DNT n° 93/2000 by Cilenti/Nickles BUSINESSTRAVEL

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n° 93/2000

13 OTTOBRE 2000

Editors: Domenico Cilenti email: nicocilenti@gmail.com/Joan Nickles email: joannickles@gmail.com

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BUSINESSTRAVEL Dove va il turismo in Italia?

Capitali esteri in Italia: e il turismo?

Premi fedeltà e privilegi con il nuovo programma Hi Society di Bass Hotels & Resorts Italia È nato un nuovo programma di incentivazione di Bass Hotels & Resorts Italia che riconosce ufficialmente il ruolo di veri decision makers ai responsabili delle prenotazioni alberghiere individuali variamente collocati all’interno di ogni azienda: si chiama Hi Society e per la prima volta distribuisce prestigiosi regali e privilegi a chi effettua le prenotazioni, dunque sceglie gli alberghi, per i soggiorni dei propri superiori o colleghi e... solitamente resta in ufficio. “Hi Society è una novità del settore, proprio in relazione a chi è rivolta” dichiara Antonella Sgobba, Marketing Manager per l’Italia di Bass Hotels & Resorts “poichè gratifica per la prima volta i veri decision makers, fino ad oggi non adeguatamente incentivati in rapporto alle loro potenzialità operative. Con Hi Society abbiamo semplificato notevolmente il tradizionale sistema di raccolta punti con la creazione di una scheda unica Bass Hotels & Resorts, nella quale sommare i punti di tutti i pernottamenti andati a buon fine nei diversi alberghi italiani del gruppo, al fine di accelerare l’acquisizione dei punti per raggiungere punteggi alti in breve tempo e richiedere i premi più preziosi.” Diventare socio Hi Society significa anche entrare a far parte di una élite di persone a cui Bass Hotels & Resorts dedica iniziative specifiche nel corso dell’anno e riconosce privilegi per i propri soggiorni, quali: accesso al programma internazionale Corporate Account che prevede tariffe scontate nei 2900 alberghi di Bass Hotels & Resorts in tutto il mondo; sconto del 20% sui servizi di ristorazione e trattamento VIP in camera, negli alberghi italiani; la partecipazione all’estrazione di un superpremio finale: una vacanza di 7 giorni all’Holiday Inn Resort di Sharm el Sheikh per 2 persone, con trattamento di mezza pensione e volo a/r da Milano o Roma. Hi Society, è valido fino al 1 Luglio 2001. Inoltre, scegliere gli alberghi Bass Hotels & Resorts in Italia è adesso anche più facile con la nuova directory “Le firme della nostra collezione”, che raggruppa le schede descrittive di ciascun albergo in cui vengono specificati i servizi offerti, il numero e la tipologia di camere, la posizione dell’albergo, una tabella dettagliata degli spazi congressuali e delle sale riunioni e suggerimenti per il tempo libero.

Foto Niko

Il business delle attività turistiche italiane interessa gli investitori esteri? In altre parole, l’Italia è attraente per chi vuole investirvi il proprio denaro? Sono domande ricorrenti alle quali da tempo le risposte sono quasi sempre le stesse. Guardiamo i dati sull’economia considerata nel suo insieme. Sappiamo quanto è forte il nostro sistema produttivo: pone il Paese al sesto posto tra i paesi esportatori, con circa il 4% del totale mondiale, ma in misura inferiore rispetto a paesi come la Gran Bretagna e la Francia. Se l’economia - almeno in alcune sue parti - è così forte, perchè non attira capitali esteri? Ci troviamo infatti, nella graduatoria degli investimenti esteri, ben lontani dalle prime posizioni: appena circa l’1% del totale mondiale, contro l’8% circa della Gran Bretagna, e il 6% della Francia. Non sono, queste, novità per chi segue da vicino i nostri rapporti commerciali con il resto del mondo, specie per chi - da “addetto ai lavori” - deve affrontare i problemi di una globalizzazione dei mercati. Come non sono novità le risposte che su questa situazione si danno negli ambienti internazionali, risposte continuamente ribadite anche dai nostri imprenditori quando devono affrontare la concorrenza di imprese o di aree estere. Si dice: oneri fiscali non indifferenti, una burocrazia ancora troppo pesante, un mercato del lavoro troppo rigido, limitano la competitività. Per tacere della persistente instabilità politica, che non consente garanzie di medio e lungo periodo, che l’investitore estero ragionevolmente chiede. E tutto ciò va visto anche in un’ottica europea, che con l’Unione dei Quindici dal 1993 in poi impone non pochi vincoli economici e politici di rilievo. Il basso livello dei flussi di investimento diretti in Italia è la “cartina di tornasole” di questi svantaggi comparati a carico del sistema industriale. E il settore turistico? Le note dolenti si estendono anche a questo settore, con l’aggiunta delle inefficienze relative alle infrastrutture culturali, di trasporto e di comunicazione, dei problemi di salvaguardia dell’ambiente naturale, ed altro ancora. Ma il turismo non sembra essere in cima ai pensieri di chi esercita i poteri di intervento, salvo quando le entrate valutarie si ingrossano, riducendo i deficit della contabilità nazionale. Un esempio significativo di quanto: da oltre cinque anni il disegno di legge per il riordino del settore attende una discussione conclusiva in Parlamento. E con la Conferenza Nazionale del Turismo non si vuole promettere nulla sul varo del provvedimento. Eppure sarebbe il momento buono per cogliere alcuni segnali di inversione di tendenza nei flussi di investimento estero in Italia, segnali che vengono dal comparto della ricettività alberghiera: il nostro mercato dell’offerta sta destando infatti un certo interesse per l’investitore, specie in alcune aree a forte crescita di nuove “presenze” turistiche. Ma può bastare un eccessivo ritardo nell’approvazione di una variante urbanistica per annullare i buoni propositi, guardando quanto offrono altri paesi. Per esempio la Grecia con i suoi incentivi, e con la sua volontà di creare condizioni di sistema più favorevoli alle attività turistiche. Gianfranco Benati

Si conclude oggi la prima Conferenza Nazionale Turismo 2000 sulla destinazione dei finanziamenti rivolti al turismo, soprattutto a favore del Sud. Perchè? Aspettiamo l’evolversi della situazione, per poter prendere visione degli effetti duraturi della scelta politica su infrastrutture e ambiente

ON.LE MAURO FABRIS,

ON.LE ENRICO LETTA,

DOTT. STEFANO LANDI,

Sottosegretario di Stato.

Ministro dell’Industria e del Commercio Estero.

Direttore Generale del Turismo.

L

a Conferenza Nazionale Turismo 2000 al Salone delle Fontane a Roma si conclude oggi. Ci vorranno, comunque, dei giorni, o forse, dei mesi prima di vedere qualche risultato dell’intervento politico. Come ha detto l’On.le Enrico Letta, Ministro dell’Industria e del Commercio Estero, durante l’incontro con la stampa, “L’obbiettivo di fondo che ci anima è quello di far alzare il livello di attenzione sul tema del turismo, delle politiche per il turismo e di far alzare il livello di attenzione sulla possibilità che gli investimenti sul turismo vengano visti come uno dei principali strumenti per far crescere l’occupazione nel nostro paese”. Il totale degli investimenti pubblici in corso, secondo il Ministero, ammonta a 15.000 miliardi - comprese le agevolazioni nazionali, quelle regionali (su 8 regioni) e le due leggi giubilari. Da rilevare inoltre che, nel periodo 2000-2006, sono stati programmati d’intesa con l’Unione Europea (e da essa cofinanziati), investimenti molto rilevanti nelle Regioni dell’Obbiettivo 1, e cioè tutte quelle meridionali ad eccezione dell’Abruzzo. Tale mole di investimenti, eccezionalmente rilevanti, secondo le stime del Ministero del Bilancio per l’11%, riguarderà direttamente il settore turistico. Si potrà così contare su di un valore di circa 12.000 miliardi di risorse, eventualmente da incrementare sulla base di cofinanziamenti locali o privati, distribuiti su tutte le aree del Mezzogiorno, secondo dati forniti dal Ministero. Infatti, nelle Legge Finanziaria 2001, che è proprio il soggetto sotto esame della Conferenza all’EUR, sono contenute significative novità per il mondo del turismo: - incremento a 60 miliardi per gli anni 2001-

2003 del contributo ENIT; - rifinanziamento per 200 miliardi della legge 266, circa i programmi regionali di sviluppo di commercio e turismo; - copertura della nuova Legge quadro per 500 miliardi, a valere anche sul Fondo Unico del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato; - finanziamento della Legge 488/92 per il turismo con 1000 miliardi annui. Secondo il Ministero, le imprese turistiche beneficeranno anche dell’abbattimento delle aliquote IRAP, delle provvidenze in favore del commercio elettronico, del credito di imposta per nuove assunzioni e nuovi investimenti se in aree depresse. Come espresso dall’On.le Letta, le Regioni stanno partecipando alla conferenza in modo paritario al governo con due interventi che hanno iniziato la conferenza stessa, uno del Ministro dell’Industria e del Turismo e l’altro di Enzo Ghigo, presidente delle Regioni. “La Conferenza è la prima che si svolge,” ha detto il Ministro “È un modo per attuare subito la legge, ma ovviamente le forme e i modi in cui verrà espletata questa nuova tornata di conferenze nazionali dipenderanno molto dal contributo che daranno i diversi soggetti entro la conferenza stessa: i presidenti e gli assessori al turismo delle regioni, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI), i rappresentanti dell’Unione Provincie d’Italia (UPI), i rappresentanti di tutte le categorie economiche coinvolte”; e poi, “i ministeri e i ministri delle materie coinvolte, come quelli dei Beni Culturali, dei Trasporti, delle Politiche Comunitarie, degli Interni”. “La Conferenza è anche l’occasione per

lanciare con grande forza un messaggio a livello comunitario. Partecipa infatti il ministro francese del turismo, proprio mentre la Francia detiene la presidenza di turno dell’UE. Questo permette di lanciare a livello comunitario un messaggio del forte impegno che l’Italia chiede per una comunitarizzazione completa della materia delle politiche per il turismo. È un messaggio che noi ci auguriamo venga recepito fin dal prossimo vertice di Nizza”. “Contemporaneamente la Conferenza è il luogo per confrontarsi sul bando della Legge 488 sul turismo che partirà nei giorni successivi alla Conferenza, bando che vale circa 20.000 miliardi di lire e che rappresenta uno strumento importante soprattutto per le Regioni del meridione da utilizzare per un ammodernamento dell’offerta turistica e per forti investimenti in questo campo”. “L’intervento del Presidente della Repubblica nella prima mattinata, la cui presenza ci onora, è considerato fondamentale per alzare ancora di più il livello di attenzione sul tema del turismo, sulla valutazione di quanto è accaduto e sta accadendo in questo anno 2000, così importante per il turismo italiano e sull’indicazione di programmi di priorità per il prossimo futuro. È un anno importante per l’Italia. È ancora presto per trarre un bilancio definitivo, ma abbiamo alcuni elementi... che ci spingono a ritenere che questo è stato un anno di crescita per la nostra industria turistica, crescita che va aiutata e che è parallela al risultato di un’indagine che abbiamo commissionata alla Doxa e condotta su un campione di molte migliaia di cittadini europei dei paesi maggiormente esportatori di turisti, sulle loro preferenze di viaggio nei diversi paesi più importanti del tu-

rismo europeo e mediterraneo dal quale emerge una predilezione nei confronti del nostro paese che è evidentemente un elemento molto importante”. Secondo dati forniti dal Ministero, l’Italia è considerato più attraente dal punto di visto turistico dal 31% delle popolazioni intervistate, seguita dalla Francia (25%), dalla Grecia (20%) e poi dalla Spagna (15%). Vengono invece preferite al Belpaese per la qualità dei vini la Francia e per i servizi turistici la Spagna. Per quanto riguarda la qualità degli alberghi e degli alloggi in genere, nonchè per il livello dei prezzi, l’Italia ottiene un terzo posto (dopo Spagna e Francia per il primo aspetto, dopo Turchia e Grecia per il secondo). Secondo dati Eurostat l’Italia è comunque in testa alla graduatoria europea per quanto riguarda la capacità ricettiva degli alberghi. Il programma oggi si svolgerà come segue: alle 9 il terzo panel - “Il turismo come impresa” (investimenti, incentivi, formazione, occupazione, qualità); alle 11,30 il quarto panel - “Costruire la strategia turistica nazionale”; alle 15 la Tavola rotonda con i Ministri del Turismo del Bacino Mediterraneo; alle 16,30 il quinto panel - “I sistema locali di offerta turistica nuovo soggetto di sviluppo”; e poi l’intervento del rappresentante dell’Unione Europea, di S.E. il Ministro del Turismo del Governo francese Madame Michelle Demessine e del Sottosegretario di Stato, On.le Mauro Fabris, con alle 19,00 le conclusioni della Conferenza. Joan Nickles

Nel prossimo numero pubblicheremo un ampio reportage sulla Conferenza.


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“Aeroflot”, fumatori e non...benvenuti a bordo!

Più denaro per l’ambiente

Secondo la compagnia aerea russa non si può vietare il fumo sulle proprie rotte verso gli Usa

30 milioni di dollari verranno investiti per la salvaguardia degli ecosistemi e il mantenimento della pace. Presentato ad Amman il piano quadriennale sostenuto da 2500 esperti

L’Aeroflot, la compagnia aerea russa, vuole ribaltare il divieto di fumare sui suoi voli per gli States, condannando l’interdizione come un’infrazione alla sua sovranità nazionale. “Le regole contraddicono le norme e i principi della legge internazionale” - ha affermato in una dichiarazione la compagnia - “l’interdizione può anche essere vista come un intrusione negli affari economici di compagnie straniere fuori degli Stati Uniti”. L’Aeroflot ha detto di aver tenuto colloqui sull’argomento presso il Dipartimento di Stato americano alla fine di settembre. La Russia, 145 milioni di abitanti, ha uno dei più alti tassi di tabagismo del mondo, con circa tre miliardi di pacchetti di sigarette vendute ogni anno. Più del 50% degli uomini ed il 25% delle donne in Russia sono dediti al fumo, secondo le stime del Ministero della Sanità. L’Aeroflot, una delle poche compagnie aeree internazionali a mantenere le aree fumatori, effettua voli per diverse destinazioni negli Stati Uniti, ma lamenta il fatto che molte delle sue rotte per quel paese non danno alcun profitto. La politica a favore del consumo di sigarette è servita ad attirare un gran numero di stranieri e ad incrementare il numero di fumatori russi che preferirebbero altrimenti compagnie aeree occidentali. L’Aeroflot l’anno scorso ha proibito il fumo sui voli della durata inferiore alle due ore come parte dello sforzo in atto per elevarsi agli standards delle maggiori compagnie del mondo.

A

umentare i fondi per proteggere l’ambiente potrebbe essere un modo efficiente per ridurre l’instabilità sociale e i conflitti internazionali. Il congresso che The World Conservation Union (IUCN) ha tenuto a riguardo in Giordania, ad Amman, dal 4 all’11 ottobre, é il più grande meeting del genere mai avuto in Medio Oriente. Circa 2,500 rappresentanti da 140 paesi hanno partecipato per discutere dei problemi legati alla produzione di nuove fonti d’energia e alla distribuzione delle risorse vitali del pianeta. Gli esperti del settore energetico, hanno esortato i governi ad adottare modi di produzione più puliti ed efficienti, e ad usare fonti rinnovabili e nuove tecnologie per garantire rifornimenti nel rispetto dell’ambiente. Il professor Jose Goldemberg, della Sao Paolo University in Brasile, ha affermato che i metodi di produzione correnti così come la distribuzione e l’uso dell’energia stanno contribuendo al surriscaldamento del globo e al degrado degli ecosistemi: “L’80% dell’energia usata oggi arriva da combustibile fossile, e se si continua a bruciare carbon fossile non c’é via d’uscita. Si produce anidride carbonica che inquina l’atmosfera”. Mark Halle, dell’International Institute for Suitable Development ha dichiarato: “È un ottimo investimento di fondi. Noi crediamo che

Connettiti, registra e parti!

preservare l’ambiente sia una buona via per prevenire i conflitti, ed é estremamente importante per costruire la pace”. La scarsità d’acqua nel Medio Oriente, la distribuzione delle terre nello Zimbabwe, i diritti di pesca nelle acque internazionali e la sicurezza ambientale sono fattori che possono generare forti tensioni fra gli Stati, e giocare un ruolo sempre più importante nella stabilità politica. James Gasana, ex ministro dell’agricoltura e dell’ambiente in Ruanda, ora consulente per il management di risorse ambientali, ricorda che negli anni ‘80, alcuni tipi di difficoltà ambientali portarono alla violenza che scoppiò nel decennio successivo. L’IUCN, un insieme di agenzie governative ed istituzioni ambientaliste, ha affermato che é sul punto di finanziare 24 progetti mirati all’approvvigionamento di acqua pulita in paesi che vanno da El Salvador al Vietnam, i primi due stati che beneficeranno dell’iniziativa. Nella regione ovest di El Salvador, la più arida dell’America Centrale, un programma di quattro anni punterà ad una migliore organizzazione delle risorse naturali. Mentre in Vietnam, l’iniziativa sosterrà gli sforzi per controllare i danni causati dalle inondazioni del fiume Perfume, dove si concentra il più grande tasso di piovosità del paese. La scarsità d’acqua é uno dei maggior peri-

Il nuovo accordo internazionale fra gli aeroporti permetterà ai viaggiatori di usare Internet per organizzarsi al meglio le partenze e gli arrivi

Rischio di potenziale attacco informatico

La BAA, proprietaria degli aeroporti del Regno Unito, è in procinto di lanciare un accordo internazionale fra gli aeroporti, e si vanta di riuscire a trasformare il servizio-clienti per i viaggiatori d’affari. Il consorzio basato sul business, chiamato World Airports, offrirà un sito web sul quale i passeggeri potranno avere una panoramica sui trasporti da e per l’aeroporto, il car parking e lo shopping. Un passeggero in volo da Londra a Parigi potrebbe potenzialmente registrarsi su worldairports.com e organizzare un car parking ad Heathrow, un treno o un taxi da Charles de Gaulles fino al proprio hotel. I passeggeri non saranno in grado di prenotare biglietti aerei ma è questo un servizio che potrebbe essere offerto con i successivi sviluppi del sito, ha detto un portavoce della BAA. L’accordo coinvolge gli aeroporti di Parigi incluso il Charles de Gaulles e Orly, tutti gi aeroporti della BAA nello UK, quello di Copenaghen, il Dallas/Fort Worth, lo Houston Airport Systems incluso il George Bush Intercontinental e quelli internazionali di Melbourne e Pittsburgh. La BAA ha già contratti di gestione con Indianapolis e Melbourne e un contratto di vendita con Pittsburgh. È stato coinvolto verbalmente anche il Tokyo Narita e la BAA spera di far salire a bordo altri aeroporti più grandi, compresi quelli di Schiphol e Francoforte.

I buchi nella sicurezza informatica nella gestione del traffico aereo degli Stati Uniti mettono l’aviazione americana a rischio di potenziale attacco informatico, secondo un rapporto congressuale. Le prove di accesso al sistema hanno rilevato passwords deboli o inesistenti, un fallimento dei tentativi di riparazione dei cosiddetti “glitches” nei programmi conosciuti e diminuite velocità dei collegamenti configurati. L’amministrazione dell’aviazione federale (FAA) brancola nel buio a causa della vulnerabilità di molti dei suoi sistemi di controllo del traffico aereo, ha detto il neutrale General Accounting Office, il braccio investigativo del Congresso. Il FAA utilizza un enorme catena di hardware, software e di apparati di comunicazione per garantire la sicurezza, la precisione e l’efficenza dei voli nei cieli americani. Il rapporto cita tra l’altro le paure crescenti degli americani per i virus dei computers, gli attacchi contro i permessi di accesso alla rete, i furti di dati e i tentativi di fare irruzione nei dati del Dipartimento della Difesa. “Un intruso altamente sofisticato potrebbe essere in grado di modificare o sovvertire i dati e confondere così gli operatori”, ha detto

Messi a dura prova i computers dell’aviazione americana per l’intera rete che gestisce il controllo del traffico aereo Joseph Pantanella, veterano della National Security Agency che è a capo della TrustWave Corp. di Annapolis, Maryland, un’azienda addetta alla sicurezza. “Tutto questo potrebbe causare errori”, ha affermato, aggiungendo che “ulteriori controlli e backups dovrebbero prevenire qualunque evento catastrofico”. Il FAA ha analizzato gli anelli deboli di solo tre dei suoi 90 sistemi di controllo del traffico aereo operativo “e non può proteggerli adeguatamente fino a che non valuta concretamente i rischi e affronta i punti deboli identificati”, ha dichiarato il rapporto. Separatamente, un alto funzionario della Casa Bianca ha messo in guardia i business leaders sul fatto che la sicurezza dei computers può diventare un “argomento di vitale importanza”, a causa di ciò che è stato definito un crescente “cyberthreat” dai nemici stranieri, tra gli altri. “L’information security è la tua compagnia. Senza di lei tu non esisti”, ha detto Richard Clarke, coordinatore nazionale per la sicurezza, la protezione delle infrastrutture e contro il terrorismo, in un forum co-ospitato dal Dipartimento per il Commercio e dalla CXO Media, editrice del CIO e dei magazines

coli ambientali, ed é stato il punto più trattato dai delegati, che contano di portare avanti un programma di quattro anni che includerà una politica di protezione di specie ed ecosistemi in pericolo. La più grande rete di gruppi ambientalisti stanzierà una somma di 30 milioni di dollari per l’approvvigionamento d’acqua nelle comunità di tutto il mondo. Quasi un quarto dell’intera popolazione mondiale non ha accesso a fonti d’acqua potabile. In Medioriente, dove il problema della scarsità dell’acqua é maggiormente sentito, l’accesso alle risorse é un punto chiave nei negoziati di pace tra Israele e Palestina. Maritta Koch-Weser, direttore generale della sezione svizzera dello IUCN, ha precisato durante il congresso: “Questa iniziativa completa la catena delle discussioni sull’acqua, che riguardano solo l’aspetto della distribuzione e non della sua provenienza”. Anche Ger Berkamp, consulente dell’unione per le società, ha affermato: “Questi progetti vengono da persone del settore che hanno esperienza diretta delle difficoltà ....”ed aggiunge: “Ciò mostrerà che lo sviluppo, la protezione delle fonti d’acqua e la conservazione della natura possono andare di pari passo”. Già nel 1997, con il Protocollo di Kyoto le nazioni occidentali firmarono per diminuire l’emissione di anidride carbonica, ma molti dettagli ancora necessitano di essere negoziati, per

LA VEDOVA del re Hussein di Giordania, la regina Noor, durante l'apertura dei lavori della conferenza sull'ambiente ad Amman. questo un consistente numero di paesi si incontrerà all’Aia dal 13 al 25 Novembre per raggiungere un accordo. Gli esperti di clima durante la conferenza di Amman hanno ribadito che le conseguenze potrebbero essere disastrose.

Harrods a Las Vegas? La catena di Al Fayed sarebbe in trattative con MGM Mirage e con Mandalay Resort Group per aprire un suo magazzino nella scintillante Strip

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arrods, la famosa catena di magazzini dell’alta borghesia inglese, sta per sbarcare a Las Vegas? Sono solo delle voci che potrebbero sembrare un po’ fantasiose, ma fonti vicine alla vicenda sostengono che i giganti del casinò MGM Mirage e Mandalay Resort Group stanno trattando per portare la leggendaria catena commerciale lungo la Las Vegas Strip. Alan Feldman, portavoce di MGM Mirage, ha rifiutato di confermare le voci, mentre Glenn Schaeffer, presidente e capo dell’ufficio finanziario della Mandalay, ha detto solo che la sua compagnia “ha intavolato dei colloqui iniziali” con la catena commerciale di Mohamed Al Fayed. Se le voci sono confermati, quello di Las Vegas sarebbe il primo magazzino americano di Harrods che occupa un intero isolato della città di Londra, nell’affascinante distretto di Knightsbridge, e che vende di tutto, dai maglioni di cashmere fino al miglior bacon e al tè. Feldman ha confermato che Steve Wynn, precedente amministratore della Mirage Resorts, acquistata in giugno da MGM Grand Inc. per formare così la MGM Mirage, aveva già avuto dei contatti con Al Fayed per portare Harrods nella sua resort di Belagio. “Non se ne è fatto più niente”, ha aggiunto Feldman, che prima lavorava per Wynn alla Mirage Resorts. “I tempi non erano maturi per Harrods, così seguimmo altre direzioni”. Una fonte ben informata dice che sia Mandalay che MGM hanno iniziato nuove trat-

tative per vedere se Al Fayed sia ancora interessato a portare Harrods lungo la Las Vegas Strip. La catena commerciale possiede negozi in vari aeroporti nel mondo, compresi quelli di Francoforte e Singapore. Se si raggiungerà un accordo con Mandalay Bay, un grande magazzino sarà situato nel grande centro commerciale che questa propone sul terreno tra Luxor e Mandalay Bay resorts, ha rivelato John Marz, portavoce di Mandalay. Non è invece ancora chiaro dove MGM Mirage situerebbe il magazzino Harrods nel caso concludesse un accordo. Negli ultimi anni la Strip, vistosa e piena di luci al neon, è diventata una sorta di calamita per le grandi catene commerciali che hanno seguito lo sviluppo dei lussuosi punti d’incontro, come il Forum Shops al Caesars Palace, e altri grandi negozi al Belagio, al Venetian e al Mandalay Bay. L’ultimo arrivo nella Strip è quello del Desert Passage, un centro commerciale di 160.000 metri quadri che ha aperto il mese scorso di fronte al nuovo Aladdin. Comunque Desert Passage non può competere con Harrods, ha detto il suo portavoce Paul Beirnes. “Indipendentemente da chi riuscirà a portarlo qui, sarà un grande colpo per Las Vegas perchè è veramente di una categoria superiore”, ha confessato Beirnes. “Finchè le nuove catene commerciali e alimentari che verranno a Las Vegas saranno di tale calibro, l’intera città ne trarrà beneficio”.

Crociere: il grande business del XXI secolo Grandi, sempre più grandi le navi da crociera del futuro

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DAILY NEWS TRAVEL

IL GIORNALE PER VIAGGIARE

Per l’Australia “un aereo che vola all’altezza del suolo 2

100 di questi giorni! 4 Bevande New Age per rinvigorire lo spirito e il desiderio sessuale 3

A Buenos Aires la più grande moschea del Sud America 2

BUSINESSTRAVEL Intervista a Chris Riga dello Swissôtel

EUROPE

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE TURISTICA Nr. 92

Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Roma

VENERDÌ 6 OTTOBRE 2000

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a crociera sta diventando la forma di vacanza sempre più popolare tanto da spingere i proprietari di transatlantici, visto il rapido sviluppo dell’industria da crociere nel Nord America, ad investire per rimettere a nuovo vecchie navi o a farne costruire di nuove, al fine di meglio rispondere alle necessità dei clienti. Con una dozzina di nuove navi e di tre navi rimesse a nuovo e pronte a salpare prima della fine dell’anno saranno ben 17.633 cabine sulle navi da crociera a disposizione dei passeggeri. Circa 76 milioni di persone hanno fatto una crociera dal 1970, ma per la fine dell’anno sono attesi, su base annua, 6,5 milioni di passeggeri, mentre l’industria crocieristica raggiungerà entrate da 54 miliardi di dollari a 97 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni. La caratteristica di queste nuove navi da crociera é quella di essere sempre più grandi. Non ci si era ancora quasi abituati all’idea che la “Voyager of the Seas” della Royal Caribbean pesasse 142 tonnellate, divenendo la nave più grande al mondo, che é in arrivo per la fine del 2003 il transatlantico della Cunard, la Queen Mary 2, che sarà non solo la più grande ma anche la più lunga nave da crociera, solo 117 piedi più corta dell’Empire State Building, cioè 21 piani ed un peso di 150.000 tonnellate, potendo così ospitare 2.800 passeggeri ed un rapporto passeggeri/equipaggio di 2:1. La stazza di una nave viene generalmente

valutata in base al calcolo del suo GAT (tonnellaggio medio lordo), oppure verificando la capienza di passeggeri, tanto che alcune linee da crociera descrivono il proprio transatlantico con lo slogan: “grande quanto tre campi da football”. Un tempo le navi da crociera erano di dimensioni più limitate e la crociera era un susseguirsi di giorni tranquilli, con escursioni facoltative, tè pomeridiano servito da camerieri in livrea e guanti bianchi, con buoni menù e vino di marca ed un intrattenimento serale di alto livello. L’attrazione era il viaggio in se stesso ed essere lì era già metà del divertimento. Oggi il concetto di crociera è cambiato e le linee da crociera di lusso offrono un insieme di servizi volti al divertimento dei passeggeri, compresi i bambini ai quali vengono fatte ben precise proposte, ad esempio, il “baby boomers”. Certo le attività durante le crociere si assomigliano tutte, pertanto, vista la competizione nel settore, gli operatori cercano di proporre una serie di servizi innovativi: a bordo della Royal Caribbean International, classe di navi della Voyager, il passeggero troverà attività di climbing su roccia, pattinaggio e golf per bambini. Molti cruise operators presentando una crociera sottolineano che il passeggero troverà servizi di accesso ad Internet, incluso l’Internet Cafe della Norwegian Cruise Line. Alcune delle linee da crociera più importanti dispongono di collegamenti e-sea ed organizzano corsi di com-

puter. Alcune linee hanno propri alberghi o addirittura isole private; è il caso della Stirrup Cay della NCL, proprietaria di un’isola nelle Bahamas. Da una carrellata sulle principali navi da crociera, molte sono state messe a nuovo, come l’ammiraglia QE2. Per lei sono stati spesi ben 18 milioni di dollari per il rifacimento completo delle cabine, della tappezzeria, per la creazione di aree di soggiorno per i passeggeri, di nuovi ristoranti e di un grande magazzino sull’esempio dell’Harrods londinese. I cruise operators stanno poi cercando di invogliare sempre più il cliente offrendo nuove rotte: la Grand Princess ha previsto ad esempio una visita nel Messico dei Maya per la prossima estate 2001 oltre al viaggio nei Caraibi occidentali ed orientali. A bordo della Royal Princess a partire dal 2002 si potrà fare il giro del mondo in 71 giorni, attraverso sei continenti, partendo da Fort Lauderdale giungendo fino ad Atene con scali in 25 porti. Il nuovo marchio Golden Princess salperà invece il prossimo aprile 2001, per 29 giorni di navigazione tra Istanbul e New York. Ma l’ultima novità per attrarre in crociera anche gli amanti della cucina salperà nel settembre 2001: il Sun, una nave di 77.000 tonnellate include infatti 9 ristoranti con ben 10 diversi menù giornalieri. Si potrà viaggiare per sette giorni, da Miami ai Caraibi occidentali, mangiando naturalmente.


BUSINESSTRAVEL 13 OTTOBRE 2000

Come catturare il crescente potere d’acquisto in mano alle donne

La United Airlines paga i suoi debiti Risarciti i passeggeri fermi per 5 ore sulla pista di decollo alla vigilia di Natale

Un’esperta di marketing assicura che sono loro ad acquistare l’80% dei beni di consumo. Il doppio degli uomini

E

sattamente come movie stars e politici che consultano chiromanti e telepatici, così molti del mondo corporativo si sono affidati ai mantra sui trend del futuro e ai consigli su come dare il meglio di sè di Faith Popcorn. Una donna che si definisce lungimirante, guru del marketing per la “Popcorn”, non può contare su una palla di cristallo o sulle visioni ma controlla i segnali culturali - che lei chiama “Brailing the Culture” - per evocare parole chiave che riassumano le tendenze della società. Ne risulta così una previsione sui trend del momento come il suo strafamoso “Cocooning” la predizione del 1980 del ritrovato interesse per la famiglia e la casa. Lei ha inoltre previsto il trend del mercato chiamato “Pleasure Revenge” nel quale le persone palesano la forma-mentis del mettere da parte e risparmiare, del mangiare pochi grassi, del rifiuto dell’autosoddisfazione a favore di piccole ricompense. Nata Faith Plotkin - racconta di essersi cambiata il nome quando un suo vecchio boss aveva problemi nel pronunciarlo - lei ha firmato contratti con le maggiori corporazioni quali la McDonald’s Corp, la International Business Machines Corp. e la Bell Atlantic per il suo

gruppo di 25 consulenti di marketing tutto al femminile chiamato “BrainReserve”. La copertina del suo ultimo tomo, “EVEolution”, dice che lei è un Nostradamus del mondo del marketing e della pubblicità. Nel libro, Popcorn racconta di come siano rivoluzionarie e profonde, perfino imperative, le sue previsioni.“EVEolution” parla di come riuscire a coinvolgere le donne nel marketing e nella pubblicità e delle mosse strategiche che si devono fare per catturare il crescente potere d’acquisto in mano alle donne. “EVEolution è una serie di assiomi di marketing costruiti attorno al dato di fatto che le donne e gli uomini sono diversi tanto nel fare lo shopping quanto a livello biologico”, scrive Popcorn. Il libro tenta di dare una risposta all’annosa questione: “Cosa vogliono le donne?”, indica che le consumatrici cercano servizi più competitivi e propone migliori anticipazioni dei loro bisogni e le molte domande sul loro tempo. Perchè le compagnie dovrebbero occuparsene? Le statistiche della Popcorn dimostrano come le donne influenzano l’andamento degli acquisti o che sono loro a comperare l’80% dei beni di consumo e stanno iniziando nuove imprese in percentuale doppia rispetto agli uomini.

Gli utenti di Internet, ad esempio, si aspettano di risparmiare tempo ed energia. “Se non si riuscirà a rendere tutto più semplice rispetto all’uscire fuori o all’ordinare FAITH POPCORN. per catalogo, allora non ci sarà molta differenza (rispetto ai negozi di ferramenta)”, ha detto in un intervista. Lei immagina camerini con e-mail e campioni per il makeup, o un servizio di autonoleggio che offre acqua in bottiglia, CD preordinati ed un itinerario progettato con le avvertenze sui quartieri da evitare. Finora, molti critici e capi di grandi compagnie hanno applaudito alle sue previsioni sui gusti delle donne. “EVEolution ha inoltre passato la prova del fuoco per la sua descrizione degli uomini. Mentre si lamenta di come le compagnie conservatrici stereotipano le donne, il libro racconta storielle divertenti su come conquistare uomini e donne, dicendo che le donne vogliono essere servite e riverite mentre gli uomini sono soddisfatti se ti mostri senza veli e porti loro da mangiare”.

Cambio della guardia per i trasporti pubblici di Londra A quando migliori condizioni di viaggio per i londinesi? A capo del problematico sistema dei trasporti pubblici di Londra sta per insediarsi un nuovo boss - il “former chief” della metropolitana di New York. Il sindaco Ken Livingstone ha annunciato di aver assunto il 63enne Robert Kiley che guadagnerà fino a due milioni di sterline nei prossimi quattro anni, secondo le sue prestazioni. Kiley, ex direttore generale della Metropolitan Transportation Authority della Grande Mela, avrà le responsabilità di autobus e della sofferente stazione ferroviaria sotterranea. Si deve a Kiley la trasformazione della metropolitana di New York da ritrovo della criminalità a sistema di trasporto sul quale la gente è felice di viaggiare.

Finalmente a portata di mano il primo treno superveloce americano atteso da tempo

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Dopo tante scadenze annunciate su tali collegamenti, inclusa una campagna pubblicitaria dell’anno scorso per un treno che ancora non esisteva, l’Amtrak ha puntualizzato che non ci sarà alcun annuncio ufficiale finché la Federal Railroad Administration (FRA) non approverà il piano operativo finale. Secondo fonti della FRA questo potrebbe avvenire a giorni e nel momento in cui il costruttore consegnerà veramente treni capaci di avviare la prima fase del servizio. Ma un dirigente Amtrak ha in privato ribadito che, se tutto andrà per il meglio, il momento opportuno per l’inizio dello stesso dovrebbe coincidere con il cambio stagionale degli orari, il 29 ottobre prossimo. I nuovi treni offriranno un servizio a due livelli. Quello concernente la prima classe con vetture a 2 e ad 1 posto ed un numero complessivo di 44 posti a sedere per carrozza ed una “business class” - così denominata dalla Amtrak - con due file di 2 posti per lato ed un totale di 65 posti a sedere per vagone. Ogni vettura é munita di radiodiffusione

personalizzata, sedili ruotabili e tavoli pieghevoli. A differenza della carrozza ristorante del Metroliner che possiede sedili comodi, quella nuova è dotata di tavoli per la consumazione in piedi ed un bar con sette piccoli semiconfortevoli sgabelli. “Accelerazione” ed “eccellenza” sono le rispettive iniziali che l’Amtrak ha usato per denominare il nuovo treno Acela Express. Più importante della simbologia e della “marca” é il fatto che i treni rappresentino la speranza di quest’azienda per il futuro. Queste “potenti macchine”, treni composti da sei vagoni trainati da locomotive elettriche della potenza di 6.000 cavalli, assomigliano molto, alle rispettive estremità, al TGV francese (Train à Grand Vitesse). C’é una buona ragione per tutto ciò: uno dei membri facenti parte del consorzio costruttori é la Alstom di Parigi, creatrice del TGV, che fornisce i gruppi propulsivi elettrici. La Bombardier di Montreal é la ditta capofila incaricata della costruzione e del montaggio. L’Amtrak ha speso 1 miliardo di dollari per i nuovi cavi della trazione elettrica e per i miglio-

La United Airlines si è accordata per un risarcimento in denaro e in ulteriori biglietti ai 168 passeggeri lasciati per ore senza mezzi di trasporto sostitutivi dell’aereo fermo sulla pista in seguito alla tempesta di neve della notte di Natale del 1997. Il pagamento accordato - che risarcisce ad ogni passeggero una somma di 500 dollari, un biglietto d viaggio senza limiti di tempo di 500 dollari ed un rimborso delle spese sostenute per l’incidente - è stato stabilito nel Cook County Circuit Court dove i passeggeri hanno citato in giudizio la compagnia aerea alla ricerca del compenso. Il volo era diretto a Chicago ma una tempesta di neve lo ha costretto ad atterrare a Milwaukee sulla cui pista l’aereo è rimasto in stand-by per più di 5 ore. I passeggeri hanno affermato di non avere né cibo né acqua e che le toilets avevano smesso di funzionare. Il volo è stato alla fine cancellato e i passeggeri sono stati scaricati all’aeroporto di Milwaukee la mattina di Natale.

Restaurato El Nozha, ma solo per i voli nazionali Altri due scali rimaranno comunque attivi per le rotte internazionali

“Acela Express”: l’alta velocità targata Amtrak più di un anno di distanza dall’ambizioso programma sviluppato, i treni inclinabili che ospitano 304 passeggeri, capaci di raggiungere una velocità di 240 km orari, dovrebbero cominciare a sostituire il Metroliner in servizio fra New York e Washington. L’entrata in servizio di questi treni, prevista per la fine di ottobre, porterà la durata del percorso a circa 2 ore e 44 minuti. Invece il tempo di percorrenza tra New York e Boston s’accorcerà sensibilmente rispetto all’attuale, compreso fra le 3 ore e 10 minuti e le 3 ore e 20 minuti a seconda del numero delle fermate. Inizialmente il servizio verrà effettuato una volta al giorno con un viaggio di andata e ritorno sulla tratta Washington-Boston con l’ulteriore aumento dell’offerta allorché verranno consegnati gli altri venti treni ordinati. Alla fine essi sostituiranno completamente il servizio Metroliner. Una nuova corsa di sola andata Washington-New York, della durata di 2 ore e 28 minuti verrà aggiunta nel periodo successivo, forse a dicembre, quando il numero dei mezzi verrà incrementato.

ramenti apportati sull’intera linea tra New Haven e Boston. Ma poco rispetto a tale somma é stato speso per la semplificazione delle curve sulla vecchia linea New Haven Railroad la “shore line” ora di proprietà Amtrak. I nuovi treni saranno anche due volte più pesanti del TGV a causa dei severi standards di sicurezza americani, secondo i quali vanno aggiunte tonnellate di peso ulteriore che i francesi non considerano necessarie. Per ragioni parzialmente dovute al sovrappeso la velocità dei treni verrà abbassata a circa 150 miglia all’ora tra New Haven e Boston invece delle 186 miglia all’ora e più del TGV. Tra New York e Washington, dove i sistemi di trazione elettrica e le altre infrastrutture hanno bisogno di essere migliorate, la velocità verrà ristretta a 135 miglia all’ora. Qui il nuovo treno risulterà appena più veloce di 10 miglia all’ora rispetto all’attuale Metroliner. “È come la Ferrari. È bello. È veramente tale”, ha detto Russ Hurley, caposquadra Amtrak degli ingegneri, che ha lavorato per molti mesi al programma Acela.

Gli aerei diretti ad Alessandria, in Egitto, verranno fatti atterrare in aeroporti differenti. I restauri in corso all’aeroporto di El Nozha comportano che le compagnie aeree con voli da e per Alessandria dovranno utilizzare lo scalo aeroportuale di Borg el Arab, 28 miglia ad ovest della città. Anche quando i lavori a Nozha saranno completati, l’aeroporto effettuerà solo voli nazionali e i passeggeri internazionali continueranno a fare un viaggi di un’ora da Borg el Arab.

I ritardi dell’ “hub and spoke” Progettati nuovi sistemi di controllo per migliorare il traffico aereo Giugno è stato il mese peggiore per i ritardi nella storia dell’aviazione americana, che secondo le stime effettuate dal Federal Aviation Administration (FAA), ha registrato 49.961 ritardi. E le cose non sono destinate a migliorare in breve tempo, secondo quanto riferito dal portavoce FAA William Shumann. I ritardi sono particolarmente concentrati nella zona di New York. Tre dei suoi aeroporti - Newark, La Guardia e Kennedy - figurano tra i cinque maggiori aeroporti ad aver subito i peggiori ritardi del1999. A parte le cattive condizioni climatiche, un altro importante fattore che ha contribuito ad incrementare il numero dei ritardi è stato il sistema di “hub-and-spoke operations” che concentra un grosso traffico solo su pochi grandi aeroporti. La FAA spera di migliorare la situazione riprogettando il proprio sistema di controllo del traffico aereo. Ma qualsiasi altra miglioria non verrà avvertita pri-

Prossima liberalizzazione della navigazione greca DNT Special Money - Prevede, Assicura, Investe

BUSINESS TRAVEL IS MONEY ! TRAGHETTI GRECI nel porto di Piraeus. La Grecia ha recentemente bandito 65 traghetti

e navi di lusso da crociera per stare al passo con gli standards europei sulla sicurezza.

Il Primo ministro greco, Costas Simitis, ha dichiarato che entro il 2002 sarà liberalizzata, con ben due anni di anticipo, la navigazione della penisola, come conseguenza del recente incidente in mare. Dovendo rispondere alle domande poste in Parlamento riguardo alla peggiore tragedia sui mari greci accorsa negli ultimi dieci anni, Simitis ha annunciato una fine anticipata del cabotage. Ora gli operatori stranieri possano operare sul mercato greco. Gli ufficiali delle imbarcazioni ritengono che il naufragio della Express Samina sia in parte addebitabile ai forti monopoli presenti sul Mar Egeo e considerano una sana competizione lo strumento adatto per migliorare la qualità ed il servizio offerto dalle navi.

Il Primo ministro ha poi affermato che le compagnie navali sono unite con forza per l’apertura del mercato. “Non c’é responsabilità politica per l’inefficienza delle imbarcazioni commerciali, e quindi per il monopolio delle navi costiere?”, chiede Costas Karamanlis, leader del partito dell’ala conservatrice “ N u o v a Democrazia”, proponendo in Parlamento l’apertura di una inchiesta sulla sicurezza delle navi greche, sulle modalità di assegnazione delle licenze e sui metodi di pronto intervento.

Entro il 2002 la Grecia avrà mari più sicuri

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BUSINESSTRAVEL 13 OTTOBRE 2000

Computers e sale d’attesa Per passeggeri e staff, nuove tecnologie permetteranno di usare apparecchiature digitali anche in prossimità dell’imbarco I passeggeri che volano con la United Airlines saranno presto in grado di adoperare “wireless laptops” ed agende portatili digitali nelle sale d’attesa e alle uscite degli aeroporti. La compagnia sta adattando dei sistemi che permettano ai clienti di continuare ad usare i computers che per operare si affidino ai segnali radio. Centri nevralgici come Chicago accoglieranno per primi queste tecnologie, ma la United intende protrarla alle sue principali rotte del mondo nei mesi a venire. La compagnia aerea sta inoltre progettando di estendere la sua iniziativa di mobile check-in ai maggiori aeroporti, compreso quello di Heathrow. Tale sistema, definito Mobile Chariots, permette allo staff aeroportuale di confermare le prenotazioni ed emmettere carte d’imbarco ed etichette di bagaglio mentre i passeggeri sono in coda per il check-in.

Il governo caraibico contro il riciclaggio del denaro sporco Ma gli sforzi non sono ancora sufficienti per il Financial Action Task Force (FATF) Dopo il rifiuto ottenuto dalla recente richiesta presentata al FATF, il governo Caraibico ha affermato di voler continuare nei propri sforzi per ottenere finalmente la cancellazione dalla “lista nera” dei paesi che riciclano danaro sporco. Durante l’incontro a Madrid, in Spagna, il Financial Action Task Force (FATF) del G7 ha rifiutato la domanda dell’isola Cayman di essere rimossa dalle 15 giurisdizioni di riciclaggio di danaro sporco, nonostante il territorio britannico, che detiene più di 460 miliardi di dollari in depositi collocandosi tra i 10 centri finanziari mondiali più importanti, abbia fatto forti pressioni sul FATF. Il Ministro delle Finanze George McCarthy ha detto che il governo dell’isola é stato incoraggiato a presentare la domanda, dopo il riconoscimento del FATF degli sforzi compiuti dal centro finanziario caraibico nel combattere il riciclaggio di danaro. “I nostri registri sulle iniziative contro il riciclaggio di danaro sporco sono state lodate dal FATF. Le Isole Cayman sono state elogiate come leader nello sviluppo dei programmi anti-riciclaggio in tutta la regione caraibica. Il FATF ha notato le nostre importanti azioni legislative; il nostro obbiettivo resta quindi quello di essere rimossi quanto prima dalla “lista nera”, e per raggiungere questo scopo speriamo di lavorare a stretto contatto con il FATF nei prossimi mesi”. Situate nella parte occidentale Caraibica, le isole Cayman sono il maggiore centro finanziario offshore, con ben 590 banche. A Madrid il presidente della FATF, José Maria Ronald, monitorerà nei prossimi mesi il progresso conseguito dalle 15 giurisdizioni per poter decidere se qualche paese debba essere rimosso dall’elenco dei paesi o territori non cooperazionisti.

La moda del nudo Le sensazioni estive evocate da un nudo di copertina potrebbero offendere il consumatore medio? Ecco i risultati di una nuova ricerca ed il parere di alcuni esperti

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hiunque guardi la tv nella prime ore della sera o a tarda notte, può confermare che linguaggio, situazioni sessuali allusivi e nudità parziali stanno crescendo di pari passo. Secondo un recente studio della Universal McCann - il settore media dell’agenzia pubblicitaria McCann-Erickson dell’Interpublic Group - su 4.000 famiglie, il 29% degli intervistati si dichiara contrario ai contenuti sessuali allusivi ed il 18% é offeso dalla nudità parziale. L’indagine é stata condotta per determinare se la crescente attenzione riguardo i contenuti televisivi fosse giustificata e riflettesse le vedute degli spettatori, afferma Susan Nathan, senior vice president e direttore delle ricerche sui media dell’Universal McCann. “Il risultato rivela che gli intervistati non condividono queste scelte di contenuto”, ribadisce. L’uso del nudo e l’utilizzo di materiale allusivo al sesso, sembra crescere nei media, specialmente alla televisione e sui giornali. I dirigenti del campo pubblicitario e dei media sostengono che ciò riflette la necessità di trovare nuove vie di persuasione e di pubblicità occulta. Inoltre, alcuni sostengono che la reazione negativa sarà controbilanciata dall’attenzione che il commmercio di carne attirerà su di sé. L’utilizzo del nudo nei media, per esempio, suscita diverse opinioni. Infatti, alcuni editori affermano che la nudità non é completamente nudità, ma piuttosto qualcos’altro. Sull’uscita annuale nell’Hamptons, in Long Island, il “New York” magazine ha mostrato sulla copertina del 31 luglio, il busto di una giovane donna con un costume molto succinto, con dei caratteri tipografici stampati al centro dell’immagine. Interpellata riguardo la foto di copertina, Caroline Miller editrice del “New York”, risponde: “Abbiamo ritenuto che sarebbe stato divertente portare, con la mente, le persone in spiaggia, nel tentativo di evocare l’estate. Abbiamo aggiunto i caratteri sullo stomaco della ragazza per creare un effetto di luce. La copertina ha suscitato la stessa attenzione di quella utilizzata l’anno scorso. Ma abbiamo ricevuto alcune telefonate da persone che non apprezzavano”. “Ma d’altra parte”, ha aggiunto, “Noi di questa rivista, abbiamo ‘sense of humor’, abbiamo sempre fatto cose provocatorie”.

Le copertine del “New York”, di “Cosmopolitan”, “Esquire” e “GQ” ancora non si sono avvicinate alla carne ostentata dall’Howard Stern Radio Show della CBS. Qua la nudità femminile imperversa, seguita dalla sua controparte maschile che sta facendo ora la sua apparizione. Si tratta praticamente di uno show in prima serata, in onda sul canale 2 di New York, la domenica alle 23.30. Appena un ospite del chat-show di Stern le incita, giovani donne cominciano a spogliarsi e fanno la loro apparizione in questo programma di mezz’ora. Perché la CBS permette un simile show sul suo network? Un portavoce senior della compagnia, ridendo a riguardo, evita di commentare. L’“Interview”, un periodico mensile pubblicato dalla Brant Publications, non lesina le parole. La rivista, che mostra nudità femminili e “near nudity”, si autodefinisce “sexy Interview”. L’editrice Susan Brant non accetta contatti telefonici. Tra le riviste, la moda di puntare sul nudo sta crescendo, dicono due esperti di media, che vogliono rimanere nell’anonimato. Questi si riferiscono alla competizione crescente soprattutto tra le riviste specializzate, che coinvolge anche le pubblicazioni più serie. “Le foto controverse creano rumore e fanno vendere le riviste”, sostiene una fonte. Lo stesso stimolo é in opera alla televisione, conferma un’altra fonte, sebbene le leggi che bandiscono le foto di genitali sia osservate più dalle pay tv che dai canali standard. La nudità e le situazioni alludenti al sesso non sono le uniche che suscitano le ire delle famiglie intervistate. Il linguaggio volgare é citato come contestabile dal 28% degli interpellati dalla Universal McCann, così come la violenza eccessiva (25%) ed il comportamento deviante (21%). Quest’ultimo é definito da Nathan della Universal McCann come “qualcosa che generalmente non viene accettato, o sia considerato anormale dallo spettatore”. Naturalmente, oltre le obbiezioni sul buon gusto, la maggiore preoccupazione dei consumatori riguardo la nudità su stampa o metropolitana, è che i bambini possano vederla. D’altra parte un esperto di media ha precisato: “Un sacco di gente la cerca, e sempre di più la questione sul gusto diventa opinione personale”. Alla fine, quasi tutti sono d’accordo: il nudo nei media non sparirà.

Salottini e migliorie tecnologiche per clienti da Rolls Royce La British Airways inaugurerà la sua prima classe, migliorata nel look, il mese prossimo - con la promessa che sarà come viaggiare su una Rolls Royce. Un Boeing 777 fornito di più di 17 cabine è stato approntato per un viaggio alla volta degli USA del 30 novembre prossimo. Le migliorie nelle precedenti cabine di prima classe contemplano un maggiore spazio individuale, un salottino che permetta agli altri passeggeri di tenere dei meetings, la possibilità di ordinare cibo “à la carte” e una scelta di 45 films. La compagnia aerea sta inoltre offrendo servizi di ristorazione precedenti il decollo di voli transoceanici. I sedili sono convertibili in letti, con l’energia elettrica per i “laptops” e finiture in pelle ed in legno in colori chiari e moderni. Le rotte iniziali, adibite a ricevere i rimodernati 777 e i 747 saranno quelle da Heathrow e Gatwick per New York, Chicago, Toronto e Washington. Questi aerei saranno ulteriormente migliorati con l’apporto delle nuove poltrone-letto Club World.

In discussione un aumento salariale del 5% ed una fusione con US Airways Group Un importante incontro é previsto per il prossimo 4 novembre tra la United Airlines ed il personale di volo per il rinnovo del contratto ormai in scadenza. L’incontro tra la United della UAL Corp., e l’AFA (Association of Flight Attendants) che rappresenta circa 25.000 membri del personale di volo della United, avrà ad oggetto un probabile aumento salariale. Ma gli argomenti sul tavolo del negoziato vanno ben al di là. L’AFA in particolare ha richiesto un immediato aumento salariale equivalente al 5% calcolato sugli stipendi al top dell’industria, ma ha anche aggiunto di volersi opporre alla fusione, per circa 4.3 miliardi di dollari, della United con la US Airways Group qualora la United rifiuti sia di concedere l’aumento dei salari del personale di volo, sia di porre fine alle presunte violazioni contrattuali riguardanti gli orari di lavoro. La United ha già stabilito di annullare la richiesta fatta al personale di volo di mantenersi sempre a disposizione per affrontare periodi particolarmente “caldi”, ed ha anche accettato di porre fine alle violazioni contrattuali del personale di volo. L’AFA pur non potendo impedire l’unione delle due compagnie, sa bene di poterne prevenire una fusione operativa rifiutando di approvare un contratto unico che combini il personale di volo della United con quello della US Airways flight.

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Nuovi lussi con il Boeing

Fissati i negoziati tra United e AFA

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presentata questa settimana a Parigi.

Gli immigrati asiatici cavalcano l’“American Dream” Uno studio del censo americano scopre che gli asiatici sono il gruppo di stranieri senza cittadinanza che ottiene i maggiori successi economici, con un reddito medio superiore persino a quello degli americani Gli immigrati asiatici negli USA ottengono più successi economici di qualsiasi altro gruppo di stranieri nel paese a causa dell’altissimo livello della loro istruzione, ha dichiarato la settimana scorsa il governo. In uno studio intitolato “Coming To America: A Profile of the Nation’s Foreign-Born” lo U.S. Census Bureau ha analizzato le caratteristiche demografiche e sociologiche degli stranieri che vivono nel paese senza essere cittadini americani. L’attenzione si è focalizzata sui due maggiori gruppi di immigrati: quello latino americano e quello asiatico. Lo studio si è basato sui risultati del censo del 1997, che il governo ha giudicato più completi dei recenti numeri. Essi mostrano che il reddito medio degli immigrati asiatici senza cittadinanza è più alto di quello di qualsiasi altro gruppo di stranieri. Più di un terzo dei cinesi, degli indiani, dei filippini e dei vietnamiti che vivono negli Stati Uniti occupano posizioni manageriali e di potere, in confronto all’11% dei messicani, dei cubani e dei dominicani. Dianne Schmidley, sociologa e demografa del Census Bureau, ha sostenuto che tutto ciò deriva dagli alti livelli d’istruzione riscontrabili fra gli asiatici che arrivano negli Stati Uniti.

“Più lontano è il posto da cui vengono, più è grande il capitale umano che portano con loro”, ha aggiunto la Schmidley. “Molti hanno capacità e trovano un lavoro prima di arrivare. Altri vengono istruiti qui e poi trovano un impiego”. Il governo ha riportato che nel 1996 il reddito medio degli immigrati asiatici si è aggirato intorno ai 42.900 dollari, paragonato ai 24.100 dollari di quelli latino americani e ai 36.100 dollari dei cittadini americani nati negli Stati Uniti. Sempre secondo i dati governativi, gli asiatici senza la cittadinanza americana costituiscono un quarto dei 26 milioni di stranieri che vivono negli Stati Uniti, metà dei quali sono latino americani. Nel 1997 la popolazione straniera degli Stati Uniti è risultata triplicata dal 1990 e aumentata del 168% dal 1970, quando il numero degli stranieri nel paese era al livello più basso del XX sec. La Schmidley ha spiegato che l’aumento è dovuto al maggior numero di visti temporanei concessi negli anni ’90 per lavori stagionali. La settimana scorsa il Congresso americano ha deciso di incrementare il numero dei visti destinati a lavoratori stranieri qualificati, per aiutare le compagnie high-tech ad affrontare la critica carenza di personale specializzato.

C O L L A B O R A R E C O N V O I

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