INCOGNITO OMNIBUS
traduzione: Stefano Formiconi
progettazione grafica e impaginazione: gruppo saldatori / lettering: Alessio Ravazzani
supervisione: Alessio Danesi
INCOGNITO: THE CLASSIFIED EDITION
INCOGNITO is ™ and © 2012, 2023 Basement Gang Inc. All rights reserved. Originally published in single magazine format as Incognito #1-6 and Incognito: Bad Influences #1-5. For the Italian edition: © 2023 gruppo saldatori srl. All rights reserved.
SALDAPRESS
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Incognito Omnibus è un libro della collana Maèstro
INCOGNITO ™ (including all prominent characters featured herein), its logo and all character likenesses are trademarks ™ of Basement Gang Inc., unless otherwise noted. Storie, personaggi e avvenimenti sono frutto di fantasia e non hanno nessun riferimento reale. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta o trasmessa con qualsiasi mezzo, elettronico oppure meccanico, compresi cinema, radio, televisione e fotografia, senza il consenso esplicito di gruppo saldatori Srl.
è trademark e copyright © gruppo saldatori srl, 2016
stampa: Grafiche Stella – San Pietro di Legnano (VR) prima edizione, febbraio 2023
ISBN REGULAR: 979-12-5461-159-3
di Ed Brubaker e Sean PhillipsParole
ED BRUBAKER
Disegni
SEAN PHILLIPS
Colori
VAL STAPLES
In passato, quando io Sean Phillips abbiamo fatto fumetti insieme, mi stavo sempre guadagnando da vivere scrivendo fumetti di super-eroi di qualche tipo – roba come Gotham Central e Detective Comics per DC Comics, Daredevil e Captain America per Marvel Comics. Ho sempre cercato di dare a quei lavori una certa impronta o prospettiva, nella speranza di conferire loro una voce che potesse essere riconosciuta, una voce mia. Non sono sicuro di esserci sempre riuscito, ma ci ho sempre provato. Il mio ciclo di Captain America, per esempio, è stato spesso più una spy story che un fumetto di super-eroi, mentre in Gotham Central io e Greg Rucka (insieme al disegnatore Michael Lark) realizzavamo mensilmente un poliziesco realistico procedurale nel mondo di Batman . Anche il mio primo progetto importante insieme a Sean, Sleeper, era una rivisitazione dell’idea dell’agente sotto copertura, inserita in un mondo di supercriminali e fantascienza.
Il lancio di Criminal nel 2006, tuttavia, ha rappresentato un passo indietro rispetto a tutto questo. In quel contesto, scrivevo racconti di persone normali (anche se estremamente incasinate e spesso violente). Lì potevo raccontare qualunque tipo di storia mi andasse, a patto che nessuno avesse super-poteri. Da tempo mi auguro che il fumetto popolare americano prima o poi riesca ad abbracciare maggiormente altri generi, e Criminal è stato il nostro tentativo di forzare la situazione. E, sinceramente, è stata forse la serie che mi ha salvato, almeno come autore. Mi ha aiutato a ricordare quale fosse la mia voce e ha preservato la mia salute mentale dopo troppi anni passati a scrivere mantelli e maschere.
Per cui sono rimasto sorpreso quando, dopo qualche anno di lavoro su Criminal, ha cominciato a insinuarsi nella mia testa l’idea per Incognito
Forse è stata la libertà che avevamo trovato con Criminal a spingermi a pensare di sperimentare ed esplorare diversi aspetti del mondo dei super-eroi e dei super-criminali. Quale che fosse il motivo, Zack Overkill ha cominciato a prendere forma dentro di me... un ex super-criminale che vive in Protezione testimoni, in un mondo che è diretto discendente dei racconti pulp degli anni Venti e Trenta.
Continuavo a pensare come dovesse essere per qualcuno che era vissuto praticamente in un’altra dimensione, senza regole e con questo potere e questa forza straordinari, ritrovarsi d’un tratto a essere una persona normale. Un impiegato. Per alcuni, probabilmente, sarebbe stato peggio del carcere. E questa storia che stavo costruendo mi ingolosiva molto, perché pensavo che, se l’avessimo impostata come stavamo facendo Criminal, avrei potuto portarla in territori impensabili per un albo Marvel Comics o DC Comics. Ci saremmo potuti divertire di più.
E così ho cominciato a scrivere questa storia e, nel frattempo, sul mio taccuino, costruivo il suo mondo. E, quando ho finito, mi avanzava così tanto materiale che ho capito che ne avremmo dovute raccontare almeno due.
La prima serie di Incognito si limita a presentare Zack Overkill e mostrare il mondo attraverso le sue disavventure nella Protezione testimoni. La seconda serie, Cattive influenze, tuttavia, scava più in profondità su quel terreno che è a metà strada tra il bene e il male, e svela altre stratificazioni del mondo.
E, mentre le storie di Criminal provengono dai luoghi oscuri del mio passato e delle mie paure, Incognito proviene da un’altra parte di me. Sempre oscura, ma più giocosa. C’è umorismo in queste storie. Non credo si possa dire lo stesso di Criminal. È umorismo nero, certo, ma, considerato che avevo appena finito la cosa più cupa che avessi mai scritto, perfino quello è stato un sollievo. Era qualcosa di cui avevo un gran bisogno.
Con Cattive influenze, il secondo racconto di Incognito raccolto in queste pagine, ho cercato di sperimentare un tipo di narrazione su più livelli, che l’ha reso non solo più complicato da scrivere, ma credo anche molto più divertente da leggere (o almeno lo spero). La storia è piena di piccoli easter egg, accenni e riferimenti a vecchi fumetti e storie pulp, e tutto il flusso narrativo è pensato per avere diversi livelli di lettura e significati. Se avete tempo, vi invito a rileggerla più volte.
A questo punto non posso non ringraziare Sean Phillips, mio partner creativo di vecchia data, e il colorista, Val Staples Ho iniziato a lavorare con Sean più di 12 anni fa e spero che continueremo a farlo anche quando saremo entrambi due vecchi brontoloni. Sia Sean che Val hanno dato il meglio di loro su questi racconti, e non era facile. Insieme hanno conferito a quest’opera un sapore diverso rispetto a qualunque cosa avessimo realizzato in precedenza. Incognito è cruento, viscerale, elettrico e strano. La scienza che abbiamo messo in scena mi ricorda i vecchi telefilm di Buck Rogers degli anni Trenta ed era esattamente ciò di cui questo strano mondo aveva bisogno.
Un’insolita miscela di moderno e retrò, con il colpo di scena più nero che potessi immaginare... questo è il mondo di Incognito. Benvenuti.
Ed Brubaker Burbank CASapevo che stavo commettendo un errore prima ancora di sferrare il primo pugno.
Cavolo, sapevo che stavo commettendo un errore quand’ho sentito lo scricchiolio della ghiaia sotto le scarpe...
aaaaiiieeee!
va tutto bene, signora... ma, per favore, se ne vada di qui.
tu... mi hai salvata...?
eh, già... a quanto pare...
perché adesso non mi restituisce il favore...
aaaaiiiieeee... smettila. smettila immediatamente.
...e dimentica di avermi visto?
Ma sto correndo troppo... non è iniziata così, comunque.
No, è iniziata con la ragazza della contabilità... Amanda.
La trovavo vagamente sexy.
Forse perché si accorgeva a malapena della mia esistenza.
ma infatti... e allora gli dico... “guarda che non lavoro qui da ieri”.
O forse non è stata neanche lei, quanto l’occasione che si è presentata.
Mi sentivo un alieno a quella festa di Natale.
Simulavo gioia per una ricorrenza che non significava niente per me.
Guardavo i normali rendersi ridicoli.
ehi, zack, ti diverti? sì, certo...
ma che...?
vado a prendere qualcos’altro da bere...
...poi potrai sederti sulle ginocchia di babbo natale e raccontargli cosa vuoi per regalo quest’anno...
...soprattutto quando ho trovato Jimmy svenuto nel bagno degli uomini.
Per questo dico che forse è stata l’occasione...
...non solo la ragazza.
...credevo fossi andato a prendermi da bere...
oh, jimmy...
Sapevo che era un errore anche questo. Sapevo che sarei potuto finire in guai seri.
Ma l’ho fatto lo stesso.
E, anche dopo, non ho avuto alcun rimpianto.
Anzi, mentre guardavo la neve cadere... ancora con il mio costume da Babbo Natale addosso...
...non ero nessuno e mi sentivo benissimo.
Il costume era come una seconda pelle che mi teneva separato da questo luogo.
Un vuoto strato di verità tra tutte le bugie.
E, sotto quello strato, mi sono sentito vivo per la prima volta dopo anni.
Letteralmente... anni.
Pensavo ancora a quella sera quando, due mesi dopo, ho incontrato il mio nuovo contatto...
quindi adesso sei zack andersen, eh? con la “e”?
davvero me lo sta chiedendo, agente?
o vuole solo dimostrare che sappiamo leggere entrambi?
tu credi che mi piaccia sprecare tempo dietro a stronzi come te?
credi che la protezione testimoni sia divertente?
e lei crede che me ne freghi qualcosa?
figlio di puttana! forse carnicki sopportava quella lingua lunga...
...ma vedrai che cetriolo sta per partire dritto verso il tuo culo!
calmati, kelvin...
...zack è un coglione, tutto qui. non te la prendere.
un coglione? ti piacciono gli eufemismi. guarda che mucchio di merda...
“...zack overkill, insieme al fratello xander, è il responsabile di almeno duecento atti di terrorismo domestico...”
“...e parlo di quelli accertati.”
be’... voi dite terrorismo, io dico crimine.
far esplodere un palazzo pieno di civili secondo te è un crimine? non è terrorismo?
se è per soldi, sì.
il terrorismo implica un’ideologia.
certo.
“allora, quando i fratelli overkill hanno scoperchiato il tetto di una struttura federale ad atlanta per rubare un frammento di overmite... era un semplice crimine?”
“le dodici vittime, tra morti e feriti, erano solo un danno collaterale?”
ascolti, è successo tutto molto tempo fa... dobbiamo per forza rivangare?
assolutamente sì... uno degli obiettivi del programma è la riabilitazione.
quando il professor zeppelin creò la procedura, non la impostò su base volontaria.
ti entrava nella testa e asportava le parti avariate.
di questi tempi, però, siamo più civilizzati.
ma certo... vi limitate a drogarci tutto il tempo.
cristo... ve la cavate con così poco, eppure vi lamentate.
quelle pillole si limitano a fare di te una persona normale.
so che non sei abituato a stare al nostro stesso livello, ma ahimè, signor scienziato pazzo...
...hai rinunciato a quella vita.
ora anche tu sei un topo su una ruota che gira.
scusa per il nuovo arrivato...
già, non dovresti andare in pensione, carnicki, davvero... sei ancora in forma.
sì, per una vita di pace e tranquillità.
solo io, dana e la pesca.
davvero? dopo trent’anni in prima linea, pensi di poter smettere così?
ehi, perché no? tu l’hai fatto.
io non avevo scelta.
cristo, zack, devi accettare questa vita... sono passati tre anni e ancora non ti sei acclimatato.
hai pochissimi amici... nessuna donna...
qualche donna ce l’ho avuta.
ti devi integrare... diventare parte della società.
altrimenti kelvin ti sfanculerà fuori dal programma, credimi.
Diventare parte della società... come no. Più facile a dirsi che a farsi.
L’unica a cui io sia mai appartenuto era una società segreta.
E quel bastardo dell’agente Kelvin aveva ragione su una cosa... guardavamo quasi tutti i normali dall’alto in basso.
Per cui posso uscire...
...posso sbronzarmi con donne sole...
...ma la loro solitudine non tocca mai la mia.
E desiderio ed empatia non sono la stessa cosa.
Per cui, anche se volessi unirmi alla società, al mondo reale, non potrei.
Non puoi partecipare alla corsa dei topi quando sei uno di quei topi che sanno di essere in gabbia.
Perché la società
è la grande bugia, quella che i normali si raccontano.
E io e Xander lo sapevamo. Siamo stati cresciuti con questa consapevolezza.
Le regole della società, le sue linee invisibili... a noi non si applicavano.
Le vostre divinità, i vostri sport e i vostri programmi TV... sono tutte stronzate.
Create per tenervi in riga. A consumare. Felici. Ignari.
Le uniche persone oneste che ho mai conosciuto erano criminali. Gli scienziati pazzi, i terroristi e i dirottatori...
hai visto il telegiornale? no... cos’è successo?
guarda...
...la conferma che una tromba d’aria ha investito il centro di springdale questa mattina...
...gli esperti parlano di una tempesta lampo, un fenomeno estremamente raro.
deve averci mancati di poco.
io non ho visto una goccia d’acqua stamattina? tu?
nah. ma sai com’è... il clima è strano.
Trombe d’aria improvvise nel quartiere finanziario? Un altro pezzo della grande bugia.
Quando possono, per tranquillizzarti, tirano in ballo un disastro naturale.
Quello era stato il colpo di genio del Professor Zeppelin, una volta finita la guerra. Istituzionalizzarsi.
Dopo decenni passati in prima pagina, sparì dietro le quinte del Servizio Operazioni Speciali... l’S.O.S.
E loro controllavano i media ogni volta che c’era un’operazione speciale.
Ma io sapevo cosa succedeva realmente...
Conoscevo l’odore dei palazzi bruciati dopo una battaglia.
Il sapore del sangue e dell’energia atomica nell’aria.
Black Death aveva mandato qualcuno come me e mio fratello... e si era scontrato con una squadra dell’S.O.S.
Ma, mentre immaginavo la scena, all’improvviso mi sono ricordato di nuovo la morte di Xander.
signore, deve allontanarsi... torni dietro il nastro.
Come una ferita fresca. Come se mi avessero appena tagliato un braccio.
Dolore. sì, certo...
Non bastava essere obbligato a vivere la grande bugia... Mi stavo pure rammollendo, come i normali.
Non so perché ci ho messo tanto a toccare quel particolare fondo ma, al mio arrivo, le droghe erano lì ad aspettarmi...
e questa la prendi prima delle analisi... ripulisce le urine.
sei sicuro? non posso rischiare di perdere questo lavoro.
amico, la uso anch’io.
neanche il mio agente di sorveglianza se n’è mai accorto.
Volevo solo una via di fuga, una qualunque.
...perché ti giuro, overkill, niente mi darebbe più piacere...
E la droga... almeno questa trappola me l’ero scelta da solo.
...che sbatterti nella stessa cella del tuo vecchio capo.
Anche perché, che cazzo... era comunque tutta colpa mia, no? come lo chiamano quel posto? il “braccio della morte nera”?
Per cui, vaffanculo... avrei galleggiato strafatto per il mondo ridendo di tutti quegli idioti.
Tanto per fare il mio lavoro mica era necessario essere lucidi o usare la testa.
Ero un archivista in un mondo che stava abbandonando la carta.
che c’è da ridere?
scusa?
Presto sarei stato ancora più obsoleto di quanto già non fossi.
eh, eh...
la mia vita privata ti diverte?
ma che vuoi? non so di cosa parli.
te lo ripeto... che cazzo c’è da ridere, stronzo?
ascoltavi la mia telefonata?
stavo solo andando a prendere l’auto.
certo, come no.
io ti conosco, coglione.
scusa? guarda caso sono sempre i più sfigati a comportarsi così.
Ma vaffanculo. Quella stronza pensa davvero di conoscermi?
Come mi chiamo, allora?
Stronza puttana.
oh,
Non avevo pensato che le droghe che stavo prendendo potessero avere qualche reazione con le pasticche che mi davano i federali.
O che ne avrebbero annullato l’effetto, addirittura.
Non avrei dovuto farlo, lo sapevo. Se mi scoprivano, ero fregato.
Ma non ho resistito.
Ora, dopo anni a camminare portando un peso...
...ero libero.
Non che avessi chissà quali intenzioni.
Volevo solo sentirmi di nuovo al di sopra di tutto, per qualche ora.
E poi ho realizzato che mi sentivo diverso.
Io e Xander, il modo in cui funzionavano i nostri poteri era strano.
A volte ero più potente io, a volte lui.
C’era un legame tra noi, come se condividessimo una frequenza.
Forse è per questo che il Dottor Lester aveva scelto due gemelli per la procedura.
Non ricordavo molto delle nostre vite prima dei laboratori di Doc.
Qualche orfanotrofio di stato, gente in uniforme.
Come se la sua energia non fosse morta con lui, ma si fosse trasferita a me...
Come se fosse stata semplicemente in attesa che io captassi di nuovo il segnale.
Ho ripensato alla festa di Natale, a quanto mi fossi sentito vivo quella sera...
...e ho capito che quella non era affatto vita.
Mi sto chiedendo come farò a tornare a quel mondo, quando la sento...
fermi! no!
“Perché questa stronza ha pensato di farsi una passeggiata in un vicolo in piena notte?”, penso.
lasciami!
“Che cazzo si aspettava che succedesse?”
oddio! nooo!
Ma è una scusa per flettere muscoli che non ricordavo neanche esistessero.
E, in realtà, non è vero che i cattivi mi piacessero più dei buoni.
L’attonita gratitudine della donna non è niente in confronto al sangue che mi martella nelle vene.
Sul momento, almeno.
Avrei avuto tutto il tempo per pentirmi più avanti.
sì, ho sentito... arrivo, testa di cazzo...
...oh, mio piccolo zack...
...il migliore tra i pupilli del dottore...
perdinci bacco...
...questo sì che è... interessante...
allora neanche lui è morto...
...dove cazzo eri finito per tutto questo tempo?
ZACK OVERKILL ERA UN UOMO AL DI SOPRA DELLA LEGGE, UN CRIMINALE DOTATO DI SUPER-POTERI AL SERVIZIO DELL’ORGANIZZAZIONE DI BLACK DEATH . ARRESTATO E ACCUSATO DI TROPPI REATI PER SCONTARLI IN UNA SOLA VITA, HA DECISO DI DIVENTARE UN PENTITO, ENTRANDO NEL PROGRAMMA PROTEZIONE TESTIMONI. ORA, SENZA PIÙ I SUOI POTERI E INTRAPPOLATO IN UNA VITA NORMALE, RIMPIANGE I GIORNI IN CUI POTEVA FARE TUTTO.
INCOGNITO OMNIBUS scritto da Ed Brubaker (Fatale, Friday, Scene of the crime, Captain America, Daredevil e Gotham Central) e disegnato da Sean Phillips (Marvel Zombies, Uncanny X-men, Hellblazer e Pulp) e con i colori di Val Staples raccoglie tutte le storie della pluripremiata serie che coniuga alla perfezione le atmosfere noir a quelle più squisitamente supereroistiche. Un poliziesco senza compromessi che ha fatto la storia della new wave del fumetto USA, in un volume autoconclusivo ricco di materiali speciali e contenuti inediti.