DNT n° 36/37/38/2000 by Cilenti/Nickles The Traveller - Ferrari-Schumacher-Brazil-Surfing

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CELEBRATING CABRAL’S DISCOVERY OF BRAZIL - MICHAEL SCHUMACHER AND FERRARI FORMULA ONE IN AUSTRALIA - CHAMPION SURFERS AT BILLABONG PRO 2000 17-18-19 MARZO 2000

n° 36-37-38/2000

Editors: Domenico Cilenti email: nicocilenti@gmail.com/Joan Nickles email: joannickles@gmail.com The

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TRAVEL LER Gli indios brasiliani non intendono collaborare all’organizzazione delle celebrazioni governative in occasione dei 500 anni della scoperta del Brasile

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“Festeggino senza di noi” LA RIPRODUZIONE DEL VASCELLO PORTOGHESE BOA ESPERANCA salpa di fronte alla Belem Tower di Lisbona, per cominciare la

sua regata verso il Brasile. Cinquecento anni fa, il vascello guidò la spedizione comandata da Pedro Alvares Cabral. Il Portogallo e il Brasile stanno celebrando l’anniversario della “scoperta” del Sud America con una regata che seguirà la rotta di allora. THE PORTUGUESE REPLICA VESSEL OF THE BOA ESPERANCA sails in front of Lisbon's Belem Tower starting its regatta to Brazil March 8. The Boa Esperanca was 500 years ago the chief vessel of the Brazil expedition commanded by Pedro Alvares Cabral. Portugal and Brazil are celebrating the discovery of the new South American continent with a regatta following the same route of the Portuguese sailors of 500 years ago.

l Brasile fu scoperto 500 anni fa, ma gli indios non sembrano avere molti motivi per festeggiare la scoperta portoghese, però questo non sta impedendo al governo di procedere nella programmazione dei festeggiamenti per celebrare quanto avvenuto nel XVI secolo. Migliaia di indios brasiliani, dalla giungla amazzonica alla costa di Rio de Janeiro, stanno portando avanti la loro più grande protesta di sempre, sperando di scoraggiare gli amici della festa, i presidenti di Brasile e Portogallo. “La nostra gente sta ancora soffrendo e morendo - grida Jose Alberto Silva, capo della tribù Makuxi e organizzatore della protesta. Ora stanno spendendo tutto questo denaro in una festa. Ma cosa hanno da commemorare?” Gli organizzatori dicono che oltre 70.000 manifestanti non di razza indiana, molti dei quali membri del movimento radicale brasiliano per i senza terra, si uniranno alle tribù nella riserva indiana di Coroa Vermelha, dove l’esploratore Pedro Alvares Cabral per primo sbarcò, reclamando quella terra per la corona portoghese. La loro speranza è di ottenere la stessa attenzione mondiale dei loro fratelli nelle antiche colonie spagnole che, nel 1992, in occasione dei 500 anni della scoperta del Nuovo Mondo da parte di Cristoforo Colombo portarono le loro fiere proteste attraverso le Americhe. Al centro del raduno di quest’anno ci saranno le richieste al governo di risolvere la questione delle riserve indiane dimenticate dalla legge, dove le tribù sono costrette a difendersi da sole dagli attacchi dei padroni delle fattorie. L’amministrazione del presidente Fernando Henrique Cardoso è in corsa contro il tempo per risolvere le dispute fra gli Indio Pataxo di Coroa e circa 500 famiglie di agricoltori che si sono insediate nella riserva illegalmente. L’obbiettivo è fargli abbandonare le terre prima che Cardoso arrivi alla riserva di Coroa dove lui, il presidente portoghese Jorge Sampaio e i rappresentanti della Chiesa Cattolica brinderanno ai successi della più grande nazione cattolica e alla crescita economica dell’America Latina. Il governo brasiliano ha previsto di impiegare più di 25 milioni di dollari per aiutare il trasferimento dei non indios e preparare i festeggiamenti. Ma le lotte per la terra rimangono all’ordine del giorno e infiammano circa un terzo delle riserve indio del Brasile, che insieme coprono una superficie pari all’estensione di Spagna, Portogallo, Germania e Belgio messi insieme. Boscaioli, minatori e agricoltori cercano di intimidire le tribù per fargli abbandonare una terra ricca di risorse naturali, spesso facendo ricorso alla violenza. Lo scorso mese 50 uomini armati hanno attaccato una piccola riserva al confine con lo stato del Mato Grosso do Sul, dove hanno rapito sei donne davanti ai loro familiari, bruciato 15 case e ferito due bambini, secondo quanto riportato dalle autorità. Secondo Azelene Kaingang della National Indian Foundation, conosciuta come Funai, i latifondisti pagherebbero la polizia per aver campo libero. “Il problema è che non abbiamo la forza per tenere questi latifondisti fuori dalla riserva senza dargli qualcosa in cambio. E Funai non ha ciò che cercano”. Così il costo delle distruzioni ricadono sulla popolazione indigena. Fame e miseria rimangono endemiche; un recente rapporto dice che il 42% degli indigeni brasiliani soffre di malnutrizione, con il nord est ad essere nella situazione più tragica, dove più dell’80% degli indios soffre la fame. Nonostante tutto, però, la popolazione delle tribù brasiliane è in crescita. Dai tempi di Cabral, fino al 1980, disagi, schiavitù e guerre avevano ridotto gli indios brasiliani a soli 150.000 da 6.000.000 che erano. Ma grazie alla crescita degli investimenti del governo nella sanità e nel campo dell’istruzione, la popolazione india è cresciuta del 130% negli ultimi due decenni, per raggiungere l’entità stimata di 350.000 unità. Ubirita Moreira, capo della Fondazione Nazionale per la Sanità del Brasile, riferisce che il governo nel 1998 ha aumentato del 350% i fondi destinati ai servizi medici nelle riserve indiane. Ora la spesa media annuale per ogni indio per le prestazioni mediche di base è di 230 dollari, contro i 90 del resto dei brasiliani. Ma per Gerson Souza, capo della tribù Pataxo Ha-Ha-Hae - una delle prime ad aver incontrato i portoghesi - questo è lontano dall’essere sufficiente, le riserve rimangono dimenticate dalla legge e in miseria, a dispetto di una maggiore attenzione a livello federale. Souza ha trascorso lo scorso mese a Brasilia ad invocare la protezione del governo ma la città non è stata benevola nei suoi confronti. “Siamo alla vigilia di questa grande celebrazione e queste cose accadono ancora dopo 500 anni - dice Souza. Bene, lasciateli fare la festa senza il nostro aiuto”.

THE PORTUGUESE replica vessel of the Boa Esperanca sails side by side with the Brazilian tall ship Cisne Branco on the Tagus river starting their regatta to Brazil. Boa Esperanca was the chief vessel of the Brazil expedition commanded by Pedro Alvares Cabral. Cisne Branco is the newest Brazilian tall ship making its inaugural journey.

Un CD-ROM per non essere dimenticati Realizzato da un adolescente, il CD ritrae la cultura degli Xavante, popolo indigeno del Mato Grosso

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esus Tserenhihi, un ragazzo indiano di una remota tribù nel cuore della foresta pluviale brasiliana, ha realizzato un CD-ROM per denunciare i problemi della sua gente. I suoi capelli sono lunghi fino alla schiena e una frangetta gli copre la fronte, alla maniera degli Xavante. I bastoncini di legno che porta alla stregua di orecchini, indicano che il suo status sociale è quello di un uomo. “Ho realizzato questo CD-ROM per diffondere la cultura indiana e attirare l’attenzione sui nostri problemi, che sono molti”, dice Jesus, che si trova a San Paolo per muovere il CD. “Ho fatto questo perché la nostra cultura non sia dimenticata, perché rimanga per sempre” ha aggiunto il ragazzo, che parla portoghese con difficoltà. Tserenhihi, figlio del capo del villaggio Dom Bosco nel territorio del Mato Grosso, è stato scelto per un progetto culturale dal governo di San Paolo. “Jesus ha visto alcuni CD-ROM ed è rimasto eccitato dalla tecnologia, che permette di leggere ed ascoltare testi ed immagini simultaneamente. Così ha deciso

di fare un disco sugli Xavante e sul suo villaggio”, ha detto Josè de Souza, direttore del Cotiguara College. Jesus ha fatto la maggior parte del lavoro da solo. I testi scritti e parlati dipingono un dettagliato ritratto della vita quotidiana degli Xavante, il loro lavoro, le loro tradizioni e i loro riti religiosi. Parole semplici sono tradotte nel linguaggio tribale. Jesus, che intende studiare al college ma poi ritornare nel suo villaggio, ha detto che spera di vendere 50.000 copie del CD-ROM e d’inviare i proventi al suo villaggio per aiutare a finanziare lo sviluppo di progetti. Nonostante si trovi sulle sponde del limpidissimo fiume Cristalino, Dom Bosco non è un paradiso. Il villaggio giace a 1.400 km a nordest di San Paolo. La sua popolazione è composta di 150 indiani, una parte dei 25.000 Xavante che vivono nel Mato Grosso. Gli indiani lamentano problemi come la povertà e la mancanza di servizi di sanità e di educazione. Ma necessitano anche di macchinari per lavorare la terra, di cui ne possiedono solo una piccolissima parte. Je-

sus vorrebbe portare i computers e l’elettricità alla sua gente. “Ora possiamo solo vedere la TV in una casa missionaria vicino, dove studiamo. Portare l’elettricità nelle nostre case, ci aiuterebbe, non danneggerebbe la nostra cultura, come pensano in molti”, dice Jesus. “Ma non posso andare ora. Abbiamo una celebrazione molto importante a casa che accade ogni venticinque anni. Si chiama ‘Wai’a’ o i Segreti degli Uomini”. Durante la celebrazione, che dura due mesi, gli uomini chiedono allo spirito buono che vive in ognuno di avere dei figli forti e intelligenti e di trasmettere la sua energia a dei frammenti di legno che saranno usati in varie occasioni. Come per garantire la fertilità delle donne e allontanare i nemici o i lampi durante i temporali. “Quando andiamo in città, quello che troviamo è una grande criminalità. L’uomo bianco è così arrogante, non crede mai nelle conoscenze che abbiamo”, dice il capo villaggio.

LA RIPRODUZIONE DEL VASCELLO BOA ESPERANCA

(a sinistra), fianco a fianco con la nave brasiliana Cisne Branco sul fiume Tagus, parte per la regata verso il Brasile.

IL PRESIDENTE PORTOGHESE JORGE SAMPAIO (a sinistra)

con il presidente brasiliano Fernando Henrique Cardoso a Lisbona. Cardoso si è recato in visita in Portogallo per partecipare alle celebrazioni della scoperta del Brasile.

PRESIDENT JORGE SAMPAIO, left, walks with his Brazilian counterpart Fernando Henrique Cardoso, on the right, inspecting the guard of honour in Lisbon. Cardoso is on a two-day official visit to Portugal to participate in the celebrations of the discovery of Brazil.


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Buona la Prima Photo 1: Michael Schumacher from Germany drives his Ferrari in front of team-mate Rubens Barrichello and Heinz-Harold Frentzen in his Jordan during the fourth Formula One practice session at Melbourne's Albert Park Grand Prix Circuit. Schumacher clocked the fastest time for the session of one minute 30.439 seconds, with David Coulthard in the McLaren second fastest with a time of one minute 30.958 seconds. Photo 2: Williams driver Ralf Schumacher of Germany pilots his Williams around Melbourne's Albert Park Formula One Grand Prix circuit during the fourth practice session. Photo 3: Ferrari's Michael Schumacher won ahead of team mate Rubens Barrichello from Brazil, and his brother Williams driver Ralf Scumacher who finished third. Photo 4: Formula One drivers pose for their annual start-of-season team photograph in pit lane at Melbourne's Albert Park Formula One track. Back row; left to right: Pedro Diniz and Mika Salo of Sauber, Jenson Button and Ralf Schumacher of Williams, Eddie Irvine and Johnny Herbert of Jaguar. Middle row; left to right: Jos Verstappen and Pedro de la Rosa of Arrows, Jacques Villeneuve and Ricardo Zonta of British American Racing, Heinz-Harald Frentzen and Jarno Trulli of Jordan, Marc Gene and Gaston Mazzacane of Minardi. Front row, left to right; Giancarlo Fisichella and Alexander Wurz of Benetton, David Coulthard and Mika Hakkinen of McLaren, Michael Schumacher and Rubens Barrichello of Ferrari, Jean Alesi and Nick Heidfeld of Prost.

La corsa dei piloti

Problemi ai motori Australia amara per le McLaren ma Ron Dennis è ottimista

Commenti e aspettative dei protagonisti Michael Schumacher, Germania, Ferrari: Terzo nelle prime fasi, ha prima preso la testa al 19° giro per il ritiro delle McLaren e poi ha vinto il Gran Premio d’Australia. “Sto guardando al resto della stagione. Abbiamo una macchina che sarà competitiva ovunque e sappiamo come svilupparla”. Rubens Barrichello, Brasile, Ferrari: Guida la corsa per un giro prima di rientrare ai box per il cambio delle gomme e conduce la gara con attenzione, così da consegnare alla Ferrari una doppietta. “Sto pensando alla prossima prova. È possibile che si invertano le posizioni, e che io possa vincere in Brasile”. Ralf Schumacher, Germania, Williams: Conduce una gara tranquilla per finire sul podio per la settima volta nella sua carriera. “Non mi aspettavo di finire sul podio nella prima corsa. La squadra ha fatto un grande lavoro”. Jacques Villeneuve, Canada, BAR British American Racing: Tagliando il traguardo in quarta posizione consegna una giornata memorabile alla scuderia. “Porta grandi stimoli alla squadra, che ha lavorato duramente e alla fine ha raccolto un risultato”. Giancarlo Fisichella, Italia, Benetton: Quinto a dispetto dei problemi iniziali di guida. “Quando ho capito come controllarla, sono riuscito ad essere competitivo, ma proprio non potevo rischiare nel finale”. Mika Salo, Finlandia, Sauber: Sesto all’arrivo, ma più tardi squalificato a causa di irregolarità tecniche della sua vettura. “La macchina andava benissimo. È un peccato, all’inizio ero finito dietro Villeneuve, ma ero molto più veloce”. Ricardo Zonta, Brasile, BAR: Salito al sesto posto per la squalifica di Salo. “Ho avuto un po’ di problemi questo fine settimana, ma oggi la macchina e il motore sono stati perfetti”. Alexander Wurz, Austria, Benetton: Arrivato con grande distacco dopo un inizio carico di

problemi e un pit stop molto lento che lo ha relegato nelle posizioni di coda. “Quando ci sono solo due secondi fra il quarto e l’ottavo non puoi commettere il minimo errore”. Marc Gene, Spagna, Minardi: Costretto ad un pit stop dopo essersi toccato con Nick Heidfeld nel giro di apertura. È ripartito in ultima posizione, ma è riuscito a classificarsi nei primi dieci. “Sono soddisfatto della mia vettura. È stata veramente veloce e ben bilanciata per gran parte della gara”. Nick Heidfeld, Germania, Prost: L’unico dei tre debuttanti in Formula Uno a finire la gara, anche se con due giri di ritardo. “Sono veramente contento di aver finito la corsa. Penso che il mio tempo sul giro, alla fine non sia stato cattivo”. Jenson Button, Gran Bretagna, Williams: Un debutto spettacolare. Partendo dalla 21° posizione è risalito fino alla quarta. Era sesto quando un problema al motore lo ha costretto al ritiro al 47° giro. “È stato certamente un buon inizio per la mia carriera in Formula Uno. Credo che dovrò mostrare che conosco il mestiere”. Pedro Diniz, Brasile, Sauber: Ritirato al 42° giro per problemi alla trasmissione. “La macchina andava molto bene e i miei tempi erano competitivi”. Gaston Mazzacane, Argentina, Minardi: Un debutto incoraggiate finchè problemi al cambio non lo hanno fermato al 41° giro. “Ci aspettavamo molto da questa corsa, e mi spiace di non aver ottenuto un buon risultato che in definitiva era alla mia portata”. Heinz Harald Frenzen, Germania, Jordan: In testa per sei giri prima che un problema idraulico lo costringesse al ritiro al 40° giro. “Sono molto contrariato per quanto accaduto quando ero in buona posizione e con la possibilità di salire sul podio”. Jarno Trulli, Italia, Jordan: In lotta per il terzo posto quando un guasto all’impianto di raffred-

damento lo ha costretto al ritiro dopo 35 giri. “La macchina è potenzialmente molto buona. Abbiamo solo bisogno di lavorare sulla affidabilità”. Jean Alesi, Francia, Prost: Costretto a guidare il muletto, ha iniziato la gara dalla linea dei box. Ritirato dopo 28 giri. “È stato un fine settimana difficile”. Mika Hakkinen, Finlandese, McLaren: Partito in pole position, è stato costretto al ritiro al 19° giro dalla rottura del motore. “Ovviamente sono contrariato di lasciare l’Australia e la prima corsa senza nemmeno un punto, soprattutto perché nemmeno l’anno scorso avevano raccolto punti qui”. Jos Verstappen, Olanda, Arrows: Arrivato in qualche modo nei primi dieci prima di essere costretto al ritiro dopo 16 giri, a causa di problemi al cambio. “Ero molto soddisfatto della macchina e penso che ci aspetti una buona stagione”. David Coulthard, Gran Bretagna, McLaren: Secondo, quando anche lui è uscito per rottura del motore al 12° giro. “Sono rientrato ai box per cambiare il registro del motore, ma il problema non poteva essere risolto così è finito il mio Gran Premio d’Australia”. Pedro de la Rosa, Spagna, Arrows: Ritirato dopo essere andato a sbattere contro le barriere al 7° giro mentre era in decima posizione. “Fino al momento dell’incidente era stata una buona corsa. È stato un peccato, ma non c’era nulla che potessi fare”. Eddie Irvine, Gran Bretagna, Jaguar: Uscito al sesto giro cercando di evitare de la Rosa. “Mi sarebbe piaciuto finire la corsa. Non sono troppo scoraggiato, ma abbiamo un mucchio di problemi da risolvere”. Johnny Herbert, Gran Bretagna, Jaguar: Diventa il primo caduto della corsa, quando è costretto al ritiro da problemi alla frizione dopo il primo giro. “Penso siano stati i peggiori tre giorni che abbia mai avuto”.

Ron Dennis ha dichiarato di essere fiducioso che la McLaren possa risolvere i problemi di affidabilità, che hanno costretto ambedue i piloti al ritiro durante il Gran Premio d’Australia, in tempo per la prossima gara. Le due McLaren erano partite in prima fila, ma proprio come un anno fa, tutte e due si sono ritirate per problemi al motore. Il campione del mondo Mika Hakkinen è uscito al 19° giro dopo aver condotto in testa fin dalla partenza, mentre il compagno David Coulthard è uscito al 21°, mentre era in seconda posizione. Dennis ha detto che “È stato con comprensibile disappunto che abbiamo abbandonato una corsa che stavamo controllando. Ma dobbiamo essere positivi circa il fatto che i problemi che abbiamo affrontato, sono gli stessi dello scorso anno e quindi non dovrebbe essere difficile risolverli”. La McLaren ha lasciato lo scorso anno alla Ferrari il titolo costruttori a causa dei continui problemi di affidabilità. Hakkinen non ha terminato cinque delle sedici gare in programma, mentre Coulthard si è ritirato sette volte, comprese tutte e tre le ultime gare.

Dall’asilo all’università Il ventenne Jenson ha dato dimostrazione di capacità di guida e velocità John, il padre di Jenson Button sintetizza le sensazioni del figlio ventenne, promessa britannica della Formula Uno al debutto nel Gran Premio di Australia. “È come un’iniziazione e io sono felice che sia passata. Si è comportato bene. Siamo orgogliosi di lui, ma avrebbe preferito prendere un punto..” Button, che ha conquistato il volante della Williams solo dopo un testa a testa con il brasiliano Bruno Junquiera, è stato criticato prima della gara per essere troppo giovane inesperto per la Formula Uno. Ma dopo una scadente sessione di qualifica, quando, dopo un incidente al mattino, ha chiuso al 21 posto sulla griglia, ha mostrato la sua abilità risalendo fino al sesto posto durante la corsa. Sfortunatamente, a soli 11 giri dalla fine, il motore della sua vettura ha ceduto costringendolo al ritiro - raccogliendo comunque complimenti da tutti. “Dopo tutto quello che è successo e senza arrivare in fondo, credo sia stata una buona giornata per me. Sarebbe stato grande se avessi completato la gara, ma sono felice di essere partito 21° e di essere arrivato fino in sesta posizione - ha detto Button. È stata una corsa spettacolare e certamente un buon punto di partenza per la mia carriera in Formula Uno. Credo di aver mostrato alla gente cosa posso fare”. Button ha continuato dicendo: “Non ho avuto la migliore delle partenze, ma non è un

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Vincendo l’ultima corsa dello scorso anno, Hakkinen si è aggiudicato il titolo conduttori e mentre era contrariato che la nuova stagione fosse iniziata con un ritiro, ha dichiarato di essere ancora incoraggiato dalla velocità dell’auto. Il finlandese ha conquistato la sua terza pole position consecutiva e ha condotto per un terzo della gara senza una reale pressione da dietro. “Ero ovviamente molto soddisfatto della mia macchina prima dell’incidente e mi dà fastidio lasciare l’Australia e la prima corsa della stagione senza nemmeno un punto, come lo scorso anno”. Anche Coulthard è seccato, perché pensa che i problemi del suo motore siano stati aggravati dall’entrata della safety car, a causa dell’incidente fra Pedro de la Rosa e Eddie Irvine. Le due McLaren sono state costrette a rallentare mentre veniva sgomberata la pista e subito dopo sono cominciati i problemi.

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problema, quando gli altri piloti sembrano averne peggiori dei miei. Il primo giro è stato frenetico e poi si è calmato. Sono stato contento”. Il suo unico dolore è dovuto ai colpi ricevuti alla spalla e al braccio sinistro dovuti all’affaticamento per la corsa. “Ora sta facendo fisioterapia - dice suo padre. E non ha finito. Frank Williams vuole che voliamo a casa, perché Jenson deve fare dei test a Silverstone fra mercoledì e giovedì”. Sia Michael Schumacher che Rubens Barrichello hanno elogiato Button, mentre il direttore sportivo della BMW Gerhard Berger, ha detto che ha mostrato di essere una grande promessa. “Non mi ha sorpreso cosa ha fatto - ha detto Berger. È un grande talento, ma avrà fine settimana più duri e spiacevoli di questo”. Il padrone della scuderia, Frank Williams ha detto: “A dispetto del risultato, la prestazione di Jenson è da sottolineare, la sua velocità e il suo ritmo promettono grandi cose”. Il direttore tecnico, Patrick Head, ha poi aggiunto: “Jenson ha condotto una gara senza errori ed è stato sfortunato con quei problemi al motore. Risalire dal 21° posto è qualcosa di veramente incoraggiante per il futuro”. Anche il vecchio campione Jackie Stewart, che aveva detto che Button non poteva passare dall’asilo all’università, ha ammesso: “Ha guidato molto bene, è stata una prestazione impressionante per intelligenza e capacità di guida”.

Photo 6: Ferrari's Michael Schumacher celebrates as he crosses the finish line to win the Australian Formula One Grand Prix. Photo 7: British American Racing driver Jacques Villeneuve of Canada leads Sauber driver Mika Salo of Finland as Benetton's Giancarlo Fisichella, left, follows during the Australian Formula One Grand Prix. Photo 8: David Coulthard from Scotland crashes his McLaren during the qualifying session. Coulthard qualified second fastest behind team-mate Mika Hakkinen from Finland who took poll position with a time of one minute 30.556 seconds. Ferrari's Michael Scumacher qualified third on the grid.

Photo 5: Ferrari's Michael Schumacher drives in fron Formula One Grand Prix. Schumacher won ahead of t brother Williams driver Ralf Scumacher who finished t


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2 Classifica Campionato Mondiale Conduttori dopo la prima prova 1. Michael Schumacher (Germania) Ferrari 2. Rubens Barrichello (Brasile) Ferrari 3. Ralf Schumacher (Germania) Williams 4. Jacques Villeneuve (Canada) BAR 5. Giancarlo Fisichella (Italia) Benetton 6. Mika Salo (Finlandia) Sauber

10 punti 6 4 3 2 1

Dopo i timori della vigilia le Ferrari si scoprono indistruttibili

Classifica Campionato Mondiale Costruttori dopo la prima prova 1. Ferrari 2. Williams 3. BAR 4. Benetton 5. Sauber

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BAR inizio positivo Primi punti dell’anno per la scuderia angloamericana e due macchine al traguardo come la Ferrari Il disastroso esordio del team angloamericano in questa stagione della Formula Uno è stato rapidamente dimenticato quando ambedue i piloti sono andati a punti nel Gran Premio d’Australia. La BAR era l’unica scuderia nel campionato di Formula Uno a non aver raccolto nemmeno un punto nel 1999. Jacques Villeneuve, invece, fin dalla prima prova ha assicurato i primi punti finendo quarto, dietro alle Ferrari di Schumacher e Barrichello e alla Williams di Ralf Schumacher, perdendo un posto sul podio per meno di un secondo. La festa è diventata ancora più grande quando il compagno di squadre di Villeneuve, il brasiliano Ricardo

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Zonta, che era giunto settimo, è stato inserito al sesto a causa della squalifica della Sauber di Mika Salo dovuta ad irregolarità tecniche. Il direttore della BAR, Craig Pollock ha dichiarato:“Essere l’unica squadra che, oltre alla Ferrari ha concluso la prova con tutte e due le macchine è un risultato meraviglioso. Ottenere punti fin dall’inizio della stagione è veramente grande”. Villeneuve, che aveva vinto un campionato mondiale conduttori nel 1997 con la Williams, è stato prodigo di elogi verso la sua macchina e il team BAR. “È una grande sensazione. Sapevo che oggi eravamo in grado di fare punti. Dopo i disastri dello scorso anno è positivo avere finalmente questo risultato”, ha dichiarato il pilota canadese. Villeneuve aveva per un momento occupato la seconda posizione nella seconda parte della gara, ma era rica-

Affidabilità, ecco il segreto

duto in quinta dopo il rifornimento ed avrebbe potuto solo migliorare di una posizione. “Avevo sperato di finire sul podio, ma Ralf mi ha sorpassato con i pit stop, anche se non ho veramente pensato che la Williams avrebbe conservato il vantaggio - ha detto ancora il pilota della BAR. Ma questa è comunque un grande inizio di stagione e ci dà qualcosa su cui lavorare”. Anche Honda - al suo rientro nella Formula Uno come fornitrice dei motori della BAR - è rimasta soddisfatta del risultato che ha salutato il suo ritorno nel mondo dello sport. In tal senso sono le dichiarazioni del direttore corse della Honda, Takefumi Hosaka: “In Giappone diciamo che quando uno va a pesca per la prima volta prende un pesce mentre altri più esperti no. Abbiamo scoperto che abbiamo maggiori consumi, ma sicuramente conserveremo il vantaggio”.

Grande delusione per Mika Salo

La Ferrari ha festeggiato la perfetta partenza del campionato di Formula Uno, tranquillizzandosi circa i timori sull’affidabilità, mentre la McLaren registra grossi problemi ai motori e non raccoglie nessun punto. “È un buon risultato se pensiamo ai problemi in qualifica. Avevamo fatto qualche pasticcio” - ha commentato il direttore tecnico della Ferrari Ross Brawn. Però è andata bene. Sapevamo di avere una macchina affidabile, ma sei sempre preoccupato alla prima corsa. Al via Michael (Schumacher) e Mika (Hakkinen) stavano segnando i tempi più veloci, ma alla fine è stata la nostra affidabilità che ha vinto”. Mentre Brawn si gusta la vittoria, il direttore sportivo della Ferrari, Jean Todt si stava riprendendo dal ruvido abbraccio di uno Schumacher tornato alle condizioni migliori. È stata la sua

36° vittoria e la prima in Australia dopo dieci tentativi, come pure la sua prima affermazione dopo l’incidente di Silverstone, dello scorso luglio. “Assolutamente fantastico per noi e per tutta la squadra - ha detto Todt. Una doppietta ottenuta con il nostro nuovo pilota è un finale da sogno. Ero molto preoccupato per la nostra affidabilità, ma abbiamo ottenuto il risultato che cercavamo. Ora, questo ci dà una grande opportunità che dobbiamo sfruttare al meglio”. Schumacher ha ricordato che deve migliorare la propria tecnica di partenza prima della prossima gara in Brasile, fra due settimane. “Abbiamo lavorato molto sulle partenze, ma ovviamente dobbiamo fare di più. Ma lavoreremo duramente su tutto e io mi aspetto veramente molto da questa stagione - ha detto il pilota tedesco. Perché io sto bene e la macchina ha una grande guidabilità”.

1 Michael Schumacher guida la sua Ferrari davanti al compagno di squadra Rubens Barrichello e Heinz-Harold Frentzen sulla sua Jordan durante la quarta sessione di prove della Formula Uno sulla pista dell'Albert Park di Melbourne. 2 Il pilota della Williams Ralph Schumacher al volante della sua auto durante la quarta sessione di prove. 3 Schumacher ha vinto davanti al compagno di squadra Barrichello e al fratello Ralf Schumacher su Williams. 4 I piloti della Formula Uno posano per l'annuale foto di gruppo all'inizio della stagione sulla pit-lane dell'Albert Park di Melbourne. 5 Schumacher in un passaggio davanti alle tribune durante la gara. 6 Schumacher agita il pugno in segno di vittoria mentre la sua squadra festeggia sul muretto dei box, poco prima di tagliare la linea del traguardo. 7 Jacques Villeneuve su BAR davanti a Mika Salo su Sauber e Giancarlo Fisichella su Benetton. Salo è stato squalificato per irregolarità agli alettoni anteriori. 8 Coulthard in un incidente durante la sessione di qualifica. 9 Le bandiere delle nazioni dei vincitori del Gran Premio d'Australia sventolano sul podio mentre M. Schumacher, R. Barrichello e R. Schumacher ascoltano gli inni nazionali. M. Schumacher ha vinto per la prima volta il Gran Premio d'Australia. 10 I meccanici della Ferrari intorno a M. Schumacher e a Barrichello per una foto di gruppo dopo il Gran Premio d'Australia.

Giunto sesto con la nuova Sauber è stato squalificato per un alettone 20 mm troppo lungo Quello che avrebbe dovuto essere un rientro trionfante come pilota di Formula Uno a tempo pieno, è finito con una grande delusione per Mika Salo. Il pilota finlandese aveva messo in mostra una coraggiosa condotta di gara che gli aveva fruttato il sesto posto nella corsa d’apertura della stagione, ma irregolarità della sua vettura, in un secondo momento hanno causato la squalifica del pilota. I tecnici che hanno esaminato la Sauber di Salo dopo la corsa, hanno scoperto che l’alettone anteriore della macchina era 20 mm troppo ampio. La notizia è stata riportata ai commissari di gara, che hanno deciso di escludere la vettura dalla classifica, perché la carrozzeria non rientrava nei termini del regolamento. Il team svizzero aveva la possibilità di ricorrere in appello, ma Peter Sauber, padrone della scuderia, ha dichiarato che difficilmente avrebbe affrontato l’argo-

mento. “Ovviamente siamo dispiaciuti per la squalifica, ma siamo incoraggiati dal potenziale della nuova vettura”. La squalifica è stata presa molto male da Salo, un esperto pilota che ha faticato ad ottenere un posto in Formula Uno. Scaricato dalla Arrows poco prima del Gran Premio d’Australia dello scorso anno, si è trovato alla guida della Sauber dopo una breve permanenza in Ferrari verso la fine dello scorso campionato. Partito in quinta fila, si è ben districato nella bagarre iniziale per raggiungere il settimo posto in meno di dieci giri. Deciso a classificarsi nei primi sei e a conquistare i primi punti della stagione, Salo ha attaccato con decisione Ricardo Zonta al cinquantesimo giro, per andarlo a precedere sotto la bandiera a scacchi. “Ho condotto un attacco molto buono e con un po’ più di fortuna sono convinto che avremmo potuto arrivare terzi, ma questa rimane teoria, a causa dei nostri problemi ai baffi anteriori”.

Calendario 2000 della Formula Uno

Classifica finale del Gran Premio d’Australia di Formula Uno Percorso di 359 giri per 307.574 km 1. Michael Schumacher (Germania) Ferrari 2. Rubens Barrichello (Brasile) Ferrari 3. Ralf Schumacher (Germania) Williams 4. Jacques Villeneuve (Canada) BAR 5. Giancarlo Fisichella (Italia) Benetton 6. Ricardo Zonta (Brasile) BAR 7. Alexander Wurz (Austria) Benetton 8. Marc Gene (Spagna) Minardi 9. Nick Heidfeld (Germania) Prost

1. 34. 04.987 velocità media 196.254 kmh 1:34:13.402 1:34:21.996 1:34:46.434 1:34:47.152 1:34:48.455 1:34:48.902 ad un giro due giri

Non classificati Jenson Button (GB) Williams Pedro Diniz (Brasile) Sauber Gaston Mazzacane (Argentina) Minardi Heinz-Harold Frentzen (Germania) Jordan Jarno Trulli (Italia) Jordan Jean Alesi (Francia) Prost Mika Hakkinen (Finlandia) McLaren Jos Verstappen (Olanda) Arrows David Coulthard (GB) McLaren Pedro de la Rosa (Spagna) Arrows Eddie Irvine (GB) Jaguar Johnny Herbert (GB) Jaguar

46 giri 41 giri 40 giri 39 giri 35 giri 27 giri 18 giri 16 giri 11 giri 6 giri 6 giri 1 giro

Squalificati Mika Salo (Finlandia) Sauber Giro più veloce: Barrichello

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nt of the rest of the field during the Australian team mate Rubens Barrichello from Brazil, and his third.

Photo 9: The national flags of the winners of the Australian Formula One Grand Prix are raised above the podium as drivers Michael Schumacher (center), Rubens Barrichello of Brazil second (left) and third placer Ralf Schumacher (right) listen to the national anthems. Michael Schumacher won his first-ever race in Australia.

Brasile Repubblica di San Marino Gran Bretagna Spagna Germania Principato di Monaco Canada Francia Austria Germania Ungheria Belgio Italia USA Giappone Malesia

26 Marzo 9 Aprile 23 Aprile 7 Maggio 21 Maggio 4 Giugno 18 Giugno 2 Luglio 16 Luglio 30 Luglio 13 Agosto 27 Agosto 10 Settembre 24 Settembre 8 Ottobre 22 Ottobre

San Paolo Imola Silverstone Barcellona Neurburgring Monaco Montreal Magny Cours Spielberg Hockenheim Budapest Spa Francorchamps Monza Indianapolis Suzuka Kuala Lampur

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Photo 10: Ferrari's pit crew surround drivers winner Michael Schumacher (4th on left) and runner up Rubens Barrichello of Brazil (4th on right) for a group picture after the running of the Australian Formula One Grand Prix. Michael Schumacher won for the first time in Australia after 10 attempts as Ferrari gave fans a one-two finish for the first race of the 2000 season.


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Australia sulla cresta dell’onda LISA ANDERSEN, QUATTRO VOLTE CAMPIONESSA DEL MONDO DELLA ASSOCIATION OF SURFING PROFESSIONAL (ASP), cavalca le onde nella gara Billabong Pro 2000 alla Burleigh Beach in Queensland, Australia. La Andersen, che è stata fuori dall’ASP World Tour per gli ultimi due anni a causa di problemi di salute, ha battuto l’australiana Serena Brooke e ora affronterà l’hawaiana Megan Abubo. LISA ANDERSEN FROM FLORIDA, A FOUR TIME ASSOCIATION OF SURFING PROFESSIONALS (ASP) WORLD CHAMPION (94-97), surfs to win her opening heat in the Billabong Pro 2000 at Burleigh Beach in Queensland, Australia. Andersen, who was sidelined from the ASP World Tour for the past two years due to a back injury, beat Australian and current world number two Serena Brooke and will now face Hawaiian Megan Abubo in round two of the event. Andersen is a wildcard entrant in the US$30,000 Billabong Pro 2000, an ASP World Championship Tour event featuring the top fourteen ASP women surfers in the world and two wildcards.

Rifiorisce il deserto australiano Gli effetti delle recenti piogge non sono solo devastanti inondazioni, ma anche nuova vita per la regione arida

AUSTRALIAN TAJ BURROW from Yallingup in Western Australia, performs at the Billabong Pro 2000 at Burleigh Heads in Queensland. Burrow, the current world number two Association of Surfing Professionals (ASP) surfer, scored a near perfect ride in his first heat with 9.5 points out of a possible ten. The Billabong Pro is the first ASP World Championship Tour (WCT) for the new millennium featuring the ASP top 44 with US$135 600 in prize money.

L

e piogge torrenziali hanno trasformato il cuore desertico dell’Australia in una meravigliosa terra verde. I fiori selvatici sbocciano dappertutto, le rane del deserto escono dalle loro tane e la salina del Lago Eyre appare piena d’acqua. Le piogge hanno portato sull’Australia gioia e devastazione e sono state seguite dal ciclone Steve, che si è abbattuto sulla città turistica di Cairns. Per alcuni residenti del north Queensland, le inondazioni significheranno danni alle strutture pubbliche per 50 milioni di dollari australiani e perdite di 11 milioni per le case e per gli esercizi commerciali. Nella città occidentale di Longreach e nelle cittadine di Cairns e Mareeba, i residenti hanno trascorso l’ultima settimana togliendo il fango dalle loro case e dai loro negozi. I coltivatori di canne da zucchero stanno ancora aspettando che le acque si ritirino prima di stimare i danni ai raccolti, calcolati intorno ai 100 milioni di dollari australiani. Ma le acque che straripano dal fiume Diamantina hanno portato anche la vita nel deserto. La zona arida centrale è coperta di cespugli e i locali predicono che lo strato verde cambierà presto colore e sbocceranno i fiori del deserto . “Mi sento come se fossi in Inghilterra”, dice Mike Gunn, general manager del Central Australia Tourism. “Ora gli allevatori hanno abbastanza cibo per i prossimi due anni e ci aspettiamo che la primavera sia fantastica”. Più a sud, le acque stanno raggiungendo il remoto e arido Lago Eyre, la più grande salina del mondo e il punto più basso dell’Australia, a circa 15 metri sotto il livello del mare. Il lago, che si trova nel deserto, a circa 500 km a nord di Adelaide, copre 13.000 km quadrati ed è quasi completamente asciutto. Ora raccoglie circa 2,5 metri d’acqua e, secondo gli esperti, il livello potrebbe ancora aumentare. Intanto, le inondazioni stanno rigenerando la vegetazione intorno al lago Eyre, che si sta ripopolando di uccelli e di pesci.

L’AUSTRALIANO TAJ BURROW DI YALLINGUP, NELL’AUSTRALIA OCCIDENTALE, GAREGGIA AL BILLABONG PRO 2000. Burrow, attuale numero due dei surfisti dell’ASP, ha ottenuto un punteggio di

9,5 su 10 nella prima fase della competizione. Il Billabong Pro è il primo campionato del mondo dell’ASP per il nuovo millennio, con un premio di 135.600 dollari per i primi 44 surfisti classificati.

The red carpet rolls out for the Queen as she tours Australia

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he debate over Queen Elizabeth’s role as Australia’s head of state will be swept under the VIP red carpet during a tour which starts in the capital of Canberra on Friday March 17. Republicans and monarchists have agreed it would be the height of bad manners to raise the “R” word with the British queen who is expected to receive a warm welcome on her 11th visit as monarch. A vote last year saw 55 percent of Australians reject a plan to dump the queen as the country’s head of state for a republic and an Australian president elected by parliament. “The vote was held, the result was clear,” said Bob Carr, an avowed republican and premier of the state of New South Wales. “We will be welcoming her as our head of state and it will be the warm welcome we Australians are justly famous for,” said Carr who will host a state banquet for the queen in Sydney next week. Victorian Premier Steve Bracks, also a republican and host for the queen in the southern state, was equally reverent. “It wouldn’t be appropriate for me to raise that matter but if she discusses it she will clearly know my views,” he said. “I am a republican and I wish Australia to become a republic but the incumbent queen deserves the respect of Victorians on her visit and she will gain that.” Republicans have also promised not to embarrass the queen with any unsightly street protests. “There won’t be any protests as she is Australia’s head of state and has every right to come here,” said James Terrie, new national director of the Australian Republican Movement. “But people may also take a step back and think why is our head of a state a rich lady who lives in England and visits every 10 years.” Australia, settled by Britain in 1788, is a constitutional monarchy with Britain’s monarch its head of state, represented in Australia by a governor-general.


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