n° 93/2000
13 OTTOBRE 2000
Editors: Domenico Cilenti email: nicocilenti@gmail.com/Joan Nickles email: joannickles@gmail.com
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BUSINESSTRAVEL Dove va il turismo in Italia?
Capitali esteri in Italia: e il turismo?
Premi fedeltà e privilegi con il nuovo programma Hi Society di Bass Hotels & Resorts Italia È nato un nuovo programma di incentivazione di Bass Hotels & Resorts Italia che riconosce ufficialmente il ruolo di veri decision makers ai responsabili delle prenotazioni alberghiere individuali variamente collocati all’interno di ogni azienda: si chiama Hi Society e per la prima volta distribuisce prestigiosi regali e privilegi a chi effettua le prenotazioni, dunque sceglie gli alberghi, per i soggiorni dei propri superiori o colleghi e... solitamente resta in ufficio. “Hi Society è una novità del settore, proprio in relazione a chi è rivolta” dichiara Antonella Sgobba, Marketing Manager per l’Italia di Bass Hotels & Resorts “poichè gratifica per la prima volta i veri decision makers, fino ad oggi non adeguatamente incentivati in rapporto alle loro potenzialità operative. Con Hi Society abbiamo semplificato notevolmente il tradizionale sistema di raccolta punti con la creazione di una scheda unica Bass Hotels & Resorts, nella quale sommare i punti di tutti i pernottamenti andati a buon fine nei diversi alberghi italiani del gruppo, al fine di accelerare l’acquisizione dei punti per raggiungere punteggi alti in breve tempo e richiedere i premi più preziosi.” Diventare socio Hi Society significa anche entrare a far parte di una élite di persone a cui Bass Hotels & Resorts dedica iniziative specifiche nel corso dell’anno e riconosce privilegi per i propri soggiorni, quali: accesso al programma internazionale Corporate Account che prevede tariffe scontate nei 2900 alberghi di Bass Hotels & Resorts in tutto il mondo; sconto del 20% sui servizi di ristorazione e trattamento VIP in camera, negli alberghi italiani; la partecipazione all’estrazione di un superpremio finale: una vacanza di 7 giorni all’Holiday Inn Resort di Sharm el Sheikh per 2 persone, con trattamento di mezza pensione e volo a/r da Milano o Roma. Hi Society, è valido fino al 1 Luglio 2001. Inoltre, scegliere gli alberghi Bass Hotels & Resorts in Italia è adesso anche più facile con la nuova directory “Le firme della nostra collezione”, che raggruppa le schede descrittive di ciascun albergo in cui vengono specificati i servizi offerti, il numero e la tipologia di camere, la posizione dell’albergo, una tabella dettagliata degli spazi congressuali e delle sale riunioni e suggerimenti per il tempo libero.
Foto Niko
Il business delle attività turistiche italiane interessa gli investitori esteri? In altre parole, l’Italia è attraente per chi vuole investirvi il proprio denaro? Sono domande ricorrenti alle quali da tempo le risposte sono quasi sempre le stesse. Guardiamo i dati sull’economia considerata nel suo insieme. Sappiamo quanto è forte il nostro sistema produttivo: pone il Paese al sesto posto tra i paesi esportatori, con circa il 4% del totale mondiale, ma in misura inferiore rispetto a paesi come la Gran Bretagna e la Francia. Se l’economia - almeno in alcune sue parti - è così forte, perchè non attira capitali esteri? Ci troviamo infatti, nella graduatoria degli investimenti esteri, ben lontani dalle prime posizioni: appena circa l’1% del totale mondiale, contro l’8% circa della Gran Bretagna, e il 6% della Francia. Non sono, queste, novità per chi segue da vicino i nostri rapporti commerciali con il resto del mondo, specie per chi - da “addetto ai lavori” - deve affrontare i problemi di una globalizzazione dei mercati. Come non sono novità le risposte che su questa situazione si danno negli ambienti internazionali, risposte continuamente ribadite anche dai nostri imprenditori quando devono affrontare la concorrenza di imprese o di aree estere. Si dice: oneri fiscali non indifferenti, una burocrazia ancora troppo pesante, un mercato del lavoro troppo rigido, limitano la competitività. Per tacere della persistente instabilità politica, che non consente garanzie di medio e lungo periodo, che l’investitore estero ragionevolmente chiede. E tutto ciò va visto anche in un’ottica europea, che con l’Unione dei Quindici dal 1993 in poi impone non pochi vincoli economici e politici di rilievo. Il basso livello dei flussi di investimento diretti in Italia è la “cartina di tornasole” di questi svantaggi comparati a carico del sistema industriale. E il settore turistico? Le note dolenti si estendono anche a questo settore, con l’aggiunta delle inefficienze relative alle infrastrutture culturali, di trasporto e di comunicazione, dei problemi di salvaguardia dell’ambiente naturale, ed altro ancora. Ma il turismo non sembra essere in cima ai pensieri di chi esercita i poteri di intervento, salvo quando le entrate valutarie si ingrossano, riducendo i deficit della contabilità nazionale. Un esempio significativo di quanto: da oltre cinque anni il disegno di legge per il riordino del settore attende una discussione conclusiva in Parlamento. E con la Conferenza Nazionale del Turismo non si vuole promettere nulla sul varo del provvedimento. Eppure sarebbe il momento buono per cogliere alcuni segnali di inversione di tendenza nei flussi di investimento estero in Italia, segnali che vengono dal comparto della ricettività alberghiera: il nostro mercato dell’offerta sta destando infatti un certo interesse per l’investitore, specie in alcune aree a forte crescita di nuove “presenze” turistiche. Ma può bastare un eccessivo ritardo nell’approvazione di una variante urbanistica per annullare i buoni propositi, guardando quanto offrono altri paesi. Per esempio la Grecia con i suoi incentivi, e con la sua volontà di creare condizioni di sistema più favorevoli alle attività turistiche. Gianfranco Benati
Si conclude oggi la prima Conferenza Nazionale Turismo 2000 sulla destinazione dei finanziamenti rivolti al turismo, soprattutto a favore del Sud. Perchè? Aspettiamo l’evolversi della situazione, per poter prendere visione degli effetti duraturi della scelta politica su infrastrutture e ambiente
ON.LE MAURO FABRIS,
ON.LE ENRICO LETTA,
DOTT. STEFANO LANDI,
Sottosegretario di Stato.
Ministro dell’Industria e del Commercio Estero.
Direttore Generale del Turismo.
L
a Conferenza Nazionale Turismo 2000 al Salone delle Fontane a Roma si conclude oggi. Ci vorranno, comunque, dei giorni, o forse, dei mesi prima di vedere qualche risultato dell’intervento politico. Come ha detto l’On.le Enrico Letta, Ministro dell’Industria e del Commercio Estero, durante l’incontro con la stampa, “L’obbiettivo di fondo che ci anima è quello di far alzare il livello di attenzione sul tema del turismo, delle politiche per il turismo e di far alzare il livello di attenzione sulla possibilità che gli investimenti sul turismo vengano visti come uno dei principali strumenti per far crescere l’occupazione nel nostro paese”. Il totale degli investimenti pubblici in corso, secondo il Ministero, ammonta a 15.000 miliardi - comprese le agevolazioni nazionali, quelle regionali (su 8 regioni) e le due leggi giubilari. Da rilevare inoltre che, nel periodo 2000-2006, sono stati programmati d’intesa con l’Unione Europea (e da essa cofinanziati), investimenti molto rilevanti nelle Regioni dell’Obbiettivo 1, e cioè tutte quelle meridionali ad eccezione dell’Abruzzo. Tale mole di investimenti, eccezionalmente rilevanti, secondo le stime del Ministero del Bilancio per l’11%, riguarderà direttamente il settore turistico. Si potrà così contare su di un valore di circa 12.000 miliardi di risorse, eventualmente da incrementare sulla base di cofinanziamenti locali o privati, distribuiti su tutte le aree del Mezzogiorno, secondo dati forniti dal Ministero. Infatti, nelle Legge Finanziaria 2001, che è proprio il soggetto sotto esame della Conferenza all’EUR, sono contenute significative novità per il mondo del turismo: - incremento a 60 miliardi per gli anni 2001-
2003 del contributo ENIT; - rifinanziamento per 200 miliardi della legge 266, circa i programmi regionali di sviluppo di commercio e turismo; - copertura della nuova Legge quadro per 500 miliardi, a valere anche sul Fondo Unico del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato; - finanziamento della Legge 488/92 per il turismo con 1000 miliardi annui. Secondo il Ministero, le imprese turistiche beneficeranno anche dell’abbattimento delle aliquote IRAP, delle provvidenze in favore del commercio elettronico, del credito di imposta per nuove assunzioni e nuovi investimenti se in aree depresse. Come espresso dall’On.le Letta, le Regioni stanno partecipando alla conferenza in modo paritario al governo con due interventi che hanno iniziato la conferenza stessa, uno del Ministro dell’Industria e del Turismo e l’altro di Enzo Ghigo, presidente delle Regioni. “La Conferenza è la prima che si svolge,” ha detto il Ministro “È un modo per attuare subito la legge, ma ovviamente le forme e i modi in cui verrà espletata questa nuova tornata di conferenze nazionali dipenderanno molto dal contributo che daranno i diversi soggetti entro la conferenza stessa: i presidenti e gli assessori al turismo delle regioni, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Comuni d’Italia (ANCI), i rappresentanti dell’Unione Provincie d’Italia (UPI), i rappresentanti di tutte le categorie economiche coinvolte”; e poi, “i ministeri e i ministri delle materie coinvolte, come quelli dei Beni Culturali, dei Trasporti, delle Politiche Comunitarie, degli Interni”. “La Conferenza è anche l’occasione per
lanciare con grande forza un messaggio a livello comunitario. Partecipa infatti il ministro francese del turismo, proprio mentre la Francia detiene la presidenza di turno dell’UE. Questo permette di lanciare a livello comunitario un messaggio del forte impegno che l’Italia chiede per una comunitarizzazione completa della materia delle politiche per il turismo. È un messaggio che noi ci auguriamo venga recepito fin dal prossimo vertice di Nizza”. “Contemporaneamente la Conferenza è il luogo per confrontarsi sul bando della Legge 488 sul turismo che partirà nei giorni successivi alla Conferenza, bando che vale circa 20.000 miliardi di lire e che rappresenta uno strumento importante soprattutto per le Regioni del meridione da utilizzare per un ammodernamento dell’offerta turistica e per forti investimenti in questo campo”. “L’intervento del Presidente della Repubblica nella prima mattinata, la cui presenza ci onora, è considerato fondamentale per alzare ancora di più il livello di attenzione sul tema del turismo, sulla valutazione di quanto è accaduto e sta accadendo in questo anno 2000, così importante per il turismo italiano e sull’indicazione di programmi di priorità per il prossimo futuro. È un anno importante per l’Italia. È ancora presto per trarre un bilancio definitivo, ma abbiamo alcuni elementi... che ci spingono a ritenere che questo è stato un anno di crescita per la nostra industria turistica, crescita che va aiutata e che è parallela al risultato di un’indagine che abbiamo commissionata alla Doxa e condotta su un campione di molte migliaia di cittadini europei dei paesi maggiormente esportatori di turisti, sulle loro preferenze di viaggio nei diversi paesi più importanti del tu-
rismo europeo e mediterraneo dal quale emerge una predilezione nei confronti del nostro paese che è evidentemente un elemento molto importante”. Secondo dati forniti dal Ministero, l’Italia è considerato più attraente dal punto di visto turistico dal 31% delle popolazioni intervistate, seguita dalla Francia (25%), dalla Grecia (20%) e poi dalla Spagna (15%). Vengono invece preferite al Belpaese per la qualità dei vini la Francia e per i servizi turistici la Spagna. Per quanto riguarda la qualità degli alberghi e degli alloggi in genere, nonchè per il livello dei prezzi, l’Italia ottiene un terzo posto (dopo Spagna e Francia per il primo aspetto, dopo Turchia e Grecia per il secondo). Secondo dati Eurostat l’Italia è comunque in testa alla graduatoria europea per quanto riguarda la capacità ricettiva degli alberghi. Il programma oggi si svolgerà come segue: alle 9 il terzo panel - “Il turismo come impresa” (investimenti, incentivi, formazione, occupazione, qualità); alle 11,30 il quarto panel - “Costruire la strategia turistica nazionale”; alle 15 la Tavola rotonda con i Ministri del Turismo del Bacino Mediterraneo; alle 16,30 il quinto panel - “I sistema locali di offerta turistica nuovo soggetto di sviluppo”; e poi l’intervento del rappresentante dell’Unione Europea, di S.E. il Ministro del Turismo del Governo francese Madame Michelle Demessine e del Sottosegretario di Stato, On.le Mauro Fabris, con alle 19,00 le conclusioni della Conferenza. Joan Nickles
Nel prossimo numero pubblicheremo un ampio reportage sulla Conferenza.