Trad. F. Filice
Lassù nella baita aleggia il profumo d’affu- micato e del pane appena sfornato, l’odore degli animali e del loro cibo. Eppure in questa terra sono le storie a riempire ogni cosa. Riecheggiano nelle osterie, nelle fiabe della buonanotte, nei discorsi di famiglia tra adulti, nelle parole di una nonna alla nipote e parlano di masi e partigiani, di lager e confini. Lì una bambina ascolta e diventa donna. Fa i conti con una lingua negata, con una famiglia tormentata, con i ricordi di una terra che non è più terra, con boschi che non servono più a far legna, con ruscelli che son diventati campi di battaglia. Quello che pagina dopo pagina prende vita sotto i nostri occhi è un romanzo straordinario, uno dei più belli che la letteratura in lingua tedesca ci abbia regalato negli ultimi anni: la storia di una vita e allo stesso tempo l’affresco di un popolo, quello sloveno, raccontati attraverso le vicissitudini di una famiglia nel cuore delle Alpi e dell’Europa.