Preview - Sunburn

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ANDI WATSON SIMON GANE

SUNBURN

di Andi Watson e Simon Gane traduzione: Vania Vitali progettazione grafica e impaginazione: gruppo saldatori lettering: Mario Lucio Falcone supervisione: Francesco Tedeschi

SUNBURN is © 2022 Andi Watson and Simon Gane. All Rights Reserved. Published by Image Comics - www.imagecomics.com.

For the Italian edition: © 2024 gruppo saldatori srl. All rights reserved.

SALDAPRESS

direttore responsabile: Marco Marastoni direttore editoriale: Andrea G. Ciccarelli responsabile diritti internazionali e supervisione editoriale: Alessio Danesi reparto grafico: Paolo Tempesta , Marianna Barretta ufficio stampa e PR: Francesca Pilla comunicazione social: Francesco Gualdi logistica e spedizioni: Marco Bindocci coordinamento di produzione: Julie Agnello amministrazione: Sonia Bigi redazione e direzione: Gruppo Saldatori Srl Via Leone Ginzburg, 18 – 42124 Reggio Emilia saldapress@grupposaldatori.com www.saldapress.com PR: ufficiostampa@saldapress.com

IMAGE COMICS INC.

Robert Kirkman (chief operating officer), Erik Larsen (chief financial officer), Todd McFarlane (president), Marc Silvestri (chief executive officer), Jim Valentino (vice-president), Eric Stephenson (publisher)

SUNBURN è un libro della collana Maéstro.

è trademark ™ e copyright © gruppo saldatori Srl, 2019

SUNBURN (including all prominent characters featured herein), its logo and all character likenesses are trademarks of Andi Watson and Simon Gane, unless otherwise noted.

Storie, personaggi e avvenimenti sono frutto di fantasia e non hanno nessun riferimento reale. Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo volume può essere riprodotta o trasmessa con qualsiasi mezzo, elettronico oppure meccanico, compresi cinema, radio, televisione e fotografia, senza il consenso esplicito di gruppo saldatori Srl.

stampa: Grafiche Stella – Rovechiara (VR) prima edizione, settembre 2024 ISBN: 979-12-5461-347-4

ANDI WATSON

Sceneggiatura SIMON GANE

Disegni, colori e lettering originale

il tè!

Raaaachel,
È martedì, vedo.

Già. Infatti ci sono uova strapazzate e pane tostato.

Non si ferma mai, quella donna. Io le odio, le uova.

Per i primi sei anni della tua vita, volevi mangiare solo uova alla coque.

Sciocchezze. Nessuno odia le uova.

Rispondo io. Voi cominciate senza di me.

Io sì.
Vero, Shirley?

Le chiamavi “alla cuoco”.

Non ho più sei anni. E, comunque, un uovo sodo è diverso.

Non vedo come. Se è sodo, non impregna il pane.

Preferiresti che tua madre ci spargesse sopra delle uova in polvere?

Di nuovo tua sorella? Vorrei non avere mai installato quell’affare. Perché non potevi andare a telefonare dietro l’ang-Diane.

Non indovinerai mai chi era, Tony!

Diane chi?

Peter Warner.

Lavorava in Prince’s Street con tuo padre.

La moglie di Peter.

tuo padre...

Sembra una salvietta umida.

Probabilmente non ti ricordi. Eri molto piccola. Andavi in giro in groppa al loro labrador.

Peter?

Il labrador di chi?

Che tipo,
Iain
Peter?

Oh, quel Peter.

Già. Non faceva che insistere perché giocassi a tennis.

E adesso, di punto in bianco, l’ha invitata da loro per l’estate.

L’ho trovato gentile, così ho detto di sì, che le sarebbe piaciuto molto e fine della storia.

Nemmeno io.

La settimana scorsa ho incontrato Diane in centro. Le ho fatto vedere le foto di Rachel. Non poteva credere che fossi cresciuta tanto.

Mamma! Non puoi mandarmi in vacanza con dei perfetti sconosciuti.

Non sono sconosciuti. Cavalcavi il loro labrador. Non voglio andarci.

Farai come ti è stato detto, signorina.

Grecia?!

Ho già accettato. Diane ci resterà male. Dove vanno, a Eastbourne?

Ecco cosa succede quando giochi a tennis.

In Grecia.
Hanno una casa lì.

Non vuoi andarci. Sei stata molto chiara. E poi ho già prenotato la nostra roulotte preferita per Clacton.

Ho detto a Diane che Rachel non è mai stata all’estero. Nemmeno io, se è per questo.

Anche se volesse andarci, non potrebbe. O hai scordato il lavoro estivo in macelleria?

Se significa tanto per... Diane...

Grecia?

Però non voglio che qualcuno ci resti male.

Oh, scommetto che Rachel preferisce stare nelle frattaglie fino ai gomiti, anziché abbronzarsi in spiaggia.

Dopotutto, cavalcavo il loro labrador.

A che gli serve Rachel?

Non hanno già abbastanza mocciosi che strillano e corrono per casa?

Io non sono una mocciosa, papà.

Non hanno figli.

proprio questo il punto.

Ah.

Ti dico solo questo... il macellaio lo avvisi tu.

Quindi... ci vado?

Grazie di avermi invitata. E di avermi permesso di cavalcare il vostro cane.

Tu devi essere la signorina Collingwood, la nostra piccola amica.

Più o meno. Non è più con noi, purtroppo.

Il signor Warner?

Ti ricordi di Sally?

Peter. Piacere di rivederti.

Mi dispiace.

Tu hai animali?

Come se la passa Tony?

La vecchiaia. Incombe su tutti.

Avevo un pappagallino, ma papà non è il tipo da animali.

Papà? Papà è-- Ehm, papà.

Affidabile e leale. Come un labrador, giusto? Giusto. Come un labrador.

Buon vecchio Tony. Un uomo di cui puoi fidarti.

A che pensi?

Alla Grecia. È bellissima.

Già. A volte dimentico che è il nostro piccolo angolo di paradiso.

Eccoci arrivati.

È tutto vos-Attenta al piccoletto.

Cos’era?

Sono tornato con le scorte.

Ho preparato qualcosina da mangiare.

Tranquilla. Non mordono.

Dov’è la nostra ospite?

Grazie infinite di essere venuta.
Oh.

Rachel è un’adolescente che vive una vita grigia nell’Inghilterra suburbana. Un giorno, alcuni amici di famiglia la invitano a trascorrere l’estate con loro su un’isola in Grecia e la giovane coglie al volo l’occasione per sfuggire alla noia ed essere finalmente trattata come un’adulta. E quando, in mezzo agli ulivi e alle cicale, Rachel incontra Benjamin, un suo coetaneo simpatico e attraente, l’estate sembra improvvisamente prendere una piega ancora più meravigliosa e inaspettata... Ben presto, però, la ragazza scoprirà a sue spese che la vita su una piccola isola dove tutti conoscono gli affari di tutti potrebbe non essere così idilliaca come sembra.

SUNBURN è una graphic novel profonda e struggente che parla di amore e di crescita, magistralmente scritta da Andi Watson e disegnata da Simon Gane

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