18-19-20 FEBBRAIO 2000
n° 19-20-21/2000
9
Editors: Domenico Cilenti email: nicocilenti@gmail.com/Joan Nickles email: joannickles@gmail.com
REPORTAGE
REPORT
Haider & Austria The difficult peace process: Lebanon-Israel Putin, the man of mystery
Haider, il boicottaggio e il mercato - Libano-Israele la pace difficile - Putin, l’uomo dei misteri
4
1
5
2 Photo 1: Left wing demonstrators protest in front of Lisbon's Austrian embassy waiting for the EU Social Ministers Informal Meeting. At left banner reads "The only good fascist is the one already dead." Photo 2: Argentine Jews with a Star of David pinned to their chests as in the days of Nazi Germany listen to speeches during a demonstration in front of the Austrian embassy in Buenos Aires
3 Above, left wing demonstrators protest in front of Lisbon's Austrian embassy against the new Austrian coalition government.
Photo 4: Several thousand demonstrate against a center-right coalition government with the conservative Peoples' Party and the far-right Freedom Party. The sign reads "Against the black-blue 'red'-pen policy." Photo 5: Argentine Jews listen to speeches during a demonstration in front of the Austrian embassy in Buenos Aires. The sign reads, "The Anti-Christ was born in Austria. His name is Haider."
Previsioni e timori del mercato austriaco L’Austria cerca di prevenire le conseguenze economiche dell’isolamento
I
leaders dell’economia austriaca hanno lanciato una campagna per limitare i danni economici che potrebbero essere causati dall’isolamento politico dell’Austria da parte della UE. Lo sdegno internazionale per l’ingresso dell’estrema destra al governo ha provocato, finora, lievi danni alle esportazioni del paese e all’industria del turismo. Ma gli esperti temono le conseguenze di un eccessivo raffreddamento nelle relazioni con i principali partners commerciali dell’Austria. “Deve essere nell’interesse dei nostri partners prevenire la rottura delle relazioni commerciali, perché le nostre importazioni dai paesi della UE valgono sette miliari di euro di più delle nostre esportazioni”, ha detto il presidente della Camera di Commercio Leopold Maderthaner. Circa i due terzi delle esportazioni austriache sono assorbite dai suoi 14 partners europei, che hanno allentato le relazioni politiche con Vienna per protestare contro il nuovo governo. Maderthaner ha detto che false voci sulla situazione politica hanno creato l’impressione che l’Austria sia terra di estremismo e di xenofobia. Le conseguenze economiche per gli austriaci sono imprevedibili. “L’isolamento politico potrebbe, a lungo termine, minacciare il lavoro e il benessere, non solo in Austria ma anche nei paesi della UE”. Egon Winkler, direttore della Camera per il Commercio Estero e l’Integrazione Europea, ha detto che la priorità è di correggere l’immagine distorta del paese. Le compagnie austriache che lavorano all’estero dovrebbero inviare informazioni per spiegare le tradizioni democratiche dell’Austria, l’impegno per il rispetto dei diritti umani e gli stretti legami commercia-
li con la UE. “Questo sarebbe il primo passo per volgere le discussioni internazionali nella giusta direzione e fare appello all’imparzialità per l’economia austriaca”, ha detto Winkler. Per ora, sembra che l’isolamento politico non abbia avuto gravi conseguenze economiche. Il settore turistico ha riportato solo sporadiche cancellazioni ma nessuna prova suggerisce che la crisi politica avrà un serio impatto sulla stagione invernale, che ha fruttato nel 1998-99 all’Austria più di 94 miliardi di scellini in valuta straniera . Il direttore esecutivo della Austrian Airlines AG, Mario Rehulka, ha detto che la compagnia non si aspetta altri annullamenti. Ma il più grande operatore di telefonia mobile dell’Austria, Mobilkom, il cui 25% appartiene alla Telecom, dice che la sua pianificata espansione nell’Europa del sud-est potrebbe essere danneggiata se il paese resta isolato per lungo tempo. L’Istituto Austriaco per le Ricerche Economiche (WIFO) dice che è troppo presto per valutare se la prevista crescita del 2,8% del prodotto interno lordo per il 2000 dovrà essere rivista. Ma una crescita maggiore dipende in larga parte da alte esportazioni. Bernhard Felderer, capo dell’Institute for Advanced Studies, dice che la crisi potrebbe intaccare la crescita delle esportazioni, che prevede di raggiungere il 7% nel 2000, contro il 5,4% del 1999. Il mercato dei titoli e delle azioni austriaco si è risollevato dalla brusca caduta della scorsa settimana, incoraggiato dall’impegno del nuovo governo di consolidare il sistema fiscale e dalle misure adottate per rivitalizzare il mercato azionario di Vienna, incluso un programma di privatizzazione.
Azioni d’isolamento da parte di Francia e Belgio
Haider perde punti in patria
Le delegazioni dei due paesi boicottano il discorso dell’Austria alla OSCE
Scende il favore del popolo austriaco per il partito di estrema destra
I diplomatici di Francia e Belgio hanno boicottato un discorso del nuovo Ministro degli Esteri Benita Ferrero-Waldner alla Organization for Security and Cooperation in Europe (OSCE), che si è tenuta a Vienna. L’azione rientra nel tentativo della UE di isolare l’Austria, dopo l’ascesa al potere di Haider. Le delegazioni di Francia e Belgio hanno lasciato vuote le loro sedie durante il discorso del Ministro austriaco, per esprimere il loro rifiuto e il loro distacco nei confronti del nuovo governo. La Francia e il Belgio sono stati tra i paesi che hanno criticato maggiormente Haider, il quale ha espresso commenti al vetriolo sui loro governi. Haider ha detto che il governo belga è corrotto e ha detto al presidente francese Chirac di non sapere di cosa stesse parlando.
Il sostegno del popolo austriaco al partito di Haider comincia a languire. Secondo recenti sondaggi, alla domanda “quale partito voteresti se venisse indetta ora un’elezione generale?”, solo il 26% degli intervistati ha confermato il suo appoggio ad Haider, contro il 27% che votò per lui lo scorso ottobre. Il Linz Institute ha condotto l’indagine per telefono, contattando 400 austriaci, quattro giorni dopo che il Cancelliere Schuessel ha accettato il partito di Haider al governo. I principali beneficiari della perdita di favori da parte dell’estrema destra sembrano essere i Verdi, che riceverebbero dai potenziali elettori il 16% dei voti, contro il 7,4% degli ultimi scrutini.
Est Europa e GB inviano un messaggio all’Austria I valori democratici della UE evidenziati come gli unici accettabili Non c’è posto in Europa per l’intolleranza e la xenofobia. Lo hanno dichiarato all’Austria il Primo Ministro britannico Tony Blair e il premier della Repubblica Ceca Milos Zeman. I due leaders hanno usato un articolo comune sul “Financial Times” per indirizzare il loro messaggio al nuovo governo austriaco, che include il partito di estrema destra di Joerg Haider. Blair e Zeman hanno detto che la UE sta pianificando una conferenza intergovernativa per concordare le riforme necessarie a porre fine alle divi-
sioni della Guerra Fredda e a promuovere la stabilità, i liberi mercati e la democrazia in tutto il continente. La Repubblica Ceca e altri paesi dell’est Europa candidati alla UE, hanno assunto un atteggiamento cauto nei confronti di Haider e del suo partito, che in passato ha espresso sentimenti anti-stranieri rivolti soprattutto alle popolazioni est-europee. Queste ultime temono che l’Austria possa usare la sua influenza per bloccare la loro ammissione alla UE.
Manifestanti di sinistra protestano contro la presenza del Ministro austriaco degli Affari Sociali Elizabeth Sickl, membro del Freedom Party, al meeting di ministri della UE che si è tenuto a Lisbona, in Portogallo. La Sickl è stato il primo ministro del nuovo governo austriaco a prendere parte ad un meeting della UE. Dimostranti protestano a Berlino contro il leader austriaco Haider prima della cerimonia d’apertura del Festival cinematografico Dimostranti manifestano di fronte all’ambasciata austriaca a Lisbona contro la nuova coalizione di governo dell’Austria. Il cartello sulla sinistra dice: “L’unico fascista buono è quello che è già morto”. Alcuni manifestanti arrampicati sulla statua di Atena Pallade di fronte al parlamento austriaco, a Vienna. Diverse migliaia di persone hanno dimostrato contro il nuovo governo di centro-destra che comprende il conservatore People’s Party e il nazionalista Freedom Party di Haider. Ebrei argentini durante una manifestazione di fronte all’ambasciata austriaca a Buenos Aires. Centinaia di persone appartenenti alla più grande comunità ebraica del mondo hanno preso parte alla dimostrazione per protestare contro la presenza di Haider nel governo di Schuessel. Il cartello dice: “L’anti-Cristo è nato in Austria. Il suo nome è Haider”. Una veduta aerea della Baerental Valley nella provincia meridionale della Carinzia, in Austria. La valle e le montagne circostanti sono proprietà di Haider che l’ha ereditate da suo prozio dopo che la terra venne venduta da una vedova ebrea durante la Seconda Guerra Mondiale, sotto il regime nazista.
1
2 3 4
5
6
L’Argentina contro l’Austria La comunità ebraica del paese sudamericano fa appello ai governi di tutto il mondo
L
’Argentina, una volta paradiso nazista, ora casa della più grande comunità ebraica dell’America Latina, ha annunciato che si affiancherà all’Europa nell’allentare i legami con l’Austria e il suo nuovo governo di estrema destra. La nazione sud americana ha detto che adotterà la “posizione europea” di mantenere i contatti diplomatici con l’Austria ad un “livello strettamente tecnico”. L’Unione Europea, sdegnata dai commenti di Haider che hanno minimizzato i crimini nazisti e hanno espresso sentimenti anti-stranieri, ha congelato le relazioni con Vienna. Washington ha imposto limitate sanzioni diplomatiche ed ha adottato una politica di attesa degli sviluppi, prima di decidere ogni ulteriore azione. “Siamo contro tutte le forme di difesa del razzismo, del nazi-
smo e della xenofobia”, ha detto un portavoce del Ministro degli Esteri argentino. Il ministro ha annunciato di aver rinviato il suo ambasciatore austriaco Juan Carlos Kreckler a Buenos Aires. Il trasferimento è stato deciso dopo che Kreckler, nominato dal presidente Carlos Menem, ha definito Haider un “democratico”. La forte comunità ebraica dell’Argentina, che conta 300.000 persone, ha chiesto al nuovo presidente Fernando de la Rua di agire contro l’Austria dopo l’ascesa di Haider al potere. Ebrei, politici e sostenitori dei diritti umani hanno marciato verso l’Ambasciata austriaca per chiedere al mondo intero di boicottare l’Austria. “Il nazismo deve essere fermato. Non lasciate che accada di nuovo. Hanno ucciso la mia gente. Le nostre ferite sono ancora aperte”, ha detto una sopravvissuta di Ausch-
witz, Eugenia Unger. I dimostranti hanno marciato con dei cartelli che dicevano: “Hitler=Horror=Haider” e “L’anticristo è nato in Austria. Il suo nome è Haider”. L’Argentina è imbarazzata dalla sua immagine di paradiso per noti criminali nazisti che si rifugiarono nel paese dopo la Seconda Guerra Mondiale. Joseph Mengel, chiamato “l’angelo della morte” di Auschwitz ed Erich Priebke, dopo decenni di libertà in Argentina, stanno finendo i loro giorni in prigione in Italia per aver ucciso 335 civili nel 1944. Questa settimana, De la Rua ha fatto appello ai suoi partners commerciali, il Brasile, il Paraguay e l’Uruguay, perché anche queste nazioni intraprendano azioni diplomatiche contro l’Austria.
6 An aerial view above of the Baerental valley in Austria's southern province of Carinthia, owned by far-right leader Joerg Haider who sparked international controversy when his Freedom Party entered the Austrian coalition government. Haider inherited the wooded mountain estate from his great-uncle after the land was sold under Nazi legislation by a Jewish widow in World War Two.