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Scoperti piccoli pianeti in sistemi solari lontani
GLI ASTRONOMI CHE SCRUTANO I CIELI alla ricerca di pianeti lontani, hanno rilevato due piccoli pianeti grandi quanto Saturno, che orbitano intorno a soli lontani. Sono i due pianeti più piccoli trovati così distanti dal nostro sistema solare. Uno dei pianeti scoperti orbita nella costellazione Cetus.
Il rilevamento è frutto della ricerca di corpi planetari simili alla Terra, in grado di ospitare qualche forma di vita
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IL SOLE SORGE DIETRO AL RAZZO SOYUZ-TM, trasportato verso la piattaforma di lancio nella base di Baikonur, in Russia. Il paese asiatico ha inviato ieri un nuovo equipaggio di due uomini sulla stazione spaziale Mir, in segno che il Cremlino intende continuare il suo programma spaziale, nonostante i problemi finanziari e i frequenti guasti tecnologici.
UNA LOCOMOTIVA TRASPORTA IL RAZZO SOYUZ-TM verso la piattaforma di lancio della
base di Baikonur, in Russia.
È partito l’equipaggio della Mir La spedizione ha l’obiettivo di attrezzare la stazione orbitale russa per future operazioni scientifiche o commerciali
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a Russia ha inviato, ieri, un nuovo equipaggio di due uomini sulla stazione spaziale Mir. La missione è un segno che il Cremlino intende continuare il suo programma spaziale, nonostante i problemi finanziari e i ricorrenti guasti tecnici. Sergei Zalyotin e Alexander Kaleri sono partiti dalla base di Baikonur nel Kazakhstan per una spedizione che durerà almeno 45 giorni. L’obiettivo è attrezzare la stazione orbitale che era stata chiusa alla metà del 1999 ed era destinata ad essere Special Price eliminata entro 1,549 Euro Itl 3.000 quest’anno. L’induPrices in local currency as indicated: Austria Sch 50; Belgium BFr 110; Castria spaziale vuole nada $3,50; Cyprus C£ 20; Denmark Dkr 22.00; Finland Fmk 30.50; France ora rendere la Mir FFr 17.00; Germany DM 5.50; Gibraldisponibile per futar £90; Greece Dr 750; Iceland IKr285; Luxembourg LFr 110; Malta ture operazioni MTL80; Netherland Fl 6.50; Norway NKr19.00; Portugal Esc 350; Spain commerciali. Pta400; Sweden SKr20.00; Switzerland SFr 6.00; USA $ 3,50 Putin sta usando
l’operazione spaziale come simbolo del successo ereditato dall’era comunista. “Le ragioni per conservare la Mir sono convincenti e agiremo per metterle in azione”, ha detto Putin a Star City, un centro di addestramento spaziale nei pressi di Mosca. Il presidente russo ha descritto la Mir “come un progetto non di prestigio ma essenziale”. Putin ha confermato anche il sostegno della Russia al programma spaziale internazionale, appoggiato dagli USA, dalla UE e dal Giappone. Gli USA hanno espresso preoccupazione per la decisione del governo russo di estendere la vita della Mir, perché potrebbe distrarlo dal suo impegno con il progetto internazionale. La Russia lancerà la zona abitativa della stazione internazionale in luglio, in ritardo di due anni rispetto a quanto previsto. Si tratta di un passo vitale per poter inviare i primi equipaggi entro quest’anno. La prima sezione della Mir venne lanciata nel 1986 e sarebbe dovuta durare cinque anni.
La decisione di prolungare la vita della Mir è stata presa in gennaio, quando gli investitori stranieri intervennero con 20 milioni di dollari per finanziare la nuova missione. L’equipaggio dovrà lavorare a lungo per rendere la Mir pronta per le prossime attività. Il mese scorso la stazione è stata rifornita di carburante ed acqua e la pressione interna è stata ristabilita. Il gruppo di investitori, guidati da un miliardario americano, ha finanziato la missione per sviluppare le potenzialità commerciali della Mir ed ha annunciato il progetto di affittare la stazione come una sorta di “hotel spaziale”. Il comandante Zalyotin e l’ingegner Kaleri lavoreranno per adattare la Mir per “operazioni che vanno dalla produzione industriale e dagli esperimenti scientifici al turismo spaziale e alla pubblicità in orbita. La Mir sarà per molti anni il solo modo per commercializzare lo spazio”. Alcuni si dichiarano, tuttavia, preoccupati
che l’intenzione di Putin di mantenere attiva la Mir potrebbe avere una vita corta. “Non abbiamo avuto un solo governo che non ci abbia promesso il suo sostegno. Ma il nostro budget non è ancora sufficiente e le questioni finanziarie r e s t a n o ” , I LAUREATI DELdice Sergei L’ACCADEMIA SPAZIALE Gorbunov, MILITARE DI SAN p o r t a v o c e PIETROBURGO gettano dell’agenzia monete, secondo la loro s p a z i a l e tradizione, mentre marciano russa. nella piazza di Dvortsovaya.
li astronomi hanno scoperto due piccoli pianeti che orbitano fuori del nostro sistema solare. La scoperta sostiene la teoria del professor Steve Vogt, dell’Università californiana Santa Cruz, secondo cui pianeti piccoli come la Terra esistono altrove nell’universo. “Questo indica che, probabilmente, ci sono molti pianeti più piccoli là fuori, della misura della Terra o della Luna”. I pianeti scoperti ora sono gli ultimi di un numero crescente trovato da un team di astronomi, raccogliendo e analizzando i dati forniti dal telescopio Keck I, il più preciso del mondo. Cominciata cinque anni fa, la ricerca è parte di un progetto per esaminare 1.100 stelle entro una distanza di 300 anni-luce dalla Terra, identificate come possibili candidati per ospitare la vita. I trenta pianeti scoperti fuori del nostro sistema solare sono grandi almeno quanto Giove, un pianeta composto di masse gassose di elio ed idrogeno, inadatto ad ospitare qualche forma di vita. La scoperta di pianeti grandi quanto Saturno, che sono circa un terzo della massa di Giove, rinforzano la teoria che i pianeti si formano come palle di neve, perché crescono da piccoli blocchi rocciosi a giganteschi dischi che vanno alla deriva intorno ai loro soli. La scoperta è stata fatta da alcuni ricercatori della Carnegie Institution di Washington. Uno dei nuovi pianeti, il cui peso è circa l’80% della massa di Saturno, orbita a sei milioni di km dalla stella HD46375, ad una distanza di 109 anni-luce, nella costellazione Monoceros. Il secondo, che pesa circa il 70% della massa di Saturno, orbita a 52 milioni di km intorno alla stella HD16141, localizzata a 117 anni-luce, nella costellazione Cetus. Gli astronomi non vedono realmente i nuovi pianeti, ma rilevano la loro presenza osservando un’oscillazione “spia” nelle stelle attorno a cui orbitano; l’oscillazione è causata dall’attrazione gravitazionale che i pianeti esercitano sulla stella. Le ultime scoperte sono state rese possibili da strumenti tecnici più precisi, che hanno permesso agli astronomi di rilevare le oscillazioni causate dai piccoli corpi planetari. Questi miglioramenti dovrebbero continuare ed entro la fine dell’anno gli scienziati dovrebbero essere in grado di rilevare pianeti della misura di Nettuno o Urano, che è circa 15 volte la massa della Terra. Ma per trovare altri mondi come la Terra, la squadra necessita di nuovi strumenti. “Abbiamo bisogno di adottare la nuova tecnologia che la NASA sta sviluppando, telescopi spaziali senza i quali non rileveremo mai pianeti simili al nostro”, dice Vogt.