re-act RIATTIVAZIONI C U LT U R A L I TEMPORANEE
REVOLVER laboratorio urbano
arch. ruben bosetti t. +39 3480855399 rubenbosetti@gmail.com
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Gli spazi vuoti nelle città sono considerati un problema diffuso. E se fossero invece un’opportunità? Re-ACT è un progetto sulla città attivato con il sostegno del Comune di Varese. Re-ACT vuole facilitare l’incontro tra l’offerta di spazi vuoti e la richiesta di spazio da parte di cittadini, associazioni, artigiani e giovani imprenditori attivando progetti di riuso temporaneo e favorendo l’innesco di processi di rigenerazione urbana. Perché è interesse comune di proprietari, usufruttuari e della città stessa che gli spazi in attesa si facciano contenitori di attività anziché rimanere vuoti. Un gioco a somma positiva.
L’abbandono nelle città Trasformazioni economiche, produttive, sociali e urbane fanno sì che intere aree della città vadano incontro a fenomeni di abbandono in modo spontaneo. Le vecchie destinazioni d’uso decadono, l’interesse delle popolazioni viene meno ed inizia un processo di svalutazione economica che porta ben presto a condizioni di degrado fisico dei fabbricati. Le città contemporanee ospitano molte di queste aree in attesa. Spesso l’abbandono è accompagnato da fenomeni di degrado sociale e da un immaginario che riveste intere parti di città di significati negativi. Ma l’affievolirsi delle vecchie attività e dei vecchi significati possono anche generare le premesse per una grande vitalità e costituire un territorio di sperimentazione di nuovi usi, pratiche ed economie.
Spazi vuoti e nuove attività Parallelamente all’abbondante presenza di spazi vuoti si registra la crescente domanda da parte del mondo del terzo settore, dello start-up e della piccola impresa di spazi a canone calmierato o in comodato d’uso gratuito per avviare attività che potrebbero avere un grande potenziale d’impatto trasformativo sul territorio, se correttamente accompagnate. Il progetto nasce dall’idea di creare nuovi strumenti per facilitare l’adozione di spazi vuoti sostenendo al contempo l’innesco di processi di rigenerazione territoriale e incontrando gli interessi di tutti gli attori coinvolti nel processo: proprietari, usufruttuari, cittadini.
Riuso temporaneo Il riuso temporaneo ha le sue origini nei gruppi di attivisti impegnati in azioni di occupazione culturale. Oggi si è evoluto come uno strumento di rigenerazione urbana grazie al quale poter sperimentare nuove metodologie di pianificazione, testare usi emergenti nelle città, rivitalizzare le aree abbandonate. In molti contesti in Italia ed Europa il riuso temporaneo è ormai riconosciuto come una risorsa per lo sviluppo economico e culturale delle città in grado di fornire supporto a nuovi progetti nelle loro fasi iniziali, fare attività di incubazione, trovare spazi per idee emergenti, aumentare l’equità e la coesione sociale, coinvolgere i cittadini nei processi di sviluppo urbano. E’ un gioco a somma positiva. I proprietari di immobili che non trovano più collocazione sul mercato tradizionale possono impegnarli gratuitamente per un ciclo di vita temporaneo, ottenendo in cambio presidio e manutenzione ordinaria. Gli usufruttuari, grazie alla disponibilità di uno spazio a basso costo, hanno la possibilità di avviare nuove attività percorrendo strade inedite ed aprendo periodicamente gli spazi alla cittadinanza. La città vede rianimarsi le sue aree degradate con programmi innovativi, aprendo la strada ad investimenti pubblici e privati e a processi di rigenerazione urbana che favoriscano, in ultimo, anche la rigenerazione del valore economico degli immobili.
Una piattaforma, una mappa Re-ACT propone un’attività di matching domanda-offerta e di facilitazione di processi di riuso temporaneo di spazi in abbandono che parta dal territorio di Varese e dalla sua rete di realtà e attività, ma che sia potenzialmente scalabile su altri territori. La costruzione di una piattaforma web contenente una mappatura degli spazi in abbandono costituisce il passaggio fondamentale per avviare l’attività consentendo alla domanda di raggiungere l’offerta. Stiamo realizzando una mappatura-pilota in cui compaiono gli spazi in stato di abbandono e sottoutilizzo nella zona delle stazioni. Nella sola area studio, sono stati censiti circa 70 immobili contenenti spazi abbandonati o sottoutilizzati, per la quasi totalità di proprietà privata. La mappa è pubblicamente accessibile dal web e restituisce una prima immagine quantitativa e visiva del fenomeno. L’obbiettivo è la realizzazione di una piattaforma in cui la mappatura divenga interattiva, uno strumento a disposizione di tutti che consenta di mettere in comunicazione tra loro gli utenti e di implementare in modo continuo la mappatura attraverso il coinvolgimento diretto dei proprietari, il dialogo con la rete delle agenzie immobiliari, il coinvolgimento di attivisti per azioni di crowdmapping.
goo.gl/yURYBH
Comunicazione e reti territoriali Parallelamente alla realizzazione della piattaforma web, Re-ACT condurrà un’attività di PR e di coinvolgimento di realtà attive, imprese, proprietari, popolazioni urbane e stakeholder del territorio. Verranno promossi eventi culturali e tavoli di lavoro, con lo scopo di creare relazioni e generare un lavoro di rete che possa favorire l’incontro di competenze, progettualità e risorse, ponendo le basi per lo sviluppo di progetti-pilota. Pur prefigurando un funzionamento autonomo della piattaforma che consenta la connessione tra spazi, persone e idee, le azioni non potranno partire se non da una reale rete collaborativa radicata sul territorio, includendo contenuti culturali che abbiano nel tema degli spazi abbandonati il loro motore. Di importanza centrale sarà un’attività di ufficio stampa che favorisca la visibilità dell’iniziativa.
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