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CONFINDUSTRIA

PERIODICO ISCRITTO AL n. 58 del 01-04-2014 DEL REGISTRO DELLA STAMPA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA EDITORE ASSOSISTEMA VIALE PASTEUR, 8 - 00144 ROMA

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COVER IL NUOVO CODICE APPALTI ALLA PROVA DEI SERVIZI E DELLE FORNITURE SICUREZZA SUL LAVORO L’ANALISI RISCHI LAVORATIVI DELL’INAIL TURISMO COME COMUNICARE LA SOSTENIBILITÀ ENERGIA CREARE VALORE CON LA TRANSIZIONE ENERGETICA



EDITORIALE

di Laura Lepri

DIFFERENZIARE IL CAMPO DI AZIONE TRA LAVORI, SERVIZI E FORNITURE La riforma organica del codice redatto dal Consiglio di Stato rappresenta sicuramente un autorevole intervento che allinea la normativa anche ai più recenti indirizzi della giurisprudenza amministrativa e della normativa europea, offrendo quindi un dinamismo del tutto nuovo rispetto all’attuale impalcatura. L’ottica della semplificazione che accompagna l’intero iter e sul quale la politica sarà chiamata a dare una effettiva risposta di discontinuità applicativa con il passato, non deve però indurci a pensare che semplificazione significhi meno garanzie o controlli, meno qualità e più obiettivi raggiunti. Non vorremmo che nell’ottica della semplificazione venissero a mancare alcune caratteristiche qualificanti per la progettazione di una gara, per l’esecuzione di una gara e per la predisposizione di un’offerta congrua da parte degli operatori economici. Semplificazione infatti deve proiettarci all’interno di un codice che riduca il numero dei ricorsi e “semplifichi” la lettura delle norme lasciando poco spazio almeno sui principali istituti a dubbi interpretativi generati non dalla formulazione letterale del testo ma dal riferimento al settore per il quale sono scritti. Necessario infatti, come vedremo nella cover di questo numero, che ai fini della semplificazione si riducano al minimo i dubbi interpretativi costruendo norme differenziate tra i diversi settori che compongono il codice. Immaginare infatti una impalcatura normativa creata e costruita per il settore delle costruzioni e riproposta per l’acquisto di servizi e forniture, è insostenibile e mal si adatta al filo conduttore della semplificazione amministrativa e della finalizzazione dell’appalto. Il codice e la sua struttura su alcuni principali istituti sono ancora orientati verso il mondo dei lavori, per tanto l’impalcatura normativa trova ancora difficoltà e problematicità nell’applicazione al comparto dei servizi, in particolar modo verso quelli che rientrano nella dizione di servizio pubblico essenziale. Sarebbe infatti auspicabile che almeno per alcuni temi ci fosse una specifica applicazione che differenzi il campo di azione tra lavori, servizi e forniture. Questo permetterebbe di iniziare almeno un lavoro di separazione applicativa tra settori totalmente diversi tra loro i cui riflessi normativi come è facilmente intuibile possono essere molto diversi tra loro e addirittura creare in alcuni casi dei veri e propri “problemi applicativi”. Sarebbe quindi necessario almeno sui principali istituti dell’appalto inserire una normativa di dettaglio per i servizi e le forniture in modo tale da perimetrare gli interventi in maniera precisa e puntuale.

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OLTRE PERIODICO ISCRITTO AL N. 58 DEL 01-04-2014 DEL REGISTRO DELLA STAMPA PRESSO IL TRIBUNALE DI ROMA EDITORE ASSOSISTEMA Viale Pasteur, 8 - 00144 Roma Tel. 06.5903430 - Fax. 06.5918648 assosistema@assosistema.it DIRETTORE RESPONSABILE LAURA LEPRI PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE DANIELA BOCCADORO STAMPA RIVER PRESS GROUP SRL PUBBLICITÀ ASSOSISTEMA SERVIZI SRL GIULIA D’ADDAZIO Viale Pasteur, 8 - 00144 Roma Tel. 06.5903430 - Fax. 06.5918648 assosistemaservizi@pec.buffetti.it

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www.rivistaoltre.it

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EDITORIALE

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SOMMARIO

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IN QUESTO NUMERO

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COVER Il nuovo codice appalti alla prova dei servizi e delle forniture

8

SICUREZZA SUL LAVORO Analisi dei rischi lavorativi nelle lavanderie industriali

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ENERGIA Efficienza energetica e comunità energetiche rinnovabili

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AMBIENTE Forum Compraverde Buygreen

26

SOMMARIO NEW ENTRY FC Group, Igea, Irudek e Muse Tecnologie.

32-34

TURISMO Un’opportunità di marketing per il settore dell’ospitalità

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QUI FINANZA Aziende e comunita’ energetiche: un matrimonio possibile? RUBRICHE NUMERI APPUNTAMENTI

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COVER > Da pag. 8 a 12 Assosistema Confindustria ha prodotto un commento allo schema di decreto legislativo recante la disciplina del nuovo codice dei contratti pubblici. Il documento è utile per le istituzioni e per i ministeri per approfondire una tematica legata agli acquisti pubblici sul versante dei servizi e delle forniture che in virtù delle loro specificità necessitano di un’analisi maggiore rispetto al più noto settore delle costruzioni.

SICUREZZA SUL LAVORO > Da pag.14 a 17 Assosistema Confindustria, insieme al gruppo di lavoro della Consulenza statistico attuariale (CSA) e Consulenza tecnica salute e sicurezza dell’Inail, ha realizzato l’aggiornamento di un precedente studio dedicato all’analisi dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori nelle lavanderie industriali.

TURISMO > Da pag. 38 a 39 Assosistema Confindustria ha organizzato a Napoli, in occasione della manifestazione HospitalitySud, il convegno: “Un’opportunità di marketing per il settore dell’ospitalità: come valorizzare la qualità igienica e la sostenibilità ambientale del servizio di lavanderia industriale”.

ENERGIA > Da pag. 18 a 22 Il convegno “Efficienza energetica e comunità energetiche rinnovabili. Come creare valore cavalcando la transizione energetica”, che Assosistema Confindustria, ha organizzato a Milano per approfondire, insieme ad autorevoli esperti ed operatori del settore, i percorsi che l’intera filiera delle lavanderie industriali e dei produttori e distributori di DPI possono intraprendere nell’ambito dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili.

QUESTO NUMERO

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AMBIENTE > Da pag. 26 a 27 Il Forum Compraverde Buygreen, Gli Stati Generali degli acquisti verdi, in programma a Roma, il prossimo 17 e 18 marzo 2023.

NEW ENTRY > A pag. 32 e 34 Nuove aziende associate ad Assosistema Confindustria: FC Group, Igea, Irudek e Muse Tecnologie.

QUI FINANZA > Da pag. 42 a 43 La comunità energetica funziona più o meno come una cooperativa edilizia: attorno ad un progetto tecnico (inerente, ovviamente, l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili) si cerca di coagulare il consenso di diversi utenti; formata la compagine dei partecipanti, la comunità si dà delle regole e degli organismi direttivi ed inizia la sua vita, innanzi tutto realizzando il progetto tecnico.

APPUNTAMENTI > A pag. 46 Le principali fiere e gli eventi del settore in programma nel 2023.

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COVER IL NUOVO CODICE APPALTI ALLA PROVA DEI SERVIZI E DELLE FORNITURE: PRIME RIFLESSIONI SUI PRINCIPI GENERALI E SPECIFICI ISTITUTI DI ASSOSISTEMA CONFINDUSTRIA Assosistema Confindustria ha prodotto un commento allo schema di decreto legislativo recante la disciplina del nuovo codice dei contratti pubblici. Il documento è utile per le istituzioni e per i ministeri per approfondire una tematica legata agli acquisti pubblici sul versante dei servizi e delle forniture che in virtù delle loro specificità necessitano di un’analisi maggiore rispetto al più noto settore delle costruzioni. L’Associazione è particolarmente toccata da questo provvedimento sia per quanto riguarda l’industria dei servizi sia per quanto riguarda le forniture. In particolar modo, la parte inerente ai servizi riguarda attività rientranti tra i servizi pubblici essenziali connessi al SSN ai sensi della legge n. 146 del 1990 e dell’Accordo quadro per il SSN del 20 settembre 2001. Se ci riferiamo alla spesa del Sistema Sanitario Nazionale l’acquisto di beni e servizi vale 50 mld di euro ovvero, rappresenta la spesa più alta prima della spesa per il personale sanitario, pertanto i riflessi che l’applicazione delle norme del codice generano sulle imprese che lavorano con il SSN sono di grande importanza non solo gli operatori economici ma anche per i cittadini.

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La particolarità dei servizi pubblici essenziali connessi al SSN deriva dal fatto che, a differenza di altre industrie, questi non possono né ridurre le prestazioni né fermare la loro attività salvo incorrere nelle penali previste dal contratto, essendo essi stessi parte integrante del servizio reso alla collettività, pertanto per queste aziende merita particolare attenzione la lettura di alcuni istituti del nuovo codice, alla luce anche della difficile situazione economica presente in questo momento, legata sia alla pandemia sia ai costi di energia e materie prime. Il Codice e la sua struttura su alcuni principali istituti sono ancora orientati verso il mondo dei lavori, pertanto l’impalcatura normativa trova ancora difficoltà e problematicità nell’applicazione al comparto dei servizi, in particolar modo verso quelli che rientrano nella dizione di servizio pubblico essenziale. Sarebbe infatti auspicabile che almeno per alcuni temi ci fosse una specifica applicazione che differenzi il campo di azione tra lavori, servizi e forniture. Questo permetterebbe di iniziare almeno un lavoro di separazione applicativa tra settori totalmente diversi tra loro i cui riflessi normativi, come è facilmente intuibile, possono essere molto diversi tra loro e addirittura creare in alcuni casi dei veri e propri “problemi applicativi”.


PUBBLICHIAMO DI SEGUITO UNA SINTESI DEL COMMENTO.

ARTICOLO 221

“DELLA GOVERNANCE” L’articolo 221 del nuovo codice rubricato come “della governance”, in particolar modo i commi 8 e 9, sono dedicati specificatamente alla “governance” dei servizi, disciplinando le funzioni del CIPESS in materia di predisposizione del piano nazionale dei servizi strategici del Paese i contenuti del piano stesso. Rispetto alla precedente impostazione questa rappresenta una novità molto rilevante per il settore dei servizi e delle forniture e va nell’ottica che l’Associazione ha sempre chiesto, ovvero di un sistema di governance specifico per il comparto dei servizi e delle forniture che risultano strategici per il paese in virtù della loro attività connessa principalmente al settore industriale, sanitario nonché alla collettività.

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LA DISPARITÀ TRA SOGGETTO ECONOMICO E la concorrenza tra imprese venga letta come del taglio della spesa cosa che se applicata alla sanità pubblica lascia presagire un funzionale al raggiungimento del miglior SOGGETTO impoverimento ulteriore del SSN con una risultato che viene definito “virtuoso” dal difficoltà seria per le imprese che operano in momento che accresce qualità, diminuisce i PUBBLICO costi e aumenta la produttività, anche se questa tale mercato, rendendo sempre meno La struttura del nuovo Codice è figlia ancora di un principio di “diffidenza” e di disparità tra il soggetto economico e il soggetto pubblico. Questo è desumibile partendo dall’analisi dei principi in apertura del codice dove ad una lettura attenta si può intuire come questi siano orientati non tanto verso gli operatori del mercato ma tra le pubbliche amministrazioni, ovvero siano auto-applicativi tra medesimi soggetti. Rimanendo sempre nell’area dei principi tutta l’impalcatura del codice sembra reggersi sull’articolo 1 ovvero il principio del risultato che letto congiuntamente con l’articolo 2 di fatto sembra dirci che il risultato debba essere raggiunto ad ogni costo dal momento che è piena la fiducia nell’operato della pubblica amministrazione. Nella relazione agli articoli infatti si legge che l’articolo 1 è destinato ad operare sia come criterio prioritario di bilanciamento con altri principi nell’individuazione della regola del caso concreto, sia insieme a quello della fiducia nell’azione amministrativa come criterio interpretativo delle singole disposizioni. La relazione continua dicendo che tra gli obiettivi dei principi c’è quello di accentuare e incoraggiare lo spazio valutativo e i poteri di iniziativa delle stazioni appaltanti, per contrastare, in un quadro di rinnovata fiducia verso l’azione dell’amministrazione, il fenomeno della “burocrazia difensiva” che può generare ritardi o inefficienze nell’affidamento e nell’esecuzione dei contratti pubblici. Sempre nella relazione tecnica è singolare come

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equazione non sembra molto attenersi alla realtà e sembra mascherare di fatto l’unica finalità che è quella di “comprare” servizi o forniture a basso costo. Questo principio accostato al settore sanitario sembra mascherare una nuova spending review che ben conosciamo e di cui conosciamo benissimo anche gli effetti sui servizi sanitari. In questo momento di grande difficoltà per il settore sanitario derivante sia dalla diffusione del virus ma più in generale dai servizi ai cittadini in termini di assistenza, di posti letto disponibili e di liste di attesa sembra incomprensibile contrarre la spesa pubblica sanitaria a discapito anche della qualità del servizio. A tal proposito, attualmente la spesa sanitaria pubblica ammonta a circa 127 mld di euro pari al 7.3% del PIL nazionale, questo dato porta l’Italia ad essere l’ultima dopo Germania, Francia, Austria, Belgio, Spagna, avanti solo alla Grecia ma di poco. La spesa sanitaria pubblica in Germania rappresenta infatti il 10,91% del PIL mentre in Francia il 10.34%, pertanto una ulteriore contrazione della spesa sanitaria pubblica non può che generare una drastica e conseguenziale riduzione dei servizi alla collettività Se questo pericolo sembra essere solo paventato, la relazione tecnica invece fuga ogni dubbio ritenendo che l’applicazione di una impostazione diversa dal virtuosismo di cui sopra sarebbe irragionevole e ancor più difficile da sostenere in un contesto economico- sociale che, nel quadro di un drammatico conflitto bellico, oggi richiede una nuova leva economica, da realizzare (soprattutto) nel settore delle commesse pubbliche. Tutto questo evidenzia come l’obiettivo del codice sembra essere il risultato

interessante il lavoro con la pubblica amministrazione. Detto ciò, il comma 2 dell’articolo 9 introduce, o meglio sembra introdurre, un altro concetto molto importante sulla rinegoziazione finalizzata al riequilibrio, tanto che dispone che l’equilibrio del contratto sia quello risultante dal bando e dal provvedimento di aggiudicazione, si sta dunque facendo riferimento ad un ripristino della marginalità dedotta dai giustificativi dell’offerta? Se si, sarebbe quindi un principio nuovo forse dettato dai fattori contingenti che stanno interessando il mercato dei contratti pubblici che può sicuramente semplificare le procedure per la rinegoziazione ma purtroppo tale principio sembra di difficile applicazione rispetto alle norme restrittive previste dagli articoli 60 e 120. Di grande importanza il comma 4 dell’articolo 9, nel quale il legislatore ha esortato le stazioni appaltanti a favorire l’inserimento di clausole di rinegoziazione soprattutto in quei contratti particolarmente esposti per durata, per contesto economico di riferimento e per interferenze da sopravvenienze esterne.


ARTICOLO 60

“REVISIONE PREZZI” Con riferimento invece all’articolo 60 rubricato come “Revisione prezzi” è precisare che l’istituto della revisione infatti è normativamente strutturato per dare una risposta in termini di revisione dei prezzi per l’esecuzione dell’opera ma non per l’esecuzione di un servizio o di una fornitura. Questo è ancora più evidente nel momento in cui il comma 3 dell’articolo parla di variazione dei prezzi approvati dall’ISTAT d’intesa con il MiT esplicitando nella relazione di accompagnamento che si tratta di indici di costo di costruzione riferiti a edilizia residenziale, capannoni industriali, tronchi stradali, opere ferroviarie, opere stradali, cosicchè, prosegue la relazione tecnica, ogni lavoro possa trovare un indice più aderente e vicino alla dinamica dei prezzi. Appare quindi scontato che il sistema revisionale dei prezzi avrà effetti concreti solo nel campo delle costruzioni, per l’industria dei servizi e delle forniture invece l’istituto rischia di generare effetti se non negativi, nulli.

IL NUOVO CODICE APPALTI ALLA PROVA DEI SERVIZI E DELLE FORNITURE: PRIME RIFLESSIONI SUI PRINCIPI GENERALI E SPECIFICI ISTITUTI DI ASSOSISTEMA CONFINDUSTRIA

PUBBLICHIAMO UNA SINTESI DEL COMMENTO.

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CONFINDUSTRIA ASSOSISTEMA CONFINDUSTRIA con lo STUDIO LEGALE BRUGNOLETTI & ASSOCIATI organizza

I MERCOLEDÌ DEL NUOVO CODICE APPALTI 19 APRILE 2023 dalle ore 15 alle 17 Avv. Paola Rea L’anomalia dell’offerta nel nuovo Codice dei contratti pubblici 3 MAGGIO 2023 dalle ore 15 alle 17 Avv. Massimiliano Brugnoletti Clausola sociale, contratti collettivi e gli altri istituti giuslavoristici nel nuovo Codice

LE DUE GIORNATE FORMATIVE SONO DEDICATE AI PRINCIPALI ASPETTI APPLICATIVI DI INTERESSE PER IL SETTORE DEI SERVIZI E SI SVOLGERANNO SU PIATTAFORMA ZOOM. Per maggiori informazioni e per comunicare le adesioni: Assosistema Confindustria telefono: 065903430 – mail: assosistema@assosistema.it.


XXII

CONGRESSO NAZIONALE

FARE

LA SFIDA DEL NUOVO CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI: IL RISULTATO CHE PREVALE SULLA FORMA

Come gestire il cambiamento?

Provveditori, centrali d’acquisto, enti aggregatori, aziende sanitarie, magistratura amministrativa, università, stakeholders, ospite la politica, a confronto sulle aspettative create da questa innovativa riforma necessaria ed imposta dal PNRR.

Roma

26-27 ottobre 2023

fare

Associazioni Regionali ® delle degli Economi e Provveditori Federazione della Sanità

Hotel Barceló Aran Mantegna

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SICUREZZA SUL LAVORO ANALISI DEI RISCHI LAVORATIVI NELLE LAVANDERIE INDUSTRIALI Assosistema Confindustria, insieme al gruppo di lavoro della Consulenza statistico attuariale (CSA) e Consulenza tecnica salute e sicurezza dell’Inail, ha realizzato l’aggiornamento di un precedente studio dedicato all’analisi dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori nelle lavanderie industriali. La pubblicazione è incentrata su due aspetti complementari: l’analisi dei dati statistici relativi ad aziende e addetti assicurati all’Istituto e la descrizione del fenomeno infortunistico e tecnopatico, con l’evidenza delle principali caratteristiche che connotano gli eventi; l’analisi di specifici rischi cui possono essere esposti i lavoratori, al fine di descrivere le principali misure di prevenzione e/o di protezione (collettiva e individuale) da adottare in questo comparto produttivo. Oltre ad alcuni rischi normati dal d.lgs. 81/08 e s.m.i. (rischio biologico, rischio chimico, movimentazione manuale dei carichi, campi elettromagnetici), sono stati presi in esame anche l’assunzione di posture incongrue e i rischi correlati alle attività di manutenzione delle attrezzature di lavoro. La pubblicazione è rivolta a datori di lavoro, servizi di prevenzione e protezione, lavoratori e loro rappresentanti per la sicurezza con lo scopo di sensibilizzarli e coinvolgerli nell’attività di tutela della salute e della sicurezza nelle lavanderie industriali e di fornire alcuni spunti di riflessione per indagini future su rischi che allo stato attuale non risultano adeguatamente considerati dagli studi di settore. ( 14 )

PUBBLICHIAMO DI SEGUITO UNA SINTESI DEL COMMENTO.


IL RISCHIO BIOLOGICO NELLE LAVANDERIE INDUSTRIALI

o del settore alberghiero e della ristorazione. Dall’analisi della letteratura effettuata, non risultano a tutt’oggi disponibili pubblicazioni Nelle attività delle aventi come oggetto il rischio lavanderie industriali, biologico, i.e. infettivo, degli operatori l’esposizione degli delle lavanderie industriali. operatori ad agenti I pochissimi studi finora effettuati sui biologici è potenziale, lavoratori di questo settore sono in quanto questi non incentrati sul rischio di malattie fanno parte cronico-degenerative, come il cancro, deliberatamente del in conseguenza dell’esposizione a ciclo produttivo. sostanze pericolose, oppure sono Le principali fonti di relativi alle patologie esposizione sono muscoloscheletriche dovute a rappresentate dai posture incongrue o sollevamento tessili contaminati e dai dei carichi. La rilevata assenza di taglienti o aghi studi incentrati sul rischio biologico contaminati da fluidi cui sono esposti gli operatori del biologici lasciati settore risulta sorprendente, accidentalmente considerando che la trasmissione all’interno della microbica attraverso tessili biancheria sporca di contaminati e stata ampiamente provenienza sanitaria, che dimostrata, insieme alla possono provocare lesioni possibilità di tutti i da taglio o da punta agli microrganismi finora sottoposti operatori. a sperimentazione di La tipologia di potenziali mantenersi “vitali” sui tessuti contaminanti dipende per periodi temporali anche strettamente dai contesti molto lunghi (mesi) e di di provenienza del contaminare via contatto materiale sporco e varia a anche materiali diversi dai seconda che si tratti di tessuti. ambienti sanitari (ospedali, RSA, centri veterinari, ecc.)

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LA BIOCONTAMINAZIONE

DEI TESSILI

La letteratura di settore relativa alla biocontaminazione dei tessili è rappresentata da studi sperimentali che evidenziano come il complesso delle attività di lavanderia giochi un ruolo cruciale nel controllo della diffusione degli agenti biologici potenzialmente patogeni che contaminano la biancheria piana e i tessili confezionati. Tale diffusione è strettamente dipendente sia dalle procedure di sanificazione, disinfezione e sterilizzazione utilizzate, che da un vasto complesso di fattori che comprendono: la tipologia dei tessuti, le condizioni di stoccaggio della biancheria, l’età degli indumenti, la concentrazione e la tipologia di microrganismi contaminanti, a sua volta strettamente dipendente dalla matrice organica in cui si trovano i microrganismi (sangue, saliva, residui di alimenti, ecc.). In ogni caso, malgrado gli studi a oggi pubblicati siano finalizzati alla qualità del prodotto finale e non, come detto, alla sicurezza degli operatori, è possibile ricavarne interessanti spunti di riflessione. Alcuni studi epidemiologici suggeriscono che i tessuti abbiano un ruolo importante nella trasmissione degli agenti infettivi e numerosi patogeni sono stati identificati nei tessuti non ancora sottoposti a

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lavaggio e asciugatura (Sehulster, 2015). Salmonella typhimurium e stata rinvenuta nel 3% degli asciugamani da mani e viso analizzati in uno studio effettuato negli Stati Uniti, mentre batteri fecali sono stati frequentemente rinvenuti nelle lenzuola e nella biancheria intima. La biancheria da letto può facilitare la trasmissione di dermatiti fungine, onicomicosi e mucormicosi, una grave infezione causata da funghi Mucorales (Sundermann et al., 2019). Inoltre, una vasta varietà di virus e stata identificata nei tessili, come ad esempio Rotavirus, HAV, HBV, HIV, Coronavirus, Influenza virus e HPV (Bloomfield et al., 2011). La biancheria contaminata può contenere elminti adulti e le loro uova, con particolare riferimento a Enterobius vermicularis, che rappresenta il principale nematode infestante in Europa occidentale e negli Stati Uniti, con prevalenza finoal 50%. E’ stato dimostrato che le uova possono sopravvivere fino a tre settimane nella biancheria e nelle lenzuola (Centers for Disease Control and Prevention, 2020). In questo quadro, assume particolare rilievo la potenziale contaminazione della biancheria ospedaliera, anche in riferimento alla trasmissione di patogeni resistenti agli antibiotici, come lo Staphylococcus aureus meticillina resistente (MRSA) e gli enterococchi vancomicina

resistenti (VRE), che insieme a Clostridium difficile e Pseudomonas aeruginosa rappresentano i principali responsabili delle infezioni nosocomiali, che i pazienti acquisiscono durante la degenza e che si manifestano a più di 48 ore dal ricovero. E’ stato dimostrato che la contaminazione dei camici indossati dal personale risulta significativamente aumentata alla fine del turno di lavoro (Owen e Laird, 2020).

RISCHIO CHIMICO


IL RISCHIO DERIVA DALL’ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI (SOSTANZE O MISCELE) PERICOLOSI PRESENTI SUL LUOGO DI LAVORO. IL D.LGS. 81/08 E S.M.I. TRATTA IL RISCHIO CHIMICO NEL TITOLO IX, SUDDIVISO IN: • Capo I - Protezione da agenti chimici. • Capo II - Protezione da agenti cancerogeni e mutageni. • Capo III - Protezione dai rischi connessi all’esposizione ad amianto.

IL CAPO III ESULA DALLA PRESENTE TRATTAZIONE. AI SENSI DELL’ART. 222 DEL SUDDETTO DECRETO, SONO PERICOLOSI: • gli agenti chimici che soddisfano i criteri di classificazione in una o più classi di pericolo fisico o di pericolo per la salute di cui al regolamento (CE) n.1272/2008 (CLP - Classification, Labelling and Packaging); • gli agenti chimici che, pur se non classificati come pericolosi, possono rappresentare un rischio per la salute o la sicurezza dei lavoratori a causa di loro proprietà chimico-fisiche, chimiche o tossicologiche e del modo in cui sono utilizzati o presenti sul luogo di lavoro, compresi gli agenti chimici cui è stato assegnato un valore limite di esposizione professionale.

RISCHIO DA ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI

INFORMAZIONI IMMEDIATE SUI PERICOLI ASSOCIATI A UNA SOSTANZA O MISCELA SONO RIPORTATE SULLA RELATIVA ETICHETTA, CONTENENTE I SEGUENTI DATI: • per le sostanze: nome della sostanza; • per le miscele: nome commerciale o designazione, sostanze pericolose presenti e loro concentrazione o intervalli di concentrazione; • denominazione, indirizzo e recapito del fabbricante, importatore o distributore; • quantità; • pittogrammi di pericolo; • indicazioni di pericolo (frasi H e/o EUH); • consigli di prudenza (frasi P); • avvertenza; • indicazioni supplementari, se previste.

Negli ultimi anni alcune lavanderie, in particolare quelle maggiormente strutturate, si sono attrezzate con linee di trasporto aeree dei capi che non richiedono l’intervento diretto degli operatori e sistemi di tracciabilità del materiale a radiofrequenza (RFID), che utilizzano transponder-chips. Il d.lgs. 81/08 e s.m.i., Titolo VIII, Capo IV, stabilisce i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori contro i rischi per la salute e la sicurezza derivanti dall’esposizione a campi elettromagnetici, dove per “campi elettromagnetici”, si intendono campi elettrici statici, campi magnetici statici e campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici variabili nel tempo con frequenze sino a 300 GHz. Tali campi sono in grado di produrre sul corpo umano effetti diretti, quali ad esempio effetti termici di riscaldamento dei tessuti, stimolazione di muscoli, nervi e organi sensoriali o insorgenza di correnti interne agli arti, oppure effetti indiretti per interferenza con dispositivi medici elettronici impiantati o portati sul corpo. Ai sensi dell’art. 208 del d.lgs. 81/08 il datore di lavoro è tenuto a mantenere l’esposizione dei lavoratori al di sotto dei valori limite.

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ENERGIA COME CREARE VALORE CAVALCANDO LA TRANSIZIONE ENERGETICA Assosistema Confindustria ha organizzato al Palazzo Isimbardi di Milano, lo scorso 6 marzo, il convegno dal titolo: “Efficienza energetica e comunità energetiche. Come creare valore cavalcando la transizione energetica”. L’evento è stato l‘occasione per approfondire, insieme ad autorevoli esperti ed operatori del settore, i percorsi che l’intera filiera delle lavanderie industriali e dei produttori e distributori di DPI possono intraprendere nell’ambito dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili. Il tema è strettamente attuale, considerati i rincari di energia e gas che hanno colpito le industrie e tutti i settori economici. In apertura dei lavori, il Presidente di Assosistema Confindustria, Egidio Paoletti, ha detto: “Abbiamo deciso di coinvolgere in questo percorso di attenzione verso i temi energetici non solo le lavanderie industriali ma l’intera fi-

liera dei produttori di macchinari, produttori del tessile e prodotti chimici perché sono temi che interessano tutti noi. Sul tema energetico l’Associazione sta investendo molto per fornire al settore una risposta a quella che purtroppo è stata un’ondata di aumenti che ci ha travolto. Abbiamo avviato corsi sull’efficientamento energetico, sul ruolo dell’energy manager e sulla diagnosi energetica. Ma c’è ancora tanto che possiamo fare, la volontà è, infatti, quella di continuare a studiare e valorizzare i percorsi fin qui fatti sul tema energia per offrire proposte ed opportunità alle nostre imprese”. Dopo il Presidente Paoletti, il Direttore Generale di Assosistema Confindustria, Matteo Nevi, ha presentato i dati del settore, l’andamento dei prezzi di energia elettrica e gas naturale e l’impatto che gli aumenti hanno avuto sulle lavanderie industriali negli ultimi quattro anni.

ENERGIA ELETTRICA

ANDAMENTO PREZZI ENERGIA ELETTRICA E GAS NATURALE

GAS NATURALE

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ANDAMENTO PREZZI ENERGIA ELETTRICA E GAS NATURALE

PREZZI MEDI (Euro/MWh)

DIFFERENZE % TRA 2022 RISPETTO A

IMPATTO AUMENTO ENERGETICI SUL SETTORE DELLE LAVANDERIE INDUSTRIALI

2022

2021

2021

2020

2019

2020

2019

Incidenza media costi energetici (energia + gas naturale) su ricavi in un bilancio-tipo di una lavanderia industriale considerando ricavi bloccati al 2019. 2019

STIMA 2022

6,09%

25,58%

Utilizzando l’incidenza dei vettori energetici (costi su ricavi) stimati per il 2022 e prendendo a riferimento i dati Cerved sul turnover del comparto nello stesso anno, si stima che l’aggravio dei costi energetici rispetto al 2019 è pari a: PROSPETTO COSTI ENERGETICI E CONFRONTO TRA 2019 E 2022 Fatturato comparto (aggregato) 2019

Euro 1.705.000.000

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A seguire, si è svolta la tavola rotunda con gli interventi di Vittorio Cossarini, Presidente AssoESCO, Marco Rossi, EGE, Energy & Sustainability manager e General Manager Etanomics Italia, Silvia Ferrari, ENEA, Sandro Bagatti, Vice Presidente Inti Rete Imprese invitato Eni Plenitude) e Marco Devetta, Sogesca.

Vittorio Cossarini è Presidente di AssoESCO, community delle aziende italiane accomunate dalla missione comune di promuovere, realizzare e facilitare il finanziamento di interventi di decarbonizzazione ed efficienza energetica al fine di ridurre l’impatto ambientale ed economico dei consumi energetici. Cossarini ha anticipato i temi della tavola rotonda, spiegando cosa sono le ESCo-Energy Service Company, società che promuovono interventi finalizzati a migliorare l'efficienza energetica, assumono su di sé il rischio tecnico dell'iniziativa, liberano il cliente finale da ogni onere organizzativo e individuano una soluzione finanziaria alimentata dal risparmio generato. I risparmi economici ottenuti vengono condivisi fra la ESCO ed il cliente finale con diverse tipologie di contratti. EGE, Esperti in Gestione dell’Energia, ed ESCo (Energy Service Company) sono professionisti e società certificate in grado di guidare le organizzazioni in questo complesso scenario, ad esempio, attraverso la realizzazione di contratti EPC, che, in estrema sintesi, sono contratti privati a garanzia del risultato dove la remunerazione stessa della ESCo deriva dai risultati effettivamente ottenuti. Nell’ecosistema energetico in cui viviamo stanno prendendo piede interessanti configurazioni: le CER (comunità di energia rinnovabile). Le CER rendono possibile una effettiva remunerazione dell’energia, prodotta da impianti FER e utilizzata dalla comunità, portando diversi vantaggi: economici sociali ed ambientali.

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Marco Rossi, EGE, Energy & Sustainability manager e General Manager Etanomics Italia, ha spiegato come si può intraprendere il percorso verso l’efficienza: “Tecnologie, professionalità, prassi da amalgamare tra loro per attuare effettive politiche di riduzione del consumo di energia primaria e delle emissioni già oggi esistono. La sostenibilità energetica è infatti un mosaico tecnologico, comportamentale e strutturale, di sistema quindi. La difficoltà sta nella messa a terra. L’indicazione è quella di monitorare costantemente il mercato e le soluzioni. Sottolineo, infine, la centralità della figura dell’Energy Manager: professionista che deve essere in grado di guidare le organizzazioni in questo virtuoso percorso verso l’efficienza”. Silvia Ferrari, ENEA, ha spiegato cosa è la Comunità energetica rinnovabile, CER: un soggetto giuridico autonomo (ad es. associazione, fondazione, ente del terzo settore, cooperativa, cooperativa benefit, consorzio, partenariato, organizzazione senza scopo di lucro) che, agendo a proprio nome, può esercitare diritti ed essere soggetto ad obblighi. È inoltre proprietaria degli impianti di produzione o ne ha la piena disponibilità. Gli azionisti o membri che esercitano potere di controllo sono: persone fisiche, piccole e medie imprese (PMI), purché la partecipazione alla CER non costituisca l’attività commerciale e industriale principale, enti territoriali o autorità locali, ivi incluse le amministrazioni comunali, gli enti di ricerca e formazione, gli enti religiosi, del


terzo settore e di protezione ambientale nonché le amministrazioni locali contenute nell’elenco ISTAT. Lo statuto o l’atto costitutivo devono prevedere: come oggetto sociale prevalente quello di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai propri membri o alle aree locali in cui opera, piuttosto che profitti finanziari; una partecipazione alla comunità aperta e volontaria; che la comunità sia autonoma ed effettivamente controllata dai membri stessi, il mantenimento dei diritti di cliente finale, compreso quello di scegliere il proprio venditore; l’individuazione di un soggetto responsabile del riparto dell’energia elettrica condivisa. Il ruolo degli attori: consumatore (membro della CER); prosumer: consumatore e produttore (membro della CER); produttore interno (membro della CER) o esterno (non membro della CER); esterno che mette a disposizione impianti o superfici (spazi) a beneficio della CER (non membro della CER). Possono essere coinvolti soggetti esterni per installazione e manutenzione degli impianti e per gestione e monitoraggio della CER. La nuova legislazione esplicita come, lato utenti, la CER possa avere come scopo non soltanto l’autoproduzione e condivisione dell’energia prodotta dai propri impianti FER, ma possa erogare anche altri servizi, tra cui: efficienza energetica;

servizi di ricarica di veicoli elettrici; servizi di vendita al dettaglio dell’energia elettrica; servizi ancillari di rete e di flessibilità (della domanda e della produzione). Sandro Bagatti, Vice Presidente Inti Rete Imprese (invitato Eni Plenitude), ha spiegato la metodologia di lavoro basata sul project management di INTI Rete Imprese. Per ciascun cliente la prima parte della metodologia fino all’accettazione della proposta è a carico di INTI Rete Imprese. Il cliente inizia a rimborsare l’investimento a seguito della fine del contratto nelle modalità che verranno concordate insieme. Questa metodologia contrattuale, secondo le vigenti normative, non va a modificare il profilo di rischio finanziario del cliente verso gli istituti di credito e/o entità finanziare in quanto non è un finanziamento classico come il leasing. Infine, Marco Devetta, Sogesca, società di ingegneria e consulenza attiva nei settori ambiente, efficienza energetica, qualità, salute e sicurezza sul lavoro e in altri settori integrati, ha illustrato le opportunità offerte dai Fondi Europei 20212027 per l'efficienza energetica delle imprese: finanza agevolata, Fondi UE a gestione indiretta e diretta, PNRR Next Gen EU. A partire dalla pandemia di COVID abbiamo cominciato a familiarizzare anche con i fondi euro-

CI SONO MOLTE OPPORTUNITÀ PER FINANZIARE INVESTIMENTI IN EFFICIENZA ENERGETICA E FONTI RINNOVABILI IN AMBITO AZIENDALE, ALCUNE PIÙ FACILI DA APPROCCIARE, ALTRE MENO. LA FINANZA AGEVOLATA NAZIONALE OFFRE GLI STRUMENTI PIÙ ACCESSIBILI, TRA CUI SPICCANO IL CONTO TERMICO, I TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA O LE VARIE FORME DI CREDITO DI IMPOSTA PER LA RICERCA, LO SVILUPPO E L’INNOVAZIONE.


pei veicolati dal piano nazionale di ripresa e resilienza. Il PNRR ha una funzione di sviluppo complessivo del sistema energetico nazionale e, per questo, si concentra soprattutto su temi e progetti strategici che spesso non sono dedicati alle singole aziende, magari di piccole o medie dimensioni. I fondi europei, tuttavia, sono organizzati in una logica di complementarietà in modo da generare opportunità per tutti i livelli di innovazione e di copertura territoriale. Ogni regione italiana ha una dotazione di fondi (detti indiretti) organizzata in piani operativi regionali (POR) che servono a programmare i temi che saranno oggetto di bandi destinati alle imprese del territorio. Tutti i POR italiani prevedono un asse dedicato all’energia: in Lombardia, ad esempio, saranno presto pubblicati bandi per l’efficientamento energetico degli edifici e degli impianti produttivi delle imprese (azione 2.1.3 del POR), la produzione di energia da fonti rinnovabili (azione 2.2.1) e per il sostegno alla diffusione delle comunità energetiche. La Regione Friuli Venezia Giulia, invece, ha già pubblicato un bando simile in scadenza il 15 giugno. A seconda di dove si trova l’azienda o l’impianto produttivo è opportuno monitorare o farsi aiutare a monitorare quali sono i bandi previsti dalla Regione di riferimento. Infine, esistono i programmi europei gestiti direttamente dalla Commissione Europea o da una sua agenzia. Di solito questi programmi finanziano progetti che prevedano la partecipazione di enti che si trovano in paesi europei diversi in modo da favorire la cooperazione internazionale. Tuttavia esistono programmi come LIFE, il programma dedicato all’ambiente, che finanzia anche progetti di carattere nazionale, purché abbiano un impatto anche sulle politiche europee; oppure l’EIC accelerator che finanzia singole aziende che abbiano progetti di sviluppo altamente innovativi. In conclusione, è importante valutare l’investimento che si vuole avviare, la tipologia di costi che si vuole sostenere (macchinari, personale, formazione, consulenza esterna, etc.) e il livello di innovazione del progetto in modo da trovare lo

strumento o gli strumenti che più sono funzionali all’ottenimento di risorse finanziarie che possono avere la forma di contributo, tasso di interesse agevolato o credito di imposta.

ACCORDO ASSOSISTEMA CONFINDUSTRIA CON INTI RETE IMPRESE Assosistema Confindustria con INTI Rete Imprese hanno siglato un accordo per la progettazione e realizzazione di servizi di efficienza energetica, riqualificazione energetica degli edifici, impianti di produzione industriale, impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, destinati ai propri soci. Il progetto, che è stato anticipato nei contenuti in occasione del convegno della scorsa edizione di Ecomondo e del convegno del 6 marzo 2023, nasce per dare un’opportunità e proposte di soluzione ai problemi legati ai rincari di energia e gas che hanno colpito le industrie associate. INTI è una rete di aziende italiane che opera nel mondo della green economy e dello sviluppo sostenibile. INTI Rete Imprese ha sottoscritto accordi di collaborazione commerciale e finanziaria con fondi di investimento italiani ed è partner tecnico di Eni Plenitude per lo sviluppo di progetti di efficienza energetica nelle varie realtà imprenditoriali e sociali del paese, attraverso lo strumento dell’Energy Performance Contract (EPC). L’EPC prevede il finanziamento diretto dei progetti in modalità project financing, seguento di criteri della finanza sostenibile ESG (Environmental, Social and Governance).

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LE IONA Z A D LIRE PUBB

I PRINCIPALI VANTAGGI DELLA LINEA AUTOMATICA DI LAVORAZIONE SPUGNE Da molti anni, Kannegiesser allestisce e trasforma lavanderie industriali di tutto il mondo in imprese all'avanguardia, con automazione intelligente e processi efficienti. Come uno dei principali innovatori nel settore, Kannegiesser ha riconosciuto tempestivamente le sfide del mercato e sviluppato delle soluzioni su misura per modernizzare l'intero processo della lavanderia. Grazie a decenni di esperienza e a un'intensa attività di sviluppo, Kannegiesser è in grado di fornire strumenti innovativi e robotica avanzata per l'automazione della lavanderia, aprendo la strada a una nuova era.

LA LINEA AUTOMATICA PER LA LAVORAZIONE DELLE SPUGNE: ROBOFEED La linea automatica per il finissaggio delle spugne con il Robofeed della Kannegiesser è in grado di piegare, smistare e accatastare automaticamente lotti di asciugamani misti provenienti da alberghi e ospedali. La linea è composta dal robot di introduzione Robofeed RFT, recentemente sviluppato e testato sul campo, e dalla piegaspugne Speedline XFM. Il Robofeed è equipaggiato con un sistema a telecamere all'avanguardia che consente a una pinza servocomandata di riconoscere ogni singolo capo, separarlo e inviarlo alla piegaspugne con la massima velocità.

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VANTAGGI PRINCIPALI Più occupazione in altre aree di lavanderia Automatizzando il processo di introduzione, gli operatori sono liberi di svolgere altre attività importanti, come ad esempio il controllo qualità o la preparazione dei lotti in spedizione.

Prestazioni costanti Naturalmente, le prestazioni degli operatori all’introduttore variano e di solito diventano meno produttive nel corso del turno a causa della stanchezza. L'automazione impedisce che il processo di introduzione rallenti il processo di lavoro in lavanderia.

Ampia gamma di articoli lavorati La linea di lavoro della biancheria asciutta elabora lotti fino a quattro articoli diversi che differiscono in larghezza o lunghezza senza compromettere la produttività. La funzione ColorSort è disponibile come opzione per smistare diversi articoli in tinta unita che non differiscono per dimensioni.

Prestigio per i collaboratori Lavorare in una struttura all'avanguardia, dotata di tecnologie avanzate come la robotica e i sistemi di controllo intelligenti, non ha nulla a che vedere con il lavoro estenuante di una normale lavanderia manuale. I collaboratori indubbiamente apprezzeranno le postazioni di lavoro ergonomiche e saranno orgogliosi di far parte di un'azienda innovativa e lungimirante.

Nello sviluppo della linea robotizzata per le spugne, Kannegiesser ha dato importanza alla perfetta integrazione nella logistica della lavanderia. Che cosa significa? In sostanza permette all'azienda di automatizzare l'intero processo tra lo smistamento della biancheria sporca e la spedizione: dopo la cernita, gli asciugamani vengono sottoposti automaticamente alle fasi di lavaggio, idroestrazione e asciugatura con i programmi di lavorazione ottimali memorizzati nel database. Un sistema di smistamento e stoccaggio della biancheria pulita trasferisce poi i lotti con gli asciugamani alla linea della biancheria asciutta, che introduce, piega, smista e accatasta ogni singolo articolo. Infine, il sistema Vectura per la gestione automatica dei pacchi di biancheria piegata, trasporta ogni pacco su un sistema di convogliamento a nastri verso una stazione centrale di raccolta, dove l'operatore vede sul display a quale cliente appartiene il rispettivo pacco. Questo sistema facilita l'assegnazione corretta di tutti i pacchi da parte del personale e garantisce consegne complete e puntuali. Al fine di sfruttare al massimo i vantaggi della linea automatica per le spugne, sono necessari una logistica supportata da database e un sistema sospeso di smistamento e stoccaggio monorotaia a sacchi. Tuttavia, se la logistica non è ancora completamente automatizzata, è anche possibile caricare i lotti manualmente.

Ridotto rischio di contaminazione L'eliminazione dell'introduzione manuale elimina una potenziale fonte di contaminazione. Il minor numero di contatti tra il prodotto pulito e il personale garantisce uno standard igienico più elevato. In una lavanderia robotizzata, l'unico contatto che gli operatori hanno con gli asciugamani puliti è quando preparano i contenitori per la spedizione alla fine del processo.

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AMBIENTE A MAGGIO: IL FORUM COMPRAVERDE BUYGREEN, UN’EDIZIONE PRIMAVERILE RICCA DI APPUNTAMENTI E NOVITÀ Si svolgerà a Roma il 17 e il 18 maggio nello storico Palazzo WeGil la diciassettesima edizione del Forum Compreverde Buygreen, la manifestazione di riferimento in Europa per le politiche, i progetti, i beni e i servizi di Green Procurement, pubblico e privato, promossa dalla Fondazione Ecosistemi. Un programma ricco di interventi accompagna le novità di questa diciassettesima edizione che, per la prima volta, si svolge nel mese di maggio. Lo spostamento delle date della manifestazione, che tradizionalmente si teneva ad ottobre, rafforza oggi ulteriormente la fruibilità e il contributo che il Forum offre nell’ambito degli acquisti verdi e, più in generale, della transizione ecologica del Paese.

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Ma è lo slogan “Cambia gli acquisti non il clima”

CAMBIA GLI ACQUISTI NON IL CLIMA

l’elemento portante dell’intera manifestazione: “Un messaggio forte - dichiara Silvano Falocco, direttore generale del Forum Compraverde - perché la sosteni-

bilità sia concepita non come una retorica ma come una pratica di trasformazione, che investa anche gli acquisti, il terreno più ostico nelle organizzazioni”.

La GPP Academy, momenti di formazione all’interno del Forum

Il Forum che vede a confronto i principali attori coinvolti nella diffusione degli acquisti di beni e servizi sostenibili e nella conversione ecologica e sociale delle catene di fornitura porterà sul palco diversi temi senza mai allontanare il focus dal

• PNNR • IL PRINCIPIO DNSH

(Do No Significant Harm)

• LA TRANSIZIONE ECOLOGICA GIUSTA Durante le due giornate ruolo importantissimo nell’ambito formativo è svolto dalla GPP Academy con le sessioni formative e informative sulle novità legislative, i progetti e le buone pratiche di sostenibilità.


Il Direttore Generale di Assosistema Confindustria Matteo Nevi all’edizione 2022 del forum

INTERVISTA A SILVANO FALOCCO, DIRETTORE GENERALE DI FORUM COMPRAVERDE BUYGREEN E DELLA FONDAZIONE ECOSISTEMI Quali sono oggi i punti di forza del Forum Compraverde Buygreen? Il principale punto di forza del Forum Compraverde è il suo essere concepito non come un convegno, una vetrina, ma come un luogo di lavoro collettivo, un laboratorio, nel quale migliorare le competenze e costruire le relazioni necessarie a svolgere meglio il proprio lavoro quotidiano sugli appalti e sugli acquisti. Chi viene al Forum si immerge totalmente, per due giorni, nelle questioni che si trova di fronte l’operatore, pubblico o privato, che vuol migliorare la consapevolezza, ambientale e sociale, delle sue scelte d’acquisto.

Il Forum ha alle sue spalle ben 16 edizioni cosa è cambiato nel corso di questi anni all’interno della manifestazione? Il Forum Compraverde, nel corso degli anni, ha subito un’evoluzione che rispecchia il ruolo crescente che le politiche per il Green Deal hanno assegnato al Green Public Procurement: da strumento volontario per una Pubblica Amministrazione virtuosa a strumento, obbligatorio nelle intenzioni dell’Unione Europea, per il rafforzamento dell’uso strategico degli appalti pubblici nella direzione della sostenibilità ambientale - per la riduzione delle emissioni dei gas serra, l’economia circolare e la tutela della biodiversità – e sociale, per il rispetto dei diritti sociali e umani lungo le catene del valore.

Silvano Falocco, direttore generale Forum Compraverde Buygreen

Il Forum Compraverde Buygreen è promosso da Ecosistemi con il patrocinio e la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la Regione Lazio, in partnership con Legambiente, Agende 21 Locali Italiane, Confindustria, Ali, Fairtrade e Confcooperative. Il programma del Forum Compraverde Buygreen 2023 è on line su: www.forumcompraverde.it/

Come si inserisce il Forum nel contesto europeo e/o internazionale? Il Forum Compraverde è il principale evento europeo in materia di Green Public Procurement ed è normale che sia così vista la leadership del nostro paese nel prevedere l’obbligatorietà, con l’articolo 34 del Codice dei Contratti Pubblici peraltro sostanzialmente confermato dall’articolo 57 del nuovo Codice degli Appalti, dell’adozione dei Criteri Ambientali Minimi nelle procedure di gara. Proprio per questa ragione la DG Ambiente dell’Unione Europea ha sempre segnalato l’evento tra le migliori pratiche di diffusione degli appalti verdi. Il Forum Compraverde si è inoltre trasformato in un rilevante snodo per concretizzare progetti e campagne europee in materia ambientale.


SAFETY IL MASTER IN SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO ITCILO

L'UNIVERSITÀ DI TORINO, IN COLLABORAZIONE CON IL CENTRO INTERNAZIONALE DI FORMAZIONE DELL'ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DEL LAVORO (ITCILO), HA ORGANIZZATO UN MASTER IN SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO DA GENNAIO A MARZO 2023 PER LA DURATA DI 11 SETTIMANE.

Il programma del Master, che si svolge in lingua inglese, comprende sessioni di formazione su tutti gli argomenti e le discipline pertinenti alla salute e sicurezza sul lavoro, che si esplicano in una fase di formazione a distanza e in un periodo in presenza nel campus dell'ITCILO a Torino, seguito da un'altra fase a distanza per la preparazione della tesi. Sono previste, inoltre, visite di studio in 13 diversi contesti produttivi per offrire un'interazione diretta con gli esperti del settore. Il Master è rivolto igienisti, medici, chimici, ingegneri, ispettori, professionisti e funzionari, con un titolo universitario ma senza una precedente specializzazione in sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, che lavorano o desiderano lavorare come specialisti in questo settore.

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Claudio Galbiati, Presidente della sezione Safety di Assosistema Confindustria, ha contribuito alla realizzazione di quest’ultima edizione del master. In particolare, Galbiati ha curato una giornata di formazione, organizzata con un approfondimento sulla regolamentazione, sugli standard, sulla selezione e sull'uso dei Dispositivi di protezione individuale che rappresenta un argomento molto importante per il programma del Master. I partecipanti, provenienti da varie parti del mondo (Camerun, Cina, Francia, Germania, Ghana, India, Giamaica, Kenia, Messico, Mozambico, Paesi Bassi, Perù, Portogallo. Ruanda, St Vincent, Tanzania, Tailandia, Zambia, Zimbabwe), avevano background, competenze ed esperienze diverse, offrendo ognuno le proprie conoscenze del settore dei DPI e della salute e sicurezza sul lavoro.


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EVENTI AL VIA ISSA PULIRE 2023 Fervono i preparativi per ISSA PULIRE 2023, la fiera che da oltre 30 anni rappresenta il più importante luogo d’incontro per l’intera filiera della pulizia professionale e della sanificazione, dalla produzione di macchine e attrezzature all’erogazione dei servizi. ISSA PULIRE a partire da questa edizione, trova una nuova casa nel quartiere fieristico di Fiera Milano Rho.

iamo il Padiglione ampia; tra queste indich più i de za sen pre la di una nuova area ISSA PULIRE 2023 vedrà Disinfestando, si tratta e ali on azi ern int li ria ust infestazione, e importanti gruppi ind dicata al settore della Dis de e ch settore lato tra ISSA PULIRE delle aziende leader di oggetto di un accordo sig a tiv ova inn ed ta , organizzatore di esporranno la più comple NETWORK e Sinergitech dotti pro , ure zat rez att , ine l settore del Pest gamma di macch attività di formazione ne e ti en um ti, str ntrol. L’idea è quella di detergenti e disinfettan Management e Pest Co le, na sio fes pro a lizi luogo tutti gli componenti per la pu raccogliere in un unico nti bie am gli de e on azi ific della pulizia e l’igiene e la san operatori professionali la ta sen pre rap e ch ra, tdoor e realizzare indoor e outdoor. La fie sanificazione indoor e ou in cui ale on azi ern int ma for complessiva a più evoluta piatta una sinergia nell’offerta e ch an à sar , no ontra e visitatori. domanda e offerta si inc beneficio di espositori di , ing ork tw ne di , un luogo di formazione ione grazie ad un lgerà in condivisione e di rifless ISSA PULIRE 2023 si svo . nti eve di to ses lin TTO FOOD”, un ricco pa contemporanea con “TU rtata mondiale che nto internazionale di po eve da ta rappresen qualificata in Il tema della sicurezza rappresenta l’offerta più nti ssa ere int più uti ntare e che sempre uno dei conten di ecosistema agro-alime ni mi ter dispositivi di riferimento per della fiera. L’utilizzo di si colloca come punto di gie olo tod me di e I) di prodotti di qualità, protezione individuale (DP produttori e distributori di nti me ele gli o tan d and beverage. Un specifiche rappresen r l’intera filiera del foo pe l de e on azi nell’erog ano i più importanti prevenzione più efficaci luogo al quale partecip o lizz uti to ret cor o tributori, servizio di pulizia. Il lor operatori del settore: dis lla de io ciz ser ll’e ne i, tor zi di prossimità, negozi protegge gli opera importatori, GDO, nego a all rito rife io ch ue ris Out of Home, ma loro attività, da qualunq gourmet, food service, ti, an Gu . oro lav sul erogatrici di salute e alla sicurezza ristoranti, bar, imprese e ch an ise div e e e protettiv . mascherine, occhiali, tut servizi di ristorazione ecc maggiormente tti do pro i tra o son , da lavoro lizia professionale e E 2023 utilizzati nei servizi di pu L’ingresso a ISSA PULIR azione alla rel in te en tam ura acc li vanno scelti è gratuito e riservato ag o in questo modo sol E’ . sta hie ric e si ne ch zio , re presta l setto tori di operatori de era op gli ti tut a tire ran sito di che possiamo ga possono registrare sul ma sicurezza ssi ma di i ion diz con in lavorare manifestazione: . nza icie eff na pie in ed ire.com.

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F.C. GROUP F.C. GROUP è un nuovo socio aggregato di Assosistema Confindustria che partecipa ai lavori delle sezioni: Servizi Turistici Integrati, Servizi Sanitari Integrati, Safety e Workwear. La F.C. Group S.r.l. è un’azienda specializzata nella cernita, nel recupero e nel rammendo di biancheria da scarto per lavanderie industriali, oltre che nel servizio di confezionamento di capi da lavoro e per comunità. F.C. Group srl opera nel campo sartoriale da circa 30 anni. Negli ultimi dieci anni si è fatta strada nel campo delle grandi lavanderie industriali che noleggiano biancheria ed abiti da lavoro, per aver ideato e processato il sistema Ecotrim, ossia il recupero e riciclo della biancheria da scarto attraverso un processo di trasformazione unico in Italia. Il sistema consente di ritirare la biancheria di scarto e recuperarla trasformandola in biancheria nuova, pronta per essere riutilizzata. Il processo consente di realizzare un recupero annuo della biancheria da scarto del 70% documentabile attraverso medie giornaliere chiare e dettagliate. Il recupero dei tessili permette di risparmiare risorse necessarie alla produzione di nuovi tessili, reimmettendoli nel circolo del noleggio o vendita ad un costo notevolmente inferiore del nuovo. Consente però anche di salvaguardare l’ambiente: basti pensare che per coltivare 1kg di cotone si usano 14,7 gr di pesticidi, senza contare l’acqua, l’energia, l’azoto.

IGEA LAVANDERIE INDUSTRIALI IGEA è un nuovo socio effettivo della sezione Servizi sanitari integrati e Servizi Turistici Integrati di Assosistema Confindustria. La lavanderia Igea è presente nel settore delle lavanderie per enti e comunità dal 1962. La crescita dell’Azienda è stata in questi decenni parallela al passaggio dal trattamento interno della biancheria ad uso pubblico all’affidamento della stessa ad operatori specializzati, le lavanderie industriali, appunto. L’Igea è stata pioniera, sul territorio, di questo cambiamento. La società, nata come lavanderia per ristoranti ed alberghi, è adesso specializzata nel servizio ad aziende ospedaliere, comunità, case di cura e case di riposo, ed è tra le più quotate in Sicilia in materia di capacità produttiva e qualità, unitamente a poche altre. L’Igea Srl ha la sua sede operativa in un insediamento industriale di recente realizzazione, in Contrada Valcorrente, a Belpasso, in cui le attività produttive sono organizzate secondo criteri di rigida separazione fisica tra i vari cicli di trattamento della biancheria sulla base della natura della stessa e della sua provenienza. La dotazione in macchinari è all’avanguardia per garanzia di igiene e di rispetto delle caratteristiche originarie del tessuto. Da una parte essi garantiscono un minimo intervento degli operatori e riducono quindi il rischio di contaminazione, dall’altra permettono di trattare il singolo capo rispettandone la forma. Tali obiettivi sono raggiunti attraverso una differenziazione della portata delle macchine lavatrici, nonché delle metodologie di asciugatura e di stiratura. Una rete di impianti all’avanguardia garantisce da una parte l’ottimizzazione e la continuità dell’attività produttiva, dall’altra il rispetto di tutte le norme ambientali del settore.


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IRUDEK ITALIA Irudek Italia è un nuovo socio effettivo delle Sezioni Workwear e Safety di Assosistema Confindustria. La Irudek Italia, fondata nel luglio del 2010, è la sede italiana della Irudek Group. Si occupa dei Dispositivi di Protezione Individuale ed è specializzata in particolare nella produzione di dispositivi anticaduta e di linee vita, con il brand Irudek ed inoltre di dispositivi di protezione del capo, per la protezione respiratoria, visiva ed uditiva (mascherine monouso, tute, caschi e visiere, berretti, auricolari, ecc), con il brand Irudek Protection. Attualmente la Irudek gestisce i clienti europei attraverso le due principali sedi: in Spagna con la Irudek 2000 ed in Italia mediante la Irudek Italia. Strategiche inoltre sono le sedi operative in Portogallo, in Inghilterra, in Polonia per la gestione dell’Est Europa, in Brasile ed in Colombia per i paesi del Sud-America ed in India per i mercati del Medio-Oriente, vendendo così i propri dispositivi in oltre 50 Paesi. Dispone di siti produttivi di proprietà con oltre 2.000 mq di installazioni e magazzini automatizzati, realizzati con strumenti e tecnologia all’avanguardia per offrire un servizio sempre migliore. La Irudek ha la certificazione ISO 9001:2008 come azienda che disegna, progetta, produce ed installa linee di vita e DPI anticaduta per i lavori in quota emessa dal TUV Management Service, che garantisce la qualità degli interi processi produttivi. Inoltre, mediante un Promoter, importante è l’azione di presentazione, formazione ed addestramento svolte direttamente presso i Clienti e gli Utilizzatori Finali. La Direzione della Irudek Italia considera la qualità un elemento fondamentale della strategia aziendale e ne promuove il rispetto a tutti i livelli dell’organizzazione. Irudek è sinonimo di sicurezza e garanzia, avallata da anni di esperienza e dai numerosi Clienti che hanno deposto la loro fiducia. Grazie a tutti, continua è la ricerca di nuovi prodotti che si adattano meglio alle necessità individuali, per ciascun tipo di lavoro e lavoratore.

MUSE TECNOLOGIE Muse Tecnologie è un nuovo socio aggregato che partecipa ai lavori delle sezioni Safety e Servizi Sanitari Integrati di Assosistema Confindustria. MUSE Tecnologie è un’azienda che opera nel settore della sanità pubblica, privata e nel settore ambientale, orientata all’erogazione di servizi di consulenza, assistenza tecnica e fornitura di soluzioni tecnologiche innovative. Nello specifico, l’azienda realizza controlli su cappe a flusso laminare e BioHazard, test di contenimento tramite KI Discuss, verifica integrità ed efficienza filtri, DOP Test UNI EN 12469, controlli su cappe chimiche, test di contenimento UNI EN 14175-3. La vision è quella di creare un Polo Tecnico/Scientifico multisettoriale che renda fruibile ai clienti le soluzioni tecnologiche innovative offerte dal mercato nazionale ed internazionale.





TURISMO ASSOSISTEMA CONFINDUSTRIA AD

HOSPITALITYSUD La 4ª edizione di HospitalitySud, il salone dedicato alle forniture, ai servizi e alla formazione per l’hotellerie e l’extralberghiero, si è svolta alla Stazione Marittima di Napoli il 22 e 23 febbraio 2023 con la partecipazione di operatori e professionisti del mondo dell’ospitalità, in particolare titolari, manager, impiegati e consulenti di hotel, resort, ville, dimore storiche, relais, country house, agriturismi, villaggi, camping, affittacamere, bed and breakfast, case vacanza, termeSPA. Gli espositori sono stati 60 provenienti da 9 Regioni italiane (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Sicilia, Toscana, Veneto), ma anche da Germania e Spagna, che hanno presentato le loro proposte in diversi settori merceologici. 150 i relatori nei 24 incontri di aggiornamento, e 2.000 visitatori.

HospitalitySud 2023 ha presentato tre Focus: Design&Contract, in collaborazione con la Fondazione dell’Ordine degli Architetti PPC di Napoli e provincia e ADI l’Associazione per il Disegno Industriale della Campania; Breakfast e non solo in collaborazione con AMIRA Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi - Napoli Campania, AIS Associazione Italiana Sommelier - Napoli, APCN Associazione Provinciale Cuochi Napoli; Mixology in collaborazione con AIBES Associazione ( 38 )

Italiana Barmen e Sostenitori - Campania.

Assosistema Confindustria ha partecipato con l’organizzazione del workshop: “Un’opportunità di marketing per il settore dell’ospitalità: come valorizzare la qualità igienica e la sostenibilità ambientale del servizio di lavanderia industriale” con gli interventi di Giorgia Burzachechi, Vice Direttrice Giornalisti nell’Erba e Vincenza Faraco, Presidente Ciak Si Scienza. Il workshop ha analizzato il turismo sostenibile che, secondo la UNWTO (United Nation World Tourism Organization) si definisce tale quando tiene pienamente conto dei suoi impatti economici, sociali e ambientali attuali e futuri, rispondendo alle esigenze dei visitatori, dell'industria, dell'ambiente e delle comunità ospitanti. Pertanto, il turismo sostenibile dovrebbe essere attento a fare un uso ottimale delle risorse ambientali che costituiscono un elemento chiave nello sviluppo del turismo, mantenendo i processi ecologici essenziali e contribuendo a conservare il patrimonio naturale e la biodiversità; rispettare l'autenticità socio-culturale delle comunità ospitanti, conservare il loro patrimonio culturale costruito e vivente e i valori tradizionali e contribuire alla comprensione e alla tolleranza interculturale; garantire operazioni economiche sostenibili a lungo termine, fornendo benefici socio-economici a tutte le parti interessate che sono equamente distribuite, compresi posti di lavoro stabili e opportunità di guadagno e servizi sociali per le comunità ospitanti e contribuendo alla riduzione della povertà.


La prima cosa da fare è rendere questa vocazione immediatamente visibile sul proprio sito internet e su tutte le piattaforme cui ci si affida per la promozione della struttura

CSR, RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA: occorre formare e informare tutto il team interno di questa nuova vision, affinché anche loro si sentano parte di un progetto ed essere sempre più credibili agli occhi dei visitatori. Bastano anche piccoli gesti, come ad esempio una visibile ed efficiente raccolta differenziata.

ALLEANZE STRATEGICHE:

La comunicazione della propria sostenibilità ai turisti in quest’ottica è fondamentale e si può realizzare attraverso:

SUSTAINABILITY POLICY: creare un documento completo che descriva il codice etico e la politica generale dell'impresa per quanto riguarda il turismo sostenibile è il primo passo per una visione condivisa, chiara e sintetica degli obiettivi di impresa.

PRESENZA GREEN ONLINE: alla luce di tutto ciò, bisogna comunicarlo verso i nostri ospiti. Cosa facciamo? Come lo facciamo?

è importante appoggiarsi a una vasta rete di specialisti nel turismo sostenibile per rimanere sempre aggiornati e competitivi in termini di sostenibilità. Ne abbiamo già parlato, ma ad esempio le lavanderie industriali che offrono un servizio di alta qualità e attenzione agli impatti ambientali.

SINERGIE SOSTENIBILI: per coinvolgere gli operatori che si trovano nel paese o nella località in cui si opera. Sono tantissime le realtà che in tutta Italia offrono percorsi di sostenibilità, creare sinergie e partnership con loro: avrete il doppio vantaggio di avere l’offerta di contenuti e di visibilità anche attraverso i loro canali.

PRETENDETE LA STESSA ATTENZIONE DA PARTE DEI VIAGGIATORI: stilare un codice comportamentale con delle linee di base di comportamento devono essere comunicate sempre in maniera automatica e senza vergogna ai visitatori. Per avere maggiori idee su come coinvolgere i viaggiatori prima, durante e dopo la loro permanenza sostenibile.

REDUCE, REUSE, RECYCLE AND RECOVER: sono le 4 R dell’economia circolare, una nozione che non può mai mancare perché essere coscienti del cambio climatico implica prendere misure per la sua riduzione, mitigazione e adattamento ad esso.

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NUMERI MERCATO DEL LAVORO, REDDITI E MISURE DI SOSTEGNO: UN’ANALISI INTEGRATA DELL’ISTAT L’ISTAT HA PRESENTATO UN’ANALISI SUL MERCATO DEL LAVORO E SUI REDDITI CONDOTTA SU UNA BASE INFORMATIVA CHE INTEGRA LE INFORMAZIONI SULLO STATO OCCUPAZIONALE RACCOLTE MEDIANTE LA RILEVAZIONE DELLE FORZE DI LAVORO NEL BIENNIO 2020-2021 (CIRCA 500 MILA INTERVISTE PER CIASCUN ANNO) CON LE INFORMAZIONI SU REDDITI E MISURE DI SOSTEGNO PROVENIENTI DAI REGISTRI STATISTICI E FONTI AMMINISTRATIVE DISPONIBILI. Nel 2021 gli occupati aumentano di 128mila unità rispetto al 2020, rimanendo tuttavia di circa 600mila unità al di sotto del valore prepandemia (2019). Il tasso di occupazione raggiunge il 58,2% (+0,7 punti percentuali rispetto al 2020), con aumenti maggiori nei primi due quinti di reddito equivalente (rispettivamente +1,8 e +1,7 p.p.). Le misure esistenti e quelle introdotte nel corso del 2020 hanno attenuato significativamente l’impatto della crisi economica. Nel complesso circa 11,5 milioni di famiglie (poco meno della metà del totale) hanno ottenuto almeno un trasferimento nel 2020 mentre nel 2021 sono state sostenute 6,9 milioni di famiglie (il 26,8% del totale). Tra le famiglie beneficiarie il 69,7% ha percepito esclusivamente sussidi legati all’attività lavorativa (indennità per lavoratori autonomi e atipici, Cassa integrazione guadagni (CIG), Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) e bonus baby-sitting), il 23,8% unicamente sussidi di contrasto alla povertà (Reddito e Pensione di Cittadinanza (RdC), Reddito di emergenza (REM)) e il 6,5% entrambe le tipologie. ( 40 )

Analizzando le misure principali si stima che nel 2021 il 19% dei lavoratori dipendenti del settore privato extra-agricolo abbia utilizzato la CIG, in diminuzione rispetto al 46,2% del 2020, ma circa cinque volte il valore pre-pandemia (2019). Forti concentrazioni si osservano nei settori degli Alberghi e ristoranti (oltre il 50% nel 2021), dei Servizi alla persona e delle Costruzioni (circa un terzo). Nel 2021 e rispetto alla distribuzione del reddito, la percentuale di percettori di CIG è leggermente maggiore nei due quinti più poveri (oltre il 20%). Nel 2021 il 6,8% degli individui di 15-64 anni ha percepito la NASpI. L’incidenza dei percettori di NASpI è decisamente più marcata in settori tipicamente stagionali come gli Alberghi e la ristorazione (21%), e in altri settori come i Servizi alla persona (13,6%), la Sanità e l’Istruzione (10,5%). Analogamente si registra una maggiore incidenza dei percettori di NASpI nei quinti di reddito medi e medio-bassi (in particolare nel secondo (9,1%) e terzo quinto (8,6%)). Il quinto più povero, caratterizzato da un più basso tasso di occupazione, ha una incidenza inferiore (7,2%). Le donne percepiscono la NASpI più degli uomini (7,5

Durante la crisi pandemica la mediana del reddito da lavoro lordo è diminuita del 10% tra il 2019 e 2020, con cadute maggiori nei due quinti di reddito equivalente più bassi. Con l’intervento pubblico la mediana del reddito disponibile si è ridotta invece solo del 3% ed è aumentata del 5% nel primo quinto di reddito equivalente, come effetto della maggiore incidenza delle misure di sostegno presso le fasce economicamente più svantaggiate. rispetto a 6,1%), e il divario di genere, è particolarmente ampio per gli stranieri provenienti da paesi UE: le donne percettrici sono circa il doppio (16%) rispetto agli uomini (8,8%). Nel 2021 i beneficiari dell’indennità per i lavoratori atipici sono il 2,3% degli individui di 1564 anni e sono presenti soprattutto nell’Agricoltura (26,6% degli occupati del settore). Nel 2021 il 5,3% delle famiglie ha percepito il RdC e quasi la totalità in modo “persistente” avendone beneficiato anche nel 2020 (5,2% delle famiglie totali). Nel quinto più povero il 19,9% delle famiglie ha ricevuto la misura in entrambi gli anni. Nel 2021 il 2,3% delle famiglie ha percepito il REM, la misura emergenziale di contrasto alla povertà, e solo lo 0,7% ne ha beneficiato anche nel 2020, con una incidenza che sale al 3,2% se si considera solo il primo quinto di reddito. Nel 2021 il 74% delle famiglie beneficiarie del RdC e il 70,3% di quelle beneficiarie di REM appartiene al quinto più povero. Il REM ha coinvolto una quota più ampia di famiglie con stranieri (35,4% nel 2021) rispetto al RdC (15,1%).


PROSPETTO 1. TASSI DI OCCUPAZIONE, DISOCCUPAZIONE E INATTIVITÀ PER QUINTO DI REDDITO EQUIVALENTE 2020. Anno 2021 e variazioni 2021-2020, individui di 15-64 anni

QUINTO DI REDDITO EQUIVALENTE PRIMO (PIÙ POVERO)

QUINTO SECONDO

TERZO

QUARTO

(PIÙ RICCO)

TOTALE

Anno 2021 Tasso di occupazione

35,9

49,2

60,7

71,5

77,1

58,2

Tasso di disoccupazione

27,2

13,1

7,7

3,7

2

9,7

Tasso di inattività

50,7

43,4

34,3

25,7

21,4

35,5

Variazioni p.p. 2021 – 2020 Tasso di occupazione

1,8

1,7

1,3

0,6

-0,5

0,7

Tasso di disoccupazione

0,2

-0,4

-0,5

-0,2

0,2

0,2

Tasso di inattività

-2,6

-1,7

-1,0

-0,6

0,4

-1,0

PROSPETTO 3. FAMIGLIE BENEFICIARIE DI SUSSIDI COVID-19 PER TIPO DI SUSSIDIO. Anno 2021

PROSPETTO 5. CIG: BENEFICIARI, IMPORTI, ORE INTEGRATE, INTENSITÀ. Anni 2020-2021 (settore privato extra-agricolo, individui di 15-64 anni)

VALORI ASSOLUTI IN MIGLIAIA TOTALE

VALORI PERCENTUALI

SUSSIDIO PRESENZA DI ALTRI TOTALE UNICO SUSSIDI

SUSSIDIO UNICO

PRESENZA DI ALTRI SUSSIDI

TOTALE

6.915

5.691

1.224

100

82,3

17,7

Sussidi sfera lavorativa

5.268

4.819

449

100

91,5

8,5

Sussidi per contrasto povertà

2.097

1.648

449

100

78,6

21,4

Sussidi pre-esistenti

6.129

5.508

621

100

89,9

10,1

Sussidi emergenza Covid19

1.408

787

621

100

55,9

44,1

2020

2021

% Beneficiari CIG

46,2

19,0 media

Importo integrazione

2.072

2.232

Ore integrate

228

363

Intensità (a)

20,7

22,8

(a) L’intensità è calcolata come rapporto tra le ore integrate e le ore lavorabili

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QUI FINANZA DI MICHELE RUSSO

AZIENDE E COMUNITÀ ENERGETICHE: UN MATRIMONIO POSSIBILE? La La vita vita del del superbonus superbonus èè stata stata piuttosto travagliata. travagliata. Un Un inizio inizio piuttosto promettente ha ha trovato trovato una una fine fine poco poco promettente gloriosa con con ilil recente recente sostanziale sostanziale gloriosa fermo al al cuore cuore del del meccanismo meccanismo del del fermo sistema: la la cessione cessione del del credito. credito. sistema: Malgrado tutte tutte le le critiche critiche che che gli gli sono sono Malgrado piovute addosso addosso (truffe, (truffe, mancanza mancanza di di piovute conflitto di di interessi interessi tra tra proprietari proprietari ed ed conflitto imprese, incentivo incentivo rivolto rivolto solo solo ai ai imprese, redditi più più alti), alti), ilil vero vero elefante elefante nella nella redditi stanza del del superbonus superbonus èè ilil suo suo costo costo stanza

di rinnovabili che serve una sola famiglia potrebbe non essere efficiente: la curva dei consumi potrebbe non coincidere con quella della produzione: tipico l’esempio della famiglia che durante il giorno (picco di produzione del fotovoltaico) non è in casa per tornare la sera e consumare elettricità quando il sole non c’è più. Viene in aiuto l’accumulo per mezzo di batterie che, a livello di singola unità immobiliare, possono però essere costose ed inefficienti.

elevatissimo per per le le finanze finanze pubbliche: pubbliche: Diverso è il caso di più famiglie elevatissimo associate in una comunità. In Una volta tanto, l’intera classe politica un tema assai rilevante che, se questo caso la situazione si riUna volta tanto, l’intera classe politica ita- un tema assai rilevante che, se italiana si è mossa in anticipo rispetto all’ liana si è mossa in anticipo rispetto all’ Eu- correttamente studiato ed affrontato, balta: il maggior numero di utenti, correttamente studiato ed affrontato, Europa. “celolochiede chiede l’Europa” con caratteristiche sociali anche ropa.IlIlcelebre celebre “ce l’Europa” forse avrebbe potuto garantire una forse avrebbe potuto garantire una diverse (famiglie, pensionati), essere sostituito nuovo “l’Italia “l’Italia potevapoteva essere sostituito daldalnuovo vita più longeva ad una legislazione possono utilizzare l’elettricità con ha trovato la soluzione”. Il riferimento è ha trovato la soluzione”. Il riferimento è alle vita più longeva ad una legislazione picchi differenziati durante il alle politiche di efficientamento energetico comunque innovativa. comunque innovativa. politichedegli di efficientamento energetico degli giorno, ottimizzare i consumi ed edifici di civile abitazione dove, con usufruire di un dispositivo di acdue strumenti innovativi (superbonus e coedifici di civile abitazione dove, con due munità energetiche), è stata messa a diRestano ancora pienamente in cumulo (batteria) più grande e più strumenti innovativi (superbonus e comunità sposizione delle famiglie la possibilità di gioco le comunità energetiche. efficiente. Aggiungiamo a questa energetiche), è stata messa a disposizione equazione gli esercizi commerintervenire sulle unità immobiliari; questo primaladella direttiva europea “case L’idea alla base delle comunità ciali e le piccole e medie imprese dellemolto famiglie possibilità di intervenire green” che è ancora in corso di formazione. energetiche è fondamental- e, per grandi linee, abbiamo disesulle unità immobiliari; questo molto prima mente il dispiegarsi di economie gnato la comunità energetica così della direttiva europea “case green” che è di scala nell’utilizzo di fonti rin- come prevista dalla normativa del ancora in corso di formazione. novabili di energia. Un impianto nostro paese.

( 42 )


Quindi, la comunità energetica è un insieme di utenti che decidono di puntare sulla autoproduzione di energia rinnovabile, mettono in comune gli strumenti per farlo (pannelli fotovoltaici, dispositivi per l’eolico ed il geotermico), consumano l’energia che producono per i loro bisogni e conferiscono alla rete l’eventuale eccesso di produzione che viene incentivato per un periodo di venti anni. Unico limite fisico allo sviluppo della comunità energetica: il fatto che deve coinvolgere utenti che siano allacciati alla medesima cabina di distribuzione primaria. Questo vuol dire che devono essere fisicamente vicini? No. Soprattutto nel contesto urbano, essere allacciati alla medesima cabina di distribuzione non necessariamente vuol dire essere vicini di casa; inoltre, prossimi sviluppi tecnologici (l’introduzione di nuovi contatori), probabilmente renderanno anche questo vincolo facilmente superabile. La comunità energetica funziona più o meno come una cooperativa edilizia: attorno ad un progetto tecnico (inerente, ovviamente, l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili) si cerca di coagulare il consenso di diversi utenti; formata la compagine dei partecipanti, la comunità si dà delle regole e degli organismi direttivi ed inizia la sua vita, innanzi tutto realizzando il progetto tecnico. Detta così, sembra una specie di “condominio” dell’ energia

(sperando senza tutte le appendici legali ed emotive che, spesso, accompagnano lo stare insieme in un palazzo) ma la vera innovazione della norma sta nella possibilità di partecipazione alla comunità per le attività commerciali, le piccole e medie imprese e gli enti territoriali della pubblica amministrazione: non solo, quindi, una misura rivolta agli abitanti di edifici di civile abitazione (come il superbonus) ma anche a soggetti diversi. Ed è proprio su questi soggetti diversi che occorre fare una particolare riflessione: aziende ed enti pubblici possono diventare il “pivot” delle comunità energetiche. Immaginiamo, infatti che un ente pubblico territoriale (il più vicino e noto ai cittadini: il Comune), decida di promuovere una comunità energetica e mettiamoci nei panni di chi riceva la proposta. L’autorevolezza del proponente ed il fatto che sia esso stesso parte dell’accordo e, seppure implicitamente lo garantisca, dovrebbe ispirare fiducia nei cittadini che vogliono aderire. Inoltre, da un punto di vista squisitamente tecnico, gli edifici pubblici spesso hanno dimensioni e capillarità tali da poter offrire alle comunità energetiche una superficie di installazione dei pannelli solari molto importante e, quindi, un contributo forte al rendimento degli impianti della comunità. Questo ruolo di attrattore può, a maggior ragione, essere svolto dalle imprese del territorio.

Molte di esse, infatti, godono di reputazione molto alta presso la loro popolazione di riferimento che, spesso, è legata all’ azienda da rapporti di lavoro o fornitura. Anche in questo caso, l’elemento di fiducia relazionale gioca un ruolo fondamentale; inoltre, anche le aziende possono offrire alla comunità energetica ampie superfici dove posizionare i pannelli solari (si pensi ai tetti degli stabilimenti). Le comunità energetiche,

Le comunità energetiche, quindi, possono quindi, possono essere un’ot-

tima per le per le aziende essereopportunità un’ottima opportunità aziende in quanto consentono in quanto consentono un sicuro risparmio un sicuro risparmio sui costi sui costi dell’energia, o rinsaldano dell’energia, creanocreano o rinsaldano il rapporto con la comuil rapporto con la comunità locale ed nità locale ed aumentano il aumentano il profilo di sostenibilità profilo di sostenibilità dell’ indell’ intera attività, avvicinando, così, tera attività, avvicinando, così, gli investitori sensibili ai temi gli investitori sensibili ai temi ambientali. ambientali. Possibili migliorie ad un impianto legislativo già di per sé piuttosto innovativo? Tutto è migliorabile: estendere alle grandi aziende la possibilità di partecipare alle comunità energetiche (la dimensione non deve essere considerata una colpa) e fare leva sugli edifici di culto coinvolgendo le diocesi del territorio. LA STORIA DELLE COMUNITÀ ENERGETICHE È ANCORA TUTTA DA SCRIVERE; NON LASCIAMOCI SCAPPARE L’OCCASIONE PER FAR DIRE ALL’ EUROPA “CE LO HA CHIESTO L’ITALIA”.

( 43 )


OSSERVATORIO DI FLAVIA M. MARGARITELLI, PRESIDENTE DI OSSERVATORIO SALUTE E SICUREZZA

COME AFFRONTARE LA SFIDA GREEN NEGLI ACQUISTI? RIPARTENDO DALL’OIKOS PRESENTE NELL’ECONOMIA Il termine economia deriva dal greco oikos nomos, l’adattamento del più capace, che sia il più flessibile, ossia gestione della casa, significa, nella sua es- nel creare connessioni autentiche forse più stabili senza, la dimora comune, la sua complessità, rin- tra la volatilità delle informazioni. tracciabile in tutto ciò che fa parte dell’ecosistema, Molti studi hanno sottolineato, parola con uguale radice semantica (oikos). già da tempo, il ruolo dell’intangibile L’economia è qualcosa che viviamo ogni monel rendere una persona soddisfatta, mento della giornata, in un flusso continuo di avladdove la felicità sembrerebbe risiedere venimenti, dal fare colazione, al vestirsi, più sulle sensazioni, come ogni social prendere i mezzi di trasporto, mangiare, fare network dimostra con la ricerca di sport, curarsi o divertirsi (Carrassi M., 2015), alla esperienze, foto e video. base di ogni attività umana per soddisfare un biLa nuova sfida green può aprirsi, allora, al mondo sogno si utilizzano risorse. Se quindi ogni azione quotidiana è, in qualche modo, se è portavoce di ciò, restituendo al genere un comportamento economico, l’economia può as- umano l’esperienza del sentirsi bene, nell’unicità del sé in uno stesso ambiente. sumere significato se collegabile all’ecosistema. Recuperare il senso reale dell’ecoLe crisi finanziarie, sociali, ambientali nomia aggiunge sostanza alla degli ultimi anni aprono interrogativi fredda visione in cui gli altri, la nae incertezze, mettono a dura prova il tura, le risorse, sono percepiti come sistema rigido di valori che misura separati dall’agente economico. ogni persona in base al volume della Il ben-essere, termine abusato, è moneta che produce, valori impliciti al molto di più di uno star bene psicolocontempo visibili nelle conseguenze gico, è salute, organizzazione, emoglobali e che sembrano distorcere il zione, comportamenti, prende forma senso pratico, reale, dell’economia. nei modi strategici di intenderne la sua Nelle attività produttive, nella sopromozione (Perez, Margaritelli, 2017). cietà nuovi desideri appaiono, un Gestire il tema ambientale allora bisogno di ben-essere che prova diventa il veicolare un messaggio di ad assumere forme nuove per Dott. Flavia Maria Margaritelli, sana consapevolezza, coincidente l’essere umano alle prese con Psicologa Sociale, del lavoro e delle con l’espansione imprenditoriale sfide, a volte, difficili e presenti. organizzazioni, Presidente di che unisca saldamente l’individuo L’economia reale con la parola feliOsservatorio Salute e Sicurezza, Esperta all’economia e speranza nel futuro. cità si modella in questa corsa alin Psicologia della Salute nei luoghi di lavoro per la P.A. e Imprese, Consulente Professionale e Formatrice, autrice di pubblicazioni

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sul tema del benessere organizzativo, resilienza e welfare aziendale.


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