PRAGA
ARENZANO
In diretta con il Santuario di Gesù Bambino di Praga e la sua missione nella Repubblica Centrafricana
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periodico bimestrale gennaio/febbraio 2010
n.1
Lettera di Padre Anastasio cani e sudamericani. P. Lancy, indiano, celebra la S. Messa animata dal coro di filippini residenti a Praga. Sono sempre di più le mamme e le nonne che vengono con i propri piccoli a vedere Gesù Bambino: la visita del Papa dello scorso setstiamo già “inseguendo” l’anno nuovo che corre velocemente. L’Europa è immersa nel freddo. Sono bloccati tembre ha senz’altro influito in questo fenomeno. Alle 17 alcuni aeroporti e ci sono disfunzioni sulle auto- P. Victor celebra la messa in lingua spagnola con nutrita strade… Purtroppo non fa notizia il ghiaccio nel quale partecipazione di sudamericani. Alle 18 celebro la Santa sono immersi molti cuori, insensibili alle urgenze dei Messa in italiano. Quando all’elevazione innalzo il calice fratelli. Benedetto XVI cerca di portare calore alla no- che racchiude il Sangue della Passione di Gesù vi unisco stra società con il messaggio dell’Amore, di cui il l’umanità sofferente, in particolare giovani amici africani mondo ha oggi più che mai bisogno. Il Papa non cessa che sanno sorridere anche nelle dure prove. La gioia del di proclamare questo messaggio dall’inizio del suo pon- Natale non può lasciarci insensibili al dolore dell’umanità. Il presepio è fonte di gioia ma il tificato e lo ha voluto ancora Bimbo che adoriamo è il Crocifisso. ribadire pregando nella noLascio la parola a P. Marcello che, con gli stra chiesa di Praga, dinanzi auguri, ci ha inviato buone nuove: “Il rinalla statua di Gesù Bambino. novato clima di pace e sicurezza, pur con Ecco le nostre ultime notile difficoltà dovute alla mancanza di molte zie. Sono ormai passate le infrastrutture, quest’anno ha favorito la Feste Natalizie, che ci hanno riapertura di molte scuole di villaggio, con lasciato un ricordo molto oltre dodicimila allievi presenti nelle vivo. Da anni la piazza antiscuole seguite dai missionari in diocesi, la stante alla chiesa s’intona riapertura dopo diversi anni della scuola alle festività: grandi abeti dei catechisti a Ngaoundaye, oltre che a fanno da sfondo alle figure Bocaranga. vivacemente colorate: i paCi sono novità anche per quanto riguarda stori con le pecore e i re la nostra comunità formativa di S. Elia magi che, con i cammelli, si qui a Bouar: l’ a rrivo in pianta stabile di P. Federico Trinavviano verso la porta d’ingresso della chiesa per trovare Gesù Bambino nel presepio. All’interno è tutto uno chero, fresco di studi in Patrologia, e il ritorno tra noi di splendore grazie a molte ore di lavoro delle nostre Fra Giancarlo Cencio. Anche gli altri Padri dispensano suore, quest’anno aiutate dal P. Lancy, un giovane padre corsi, specialmente il P. Giovanni Tomasi, neo-professo solenne. L’impegno dei Carmelitani nell’insegnamento ha carmelitano indiano, tra noi ormai da quasi tre anni. La notte della Vigilia, alle ore 22, il Nunzio Apostolico a concretizzato anche l’intervento di due professori straordinari: P. MariePraga, Mons. Diego P h i l i p p e , Causero, ha celebrato professore francese la Santa Messa in itain teologia spiriliano; io celebro con tuale, e P. Francis, lui. A mezzanotte la professore indiano Santa Messa in lingua in bioetica. ceca è celebrata dal I nostri studenti nostro P. Priore, P. carmelitani sono Petř Šleich; con lui 13, di cui 7 centraconcelebrano P. Vicfricani e gli altri tor e P. Lancy. Il ruandesi e burungiorno di Natale alle desi. 12 è uno spettacolo Con la Caritas, divedere la chiesa greretta da P. Aurelio, mita con volti di ogni promuoviamo le colore: asiatici, afri16 gENNAIO 2010: LA CAPPELLA DI SANTA TERESA A PRAgA - PETRIN 12 gennaio 2010
Carissimi amici,
Sono sempre più le mamme e le nonne che vengono con i propri piccoli a vedere Gesù Bambino: la visita del Papa dello scorso settembre ha senz’altro influito in questo fenomeno.
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cooperative agricole, la formazione degli insegnanti e gli aiuti agli orfani. A S. Elia, da anni aiutiamo oltre 80 orfani con aiuti caritativi e scolastici, grazie a singole famiglie e all’associazione di Arenzano “Amicizia Missionaria”. A Bouar è stato aperto un “villaggio SOS” per orfani che alloggia già i primi 72 bambini. Abbiamo avuto la visita del Nunzio apostolico in Centrafrica, Mons. Giuda Taddeo Okolo, legato da un’amicizia particolare al Carmelo, di cui porta lo scapolare; già durante il suo soggiorno diplomatico a Praga, P. Anastasio gli aveva parlato delle nostre missioni ed è stato contento di poterle visitare di persona. È stato bello partecipare all’incontro per tutti i cristiani dei villaggi nel settore di Bokayan organizzato da P. ierry-Charles di Bozoum... Il tema scelto era quello della credenza nella stregoneria. Per l’occasione è stato invitato a parlare il Procuratore generale di Mbaiki, Gervais Ngovon che, con pazienza, ha cercato di far capire come siano semplicemente l’ignoranza e la paura a far credere che delle persone possano essere portatrici di poteri malefici che provocano malattie e causano la morte. Purtroppo questa credenza, diffusa a tutti i livelli, induce molta gente ad agire irrazionalmente, e si arriva a far mettere in prigione delle povere vittime, con l’avallo delle autorità”. Avevo già preparato queste righe quando mi è giunta la notizia da Haiti. Il pensiero è corso all’arcivescovo Bernardito Auza, Nunzio Apostolico, e alle Carmelitane di 17 gENNAIO 2010: PORT AU PRINCE - HAITI. quel Paese. A loro QUALCUNO DIRà CHE è UN CASO, ALTRI CHE è UN MIRACOLO… MA, COME MOSTRA QUESTA riguardo ho avuto FOTO, IL CROCIFISSO è ANCORA Lì. buone notizie, ma di altri amici di Port au Prince non ho informazioni. Non ci resta che pregare e fare quanto possiamo per portare un aiuto a tanti sofferenti. Mi unisco alla costernazione della comunità di Haiti della quale ho incontrato tanti membri nella nostra chiesa di Praga. Saluto con questa pena nel cuore. Gesù Bambino ci benedica tutti. Aff.mo
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Album di Amicizia 4 dicembre 2009 - Dalla Cantabria (Spagna) “Siamo partiti da Santander con l’obiettivo di visitare il Bambino Gesù di Praga. Da ventuno anni veniamo a Praga per la devozione della nostra famiglia al Bambino Gesù. I Padri ci ricevono affettuosamente”. Munariz, Chiese e Tezanos 7 dicembre 2009 - Filippini residenti a Milano “Arriviamo da Milano. La nostra devozione a Gesù Bambino ci fa sentire vicini alla nostra patria. Siamo qui per rendere omaggio a Lui e ringraziamo P. Anastasio che celebra la S. Messa per noi e P. Victor che ci accoglie gentilmente per la benedizione dei nostri oggetti religiosi”. Teresita Rosario (a destra, con il giubbotto rosso)
4 DICEMBRE 2009
17 dicembre 2009 – Pechino (Cina) Il P. Priore dona ai coniugi Jean-Charles e Chantal Dehaye la statuina che la porteranno in Cina. 20 dicembre 2009 - dal Libano Anna e Charbel Nawar (al centro) con gli amici. “Gesù Bambino, ho una grande fiducia in te: al quarto mese di gravidanza avevo perso un bambino, ma dopo una settimana ho cominciato la novena e mi hai dato il piccolo Joe che ora ha due anni e mezzo”. Anna Nawar 24 dicembre 2009 - Natale a Praga Suor Itka e suor Joanis aiutano suor Gedeona a prelevare la statuina di Gesù Bambino dal tempietto di cristallo sull’altare, per cambiare il vestitino viola dell’avvento con quello bianco di Natale.
7 DICEMBRE 2009
24 dicembre 2009, ore 21.30 - Natale a Praga Sono venezuelani, argentini, filippini e di altri paesi i fedeli che hanno partecipato alla Messa in lingua italiana celebrata da S. E. Mons. Diego Causero, Nunzio apostolico a Praga. 24 dicembre 2009 – Dal Libano. Il sig. Alain Chlala a colloquio con Sua Eccellenza il Nunzio Apostolico. 25 dicembre 2009 - Natale a Praga Fra Pavel Pola, Direttore dell’Associazione missionaria “Siriri”, ha organizzato una piccola vendita in favore delle missioni.
17 DICEMBRE 2009
25 dicembre 2009 - Natale a Praga Bambini sulla piazza davanti alla chiesa. 25 dicembre 2009 - Natale a Praga La chiesa era gremita per il tradizionale concerto natalizio che ha presentato la “Missa Luba”, esempio d’incontro tra musica occidentale e patrimonio ritmico-vocale dell’Africa, la cui esecuzione era permessa anche nell’epoca comunista. 2 gennaio 2010 Filippini residenti a Bologna. 11 gennaio 2010 Da sinistra: suor Gedeona, suor Joanis e suor Doubravka fanno splendere con il loro lavoro l’altare di Gesù Bambino.
20 DICEMBRE 2009
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N. 1 Gennaio / Febbraio 2010
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24 DICEMBRE 2009
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Amicizia Missionaria
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Testimoni del Vangelo...
“Padre, t’aspettavamo da 6 mesi…” Un giorno nella savana con Padre Marco Poggi
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a Pace di Gesù riempia i vostri cuori! Sono arrivato nella missione di Bozoum da 5 mesi e in ottobre ho affiancato Padre ierry-Charles nel lavoro della pastorale dei villaggi di savana… I villaggi sono 36, distribuiti su piste di terra battuta. Padre ierry aveva un bel da fare per riuscire a seguire tutti questi villaggi da solo. Il Signore ha voluto che trovasse un aiuto… Il primo lavoro missionario è quello di portare Gesù! In alcuni villaggi a volte ho potuto constatare che è un “ri-portare” Gesù… incoraggiare i cristiani affinché riprendano sul serio la loro fede... ritornino a celebrare la fede nell’Amore infinito di Dio! È bello incontrare le persone… soprattutto nella confessione e nella Messa. Storie difficili ma la gente è semplice e buona; ha sofferto per tanti problemi: la guerra del 2003 e la presenza dei ribelli zaraguinas negli anni scorsi. In alcuni la fede si è rafforzata; in tanti si è affievolita… In alcuni villaggi era parecchio tempo che non si riusciva ad andare… In due villaggi sulla pista “diretta” a sud verso Baoro, è dal 2003 che non andiamo, la strada è impraticabile. Nel villaggio di Ndonga ho celebrato la Messa a metà ottobre ed era 6 mesi che aspettavano… In un altro, Konkere, erano 2 mesi… È meraviglioso vedere come ogni volta che si arriva in un villaggio è sempre una festa... e bellissima è l’accoglienza che sanno riservare… A Marsaka, per esempio, quando sono arrivato per la prima volta, mi hanno salutato cominciando a urlare e danzare intorno a me e cantando: “E wara fini Pere awe, Nzapa a toka lo na e, singuila na mo Nzapa!”. “Abbiamo un nuovo Padre, Dio ce l’ha mandato! Grazie o Dio!”. È un popolo che sa gioire… ma ha bisogno che la propria fede metta bene le radici. In realtà, tutti siamo in cammino perché il seme della fede, che è stato posto in noi, cresca e il Vangelo non resti una bella parola, ma ridiventi
“carne” nella nostra vita concreta. Anche loro hanno bisogno d’essere incoraggiati perché la mentalità comune spinge in altri sensi… La notte di Natale l’ho celebrata nel villaggio di Konkere, sull’asse Bozoum-Paoua. Ho portato con me un piccolo gruppo elettrogeno “portatile” per fare un po’ di luce nel villaggio e inoltre l’ho usato per far vedere nei villaggi un film sulla Natività. La mattina di Natale ero nei villaggi di Mboko e Tatale mentre Padre ierry ha celebrato il Natale nei villaggi di Bokpayan e Kayanga. Sicuramente ci sarebbe bisogno di tante cose per aiutare i poveri, gli anziani soli o gli orfani dei villaggi. Al centro di Bozoum abbiamo l'orfanotrofio, ma nei villaggi di savana non c'è niente. In questo periodo l’escursione termica tra la notte e il giorno fa sentire freddo a tanti anziani che mi hanno chiesto una coperta o un vestito pesante; per loro ne ho comprati un po’. Costano 2.750 Franchi Cfa, cioè 4 euro. Spesso un bambino orfano, povero o malato non può permettersi di andare all’ospedale. Per esempio, una ragazzina con una gamba malata, all'osso, l'ho mandata a Paoua con i soldi delle offerte mandate dall’Italia... Andiamo avanti con coraggio! Siriri na Ndoye ti Nzapa a duti na be ti i! La Pace e l’Amore di Dio siano con voi! Bara ala kwe!!! Un saluto a tutti BARÀ (BOZOUM), 1 NOVE
È bello incontrare le persone soprattutto nella confessione e nella Messa.
Padre Marco della Speranza
SOLENNITÀ DI TUT IN ARGILL
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BOZOUM, FOTO D’ARCHIVIO: PADRE AURELIO BATTEZZA NEL GIORNO DI PASQUA. A BOZOUM IL PRIMO CRISTIANO FU BATTEZZATO SOLO 80 ANNI FA, NEL FEBBRAIO DEL 1929.
Lettera dei Lettori
BETARÀ (BOZOUM), 30 OTTOBRE 2009: PADRE MARCO ASCOLTA CON PATERNA PAZIENZA LE CONFESSIONI DEI CRISTIANI “NASCOSTI” TRA IL SILENZIO E IL VERDE DELLA SAVANA.
EMBRE 2009: PADRE THIERRY-CHARLES CELEBRA LA TTI I SANTI NELLA CAPPELLA DEL VILLAGGIO, LA E PAGLIA MA RICCA DI FASCINO.
Caro Padre, sono la mamma di Fedora, da 4 mesi volontaria presso la Missione Centroafricana di Baoro. Desidero ringraziare i Padri e le Suore di Baoro e Bozoum per la grande opportunità che danno ai nostri ragazzi rendendoli più forti e consapevoli attraverso un’esperienza che lascerà il segno. Attraverso i racconti di mia figlia anche la nostra famiglia si sente maggiormente vicina ai bisognosi. Un giovane volontario ha scritto: “negli occhi di quei bambini ho visto Dio”. Credo anch’io che Dio si faccia bambino ogni giorno in quelle migliaia di piccoli… questo può aiutarci a percepire il suo grande amore: un Dio che si fa bambino per poterci sorridere! Gloria Cara Gloria, è bello condividere la bellezza dell’esperienza missionaria! Lei che ha una figlia in missione vive mesi di grazia e, un po’ come una nuova gravidanza, sente sua figlia in modo speciale dentro sé. La missione è un dono per tutta la famiglia: fatene tesoro e testimoniatene sempre la gioia! Lo zio frate
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Da questo numero potrete intervenire personalmente scrivendo a: missioni@carmeloligure.it e “lo zio frate” vi risponderà.
Volontari testimoni
Raúl, fratello mio, vieni a mangiare con me …la sua mano che mi offriva la sua ciotola di riso
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re anni fa, a Praga, Padre Anastasio mi mostrò le immagini delle missioni carmelitane in Repubblica Centrafricana e diede a tutta la mia famiglia una giraffa di legno lavorato a mano dalla gente di questo Paese. L’indomani sarebbe partito per l'Africa e mi invitò ad unirmi a lui. Immediatamente la mia risposta fu “no”. Dopo questo incontro non pensai più all’Africa. Finiti gli studi in Ingegneria Gestionale, iniziai a lavorare presso una società di borsa a Città del Messico. Un giorno, nonostante la mia vita procedesse per il meglio, dal nulla è nata in me l'idea d’aiutare. Non impiegai molto a capire che era Dio ad avermi scelto per andare in Africa: tre mesi dopo ero già sull'aereo che atterrava a Bangui, capitale della Repubblica Centrafricana. La mia esperienza è iniziata nel luglio del
2009 con l’intenzione di cambiare la vita degli altri e non avrei mai immaginato che, più degli altri, sarei cambiato io. Ben presto mi resi conto della
rare e contribuire a progetti diversi, come l’orfanotrofio di Bozoum “Arc-en-Ciel”, dove ho lavorato nell’educazione di bambini incredibili, nel Centro Sanitario di Bozoum, dove ho toccato con mano le conseguenze più gravi dell’estrema povertà e della mancanza d’istruzione, e nel Centro Nutrizionale di Baoro, dove ho “lottato sul fronte” contro la fame che milioni di persone e di bambini affrontano ogni giorno. Non posso dire che la mia permanenza in Africa sia stata sempre facile, in realtà è stata spesso molto difficile, ma ogni volta che ho incontrato delle difficoltà, è successo qualcosa che mi ha dato la forza di andare avanti. Penso al mio lavoro in RCA, e mi vengono in mente tante esperienze belle da condividere. Non posso perdere l’occasione di raccontare un
Un giorno, nonostante la mia vita procedesse per il meglio, dal nulla è nata in me l’idea d’aiutare. grandezza delle missioni, dell’ampio campo dei progetti dei Carmelitani Scalzi nel mondo, specialmente in Rep. Centrafricana: ecco come un cuore pieno di amore e una grande forza di volontà possono davvero cambiare il mondo. Ero orgoglioso di essere il primo missionario messicano qui a Bozoum, perché se l'amore di Dio non conosce confini, neanche noi dovremmo conoscerli. Per sei mesi ho avuto l’opportunità di collabo-
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BOZOUM, 24 NOVEMBRE 2009: RAUL, FELICE DI ESSERE IL PRIMO MISSIONARIO MESSICANO A BOZOUM.
bambino è come se vedessi Dio perché sono convinto che tutto ciò che facciamo per gli altri è come se lo facessimo per Cristo! Infine vorrei ringraziare tutti coloro che, in un modo o nell'alBAORO, 13 NOVEMBRE 2009: RAUL COLLABORA AL CENTRO NUTRIZIONALE, DOVE LA “LOTTA SUL FRONTE” tro, mi hanno CONTRO LA FAME È QUOTIDIANA. aiutato: la mia
famiglia, il cui appoggio è sempre stato incondizionato, ogni bambino che qui ha riso con me, perché mi ha dato la forza di continuare, inoltre mi piacerebbe invitare tutti a non sprecare un giorno in più della nostra “piccola vita” e iniziare un cammino per cambiare il nostro mondo che ne ha tanto bisogno. Ascoltiamo la voce di Dio che ci parla sempre, lavoriamo sodo per Lui, e vedremo come veramente i miracoli possono accadere. Raúl De Anda Álvarez
BANGUI, 5 LUGLIO 2009: “LA MIA ESPERIENZA È INIZIATA CON L’INTENZIONE DI CAMBIARE LA VITA DEGLI ALTRI, MA NON AVREI IMMAGINATO CHE SAREI CAMBIATO IO”.
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sabato all’“Arc-en-Ciel”. Stavamo distribuendo un po’ di riso ad ogni bambino; una volta finito, un ragazzo mi dice: "Raúl, fratello mio, vieni a mangiare con me". Voltandomi ho visto la sua mano che mi offriva la sua ciotola di riso e in questa ciotola c’erano due cucchiai. Il fatto che lui mi abbia considerato come un suo fratello e mi abbia offerto, probabilmente, il suo unico pasto della giornata, ha fatto sì che tutto cambiasse dentro di me. Non ho mai sentito una felicità così intensa come quella che ho trovato qui. Ogni qual volta vedo il sorriso di un
Il silenzio dell’ippopotamo...
Il silenzio dell’ippopotamo è una raccolta di novelle scritte e disegnate da due fratelli di Praga, David e Terezie Böhm. L’ispirazione nasce dalla loro esperienza come volontari in terra di missione e si esprime anche attraverso immagini grafiche ambientate in un villaggio africano.
la penTola magica TanTo Tempo fa, in un piccolo villaggio della foresTa, c’era un penTola… una penTola che canTava.
un giorno, chiacchierone arrivò in quel villaggio.
aveva orecchie lunghe e senTì che la penTola canTava!
TuTTi la senTivano però nessuno aveva il coraggio di parlarne, era vieTaTo svelarne il segreTo.
allora si mise a gridare: “cosa senTono le mie orecchie? una penTola che canTa? non mi sbaglio, è proprio una penTola che canTa”. e la penTola canTava canzoni bellissime.
chiacchierone riTornò al villaggio dove, a gran voce, annunciò a TuTTi la scoperTa della penTola che canTava.
ma chiacchierone, anziché seguire il consiglio degli abiTanTi del villaggio, andò al palazzo regale dando l’incredibile noTizia.
gli abiTanTi gli rivelarono che TuTTi lo sapevano ma non era opporTuno parlarne perché nel loro villaggio era vieTaTo svelare i segreTi. e quindi anche lui, come TuTTi, doveva Tenere la bocca chiusa.
ma quando arrivarono sul posTo la penTola non c’era. si era infaTTi nascosTa denTro al Tronco di un grande baobab.
ma per mancanza di prove, accusaTo di avere deTTo una bugia, fu condannaTo.
la genTe non esiTò a giusTiziarlo.
TornaTa la calma e andaTa via TuTTa la genTe, la penTola uscì dal suo nascondiglio.
prima fece Tornare alla viTa chiacchierone poi gli disse: “per quesTa volTa Ti salvo”.
“e ricorda bene, la prossima volTa che vedi qualcosa aTTieniTi alla regola del villaggio: i segreTi non si svelano. ora vai!”.
Il 5xmille funziona
Il 5xmille 2010
Il 22 dicembre 2009 abbiamo ricevuto 5.808 €. Sono frutto di 101 amici che nel 2007 hanno scelto di devolvere il 5 per mille dell’Irpef a Amicizia Missionaria ONLUS (senza rinunciare all’8 per mille alla Chiesa Cattolica).
Anche quest’anno c’è la possibilità di devolvere il 5xmille dell’Irpef per sostenere l’opera missionaria dei Frati Carmelitani in Centrafrica: basta indicare il codice fiscale dell’Associazione ONLUS “Amicizia Missionaria”: 95021490107. Grazie a tutti gli amici delle missioni!
chiacchierone non si fece pregare e scappò in freTTa e furia. la morale? è indispensabile sapere Tenere la bocca chiusa.
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“ci hai faTTi venire TuTTi fin qui per una Tua invenzione”, disse il re molTo deluso. “ora la pagherai cara”. chiacchierone giurò di aver visTo veramenTe la penTola che canTava.
Selected from the book of The Silence of the Hippo. Dark Fairy Tales (published by Labyrint, Prague 2009). Copyright © David Böhm
il re, seguiTo dai servi, andò a cercare la penTola che canTa.
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Progetti per la missione
Regaliamo un'ambulanza al Centro Sanitario di Baoro! IL CENTRO SANITARIO
assumerli. Giorgio cura le piaghe e ustioni a volte aggravate dalle "cure" di guaritori locali che usano, come strumenti medici, punte di lancia arroventate o lamette da barba… oltre a medicamenti a base d’erbe e radici. L’addetto alle analisi Benoît è bravo: può fare diagnosi certa di malaria, parassitosi intestinali e cutanee, malattie a trasmissione sessuale, tifo e paratifo, anemia... Gli esami permettono di fare terapie mirate piuttosto che prescrivere più farmaci di quelli necessari. Con pannelli colorati, studiati per una comunicazione efficace, facciamo educazione sanitaria e parliamo di nutrizione e igiene. Anche il capo del quartiere, un’autorità rispettata, aiuta a diffondere le nostre comunicazioni. Nel solo mese di dicembre abbiamo fatto diagnosi di malnutrizione a 21 bambini (si aggiunge quasi un malnutrito al giorno!) e i bambini in BOZOUM, 9 MARZO 2009: VITTORIA E GIORGIO HANNO cura sono diventati COLLABORATO NEI VILLAGGI DELLA SAVANA; LÌ È MATURATA 80, a vari livelli di L’IDEA DI FARE QUALCOSA INSIEME PER I MALATI. gravità. Ogni mattina I malati che si rivolgono a noi aumentano di giorno in giorno: una piccola araba di 2 kg, una donna tubercolotica di 26 anni, una ragazza di 18 anni malata di AIDS, un neonato di 1700 g. con la febbre e la madre poco capace di allattare... Il “Centre de Santé” a Baoro ha riaperto i battenti dal 1° dicembre, grazie alla dottoressa Vittoria Mattei, all’infermiere Giorgio Grandicelli, insieme a due infermiere “securistes” centrafricane, Rachelle e Georgette e un tecnico di laboratorio centrafricano, Benoit. Fanno visite, consultazioni, medicazioni di piaghe e dispensano farmaci spiegando come
è un via vai di gente che entra ed esce dal Centro… Ci sono “giorni neri” in cui sembra tutto inutile perché le difficoltà superano le nostre capacità ma crediamo nella Provvidenza e non contiamo solo sulle nostre forze.
OBIETTIVO DEL PROGETTO Un’ambulanza è il prossimo obiettivo: dev’essere una jeep perché operiamo in una zona dove c’è una sola strada asfaltata (anche questa in pessime condizioni) e durante la stagione delle piogge il fango rende scivolose le piste di terra battuta.
COSTO DEL PROGETTO Vogliamo acquistarla in loco, a Bangui, per risparmiare il costo del viaggio e averla direttamente sul posto al più presto. Il costo supera i 45.200 € ma la nostra voglia di aiutare non si arrende di fronte alle spese.