Baby Magazine 17

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Piace alla mamma, utile al bambino

babymagazine - allegato alla rivista salutare

w w w. b a by m a g a z i n e . i t

pediatria pedagogia curiositĂ psicologia alimentazione link utili


Salutare dedica a mamme e papà un nuovo prodotto per poter meglio comprendere e affrontare il percorso della genitorialità, dalle cure mediche alla scelta dei migliori prodotti in commercio. Fornisce un servizio a 360 gradi che abbraccia tutti gli aspetti legati alla nascita e alla crescita di un figlio senza trascurare nessuna sfumatura. Valuta i prodotti per mamme e bambini favorendo una scelta consapevole. Si avvale della professionalità di medici, pediatri, ginecologi, puericultori specializzati in infanzia e maternità, per discutere e confrontarsi su ogni aspetto legato alla crescita del proprio figlio . Le esperienze, i consigli dei nostri esperti saranno un sostegno per quanti vivono questa meravigliosa esperienza. Scrivete, comunicate, informate su tutto ciò che riterrete opportuno divulgare, scambiamo idee e consigli, facciamo della rivista uno strumento informativo a disposizione di tutti. Il tuo contributo e la tua partecipazione consentiranno di diffondere più informazioni a più persone.

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Sommario

Redazionale

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Cresce… Che fatica!

Su bambini a giocare! Forza, a dormire! Oppure: andate di la, c’è un cartone in Tv.

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I piccoli hanno bisogno di latte, ma più di tutto di essere amati....

Spesso usiamo queste frasi per indicare quelle ore che utilizzeremo per le faccende, le commissioni o semplicemente per stare un po’ in silenzio. Questo porta a delle vere e proprie

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liste di appuntamenti per i nostri pargoli

Consigli per una corretta postura e un buon uso dello zaino

degne di un dirigente di azienda, variano ovviamente in base all’età per es.: ore 7 colazione ore 8 scuola/asilo ore 13 pranzo, ore 16 palestra/

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piscina/ danza ore 17.... poi ci sono gli

Il valore psico-pedagogico del gioco motorio nell’educazione del bambino

appuntamenti in base ai giorni, lun e gio, mar e sab... Insomma tutto e di più per tenere impegnati i nostri figli per farli crescere forti, intelligenti, sani...

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Depressione post partum: il Maternity Blues

Tutto questo è naturale, bello ma, come sempre il giusto è nel mezzo: i nostri piccoli hanno bisogno di latte, sport, cultura, svago

e ancora...

ma, più di tutto di essere amati e di avere vicini la mamma e il papà.

Selezione Baby Depressione post partum

Alla prossima

Cose Curiose Separazione e attaccamento Piede piatto infantile Baby Link Calendario Baby Questo l’ho fatto io!

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cui avete usufruito potete scrivere una mail a comunica@babymagazine.it

oppure segnalarlo www.babymagazine.it www.babymagazine Le segnalazioni saranno preziose per orientare gli articoli e i dossier che pubblicheremo sulla rivista. Desidero contribuire alla vostra iniziativa e far crescere il progetto, posso sostenervi economicamente? È possibile fare un libero versamento sul c.c. 55117402 intestato all’Ass. Salutare. Sono titolare di un'Azienda/struttura del settore maternità e infanzia. Come posso informare i lettori circa prodotti, servizi e iniziative? Partecipare a Baby Magazine significa sostenere un’iniziativa culturale intrapresa per sensibilizzare alla salvaguardia del benessere comune e di fornire ai lettori oltre ai servizi, il supporto da consultare per essere sempre aggiornati. Per poter usufruire di Baby Magazine telefonare al

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Scrivete a Redazione BabyMagazine Via Due Principati, 278 83100 Av

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Baby Magazine è un allegato della rivista Salutare Reg. Tribunale Av in data 15/01/2004 N° 419 Editore: Ass. Salutare allegato Salutare 66 Baby Magazine n° 17 Distribuzione gratuita Segreteria: Angela Romano Maria Paola Aprea Collaborazioni dr.ssa R. Melillo, dr.ssa L.Pagano, G. Calabrese, dr. V. Trezza, dr.ssa M. Picardi, dr.ssa T. Forlano dr. P. Peluso, dr. G. Pistillo sito: www.babymagazine.it e-mail: info@babymagazine.it contatto skype: babymagazine Tel.: 0825.74603 Contributi: c/c postale n° 55117402 intestato all’Ass. Salutare Progetto Grafico: Carmine Serino Stampa: PaperPress Crediti immagine: © Alena Ozerova © Jaimie Duplass - © Clivia - © Pavel

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Comitato Scientifico: Prof. Emerito Giuseppe Roberto Burgio - San Matteo (Pavia) Prof. Pasquale Di Pietro Ospedale Gaslini (Genova) Pres. Nazionale SIP Prof. Pietro Ferrara - Università Cattolica Sacro Cuore (Roma) Prof. Alfred Tenore - Direttore Dip. Pediatria Università di Udine Prof. Alberto G. Ugazio Ospedale Bambino Gesù (Roma) Prof. Alberto Villani - Ospedale Bambino Gesù (Roma) dr. Elio Caggiano - specialista in pediatria - presidente dell’Associazione pediatrica “Per il Bambino” dr.ssa Angela Carrino -specialista in pediatria



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I Piccoli protagonisti di questo mese sono...

Mario e Renato Pierludovica Camuso nata il 23/10/2009 Papà: Armando Camuso Mamma: Rosania Federica

Alessandro Gubitosa nato il 21/01/2010 Papà: Massimo Gubitosa Mamma: Paola Liotti

Mario e Renato Pastore nati il 18/03/2009 Papà: Alessandro Pastore Mamma: Tiziana Pisano

Giorgia Grosso nata il 27/11/2006 Papà: Donato Grosso Mamma: Francesca Rullo

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Pierludovica

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Tutte le foto pubblicate in queste pagine riceveranno una maglietta con sopra il nome del bimbo o uno slogan di fantasia... tutto GRATIS !

Matilde e Carlotta Di Giuseppe nate il 07/10/2009 Papà: Daniele Di Giuseppe Mamma: Samantha Dalmasso

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Alessandro

Matilde e Carlotta

Giorgia

Per inviare le foto e ricevere la maglietta in omaggio:

V.I.B.

Nome e cognome della Mamma_____________________________________________ Nome e cognome del PapĂ ________________________________________________ Indirizzo ______________________________________________________________ ________________________________________________tel: __________________ e-mail necessario per ricevere la maglietta ____________________@______________ __ Istruzioni per scegliere la maglietta sul sito www.babymagazine.it Autorizzo la pubblicazione della foto firma del genitore

___________________________

V.I.B. (Very Important Baby)

Nome del bambino ___________________________________data nascita__/__/____

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Baby News Dopo 20 anni ritorna il circo di Darix Togni Le navi, come i bastimenti carichi di... nelle filastrocche, non sono attraccate a Genova a causa del maltempo e questa è la ragione per cui lo spettacolo Darix Togni ha spostato il debutto, per portare avanti lo show fino al 10 dicembre. Con un’omaggio all’acqua è iniziato il nuovo spettacolo. Una sorpresa che ha preceduto quello che poi è stato lo show tradizionale. A proposito di tradizione... Il Darix è noto fin dagli esordi per essere il fulcro dei numeri con animali: Darix, il capostipite,

era domatore di tigri e ora Corrado Togni è famoso per domare gli elefanti. Nell’impero di Facebook, internet, cinema e tv, la tenda con il tetto a punta sembra un sito estinto. Perchè è un globo vero. Per un paradosso comprensibile, sono proprio questi tempi di fantasmi virtuali a rendere il circo avvincente. Quello che vi accade è reale e tangibile: il pericolo e la morte sono verità; un acrobata rischia; un pagliaccio ti può toccare come non possono fare gli eroi di internet.

Progetto un fiocco in Azienda Per aiutare le mamme lavoratrici in gravidanza, ecco il progetto “Un Fiocco in Azienda”.

vita professionale e privata, e informazioni nutrizionistiche.

Una fase molto delicata per una donna, ma anche per le aziende è la gravidanza. Nasce con l’intento di aiutare tutt’e due le parti. Un fiocco in azienda, realizzato da Manageritalia in collaborazione con l’assessorato alla Salute del Comune di Milano e l’associazione La Casa rosa. Sono già 35 le aziende che hanno aderito in Lombardia e 90 le neomamme aiutate.

Milano è una realtà abbastanza felice, solo il 10 per cento delle mamme abbandona il suo lavoro contro il 27 per cento in Italia. Si spera che progetti come questi siano d’esempio alle altre regioni e soprattutto siano esportabili perché, con la crisi economica, conservare il proprio posto di lavoro diventerà ancora più complicato.

Il percorso prevede un sostegno psicologico, la comunicazione di tutte le procedure legislative e amministrative, l’impiego di strumenti tecnologici utili a conciliare

Tra i servizi offerti dal progetto, ci sono una Card pediatrica, per reperire il proprio pediatra, e il programma “NutriMamma” in collaborazione con il Centro Icans dell’università degli Studi di Milano.

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Baby News

Babbo natale a casa tua Pensate alla gioia dei vostri bambini, quando, durante il cenone di Natale, farà la sua apparizione Babbo Natale in carne ed ossa! Questa simpatica iniziativa di beneficenza, promossa dalla sezione milanese della U.I.L.D.M. (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) è giunta alla 24° edizione “I tuoi doni con Babbo Natale”. Con una semplice telefonata ed una donazione all’associazione potrete anche voi avere il vostro Babbo Natale, per la gioia di grandi e piccini. Il servizio per ora, purtroppo, è riservato a chi abita a Milano e nell’hinterland del capoluogo lombardo, ma speriamo che presto l’iniziativa si estenda anche ad altre città. Il successo di questa iniziativa è confermato

anno dopo anno dalle decine di telefonate delle famiglie fedeli e "fedelissime": per tutti - bambini, nonni, genitori... e volontari - si tratta di una notte magica e indimenticabile. Per prenotare un vero Babbo Natale (il servizio è attivo per Milano e hinterland) è possibile farlo in uno dei modi seguenti: telefonando alla Sezione U.I.L.D.M. di Milano allo 02-84.800.276 (ore 9- 17 giorni feriali) telefonando al numero serale (ore 19-22) feriale e festivo, 388-176.5572 inviando una richiesta all'indirizzo e-mail: babbonatale@uildmmilano.it visitando il sito dell'iniziativa: www.babbonataleacasatua.it Le segretarie di Babbo Natale saranno liete di raccontarvi i dettagli di questa splendida magia.

Bambini leggeri con i pannolini lavabili Aderisce il Comune di Berlingo (Brescia) alla Settimana europea per la riduzione dei rifiuti 2011 con l’iniziativa “Bambini leggeri”, rivolta a promuovere l’utilizzo dei pannolini lavabili. L’amministrazione comunale, da dicembre 2011 in poi, erogherà un contributo economico alle famiglie che utilizzeranno questa tipologia di pannolini l’iniziativa è stata presentata in un incontro pubblico a novembre.

zero a tre anni) di agevolare e incentivare ad una scelta di sobrietà che consente, in un colpo solo, di raggiungere molteplici risultati: da una parte si riducono notevolmente i rifiuti e la loro inutile produzione (eliminando migliaia e migliaia di pannolini usa e getta), dall’altra si riducono i costi per le famiglie (il rapporto mediamente è 300 euro per i lavabili contro i circa 2.500-3.000 euro necessari per l’acquisto di quelli usa e getta…).

Questa iniziativa consentirà alle famiglie con bambini in età “da pannolino” (mediamente da

Si spera che questo tipo di iniziative vengano adottate anche da altri comuni.

I pericoli del web I regali più richiesti da bambini e adolescenti, smartphone e pc. Questi i dati che emergono dal rapporto Istat “Infanzia e vita quotidiana”, confermato dall’indagine europea condotta dalla rete EU Kids Online Network. Dal campione composto da 25 mila bambini e ragazzi europei, tra i 9 e i 16 anni, emerge che fin dalla seconda elementare i piccoli si affacciano al web da cellulare e pc esponendosi a vari rischi come pornografia, cyberbullismo e sexting, ovvero lo

scambio di contenuti a sfondo sessuale. l’Italia si attesta tra i Paesi con le percentuali più alte negli indicatori di fenomeni più preoccupanti, quando si tratta dell’età media di accesso alla rete. Altro dato tutto italiano è la frequenza di navigazione quotidiana. Per questo, molti sono i genitori preoccupati per i loro figli che passano ore intere davanti al computer in collegamento su Facebook. Accanto alle trappole a sfondo sessuale e alle molestie, di adulti o coetanei, un’intensa

e abusata frequentazione del web può anche portare dipendenza, Internet addiction e problemi psicologici di varia natura, come la depressione da Facebook. Poiché alle preoccupazioni per i figli sembra non esserci davvero mai fine e per promuovere un utilizzo più sicuro del web, nasce la guida Nove regole per navigare in sicurezza su internet destinata a bambini e adolescenti, targata Società italiana di pediatria, polizia e Microsoft.


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Cresce… Che fatica!

a cura della dr.ssa Roberta Melillo Farmacista

I dolori di crescita nell’infanzia e nel periodo preadolescenziale

I bambini di età compresa tra i 3 e i 12 anni, di ambo i sessi, possono manifestare dolori di crescita, causa spesso di visita pediatrica. Quando si verificano con una maggiore frequenza ed intensità possono preoccupare i pargoli e i loro genitori.

I dolori di crescita, che possono comparire durante l’infanzia, per poi risolversi spontaneamente prima dell’adolescenza, sono caratterizzati da dolori per lo più non articolari. Colpiscono gli arti inferiori e di rado quelli superiori con esordio verso la fine della giornata o durante la notte. In quest’ultimo caso il bambino si lamenta, piange, si sveglia urlando per il dolore. La durata è limitata a poche ore. Vi sono differenti ipotesi eziologiche nessuna delle quali però è scientificamente provata: si va dai difetti posturali o ortopedici quali scoliosi, lordosi, ginocchio valgo, piede piatto ed affaticamento muscolare ai disturbi a volte psicologici. Tra i fattori scatenanti si annovera la stanchezza dopo una giornata intensa o dopo sport faticosi. Il dolore di crescita è crampiforme, lancinante, pungente. L’anamnesi porta ad una diagnosi valutando se dall’esordio gli episodi sono stati due nel corso dell’ultimo anno, se c’è assenza di sensazioni dolorose alla palpazione.

Diagnosticati i dolori di crescita vengono trattati facendo ricorso all’uso di farmaci analgesici quali il paracetamolo e la codeina. Il paracetamolo è in grado di contrastare i dolori di intensità lieve e moderata, somministrato prima di andare a dormire può essere una profilassi nei casi in cui gli episodi si presentino con frequenza dopo giornate faticose, rispettando le dosi e i tempi di somministrazione. Il farmacista può giocare un ruolo importante nell’orientare i genitori verso la giusta gestione del problema dal punto di vista farmacologico e non solo. Giova ribadire che lo schema posologico del paracetamolo è in rapporto al peso corporeo ed alla via di somministrazione. Per lo sciroppo: bambini di peso corporeo compreso tra i 13 e i 20kg, tra i 2 e i 7anni, 7, 5 ml10ml (corrispondenti a 180mg, 240mg) da ripetere se necessario dopo 6 ore, senza superare le 4 somministrazioni al giorno; per i bambini di peso compreso fra i 21 e i 54 kg, tra i 6 e i 10 anni, 10ml da ripetere se necessario dopo 4 ore.

Supposte: da 250 mg, per i bambini fra i 13 e i 20 kg, fra i 2 e i 7 anni, una somministrazione una volta al giorno; da 500mg, per i bambini fra i 21 e 45 kg, fra i 6 e i 10 anni, una volta al giorno, da ripetere se necessario dopo 8 ore, senza superare le 3 somministrazioni al giorno. Granulato effervescente da 125 mg fra i 6 e i 10 anni 2 bustine al giorno. Nel caso di dolori molto intensi può essere un valido rimedio l’assunzione contemporanea di paracetamolo e codeina, solo su consiglio del pediatra. Inoltre, risultano essere utili esercizi di stretching muscolare, o si può applicare un termoforo sull’area dolente. Si indirizza il genitore verso un’ alimentazione ricca di calcio e vitamina D. Nel caso di dolore legato ad un difetto posturale conseguente al piede piatto si migliora l’appoggio con l’uso di plantari. Proprio perché vi sono molteplici cause è sempre bene che il farmacista consigli al genitore di recarsi dal pediatra, tranquillizzandolo che i dolori di crescita rappresentano un disturbo con decorso del tutto benigno.


In Diagnostica Medica è attivo un servizio di ecografie specifiche:

* transfontanellare per neonato e lattante * Ecocardiografia pediatrica * Visite pediatriche


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“I piccoli hanno bisogno di latte,

A cura della dr.ssa Lucia Pagano medico in formazione in fisiatria Università degli Studi Di Padova

ma più di tutto di essere amati e di ricevere carezze”

Il massaggio è una forma di contatto con il bambino, che prevede come strumenti principali le mani e le emozioni: le mani, infatti, sono il mezzo attraverso cui trasmettere emozioni, calore e amore.

Il massaggio infantile con il bambino è un’antica tradizione presente in culture di molti paesi. Recentemente è stato riscoperto trovando interesse anche in Europa. Una pratica, quella del massaggio, utile non solo per gli operatori, ma anche per i genitori con figli sani o con problematiche interferenti con la costruzione del legame di attaccamento, quali la disabilità e l’adozione. Principali benefici del massaggio al bambino L’interazione: favorisce il bonding, un attaccamento sicuro, la comunicazione verbale e non verbale, l’empatia, il contatto precoce. La stimolazione: favorisce la stimolazione dell’apparato circolatorio, digerente, del sistema ormonale, del sistema immunitario, del sistema linfatico, nervoso, dell’apparato respiratorio, del sistema vestibolare. Miglioramento della capacità di apprendimento, conoscenza dello schema corporeo, crescita, integrazione sensoriale, connessioni neurali (i massaggi favoriscono e accelerano lo sviluppo della guaina mielinica).

Consigli utili per i genitori Favorisce la crescita ponderale nei neonati prematuri. Il sollievo: in caso di gas intestinale e coliche, stipsi ed evacuazione, muco eccessivo, tensione muscolare, dolori dovuti alla dentizione, ipersensibilità al tatto, tensione fisica e psicologica, irritazione della pelle. Il rilassamento: miglioramento del sonno, del tono muscolare, regolazione degli stati comportamentali, riduzione dei livelli di stress e degli ormoni dello stress, aumento degli ormoni anti stress (come ossitocina e serotonina) minore ipersensibilità, minore iperattività, un momento di pausa da tutti i nuovi stimoli che la crescita prevede.

Come prima cosa, è importante procurarsi un olio specifico per massaggiare la pelle dei piccoli e che, soprattutto, non sia pericoloso in caso di ingestione. Oltre all’olio sono necessari: una superficie morbida, come ad esempio una coperta piegata in due; una piccola cerata, specialmente quando si fanno i massaggi ai bimbi più piccoli, che non sono, quindi in grado di controllare gli sfinteri; assicurarsi che l’ambiente sia riscaldato a sufficienza, spogliare interamente il bambino e metterlo supino sulla superficie morbida. Le luci devono possibilmente essere soffuse.

Benefici al genitore che massaggia il suo piccolo Rilassamento: migliore qualità del sonno; favorisce l’autostima e la fiducia in se stessi; aumenta le competenze genitoriali; promuove una maggiore comprensione del proprio bambino; diminuzione dei valori dei cosiddetti “ormoni dello stress” (ACTH e cortisolo) nel sangue, prevenendo così la depressione postparto e favorendo la produzione di latte materno. Occorrente e modalità di esecuzione della seduta.

Prima di iniziare a massaggiare abbiate cura di rilassare voi stessi: il massaggio al bambino dovrebbe essere un’occasione di tranquillità anche per il genitore. Quindi concentratevi sul vostro bambino e cominciate il massaggio tenendo conto della disponibilità del piccolo. In chiusura del momento di massaggio salutate ogni parte del corpo massaggiata e ringraziate il vostro bambino per la sua disponibilità.


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Consigli per una corretta postura e un buon uso dello zaino a cura di Giuseppe Calabrese Uff. stampa ASL1 di Salerno

Per combattere gli atteggiamenti viziati basta seguire pochi semplici consigli:

Con l’inizio dell’anno scolastico torna alla ribalta l’importante problema legato alla postura che debbono avere i ragazzi in classe ed a casa, unitamente alle regole per un uso corretto dello zaino..

1) quando si cammina e/o si corre ri-

occhio al peso!

cordarsi di tenere la testa in alto e lo

5) non trascorrere troppo tempo da-

sguardo in avanti;

vanti al televisore, ai videogiochi, al

2) quando si sta tanto in piedi, appog-

computer;

giare un piede su un rialzo. Ciò rilasserà

6) fare attività fisica;

la schiena;

7) sollevando un peso evitare di piega-

3) quando si sta seduti appoggiare

re il busto in avanti, ma piegarsi sulle

bene la schiena allo schienale e tenere

ginocchia;

su la testa e le spalle;

8) per gli oggetti pesanti, farsi aiutare;

4) evitare di rimpinzarsi di “schifezze”:

9) evitare di portare zaini troppo pesanti.

Ecco alcuni utili consigli pratici: Infatti la posizione che assume il corpo quando si è seduti a scuola, a casa, o davanti al computer è di fondamentale importanza. Per avere una corretta posizione è necessario mantenere allineata e dritta la colonna vertebrale. Ciò aiuterà a non avere atteggiamenti viziati (paramorfismi), che se non corretti, possono portare a gravi deformazioni, come l’ipercifosi dorsale (accentuazione della curva dorsale nel soggetto visto di lato), l’iperlordosi lombare (aumento della curva lombare che si spinge troppo in avanti), la scoliosi (inclinazione laterale della colonna).

Anche nella scelta dello zaino è bene seguire alcune importanti indicazioni: dimensioni, proporzionali all’età e alla corporatura; posizione: la parte inferiore deve rimanere al di sopra dei glutei, per non sbilanciare la colonna vertebrale; capienza: non troppo capiente, per non sbilanciare la colonna; spalline: larghe, imbottite e regolabili; schienale: rigido e imbottito sul lato che va a contatto con la schiena; carico: non sovraccaricare se i libri sono troppi, portarne qualcuno in mano; peso: il peso ideale dello zaino deve corrispondere al 15% del peso del ragazzo. fonte: Dr. Ciro Gallo - Servizio di FKT Asl Salerno


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Il valore psico-pedagogico del gioco motorio nell’educazione del bambino

Creare le basi per lo sviluppo equilibrato del bambino

Il gioco è la principale attività del bambino nella sua prima infanzia, è un fenomeno spontaneo privo di finalità utilitaristiche: rappresenta una gamma estesa di manifestazioni della vita infantile quali curiosità, combattività, imitazione.

Il gioco, dunque, è un fenomeno essenzialmente umano che si manifesta con attività originate da un bisogno naturale di operare, di cimentarsi, di affrontare difficoltà, di riuscire a compiere determinate imprese, di contrapporsi al proprio simile, di superare con tenacia o con astuzia o con qualità motorie ostacoli o quant’altro possa costituire un obiettivo ambito, piacevole, difficile o fantasioso. In ambito motorio, il gioco è considerato un mezzo di ginnastica spontanea, libera da schemi precisati, con un forte potenziale educativo. Il gioco è educativo per una serie di motivi e caratteristiche: - attraverso l’esercizio ludico il bambino può esprimere, in un ambiente psicologicamente libero, gli impulsi e i moti del suo animo; - il gioco dà al bambino la possibilità di far esplodere le sue energie e quindi assolve funzione di riequilibratore delle condizioni biologiche; - permette di rivelare la natura psicologica dei bambini attraverso le loro inclinazioni temperamentali, fornendo all’educatore la possibilità di interventi adeguati al loro comportamento; - il gioco, fondamentalmente, è costituito da attività piacevoli ed attese e quindi, se fatto bene, nel momento propizio, allenta la tensione e la noia e come tale può essere educativo; - assume spesso un contenuto di educazione alla salute poiché è un rilevante attivatore delle grandi funzioni dell’organismo;

In ultima analisi, il gioco rientra pienamente nel quadro delle attività impiegate al fine di concorrere all’educazione. Il bambino che gioca affina le sue qualità psichiche perché, nelle attività ludiche, egli orienta le sue azioni verso una finalizzazione o verso campi dominati dalla sua fantasia creativa. Si genera un maggiore impegno dell’intelligenza, dell’attenzione, del pensiero e della volontà, il che concorre a migliorare tali qualità della mente. Il bambino poi, nell’esplicazione del gioco collettivo, trova nei compagni una rispondenza che nasce dalle affinità psichiche e fisiche. I giochi, oltre a migliorare la struttura fisiologica del bambino, perfezionano la psicomotricità e naturalmente, assieme al sistema nervoso motore, interessano anche il sistema muscolare e quello articolare. Ed è così che i giochi nella loro multiforme varietà, coltivano, affinano e perfezionano le qualità dominanti come velocità, coordinazione, prontezza, destrezza, resistenza, dissociazioni, ecc. Si può affermare che il gioco è un grande mezzo ortogenetico ed auxologico, cioè un mezzo per favorire la normale crescita dei ragazzi. Sotto il profilo pedagogico esso è scuola di creatività e di formazione ai valori. Nel gioco il bambino produce, esprime

e applica qualcosa di assolutamente personale, qualcosa di continuamente nuovo, che manifesta la sua personalità, il suo animo, il suo sentire, il suo lavoro costruttivo. La corporeità resta incomprensibile se non si considerano contemporaneamente i diversi aspetti della personalità, affettivi, cognitivi e relazionali; per questo motivo i procedimenti didattici devono prevedere un’attività ludico-motoria organizzata e programmata in modo tale da poter favorire uno sviluppo armonico del bambino. Il fattore più saliente dell’attività ludica è la fantasia. La fantasia è una sorta di rievocazione di cose e di fatti è un dato necessario alla formazione del bambino perché essa, assieme a qualche dato sensoriale e mnemonico, gli serve a costruire un primo indefinito lembo di realtà: un bimbo con un cappello di carta e con una bacchetta può sentirsi un potente stregone, a cavalcioni di un qualsiasi bastone si sente dominatore di focosi destrieri, ecc. Fino ai 5 anni il gioco del bambino è all’insegna della fantasia, in quanto grazie ad esso riesce ad evadere dal mondo della sua abituale vita familiare. Il gioco ha una genesi che per sua natura è motoria. Nel primo anno di vita il bambino gioca toccandosi i piedini, stringendosi le mani, esplorando tutto il corpo;


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a cura del dr. Vincenzo Trezza e della dr.ssa Mariangela Picardi Educatori discipline motorie e sportive

più avanti egli imparerà a strisciare, ad alzarsi, a camminare, a correre.

da sviluppare in ordine a tutti i piani di attenzione formativa.

Queste fasi sono una continua conquista che il bambino fa accompagnando con il sorriso, che non è altro che manifestazione di felicità.

Le tappe evolutive di ogni individuo partono dalla dominanza del ”corpo vissuto” per passare alla prevalenza della discriminazione percettiva e giungere alla rappresentazione mentale del proprio corpo. Statico ed in movimento.

Dal gioco motorio passa poi a quello scenico, che di solito è ancora motorio, ma in cui il bambino è capace di esprimere a modo suo tutto se stesso. Verso i 5 anni, quando la fantasia cederà il passo alla realtà, è la volta del gioco fatto in compagnia è allora subentrano altri fattori, soprattutto sociali perché il bambino deve assumere un certo contegno di fronte all’altro. Il gioco è, quindi, l’attività tipica dei bambini; non giocano o giocano poco i bambini diversamente abili o con qualche problema. Per il bambino il gioco rappresenta un bisogno di continuo adattamento all’ambiente nel quale vive. Giocando egli acquista forza e vigore fisico, agilità motoria e soprattutto intelligenza. Nel gioco il bambino riproduce a modo suo e con sue interpretazioni espressive, ciò che vede fare ai grandi. Inoltre, giocando e muovendosi, i bambini si liberano dalle inibizioni e diventano padroni di se stessi e capaci di autocontrollarsi. La corporeità e la motricità contribuiscono alla crescita e alla maturazione complessiva del bambino, promovendo la presa di coscienza del valore del corpo, inteso come una delle espressioni della personalità e come condizione funzionale, relazionale, cognitiva, comunicativa e pratica

Verso i sei anni il bambino effettua una prima forma di controllo segmentario degli schemi dinamici generali, imita contemporaneamente posizioni globali del corpo e posizioni combinate dei suoi segmenti, riconosce la destra e la sinistra da sè, discrimina e riproduce strutture ritmiche varie e articolate.

I traguardi di sviluppo da perseguire consistono, da una parte, nello sviluppo delle capacità senso- percettive e degli schemi motori di base dinamici e posturali per adattarli ai parametri spazio-temporali dei diversi ambienti, dall’altra nella progressiva acquisizione della coordinazione dei movimenti e della padronanza del proprio comportamento motorio nell’interazione con l’ambiente. Interagire con l’ambiente, dal punto di vista motorio, significa applicare la capacità di progettare e di attuare la più efficace strategia motoria e di intuire-anticipare quella degli altri, comprese le dinamiche degli oggetti, nel corso delle attività motorie.


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Depressione post partum: il Maternity Blues

a cura della dr.ssa Teresita Forlano Psicologa

Mamme nel buio

”Psicopatologia nell’arco della vita”. Sono diversi i disturbi psichici che compaiono dopo la gravidanza; in questo articolo pongo l’attenzione sul Maternity Blues, una forma clinica di depressione temporanea e passeggera, che si manifesta dopo la nascita del figlio.

appoggio e amore, la fa sentire accolta, sostenuta, confortata, amata e desiderata, permettendole di prendersi pienamente cura del bambino.

È una sindrome che fa riferimento alla tristezza del dopo parto. Si tratta di una sintomatologia che colpisce circa il 70% delle neomamme, ed è caratterizzata da: • facilità al pianto, sintomo centrale • stanchezza fisica • tendenza all’umore depresso • ansia • irritabilità • difficoltà a prendere sonno o a rimanere svegli • cefalea • diminuzione della capacità di concentrazione • difficoltà elevata nel pensiero • senso di inadeguatezza

• una rapida trasformazione del maternity blues nella psicosi post partum che colpisce due madri su mille, caratterizzata da idee deliranti, allucinazioni, vissuti persecutori, stato confusionale della coscienza, atti aggressivi contro se stessa o il neonato, omicidio- suicidio.

La sintomatologia è evidente verso il 3°- 4° giorno dopo il parto ed ha una durata di una settimana circa, entro la quale si risolve completamente, soprattutto se la donna viene aiutata e sostenuta emotivamente, psicologicamente e materialmente da chi le sta intorno: il compagno, i parenti più stretti, il personale medico nelle prime ore in ospedale. Il compagno è la figura di sostegno fondamentale in questa fase, con la sua presenza, vicinanza,

In alcuni casi però si può osservare una diversa evoluzione che comprende: • la presenza di una sintomatologia più marcata e duratura che supera i quindici giorni dopo il parto; • l’evoluzione della sintomatologia in un quadro depressivo vero e proprio

Il maternity blues si può considerare non tanto una malattia, quanto piuttosto una reazione fisiologica, anche se la “banalità” del quadro non deve portare a sottovalutarla, perché può evolvere in forme psicopatologiche più gravi. A chi chiedere aiuto. Primo punto di riferimento per le mamme in difficoltà dovrebbero essere i parenti che possono aiutare la donna a ritrovare la sua serenità dando, eventualmente, anche un aiuto pratico nella cura del bambino, soprattutto nei primi tempi; dall’altra possono far capire alla neomamma che nessuno nasce esperto e che anche lei, un po’ alla volta, può imparare ad essere una madre “sufficientemente buona”. (D. Winnicott) Esistono i consultori ai quali possono rivolgersi le

mamme e le famiglie in difficoltà, dove sarà possibile trovare tutta l’assistenza di cui si ha bisogno. È possibile usufruire anche di varie associazioni (in alcuni casi presenti già all’interno delle strutture ospedaliere) nate proprio con lo scopo di venire incontro alle esigenze delle donne che hanno appena partorito guidandole e sostenendole in caso di bisogno. È utile confrontarsi con donne che hanno vissuto la stessa situazione. Quando lo stato di salute di una mamma evolve in una condizione psicologica grave, bisogna rivolgersi ai servizi di assistenza sociale per salvaguardare la vita del bimbo e agli specialisti della salute mentale (pubblici o privati) per la cura della donna.


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Uno spazio per farvi divertire e fornire idee fantasiose, per trascorrere il tempo in modo intelligente e trovare oggetti originali e introvabili utili per la crescita del bebè. Una serie di segnalazioni da parte del popolo dei genitori.

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Pista di ghiaccio Durante le feste di Natale, quando le giornate sono abbastanza fredde, questa mini pista di ghiaccio potrebbe essere un simpatico divertimento per i tuoi bambini. Trasforma il tuo cortile in una pista di ghiaccio.

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È semplice da montare e abbastanza grande per due bambini. Basta gonfiare la pista in PVC, riempirla d'acqua e attendere che si congeli. Così i bambini potranno pattinare o giocare a hockey. Con un pò di fantasia il divertimento è assicurato per ogni stagione.

Un po’ strani effettivamente, son ciucciotti con dentoni. Curiosi vero? Ve l'immaginate il vostro pargoletto?


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Toddler Bed Letto o poltrona? Tutti e due! Siete pronti a passare dalla culla al letto? Non ancora? Studiato per i più piccini, questo mini letto pratico e funzionale, si trasforma in una simpatica e confortevole poltrona. Realizzato in legno di qualità e dotato di guide laterali che impedisce il rotolamento fuori . Di dimensioni perfette per i più piccoli che risentono del passaggio dalla culla al lettone… e un vero piacere per mamma e papà. Progettato per bambini dai 2 a 6. Guarda il video al link…

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Avete mai visto dei letti simili? Sono proprio fantastici: dalla scialuppa dei pirati ad una semplice barca per destinazione sogni incantati e, per le piccole principesse, una magnifica carrozza. È proprio il caso di dire è un letto da favola!


Evviva le coccole! In casa THUN, è nata una piccola, grande novità: soffici e delicate, colorate e decorate con dolci icone come angioletti e cuoricini, arrivano le tutine per bebè, accompagnate da accessori e peluche

Il primo Natale di un bimbo è un momento speciale: subito la festa si fa più magica, luminosa ed emozionante. Per l’occasione, THUN ha creato la linea di abbigliamento baby Festa, in morbido cotone rosso, con simpatici angioletti che decorano tutina, scaldacuore, copertina, bavaglino e babbucce: fa parte delle “Coccole di THUN”, la nuovissima collezione di tutine ed accessori zero-dodici, sviluppata dalle menti creative di THUN per accompagnare i più piccoli per tutto l’anno nelle loro scoperte: le prime pappe, le prime feste o i momenti della nanna. È sempre presente l’angioletto nella linea Bacini,, proposta nelle classiche tonalità del rosa e dell’azzurro ma anche in versione color crema, più neutra. Per chi cerca decori più vivaci, c’è Sorrisi: tutine e accessori ispirati alla gamma di peluche THUN “Nannaò”, che hanno tanti piccoli decori colorati come il sole, la farfalla o la coccinella, su base color crema, e grandi applicazioni dei teneri personaggi Nino e Nina, abbinate all’arancione per i maschietti ed al lilla per le femminucce. Simpatica idea regalo: la mantellina con il cappuccio, che ha le orecchie da orsetto. E poi c’è Nelly,, la nuova morbidissima amica dei personaggi peluche Nina e Nino. Vestita da coccinella in verde e arancione oppure nel classico rosa o azzurro, porta con sé pratici accessori per la cameretta, per il bagnetto e la carrozzina… e le simpaticissime babbucce che sembrano coccinelle. Nuovo THUN Shop in Corso Vittorio Emanuele ad Avellino.


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Separazione e attaccamento

a cura della dr.ssa Maria Frandina Psicologa - Psicoterapeuta - mediatrice familiare

È quando mi sento al sicuro che posso andare lontano

“Un bambino tutto solo non esiste” (Winnicott) Molti sono stati gli studi sull’attaccamento e la separazione, in particolare ricordiamo le ricerche di Spitz, Harlow ed infine la teoria dell’attaccamento di Bowlby, che definisce l’attaccamento come un comportamento istintivo, una reazione primaria non appresa alla cui base vi è l’attivazione dei diversi sistemi psicologici e comportamentali che tendono a conservare la vicinanza con la madre. Il pediatra Léon Kreiler al secondo Congresso mondiale di psichiatria del neonato (Cannes, 1983) ha sottolineato che i disturbi psicosomatici del 1° anno che appaiono spesso poco dopo la nascita, vengono dalla “via sotterranea degli organi” del neonato. Questi disturbi possono avere 3 origini: 1. insufficienza cronica dell’attaccamento (vuoto affettivo) ; 2. eccesso di stimolazione; 3. rotture nel modo di prendersi cura. Spesso si guarda la patologia del bambino come un deficit fisico che porta a difficoltà relazionali, ma molto spesso è il contrario. L’affettivo è così dominante nella maggior parte degli esseri umani che modifica il comportamento biologico del bambino: appetito, digestione, motricità, tono, tutto questo dipende dagli scambi che il bambino ha con la persona che si occupa di lui.

Il bambino percepisce le attitudini dei genitori nei suoi confronti.

che gli rinvia qualcosa di lui che ella ha introiettato identificandosi in lui.

È determinante per l’acquisizione di sicurezza e autonomia che i genitori siano sicuri e autonomi e abbiano fiducia nel loro bambino.

I primi anni di vita del bambino sono, dunque, fondamentali. Attraverso l’allattamento, il prendersi cura, il contatto fisico, passano emozioni e dinamiche che il bambino interiorizza.

Bowlby dice che quando un individuo si sente sicuro ha la tendenza ad allontanarsi dalla sua figura di attaccamento per esplorare, quando si sente angosciato ha bisogno di prossimità, questo schema caratteristico prende il nome di “esplorazione a partire da una base sicura”. “Un bambino tutto solo non esiste”, dice Winnicott, non solo perché un bambino tutto solo muore rapidamente di fame, ma anche perché non può investirsi narcisisticamente, non può iniziare la genesi delle relazioni oggettuali, non può interagire. Il primo “altro” che incontra il bambino è l’adulto che si occupa di lui, in particolare sua madre,

Non solo l’attaccamento è fondamentale, ma anche il processo di separazione. Fin da quando il bambino è nell’utero materno percepisce la presenza-assenza della voce della madre. E ancora di più con l’allattamento il bambino impara ad “attaccarsi” e “separarsi”. L’allattamento rappresenta la modalità elettiva delle prime comunicazioni, trasformandosi da nutrimento concreto a nutrimento affettivo e mentale. Tutto per il bambino è e diventa comunicazione.


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Piede piatto infantile a cura del dr. Pietro Peluso Podologo-Posturologo

Esame clinico e strumentale

Esistono due forme cliniche di piede piatto infantile: flessibile e rigido. Il piede piatto flessibile è la varietà più comune, (95%), frequentemente associato a lassità articolari generalizzate.

È una forma benigna, sempre asintomatica, spesso associata ad altri disturbi posturali (ginocchio valgo, passo intrarotato). Il piede piatto rigido. Caratterizzato da rigidità e dolore del piede, associato a condizioni patologiche congenite. A seconda dell’entità della deformazione distinguiamo inoltre 3 gradi di deformità, caratterizzati da diverse impronte plantari osservabili al podoscopio o all’esame baropodometrico. Importanza dell'esame clinico - Per classificare il grado di deformità del piede del bambino ed escludere condizioni più severe. Fondamentale infatti è la diagnosi precisa, effettuata da un podologo mediante l’osservazione diretta e il ricorso a strumenti che permettano di visualizzare la volta e, se necessario, ad esami radiografici o tac ove vi sia il sospetto di anomale fusioni scheletriche.

- Per instaurare un trattamento ortesico idoneo che sarà più efficace quanto più precocemente iniziato con dei plantari su misura correttivi il meno invasivi possibile. - Per effettuare una valutazione globale dell’apparato muscolo scheletrico in modo da cogliere alterazioni posturali contrastabili con la scelta di esercizi e sport idonei. Il piede piatto non deve mai essere considerato come un’affezione isolata ma va sempre inquadrato in un contesto posturale, valutando globalmente il bambino e ponendo attenzione ai disturbi associati come le alterazioni della colonna, il ginocchio valgo o il passo intra o extrarotato. - Per seguire nel tempo l’evoluzione della deformità, seguendo il bambino nel periodo della crescita, aiutando la natura nella correzione spontanea dei difetti di allineamento posturali. È importante infatti annotare il grado di piattismo e dei difetti posturali associati con l’uso di mezzi di archiviazione e misurazione fotografica ordinati in forma di cartella clinica, in modo da seguire l’evoluzione del bambino e confrontare nel tempo i miglioramenti ottenuti. - Per valutare l’eventuale ricorso all’intervento chirurgico di calcaneo stop nei casi più severi non migliorati dal trattamento conservativo.

Trattamento conservativo: consiste in piccole regole di vita quotidiana suggerite dal podologo ai genitori, ma soprattutto nella prescrizione di plantari specifici. è fondamentale l’utilizzo del plantare corretto, prescritto dal podologo frutto di un ragionamento biomeccanico preciso che dia inizio a un progetto terapeutico da seguire nel tempo adatto al caso specifico. Troppo spesso osserviamo bambini che indossano ortesi non idonee che addirittura ostacolano la correzione spontanea del piede. Scopo fondamentale del plantare sarà quindi di correggere la pronazione del retropiede, sollevando e spingendo verso l’alto l’astragalo e di permettere all’avampiede di ruotare internamente. L’uso di un plantare corretto è fondamentale, in quanto anche qualora non riuscisse a correggere la deformità, esercita in ogni caso un’azione passiva, facendo assumere al piede un’allineamento posturale corretto in modo da non creare squilibri allo scheletro e alle articolazioni soprastanti, lo trasforma cioè in un piedistallo ottimale, cosa che in un’organismo in crescita come nel bambino è di fondamentale importanza. Trattamento chirurgico: ultima cura da prendere in considerazione se i plantari non abbiano fatto completamente effetto (competenza dell'ortopedico).


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Writing Codex®

a cura del dr. Gerardo Pistillo Pedagogista clinico

Un metodo finalizzato al recupero nelle difficoltà dell’apprendimento e della scrittura

La Pedagogia Clinica si prefigge l’obiettivo principale di educare la persona aiutandola a superare, sia individualmente che in gruppo, le situazioni di disagio psicofisico in cui si trova coinvolta. Tra i metodi di cui tale scienza educativa dispone è possibile individuarne alcuni rivolti più nello specifico a bambini e adolescenti. Il Metodo Writing Codex®, in particolare, è finalizzato ad aiutare il bambino a recuperare le proprie capacità di scrittura, a sviluppare potenzialità nella codifica dei simboli grafici e a maturare una maggiore disponibilità ad esprimere se stessa lasciando traccia di sé nello spazio e sul foglio bianco. Il metodo Writing Codex® richiede un setting ben definito. È necessario un ambiente fisico idoneo, un atelier che sia spazioso e silenzioso, in grado di favorire attenzione e concentrazione nella persona, fornito del materiale didattico necessario per l’avviamento della stessa alle forme pre-scritturali e scritturali. Il metodo si rivolge a chi presenta le seguenti difficoltà di scrittura: 1) Inversioni di lettere simili per suono (‘d’ per ‘t’, ‘v’ per ‘f’ ecc.). Inversioni di lettere simili per forma (‘a’ per ‘o’, ‘m’ per ‘n’ ecc.). Inversioni cinetiche (‘tartore’ per ‘trattore’ ecc.). Inversioni statiche (‘cambo’ per ‘campo’ ecc.). Confusioni fra consonanti (‘c’ per ‘cq’ ecc.).

Omissioni di vocali, di consonanti (soprattutto nell’uso delle doppie), di sillabe, di accenti, nei digrammi, di lettere in posizione preconsonantica (‘piagere’ per ‘piangere’ ecc.). Aggiunte di accenti e di sillabe, raddoppiamenti consonantici generici (‘libbro’ per ‘libro’ ecc.), dopo la vocale iniziale (‘alla’ per ‘ala’ ecc.) e in parole che hanno già un raddoppiamento (‘professore’ per ‘professore’ ecc.). Sostituzioni di vocali (‘pingui’ per ‘pingue’ ecc.) e di consonanti (‘cardo’ per ‘caldo’ ecc.). Difficoltà generiche nel rispettare le regole della morfologia, della sintassi e della punteggiatura. Le tecniche fondamentali, tipiche del metodo Writing Codex®, puntano ad un apprendimento attivo dei segni che compongono le lettere dell’alfabeto, per mezzo di esperienze incentrate sul potenziamento della discriminazione percettivo-uditiva; della strutturazione fonologica dei segni grafici e sulla corrispettiva associazione dei suoni corrispondenti; della coordinazione oculo-manuale e della organizzazione laterale e spazio temporale del proprio corpo nello spazio, nonché degli aspetti attentivi, mnestici e affettivi, emotivi e relazionali. Gran parte delle esperienze puntano ad un’acquisizione dei simboli alfabetici attraverso un percorso di scomposizione e ricomposizione delle singole lettere. Risulta pertanto di fondamentale importanza l’apprendimento degli allografi, ossia dei simboli pregrafici che sono alla base della scrittura, degli elementi di base (linee rette, linee curve ecc.) di cui si compone, a seconda dei quattro sistemi grafici

(stampato maiuscolo, stampato minuscolo, corsivo maiuscolo e corsivo minuscolo) considerati, ogni singola lettera. In tal caso, è essenziale, da un punto di vista educativo, il ricorso alla scrittura policromatica, all’ utilizzo dei quattro colori fondamentali (blu, verde, giallo e rosso) nella ricomposizione delle lettere attraverso i segni prescritturali elementari. Il metodo consente alla persona di recuperare la propria padronanza comunicativa ed espressiva nella codifica scrittoria, insieme ad una maggiore sicurezza nella gestione di sé nello spazio e una motivazione più ampia a relazionarsi con gli altri per apprendere di più e in autonomia.


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www.matercarte.com MATER sviluppa e realizza giochi di carte educativi e innovativi per bambini in età prescolare e scolare adatti a tutta la famiglia. Riunisce la passione per i giochi di carte applicata alle moderne teorie dello sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino e si avvale dell’esperienza di professionisti ed educatori della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. Nasce nel 2010 dall’idea di due sorelle: Mirella e Cristina Cerato. Si rivolge al mercato dei giochi educativi e anche le esigenze delle mamme e degli educatori (e dei nonni!) che chiedono sempre più spesso giochi semplici, divertenti, per tutta la famiglia, anche a buon prezzo. www.cheforte.it Che Forte! è pensato per i bambini a partire dai 3 anni. È un sito dedicato al loro talento e a chi sa coglierlo giorno per giorno. Un luogo virtuale dove raccontare la “genialità” dei nostri bambini e condividerla in modo gioioso con gli amici. Un luogo dove premiarli mettendo in mostra le loro imprese migliori. Dove conservare per sempre i loro lavori per osservarne l’evoluzione nei diversi momenti della vita. A noi mamme, papà e nonni che, tra capricci, pappe, scuola, compiti e giochi, ci incantiamo a guardar crescere i nostri piccoli e ammiriamo commossi i grandi traguardi raggiunti: i disegni da mini artisti, le imprese sportive, le storie che raccontano con le parole o con una macchina fotografica.

in giro per la ret e

www.lafabbricadeisuoni.it La Fabbrica dei Suoni, il primo parco tematico italiano dedicato interamente al suono e alla musica. Un percorso che conduce alla scoperta dei SUONI e dei RUMORI attraverso i parametri di velocità, altezza, intensità e timbro, permettendo di sperimentare la VIBRAZIONE dei suoni e la propagazione dell’onda sonora nello spazio e di conoscere STRUMENTI MUSICALI provenienti da tutto il mondo. www.nickjr.it è un canale prescolare fresco, moderno, vivace, colorato, ricco di stimoli e che promuove esperienze di crescita e sviluppo. Il canale è diretto ai bambini dai 3 ai 6 anni e ai loro genitori. Nick jr è un luogo sicuro, dove i bambini si divertono ed imparano tante cose nuove del mondo che li circonda (la relazione con le altre persone e i sentimenti, le lingue straniere, a riconoscere la natura e gli animali, i primi rudimenti di matematica, cantare e ballare). I genitori sanno che i bambini trovano programmi studiati appositamente per i loro figli da team di esperti pedagoghi. Il sito mette al centro l’interattività con la proposta di giochi e attività legate alle principali properties televisive. Attraverso il gioco si cerca di sviluppare ulteriormente gli elementi già toccati nei programmi: un primo approccio alla matematica, alla lettura, alla scoperta e alla condivisione sempre legati all’idea che anche se si è piccoli si è protagonisti del proprio mondo e si può agire per cambiare le cose.


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Verona, il 28-11-2011, il 16-01-2012, il 30-01-2012

Genitori si diventa Sette incontri a San Giovanni Lupatoto “Simone e la sindrome di Asperger” Incontri gratuiti per i genitori, una guida, semplice e pratica, per tutti coloro (familiari, amici, insegnanti, educatori), che vivono quotidianamente a contatto con bambini e ragazzi affetti da Sindrome di Asperger e per tutti coloro che per la prima volta entrano in contatto con questa realtà.“Tu non puoi vedere che io ho la S.A. perché sono simile a tanti altri bambini della mia età ma puoi notare “cose” di me che sono un po’ differenti. Dove: Casa Novarini via Monte ortigara, 7 San Giovanni Lupatoto 045/8753118 www.casanovarini.it

Roma, 13 dicembre 2011

Teatro delle ombre

Un modo diverso di narrare storie ai ragazzi creando un’atmosfera incantata con la magia dei contrasti : luci e ombre, che diviene spettacolo di forte fascino e suggestione, in grado di stimolare la fantasia dei nostri giovani spettatori e di avvicinarli al mondo del teatro in modo ludico e creativo. A cura dei Volontari del Servizio civile Nazionale della Biblioteca Sarah Di Mambro, Ilaria Guadagno e Silvia Iacoboni. Il Teatro delle Ombre vuole offrire uno spettacolo di forte fascino e suggestione, in grado di stimolare la fantasia dei nostri giovani spettatori. Attraverso l’utilizzo d’immagini e musiche, mette a proprio agio il bambino e lo guida verso nuove dimensioni e nuovi significati. Un momento di lettura e di ascolto che, attraverso

l’incanto sensoriale, riesce a catapultare grandi e piccini nella magia stessa della storia! Per ragazzi 6 - 12 anni. Ore 17-18.30. Biblioteca Gianni Rodari via Francesco Tovaglieri 237 a, 00155 Roma Per informazioni: tel. 06 45460571 mail giannirodari@bibliotechediroma.it

Ornavasso (VB),dal 03 al 18 dicembre 2011

La Grotta di Babbo Natale

Dal 3 dicembre nell’Antica Cava di Marmo Rosa di Ornavasso (Verbania - Lago Maggiore) a 50 minuti da Milano, cava da cui fu estratto il marmo anche per il Duomo di Milano, viene allestita, dopo il grande successo dello scorso anno, con oltre 10 mila bambini, la Grotta di Babbo Natale. un’iniziativa di riscoperta del Natale tra gnomi, troll, elfi e ovviamente Babbo Natale. Il percorso circa 1,8 km è caratterizzato dall’incontro col Big One, un Troll gigante di 2,5 metri per 600 kg di peso, visita al Villaggio degli Gnomi, con le casette dove i bimbi possono giocare ed imparare a lavorare la lana con le Mastre Feltraie, l’elfo scultore, che lavora il marmo del Duomo di Milano, il Renna Express , trenino lillipuziano che accompagna bimbi e genitori fino al Santuario della Madonna della Guardia, dove è allestito un presepe meccanico di 100 mq, tra i più grandi d’Italia, e dove le famiglie potranno sostare, passando attraverso il bosco incantato, per gustare la merenda di Natalina. Da qui il viaggio prosegue attraverso il Rifugio dei Troll, realizzato in veri cunicoli sotterranei utilizzati per la Prima Guerra Mondiale, che ospiteranno gli originali Troll Norvegesi, fino alla Grotta di Babbo Natale, una vera cava in galleria con un tunnel di 200 mt nel cuore della montagna popolato da un centinaio di gnomi in terracotta

realizzati artigianalmente in Turingia (Germania) con tipiche ambientazioni natalizie. Al cospetto di Babbo Natale i bimbi potranno consegnare personalmente la propria letterina, salire sulla slitta di Babbo Natale e sul trono e ricevere un regalino da Babbo Natale, un oggetto in legno frutto della lavorazione artigianale della Valle Strona, la valle del Lago d’Orta dove gli artigiani producono i Pinocchi famosi nel mondo. Tutte le informazioni su: www.grottadibabbonatale.it

Roma, 7-14-21 dicembre 2011

Speciale Nati per Leggere Letture animate per bambini 3-6 anni 30 novembre A sbagliare le storie 7 dicembre L’inverno 14 dicembre L’attesa 21 dicembre Il Natale Biblioteca Gianni Rodari via Francesco Tovaglieri 237 a, 00155 Roma Per informazioni: mail giannirodari@bibliotechediroma.it Bologna, 1 dicembre 2011

Librini e Coccole Incontri per bambine e bambini da 0 a 24 mesi. Vi aspettiamo insieme ai vostri piccoli per sfogliare libri morbidi, cartonati... per ascoltare storie fantastiche... ma anche per trascorrere un bel pomeriggio insieme a voi! Biblioteca comunale del Quartiere Savena “Natalia Ginzburg” Via Genova, 10 Telefono 051/466307 - Fax 051/6270730 Per informazioni: bibliotecaginzburg@comune. bologna.it


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Pierfrancesco Luciano 5 anni Giuseppe Maria Saccardo 6 anni Enrico Maria Saccardo 9 Simone Calopresti 5 anni


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+ Spazio alla Fantasia! Miriam Savelli 5 anni

Una sezione che dà spazio alla creatività, una galleria dedicata a tutti i piccoli artisti che amano disegnare, raccontare, inventare, sognare e creare. Se ti piace scrivere, disegnare se hai fantasia da vendere e vuoi mostrarlo a tutti, questa è l'area dedicata a te! Manda* i tuoi lavori all'indirizzo info@babymagazine.it oppure spediscili a: Babymagazine Via Due Principati, 278 83100 Av li pubblicheremo in una fantastica Galleria d'Arte junior. *puoi scannerizzare o fotografare le tue opere o mandare gli originali, (il materiale non verrà restituito); PS.: non dimenticare i tuoi dati.

Ludovica De Vito 5 anni



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