIE

ECOMONDO

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

www.expodetergo.com

xxxxxx

www.ecomondo.it

15-17

22-24

NOVEMBRE 2022

NOVEMBRE 2022

PARIGI

BOLOGNA

EXPO PROTECTION

AMBIENTE LAVORO

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

www.expoprotection.com

www.fiera.ambientelavoro.it


Photo Walter Gumiero



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.