Salutare 88

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Informazione di Salute e Benessere n° 88

SFOGLIA ONLINE

Quando il cuore SOFFRE

PEDIATRIA

Novità in gastroenterologia

ALIMENTAZIONE Bevande vegetali: un focus sul riso

ESTETICA Epilazione definitiva

SALUTE

Antibiotico-resistenza: minaccia globale

ALIMENTAZIONE

Bevande vegetali... un focus sul riso!

ORTOPEDIA

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PEDIATRIA

Protesi anca e ginocchio mini-invasiva

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Salutare & BabyMagazine sono in distribuzione gratuita

SALUTE

6 NEWS

12

Novità in gastroenterologia pediatrica

PSICOLOGIA

28

Antibiotico-resistenza: minaccia per la salute globale

Sclerosi Multipla: identificata nei linfociti B e nei monociti l’espressione alterata di nuovi geni associati alla malattia Ad ogni età il suo sport.

Consigli della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia

TERAPIA

Aiop Giovani premia l’innovazione in ambito sanitario

Il disturbo bipolare e la musicoterapia

14

ESTETICA

Cara rabbia ora ti vedo!

30

Scoperta nuova forma di demenza simile all'Alzheimer Censis: gli Italiani sempre più interessati all’impatto dei cibi sulla salute

CARDIOLOGIA

9 Infusi e Tisane

Epilazione definitiva

16

Lotta alle malattie cardiovascolari

32

15 Eventi 20 Emozioni

FARMACIA

DERMATOLOGIA

13 Promo Salute

25 Informazione Sociale 31 Leggere

L'acne degli adolescenti

22

34 Gli antinfiammatori: come si classificano e come agiscono

Tutti gli articoli hanno solo finalità informativa ed educativa, non costituiscono motivo di autodiagnosi di automedicazione e non sostituiscono la consulenza medica specialistica.

LETTERE DEI LETTORI

C

iao a tutti, date sempre molto spazio all'alimentazione e vorrei sottoporvi un quesito. Credo di non tollerare bene il latte vaccino, pur piacendomi tantissimo. Mi provoca a volte dolori e diarrea. Come posso sostituirlo e soprattutto, in che misura sostituisce il latte, che proprietà ha? Può avere effetti dannosi? Grazie Maura - CS

Cara Maura, il latte in 'tarda età' può provocare leggera intolleranza e oggi in aiuto abbiamo diversi prodotti in commercio che sono valide alternative di origine vegetale e da bere piacevolmente anche in estate. In questo numero, come ricorda anche lei, abbiamo dato ampio spazio ad alimentazione, disbiosi e intestino. La dr.ssa Noviello a pag. 10 ci parla del latte di riso. Legga anche l'articolo del dr. Nuzio a pag. 12 che illustra sensibilità intestinali frequentissime anche per il consumo di glutine. Buona lettura.

S

alve, sono un uomo adulto (50 anni) e già parlare di un problema come l'acne mette imbarazzo. Eppure ne soffro da almeno tre anni. Alterno periodi che sto benino e altri in cui ho sfoghi, comedoni e rossori che perdurano per giorni. Avete qualche consiglio da darmi? Ho provato di tutto.

Alessandro - BN

Alessandro, come spiega il dr. Del Sorbo a pag. 22 l'acne è un problema per antonomasia, prettamente adolescenziale, dovuto ai grandi cambiamenti o passaggi se vogliamo. Le nostre vite non sono più così scandite dalle fasi di crescita. Ci ritroviamo spesso a stravolgere l'esistenza anche in momenti inaspettati. Cerchi di farsi consigliare dal suo dermatologo per la terapia adeguata, ma cerchi soprattutto di far emergere emozioni e metabolizzare eventuali stress.

G

entilissima Redazione, devo sottopormi ad un intervento all'anca e sono molto preoccupata perchè mi hanno parlato di riabilitazioni lunghissime e faticose. Ci sono ad oggi altre metodiche meno invasive e con recuperi più brevi? Grazie Gelsomina - SA

Anno XV n° 88 - 2019 Distribuzione gratuita Reg. Tribunale Av in data 15/01/2004 N° 419 Editore Ass. Culturale Salutare Direttore Responsabile Angela Romano Progetto grafico Manuela Coluccino Area web Carmine Serino (Promova Coop. Soc. Onlus) Collaborazioni Chiara Carbone, dr.ssa Federica Noviello, dr. Salvatore Guercio Nuzio, dr.ssa Elisa Vesce, Celeste di Biase, dr. Ivan La Rusca, Prof. Giulio Tarro, dr. Antonio Del Sorbo, dr. Pierpaolo Santoro, dr.ssa Fiammetta Trallo, dr.ssa Leopoldina De Varti, dr. Alberto Arestia, dr.ssa Anna Foglia. sito www.salutare.info e-mail info@salutare.info telefono 0825 74603

327 1184744 Libero Contributo all’iniziativa IBAN: IT65M0538775760000001264621 Stampa Gepal Pubblicità Crediti immagine ©Fotolia ©iStockphoto ©Depositphotos

La chirurgia anche in interventi come questi ci da ottime opportunità grazie all'utilizzo di protesi più anatomiche. Da leggere l'articolo del dr. Pierpaolo Santoro a pag. 26.

G

entilissimi, siamo invasi da cartellonistica pubblicitaria su epilazioni laser definitive senza dolore ecc... ma qual'è il trattamento davvero risolutivo e meno invasivo per eliminare i peli superflui?

Mario - BA

M IS S I O N

Gentile Mario, il dr. La Rusca a pag. 16 chiarisce e tranquillizza sull'utilizzo dell'epilazione laser a diodi (eseguiti sempre con strumenti di ultima generazione e da personale medico qualificato) e fornisce utili consigli prima e dopo il trattamento.

L'obiettivo è aiutare i lettori ad avere un’informazione corretta, aggiornata e facilmente comprensibile senza mai entrare in competenze tipiche dei Medici curanti.

Gli articoli hanno uno scopo divulgativo e puntano sul loro rigore scientifico e la competenza professionale degli Autori, che essendo professionisti del settore, mettono a disposizione le proprie conoscenze al servizio di tutti i cittadini.

Questa straordinaria mission è possibile grazie a tutti gli esperti che contribuiscono a rendere Salutare chiara, completa e affidabile.

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Salutare Gli autori degli articoli sono legalmente responsabili dei testi inviati.

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NEWS

Sclerosi Multipla:

identificata nei linfociti B e nei monociti l’espressione alterata di nuovi geni associati alla malattia

Rischio obesità maggiore nelle aree rurali Vita di città più sedentaria e più a rischio obesità rispetto a quella di campagna?

Sembrerebbe che questo mito sia ormai da sfatare. A dimostrarlo una ricerca condotta dall'Imperial College di Londra e pubblicata su 'Nature', che ha messo sulla bilancia oltre 112 milioni di adulti nelle aree urbane e rurali di 200 Paesi tra il 1985 e il 2017, Italia inclusa. Lo studio ha infatti dimostrato che l’obesità sta aumentando più rapidamente nelle aree rurali del mondo rispetto alle città, prendendo in considerazione il calcolo del Bmi (indice di massa corporea), che dice se un individuo ha un peso sano per la sua altezza. Lo studio, che coinvolge una rete di oltre 1.000 ricercatori in tutto il mondo, ha rilevato che dal 1985 al 2017 l'indice di massa corporea è aumentato di una media di 2 kg/m2 nelle donne e di 2,2 kg/m2 negli uomini a livello globale, equivalenti a 5-6 kg in più a persona.

A livello nazionale il Bmi è leggermente diminuito tra il 1985 e il 2017 tra le donne in 12 Paesi europei: Grecia, Spagna, Lituania, Repubblica Ceca, Italia, Portogallo, Serbia, Francia, Malta e nella zona dell'Asia Pacifico (Nauru, Singapore e Giappone).

Tra gli uomini il Bmi è aumentato in tutti i Paesi, con i risultati maggiori in Bahrain, Perù, Cina, Repubblica Dominicana e Stati Uniti.

Oltre la metà dell'aumento globale registrato in questi 33 anni è dovuto alla crescita del Bmi nelle zone rurali. E in alcuni Paesi a basso e medio reddito, le campagne sono responsabili di oltre l'80% dell'aumento.

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Se nel 1985 uomini e donne che vivevano in città in oltre tre quarti dei Paesi avevano un Bmi più elevato rispetto alle loro controparti di campagna, nel tempo il divario si è ridotto o addirittura invertito.

La ricerca ha riscontrato inoltre importanti differenze tra Paesi ad alto, medio e basso reddito.

Nei Paesi ricchi, ad esempio, lo studio ha mostrato che l'indice di massa corporea è risultato generalmente più elevato nelle zone rurali dal 1985, soprattutto per le donne. I ricercatori suggeriscono che ciò sia dovuto agli svantaggi sperimentati da coloro che vivono fuori città: reddito e istruzione inferiori, disponibilità limitata e prezzo più elevato di cibi sani, ma anche meno strutture per lo svago e lo sport.

"Le discussioni sulla salute pubblica tendono a concentrarsi sugli aspetti negativi della vita nelle città - spiega l'autore senior del lavoro, Majid Ezzati dell'Imperial's School of Public Health - ma le città offrono una vasta gamma di opportunità per un'alimentazione migliore o per fare più attività fisica".

Nel frattempo invece la vita in campagna è cambiata, l'agricoltura si è meccanizzata e si è diffuso un maggiore uso delle automobili, elementi positivi che però comportano anche un minore dispendio energetico e maggiori spese per il cibo, che rischia di essere processato e di bassa qualità.

Un’alterazione nell’espressione dell’interferone, ovvero di quel gruppo di proteine che le cellule del sistema immunitario producono in presenza di virus, può essere alla base dello sviluppo di diverse malattie autoimmuni.

In uno studio pubblicato sulla rivista Journal of Autoimmunity, i ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), in collaborazione con l’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e con l’Ospedale Sant’Andrea di Roma e grazie al sostegno della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM), hanno scoperto nei linfociti B e nei monociti delle persone con sclerosi multipla (SM), alterazioni in diversi geni regolati dall’interferone.

“I dati che abbiamo raccolto - spiega Eliana Marina Coccia dell’ISS, a capo del progetto multicentrico FISM - se da un lato confermano l’importanza del trattamento delle forme recidivanti-remittenti e progressive della SM con anticorpi monoclonali diretti selettivamente contro i linfociti B, dall’altro aprono nuove prospettive verso la messa a punto di terapie innovative centrate su questa popolazione linfocitaria”.

I ricercatori dell’ISS hanno isolato sia i linfociti B che i monociti da campioni di sangue periferico di persone con SM senza trattamenti in corso e da soggetti di controllo appaiati per sesso ed età. Di questi tipi cellulari i ricercatori dell’Ospedale San Raffaele hanno analizzato i profili di espressione genica (trascrittoma) con l’ausilio del database Interferone che è stato sviluppato dal collaboratore allo studio il Professore Paul Hertzog della Monash University in Australia e che raccoglie in maniera sistematica tutti i geni regolati dagli interferoni descritti nella letteratura scientifica mondiale.

“Questo progetto FISM SM - spiega Cinthia Farina dell’IRCCS Ospedale San Raffaele – ha messo in luce numerose disregolazioni trascrittomiche nei geni regolati dagli interferoni nelle persone. In particolare sono state trovate anomalie geniche specifiche per tipi cellulari distinti, indicando così quelle sulle quali indagare in vista della ricerca di nuovi processi patologici e di marcatori di malattia”.

Inoltre, l’identificazione selettiva nei linfociti B di alterazioni di alcune risposte antivirali rende verosimile l’ipotesi in base a cui il virus di Epstein-barr abbia un forte impatto, negli individui con SM, sul controllo della patologia”.

Ad ogni età il suo sport Consigli della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia

La SIOT (Società Italiana Di Ortopedia e Traumatologia) sottolinea come lo sport giochi un ruolo fondamentale nelle varie fasi evolutive della persona, da quella infantile/adolescenziale all’età avanzata. Man mano che la persona cresce, i benefici dello sport non sono solo osseo-articolari ma anche sistemici: lo sport aumenta le endorfine, accresce lo stato di benessere e migliora tutti gli altri apparati.

“In un soggetto adulto - spiega il Presidente Francesco Falez - basta praticare attività fisica due volte a settimana; tre volte a settimana vanno bene per un adolescente, mentre per una persona anziana è sufficiente una volta a settimana”.

La SIOT indica inoltre gli sport più adatti per bambini, adulti e anziani.

Per i più piccoli vanno bene il basket, il volley, il nuoto, il calcio, la corsa e la ginnastica. Diverso il caso se il bimbo ha problemi di scoliosi, in questo

caso è preferibile indirizzarsi verso sport simmetrici piuttosto che unilaterali: basket e volley sono, ad esempio, da preferire al tennis.

L’adulto, invece, è fondamentalmente legato alla potenza muscolare, quindi al rafforzamento dei propri muscoli: vanno bene la corsa, il tennis e la bicicletta. Per il soggetto adulto è molto importante la preparazione, per non incorrere negli effetti negativi dell’esasperazione dello sport, come tendinopatie o sovraccarichi funzionali.

Per gli anziani, infine, sono indicati la ginnastica a corpo libero, le camminate lunghe, il Tai Chi e il Pilates: insomma, tutto ciò che mantiene il coordinamento e il movimento armonico che sollecita lo scheletro e la muscolatura per prevenire osteoporosi e sarcopenia. Attività sportive a basso impatto migliorano, di fatto, la tonicità e l’elasticità muscolare dell’anziano, con conseguente miglioramento delle performance funzionali e importanti ricadute sulla qualità della vita, oltre ad un impatto psicologico e sociale altamente positivo. L’attività sportiva è utile a contrastare lo sviluppo dell’osteoporosi; migliorando tono ed elasticità si può prevenire e ridurre il rischio di fratture per una caduta e si può ridurre il rischio e rallentare l’evoluzione di patologie degenerative quali l’artrosi.

Piace alla mamma, utile al bambino Salutare dedica a mamme e papà un servizio a 360 gradi che abbraccia tutti gli aspetti legati alla nascita e alla crescita di un figlio senza trascurare nessuna sfumatura.

Baby Magazine valuta i prodotti per mamme e bambini favorendo una scelta consapevole.

Si avvale della professionalità di medici, pediatri, ginecologi, puericultori specializzati in infanzia e maternità, per discutere e confrontarsi.

Le esperienze, i consigli dei nostri esperti sono un sostegno per quanti vivono questa meravigliosa esperienza.

Aiop Giovani

premia l’innovazione in ambito sanitario Collegare l’innovazione al settore gestionale. Parte da qui la prima edizione di “StartAiop. Alla ricerca di soluzioni innovative per la sanità”, il programma di Open Innovation lanciato da Aiop Giovani (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e rivolto alle start-up che hanno sviluppato idee all’avanguardia applicabili al settore sanitario. I 10 finalisti, su un totale di 36 proposte pervenute, hanno avuto la possibilità di illustrare i propri progetti e sono stati valutati da una giuria di esperti, ma solo a tre di loro sono stati assegnati i premi in palio nel corso dell’Assemblea Generale dell’Aiop a Villa Erba a Cernobbio. Il premio è stato assegnato alla start-up White wall, proprietaria marchio Beecoms, infrastruttura tecnologica con la quale, mediante il marketing di prossimità, è possibile veicolare contenuti e raccogliere dati di prossimità, fondamentali per politiche di comunicazione avanzate (ad esempio: check-in, calcolo dell’attesa, pagamento in formato elettronico, ricevimento del referto, ecc.). White wall ha ricevuto una menzione d’onore e sarà promossa attraverso i canali di comunicazione dell’Associazione.

La start-up seconda classificata, vincitrice del premio ComoNExt, è stata Surgiq, che ha sviluppato una piattaforma software che semplifica e ottimizza la gestione in ambito clinico-sanitario e previene le inefficienze.

La società sarà nominata, a titolo gratuito per sei mesi, “Follower” dell’Innovation Hub comasco e potrà usufruire di servizi di accelerazione quali assessment, networking con le aziende e supporto alla realizzazione del progetto. Infine, la terza classificata, Duepuntozero, in gara con un innovativo sistema di intubazione endotracheale che, per prestazioni e semplicità, potrebbe rivoluzionare alcuni protocolli medici di anestesia e rianimazione, ha ricevuto il Premio Digital Magics, e beneficerà della consulenza del noto incubatore di progetti digitali per un periodo di tre mesi.

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Baby Magazine è distribuito in allegato a Salutare presso presidi ASL e Aziende Ospedaliere, cliniche, studi medici, farmacie, parafarmacie e sanitarie e tramite il servizio di spedizione in abbonamento postale gratuito a privati, medici, ginecologi e pediatri.

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NEWS

Censis: gli Italiani sempre più interessati all’impatto dei cibi sulla salute

Scoperta nuova forma di demenza simile all'Alzheimer Uno studio pubblicato sulla rivista Brain, frutto di una collaborazione internazionale coordinata dall'Università del Kentucky, ha messo in luce l’esistenza di una nuova forma di demenza che sarebbe molto più comune dell'Alzheimer ma con effetti simili. Ad essere colpiti da questa patologia senile sarebbero il 25% degli over 85. Ad essere coinvolta in questi casi sarebbe un'altra proteina presente nel cervello: la Tdp-43. Il lavoro scientifico ha visto coinvolti oltre all'Università del Kentucky, il Southwest Medical Center dell'Università del Texas, il Rush University Medical Center e l'Università di Cambridge.

Gli scienziati della Mayo Clinic hanno contribuito a scegliere il nome di questa malattia degenerativa del cervello indicata come LATE (Limbicpredominant age-related TDP-43 encephalopathy). “LATE - afferma Dennis Dickson, neuropatologo della Mayo Clinic - deve essere riconosciuta e per il bene dei pazienti non va scambiata per la malattia di Alzheimer".

Fino a un terzo dei presunti casi di Alzheimer potrebbe esser stato causato quindi dall'encefalopatia Tdp-43. All'origine vi è l'accumulo di questa proteina nel cervello, una condizione che, secondo studi effettuati post mortem, è presente in un anziano su quattro dopo gli 85 anni. Il nuovo studio mostra che questo accumulo porta ad alterazioni della memoria e delle abilità cognitive simili all'Alzheimer, ma che si manifestano più lentamente. Questa patologia, secondo Pete Nelson, l’autore principale dello studio, sarebbe stata sempre presente, ma il suo mancato riconoscimento potrebbe spiegare i fallimenti di alcune terapie anti Alzheimer, che prendono di mira le proteine tau e amiloide.

Robert Howard, professore di psichiatria geriatrica all'University College di Londra, riferendosi a quest’ultima ricerca sulla demenza l’ha definita come "la più importante degli ultimi cinque anni”.

Nel nostro Paese, storicamente patria del gusto e della buona tavola, cresce sempre più l'attenzione verso il cibo salutare e la prevenzione delle malattie tramite la corretta alimentazione.

A dirlo la ricerca del Censis «Mangiare smart per stare in salute. Il rapporto tra cibo, scienza e tecnologia visto dagli italiani», discussa durante l’ultima edizione del Tuttofood, la fiera internazionale del B2B dedicata al food & beverage organizzata da Fiera Milano. I risultati dello studio mostrano che per il 66,7% degli italiani in futuro l'attenzione sarà rivolta sempre di più all'impatto dei cibi sulla salute e meno al gusto.

Ben il 94,4% degli italiani ritiene "molto" o "abbastanza" importante, tra i criteri che guidano l'acquisto dei prodotti alimentari, avere informazioni complete sugli ingredienti, la provenienza e altri aspetti che consentano di definire la biografia degli alimenti.

Per i consumatori la tracciabilità e l'etichettatura hanno un grande valore, perché mettono nelle condizioni di distinguere con appropriatezza quello

che fa bene da quello che fa male.

Per il 77,3% degli italiani inoltre la scienza e le nuove tecnologie sono viste come una risorsa per la sicurezza, la qualità e l'impatto positivo sulla salute dei cibi. Il giudizio favorevole resta alto per ogni livello di scolarità: lo pensa il 72,8% di chi ha la licenza media, il 77,3% dei diplomati, il 79,2% dei laureati. E per un'alimentazione intelligente, i media svolgono un ruolo importante.

Per il 71,4% degli italiani, quando parlano di alimentazione, tv, radio, giornali e testate web dovrebbero concentrarsi sui cibi che fanno bene e aiutano a vivere più a lungo e in buona salute.

Ne sono più convinti gli anziani (il 76,8%), ma la percentuale è alta anche tra i millennial (il 63,5%). Dai media ci si attende che aiutino le persone a scegliere i cibi salutari, che riducono i rischi di cronicità e di non autosufficienza, confutando fake news e falsi miti sugli alimenti. Perché per il 61,9% degli intervistati oggi sui media circolano ancora troppe notizie sbagliate o parziali sul cibo.

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Naturalmente il servizio che noi offriamo ha dei costi, tuttavia, abbiamo comunque deciso di mantenerlo gratuito.

L’aiuto economico, anche occasionale, è certo utile, la disponibilità di risorse economiche costituisce una condizione necessaria per promuovere progetti di autosviluppo come il nostro.

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DECOTTO Si scelgono le parti più resistenti e dure, come radici e cortecce, che si mettono in acqua fredda e si lasciano bollire per 5/10 minuti.

Si lascia riposare per dieci minuti e infine vengono filtrate le parti naturali con il loro liquido.

INFUSO Si utilizzano le sole parti tenere delle piante, come fiori e foglie, sulle quali viene versata dell'acqua bollente filtrando poi il liquido dopo 5/10 minuti.

TISANE • INFUSI • DECOTTI

TISANA Si utilizzano sia le parti tenere che quelle legnose delle piante, che poi vengono gettate in acqua già bollente, con un tempo di riposo massimo di 5 minuti.

Tisane, infusi e decotti, sebbene utilizzati per gli stessi scopi, presentano delle caratteristiche specifiche che riguardano la tipologia degli elementi naturali di cui si compongono e la modalità di preparazione.

Infuso al karkadè L'infuso al karkadè ha un'azione diuretica, è ricco di polifenoli, vitamina C e mucillagini che lo rendono indicato in caso di stipsi. Aiuta inoltre la digestione e contiene una glicoproteina che rallenta l'assorbimento dei carboidrati. Per prepararlo basterà lasciare in infusione circa 10-15gr di fiori di ibisco essiccati per 5/10 minuti in 1 litro d'acqua bollente.

L'infuso può essere dolcificato con miele ed essere gustato anche freddo.

Tisana di prezzemolo e limone Questa tisana unisce le proprietà benefiche del limone a quelle del prezzemolo. È ottima contro la ritenzione idrica, la cellulite e per riattivare la circolazione di piedi e gambe affaticati. Per prepararla riscaldate 1 litro d'acqua senza portarlo ad ebollizione, aggiungete un mazzo di prezzemolo fresco e lasciatelo in infusione per 10 minuti.

Spremete il limone intero e lasciate a riposo per 30 minuti per poi filtrare il tutto.

Tisana menta e liquirizia La liquirizia dona a questa tisana proprietà antivirali, antinfiammatorie e di contrasto al reflusso gastrico. Ha inoltre funzione lassativa e ipertensiva (è infatti sconsigliata in caso di pressione alta). La menta invece aiuta la digestione. Per la preparazione aggiungete 1 cucchiaino di foglie di menta essiccate oppure 5/6 foglie di menta fresca, 1 cucchiaino di radice di liquirizia e lasciate in infusione in 1/2 l di acqua ben calda.

Decotto di Tarassaco Le radici di Tarassaco contengono tarasserolo, steroli, vitamine, inulina e sali minerali: ecco perché il decotto è considerato uno dei rimedi naturali più efficaci per stimolare la funzionalità biliare, depurare fegato e reni e favorire la digestione. Per prepararlo versa un cucchiaio di radici essiccate (o una manciata di radici fresche ben lavate) in acqua.

Lascia sobbollire per almeno 10 minuti e fai riposare prima di bere.

Infuso di Rooibos Chiamato tè rosso, anche se in realtà non è un tè, il Roiboos è ottenuto dalle foglie di un arbusto Sudafricano. Non contiene caffeina ed è ricco di sostanze antiossidanti e minerali. Per preparare l'infuso lasciate le foglie in acqua bollente per circa 5 minuti.

In estate invece mettete le foglie in acqua e tenete in frigo per 5-6 ore. Può essere anche applicato per via topica sulla pelle che pizzica dopo una giornata al mare. www.salutare.info

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Alimentazione

Bevande vegetali… un focus sul riso!

Negli ultimi anni il mercato alimentare offre una varietà sempre più ampia di alternative vegetali al latte di mucca. a cura di: Dr.ssa Federica Noviello

Le bevande vegetali vengono chiamate, impropriamente, “latti vegetali” ma, oltre al colore (nel caso di alcune), non hanno niente in comune con il

tradizionale latte vaccino.

Infatti, sia il sapore che i valori nutrizionali sono totalmente differenti ma, nonostante ciò, rappresentano una valida

®

Bevanda vegetale UHT a base di Riso Italiano A BASSO CONTENUTO DI GRASSI

Indicato per: Dieta senza glutine Intolleranza alle proteine vaccine Dieta iposodica

alternativa al latte di mucca, al punto da essere quotidianamente preferite da circa 12 milioni di Italiani, con un tasso di crescita annuale sempre costante*.

Che rappresenti una scelta di gusto, di salute o etica, il consumatore ha la possibilità di acquistare bevande vegetali di tutti i tipi: a base di soia, avena, cocco, mandorla o riso.

Tra tutte, il “latte di riso” è l’alternativa più salutare in caso di intolleranze, allergie e differenti problematiche mediche, nello specifico:

della “colite” correlati al consumo di latte e latticini;

• intolleranza al lattosio: condizione che interessa circa il 75% della popolazione mondiale. Il motivo alla base di questa forma di intolleranza alimentare è che, dopo il sesto anno di vita circa, si riduce sensibilmente la produzione di lattasi, l’enzima che digerisce il lattosio (lo zucchero naturalmente presente nel latte) a livello intestinale, causando tutti i sintomi

Utile alla regolarizzazione della funzionalità intestinale, può essere utilizzata dagli sportivi come alternativa ai drink energetici per mantenere stabile l’idratazione corporea e le riserve energetiche durante lo sforzo fisico e può essere inserita nella colazione dei bambini.

Inoltre, grazie alla presenza del triptofano, favorisce il rilassamento e l’addormentamento.

• allergia al latte vaccino: condizione genetica per la quale il contatto con la caseina (proteina maggiormente rappresentata nel latte) scatena un fenomeno immunologico che potrebbe portare a crisi atopiche e persino allo shock anafilattico; • regime alimentare controllato: il consumo di “latte” di riso è indicato nei piani dietetici che impongono un controllo dell’introito proteico o lipidico.

* Da uno studio di CLAL.it aggiornato ad Agosto 2018

Naturalmente dolce

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La bevanda vegetale al riso è molto leggera e dal sapore naturalmente dolce, è ricca in carboidrati ed offre energia prontamente disponibile.

Essendo un prodotto naturalmente dolce, il “latte di riso” vede il suo utilizzo in cucina per la preparazione di torte e ricette varie, evitando l’utilizzo di zuccheri aggiunti.

Il contenuto di grassi è molto basso e quelli presenti sono grassi polinsaturi, dati dall’aggiunta di olio di riso o girasole, utilizzati per dare alla bevanda colore e consistenza simili a quelli del latte vaccino.

Per l’alta concentrazione di zuccheri naturali - rispetto ad altre bevande vegetali - il consumo della bevanda vegetale di riso dovrebbe essere moderato in regimi dietetici per il controllo del carico glicemico.

Ricade sulle bevande vegetali anche la scelta di coloro che hanno eliminato i prodotti di origine animale dalla loro alimentazione, adottando uno stile di vita vegan. A tal proposito, proponiamo una ricetta con “latte” di riso, totalmente priva di burro, zucchero raffinato ed uova, adatta alla colazione o ad una merenda golosa e sana.

TORTA DOUBLE-CHOCOLATE

Ingredienti: 200 g di farina farro/kamut/ tipo “0”; 150 g di zucchero mascobado; 2 cucchiai di cacao amaro; 1 bustina di lievito per dolci; 150 g di cioccolato fondente; 400 g di latte di riso; 40 g di olio di semi di girasole; una pera; un pizzico di sale.

Procedimento: 1. Accendere il forno statico a 180°.

2. Sciogliere il cioccolato con il latte di riso a bagnomaria o al microonde pochi secondi per volta. Quando diventa tiepido aggiungere l’olio.

3. Polverizzare lo zucchero (la variante mascobado può presentarsi grumosa e più umida del normale zucchero da tavola).

4. Setacciare insieme la farina ed il lievito, aggiungere il pizzico di sale, lo zucchero, il cacao amaro ed il composto di cioccolato fuso. Mescolare il tutto fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.

5. Sbucciare e tagliare la pera a cubetti, infarinarla leggermente ed aggiungerla all’impasto mescolando, in modo che i pezzetti si distribuiscano ovunque.

6. Versare l’impasto in una teglia da 26/28 cm di diametro.

7. Infornare la torta a 170° per circa 45/60 minuti. Fare la prova dello stecchino prima di sfornarla. Coprire con carta stagnola se dovesse cuocersi troppo in superficie.

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Pediatria

Novità in gastroenterologia pediatrica Malattie infiammatorie croniche intestinali e sensibilità al glutine non celiaca a cura di: Dr. Salvatore Guercio Nuzio Dirigente Medico ASL Salerno

Le MICI (rettocolite ulcerosa, malattia di Crohn, colite non classificata) sono malattie croniche con fasi di remissione e recidive. Ad oggi non esiste una “cura” definitiva, ma quello che possiamo fare è cercare di controllare la malattia evitando le ricadute.

La terapia delle MICI si basa su farmaci anti-infiammatori ed immunosoppressori.

Per la malattia di Crohn (MC) abbiamo a disposizione una terapia nutrizionale, valida alternativa alla terapia con i farmaci cortisonici. La terapia nutrizionale, detta nutrizione enterale esclusiva, è basata sulla somministrazione esclusiva di una formula polimerica (composta cioè da macromolecole alimentari) per un periodo variabile dalle 6 alle 8 settimane ed ha la stessa efficacia dei corticosteroidi nell’indurre la remissione nei pazienti con MC in fase attiva, con il vantaggio di ridurre gli effetti collaterali correlati all’uso dei corticosteroidi.

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La nutrizione enterale esclusiva è capace di modificare il microbiota intestinale e di esercitare un’azione modulante il sistema immunitario intestinale. Il suo principale limite è rappresentato dalla scarsa aderenza da parte dei pazienti, che non sempre sono in grado di assumere con piacere un’adeguata quantità di prodotto.

Fattori ambientali, quali abitudini alimentari e modificazioni dello stile di vita (l’incremento dell’igiene, la dieta, il consumo di alcol, il fumo), giocano un ruolo nell’innescare e sostenere il processo infiammatorio cronico tipico delle MICI in individui geneticamente predisposti. Una dieta ricca di grassi, carni rosse e carboidrati raffinati e povera di vegetali, frutta e pesce (la cosiddetta “western diet”) può avere un effetto diretto sul sistema immunitario dell’ospite e causare una modificazione della struttura e della funzione del microbiota intestinale (disbiosi).

Quest’ultima è in grado di scatenare e sostenere una condizione di infiammazione, attraverso la predominanza di

microrganismi pro-infiammatori e l’aumento della permeabilità intestinale (PI).

Anche la gliadina, antigene implicato nella malattia celiaca, agisce sulla PI aumentandola anche nei soggetti non celiaci. Sono dotati invece di attività antinfiammatoria gli eicosanoidi derivanti dagli acidi grassi poliinsaturi n-3 (n-3 PUFA). Il loro consumo, negli ultimi decenni, è notevolmente diminuito, mentre è aumentato quello di n-6 PUFA, dotati, al contrario di attività proinfiammatoria. La sensibilità al glutine non celiaca (Non Celiac Gluten Sensitivity – NCGS) è un’entità clinica recentemente “riscoperta”, caratterizzata da sintomi intestinali ed extra-intestinali legati all’ingestione di alimenti contenenti glutine, in soggetti in cui è stata esclusa la celiachia e l’allergia al grano.

La NCGS dunque non è caratterizzata dalla presenza di anticorpi autoimmuni, benché sia comunque probabile che siano coinvolti meccanismi immunologici legati al glutine o ad altre sostanze associate ad esso, come i cosiddetti FODMAPs (Fermentabili Oligo-, Di- e Mono-saccaridi e Polioli). Tali carboidrati, contenuti in molti alimenti, compreso il grano, possono essere poco assorbiti dal piccolo intestino e rapidamente fermentati dai batteri intestinali nell’ileo e nel colon prossimale provocando infiammazione intestinale.

Non avendo marker convalidati per la diagnosi di NCGS, la diagnosi deve essere clinica e rigorosa, per evitare diete inutili e soprattutto il pericolo che l’autodiagnosi di NCGS e l’autoprescrizione della dieta possano impedire la corretta diagnosi di celiachia.

PROMO SALUTE

Ciondolo Nok con gps e wifi Nok è un ciondolo pensato per la localizzazione in tempo reale dei malati di Alzheimer e anziani affetti da demenza senile.

Si tratta infatti di un vero e proprio dispositivo di localizzazione creato appositamente per le persone a rischio di smarrimento.

Ideale per i pazienti nelle prime fasi della malattia che vogliono continuare a condurre una vita quanto più possibile normale ed essere indipendenti negli spostamenti. Il ciondolo viene fornito con il dispositivo GPS completamente assemblato.

Globus RF Beauty Mini

Permetterà di conoscere la posizione dei propri cari in ogni momento senza limiti di distanza e stabilire delle zone di sicurezza, ricevendo una notifica quando chi indossa il ciondolo entra ed esce da queste. Una volta acquistato il cliente dovrà registrarsi semplicemente presso la piattaforma e attivare il dispositivo.

Il primo mese di servizio è gratuito successivamente il cliente potrà scegliere se usufruire del servizio mensile (€ 12,00) o annuale (€ 99,00).

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L'apparecchio a radiofrequenza per il viso Globus RF Beauty Mini è un dispositivo portatile per applicazioni estetiche e contro l'invecchiamento della pelle.

Grazie alla radiofrequenza, favorisce la compattezza della pelle e migliora la sintesi di nuovo collagene ed elastina. Allo stesso tempo grazie all'effetto termico, ha effetti positivi sulla microcircolazione e l'apporto di nutrienti e di ossigeno ai tessuti.

L'utilizzo di Globus Rf Beauty Mini è indicato nella riduzione delle rughe e nel ringiovanimento della pelle e del contorno occhi.

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Derma Roller con Micro Aghi Foligain

Comfortex CarRest è un supporto lombare-dorsale ideato per contrastare gli effetti negativi derivanti da posture scorrette assunte in auto. È stato progettato per fornire un appoggio confortevole durante la guida, principalmente per vetture con sedili avvolgenti, sportivi ma è altrettanto adatto a vetture con sedili convenzionali. È utile principalmente per le persone di statura media o dove è necessario un forte sostegno nella parte lombare della schiena. CarRest è stato sviluppato da Scanergo in collaborazione con un design svedese ed è fabbricato con un rivestimento di cotone resistente all’acqua, che lo rende impermeabile.

Il nastro di fissaggio aiuta a posizionarlo correttamente sullo schienale del sedile dell’auto.

Può essere regolato in due diverse altezze.

Questo dispositivo promette la stimolazione del cuoio capelluto e la crescita di capelli più spessi e sani.

58,00 €

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Il roller include 540 aghi sterili ultrafini indolori in titanio che rotolano sul cuoio capelluto e penetrano nello strato superficiale della pelle. La combinazione di aghi a linea incrociata e di aghi ultrafini assicura che questo processo non sia invasivo e aumenta l'assorbimento di prodotti e di sieri contro il diradamento dei capelli. L'uso del derma roller rimuove inoltre la pelle morta e ringiovanisce il cuoio capelluto, stimolando il processo naturale della guarigione cutanea e incoraggiando la produzione di collagene e la riproduzione cellulare.

Estrattore Slow Juicer Panasonic MJ-L500 Questo apparecchio permette di estrarre i principi nutritivi e gli enzimi anche dagli alimenti più delicati, mantenendo intatto tutto il sapore di frutta e verdura.

La particolarità della Slow Juicer è quella di essere dotata di un sistema di estrazione a bassa velocità.

Il risultato di questa lentissima rotazione - appena 45 giri al minuto - è che le preziose sostanze nutritive non vengono distrutte dal calore generato dalla frizione, come invece accade con gli spremitori tradizionali.

Recenti test condotti da Panasonic avrebbero rilevato come i livelli di vitamina C siano superiori fino al 100% nelle bevande prodotte con la Slow Juicer MJ-L500.

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Psicologia

Il disturbo bipolare e la musicoterapia a cura di: Dr.ssa Elisa Vesce, Co-terapeuta: Celeste di Biase

Il Disturbo bipolare oggi colpisce l'1,3% della popolazione. Consiste in un disturbo mentale che causa rapide ed estreme oscillazioni dell'energia, dell'umore e dell'andamento della persona.

Questo disturbo, normalmente, si rende manifesto durante l'adolescenza, ma ci sono anche casi in cui esso si manifesta durante l'infanzia o durante l'anzianità. La vita subisce una grande scossa nel momento in cui viene diagnosticata questa bipolarità in quanto comporta delle gravi conseguenze non solo a livello familiare, ma anche nell'ambito delle relazioni sociali, in ambito lavorativo ed ha effetti negativi sulla qualità della vita della persona in questione. Si definisce disturbo bipolare I (o psicosi maniaco-depressiva) un'indisposizione dell’umore caratterizzato dal susseguirsi di episodi depressivi maggiori, di episodi maniacali o misti e di periodi di relativo benessere. L’episodio depressivo maggiore riguarda un periodo circoscritto di tempo durante il quale l’umore è

persistentemente e gravemente depresso.

Analizzando i diversi sintomi vengono considerati diversi “cluster”, ovvero gli aspetti del disturbo. Come in ogni disturbo, anche questi hanno dei legami con dei fattori individuali tra i quali possiamo citare le condizioni fisiche, l'età e le condizioni sociali e culturali. Tra i principali aspetti del disturbo bipolare abbiamo: Cognitivo-percettivo: i disturbi sono legati alle prestazioni intellettuali, del pensiero, della percezione sensoriale. In questo caso l'individuo si sente confuso e in queste depressioni “psicotiche” si hanno pensieri deliranti, gravi sensi di colpa e purtroppo si giunge ad una rovina economica.

Affettivo-emotivo: il soggetto in questione è perennemente triste, disperato, si chiude in sé stesso e trascorre i suoi giorni in lacrime. Questo aspetto del disturbo bipolare si distingue per la presenza dell'anedonia cioè l'incapacità da parte del

soggetto di provare piacere. L'anedonia si presenta anche nei bambini ma in questo caso non si presenterà sottoforma di tristezza, ma di nervosismo e irritabilità.

Psicomotorio: dove vi è un rallentamento del pensiero e del fisico. L'individuo è inefficiente, trascorre i giorni nel letto, non si interessa alle relazioni sociali, non ha interesse verso la sua igiene personale e non parla con nessuno, neanche con i propri familiari.

Per i Disturbi Bipolari vi sono due modalità di intervento legate alla musicoterapia. La prima modalità viene definita “attiva”, si utilizzano gli strumenti musicali per lavorare sulle capacità del paziente di stabilire delle relazioni musicali con il musico-terapeuta.

Gli strumenti musicali, sempre tenendo conto delle varie patologie legate al disturbo, stimolano l'attività attraverso lo sfogo dell'eccessiva carica emotiva accumulata.

Importante è anche la realizzazione di un prodotto musicale condiviso attraverso un “dialogo musicale” tra il paziente e il musico-terapeuta, ciò è importante in quanto si ha uno stimolo dell'empatia, fondamentale per riequilibrare le emozioni del paziente.

Possono essere applicate anche delle tecniche che vengono definite “recettive”.

Queste trovano fondamento nell'ascolto di melodie e canzoni selezionate non solo dal musico-terapeuta, ma anche dal paziente. Qui l'obiettivo è valorizzare l'autostima, stimolare l'introspezione. Spesso le melodie e le canzoni vengono fatte scegliere al paziente per suscitare in lui delle emozioni che poi verranno amplificate attraverso un confronto emotivo e verbale con il musico-terapeuta o, in altri casi, con un gruppo di utenti.

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CONGRESSI, CONVEGNI, MANIFESTAZIONI per la Salute e il Benessere JESOLO (Ve)

SOCI (Ar)

FAENZA (Ra)

Fluo Run Festival Jesolo

Il respiro della terra

Sport e benessere

Festival del fitness 13 luglio 2019

Conferenze e spettacoli 12 • 14 luglio 2019

14 • 15 settembre 2019

Nata nel 2012 come corsa/camminata divertente di 5 km per promuovere la felicità e la salute psicofisica legata al movimento, con il tempo il format si è ampliato diventando un vero e proprio Festival del fitness e dello sport. Dal palco del Fluo Run Festival, coach esperti e qualificati si esibiranno, insieme a tutti i partecipanti, nelle più svariate discipline come Warm-up, Zumba, Functional training e Strong. Terminate le attività fitness partirà la Fluo Run, una vera e propria “fun race” di 5 Km che si svolge di sera, in un contesto ricco di gadget luminosi, per il centro turistico di Jesolo Beach. Conclude il Fitness day, un live set con musica dal vivo.

Il Respiro della Terra è un evento ideato e promosso dall’associazione “La Grande Via”. Molti gli appuntamenti previsti: relatori di importanza internazionale, giovani ideatori di startup e professori dall’Università di Bologna e di Firenze che interverranno portando le loro esperienze e i loro studi in campo agricolo.

Presenti anche i Coltivatori Custodi della Regione Toscana e altre associazioni di agricoltori consapevoli.

L’evento si terrà nella Mausolea (Loc. Case Sparse Fraz. Soci, Bibbiena), la fattoria storica dei monaci Camaldolesi che è sede dell’associazione. Sono previsti momenti di meditazione, movimento, yoga e degustazioni di cibi semplici e naturali.

Un evento, che si terrà alla Fiera di Faenza, che mette al centro l’importanza dell’attività sportiva, fondamentale per lo sviluppo di valori quali lo spirito di gruppo e la solidarietà, la tolleranza e la correttezza delle azioni, principi indispensabili per favorire un arricchimento della nostra esistenza. In fiera ci sarà la possibilità di incontrare le associazioni sportive del territorio e di provare tantissime discipline.

Completerà l'evento un’esposizione di prodotti per il benessere naturale per prendersi cura di sé in ogni momento. L'ingresso è gratuito, aperto a tutti, bambini e adulti, perché lo sport, se fatto con giudizio, fa bene ad ogni età.

Fiera

BOLOGNA

TORINO

Sana

Torino benessere

6 • 9 settembre 2019

20 • 22 settembre 2019

Sana è un salone internazionale dedicato ai professionisti del settore del biologico e del naturale. All'interno di un nuovo layout espositivo, che vedrà la manifestazione occupare i padiglioni di Bologna Fiere, si svilupperanno tre grandi settori. La prima, "Sana Food" è pensata per gli operatori, è l'area in cui esporranno i produttori di alimenti biologici e i distributori, dedicata alle aziende che a SANA desiderano prevalentemente incontrare operatori professionali – grande distribuzione, dettaglio specializzato, buyers. La seconda è dedicata alla cosmesi e alla cura del corpo (Sana Care & Beauty) e ha l’obiettivo primario di incontrare gli operatori professionali interessati a questi prodotti ed in particolar modo tutto il mondo dell’erboristeria, farmacia e parafarmacia. Infine ci sarà l’area “Sana market”, pensata per il consumatore, una grande area mercato nella quale i produttori di alimenti biologici, prodotti di cosmetica biologica e naturale e tutti gli espositori del Green Lifestyle (tecnologie e prodotti ecocompatibili, tessuti naturali, proposte alternative per l’abitazione ecologica, prodotti per il tempo libero e hobby) potranno vendere direttamente i loro prodotti, oltre che incontrare gli operatori professionali.

I professionisti del biologico potranno inoltre partecipare ai numerosi convegni e workshop che tratteranno i temi di maggiore attualità ed interesse per i settori coinvolti nella manifestazione.

A Torino Benessere sarà protagonista tutto quello che occorre alla salute naturale di corpo, mente e spirito. Dall’alimentazione biologica e vegetariana alla cosmesi certificata, dalle discipline per il corpo a quelle per la mente, dall’abbigliamento in fibre vegetali agli accessori ecologici ed ecocompatibili per la casa e la cura della persona.

La seconda edizione della manifestazione darà spazio a ognuno di questi ambiti, presentando un’offerta ricca di approfondimenti teorici e sperimentazioni pratiche, accompagnata dalla presentazione e vendita di prodotti e servizi con aziende provenienti da tutta Italia.

Salone internazionale dedicato ai professionisti del settore

EVENTI

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Estetica

Epilazione definitiva Metodo efficace per risolvere il problema dei peli superflui Le donne preferiscono avere una pelle liscia e delicata, e associano la presenza dei peli ad una poca cura di sé: le metodiche classicamente utilizzate per eliminare i peli non sono definitive, spesso sono dolorose e possono essere poco tollerate dalla pelle.

Ma anche gli uomini ad oggi preferiscono vedersi con poca peluria o addirittura senza: a volte per esigenze professionali ma più spesso per motivi estetici e di immagine. Nel caso maschile, la depilazione è vissuta con molta sofferenza perché la quantità di peli è generalmente maggiore rispetto ad una donna.

Ad oggi la soluzione ideale è l’epilazione definitiva che viene eseguita con strumenti esclusivi di ultima generazione.

L’epilazione definitiva praticata con laser con tecnologia Elos, ovvero combinazione di energia ottica (laser o pulsata) e corrente di radiofrequenza garantiscono risultati stabili nel tempo già a partire dalle prime sedute. Ovviamente questi laser non si trovano nei centri estetici ma sono di pertinenza medica specialistica e pertanto sono disponibili solo presso centri medici altamente specializzati.

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a cura di: dr. Ivan La Rusca Chirurgo plastico

L’epilazione con laser al diodo è ad oggi riconosciuta come la tecnologia più avanzata ed efficace per ottenere un'epilazione definitiva. Può essere impiegata sia su zone ampie del corpo che ridotte, ricche di peli, ottenendo effetti immediati con un numero di sedute limitato.

Il trattamento con laser al diodo Elos Plus è un superamento della luce pulsata, i componenti attivi sono appunto i diodi, ovvero dei semiconduttori che possono emettere, previa regolazione, raggi a diverse lunghezze d’onda.

Il calore generato dai diodi viene puntato sui follicoli piliferi e riesce a distruggerli alla radice.

Oggi l’estetica ricopre sicuramente un ruolo importante e la presenza di peli in eccesso o disposti in aree del corpo dove creano imbarazzo, è un disagio per le donne ma anche per gli uomini.

Questi macchinari uniscono potenza e velocità, ottenendo risultati duraturi e in minor numero di sedute rispetto alla luce pulsata.

Le caratteristiche positive dell’epilazione laser sono: stabilità del risultato, trattamento indolore e tasso di complicanze minimo. Potendosi applicare inoltre su qualsiasi area del corpo, può eliminare ogni tipologia di peli superflui, in sicurezza e in tempi programmabili. È una metodica che ottiene sempre la compliance del paziente perché non invasiva e risolutiva, e anche perché, grazie al rapporto di fiducia instaurato, ogni dubbio o perplessità può essere espresso e affrontato in fase di indagine.

I risultati migliori si ottengono sempre quando si utilizzano laser di ultima generazione adoperati da personale medico qualificato.

Cose da sapere su l’epilazione laser La prima cosa da tenere in considerazione è che i risultati non sono immediati: per arrivare all’eliminazione definitiva dei peli ci si dovrà sottoporre a diverse sedute. Il numero di trattamenti necessari dipenderà da diversi fattori, come ad esempio il colore della pelle e dei peli e l’area da depilare.

Prima e dopo le sedute è preferibile non esporsi ai raggi solari per mantenere il più possibile la pelle al suo aspetto naturale e per evitare arrossamenti e macchie. È necessario affidarsi ad un professionista che sappia valutare il tipo di trattamento più idoneo in base a fototipo e caratteristiche del pelo e che sia in grado di riconoscere eventuali patologie e lesioni cutanee.

Esistono alcuni farmaci, somministrati sia per via topica che per uso sistemico, che hanno un’azione fotosenzibilizzante, cioè la proprietà di rendere la cute più sensibile all’azione specifica nociva dei raggi UV della luce solare. L’utilizzo di questi farmaci è in alcuni casi sconsigliato nel caso dell’epilazione laser, è quindi bene discuterne col professionista a cui ci si affida prima di procedere con le sedute.

In caso di ricrescita dei peli tra una seduta e l'altra è consigliabile trattare la zona con la lametta, in modo da non eliminare il bulbo pilifero e non compromettere l’efficacia del laser.

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Ginecologia

Sesso sicuro anche per le over 50 Prevenzione contro le Infezioni sessualmente trasmesse (Ist)

a cura di: dr.ssa Fiammetta Trallo Specialista in Ginecologia e Ostetricia

Sono un vasto gruppo di malattie infettive che si contraggono e/o trasmettono prevalentemente per via sessuale e che colpiscono milioni di persone in tutto il mondo, prevalentemente dai 15 ai 49 anni, ovvero la popolazione più sessualmente attiva.

Proprio per questo, le campagne di sensibilizzazione e prevenzione delle Ist sono di fatto rivolte ai teenagers, ai giovani e agli adulti ma sono assolutamente carenti nella fascia di popolazione over 50 e anziana ancora sessualmente attiva che

ha, peraltro, una minore percezione del rischio HIV e delle altre Ist. In molti centri clinici IST Italiani, ad esempio, le nuove diagnosi di HIV incidono maggiormente in questa fascia trascurata della popolazione sessualmente attiva che molto spesso arriva alla diagnosi già con segni di infezione avanzata. Un dato preoccupante anche in considerazione dell’elevato beneficio dato allo stato attuale dal trattamento precoce delle persone con infezione da HIV che limita molto la diffusione del virus e cronicizza la malattia.

Oltre l’Hiv, negli over 50 il rischio di contrarre altre Ist oggi è un fenomeno in aumento in particolare nelle donne in menopausa in quanto, in questo periodo della vita, si tende meno a usare i contraccettivi di barriera.

Una delle principali ragioni è data dall’assenza del rischio di una gravidanza indesiderata, oltre alla mancanza di consapevolezza e sottostima del rischio di contrarre IST. In molti casi, le donne hanno timore di proporre l’uso del preservativo al proprio partner sia occasionale che abituale, ignorano l’alternativa del preservativo femminile e del dental dam ma ignorano anche che qualsiasi rapporto vaginale, anale e orale non protetto con un partner non monogamo è potenzialmente pericoloso per contrarre una IST. La sessualità in postmenopausa viene ancora vissuta come un tabù al punto che le donne, per vergogna, non si confidano

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con altre donne e non si confrontano nemmeno con il proprio medico rivolgendosi sempre più spesso a ricerche online su siti non scientificamente attendibili. A discolpa di ciò va sottolineata la scarsa attenzione da parte di tutta la classe medica alle problematiche della sessualità femminile postmenopausale.

La donna, rispetto all’uomo, ha una maggiore vulnerabilità biologica di acquisire Ist a tutte le età ed in particolare in fase menopausale.

La carenza di estrogeni crea una maggiore fragilità delle mucose intime dovuta alla scarsa lubrificazione e alla riduzione dell’elasticità dell’habitat vaginale. Nella maggior parte delle donne, il calo estrogenico comporta l’assottigliamento e la diminuzione della produzione di collagene nel tessuto connettivo della mucosa vaginale.

Anche la ridotta lubrificazione, per la riduzione del flusso sanguigno e della secrezione del fluido vaginale, fa la sua parte. La diminuzione dei lattobacilli vaginali e l’aumento del pH unitamente alla secchezza generano senso di prurito e/o bruciore frequente e predispongono sia a vaginiti che a cistiti.

La concomitanza di altre infezioni ricorrenti come la candida o l’herpes genitale (non necessariamente acquisite per via sessuale) possono, poi, contribuire a rendere le mucose genitali femminili ancora più recettive nei confronti delle altre Ist che si trasmettono prevalentemente per

ragione come i potenziali effetti collaterali fossero superiori ai benefici della terapia.

E comunque la Tos ancora oggi non può essere utilizzata da donne che hanno avuto tumori ormonodipendenti, cancro al seno in testa, per le quali tuttavia la compromissione della funzionalità vaginale è di gran lunga peggiorata anche dalle terapie adiuvanti post chemioterapia. Per chi può e vuole assumerla, la Tos non viene prescritta per più di qualche anno con il risultato di postecipare nel tempo i disagi alla sessualità generati dalla carenza ormonale.

Per ritrovare o mantenere negli anni il benessere intimo e sessuale la donna odierna preferisce rivolgersi sempre più alle terapie laser CO2 per il ringiovanimento vaginale.

Queste metodiche sono altamente risolutive, prive di effetti collaterali immediati o tardivi e consentono in poche sedute di ristabilire le condizioni della mucosa vaginale tipiche dell’età fertile, migliorando anche la funzione della vescica e l'estetica delle parti intime. Si eseguono in ambulatorio, sono indolori e prive di effetti collaterali.

Le IST si trasmettono con qualsiasi rapporto sessuale (vaginale, anale, orale) non protetto, attraverso il contatto con liquidi organici infetti (sperma, secrezioni vaginali, sangue).

E non solo. Anche con trasfusioni, contatto con ferite, scambio di siringhe, tatuaggi, piercing o con i trapianti. via sessuale come Sifilide, Hiv ed Epatiti.

Paradossalmente, in un periodo della vita in cui mediamente la frequenza dei rapporti sessuali tende a calare, il rischio di contrarre una Ist aumenta in primis per una maggiore predisposizione fisiologica ad acquisire infezioni tramite rapporti sessuali non protetti dai contraccettivi di barriera: condom , femidon, dental dam.

Fino a qualche decade fa la menopausa di fatto coincideva anche con una drastica diminuzione della sessualità, per le difficoltà oggettive ad avere una vita sessuale soddisfacente con importanti ricadute sulla qualità della vita di coppia.

IST per poi trasmetterle alle loro compagne/mogli monogame, loro malgrado.

L’avvento della terapia ormonale sostitutiva (Tos) aveva migliorato la qualità sessuale delle donne in menopausa fino a quando lo studio WHI ha evidenziato a torto o

Lo scenario futuro è che la donna odierna che affronta la menopausa, essendo più consapevole di avere valide terapie mediche ormonali e non ed anche tecnologiche all’avanguardia come i laser, ha un approccio psicologico migliore a questa fase naturale della vita da sempre penalizzante in molti aspetti, quello sessuale in primis. Questa consapevolezza, unitamente ai cambiamenti socio-culturali attuali, fa sì che la 50enne odierna riesce, rispetto a qualche decade fa, sempre più a rimettersi sessualmente in gioco con il proprio partner o con nuovi compagni dopo una separazione o una vedovanza. La classe medica e soprattutto i ginecologi devono tener conto di questo scenario e dedicare maggiore attenzione alla sessualità della donna in postmenopausa non solo per migliorarla ma anche, e soprattutto, per informare le donne dei potenziali rischi di aquisizione Ist se non vengono messe in pratica le regole del safer sex.

Da sempre gli uomini hanno cercato, in questa fase della vita delle loro compagne/ mogli, altre esperienze sessuali e spesso con diverse donne. Questo tipo di promiscuità sessuale maschile ha da sempre, quindi, aumentato il rischio di contrarre www.salutare.info

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EMOZIONI

Le emozioni che hai provato, che non sai di aver provato, e quelle che non proverai mai

CAPIRE TU NON PUOI. T Le emozioni esercitano una forza incredibilmente potente sul comportamento umano. Le emozioni forti possono causare azioni che normalmente non si eseguirebbero.

Ma che cosa sono esattamente le emozioni?

Matutolypea Avete presente l'espressione "alzarsi con la luna storta"?

A volte il cattivo umore non ha una causa ben specifica o almeno a noi non appare chiara la ragione, semplicemente ci sorprende già da quando apriamo gli occhi al mattino. Per descrivere questa forma di disagio, che accompagna alcune delle nostre giornate ancor prima di mettere piedi fuori dal letto, esiste una parola: matutolypea.

L'origine del termine è incerto ma pare possa derivare dall'unione tra l’espressione latina "Mater Matuta", che indicava la dea dell'alba per gli antichi romani, e la parola greca "lype" che si può tradurre come "avvilimento".

Schadenfreude Il termine, seppure venga ormai utilizzato in diverse lingue, è di origine tedesca e deriva dall'unione tra la parola schade che significa "danni" e il termine freude che può essere tradotto con “gioia”.

Si tratta di quel brivido di eccitazione e piacere che proviamo per le disgrazie altrui.

Un'emozione che spesso cerchiamo di rifuggire, ma che in alcuni casi inevitabilmente ci sorprende.

Schadenfreude ha attirato l'attenzione di studiosi e psicologi che però assolvono chi si limita a ridere per una piccola gaffe altrui o a compiacersi per l'insuccesso di qualcuno che ci ha fatto un torto. Se questa sensazione però ci accompagna continuamente potrebbe essere segno di scarsa autostima e frustrazione.

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La meraviglia è quell'emozione che ci lascia a bocca aperta davanti a qualcosa di nuovo. Ci accompagna soprattutto durante la nostra infanzia, quando tutto ci appare magico e come una nuova avventura.

Conservare gli occhi dei bambini e ritrovare la capacità di meravigliarsi per le piccole cose della vita per molti è il segreto per vivere felici.

Meraviglia

Lucio Battisti

TU CHIAMALE, SE VUOI, EMOZIONI Mudita Mudita è un'espressione che ha origine nella filosofia Buddhista ed è l'esatto opposto di schadenfreude.

Significa infatti godere del benessere altrui ed è una delle brahmavihārā o "incommensurabili" o "dimore divine".

Si tratta di una gioia autentica, libera da invidia, che ci investe soprattutto quando i nostri cari sono felici: pensiamo a un genitore che non può fare a meno di gioire dei successi dei propri figli, verso i quali prova amore incondizionato.

Invidia Potrebbe essere confusa con la gelosia, ma l'invidia è in realtà l'emozione che si origina dal desiderio per qualcosa che gli altri hanno e noi no. Un successo lavorativo, una carriera scolastica brillante, solidità economica, famiglia: sono tante le cose che potremmo invidiare a chi ci circonda. Possiamo però riuscire a trasformare

questa emozione negativa, che ci fa provare risentimento nei confronti di chi percepiamo come simile a noi, ma che è riuscito ad ottenere di più. Questo avviene quando l'invidia fa scattare lo spirito di competizione e la tendenza all'emulazione che ci spinge a migliorarci per raggiungere i nostri obiettivi.

La gelosia è la paura di perdere qualcuno o qualcosa a cui teniamo molto a causa di qualcun altro.

Si tratta di un sentimento tra i più comuni e affascinanti, che ha ispirato poeti e scrittori.

C'è chi sostiene che rappresenti l'altra faccia dell'amore e che non possa non insorgere quando si provano sentimenti forti. Attenzione però: quando diviene ossessione o causa di comportamenti violenti e aggressivi, meglio chiedere aiuto per riuscire a gestirla e a trasformarla da emozione distruttiva a costruttiva.

Gelosia

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Dermatologia

L’acne degli adolescenti Può presentarsi con pelle grassa, papule, pustole, noduli, cisti o comedoni a cura di: dr. Antonio Del Sorbo Dermatologo - www.ildermatologorisponde.it

L’adolescenza è l’età dei grandi cambiamenti.

Arriva all’improvviso e in poco tempo stravolge tutto, sotto ogni punto di vista: ormonale, estetico, emozionale e relazionale. E in un momento di transizione già di per sé così delicato e turbolento, spesso ci si mette anche l’acne.

L’acne è una patologia infiammatoria dell’unità pilosebacea e si può manifestare in qualsiasi fascia d’età, dal neonato all’adulto. Essendo più frequente tra gli adolescenti viene spesso ricordata con espressioni popolari come “acne giovanile” o “sfogo di gioventù”.

Sulla cute dell’adolescente possono presentarsi svariate manifestazioni cutanee (papule, pustole, noduli, cisti, comedoni) dando luogo ad altrettante varianti cliniche (acne comedonica, acne papulopustolosa, acne nodulocistica). Esse possono a volte ripresentarsi per diversi mesi nonostante le visite mediche e le terapie

appropriate. Le aree maggiormente interessate sono il viso e il tronco, i distretti cutanei più seborroici. La cute dell’adolescente con acne si presenta untuosa e lucida soprattutto a livello del naso. Anche i capelli appaiono untuosi e hanno un caratteristico odore rancido.

La seborrea si associa a ipercheratosi follicolare, mentre il Cutibacterium acnes, un gram positivo ospite abituale presente sulla pelle di tutti, libera dal sebo in eccesso acidi grassi liberi ad azione irritante che alimentano l’infiammazione. La maggior parte dei farmaci vanno a interrompere questo circolo vizioso. Cutibacterium acnes è un batterio commensale normalmente presente su cute seborroica, aggregato in colonie protette da un biofilm gelatinoso. Secerne enzimi lipolitici, acidi grassi irritanti, citochine e tossine proinfiammatorie che contribuiscono alla flogosi cutanea.

Nelle adolescenti l’acne può a volte associarsi a momentanei squilibri ormonali (es. iperandrogenismo) da approfondire con appositi esami (ecografia ovarica, dosaggio ormonale) e una visita endocrinologica.

La terapia dell’acne prevede l’uso di farmaci per uso topico (nelle forme lievi) e sistemico (nelle forme moderate e gravi) a

seconda della variante clinica. Nella genesi dell’acne intervengono diversi altri fattori come quelli genetici (es. famiglie con acne), ormonali (es. ovaio policistico) ed emozionali. Infatti la parola emozione deriva dal latino: “ex- movere” che significa letteralmente “buttare fuori”.

Per indicare la componente emozionale viene spesso utilizzato il termine “stress”, espressione corretta ma un po’ generica, anche perché siamo tutti più o meno sottoposti a stress ogni giorno, eppure non sviluppiamo manifestazioni cutanee, tranne che in situazioni davvero eccezionali.

Se lo stress quotidiano fosse realmente la causa delle problematiche cutanee, ne saremmo affetti tutti, nessuno escluso.

Saremmo tutti un atlante vivente di dermatologia. Ma un conto è la vita frenetica di tutti i giorni, alla quale in qualche modo riusciamo ad adattarci, e ben altra cosa sono quei cambiamenti cruciali della nostra vita in grado di mobilitare in via riflessa fiumi di citochine, neurormoni e neurotrasmettitori, che possono agire sugli organi del corpo umano che possiedono i recettori per tali segnali. E le cellule della pelle (cheratinociti, sebociti, melanociti, fibroblasti) contengono miliardi di recettori per tali molecole.

Questo stretto legame tra emozioni e pelle lo possiamo osservare facilmente: basti pensare all’arrossire quando siamo in imbarazzo, al pallore cutaneo e al sudare “freddo” di fronte a uno spavento improvviso o alla pelle d’oca quando riascoltiamo una vecchia canzone.

Situazioni più dirompenti come l’ingresso in un nuovo contesto sociale (nuova scuola, nuova comitiva) possono quindi mobilitare fiumi di neurormoni e neurotrasmettitori in un’età di transizione continuamente in balìa di nuove relazioni e nuove opportunità, ma anche di nuove minacce e nuove vulnerabilità.

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Odontoiatria

I consigli per una corretta igiene orale a cura di: dr. Nicolay Vaiano Odontoiatra www.odontoanest.it - Numero Verde 800 912 959

Quando l’igiene orale viene trascurata c’è il rischio che i batteri possano diffondersi dalla bocca a tutto il corpo ed essere causa di complicazioni come diabete, malattie cardiovascolari e complicanze in gravidanza.

La prevenzione è perciò la scelta migliore. È importante programmare visite di controllo periodiche con la frequenza consigliata dal dentista, in base al personale indicatore di rischio di contrarre patologie del cavo orale.

Si consiglia inoltre di assumere frutta e verdura, per fare il pieno di vitamina C ed antiossidanti utili per le gengive. La prevenzione passa però prima di tutto da una corretta igiene del cavo orale che va eseguita quotidianamente con strumenti specifici, come spazzolino, scovolino e filo interdentale.

Spazzolino

È preferibile utilizzarne uno con setole sintetiche, né troppo dure né eccessivamente morbide, con punte arrotondate e testa piuttosto piccola. Lo spazzolino va inoltre sostituito ogni 2/3 mesi circa e anche dopo influenza/raffreddore.

Vediamo come utilizzarlo nel modo corretto:

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❶ Posizionare le setole a 45° lungo il bordo gengivale, assicurandosi che siano in contatto sia con la superficie dei denti, sia con il bordo gengivale. ❷ Spazzolare senza esercitare eccessiva pressione la parte esterna di tutti i denti, 2-3 denti alla volta, dalla gengiva verso il dente. Il movimento deve essere vibratorio, indietro, avanti e ondulatorio.

Con piccoli movimenti rotatori spazzolare ciascun dente, dal colletto alla corona, procedendo dai molari verso gli incisivi e iniziando dall’arcata superiore. ❸ Effettuare lo spazzolamento anche sulle superfici interne, mantenendo l’inclinazione sempre a 45° tra dente e bordo gengivale. ❹ Inclinare verticalmente lo spazzolino, passando più volte sui denti anteriori e bordo gengivale con movimento ascendente e discendente. Quindi spazzolare la superficie esterna ed interna dei denti, dall’alto verso il basso e viceversa, fin sopra il bordo gengivale. ❺ Posizionare lo spazzolino sulla superficie di morsicatura dei denti, con delicati movimenti avanti ed indietro. Terminare con la pulizia della lingua, con apposito raschietto o con lo spazzolino, dalla parte posteriore a quella anteriore.

La salute del nostro corpo parte da denti e gengive e averne cura ogni giorno significa preservare l’intero organismo.

Scovolino

Lo scovolino andrebbe utilizzato prima dello spazzolino, per rimuovere residui di cibo e placca fra dente e dente. È importante usarlo una volta al giorno, possibilmente dopo cena.

Ecco come utilizzarlo: ❶ Inserire lo scovolino nello spazio interdentale con una leggera pressione, posizionandolo con una piccola inclinazione dal basso verso l’alto per l’arcata inferiore e dall’alto verso il basso per quella superiore ❷ Compiere delicati e ripetuti movimenti orizzontali, evitando di fare uscire lo scovolino nello spazio interdentale.

Filo interdentale

Il filo interdentale consente di rimuovere la placca anche nei punti di contatto del dente, dove lo spazzolino non può arrivare. Utile in caso di spazi interdentali molto stretti, dove anche lo scovolino passa con difficoltà. Per usarlo nel modo corretto basta tagliare un pezzetto di filo di circa 2,5-5 cm. Avvolgere le estremità attorno al dito medio di ciascuna mano e poi afferrare il filo con pollici ed indici tenendolo ben teso. Procedere muovendo delicatamente il filo tra i denti, a zig zag.

Far passare bene il filo interdentale lungo tutto il contorno del dente, utilizzando ogni volta un pezzetto pulito. Far scorrere con movimento ascendente e discendente il filo contro la superficie del dente e sotto il bordo gengivale.

Giornata mondiale del bacio Il World Kiss Day, la Giornata Mondiale del Bacio, è una festa nata in Gran Bretagna nel 1990, ma che si è presto diffusa in tutto il mondo con l’obiettivo di ricordare quanto può essere importante un bacio.

Espressione di amore, passione, amicizia e celebrato da artisti, film e libri, non tutti sanno che il bacio ha anche implicazioni positive per la nostra salute.

Aiuta infatti a contrastare mal di testa e dolori mestruali e regola la pressione sanguigna con la sua azione vasodilatatrice. I dentisti sostengono inoltre che la saliva prodotta dal bacio sarebbe in grado di lavare la placca dai denti e ridurre le carie.

Durante il bacio si producono poi serotonina, dopamina e ossitocina, ormoni che regalano una sensazione di benessere e ci

fanno sentire più felici. Col bacio si consumano poi dalle 8 alle 16 calorie, si tonificano i muscoli del collo e della mascella e si accresce l’autostima. Il consiglio degli esperti è quindi chiaro: baciatevi di più e più spesso!

Spazio dedicato alla segnalazione di campagne d'informazione sociale, di prevenzione per rendere visibili tutte le iniziative volte a migliorare gli stili di vita.

Segnalate le campagne a: sociale@salutare.info

INFORMAZIONE SOCIALE

6 luglio 2019

26 luglio 2019

Giornata mondiale dell’epatite La data che celebra la Giornata mondiale dell'epatite è stata fissata in onore al dott.

Baruch Samuel Blumberg, nato il 28 luglio del 1928 ed insignito, nel 1976, del premio Nobel per la medicina e la fisiologia per le scoperte concernenti il virus dell’epatite B e i lavori per lo sviluppo del primo vaccino antiepatite B. L’epatite A, oltre ad avere una modalità di trasmissione diversa dalle altre (la trasmissione avviene per via oro-fecale), non cronicizza mai.

Al contrario, i virus delle epatiti B e C, si trasmettono attraverso liquidi biologici, quali sangue e suoi derivati, sperma e liquidi vaginali infetti e anche da madre infetta al bambino al momento del parto.

Inoltre, le epatiti B e C tendono a cronicizzare e a provocare nel tempo cirrosi e tumore epatico e sono pertanto considerate una minaccia per la salute pubblica.

L’obiettivo è di ridurre, entro il 2030, del 90% le nuove infezioni e del 65% la mortalità. Attualmente esistono vaccini contro l’epatite B e farmaci efficaci per curare l’epatite C. L’eliminazione dell’epatite virale è pertanto un obiettivo realizzabile.

13 agosto 2019

Giornata mondiale dei mancini È stata istituita ufficialmente dal club Lefthanders International nel 1992, ma la stessa data era stata una ricorrenza legata al mancinismo sin dal 1973. L’obiettivo della giornata è quello di diffondere la conoscenza della lateralizzazione meno diffusa tra la popolazione e le sue implicazioni, sia positive che inconvenienti, legate alla vita quotidiana.

Sono fortunatamente ormai ben lontani i tempi in cui si cercava di correggere quello che veniva percepito come un “difetto” a cui dover porre rimedio. I mancini così si prendono la loro rivincita e alcuni eventi correlati alla giornata diffondono la conoscenza di utensili e strumenti progettati appositamente per loro, con molta attenzione per quelli per bambini. Non è ancora ben chiaro il motivo che rende una persona mancina.

Studi scientifici lo attribuiscono all’emisfero destro del cervello, che nei mancini rappresenta la parte dominante, specializzata nell’elaborazione visiva e nella percezione delle immagini, nella loro organizzazione spaziale e nell’interpretazione emotiva.

26 agosto 2019

Giornata mondiale del cane La giornata mondiale del cane è l’occasione per celebrare il miglior amico dell’uomo. Una vita con un cane infatti è una vita migliore, vissuta al fianco di un compagno fedele che ci regala amore, ci aiuta a combattere la solitudine e diventa un membro delle nostre famiglie a tutti gli effetti.

I ricercatori canadesi dell’Università di Vittoria hanno affermato che chi possiede un cane spende 300 minuti a settimana del proprio tempo all’aperto, contro i soli 168 di coloro che vivono senza un animale domestico, ricevendo benefici sia dal punto di vista fisico che dell’umore. I bambini che vivono con un animale da compagnia poi, secondo gli studiosi, otterrebbero da questa relazione una serie di benefici psicologici e fisici: dalla riduzione della possibilità dello sviluppo di allergie fino a una maggiore responsabilizzazione e capacità di socializzazione.

La giornata è anche un’occasione per riflettere sui temi dell’abbandono e del maltrattamento: troppo spesso ancora infatti i nostri amici a 4 zampe subiscono ogni tipo di angheria a causa degli umani che invece dovrebbero proteggerli e amarli. www.salutare.info

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Ortopedia

Protesi anca e ginocchio mini-invasiva:

Meno danni ai tessuti, recupero più rapido a cura di: Dr. Pierpaolo Santoro Chirurgo Ortopedico

Grazie alle nuove tecniche, purtroppo ancora praticate in pochi centri, anche il paziente più giovane può svolgere una vita normale e senza troppe limitazioni .

Con l’aumento dell’età media della popolazione, le attività che un tempo si svolgevano fino a 70-75 anni, ora si arriva a compierle fino agli 85 anni circa. Purtroppo, fra i 60 e gli 85 anni, più dell’80% delle persone finisce per soffrire di patologie legate all’artrosi, principalmente di anca e ginocchio e a seguire di spalla.

Le limitazioni che l’artrosi comporta vanno dalla difficoltà nel fare lunghe passeggiate nei gradi iniziali, fino ad arrivare ad avere problemi importanti nel sedersi, fare pochi passi e spesso anche a dormire sereni a letto.

Nei gradi iniziali questa patologia si può affrontare con una terapia farmacologica e a base di integratori, in modo da alleviare il dolore e donare un beneficio momentaneo (es. ®SIBEN- ®PREVALGO PLUS), abbinando i farmaci ad una sana attività muscolare utilizzando la bicicletta o facendo delle passeggiate.

Quando invece l’artrosi diventa molto più aggressiva, diventa necessario l’intervento chirurgico di sostituzione con protesi articolare. Questo tipo di intervento è sempre stato visto da parte del paziente con molta paura, soprattutto per i possibili rischi post-operatori e per la lunga fisioterapia a cui doveva sottoporsi.

Da 5-6 anni, grazie all’utilizzo di protesi più anatomiche, quindi più vicine alla conformazione dell’articolazione di anca e ginocchio, e con accessi chirurgici chiamati mini-invasivi, cioè che non vanno a tagliare muscoli o a danneggiare strutture del corpo importanti, si riesce ad eseguire l’intervento di protesi in maniera più naturale, con minor perdita di sangue e un recupero post-operatorio molto più rapido.

L’accesso anteriore all’anca prevede l’inserimento della protesi senza intaccare nessun muscolo, con riduzione degli episodi di

ANTERIORE

MINI-MIDVASTUS STANDARD POSTERIORE TRADIZIONALE

ANTERIORE TRADIZIONALE

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lussazione pari allo 0,5%, e la possibilità di camminare già la sera dell’intervento stesso. La degenza in ospedale si aggira intorno ai 3-4 giorni e non c’è necessità di svolgere fisioterapia, né di utilizzare strumenti a letto o sul WC per evitare danni alla protesi. Circa il 50% delle persone a 2 mesi dall’intervento dimentica di avere una protesi e torna a svolgere tutte le attività lavorative, mentre il restante 50% nell’arco di 6 mesi circa dichiara di essersi dimenticato di avere una protesi metallica.

Per quanto riguarda la protesi di ginocchio, l’accesso “MidVastus” o “Sub-Vastus” prevede l’apertura del ginocchio senza tagliare il tendine, ma soltanto spostando il muscolo di lato, con una rapida flessione del ginocchio che arriva a 90° già la sera dell’intervento. L’assenza di drenaggi permette una riduzione del sanguinamento, evitando quindi trasfusioni ematiche, così come il rischio di infezione.

Grazie a queste tecniche chiamate mini-invasive, anche il paziente più giovane può svolgere una vita molto più normale, senza avere limitazioni nello svolgimento dell’attività sportiva o sessuale.

Il forte supporto di nutraceutici alimentari, sia nel pre che nel post operatorio (es. ®MIOVEN-®NOVASID), ha dato buoni risultati durante il recupero, permettendo di diminuire l’uso di antinfiammatori tradizionali che nel lungo periodo possono risultare dannosi, e agendo come rinvigorenti di muscoli e ossa che avvolgono le protesi articolari inserite.

In Italia negli ultimi anni i centri e i chirurghi che eseguono questo tipo di intervento sono in aumento, rimanendo purtroppo ancora una piccola fetta rispetto alla stragrande maggioranza di quelli che eseguono interventi di protesi tradizionale.

La mancanza di supporto di strumenti da parte di cliniche e ospedali e la lunga curva di apprendimento da parte del chirurgo fanno desistere spesso dall’utilizzo di tali tecniche, a favore di quelle “tradizionali” che, anche se danno ottimi risultati, fanno spesso diventare l’intervento di protesi un lento calvario che può durare anche un anno.

Protesi con accesso mini-invasivo Non conta il taglio della pelle, che può comunque risultare di lunghezza “tradizionale”, quanto il non tagliare i muscoli che si trovano al di sotto.

La vera mini-invasività consiste nel far dimenticare al più presto la protesi al paziente e far sentire tutti i muscoli ancora funzionanti.

Il dr. Pierpaolo Santoro svolge la propria attività chirurgica presso la Nuova Clinica S. Rita a Benevento, dove pratica circa 130 interventi annuali di protesi mini-invasiva di anca ginocchio e spalla, oltre ad interventi mini-invasivi artroscopici.

La clinica S. Rita in Benevento risulta una fra le poche strutture in Campania dove poter svolgere questo tipo di intervento. www.oropedicosantoro.it ppaolosantoro@gmail.com

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Salute

Antibiotico-resistenza

Minaccia per la salute globale a cura di: Prof. Giulio Tarro Primario emerito dell’Azienda Ospedaliera “D. Cotugno”, Napoli Chairman della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera, WABT – UNESCO, Parigi Presidente della Fondazione Teresa & Luigi de Beaumont Bonelli per le ricerche sul cancro

Il Presidente della Società Americana di Microbiologia (ASM), Susan Sharp, Ph.D., si è unito ai leader mondiali in occasione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York il 21 settembre 2016 in un incontro storico che ha concentrato l'impegno per la lotta contro la resistenza agli antimicrobici (AMR).

Era la quarta volta nella storia delle Nazioni Unite che un argomento di salute veniva discusso in occasione dell'Assemblea Generale (dopo i casi HIV, malattie non trasmissibili ed Ebola).

L’AMR è diventata una delle evidenti minacce per la salute globale e una crescente preoccupazione per gli specialisti sanitari. In tutto il mondo, molte infezioni comuni stanno infatti diventando resistenti ai

Molte infezioni comuni stanno diventando resistenti ai farmaci usati per curarle farmaci antimicrobici usati per curarle, con conseguente aumento della mortalità.

Inoltre, non ci sono abbastanza nuovi antibiotici in fase di sviluppo per sostituire quelli più vecchi e inefficaci.

L’ASM ha stabilito l’AMR come priorità principale e sta sostenendo un concertato approccio multi-settoriale per combattere questo problema. Una lettera dell’ASM è stata emessa per l'ambasciatore degli Stati

Uniti alle Nazioni Unite con la raccomandazione chiave per sostenere il piano d'azione delle Nazioni Unite più forte possibile contro la resistenza antimicrobica.

Queste le linee direttive per combattere la resistenza anti-microbica: ● impiego appropriato degli antibiotici, promuovendone la riduzione dell’abuso e il prolungamento dell’uso; ● promozione di terapie innovative per i ceppi resistenti; ● nuovi test diagnostici per evitare la somministrazione inutile di antibiotici, individuando il preciso tipo d’infezione virale o batterica e di conseguenza gli antibiotici più adatti a eradicarla, limitando quindi la comparsa di ceppi resistenti.

Un altro problema da affrontare è quello degli antibiotici utilizzati per l’allevamento degli animali da produzione alimentare che è stato associato alla comparsa di ceppi resistenti (batteri di escherichia coli, salmonella, campylobacter, enterococcus).

Studi sia americani che europei suggeriscono infatti che questi batteri resistenti possano causare infezioni nell’uomo che non rispondono agli antibiotici comunemente prescritti. Nel settore agricolo quindi si rendono oggi necessarie restrizioni sull’uso di antibiotici che non abbiano un fine terapeutico.

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Il caso Candida Auris Desta preoccupazione negli Stati Uniti la diffusione della Candida Auris, un fungo isolato per la prima volta nel 2009 in Giappone, particolarmente resistente ai farmaci e con un tasso di mortalità che varia tra il 30% e il 75%.

Il The New York Times ha dedicato una serie di approfondimenti a questo fungo, descritto come capace di uccidere nel giro di 90 giorni. L'anno scorso, secondo quanto riportato dal quotidiano Usa, un uomo anziano venne ricoverato al Mount Sinai Hospital a New York, per essere sottoposto a un intervento all'addome.

Un esame del sangue rivelò che l'uomo, che morì dopo 90 giorni in ospedale, era stato proprio colpito dalla Candida auris.

I test dimostrarono che il fungo era presente ovunque nella stanza del paziente, tanto che l’ospedale sarebbe stato costretto a staccare alcune mattonelle del soffitto e del pavimento per eliminarlo. È bene però non cedere agli allarmismi e specificare che questo tipo di fungo può essere sì letale, ma per lo più nelle persone già immunocompromesse.

Resistente ai più comuni farmaci contro i funghi - gli antimicotici - Candida auris è oggi "curabile", secondo le linee guida emanate già lo scorso anno, attraverso la somministrazione di echinocandine - una nuova classe di farmaci - o con un mix di antimicotici ad alte dosi.

a cura di: Chiara Carbone

Protocollo 2019 sulla sorveglianza nazionale in Italia Nel 2017 il Ministero della Salute ha pubblicato il Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) 2017-2020, fissando il percorso che le istituzioni nazionali, regionali e locali, devono compiere per un miglior controllo della resistenza agli antibiotici nei prossimi anni, e sottolineando l’importanza della sorveglianza, allo scopo di disporre di dati validi e rappresentativi per monitorare le resistenze nel tempo.

Come primo passo per rafforzare la sorveglianza nazionale dell’antimicrobico-resistenza, migliorandone la performance e la copertura territoriale, il 18 gennaio 2019 il ministero della Salute ha emesso la circolare “Sistema nazionale di sorveglianza sentinella dell'antibiotico-resistenza (AR-ISS) - Protocollo 2019”, cha aggiorna il protocollo della sorveglianza AR-ISS, attiva dal 2001 con il coordinamento dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS).

AR-ISS si serve di una rete di laboratori ospedalieri di microbiologia, i quali, su base annuale, inviano i dati di sensibilità agli antibiotici (ottenuti nella routine di laboratorio) per alcuni patogeni, rilevanti dal punto di vista epidemiologico e clinico, al Laboratorio nazionale di riferimento presso l’ISS. I dati della sorveglianza confluiscono, come dati rappresentativi dell’Italia, nella sorveglianza europea EARS-Net (European Antimicrobial Resistance Surveillance Network), e poiché nel corso del 2018 l’Italia si è candidata alla partecipazione al sistema di sorveglianza dell’antibiotico-resistenza GLASS organizzato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, già dal 2019 i dati della rete AR-ISS potrebbero confluire anche in quest’altra rete internazionale.

Il nuovo protocollo, che verrà aggiornato annualmente, si focalizza sugli obiettivi, i metodi e le modalità di rilevazione dei dati del sistema di sorveglianza AR-ISS e include anche un documento che esplicita il set di requisiti minimi che i laboratori partecipanti alla sorveglianza devono possedere, allo scopo di definire gli standard minimi di qualità per i laboratori diagnostici che forniscono dati alla sorveglianza.

L’allarme di Farmindustria Nei mesi scorsi anche Farmindustria ha lanciato l’allarme sull'emergenza ormai globale legata alla resistenza agli antibiotici. Secondo i dati diffusi sarebbero 450 mila i decessi da Amr previsti in Italia entro il 2050, per un costo per il nostro Servizio Sanitario pari a 13 miliardi di dollari.

Il totale di morti previsti nei 33 Paesi Ocse entro il 2050 è invece di 2,4 milioni.

L'Italia è già oggi al primo posto tra i paesi Ocse per mortalità, con 10.780 decessi l'anno a causa di infezioni da uno degli otto batteri ormai resistenti ai farmaci antibiotici. L'impatto economico della Amr, secondo Farmindustria, potrebbe avere, sempre entro il 2050, ripercussioni più pesanti della crisi finanziaria 2008. www.salutare.info

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Terapia

Cara rabbia ora ti vedo!

Cosa fare quando siamo invasi dalla rabbia o quando siamo attaccati da un'altra persona? a cura di: dr.ssa Leopoldina De Varti Psicologa, Psicoterapeuta, Costellatrice familiare Hellinger® Sciencia

Maria e Paola sono amiche da tanto tempo e amano molto conversare.

Spesso si scambiano consigli e si confrontano sulle loro famiglie. Un pomeriggio Maria telefona a Paola per comunicarle che sua nipote si sposa, raccontandole di essere dispiaciuta perché l'invito è per lei e la figlia, ma esclude suo figlio.

La nipote ha giustificato la sua scelta spiegando di aver deciso di invitare solo le persone che ha frequentato negli anni. Per Maria si apre un vero dilemma: “Rispetto la decisione di mia nipote, ma andare senza i miei due figli mi fa male.

Quindi cosa fare? Vado con mia figlia oppure, per non escludere mio figlio, rinuncio alla festa? O vado solo io?”.

Quando si tratta di legami affettivi così importanti, la decisione non è facile: ogni scelta esclude qualcuno o porta alla rinuncia. Maria spiega all’amica Paola di aver contattato anche il fratello, padre della sposa, che però le ha detto di non voler intervenire nella decisione della figlia.

Paola cerca di tranquillizzare l’amica e la invita a prendere

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atto che il fratello ha capito che lei volesse un aiuto in merito alla questione.

Maria però reagisce male, alza la voce ed è arrabbiata e si scaglia contro Paola con una frase lapidaria: “Tu non mi stai aiutando, non hai capito niente!”

La tensione è alta. Paola comprende che l’amica in quel momento è troppo arrabbiata e chiude la conversazione con gentilezza, chiedendo a Maria di risentirsi in un altro momento, con più calma.

Come sta Maria? Come sta Paola? Ha fatto bene Paola a chiudere con gentilezza la telefonata? Avrebbe potuto continuare a parlare con la sua amica? Cosa è accaduto realmente a Maria? E la loro amicizia è a rischio? Perché una comunicazione inizialmente serena e affettuosa si tramuta in un’onda rumorosa di parole e accuse? Cosa accade dopo? E soprattutto che cos’è la rabbia?

Si tratta di un sentimento che si manifesta con un’intensa aggressività contro qualcuno. Non è possibile reprimerlo a lungo. Prima o poi scoppia. Più tempo passa,

Le nuove costellazioni familiari di Bert Hellinger® I movimenti dell'anima e dello spirito Leopoldina De Varti Editore: Mephite Anno edizione: 2014 Pagine: 86, Brossura EAN: 9788863201604

più la tratteniamo, più aggressiva sarà la sua manifestazione. Quando esplode non ha mai a che fare con il malcapitato che ci troviamo di fronte al momento. È antecedente, appartiene a passate relazioni familiari irrisolte. Chi si trova in relazione è all’oscuro di ciò che sta capitando inconsciamente all’altra persona ed è destinato ad essere utilizzato come un secchio dove vomitare tutto il veleno.

La rabbia alimenta se stessa: più una persona si sfoga, più l’amplifica con parole offensive, giudizi e accuse. Può esplodere fuori o implodere dentro. In entrambi i casi ci sono conseguenze. Se esplodiamo in una relazione corriamo il rischio di perderla o ferirla gravemente. Se implodiamo invece, ad essere a rischio è la nostra salute: avvelena il sangue, alza la pressione, attacca il fegato. Se lo schema di implosione persiste nel tempo può provocare gravi disturbi organici.

Paola ha due comportamenti saggi: per prima cosa, prendendo le distanze, non si fa ancorare dal movimento arrabbiato dell’amica e, non reagendo, tutela il suo benessere. In secondo luogo crea una nuova possibilità. Che beneficio ha l’amica? Maria è costretta a guardare la sua rabbia e scopre che è senza energia. Cosa è accaduto? Il giorno dopo Paola invia un messaggio a Maria per chiederle come sta. Maria risponde: “Sto nel mio dolore. Parlare di questo mi porterebbe fuori strada. Spero nella tua comprensione”.

Dietro la rabbia c’è quindi un dolore lacerante in attesa di essere visto e accolto con amore. Occorre farlo nel silenzio, in compagnia dell'Anima. L'amicizia è salva ed è cresciuta.

Grazie Rabbia, anche tu ci appartieni!

LEGGERE

Segnala il tuo libro preferito: book@salutare.info 327 118 47 44

Microbioma

Mille miliardi di amici per il tuo intestino Il microbioma è l'insieme dei miliardi di batteri presenti nel nostro intestino, un incredibile ecosistema che concorre in maniera determinante alla salute e al benessere dell'intero organismo.

Purtroppo, dieta e stile di vita scorretti possono distruggere molti di questi microrganismi "buoni" che vivono dentro di noi, contribuendo alla diffusione di allergie, intolleranze, obesità, patologie cardiovascolari e malattie autoimmuni.

Questo libro guida alla scoperta del microbioma e spiega come nutrire i nostri amici batteri, svelando tutti i segreti per prendersene cura, con consigli alimentari e ricette per metterli in pratica.

Prezzo

€ 15,30 M. Desautels-Marissal (Autore) M. Leviel (Illustratore) A. Tarr (Illustratore) 256 pagine Editore: Demetra (27 marzo 2019) ISBN-10: 8844052458 ISBN-13: 978-8844052454

Piante che purificano l'aria Pitture murali, materiali isolanti, colle, plastiche, prodotti detergenti e molto altro: la nostra casa è un vero e proprio "covo" di veleni che respiriamo ogni giorno. Questo libro ti presenta gli accorgimenti che puoi adottare contro le sostanze tossiche: 20 piante belle da vedere, ma soprattutto imbattibili per quanto riguarda la pulizia dell'aria all'interno delle mura domestiche.

Anturio, ficus benjamina, pothos, edera, gerbere, spatifillo e tante altre ti libereranno la casa da sostanze nocive come benzene, xilene e toluene. Le numerose schede pratiche ti guideranno verso la pianta giusta e ti insegneranno ad averne cura.

Prezzo

€ 8,42

A. Boixière-Asseray (Autore), Géneviève Chaudet (Autore), I. Dal Brun (Traduttore) 79 pagine Editore: Il Punto d'Incontro (28 marzo 2019) ISBN-10: 8868205866 ISBN-13: 978-8868205867

Ventuno giorni per rinascere Il percorso che ringiovanisce corpo e mente

Esiste un cammino di tre settimane capace di renderci più giovani, più sani, più longevi, più gioiosi. Lo ha studiato Franco Berrino, noto medico ed esperto di alimentazione, assieme a Daniel Lumera, riferimento internazionale nella pratica della meditazione e a David Mariani, allenatore specializzato nella riattivazione dei sedentari. È un percorso pratico e quotidiano fatto di ricette, esercizi fisici e spirituali. Ma anche di conoscenza, illuminazione, consapevolezza. Se ne esce rinnovati nel corpo e nello spirito. E tre settimane, secondo studi scientifici, sono il tempo necessario per prendere un'abitudine e cambiare stile di vita.

Prezzo

€ 11,90 Franco Berrino Daniel Lumera David Mariani 356 pagine Editore: Mondadori (26 marzo 2019) ISBN-10: 8804709618 ISBN-13: 978-8804709619

La felicità in bicicletta

Mindfulness dinamica per ciclisti consapevoli Questo libro propone una mindfulness dinamica, il binomio vincente per pedalare con il corpo e rallentare con la mente, per ritrovare armonia e migliorare la salute psicofisica.

Una tecnica in grado di coniugare l'equilibrio, il piacere del movimento, l'immersione nella natura, il viaggio e la ricerca della consapevolezza di sé. Andare in bicicletta può ricreare quel collegamento che ci rende consapevoli del nostro grande potenziale, annullando lo stress dello sforzo, l'ansia, la paura di non farcela, affrontando la fatica di un lungo percorso o di una salita difficile con leggerezza, andando oltre i limiti imposti dalla mente.

Prezzo

€ 10,11 Walter Ballarini Daniela Angelozzi 135 pagine Editore: Il Punto d'Incontro (18 aprile 2019) ISBN-10: 8868205882 ISBN-13: 978-8868205881 www.salutare.info

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Cardiologia

Lotta alle malattie cardiovascolari: La parola d’ordine è prevenzione

a cura di: dr. Alberto Arestia Cardiologo

Le malattie cardiovascolari sono ancora oggi la prima causa di morte a livello globale ed è per questo che negli ultimi anni si cerca di puntare molto di più sulla prevenzione.

L’incremento dell’incidenza di tali patologie è dovuto infatti in parte a cattive abitudini e stili di vita sbagliati che possono essere corretti. Nell’ambito della prevenzione cardiovascolare si punta perciò ad agire sui fattori di rischio cosiddetti “modificabili”, sui quali è possibile intervenire, riducendo così il rischio dell’insorgenza di aritmie, infarti o embolie. Vediamoli insieme:

più alle patologie tumorali, ma le sigarette possono causare anche aritmie, aterosclerosi ed infarto del miocardio. A volte i più anziani sono portati a credere che se hanno fumato tutta la vita, ormai “il danno è fatto” e che quindi smettere sarebbe inutile. In realtà invece non è mai troppo tardi e i benefici dell’astensione dal fumo sono immediati.

• Il fumo di sigaretta: spesso si tende a pensare che i rischi del fumo siano collegati

• Sindrome metabolica: nei Paesi occidentali la cattiva alimentazione e il consumo del

cosiddetto “cibo spazzatura” hanno portato all’incremento dell’obesità sia tra i giovani, che nei più anziani.

A sua volta il sovrappeso porta all’aumento del sopraggiungere di patologie come il diabete e l’ipercolesterolemia, entrambi fattori di rischio che possono portare ad aterosclerosi coronarica e quindi all’infarto.

Diventa perciò fondamentale cercare di avere una sana alimentazione associata ad un’attività fisica, anche blanda, ma costante.

Prevenzione e attività sportiva I recenti fatti di cronaca, come la scomparsa prematura del giovane calciatore della Fiorentina Davide Astori, hanno acceso i riflettori sulla necessità di controlli cardiologici approfonditi per chi pratica attività sportiva. Esistono infatti alcune patologie cardiache silenti che possono causare morte improvvisa e per cui l’unica speranza è una diagnosi precoce. In ambito agonistico i nostri medici dello sport in Italia sono molto preparati, ma anche a livello dilettantistico è buona norma sottoporsi a qualche esame prima di cominciare qualsiasi attività sportiva, per non andare incontro a sorprese.

Ma quali sono gli esami diagnostici consigliati? Primo fra tutti l’elettrocardiogramma,

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che se ben interpretato può permetterci di individuare patologie come la sindrome di Brugada o la sindrome del QT lungo, entrambe causa di morte improvvisa.

Per approfondire ulteriormente eventuali problemi connessi all’attività fisica si può inoltre eseguire il test ergometrico (meglio conosciuto come prova da sforzo) e/o l’ECG dinamico secondo holter che permette di monitorare la frequenza cardiaca nell’arco delle 24 ore.

Per i più anziani consigliati anche emocromo ed esame ematochimico per controllare i valori di glicemia e assetto lipidico, misurazione periodica della pressione ed ecocardiogramma, quest’ultimo un esame che permette di visualizzare il cuore e vedere se ci sono alterazioni morfologiche.

Correzione dello stile di vita e controlli periodici per preservare la salute del nostro cuore

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LO SAI CHE

Arresto cardiaco e infarto non sono sinonimi:

• Pressione arteriosa: se la pressione sistemica raggiunge valori elevati in maniera costante (al di sopra dei valori cut off che l’OMS ha recentemente stabilito in 130 mmHg per la pressione massima e 80 mmHg per la pressione minima), bisogna intervenire per impedire l’insorgere di patologie cardiovascolari. È importante tenere i valori pressori entro i valori normali, dapprima modificando il proprio stile di vita e successivamente seguendo, qualora sia necessario, una terapia farmacologica. È opportuno inoltre sottoporsi a controlli regolari perché la terapia potrebbe necessitare di aggiustamenti nel corso del tempo. Se l’ipertensione si manifesta in soggetti giovani (con meno di 40 anni) prima di iniziare una terapia farmacologica, che potrebbe essere inutile, è necessario indagare se esistono altre patologie, cause di “ipertensione secondaria”.

Gli specialisti: a chi rivolgersi

Oltre ai cardiologi clinici, che si occupano appunto della gestione clinica del paziente a 360 gradi, negli ultimi anni la cardiologia ha fatto dei passi enormi nell’ambito interventistico. In questo campo possiamo distinguere fra:

• Aritmologi o elettrofisiologi: possono essere definiti gli “elettricisti” del cuore, in quanto si occupano di tutti quei problemi connessi al ritmo cardiaco e agli impulsi elettrici del muscolo cardiaco.

Eseguono impianti di dispositivi come pacemaker e defibrillatori o le cosiddette ablazioni, che servono ad eliminare percorsi elettrici anomali presenti nei tessuti cardiaci che causano alcuni tipi di aritmie non trattabili farmacologicamente.

• Emodinamisti: se gli aritmologi possono essere definiti “elettricisti”, gli emodinamisti si occupano invece della parte “idraulica” e quindi delle malattie di vasi sanguigni e coronarie.

Eseguono procedure per il trattamento di angina pectoris o infarto come coronarografie e angioplastiche, ovvero, dopo aver visualizzato un’angiografia dei vasi, nel caso di stenosi (restringimenti) e di ostruzione dilatano il vaso ristretto con un palloncino e vi posizionano uno stent (una sorta di molla) che fa da impalcatura al vaso stesso, evitando che questo si restringa nuovamente.

molti tendono a usare i due termini con lo stesso significato, ma in realtà si tratta di due cose molto diverse. L’infarto è dato dall'occlusione di un'arteria che non permette al sangue di fluire e che quindi causa la morte del tessuto irrorato da quell’arteria. Comunemente associamo il termine infarto al cuore, ma questo vale per qualsiasi distretto “nutrito” da un'arteria (ad esempio l’ictus è un infarto cerebrale).

Arresto cardiaco invece vuol dire che il cuore si ferma e smette di battere (l’infarto può essere causa di arresto cardiaco, non il contrario).

Il ritmo cardiaco di un bambino è più veloce: rispetto al cuore degli adulti quello dei bambini batte più velocemente. Nei neonati ad esempio il cuore può eseguire dai 100 a 180 battiti al minuto. Tutto questo per fornire una maggiore quantità di ossigeno, e quindi di energia al loro organismo. Con la crescita poi la frequenza cardiaca rallenta.

La sindrome di Tako-tsubo: sapevi che il cuore può ammalarsi anche quando sottoposto a forte stress, anche emotivo? In questo caso si parla di sindrome di Tako-tsubo, conosciuta anche come sindrome del “cuore infranto”. Questa patologia, che può essere facilmente confusa con l’infarto, è stata descritta per la prima volta in Giappone e il nome fa riferimento alla transitoria modificazione dell'apice ventricolare sinistro, che assume una forma simile ad un cestello (tsubo) usato dai pescatori giapponesi per la pesca del polpo (tako).

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Farmacia

Gli antinfiammatori Come si classificano e come agiscono a cura di: dr.ssa Anna Foglia Medico di medicina generale

L’impiego a lungo termine nelle patologie croniche deve essere attentamente valutato. L'effetto antidolorifico infatti può ridurre il dolore mascherandone la causa, aggravando così la situazione.

L'infiammazione o flogosi è la risposta dell'organismo ad uno stimolo lesivo. Si manifesta con vasodilatazione, aumento della permeabilità capillare cioè edema ed infiltrazione leucocitaria che ha la funzione di contrastare l'azione dell'agente lesivo, favorendo la riparazione o la sostituzione del tessuto leso. I farmaci antifiammatori agiscono riducendo la flogosi e possono avere anche azione antalgica o analgesica ed antifebbrile.

Si distinguono in due grosse categorie: cortisonici o steroidei ed antiflogistici non steroidei o FANS. Tra questi ultimi il più noto è l'aspirina.

L'azione dei FANS consiste nel bloccare i mediatori dell'infiammazione, cioè le prostaglandine, inibendo principalmente l’enzima ciclossigenasi.

Esistono ciclossigenasi (COX) di tre tipi: la COX1 regola la quantità di muco che protegge lo stomaco. La COX2 si forma nei processi infiammatori.

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I farmaci come Ketoprofene (Oki e similari) vanno ad agire inibendo sia la COX1 e quindi riducendo la produzione di muco protettivo, favorendo la gastrolesività, sia la COX2. Gli antinfiammatori tipo nimesulide (Aulin, ad esempio), pur dando buoni risultati sulla sintomatologia dolorosa, creano effetti collaterali abbastanza nocivi e per questo in altre nazioni sono stati ritirati dal commercio.

C'è poi una seconda generazione di FANS, COX-2 selettivi, che agiscono in maniera più selettiva bloccando la COX2 e sono celecoxib, rofecoxib; non danno gastrolesività, ma hanno altri effetti collaterali abbastanza importanti e quindi non possono essere usati nella patologia infiammatoria generica. C'è un'altra classe di farmaci, l'Aceclofenac che è più potente dei classici inibitori delle COX-1 ma ha meno controindicazioni degli inibitori delle COX-2 e, crea meno gastrolesività. Infine le COX3 sono coinvolte nella genesi del dolore e della febbre, ciò spiega perché il paracetamolo (tachipirina) non ha attività antifiammatoria. Non ci sono ancora farmaci che agiscono inibendo le COX3. In ogni caso, l'utilizzo di lunga durata dei FANS può essere responsabile di eventi avversi abbastanza frequenti ed importanti.

I farmaci steroidei, detti anche cortisonici, hanno una struttura simile ai corticosteroidi endogeni, che partono dal colesterolo. Sono utilizzati come antinfiammatori ed immunosoppressori. Le modifiche effettuate sulla struttura chimica di questi farmaci servono a ridurre gli effetti collaterali sul metabolismo intermedio.

Le classi principali di questi cortisonici sono: prednisone, prednisolone, desometasone, fluorcortisolo. Sono impiegati per il trattamento di artriti, infiammazioni articolari, dermatiti, reazioni allergiche, asma, rinite, broncopneumopatie, malattie autoimmuni, malattie infiammatorie intestinali. Anche in questo caso danno un effetto sintomatico-palliativo, senza rimuoverne la causa. Esistono infine anche gli antinfiammatori naturali con effetti un po' più blandi, appartengono alla classe degli integratori e sono: bromelina, boswella, curcumina, artiglio del diavolo, arnica, ananas, aloe vera.

Anche una dieta sana ci consente di contrastare i fenomeni infiammatori.

I cibi a maggiore attività infiammatoria sono gli zuccheri semplici ed il glutine.

Quest’ultimo però non va demonizzato: infatti il 73% di persone che acquistano prodotti gluten free non è realmente intollerante al glutine, solo l'1% ha una reale intolleranza. Per chi non è intollerante mangiare senza glutine però non è utile, oltre che più costoso. È consigliabile invece arricchire i pasti di cibi naturalmente senza glutine (riso, grano saraceno, quinoa e mais); bere almeno due litri di acqua al giorno, fare regolare attività fisica, ad ogni età e preferire prodotti di piccole aziende che investono in qualità.

L’aumento di persone intolleranti è infatti dovuto alla scarsa attenzione delle produzioni industriali che hanno incrementato in modo impressionante la quantità di glutine negli alimenti, ai fini di migliorare la produttività e la conservazione, perdendo di vista la qualità, per favorire i profitti.

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