DNT n° 24-25-26/2000 by Cilenti/Nickles

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DAILY NEWS TRAVEL

IL GIORNALE PER VIAGGIARE

Milan Fashion 3

Scoperta la tomba di Osiride 2

Camion padroni di Washington 3

Sul Golan anche il vino 12

Novità dalla BIT

EUROPE

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE TURISTICA Nr. 24-25-26

Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Roma

VENERDÌ, SABATO, DOMENICA 25-26-27 FEBBRAIO 2000

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29 “mushers” alla Yukon Quest

La più difficile corsa con i cani da slitta in Alaska in vista del traguardo

ALIY ZIRKLE, 30 ANNI, È LA CONCORRENTE FAVORITA NELLA YUKON QUEST, la più difficile corsa con i cani da slitta a lunga distanza che si sta svolgendo in Alaska. La Zirkle e i suoi cani hanno un vantaggio di due ore sugli altri concorrenti e sono solo 240 i km che li separano dal traguardo a Takhini Hot Springs, nello Yukon.

L

a corsa con i cani da slitta Iditarod Trail è forse conosciuta come l’“L’ultima grande corsa sulla Terra”, ma anche la cugina meno nota, la Yukon Quest International, vanta la sua celebrità. La Yukon Quest, itinerario di 1.600 Km, è iniziata a Fairbanks, in Alaska. Si tratta della più difficile corsa con i cani da slitta a lunga distanza. Una ragione è data dal fatto che questa gara prevede meno soste per riposare che la Iditarod. Tra la partenza e il traguardo, a Whitehorse, nel territorio delle Yukon, ci sono soltanto dieci checkpoints, circa un terzo di quelli previsti nell’itinerario della Itidarod. Ciò significa che i “mushers” devono viaggiare su lunghe distanze, trasportando più cibo e, qualche volta, sono costretti ad accamparsi sotto le stelle. Anche i fans della Yukon Quest si lamentano delle dure condizioni dell’itinerario di gara, molto più aspre del sentiero di neve usato dai partecipanti alla Iditarod. Quest’anno, le squadre della Yukon Quest possono dover fronteggiare un problema imprevisto: il caldo. Nei giorni scorsi la temperatura era salita a 8,8°C. Un clima non abbastanza freddo per i cani. Inoltre, il relativo caldo fuori stagione ha ammorbidito il ghiaccio, creando problemi per attraversare i fiumi. In alcuni punti l’acqua è fuoriuscita attraverso lo strato di ghiaccio. L’itinerario della gara si snoda attraverso vecchie miniere tra l’interno dell’Alaska e il territorio dello Yukon. I luoghi di partenza e d’arrivo si alternano ogni anno. Dei 29 “mushers” che parteciperanno alla corsa, quasi un terzo sono europei, la maggior parte tedeschi. In Germania, grazie alla televisione, la gara ha un largo seguito di ascolti. Gli altri sportivi in competizione provengono dall’Alaska e dal Canada. I migliori riceveranno un premio di 125.000 dollari, con 30.000 dollari destinati al campione. Il vincitore della Yukon Quest è atteso a Whitehorse in questi giorni.

Special Price 1,549 Euro Itl 3.000 Prices in local currency as indicated: Austria Sch 50; Belgium BFr 110; Canada $3,50; Cyprus C£ 20; Denmark Dkr 22.00; Finland Fmk 30.50; France FFr 17.00; Germany DM 5.50; Gibraltar £90; Greece Dr 750; Iceland IKr285; Luxembourg LFr 110; Malta MTL80; Netherland Fl 6.50; Norway NKr19.00; Portugal Esc 350; Spain Pta400; Sweden SKr20.00; Switzerland SFr 6.00; USA $ 3,50

QUEST’ANNO, L’ITINERARIO DELLA YUKON QUEST È DI ALCUNE MIGLIA PIÙ CORTO DEL NORMALE, perché un

insolito innalzamento delle temperature ha ammorbidito il ghiaccio e reso pericoloso attraversare i fiumi. Per questo motivo il traguardo è stato spostato a Takhini Hot Springs, poco prima di Whitehorse.

A caccia di lupi Il governo norvegese ha autorizzato la caccia dei lupi di razza ibrida

U

n gruppo di cacciatori sta battendo le foreste della Norvegia per scovare ed uccidere i lupi ibridi che le popolano. Per una volta, la caccia non è uno pseudo sport fine a se stesso, ma ha lo scopo di frenare la proliferazione della razza ibrida che sta mettendo in pericolo la conservazione dei lupi di montagna di razza pura. “Spareremo per uccidere”, ha detto Svein Nic Norberg, uno degli otto uomini impegnati nella caccia nel sudest della Norvegia. Ma potrebbero volerci delle settimane, se non dei mesi. La caccia è stata ordinata dalle autorità norvegesi, che negli ultimi anni hanno cercato di reintrodurre i lupi dopo la loro estinzione negli anni ‘40. Un test genetico effettuato su di un cucciolo selvatico investito da un’auto, ha rivelato che l’animale era un misto tra un lupo ed un cane. Gli studiosi temono che quattro al-

tri cuccioli nati dalla stessa madre nel maggio del 1999, potrebbero crescere e contaminare con i loro geni i lupi norvegesi. La caccia ha il sostegno degli ambientalisti che la considerano come l’unico mezzo per proteggere una comunità di venti lupi di razza pura. La squadra di cacciatori ha localizzato tre degli animali ibridi nella contea di Oestfold, nelle foreste vicino alla frontiera svedese. “Quello che sta complicando la caccia è che dobbiamo stare estremamente attenti a non ferire gli animali adulti”, ha detto Norberg, portavoce del Directorate for Nature Management. La mancanza di neve nella zona rende ancora più difficile trovare le tracce degli animali. I lupi si muovono molto e possono percorrere anche 200 km in 24 ore. Il padre dei cuccioli ibridi non è ancora stato identificato. Molti norvegesi hanno offerto la loro assi-

stenza nella caccia, soprattutto i contadini che si oppongono alla politica della protezione dei lupi, perché uccidono le loro pecore e rappresentano una minaccia per le persone. Da quando i lupi sono stati reintrodotti, il governo norvegese non ha mai autorizzato una caccia, nonostante le lamentele dei contadini. I lupi sono stati posti sotto protezione come specie a rischio. Nel marzo 1999 il governo diede il permesso di uccidere due lupi in Rendal, nell’est del paese. Gli animali avevano attraversato la frontiera con la Svezia e uccidevano le pecore dei contadini svedesi. Ma, dopo la reazione degli ambientalisti, una corte ha respinto l’autorizzazione del governo. La maggior parte dei lupi norvegesi vive vicino al confine svedese e spesso si muove verso le zone abitate.


cronaca

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politica opinione

Har Homa, la collina contesa

25-26-27 FEBBRAIO 2000

Scoperta la Tomba di Osiride Eccezionale ritrovamento sul sepolcro di Osiride, il “Dio della Vita e della Morte” della mitologia egizia

Blocchi di appartamenti moderni e lussuosi stanno sorgendo nella zona est di Gerusalemme nonostante le proteste palestinesi

UN SOLDATO CINESE PASSEGGIA DAVANTI AD UN'ESPOSIZIONE DI ARMI E DI MISSILI NEL MUSEO DI STORIA MILITARE DI PECHINO.

Il principale giornale militare cinese ha salutato la minaccia di Pechino a Taiwan: cominciare i colloqui di riunificazione alla Cina o subire un’invasione.

Winter Park, dove lo sport è possibile a tutti La località montana del Colorado, sede di un centro specializzato, offre ai disabili l’opportunità di praticare ogni tipo di sport Le ripide piste innevate delle montagne di Winter Park, in Colorado, possono essere scoraggianti per uno sciatore medio, ma non lo sono per gli sciatori disabili. Per loro rappresentano la libertà. “Quando vado in montagna, è liberatorio”, dice il 36enne Matt Feeney, che ha sciato su tutte le piste di Winter Park da quando un incidente in immersione lo ha paralizzato dalla vita in giù. “Le montagne di Winter Park sono molto più accessibili della maggior parte delle città. Non ci sono scale né barriere fisiche”. Su quelle montagne giungono ogni anno sciatori di tutto il mondo con ogni tipo di problemi fisici e mentali. La località, 64 km a nord ovest di Denver, è il quartier generale del National Sport Centre for Disabled, organizzazione che conta 1.000 volontari che aprono il meraviglioso mondo della neve a chiunque voglia entrare. Il programma è ampio e impiega le attrezzature più avanzate per garantire la massima indipendenza ai disabili. Il centro è anche rinomato per le altre attività ricreative che possono essere praticate da chi ha problemi motori: bicicletta, vela, rafting e arrampicata su roccia. “Abbiamo cominciato trent’anni fa con le persone che aveva subito un’amputazione. Oggi lavoriamo con novanta diversi tipi di menomazione e offriamo tutti i tipi di attività sportiva. Non avrei mai sognato tanto quando ho iniziato”, ha detto Hal O’Leary, fondatore del NSPD. Il centro ha aiutato altre organizzazioni a stabilire programmi simili. “Sono stato in tutto il mondo e ho lasciato il nostro marchio ovunque”, ha aggiunto O’Leary. Recentemente, è nata “Adaptive Adventures”. Si tratta di un’associazione, legata al centro, che offre ai disabili l’opportunità di sperimentarsi anche nelle attività cosiddette “estreme”, dallo sci d’acqua allo scuba diving al kayaking.

UN ARCHEOLOGO EGIZIANO

PALESTINESI GRIDANO SLOGANS ANTI-EBREI DURANTE UNA PROTESTA CONTRO L’INSEDIAMENTO EBRAICO DI GOSH KATIF, NELLA STRISCIA DI GAZA. Dozzine di palestinesi hanno

dimostrato contro l'occupazione della terra da parte d'Israele.

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l più controverso insediamento ebraico in Israele sta sorgendo su di una collina disputata nella zona araba di Gerusalemme, dove blocchi di appartamenti hanno sostituito lussureggianti boschi di pini. Operai provenienti da Israele, dalla Moldavia, dalla Romania e dai territori palestinesi, armati di gru e di ruspe, stanno scavando la collina palestinese Jabal Aby Ghneim per fare spazio al nuovo insediamento Har Homa. Il Primo Ministro Ehud Barak, eletto lo scorso anno per promuovere la pace con i vicini arabi d’Israele, ha bocciato il progetto che vorrebbe la realizzazione di insediamenti ebraici tra Betlemme e la zona araba di Gerusalemme. L’inizio dei lavori a Har Homa, cominciati nel 1997, venne contestato con manifestazioni da parte dei palestinesi e ha portato il processo di pace ad un punto morto per diciannove mesi. Moshe Eilat, responsabile dell’ufficio stampa per il Ministero della Costruzione d’Israele, dice: “La tempesta è passata. Ci sono segnali secondo i quali il progetto avrà un enorme successo”. Il presidente Yasser Arafat ha fatto di Betlemme il centro del controllo palestinese da quattro anni a questa parte. Arafat insiste che gli insediamenti ebraici, soprattutto Har Homa, violano i trattati di pace tra Israele e Palestina. Il negoziatore Saeb Erekat sostiene: “Gli insediamenti sono l’unica cosa che non si è fer-

mata nella relazioni tra Israele e Palestina. venduta o meno”. Sulla collina, cartelli giganti annunciano Ogni ulteriore insediamento è un nuovo saboprogetti di appartamenti con giardini, portici e taggio al processo di pace”. In una delle numerose dimostrazioni contro parcheggi privati. Alcuni cartelli fanno appello l’occupazione della Terra da parte d’Israele, agli appartenenti alla religione ebraica. Questi dozzine di palestinesi hanno manifestato nella ultimi sono tra i più grandi promotori della costriscia di Gaza gridando ‘Gli ebrei dovrebbero struzione da parte d’Israele su terra occupata, lasciare la nostra terra. Ascoltate Barak, la no- in quanto considerata come un diritto che afstra gente non dovrebbe inginocchiarsi a loro’”. fonda le sue radici nella Bibbia. Ma sembra che anche gli ebrei non religiosi Barak ha detto che intende mantenere il controllo su Gerusalemme. Questo include la siano interessati alla nuova zona residenziale Gerusalemme est, occupata nella guerra del che sorgerà sulla collina, sovrastando Betlem1967 e vista dai palestinesi come la capitale di me a sud e le colline della Giordania a est. un futuro stato. Ma include anche l’area di Har Homa che Israele ha annesso alla città. Dei 6.400 appartamenti pianificati nel 1997, Israele ha commissionato di comprarne il 60-70%. Molti sono già stati venduti. In una città nota per la scarsità degli alloggi, sembra che gli appartamenti di Har Homa siano stati venduti per meno della metà di quello che sarebbero costati nel cuore di Gerusalemme. Molti palestinesi si guadagnano da vivere lavorando per compagnie di costruzione israeliane. Nabil Mahmoud, un palestinese di IL NUOVO INSEDIAMENTO EBRAICO SULLA COLLI39 anni, dice: “È dura per me. È ter- NA HAR HOMA, chiamata in arabo Jabel Abu Ghneim, ra araba e io non so se sia stata nella zona araba di Gerusalemme.

Il Papa “viaggiatore”, nei luoghi del primo cristianesimo L’Egitto, che conta una forte comunità copta, è la prima tappa dell’itinerario scelto dal Pontefice per celebrare il bimillenario della religione cristiana. A marzo, il Papa sarà in Giordania e in Israele er la prima volta nella storia, un Papa cristiano è in visita in Egitto. L’eccezionalità dell’evento è stata causata da “barriere psicologiche del passato e dall’incomprensione dell’altro e dei suoi valori”, ha detto un portavoce della Chiesa Cattolica d’Egitto. La visita di Papa Giovanni Paolo II nel paese nordafricano è puramente spirituale e non verranno discussi i recenti scontri tra cristiani e musulmani. Lo ha dichiarato un vescovo cattolico. Durante il suo viaggio di tre giorni, cominciato ieri, il Pontefice incontrerà la più alta autorità del mondo musulmano, Mohamed Sayed Tantawy, Sceicco di al-Azhar. Il Pontefice incontrerà anche il Papa Shenouda, capo della Chiesa Copta-Ortodossa dell’Egitto, altri personaggi greco-ortodossi e i leaders delle Chiese cattoliche della Siria, del Libano e di Gerusalemme. La comunità copta è consapevole del suo delicato status come minoranza di pochi milioni di persone in una popolazione musulmana di 64 milioni di abitanti. Gli scontri tra cristiani e musulmani, i peggiori in dieci anni, sono esplosi all’inizio dell’anno nel villaggio meridionale di al-Kosheh, uccidendo 19 copti e due musulmani. Non si è trattato di un episodio sporadico ma di un conflitto che ha radici profonde. “Naturalmente non vediamo l’ora che il Papa venga qui perché è il capo della Chiesa cattolica. Ma non è una figura sulla quale possiamo contare per risolvere i nostri problemi sociali”, ha detto Youssef Seidhom, editore del settimanale Coptic Watani. “Non possiamo discutere di problemi così delicati con degli stra-

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nieri perché ci crea dei problemi. Saremmo accusati di disprezzare l’Egitto o di voler distorcere la sua immagine”. Il Pontefice trascorrerà due giorni al Cairo e poi viaggerà al monastero greco-ortodosso di S. Caterina ai piedi del Monte Sinai. Milad Hanna, un importante scrittore e filosofo copto, ha detto che la visita del Papa punta a riunire i cattolici romani e copti dopo secoli di contrasti teologici. I Copti considerano loro guida il Papa Shenouda III, capo della loro chiesa per gli ultimi 29 anni. “C’è un messaggio non detto nella sua visita. Sta cercando di promuovere il dialogo e le relazioni per il nuovo millennio”, sostiene Hanna. “È una situazione delicata tra il governo e la Chiesa Copta. Le relazioni dei copti con le forze politiche ci causano dei problemi. Non vogliamo che la situazione sia aggravata dalla visita del Papa”, ha aggiunto. La Chiesa Copta venne fondata in Africa all’alba della Cristianità e divenne celebre per il monachesimo e la pratica del digiuno. I copti erano la maggioranza della popolazione quando gli islamici arrivarono in Egitto nel 700 d.C. Il copto rimase la lingua popolare fino a che l’arabo la sostituì nel 1200. La moderna Chiesa Copta conta adepti in Europa, in Africa, negli Stati Uniti, in Medio Oriente, in Australia e nel Golfo. “Per secoli, copti e musulmani hanno vissuto in armonia. Succede ancora nelle classi medio-elevate della società ma la situazione è cambiata nelle campagne, dove c’è meno educazione”, dice Hanna. “L’Egitto non è più uno stato liberale e secolare. I copti si sentono minacciati da questa nuova cultura radicale e fondamentalista”.

L’ignoranza popolare di entrambe le religioni e influenze esterne di mondo più materialistico e competitivo hanno trasformato una cultura di pace ed armonia in una cultura di violenza. I copti hanno lamentato per anni di non es-

ni diritti di cittadinanza. Ma sembra che ci siano dei segni di cambiamento e il desiderio da parte del governo di cambiare la situazione. Ma si tratta di una trasformazione che sta avvenendo lentamente, in modo graduale, affinché non abbia ripercussioni negative sulla società.

ispeziona la tomba del dio Osiride. La tomba, che risale a circa 3.000 anni fa, è stata trovata nei pressi delle piramidi di Giza ad una profondità di 30 metri sotto il terreno, parzialmente sommersa dall'acqua. Un sarcofago di granito dell’antico dio egizio Osiride è stato trovato sotto metri d’acqua stagnante. Il sarcofago era collocato in una tomba a 30 metri di profondità, nei pressi delle piramidi di Giza. Osiride era una delle divinità più importanti dell’antico Egitto. Secondo il mito, il dio venne ucciso dal suo fratello malvagio Seth. Venne sepolto da Iside, sua moglie-sorella e riportato in vita come giudice di morte e sovrano del mondo sotterraneo. L’archeologo egiziano Zahi Hawass racconta che il sarcofago, datato al 500 a.C., era circondato dai resti di quattro pilastri costruiti nella forma del geroglifico “Bir” o “Casa di Osiride”. Gli scavi hanno portato alla luce degli oggetti di ceramica e delle ossa di 3.000 anni fa. “Non ho mai scavato questo pozzo, perché era sempre pieno d’acqua. Ma quando l’acqua è diminuita, circa un anno fa, è iniziata l’avventura”. Tra la Sfinge e la Piramide di Chefren, gli archeologi hanno trovato tre livelli sotterranei e il sarcofago era immerso nel livello più basso. “Molte persone credevano che ci fossero delle gallerie che arrivavano alla Sfinge e altre che conducevano alla Grande Piramide. Ma soltanto quando abbiamo inviato un ragazzo nella galleria verso muro occidentale, abbiamo fatto l’eccitante scoperta”.

Egitto e Israele vent’anni di pace Le relazioni tra i due paesi sono un esempio da seguire per le nazioni del Medio Oriente Egitto e Israele, una volta nemici mortali, celebrano questa settimana venti anni di relazioni diplomatiche. I recenti raids d’Israele in Libano, seguiti agli attacchi dei guerriglieri libanesi nella zona occupata del paese, hanno sollevate dure critiche dal Cairo. Il Ministro della Difesa israeliano Ephraim Sneh ha risposto che “incoraggiare il terrorismo degli Hizbollah è estremamente controproducente”. Ma, secondo gli analisti, queste parole non condizioneranno le relazioni tra Egitto e Israele, sancite con trattato diplomatico del 1980. “Il trattato di pace tra i due paesi continuerà a mantenere il valore che avuto finora. Speriamo che questo sia un esempio di pace per altri paesi, come la Siria, il Libano e la Palestina”, ha detto l’ex-ministro egiziano Mustafa Khalil, uno degli artefici degli accordi di Camp David del 1978.

Fondato nel 1998 direttore responsabile domenico cilenti coordinamento editoriale joan nickles mangiafoglio the traveller fashion reportage editore romaprint s.r.l.

UNA DELLE TRE GRANDI PIRAMIDI DI GIZA, IN EGITTO. Il Papa è in visita in Egitto

per incontrare le più alte autorità del mondo musulmano e della Chiesa Copta-Ortodossa. La visita del pontefice avviene in un momento delicato per la società egiziana, in cui copti e musulmani hanno perduto l’armoniosa convivenza del passato. sere sufficientemente rappresentati al governo e che la burocrazia ostacola la costruzione di nuove chiese e il restauro di quelle vecchie. Hafez Abu Seda, segretario generale dell’Organizzazione egiziana per i diritti umani, ha detto che i problemi tra copti e musulmani nascono da una mancanza di democrazia e di pie-

Nel 1998, il presidente egiziano Mubarak ha revocato una legge che richiedeva un decreto presidenziale per avere il permesso di rinnovare le chiese copte. Mubarak ha revocato quella legge conservando, comunque, il suo diritto di decidere se ricostruire le chiese antiche o edificarne delle nuove.

redazione - pubblicità via di san francesco a ripa 49 00153 roma tel 0039 - 06 5896852 fax 0039 - 06 5896681 stampato dalla romaprint s.r.l. via scorticabove 136 00156 roma tel 0039 - 06 41217552 anno 3, nr. 24-25-26 copia omaggio riservata agli operatori di settore autorizzazione del tribunale di roma n. 397/98 rilasciata in data 6 agosto 1998 Tutto il materiale inviato non verrà restituito e resterà di proprietà dell’editore. Gli articoli impegnano solo la responsabilità degli autori e la pubblicità solo quella degli inserzionisti. Ai sensi della legge 175/96 per la tutela dei dati personali l’editore garantisce la riservatezza dei dati degli abbonati. La cancellazione e gli aggiornamenti potranno essere richiesti all’editore. Spedizione in abbonamento postale 45% Art.2 legge 549/95


business

25-26-27 FEBBRAIO 2000

Fuga di professionisti L’Africa perde ogni anno 20.000 specialisti che si recano all’estero, ma questo frena lo sviluppo del continente La lotta dell’Africa contro la miseria è duramente ostacolata dalla fuga del personale specializzato. Il continente più povero del mondo ha perso 20.000 operatori specializzati all’anno, a partire dal 1990 e l’esodo non dà segni di rallentamento, così rivela il vice segretario generale della Commissione Economica per l’Africa delle Nazioni Unite, Lalla Ben Barka. Molti degli operatori africani specializzati si sono trasferiti in Europa o in Nord America, minando gli sforzi di ridurre la miseria e promuovere il progresso. “L’Africa ha perso 60.000 professionisti, compresi medici, conferenzieri universitari e ingegneri, tra il 1985 e il 1990, e ne sta perdendo una media di 20.000 all’anno”, ha dichiarato la Ben Barka ad una conferenza sullo sviluppo tenutasi ad Addis Abeba. Il 60% dei medici del Ghana formatisi negli anni ‘80, hanno lasciato il paese e la Nigeria soffre di una acuta mancanza di personale sanitario, mentre più di 21.000 medici nigeriani fanno pratica negli Stati Uniti. In sostanza, l’Africa spende circa 4 miliardi di dollari all’anno per pagare i salari di 100.000 professionisti all’estero.

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Camion, padroni di Washington I camionisti americani scendono in piazza per contestare l’aumento del prezzo del carburante sostenuto da alcuni esponenti repubblicani che rimproverano l’inattività dell’amministrazione verso il problema degli approvvigionamenti Prima dell’incontro col segretario americano per le fonti energetiche, Bill Richardson, l’OPEC ha dichiarato che esiste l’intenzione di creare uno stabile equilibrio nel mercato petrolifero senza mettere in crisi l’economia mondiale. Non può però dire se ciò significherà un’aumento delle estrazioni. Il ministro degli Emirati Arabi Uniti, Nasseri, ha commentato che un prezzo accettabile potrebbe essere compreso tra i 20-25 dollari a barile.

Sempre più digitale

IL CAPO ESECUTIVO DELLA SABENA AIRLINES, PAUL REUTLINGER, PARLA AD UNA CONFERENZA STAMPA A BRUXELLES, descrivendo i risultati

ottenuti dalla compagnia aerea belga. Reutlinger ha detto che i costi degli investimenti hanno eroso i profitti del 1999, con il risultato di una perdita netta di 14 milioni di euro. Il dirigente ha aggiunto che sono attesi notevoli profitti per il 2000.

L’ex astronauta indica l’importanza che attribuisce ai vari settori dell’ingegneria

UN CAMION PARCHEGGIATO AL NATIONAL MALL DI WASHINGTON. Sulla parte anteriore appare una

scritta che dice: “Se ce l’hai, è perché un camion te l’ha portato”. Centinaia di camions hanno attraversato la capitale americana per protestare contro l’aumento del carburante negli Stati Uniti.

C

entinaia di camionisti sono calati questa settimana sulla capitale americana, suonando clacson e intasando strade e superstrade, per protestare contro il rialzo dei prezzi del gasolio che ha acceso la rabbia dalla Florida al Canada. Sventolando striscioni come “Salvate la nostra economia, più bassi prezzi e tasse sul carburante” e “Se voi lo avete fatto, un camion lo ha portato”, i camionisti hanno causato la paralisi del traffico nel centro di Washington prima di arrivare in Campidoglio. “Se questo camion si fermasse, la gente se ne renderebbe conto, come pure l’economia”, dice Willard Martin, proprietario di un camion transcontinentale refrigerato, che arriva da Vienna, in Virginia. La National Owner Operator Trucking Association, uno dei principali organizzatori della protesta, afferma che i camionisti vogliono una riduzione di 24 centesimi per gallone (1 gallone = lt 4,54) dell’imposta di fabbricazione sul carburante e una riduzione del 15% su ogni gallone di gasolio venduto. “Lo scopo è riportare il prezzo sui livelli dello scorso maggio, che era di circa 1 dollaro a gallone”, afferma Charles Hentz, direttore dell’ufficio per la relazioni di NOOTA. Centinaia di camionisti canadesi hanno dimostrato nel Canada centrale e orientale e a Miami, la scorsa settimana i camionisti hanno protestato contro l’aumento dei prezzi del carburante e gli alti costi assicurativi.

UN CAMIONISTA DI BELTSVILLE, nel Mariland, mostra un cartello che dice: “Lavoreremo per il carburante”.

I dimostranti di Washington, molti dei quali sono entrati nelle cabine di guida delle motrici prima di parcheggiare, hanno sfogato la propria verso l’amministrazione Clinton e il Congresso, accusandoli di non fare abbastanza per aiutarli. Hanno chiesto interventi non solo per rispondere all’emergenza dei rifornimenti petroliferi, ma di usare una parte degli avanzi di gestione per aiutarli ad uscire dalla loro crisi. L’unico uomo politico presente alla dimostrazione, il sen. Ben Nighthorse Campbell, un repubblicano del Colorado, ha ricevuto la sonora approvazione della folla quando ha criticato li paesi dell’OPEC per l’aumento dei prezzi, a soli nove anni di distanza da quando le truppe li difesero dall’aggressione militare irachena. “Noi mandiamo i nostri uomini e le nostre donne in prima linea, e questo è il modo di ricompensarci?”, ha gridato Campbell. “(I camionisti) devono guadagnarsi da vivere. Potrebbero guadagnare di più cucinando hamburger”. Il capo della maggioranza al senato, il repubblicano Trent Lott, non ha partecipato alla manifestazione, ma ha detto alla stampa che l’amministrazione non ha fatto abbastanza per stimolare la produzione nazionale di petrolio, rendendo i camionisti vulnerabili alle decisioni dell’OPEC. “Abbiamo bisogno di maggiori disponibilità nazionali. Siamo ancora alla mercè dell’OPEC, e noi lo dicevamo da anni..... nulla è stato fatto negli ultimi quattro o cinque anni. Ci troviamo in questa situazione perchè ancora una volta loro hanno aumentato artificialmente il prezzo del petrolio”, ha dichiarato Lott.

Durante la Settimana Nazionale dell’Ingegneri, Neil Armstrong, che nel 1969 diventò il primo uomo a camminare sulla luna e che si descrive come un “nerdy engineer”, ha fornito la sua personale classifica sulle dieci più importanti branche dell’ingegneria nel XX secolo. Al di là dell’ordine stilato, ha sorpreso che abbia inserito l’ingegneria spaziale al 12° posto, appena dopo quella stradale e appena prima di internet. Ad ogni modo, l’ex astronauta ha indicato nella diffusione dell’utilizzo dell’energia elettrica l’elemento principale nello sviluppo umano del secolo scorso. Al secondo posto viene l’automobile, l’aereo al terzo, al quarto la purificazione delle acque e al quinto l’elettronica, che ci ha trasportati dai transistor ai microprocessori. Andando oltre il decimo posto, troviamo radio e televisione, meccanizzazione dell’agricoltura, i computer, il telefono, l’aria condizionata e la refrigerazione.

In un secondo momento, i sostenitori dei camionisti hanno chiesto al governo un’indagine sulla partecipazione dell’OPEC all’attuale mercato del petrolio, dicendo che se il cartello arabo fosse colpevole di alterazione dei prezzi, dovrebbe pagare i danni per le proprie azioni. Sotto la pesante pressione dell’opinione pubblica sul rialzo dei prezzi del petrolio, il segretario per le fonti di energia Bill Richardson, sta facendo un lungo giro d’incontri che lo sta portando ad analizzare la situazione mondiale con tutti i maggiori paesi interessati alle vicende petrolifere. In Messico la scorsa settimana, all’inizio di questa in Medio Oriente ed Europa, mercoledì in Egitto e in questo fine settimana in Kuwait e Arabia Saudita. Obbiettivo di Richards è convincere l’OPEC ad aumentare la produzione, così da ridurre la spinta al rialzo UNA FILA DI CAMIONS ATTRAVERSANO dei prezzi. RUMOROSAMENTE LE STRADE DI WASHINGTON Intanto, Messico, per protestare contro l’aumento del costo del carburante. Arabia Saudita e Venezuela sono a pochi giorni dal meeting del 2 marzo che potrebbe determinare il destino della riduzione petrolifera.

Moda: sfilate e fusioni

Sradicare la cattiva amministrazione

Il futuro dei nuovi grandi gruppi accende la curiosità nella settimana milanese della moda

Viene da una banca di Singapore il nuovo capo dell’ufficio che sorveglia la regolarità della burocrazia dell’ONU Dopo 10 mesi di ricerca, il segretario generale dell’ONU, Kofi Annan, ha scelto un dirigente di una banca di Singapore, perchè assuma l’incarico di sradicare la cattiva amministrazione e le frodi dalla burocrazia delle Nazioni Unite. Dileep Nair, un direttero generale della Development Bank di Singapore, è stato nominato sotto segretario dell’Office of Internal Oversight Services dell’ONU, un’organo di sorveglianza istituito nel 1994, come conseguenza delle pesanti azioni lobbystiche degli USA. Il primo capo di questo ufficio fu KarlTheodor Paschke, uno dei primi direttori del servizio estero della Germania. Il suo incarico è scaduto dopo 5 anni e non poteva essere rinnovato, in base ai regolamenti interni delle Nazioni Unite. Al momento del vaglio dei candidati, molti membri dell’ONU hanno insistito affinchè il suo successore venisse da un paese in via di sviluppo.

richieste per le azioni della Tom.com, prima della scadenza. L’offerta potrebbe registrare un nuovo record di sottoscrizioni con un numero di richieste 3.000 volte superiore alle azioni offerte inizialmente.

La classifica di Neil Armstrong

La spagnola Televisa sta trasferendo su nastri digitali 900.000 ore di trasmissioni televisive Una squadra di Televisa in Mexico City, il più grande gruppo televisivo del mondo in lingua spagnola, sta lavorando per convertire più di 900.000 ore di televisione di materiale d’archivio, in un nuovo formato digitale adatto alla trasmissione in internet. In questo modo, sarà possibile la diffusione via web di innumerevoli programmi televisivi. La digitalizzazione fa parte di una più ampia visione di internet di Televisa, che include un portale web che dovrebbe essere operativo da giugno, uno dei diversi portali che s’impegnano a far crescere il numero dei cibernauti di lingua spagnola. La digitalizzazione, che include tutto il nuovo materiale prodotto giornalmente da Televisa, presenta altri vantaggi oltre internet: i nastri digitali hanno bisogno di meno spazio per essere immagazzinati. Televisa può così smettere di spendere denaro per mantenere obsoleti registratori. E il nuovo format è di qualità migliore e può essere copiato o trasmesso alla velocità di 15 minuti per ogni ora di programma.

DECINE DI MIGLIAIA DI PICCOLI INVESTITORI SONO IN CODA FUORI DELLA HSBC, A HONG KONG, per consegnare le

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MISSONI

entre il 1999 è stato l’anno in cui Gucci e Prada hanno costruito la stabilità dei marchi giungendo quasi a rivaleggiare con la francese LVMH, l’attenzione alle sfilate di Milano, sarà su quei matrimoni fra case di moda che veramente produrranno lavoro. A dicembre, Giorgio Armani aveva detto: “Tutte queste fusioni sono molto importanti, una pietra miliare nel mondo della moda. La mia domanda però è: quale di queste funzionerà e quale no? Chi può rispondere? Nessuno”. Il ministro per il Commercio Estero, Pietro Fassino, ha aperto la settimana dedicata all’abbigliamento femminile per l’inverno 2000-2001, con la presentazione di un progetto per la promozione della moda italiana negli USA, con una serie di sfilate, conferenze e campagne pubblicitarie. La produzione calzaturiera, tessile e dell’abbigliamento, in Italia, nel 1999, è caduta dell’1,7% scendendo a 45.300 miliardi e le esportazioni sono calate del 4,2% finendo a 23.700 miliardi, secondo un visione preliminare di un’associazione commerciale.

Ma Fassino ha dichiarato che quest’anno si registrerà una crescita. “Lo scorso anno le perdite sono state legate alla crisi dei mercati asiatici e del Brasile. A settembre la situazione ha cominciato a cambiare e le nostre più recenti proiezioni mostrano un forte recupero dell’export. Nel 2000 dovremmo non solo coprire il declino del 1999, ma registrare una crescita”. Si dice che ci siano preoccupanti storie dietro la frenetica attività di acquisizione che ha caratterizzato il 1999, quando grandi nomi come Gucci e Prada sono diventati ancora più grandi e industrie manifatturiere come Ittierre hanno fagocitato case più piccole come Ferré. Il declino delle vendite e dell’export non ha intaccato i margini dei principali marchi, ma alcune delle compagnie più piccole rischiano di finire schiacciate dalle più economiche produzioni estere e le compagnie maggiori si stanno unendo per ottenere economie di scala. Contro questa situazione, il settore cercherà segnali su come gli accordi del ‘99 possano svilupparsi nel 2000 e questa settimana di sfilate

può dare qualche indicazione. La decisione di Jil Sander di dimettersi da presidente e capo disegnatore della casa di moda fondata 20 anni fa, dopo l’acquisto da parte di Prada, dimostra che le fusioni delle case di moda hanno bisogno di essere gestite con attenzione, per evitare di perdere talenti creativi. Altrove, Gucci affronta la sfida dell’integrazione del gruppo Yves Saint Laurent, acquisito a Novembre. Dopo la nomina di Tom Ford come direttore creativo di YSLCouture a gennaio, la compagnia corre il rischio di non avere tempo a sufficienza per adattarsi. Il principale accordo del 2000 potrebbe essere la vendita dell’americana Calvin Klein, che potrebbe essere studiata da un gruppo di possibili acquirenti, compresa l’italiana HdP. Ma la HdP ha affermato di non essere intenzionata a partecipare all’azione, in base alle notizie che i suoi azionisti, tra cui la Fiat, siano più preoccupati di concentrarsi sulle proprie attività pubbliche che non nella moda.


25-26-27 FEBBRAIO 2000

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Il foglio del Tour Operator

DAILY NEWS TRAVEL

DAILY NEWS TRAVEL c

c

Il nuovo quotidiano del turismo

Oggi

in Italia

Revival anni ‘40 per la moda di Milano

nel mondo

Viaggi in altre dimensioni Interactive presenta la dimensione del viaggio attraverso una biblioteca virtuale con un’ampia selezione di CD-Rom. Dopo aver iniziato a navigare con la mente nell’area On line, postazioni computer assistite permetteranno al viaggiatore di raccogliere informazioni per organizzare la prossima avventura, scegliendo, spaziando, interagendo. E finalmente, pronti per la partenza con Virtual: le affascinanti prospettive che l’evoluzione propone ai nuovi viaggiatori globali, per un’Odissea nello Spazio “realvirtuale”. Una prima sezione è dedicata a luoghi, modi e prodotti dell’offerta turistica telematica realizzati e realizzabili grazie al contributo di tecnologie avanzate, tra cui progetti di agenzia e villaggio virtuali. La nuova frontiera del viaggio prosegue nella seconda sezione, denominata Evolution: uno spazio riservato a invenzioni, mezzi, progetti che presto apriranno nuovi orizzonti al viaggio e ci porteranno più rapidamente e comodamente nei luoghi che amiamo e in quelli che non conosciamo ancora. In esposizione, installazioni, prototipi e modelli dedicati ai trasporti, alle comunicazioni e alle destinazioni del futuro. Qualche esempio? L’Auto Volante: un aereo familiare a 4 posti a decollo verticale, che viaggia a 540 kmh. Permetterà di andare da Milano a Roma in un’ora con un consumo paragonabile ad un’auto sportiva di lusso. Il Luna Park interplanetario di Lunacorp: un veicolo lunare creato da un gruppo di ex-ricercatori della NASA. Comandabile da terra, la navicella sarà messa a disposizione dei teleturisti lunari. Gli astronauti virtuali potranno guidarla restando a terra, ma vivendo le stesse sensazioni che avrebbero se fossero a bordo. L’Hilton Lunare, un mega albergo di 5000 stanze sulla luna. Sarà alto 325 m e verrà incapsulato dentro un enorme cupola geodetica ricoperta di pannelli solari per catturare l’energia necessaria. Sarà dotato di un piccolo mare artificiale con spiaggia caraibica. Una fattoria idroponica provvederà ai fabbisogni alimentari. L’itinerario real-virtuale si conclude con Technology, dove sono presenti le aziende che sviluppano tecnologie, prodotti e sistemi informatici e contribuiscono a fornire gli strumenti per il turismo prossimo venturo. Tutte le informazioni, immagini e schede tecniche delle installazioni di Virtual Evolution sono presenti per esteso al sito Internet: www.expocts.it/bit.

Il periodo bellico e la politica attuale ispirano le collezioni autunno-inverno

N

elle sfilate per l’autunno-inverno 2000-2001 che si stanno tenendo a Milano, la casa di moda Prada si è allontanata dallo strano intellettualismo del suo marchio, scivolando in una rilassante e moderna rivisitazione dei classici anni ‘40. La collezione di moda femminile per il prossimo inverno continua laddove la collezione primaverile aveva lasciato: un rifacimento dello stile classico che le donne trovano più confortevole perché familiare e lusinghiero. “Io volevo solo rilassare la mia mente e lasciare andare il mio istinto per creare qualcosa che amavo”, ha spiegato la stilista Miuccia Prada dopo la sfilata. “Ho cominciato a lavorare su pochi modelli e mio marito mi ha detto: ‘Stai creando una collezione anni ‘40’. Ma ha preso forma mentre la stavo disegnando, non di proposito”. I modelli in mostra a Milano indicano che la moda sta oscillando dagli eccessi del neo-hippy della stagione passata verso una reinterpretazione dei classici. Mentre la musa ispiratrice di Prada per la primavera è stata una giovane Catherine Deneuve, l’autunno si è ispirato alla Lauren Bacall delle giacche strette e delle gonne svasate. Hanno sfilato abiti di chiffon ondeggianti con cinte di cordoncino, decorati con fiori delicati stampati in colori tenui. La lunghezza degli abiti e delle gonne sfiora il ginocchio come allora. L’accessorio principale per il prossimo inverno non saranno le borse o le scarpe ma un piccolo collare di volpe legato con un laccio, da indossare sulle spalle nude o in qualche altro modo classico. I tessuti sono ricchi: variano da gonne di lana a pullovers di agnello persiano a cappotti di Astrakan. La politica ha fatto il suo ingresso nel mondo dorato della moda quando, durante la sfilata di Gattinoni, lo stilista Guglielmo Mariotto ha presentato una gonna con l’immagine del leader austriaco Haider. Il volto del politico era affiancato da una svastica e dalla scritta “No” in rosso. La gonna è stata indossata dalla modella sudanese Clara Benjamin. “Gli stilisti prendono le idee dall’attualità, da quello che accade, dall’atmosfera del paese. Io vivo in Europa. Questo è ciò che accade in Europa”, ha detto Mariotto. “Quando mi è stato chiesto di indossare la gonna, ho accettato per il fatto che io sono africana ma sono nata in Europa. La mia famiglia vive in Austria e per me è una cosa molto personale”, ha detto la modella Benjamin. La sfilata di Gattinoni ha anche evidenziato la relazione della casa di moda con il cinema. Fondata dopo la seconda guerra mondiale, la casa Gattinoni ha vestito stars di Hollywood come Ava Gardner e Ingrid Bergman, quando giunsero in Italia per girare dei films negli anni ‘60.

UN TRAGHETTO DELLA DARLING HARBOUR, CHIAMATO “ROCKET”, PASSA DAVANTI AD UNO SPACE SHUTTLE RUSSO CONOSCIUTO COME “TEMPESTA DI NEVE”, mentre viene calato

su di una chiatta prima di attraversare la Baia di Sydney in Australia. Lo shuttle, che ha orbitato intorno alla Terra per due volte, sarà il primo ad essere esposto al pubblico nella Baia di Darling a Sydney da giugno. stra la nascita delle specie marine evidenziandone i rapporti con l’ambiente acquatico in generale.

Il “coordinamento” di Air Sicilia Air Sicilia dispone di un nuovo ufficio: il coordinamento, con sede a Caltagirone, in provincia di Catania. Nato a dicembre ‘99, è operativo ormai a 360°. L’ufficio dispone di sistemi informatici che in tempo reale riescono a monitorare tutti i voli della compagnia e tutta l’operatività generale. Renzo Pisu è il responsabile del coordinamento (nato a Varazze nel 1965, pilota di aviazione generale), ha collaborato con altre compagnie: Azzurra Air, Med Airlines e Blu Panorama. Collaborano inoltre: Gianfranco Maggio, Cosimo Corsaro e Rosalba Traversa.

Macedonia Centrale Scopo della zona centrale della Macedonia, come anche dei rappresentanti delle sette amministrazioni regionali e dei responsabili del turismo è informare i settori competenti e il pubblico delle possibilità che questa regione può offrire: mare pulito, l’alternativa della montagna e le visite ad importanti siti archeologici a Pella, Dion e Verghina.

Speciale Agenti di Viaggio

Presente a BIT 2000 “Le Navi”, il più innovativo parco del mare d’Europa. Situato a nord di Cattolica, fonde divertimento, conoscenza, spettacolarità ed cultura, portando il visitatore alla scoperta del mare e del suo rapporto con l’uomo. Il parco dispone di aree relax, ristorazione, bar shop, verde attrezzato, animazione per bambini, giochi interattivi e spettacoli. La scoperta del mondo marino si svolge poi nella grande piazza baricentrica sotterranea da cui iniziano i percorsi tematici del parco.

Sabato 26 febbraio, BIT 2000 dedica una giornata a favorire i contatti di lavoro fra gli agenti di viaggio e gli espositori. La presenza alla manifestazione, che resterà aperta dalla 10,00 alle 21,00, consentirà loro di partecipare ad un grande concorso che metterà in palio ben 100 premi, tra i quali un viaggio in tutto il mondo. Il concorso si prefigge di premiare il contatto con gli espositori: più incontri presso gli stand, maggiori possibilità di essere uno dei vincitori. In chiusura di giornata si procederà all’estrazione dei coupon. Modalità: presso le reception derivate agli agenti in visita alla Bit nella giornata di sabato 26, verrà assegnato su richiesta un numero personale, che consentirà di partecipare al concorso a premi. Insieme al numero personale verranno consegnati il regolamento del concorso e l’invito per la serata Bit Night, la festa per i vent’anni di Bit. All’ingresso degli stand che aderiscono al concorso sarà apposta una grande coccarda. Le visite degli agenti saranno premiate rispettivamente con 1, 5, 10 Bit Coupon sui quali gli agenti dovranno riportare il numero personale, in modo di poter essere identificati in caso di vincita. I Bit Coupon dovranno essere depositati a fine giornata nelle apposite urne presso le uscite e daranno diritto a partecipare all’estrazione degli 80 premi in palio. Per aver diritto al ritiro dei premi vinti sarà necessario dimostrare la propria appartenenza alla categoria professionale.

Acquario di Genova

Città del Vino

Con alle spalle un anno di successi, l’Acquario di Genova si presenta a BIT 2000 con tante sorprese. La novità più grande si inserisce nell’ambito della mostra “Cuccioli del mare. Piccolo pesce diventerai grande?” che illu-

1.000 metri quadrati, per un itinerario alla riscoperta di aromi e sapori tradizionali delle regioni italiane. Protagonisti oltre 80 comuni ed enti che promuovono il loro territorio anche dal punto di vista enogastronomico.

AIG nel 2000 Presso lo stand AIG di BIT 2000 è in distribuzione la pubblicazione “Vacanze e Soggiorni attraverso gli Ostelli nel mondo”. Altre guide per apprezzare un semplice e alternativo di viaggiare sono disponibili presso la sede nazionale e quelle regionali dell’AIG. Tra queste la “Guida degli Ostelli” per la gioventù italiana, che dà pratiche informazioni su tutti gli alberghi per la gioventù d’Italia. C’è poi la “Guida Internazionale”, divisa in due volumi, Europa e Paesi Extraeuropei, che viene pubblicata dalla Federazione Internazionale degli Ostelli. Permette di avere una conoscenza capillare delle strutture ricettive in tutto il mondo, delle associazioni e fornisce informazioni sui paesi del network internazionale. Da ricordare l’apertura di un nuovo ostello in Val d’Aosta, a disposizione dei giovani viaggiatori già dalla prossima primavera. Situato nel comune di Bionaz, si trova a 1.600 m, nell’alta Valpelline.

Parco del Mare “Le Navi”

UN AEREO DELLA COMPAGNIA JUGOSLAVA JAT rulla al terminal

dell'aeroporto di Zurigo, dopo essere atterrato in Svizzera per la prima volta in quasi un anno e la prima volta in Europa occidentale, dopo la cancellazione di un divieto di volo da parte della UE.

LA MODELLA SUDANESE CLARA BENJAMIN SFILA SULLE PASSERELLE CON L'ABITO ANTI-HAIDER disegnato per la

collezione di Gattinoni autunno-inverno.

il tempo

Il nuovo quotidiano del turismo

UN LEVRIERO INSEGUE UNA LEPRE DURANTE LO SVOLGIMENTO DELLA WATERLOO CUP NEL LANCASHIRE, IN INGHILTERRA. La 154° edizione della Waterloo Cup è l'evento

principale nel calendario di questo genere di corse ed è un importante bersaglio per la contestazione degli animalisti. IL CICLONE “ELINE” SI ABBATTE SULLE COSTE DEL MOZAMBICO IN QUESTA RIPRESA SATELLITARE. L'arrivo del ciclone che ha lasciato una

scia di distruzione nel Madagascar, sta aggravando le devastazioni in Mozambico causate dalle recenti inondazioni.

Islanda

NORTH AMERICA Finlandia

CITTA’

Norvegia Groenlandia Alaska

CITTA’ AMSTERDAM ATENE BELGRADO BERLINO BUCAREST BUDAPEST COPENAGHEN DUBLINO HELSINKY LISBONA LONDRA MADRID PARIGI PRAGA REYKJAVIK ROMA STOCCOLMA VARSAVIA VIENNA ZURIGO

Svezia Scozia

5/-2 18/8 11/9 9/8 10/0 8/-2 7/5 12/6 6/3 14/8 17/9 16/9 11/3 6/5 4/0 15/6 4/-6 6/0 9/-1 8/-3

Danemarca Irlanda Russia

Inghilterra Bielorussia Olanda

Canada Polonia

Belgio Lussemburgo

Ucraina

Germania Francia

Rep. Czecha Svizzera

Austria Slovenia

Spagna Portugallo

Corsica

Italia

LEGENDE Precipitazioni

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Croazia Boznia-Erz. Kosovo Montenegro Macedonia Albania

Stati Uniti

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6/0 22/16 12/3 5/0 30/10 7/-2 5/2 24/11 25/8 30/24 4/-3 20/13 30/21 12/4 27/17 -4/2 10/4 25/10 2/-10 15/9


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