Salutare 87

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Informazione di Salute e Benessere n° 87

SFOGLIA ONLINE

Come ritrovare la

felicità intestinale

BAMBÙ

L'innovazione della dieta verde

GINECOLOGIA

Contraccezione ormonale senza pausa

PSICOLOGIA Coppia, amore e altro...

FARMACIA

Farmaci oncologici orali



Stipsi: come ritrovare la regolarità intestinale

SOCIALE

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NATURA

Bambù e salute

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Iniziative concrete per il benessere dei professionisti

PREVENZIONE

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POSTUROLOGIA

Dischinesia Articolare

ALIMENTAZIONE

Infortuni sul lavoro: pubblicati i dati INAIL

DERMATOLOGIA

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SALUTE

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L'intestino, il nostro secondo cervello

Salutare

PABA: cos'è e quando è necessario integrarlo

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Impetigine contagiosa

SOMMARIO

SALUTE

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PSICOLOGIA

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Coppia, amore e altro...

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+ BabyMagazine

sono in distribuzione gratuita

NEWS Le alghe marine per intervenire sui casi di pre-diabete Google lancia due app per aiutare i non udenti Un nuovo orologio biologico per comprendere l'invecchiamento

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Uno stetoscopio elettronico per la diagnosi della polmonite Oli essenziali antimicrobici Entro un anno nuovo prototipo del test per diagnosi prenatale Relazione tra medico e paziente

Tutti gli articoli hanno solo finalità informativa ed educativa, non costituiscono motivo di autodiagnosi o di automedicazione e non sostituiscono la consulenza medica specialistica.

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Infusi e Tisane Promo Salute Eventi L'Avvocato risponde Emozioni Informazione Sociale Leggere

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LETTERE DEI LETTORI

S

alve a tutti, vi leggo sempre con piacere e per questo vi chiedo di dare più spazio alla fitoterapia e all'utilizzo di erbe e sostanze naturali per mantenere il benessere e soprattutto per curare alcuni disturbi che non necessitano di farmaci. Grazie e complimenti per l'iniziativa. Annarita - Genova

Cara Annarita, sentivamo anche noi l'esigenza di dare spazio a questo settore, ancora abbastanza sommerso e dove regna ancora tanta disinformazione. Da questo numero sarà possibile consultare la rubrica fissa dedicata a erbe e tisane a pag. 9 dove speriamo di potervi supportare nelle scelte giuste. Inoltre un interessante articolo sui benefici del bambù della dr.ssa Foglia a pag. 16, ci prospetta oltre all'utilizzo anche un'opportunità economica, vista la facilità di coltivazione e alto rendimento.

C

ara Redazione, sono alle prese da anni con un problema che non mi da tregua, soffro di colon irritabile e a fasi alterne, attraverso dei periodi di riacutizzazione che mi rendono le giornate molto difficili. Potete darmi qualche consiglio anche alimentare da seguire? Vi ringrazio. Paolo - Catania

Il colon irritabile è un disturbo cronico che spesso non ha una risoluzione definitiva, ma può essere gestito, seguendo uno stile di vita corretto, con dieta e movimento di concerto. Poi ci sono possibili rimedi, in questo numero le nostre esperte la dr.ssa M. L. Barretta e la dr.ssa Foglia ci offrono un quadro completo su come mantenere sano il nostro 'secondo' cervello. Buona lettura!

G

entilissimi, vi scrivo perchè vorrei che mi chiariste il reale fabbisogno dell'amminoacido PABA. È così importante assumerlo? Irene - Salerno

L'acido para-aminobenzoico (PABA) è molto importante. Sulla sua assunzione abbiamo chiesto alla dr.ssa Diverti a pag. 14.

Periodico bimestrale Anno XV n° 87 - 2019 Distribuzione gratuita Reg. Tribunale Av in data 15/01/2004 N° 419 Editore Ass. Culturale Salutare Direttore Responsabile Angela Romano Progetto grafico Manuela Coluccino Area web Carmine Serino (Promova Coop. Soc. Onlus) Collaborazioni Chiara Carbone, dr.ssa Maria Luisa Barretta Ph.D, dr. Salvatore Guercio Nuzio, Silvia Diverti, dr.ssa Anna Foglia, Alessandro Gorga, Avv. Giampiero De Cicco, dr. Antonio Del Sorbo, dr. Roberto Amich, dr.ssa Fiammetta Trallo, dr.ssa Carmen Vesci, dr.ssa Roberta Melillo sito www.salutare.info e-mail info@salutare.info telefono 0825 74603

327 1184744 Libero Contributo all’iniziativa IBAN: IT65M0538775760000001264621 Stampa Gepal Pubblicità Crediti immagine ©Fotolia ©iStockphoto ©Depositphotos

C

arissimi, ho 25 anni e vorrei assumere un anticoncezionale, ma ce n'è un'infinità in commercio e volevo capire qual è quello più sicuro e meno limitante nell'assunzione. Laura - Roma

M IS S I O N

Cara Laura, effettivamente sono tanti i farmaci in questo settore e il primo passo è sicuramente rivolgersi al suo ginecologo per valutare quello più adatto a seconda delle sue esigenze e fisiologia. Tuttavia potrà recarsi "preparata" dal suo medico grazie alla lettura dell'articolo della nostra esperta, la dr.ssa Trallo a pag. 30, che presenta una contraccezione innovativa, comoda, che non interferisce con le attività quotidiane e soprattutto con la salute.

L'obiettivo è aiutare i lettori ad avere un’informazione corretta, aggiornata e facilmente comprensibile senza mai entrare in competenze tipiche dei Medici curanti. Gli articoli hanno uno scopo divulgativo e puntano sul loro rigore scientifico e la competenza professionale degli Autori, che essendo professionisti del settore, mettono a disposizione le proprie conoscenze al servizio di tutti i cittadini. Questa straordinaria mission è possibile grazie a tutti gli esperti che contribuiscono a rendere Salutare chiara, completa e affidabile.

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Salutare Gli autori degli articoli sono legalmente responsabili dei testi inviati.

SCRIVI A: Salutare

Via Lorenzo Ferrante, 2/D 83100 Avellino tel. 0825 74603 e-mail: redazione@salutare.info

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è una realtà editoriale gratuita con diversi argomenti in ambito salute e benessere Da 14 anni fornisce ai lettori un supporto informativo di qualità, fruibile a tutti, convinti che la corretta informazione e l’educazione sanitaria siano due strumenti indispensabili per la prevenzione e il miglioramento della qualità della vita.

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Come posso ricevere la rivista? Per ricevere la rivista Salutare basta compilare in tutte le sue parti il form a pag. 23

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Desidero ricevere informazioni in merito ad un articolo o su di un argomento di specifico interesse, a chi devo rivolgermi? Per ricevere info più dettagliate su argomenti trattati sulla rivista o domande in merito ad alcune patologie, potete scrivere all'indirizzo: redazione@salutare.info, specificando i vostri dati, recapito e tipo di richiesta.

PARTECIPARE a Salutare significa... Sostenere un’iniziativa culturale intrapresa per sensibilizzare alla salvaguardia del benessere comune e di fornire ai lettori oltre ai servizi, il supporto da consultare per essere sempre aggiornati.

Migliorare e integrare tematiche socio sanitarie, dagli approcci terapeutici al trattamento, estendiamo l’invito ai professionisti del settore a collaborare con articoli di pubblico interesse.

inoltre... Un’Ente o Azienda che usufruisce di uno spazio su Salutare ha la possibilità di comunicare ai lettori le strutture, i servizi, le iniziative sulla SALUTE e il BENESSERE.

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NEWS

Un nuovo orologio biologico per comprendere l’invecchiamento

Le alghe marine per intervenire sui casi di pre-diabete

Uno studio pubblicato sulla rivista Phytotherapy Research e condotto da ricercatori dell'Università di Pavia e dell'Università di Bologna ha dimostrato come il preparato nutraceutico originato dalle alghe marine Ascophyllum Nodosum, Fucus Vesiculosus e cromo picolinato aiuterebbe a ridurre i livelli di glucosio e infiammatori nel sangue. La ricerca è stata condotta su 65 persone in condizione di “pre-diabete”, cioè non ancora colpite da diabete, ma che presentavano livelli alti di glicemia compresi tra i 100 e 125 mg/dl. I partecipanti hanno assunto il nutraceutico derivato dalle alghe marine per tre volte al giorno prima dei pasti. A tre e sei mesi di distanza i controlli emato-chimici hanno attestato come il livello di glicemia

tornava al di sotto della soglia limite dei 100 mg/dl. Naturalmente serviranno ulteriori approfondimenti ma se i risultati positivi venissero confermati, grazie al nutraceutico si potrebbe intervenire prontamente sui casi di pre-diabete. Giuseppe Derosa, Responsabile del Centro Universitario di Diabetologia, Malattie Metaboliche e Dislipidemie dell'Università di Pavia, presso il Policlinico San Matteo e primo autore dello studio, ha sottolineato come associare l’assunzione del nutraceutico alla dieta e all’attività fisica, potrebbe contenere il proliferare di nuovi casi di diabete, che oltre ad essere una patologia potenzialmente letale presenta costi importanti e in crescita in quasi tutti i Paesi occidentali.

Google lancia due applicazioni per aiutare i non udenti Google mette la tecnologia al servizio delle categorie più svantaggiate e lancia due nuove applicazioni per rendere più semplice la vita ai non udenti. Si tratta di “Live Transcribe” e “Sound amplifier”, “Trascrizione istantanea” e “Amplificatore”, nella traduzione italiana, entrambe disponibili su Play store gratuitamente per i dispositivi Android. Live Transcribe utilizza la tecnologia speech-to-text di Google e permette la trascrizione su schermo in tempo reale della voce della persona che sta parlando. Consente anche di poter scrivere una rispo-

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sta, direttamente sull’app, così che l’utente possa partecipare attivamente ad una conversazione. L’applicazione è stata sviluppata con l’aiuto della Gallaudet University, una scuola per non udenti e per persone con problema di udito, e funziona in oltre settanta lingue e dialetti diversi, compreso l’italiano. Altro aspetto importante è il fatto che l’app supporti anche i microfoni esterni: si potranno utilizzare infatti oltre a quelli degli auricolari, microfoni Bluetooth o con cavo usb. Sound Amplifier funziona invece come vero e proprio amplificatore di suoni che agisce riducendo i rumori di fondo e amplificando i suoni più importanti, come le voci, così da permettere di migliorare l’ascolto, attraverso l’uso di cuffie, a chiunque abbia problemi d’udito. Sarà possibile inoltre personalizzare il livello di amplificazione desiderato in modo da riuscire ad offrire un'esperienza di ascolto più confortevole e naturale, secondo le esigenze di ognuno.

Sulle pagine della rivista scientifica Genome Research, un team di ricercatori della Harvard TH Chan School of Public Health ha presentato uno studio che permetterebbe di valutare la nostra età biologica in maniera dettagliata. L’età biologica, a differenza di quella anagrafica, non tiene conto soltanto degli anni che passano, ma anche dei fattori esterni quali stile di vita, salute, inquinamento, indicando il vero stato in cui si trova il nostro corpo e i cambiamenti a livello del nostro dna. Ad aiutare a tenere traccia dell’età biologica sono i cosiddetti orologi biologici. Per determinare quanto velocemente o lentamente operi questo orologio interno sui processi di invecchiamento dei tessuti e degli organi, la comunità scientifica si basa sulla metilazione, ovvero la modificazione epigenetica del dna. Secondo quanto scoperto dagli scienziati di Harvard però, piuttosto che osservare segmenti di dna sparsi per tutto il genoma, basterebbe concentrarsi su un piccolo segmento, il dna ribosomiale (ovvero il tipo di dna che codifica per l’rna ribosomiale) il maggior costituente dei ribosomi. La ricerca mette in luce proprio l’esistenza di questo nuovo orologio biologico, chiamato orologio ribosomiale, che permetterebbe una valutazione dell’età biologica più dettagliata. Il nuovo orologio biologico scoperto, secondo i ricercatori, potrebbe essere particolarmente utile quando si tratta di identificare in che modo possiamo intervenire nel processo dell’invecchiamento biologico. L’idea è quella di ricavare nuove preziose informazioni sull’impatto dell’ambiente e sulle scelte personali sulla salute a lungo termine. Determinare l’età biologica è infatti, secondo il team di studiosi, un passo importante per comprendere gli aspetti fondamentali dell’invecchiamento e sviluppare strumenti per informare le scelte di salute pubblica e personale.


Dagli scarti agricoli, oli essenziali dall’azione antimicrobica

Uno stetoscopio elettronico per la diagnosi della polmonite Uno stetoscopio elettronico per rendere più semplice la diagnosi di polmonite, specie nei Paesi del Sud del mondo dove i medici operano in condizioni non facili, spesso in contesti rumorosi che rendono non semplice l’attività di auscultazione. Il progetto è frutto del lavoro di diversi ricercatori, tra cui medici e ingegneri, della Johns Hopkins University di Baltimora negli USA, che hanno voluto prendere parte alla battaglia contro la polmonite, una patologia che è la principale causa di decesso nel mondo nei bambini con meno di cinque anni d'età, con una maggiore incidenza nelle regioni dell'Africa sub-Sahariana. Lo stetoscopio progettato dal team di ricerca statunitense presenta nella parte che si poggia sul petto un particolare trasduttore molto sensibile, in grado addirittura di inviare segnali anche quando il dispositivo non è posizionato nel punto giusto. Nello stetoscopio è inoltre incorporato un microprocessore che serve da sistema operativo. Attraverso un’app vengono poi eliminati i rumori estranei, quelli esterni, ambientali e i suoni indesiderati provenienti direttamente dall'organismo, come il battito cardiaco. Tramite una seconda applicazione, invece, si distingue il suono del respiro normale da quello anomalo. Le informazioni sono visibili su uno schermo collegato allo strumento. L'algoritmo è stato definito grazie a una tecnica di apprendimento automatico sfruttando un archivio di suoni di circa 1500 pazienti provenienti da cinque Paesi africani e due asiatici. I test eseguiti hanno permesso di distinguere dei soggetti sani dai soggetti con malattia respiratoria con un'accuratezza dell'87%, più di altri metodi diagnostici.

Piace alla mamma, utile al bambino Salutare dedica a mamme e papà un servizio a 360 gradi che abbraccia tutti gli aspetti legati alla nascita e alla crescita di un figlio senza trascurare nessuna sfumatura. Baby Magazine valuta i prodotti per mamme e bambini favorendo una scelta consapevole. Si avvale della professionalità di medici, pediatri, ginecologi, puericultori specializzati in infanzia e maternità, per discutere e confrontarsi. Le esperienze, i consigli dei nostri esperti sono un sostegno per quanti vivono questa meravigliosa esperienza.

Secondo la ricerca pubblicata sulla rivista scientifica “Chemistry and Biodiversity” e condotta dalle Università di Pisa e Monastir in Tunisia, gli scarti agricoli delle coltivazioni potrebbero diventare una risorsa preziosa nel combattere diversi microrganismi patogeni, dimostrandosi in alcuni casi, addirittura più efficaci dei farmaci. Lo studio si è concentrato sulle parti “non convenzionali” delle carote gialle ed arancioni e di alcune varietà di finocchio. In particolare dalle foglie e dai fusti senza fiori, i biotecnologi, i farmacologi e i fitochimici delle due università hanno estratto e caratterizzato oli essenziali che si sono rivelati particolarmente efficaci contro lo stafilococco aureo, il bacillo del fieno, la salmonella enterica, l’escherichia coli e la candida albicans. Proprio nei confronti della candida, l’olio essenziale ricavato dal finocchio della varietà “azoricum” si è dimostrato anche più efficace del farmaco antifungino di sintesi di riferimento (amfotericina B). Il professore Guido Flamini del Dipartimento di Farmacia dell’Ateneo pisano, che ha realizzato lo studio con la dr.ssa Roberta Ascrizzi, ha sottolineato come utilizzare i residui di lavorazione per realizzare un prodotto con un alto valore aggiunto come gli oli essenziali, contribuisca anche alla

riduzione dei rifiuti e ai costi di smaltimento a carico degli agricoltori. In questo caso sono stati impiegati gli scarti agricoli prodotti in Tunisia, con cui il dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa ha da anni rapporti di collaborazione con vari istituti per studiare le piante medicinali, quelle alimentari e i prodotti derivati. In particolare, i ricercatori toscani hanno eseguito la caratterizzazione chimica di tutti gli oli essenziali tramite analisi gas-cromatografica abbinata alla spettrometria di massa. L’analisi ha permesso di individuare 60 differenti composti: 28 dalle carote a radice arancione, 22 da quelle a radice rossa e 28 dal finocchio, con una caratterizzazione globale della composizione degli oli essenziali pari al 93%. L’idea adesso è di proseguire la ricerca, usando come materiale di partenza anche scarti di altre specie coltivate.

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NEWS

Entro un anno il prototipo del test per la diagnosi prenatale dal sangue materno

Isolando le cellule fetali, si individueranno malattie con attendibilità al 100%. In Italia si punta a sperimentazione su 500 donne

“Cura di coppia” per risanare la relazione tra medico e paziente Ricostruire un rapporto in crisi, restituendo centralità alla relazione e alla fiducia reciproca, a partire dai diritti e doveri di ciascuno. È questo l’obiettivo della campagna “Cura di coppia” lanciata da Cittadinanzattiva - Tribunale per i diritti del malato in collaborazione con diverse associazioni e istituzioni. La coppia in crisi in questo caso è quella formata da medico e paziente. Dai dati raccolti da Cittadinanza Attiva emerge infatti un rapporto in difficoltà. Si è deciso di creare così dei decaloghi e un vademecum che mettano ordine in questa complessa relazione, esponendo in modo chiaro quali sono i diritti e i doveri di entrambe le parti, basandosi sui principi contenuti nel Codice di deontologia medica e nella Carta Europea dei diritti del malato. Tra i doveri del medico ci sono quello di dedicare il giusto tempo all’ascolto della persona e di fornire le informazioni in modo chiaro, spiegando le ragioni che portano a modificare terapie, interventi o procedure diagnostiche. Previsto anche l’impegno dei sanitari a snellire la burocrazia quando possibile,

a curare la propria formazione e a collaborare con tutti i professionisti utili a garantire il miglior percorso di cura, mettendo al centro la persona. Per quanto riguarda i diritti del personale medico invece, troviamo quello di poter svolgere la propria professione in scienza e coscienza, senza limiti derivanti da logiche economicistiche o da oneri burocratici. Senza dimenticare il diritto ad essere rispettati dai pazienti, di poter lavorare in un ambiente adeguato e senza turni stressanti. Il cittadino, dal canto suo, si impegna tra le altre cose a non sostituire il web o il passaparola al medico in caso di problemi di salute e a instaurare con quest’ultimo un rapporto di fiducia, informandolo su tutto ciò che possa essere utile per una migliore prevenzione, assistenza, diagnosi e terapia. Il paziente dovrà mantenere inoltre un atteggiamento rispettoso, attendendo il proprio turno, modulando il tono della voce e annullando per tempo appuntamenti prenotati in caso di impossibilità a presentarsi.

Passi avanti verso metodiche di diagnosi alternative e meno invasive rispetto all'amniocentesi in gravidanza: verrà infatti definito entro un anno il prototipo definitivo del test che mira ad individuare ed isolare le cellule fetali presenti nel sangue materno, attraverso un semplice prelievo alla donna incinta, al fine di diagnosticare eventuali patologie del feto con un'affidabilità del 100%. L'annuncio arriva dai ricercatori italiani che a Singapore, attraverso la Menarini Biomarkers, stanno portando avanti la sperimentazione nei laboratori del Singhealth-Singapore General Hospital utilizzando l'innovativa tecnologia DEParray. Il test, spiega Paola Castagnoli, Menarini chief scientist, "è stato finora sperimentato su un campione di 50 donne a Singapore ma contiamo di avviare entro poco più di un anno una sperimentazione più ampia in Italia che dovrebbe coinvolgere circa 500 donne in vari centri, tra i quali gli ospedali Mangiagalli di Milano e San Gerardo di Monza. Poi si passerà al vaglio delle agenzie regolatorie". Un test che porterà notevoli vantaggi: "Oggi - spiega Luigi Ricciardi, Ceo di Menarini Biomarkers Singapore - la metodica detta della biopsia liquida già consente di individuare tracce di dna fetale nel sangue prelevato alla madre per individuare malattie del feto. Ci sono però molti limiti poichè si può disporre solo di frammenti di dna fetale e ciò rende possibile diagnosticare un numero limitato di malformazioni. Con la metodica DEParray si va invece ad identificare la cellula fetale intera e ciò permette la diagnosi di tutte le patologie eventualmente presenti. Le cellule fetali nel sangue materno sono però pochissime, 10-20 in ogni 20 milligrammi di sangue. Per questo è prioritario riuscire a definire un test in grado di escludere tutte le altre cellule per isolare esclusivamente quelle fetali. E proprio a questo obiettivo è sempre più vicina la tecnologia DEParray".

Sostieni l’informazione per la salute e il benessere Data la sua crescita, Salutare richiede l’impiego di maggiori risorse. Naturalmente il servizio che noi offriamo ha dei costi, tuttavia, abbiamo comunque deciso di mantenerlo gratuito. L’aiuto economico, anche occasionale, è certo utile, la disponibilità di risorse economiche costituisce una condizione necessaria per promuovere progetti di autosviluppo come il nostro.

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DECOTTO Si scelgono le parti più resistenti e dure, come radici e cortecce, che si mettono in acqua fredda e si lasciano bollire per 5/10 minuti. Si lascia riposare per dieci minuti e infine vengono filtrate le parti naturali con il loro liquido.

INFUSO Si utilizzano le sole parti tenere delle piante, come fiori e foglie, sulle quali viene versata dell'acqua bollente filtrando poi il liquido dopo 5/10 minuti.

TISANE • INFUSI • DECOTTI

TISANA Si utilizzano sia le parti tenere che quelle legnose delle piante, che poi vengono gettate in acqua già bollente, con un tempo di riposo massimo di 5 minuti.

Tisane, infusi e decotti, sebbene utilizzati per gli stessi scopi, presentano delle caratteristiche specifiche che riguardano la tipologia degli elementi naturali di cui si compongono e la modalità di preparazione.

Infuso alla lavanda

La lavanda svolge un’azione sedativa e calmante sul sistema nervoso. Proprio per questo la preparazione ottenuta lasciando in infusione per 10 minuti un cucchiaio di fiori di lavanda in una tazza d’acqua bollente è utile in caso di ansia, nervosismo, mal di testa, stress e insonnia. Grazie alle sue proprietà carminative e antispasmodiche la lavanda può essere impiegata inoltre in disturbi digestivi di origine nervosa, coliche e spasmi addominali.

Tisana al biancospino

Nei frutti di biancospino si trovano numerosi principi attivi che hanno un effetto benefico sul sistema cardiovascolare. Per questo motivo questa tisana è la bevanda ideale prima di andare a dormire per le sue proprietà cardiotoniche, riequilibranti e calmanti. Per prepararla aggiungete in acqua bollente un cucchiaino di bacche di biancospino schiacciate, un cucchiaino di foglie e fiori di biancospino tritati e tre gocce di succo di limone.

Tisana con finocchio, cumino e coriandolo

Questa tisana vi aiuterà a digerire e a contrastare la pancia gonfia dopo un pasto particolarmente pesante. Per 50 gr di tisana sono necessari 25 gr di semi di finocchio, 10 gr di cumino, 5 gr di coriandolo e 10 gr di foglie di menta. Versate un cucchiaio di questo preparato in 250 ml di acqua bollente e lasciate in infusione per qualche minuto. Potete dolcificare a piacere con del miele biologico.

Decotto salentino alla malva

Alla malva vengono attribuite proprietà antinfiammatorie, lenitive ed emollienti. Per questa ragione è indicata in caso di infiammazioni del cavo orofaringeo, di tosse e bronchiti. Una vecchia ricetta salentina prevede di far bollire la radice di malva ben lavata, insieme a bucce di limone, arancia, fichi secchi e scorze di mandorle, fino a quando non evaporerà almeno la metà dell’acqua. Filtrato, il decotto si addolcisce con del miele.

Decotto di mela

Il decotto di mela è un toccasana per i malanni di stagione. Le nostre nonne lo usavano per le sue proprietà decongestionanti in caso di raffreddore o mal di gola. Per prepararlo lavate e tagliate una mela (meglio se annurca, ma anche una qualsiasi mela rossa va bene), eliminando il torsolo. Lasciate poi bollire in acqua con una foglia di alloro ed un po’ di miele, finché il liquido si ridurrà della metà. Infine filtrate il decotto con un colino.

Infuso alla Salvia

La salvia favorisce le secrezioni gastriche e la digestione. Stimola inoltre la cistifellea, aiuta a combattere stitichezza e ritenzione idrica, contrasta la formazione di gas e ne favorisce l’espulsione. Tutte queste proprietà la rendono ideale come bevanda nelle diete dimagranti. Per preparare un infuso di salvia basta calcolare 15 gr di pianta secca o fresca, sia foglie che fiori, per ogni litro di acqua bollente. Aggiungere limone e miele a piacere. www.salutare.info

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Salute

Stipsi: come ritrovare la regolarità intestinale a cura di: Dr.ssa Maria Luisa Barretta Ph.D

La stipsi è un problema diffuso in tutte le fasce d’età. Che ci affligga per brevi periodi o che sia una condizione durevole nel tempo, si manifesta con un’evacuazione dolorosa, irregolare, accompagnata da disagio a causa della sensazione di incompleto svuotamento intestinale e da senso di pesantezza. Le cause della stipsi possono essere molteplici: la costipazione di natura transitoria è

generalmente associata a diete sbilanciate, squilibri della flora intestinale, stress o modifiche delle condizioni abituali della nostra privacy. È piuttosto frequente sentirsi costipati quando si è in casa di altri o quando si ignora lo stimolo all’evacuazione, quando si scombussolano le abitudini quotidiane, quando si viaggia e ci si ritrova a doversi spostare per lunghi pe-

riodi tra alberghi e mezzi di trasporto. Una condizione di stipsi transitoria è quella che si può verificare in gravidanza, durante la quale la peristalsi intestinale (ovvero i movimenti che sono necessari alla progressione del contenuto intestinale) è ridotta o rallentata. Diverso è invece il caso in cui l’origine della stipsi risieda in fattori anatomici (debolezza dei muscoli del cingolo addominale e del pavimento

pelvico), ormonali, o farmacologici (uso di farmaci anti-ipertensivi, anti-acidi o anti-depressivi): in questi casi è più frequente una stipsi durevole nel tempo, ovvero cronica, che merita indagini cliniche e cure mediche adeguate. Anche alcune cause metaboliche possono essere l’origine di un intestino costipato: l’intolleranza al lattosio, ad esempio, sebbene frequentemente responsabile di mal di pancia e diarrea, è spesso associata anche alla stipsi. Nell’ultimo ventennio, alcuni studi hanno ribadito con forza che esiste un legame tra stipsi ed intolleranze alimentari, ponendo al centro proprio l'intolleranza al lattosio. Prima di curare la costipazione con rimedi farmacologici (per i quali è importante consultare il proprio medico), è utile sapere che il nostro intestino costipato può trarre benefici da una regolare e moderata attività fisica e da alcuni accorgimenti a tavola: ① Parola d’ordine: idratazione! L’acqua ammorbidisce le feci e ne favorisce l’eliminazione. Due litri di acqua al giorno non sono solo un toccasana per l’intestino, ma aiutano a mantenere normale la termo-

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Prodotto consigliato Sterilstip® è un integratore alimentare utile per favorire il fisiologico transito intestinale grazie all’estratto secco della radice dell’Altea officinale, che rispetta la delicatezza dell’intestino con azione emolliente e lenitiva sul sistema digerente. L’effetto polifunzionale di Sterilstip® aiuta a normalizzare il volume e la consistenza delle feci grazie alla mannite, un principio attivo estratto dalla manna dell’albero di Frassino. Per le caratteristiche della sua azione e per la presenza di lattulosio e di succo dei frutti del Prugnolo selvatico, il prodotto è indicato per essere utilizzato da bambini ed adulti.

Integratore alimentare a base di

Lattulosio, Mannite da Fraxinus ornus, succo di prugne ed Altea officinale che contribuisce al transito intestinale

SENZA GLUTINE

Quando fa musica un’orchestra, tutti gli strumenti suonano in armonia ma una sola nota stonata o fuori tempo, è in grado di rovinare l’intera sinfonia. Allo stesso modo, ci sentiamo a disagio quando il nostro corpo smarrisce la consueta regolarità ed il nostro intestino diventa lo strumento stonato. regolazione e le funzioni fisiche e cognitive! ② Riduci il consumo di cibi ricchi in grassi, sale e zuccheri ③ Limita il consumo di bevande alcoliche ④ Bilancia correttamente l’apporto di fibre, prediligendo quelle insolubili contenute in verdura, cereali integrali, crusca e frutta: le prugne sono da sempre ottime alleate contro la stitichezza! ⑤ Oltre alle fibre che si ingeriscono con gli alimenti, si

può integrare l’alimentazione con estratti vegetali, come quelli ricavati dall’Altea officinale o dal Fraxinus ornus (meglio noto come albero della manna). Questi estratti contribuiscono all’accelerazione del transito intestinale, sono utili a ritrovare la consistenza ed il volume normale delle feci ed a svolgere, al contempo, un’azione emolliente e lenitiva sul sistema digerente. Prima di cronicizzare una stipsi transitoria, il medico

può consigliare di ricorrere a lassativi blandi a base di agenti osmotici, come il lattulosio. Il lattulosio è un disaccaride composto da una molecola di glucosio ed una di lattosio che ha un effetto osmotico, ovvero è in grado di ammorbidire le feci richiamando acqua nell’intestino, stimolando anche i movimenti peristaltici per facilitare l’espulsione della massa fecale. È un lassativo ben tollerato e, per questo, scelto quale primo approccio alla terapia della stipsi, soprat-

tutto nell’età pediatrica e geriatrica. Nel caso di intolleranza al lattosio, il lattulosio è controindicato perché viene metabolizzato dalla flora intestinale, rilasciando lattosio. In questo caso, è bene rivolgersi al medico. Gli intolleranti al lattosio che soffrono di stipsi occasionale possono trarre benefici anche da un bicchiere di latte delattosato tiepido, che stimola e favorisce la peristalsi intestinale. www.salutare.info

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Sociale

“Medico Cura Te Stesso”

Iniziative concrete per il benessere dei professionisti. “Medico Cura Te Stesso” è un’associazione nata nel 2006 ideata e realizzata dal professor Beniamino Palmieri dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Si prefigge di studiare, prevenire e curare i disagi e le malattie dei caregivers della salute come medici, veterinari, farmacisti, laureati in scienze biomediche e paramedici. È stata infatti verificata la mancanza di un’Associazione che assista queste categorie, con la finalità di tutelarne l’integrità fisica e psichica partecipando a programmi di screening sulla salute, sottoponendosi a periodici controlli e valutando l’efficacia di protocolli di prevenzione e di terapia, anche autosperimentandone su se stessi o sui propri familiari l’efficacia, nell’ottica di un continuo miglioramento delle prestazioni professionali nel rapporto medico-paziente.

Il medico cultore di un sano stile di vita fitness e wellness ed anche artista

L’associazione promuove iniziative concrete rivolte allo stile di vita, alla nutrizione, all’efficienza fisica, offrendo ai medici occasioni di svago ludico ed anche di training. Come potente antidoto contro l’involuzione mentale, il medico indirizzato al pensionamento viene coinvolto in attività di volontariato formativo per le più giovani generazioni di professionisti e per soggetti indigenti. L’associazione stimola inoltre produzioni di carattere artistico multimediale, sia nel campo letterario che delle arti figurative.

Un servizio fondamentale: aiutare il medico

Il progetto vuole essere allo stesso tempo un servizio per la salute dei medici, anche in pensione, che spesso sottovalu-

tano i propri problemi. Dalla letteratura scientifica emerge infatti come i medici tendono a trascurare la propria salute, non concedendosi periodi di riposo quando sono malati, o dedicando poco tempo ai propri hobby e alle proprie attitudini artistiche. È necessario dunque che essi prendano coscienza dei propri limiti e siano consapevoli dei rischi professionali di errore cui ci si espone per sovresposizione allo stress lavorativo. Altro elemento fondante di “Medico Cura Te Stesso” è il supporto ed il recupero di sindromi professionali di recente accezione sociologica, quali: la “Sindrome del Burn-Out” causata dall’eccessivo stress lavorativo, e la “Sindrome del Mobbing”, che scaturisce da conflittualità in ambito professionale con tendenza all’emarginazione ed esclusione del medico dal proprio ambiente di lavoro.

L’importanza dell’autosperimentazione di farmaci e presidi diagnostici La letteratura scientifica suggerisce che questa sia una pratica molto utilizzata nella storia della medicina. Nella quasi totalità delle autosperimentazioni sono stati prodotti risultati positivi, mentre nel caso di fallimenti, gli studi svolti hanno potuto comunque indirizzare la comunità scientifica verso indagini successive. Il vantaggio dell’autosperimentazione sarebbe quello di produrre risultati positivi sortiti dall'intuizione di qualche medico, come avveniva in passato, piuttosto che andare “a tentativi” in Laboratori di ricerca. Nell’ambito di “Medico Cura Te Stesso”, il progetto si fonda sull’identificazione in tutto il territorio nazionale di una coorte di Medici affetti da uno stesso problema, autopraticando su questo gruppo selezionato, uno studio che esprima tutti i requisiti di rigore metodologico ed efficacia delle normali sperimentazioni cliniche.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il Sito www.networksecondoparere.it oppure la pagina Facebook “Medico Cura Te Stesso” ed il gruppo Linkedin “Medico Cura Te Stesso”.

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Misuratore di Nitrati Greentest Mini Questo dispositivo può dirti in soli 3 secondi se il cibo o l'acqua sono dannosi per la salute Sempre più persone sono consapevoli del pericolo che si nasconde dietro i nitrati per la nostra salute. L'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda un massimo giornaliero di 3,7 mg di nitrati per kg di peso corporeo per gli adulti. Con questo apparecchio è possibile controllare il contenuto di nitrati in frutta, verdura, carne e pesce in modo semplice e veloce, oltre che verificare la durezza dell’acqua grazie al misuratore di solidi totali disciolti. Il device leggero e tascabile (solo 30 grammi di peso), dotato di laccetto di sicurezza anticaduta, garantisce una precisione delle misurazioni pari al 90%. La particolarità di Greentest Mini è infine l’uso tramite app. L’installazione è gratuita sia per Iphone che per Android e permette non solo di geolocalizzare le tue misurazioni, ma anche condividere sulle pagine social con la community le foto e i risultati.

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Si tratta di un allenatore motorizzato per la mobilizzazione passiva che favorisce il benessere di braccia e gambe. Indicato per la ginnastica di persone anziane, per l’esercizio a completamento di trattamenti con cinesiterapia tradizionale nelle gravi forme di disabilità croniche e progressive, ma anche in casi di riabilitazione o per il sostegno per la pompa venosa e il drenaggio linfatico. È possibile programmare quattro velocità e cinque temporizzazioni, fino a un massimo di 15 minuti. La pedaliera è dotata inoltre di un sistema che riconosce il sopraggiungere di uno spasmo muscolare, interrompendo la rotazione e invertendola per scioglierlo e di un sistema che rileva il sovraccarico, bloccando il motore.

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Gli scienziati hanno scoperto che l’esposizione alla luce artificiale la sera e lunghe ore passate davanti agli schermi di pc, tablet, cellulari e televisori, possono disturbare il sonno e causare dolore agli occhi e mal di testa. Questi occhiali cercano di risolvere il problema bloccando la luce più dannosa che proviene dai dispositivi elettronici e lasciando passare il resto della luce sicura. Le lenti infatti sbarrano la strada al 90% della luce blu ad alta energia per fornire la massima protezione, mentre non fermano il 70% della luce blu a bassa energia, per una minima distorsione del colore.

Il dispositivo è dotato di tecnologia innovativa AeraSense che garantisce la precisione e le prestazioni di un sensore professionale. Rileva particelle nocive anche più piccole di PM2.5, assicura che il purificatore si regoli per l'erogazione di aria più pulita e fornisce un feedback in tempo reale. L’apparecchio monitora, si attiva e purifica automaticamente l'aria, anche da polveri ultrasottili di appena 0,02 micron. Presenta tre modalità automatiche: generale, allergeni e batteri e virus. Il design aerodinamico incrementa in modo efficiente il flusso d'aria. Il purificatore è stato progettato per la migliore esperienza dell'utente: assicura infatti la possibilità di regolare la luminosità in base alle proprie esigenze e anche un basso livello di rumorosità in modalità silenziosa (20,5 dbA), paragonabile a un sussurro.

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Questo massaggiatore plantare è dedicato a chi vuole regalare ai propri piedi un momento di benessere e di relax. È dotato di testine controrotanti studiate per ottenere un massaggio della pianta dei piedi del tutto simile a quello manuale, oltre che delicato e rinvigorente, stimolando diversi punti dell'area plantare secondo i principi dell'agopuntura. La funzione riscaldante permette di incrementare il senso di benessere. Selezionando una delle tre velocità, l'uso di Plantar Massage procura un miglioramento immediato della circolazione sanguigna, del tessuto muscolare e sollievo della fatica.

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Alimentazione

PABA

Che cos’è e quando è necessario integrarlo. a cura di: Silvia Diverti Infermiera presso Ospedale Universitario Luigi Sacco, Milano

Il Paba o acido para-aminobenzoico è un aminoacido costituente l’acido folico. È un fattore di crescita indispensabile per diversi organismi che lo utilizzano per la sintesi dell’acido folico. Per gli esseri umani le più importanti fonti alimentari sono i cereali integrali, il lievito di birra e la melassa, ma anche le patate, le arachidi, i cavoli, la lattuga, i funghi e i pomodori, alimenti che, quando si può, è meglio consumare crudi vista la fragilità termica del nutriente. Da documento del Ministero della Salute non vi è una dose massima di assunzione, il fabbisogno di PABA è stimato dai 20 ai 30mg/die e la carenza può portare a vitiligine, sclerodermia, alcune forme di asma, prurito, psoriasi, reumatismo articolare acuto. Ci sono diversi benefici che deriverebbero dal consumo di Paba. Come detto inizialmente, a livello molecolare, l'acido para aminobenzoico riveste un ruolo di primaria importanza nella sintesi dell'acido folico, è fondamentale per il metabolismo proteico e favorisce l'efficacia dell'acido pantotenico. Il PABA promuove la sintesi di melanina e viene quindi utilizzato per la prevenzione e il trattamento delle scottature solari (avete notato che è uno degli ingredienti delle creme per la protezione dai raggi solari?). Per rimanere in ambito dermatologico Paba sembra essere in grado di trattare diverse condizioni

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come vitiligine, pemfigo e dermatomiosite. Secondo alcuni studi sembra essere in grado di incrementare la presenza di ossigeno nel sangue arterioso. A livello clinico viene consigliato anche per il trattamento di condizioni come l’amenorrea, artrite e febbre reumatica. Tra gli effetti collaterali più frequenti legati all'assunzione di Paba ci sono problematiche a carico del sistema gastro-intestinale come nausea e vomito, quindi diventa difficile utilizzarlo come integratore nelle malattie infiammatorie reumatiche che coinvolgono anche l’intestino. In linea generale, se si è in salute e si sceglie un’alimentazione varia e completa, ricca di vegetali, con cinque porzioni di verdura al giorno e due di frutta, non è necessario assumere questo tipo di integratore. Ne consiglio l’assunzione solo su prescrizione di uno specialista medico che rileverà eventuali condizioni patologiche o carenziali che rendono necessarie integrazioni mirate. Fonti: - Metodiche di studio della secrezione gastrica e pancreatica – F. Di Mario, G. Del Favero – capitolo di A. Malesci, A. Mariani – Piccin – pag. 171:174 - http://www.salute.gov.it/


CONGRESSI, CONVEGNI, MANIFESTAZIONI per la Salute e il Benessere

FERRARA

PINK WOMAN

CHIARI (Bs)

PARABIAGO (Mi)

Manifestazione di solidarietà

Ben-Essere e Vitalità

CHIARISSIMA

BENESSERE IN VILLA CORVINI

5 maggio 2019

10 • 12 maggio 2019

19 maggio 2019

“Camminiamo insieme a sostegno della ricerca e alla cura dei tumori delle donne”: è lo slogan di Pink Woman, una manifestazione di solidarietà a supporto delle ONLUS per la cura, la ricerca e la lotta ai tumori. L’occasione giusta per fare sport, conoscersi e riunirsi, facendo sport e divertendosi. La manifestazione prevede un programma ricco di iniziative dedicato a salute, sport, benessere e solidarietà che culmina con la tradizionale camminata di 5 km per il bellissimo centro storico di Ferrara.

Organizzato dall’Associazione Kundalini è giunto alla sua X edizione, attira ogni anno oltre 10.000 visitatori provenienti da tutta Italia. Si svolgerà come sempre nella storica Villa Mazzotti di Chiari, nelle giornate di venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 maggio 2019. L’evento, ad ingresso gratuito, prevede conferenze, free-class di yoga, e non solo. Inoltre sarà possibile conoscere tante novità e prodotti di vario tipo, grazie al mercato con oltre 130 espositori.

Tutto pronto per la seconda edizione di “Benessere in Villa Corvini”, una giornata dedicata al benessere e alla cultura olistica. Oltre 30 espositori offriranno prodotti naturali per la cura della persona, cosmesi fresca, servizi etici, artigianato etnico, alimentazione vegan e operatori olistici. I visitatori avranno la possibilità di provare trattamenti o richiedere consulti. Nella “Sala Verde”, sarà inoltre possibile assistere e partecipare gratuitamente a conferenze e varie attività come workshop su yoga della risata, danze, meditazioni e tanto altro.

PAVIA

RIMINI

BELGIOIOSO VEG e ARMONIA

EXPO DENTAL MEETING

31 maggio • 2 giugno 2019

16 • 18 maggio 2019

La seconda edizione di Belgioioso Veg ritornerà al Castello Belgioioso a Pavia dal 31 Maggio al 2 Giugno insieme alla 16° edizione di Armonia, festival di proposte per il benessere olistico. Tre giorni intensi nei quali saranno approfondite e presentate attività di vario genere: conferenze, seminari, sessioni pratiche, mini corsi, il cui fine ultimo è la sensibilizzazione al pubblico su ciò che è possibile fare per migliorare la qualità della propria vita.

L' Expo Dental Meeting di Rimini è un evento dedicato ad odontoiatri e odontotecnici, con esposizione dei principali fornitori di materiali del settore che si terrà presso la Fiera di Rimini dal 16 al 18 maggio. Dopo il rilancio del marchio Expodental Meeting effettuato nel 2016 e il riposizionamento della fiera sul mercato del dentale, l’evento ha intrapreso un cammino di successo indiscusso: il nuovo format, che combina esposizione merceologica e congresso scientifico, ha fatto crescere la kermesse riminese in maniera esponenziale negli ultimi tre anni, sia in termini di espositori che di visitatori.

L’obiettivo di Armonia è di insegnare un percorso personale per trovare un equilibrio psicofisico interiore attraverso la conoscenza e l’approfondimento delle “Arti per la Salute”, tra cui Shiatsu, Reiki, Orthobionomy, Kinesiologia, Floripratica di Bach, Ayurveda, Pranic-Healing, Reflessologia Facciale, Metodo Buteyko, Iridologia, Reflessologia del piede, Biotransenergetica, Thai, Aura Soma, Watsu etc. Belgioioso Veg ambisce invece a diventare un nuovo momento espositivo per conoscere e far provare ai visitatori di Armonia i prodotti adatti alla scelta vegetariana e vegana, persone sensibili e interessate con affinità da condividere: benessere, emozioni, sensazioni, scelte e stili di vita.

EVENTI

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Natura

Bambù e salute

L'innovazione della dieta verde

a cura di: dr.ssa Anna Foglia Medico di medicina generale

Un prodotto tipicamente asiatico è il bambù. Si tratta di un arbusto particolarmente resistente tutt'ora in massima parte importato dalla Cina, che vanta la più estesa coltivazione a livello mondiale. Tra le varie piante di bambù, sicuramente quello che desta maggior interesse è il bambù gigante che ha più di 1.500 applicazioni. Il Psyllostachys Bambusoides è una graminacea, che cresce in 60 giorni fino a 20 metri di altezza, il fusto ha un diametro tra 15 e 20 cm, adattandosi ad una temperatura tra i -20° ed i 40° È formata dai germogli che sono la parte commestibile e da una parte legnosa, tubulare, con dei ciclici attacchi sovrapposti ed è detta culmo, cava al centro, come le canne, dai numerosissimi impieghi. È una pianta infestante che cresce velocemente lì dove trova spazio, ramificando nel terreno con le sue radici (rizoma) che sono così compatte da impedire ogni sorta di smottamento del terreno, infatti, è ideale anche per il consolidamento ed il rimboschimento delle scarpate. Ha un'ottima capacità di trattenere l'acqua, prevenendo il dilavamento dei terreni in caso di forti piogge ed evitando così pericolosi ingrossamenti di terreni e fiumi. Grazie alle sue peculiarità è definito: il cammello vegeta-

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le (raccoglie all'interno del fusto che è cavo, grandi quantità d'acqua, in modo da sostenere senza essiccarsi lunghi periodi di siccità), il maiale vegetale (ogni sua parte, anche lo scarto è utile per qualche utilizzo, nulla viene buttato) ed anche l'acciaio vegetale (ha una resistenza simile all'acciaio, ma è notevolmente più leggero, infatti trova largo impiego nell'edilizia, viene utilizzato per armare il cemento, sostituendolo al ferro). Si adatta bene al clima italiano. I germogli hanno ampio utilizzo in campo alimentare. Si possono gustare solo nei migliori ristoranti e rappresentano una pietanza prelibata. Sono carichi di proteine nobili (sono una bomba energetica, utile sia negli sportivi che nei soggetti defetati), sono anche antiallergici, dal gusto simile al carciofo, rappresentano un'innovazione della dieta verde. Si possono preparare paste, farine, panificati di ogni genere, dolci deliziosi, formaggi, birre. Il problema è che essendoci ancora un'esigua coltivazione Made in Italy, si è costretti ad importarlo dai Paesi asiatici con costi notevolmente elevati. In più i germogli si trovano solo negli scaffali dei grandi supermercati settore dietetici, e sono in salamoia. Il beneficio salutare si perde, il gusto poi non è certamente

È formata dai germogli che sono la parte commestibile e da una parte legnosa, tubulare, con dei ciclici attacchi sovrapposti ed è detta culmo, cava al centro, come le canne, dai numerosissimi impieghi.


Proprietà nutritive dei germogli

come quello nostrano. Aumentare quindi la produzione di bambù è una scelta vincente, anche in periodo di crisi economica, per tanti motivi che di seguito illustrerò. Non necessita di prodotti chimici, quindi è al 100% un prodotto biologico, con caratteristiche antimicotiche ed antibatteriche. La coltivazione può essere effettuata anche da chi non è un massimo esperto del settore. Fiorisce contemporaneamente in un'unica volta, durante il ciclo vitale che è molto lungo, circa 30 anni, producendo una grande quantità di semi. Presenta il ritmo più rapido di crescita, fino ad 1 metro al giorno. Un ettaro di bambù produce la stessa quantità di legname che si ottiene tagliando 20 ettari di foresta tropicale. Coltivare bambù significa bloccare la deforestazione perché offre legno pregiato, legno combustibile e nuove aree coltivabili, che non richiedono grossi sforzi. In Italia si tratta di una nuova coltivazione etica, ecosostenibile, che permette di convertire terreni degradati e

garantisce rendite costanti. Le rendite derivano dalla commercializzazione dei germogli e dei culmi, che sono la parte legnosa. Il bambù gigante ha moltissime applicazioni in campo industriale: dalla ristorazione al tessile, dall'arredamento alla moda, dall'edilizia alla cosmesi ed altro ancora. Per coltivarlo non servono grandi mezzi o particolari attrezzature. I costi di gestione, quindi, sono contenuti mentre i guadagni sono elevati. Una piantagione di 1 ettaro di bambù gigante a produttività non intensiva ha una rendita media annua di 22.000 euro, che sale a 45.000 euro per una piantagione a produttività basso-intensiva e fino ad 80.000 euro per una medio-intensiva, da qui il nome di oro verde.

Dal punto di vista dell’alimentazione i germogli di bambù hanno proprietà eccezionali. Ricchi di potassio, che favorisce la fluidificazione del sangue, sono indicati per chi soffre di ipertensione. Grazie al loro contenuto di ferro e rame, stimolano invece la produzione di sangue fresco e migliorano la respirazione cellulare. Gli studi hanno dimostrato inoltre come i fitosteroli e i fitonutrienti contenuti dal bambù liberino le arterie dalle placche, spazzando via il colesterolo “cattivo”. Tra i fitoelementi presenti in grande quantità nei germogli va poi ricordato l’acido folico, dalle note proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Se tutto questo non bastasse a dimostrare quanto questo alimento sia straordinario dal punto di vista nutrizionale, il germoglio di bambù contiene anche numerosi tipi di lignani, ottimi nel combattere microbi, batteri e funghi ed è fonte di vitamine del gruppo B. Ricerche recenti avrebbero evidenziato poi come il lignofenolo del bambù sia in grado di prevenire lo stress ossidativo cellulare, combinato a un effetto inibitorio sulla secrezione dei peptidi beta-amiloidi, indiziati numero uno nello sviluppo del morbo di Alzheimer. A ciò si aggiunge il loro alto contenuto di fibre che aiuta a contrastare la stitichezza e dona un grande senso di sazietà, nonostante il basso apporto di zuccheri. Aspetti questi ultimi che fanno dei germogli di bambù tra i cibi ideali per chi segue una dieta a basso contenuto calorico per mantenersi in forma, redendoli adatti anche in caso di iperglicemia.

Il Bambù contrasta l'effetto serra, infatti, è la pianta che assorbe più C02 in assoluto ad azione fitorimediatrice, proprio come i pioppi e la canapa. I pioppi però sono utili solo dal punto di vista ambientale, la canapa nonostante possa avere moltissime applicazioni, come succedeva prima della plastica, ha diversi inconvenienti burocratici che limitano le coltivazioni delle cannabis. La coltivazione del bambù gigante non ha limitazioni né burocratiche, né di utilizzo. È in grado di bonificare i terreni inquinati grazie alla capacità di nutrirsi di azoto e metalli pesanti presenti nel terreno, trasformandoli in biomassa, ai quali deve la notevole resistenza. Può catturare fino a 17 tonnellate di carbonio per ettaro, mantenendo pulite le falde acquifere. www.salutare.info

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Prevenzione

Infortuni sul lavoro: pubblicati i dati INAIL Un movimento per la sicurezza sul lavoro

a cura di: dr. Alessandro Gorga Specialista in impianti elettrici, sicurezza e salute sul lavoro

Sono stati pubblicati i dati INAIL per gli infortuni sul lavoro, dobbiamo registrare con grande amarezza e sconforto che c’è un ritorno al passato con livelli preoccupanti. Da qualche anno eravamo abituati a ricevere dati statistici che tendevano ad una riduzione progressiva, qualcuno aveva però obiettato che si trattava solo della crisi nel mondo del lavoro e pertanto era del tutto evidente aspettarsi anche una flessione sui numeri degli infortuni e sulle vittime sul lavoro. Per affrontare l’emergenza degli infortuni e delle malattie professionali e poter arrestare questo tragico bollettino di guerra è necessario puntare in maniera spinta su campagne di divulgazione della cultura della sicurezza e la salute sul lavoro par-

tendo soprattutto dal basso, ciò può avvenire educando giovani e giovanissimi ai principi della sicurezza, iniziando dai più piccoli, per esempio: attraverso un percorso didattico fatto anche di giochi, quei giochi che devono trasmettere con estrema facilità le semplici regole e le buone abitudini. I piani didattici delle scuole sulla sicurezza devono prevedere percorsi privilegiati per la formazione e aggiornamento degli stessi insegnanti che possono concorrere allo sviluppo della cultura della prevenzione. Promuovere programmi sulla conoscenza delle regole di autodifesa civile: protezione e sicurezza in famiglia, a lavoro, a scuola, all’aperto. La consapevolezza sui rischi ai quali siamo quotidianamente esposti, sia noi che i nostri familiari, amici, colleghi, compagni può

aiutarci ad affrontarli al meglio. Conoscere ci mette nella condizione di poter prevenire o gestire anche un evento tragico, attraverso la vigilanza possiamo forse evitarlo ovvero mitigarne gli effetti, sapere come comportarsi in certe situazioni può salvare una vita ed evitare anche conseguenze ulteriori e peggiori. Allora perché non farlo attraverso una mobilitazione delle masse per una causa così giusta. Costituire un movimento per la sicurezza sul lavoro fatto da giovani per i giovani, per assicurare un lavoro certo e sicuro alle nuove generazioni di lavoratori. Lottare e battersi al fine di contrastare e ridurre il bollettino di guerra che ogni anno l’INAIL pubblica. Poniamo fine alle tante sofferenze dei lavoratori e delle loro famiglie, non dimenticando oltretutto gli alti costi che la collettività deve sostenere.

Un estratto della pubblicazione INAIL 2018. Le denunce di infortunio sul lavoro presentate tra gennaio e dicembre 2018 sono state 641.261 +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2017 ● Gli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, sono stati 95.849 +2,8% rispetto allo stesso periodo del 2017; ● Gli infortuni con esito mortale sono stati 1133 +10,1% rispetto allo stesso periodo del 2017; ● Le patologie di origine professionale sono state 59.585 +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2017. ● Tra gennaio e dicembre 2018 il numero degli infortuni denunciati è aumentato del 1% nella gestione industria e servizi (da 497.220 nel 2017 a 502.156 nel 2018) e del 1,4 % nel con-

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to stato (da 104.393 a 105.898, tre quarti dei quali riguardano studenti delle scuole pubbliche statali). In agricoltura si registra un calo del 1,8% (da 33.820 a 33.20). ● Allargando l’analisi dei dati a tutti i 12 mesi, nel 2018 tra gennaio e dicembre si sono verificati 24 incidenti plurimi, che sono costati la vita a 82 lavoratori contro i 15 incidenti plurimi del 2017 che hanno causato 42 morti. ● Le denunce di malattie professionali protocollate dall’INAIL sono tornate ad aumentare nel 2018 l’incremento è stato di 1456 casi in più rispetto all’anno precedente, da 58.129 a 59.585.


Resp. legale Ass.ne "La Mano"

Le note inviate in redazione risultano parzialmente pubblicate. Le risposte fornite risultano di carattere interlocutorio non possono considerarsi un parere legale

SCRIVI A: legale@salutare.info

Egregio Avvocato,

L'AVVOCATO RISPONDE

a cura dell'avvocato

Giampiero De Cicco

nel gennaio del 2016 accompagnai mia madre al Pronto Soccorso perché avvertiva forti dolori al petto. Appena giunti, l’infermiera di turno le assegnò un codice verde, sostenendo che si trattava di semplici dolori intercostali dovuti probabilmente al un colpo di freddo. Purtroppo, dopo due ore di attesa e senza ricevere alcuna cura, mia madre morì di infarto. Posso denunciarlo?

Gentile lettore,

premetto che in assenza di una documentazione clinica, di un'esatta ricostruzione del fatto storico e di una consulenza medico-legale non posso che esprimere un parere, di natura sommaria ed orientativa, fondato sui fatti da Lei, brevemente, rappresentati. Ciò premesso, nel momento in cui i pazienti arrivano nel reparto di PS, vengono presi in carico non in base all’ordine di arrivo bensì a seconda della gravità delle problematiche manifestate e delle patologie che potrebbero risultare ad esse correlate. Si procede, infatti, ad una procedura di accoglienza (cosiddetta Triage). L'operatore valuta i segni e i sintomi dei pazienti, assegna a ciascuno di essi un codice di priorità: codice rosso, per i casi più gravi; codice giallo per i casi meno gravi; codice verde per le situazioni che non richiedono particolare urgenza. Nell’ipotesi in cui l’operatore sanitario, nella prassi un infermiere, sottovaluti le condizioni cliniche del paziente attribuendogli un codice non corrispondente al suo effettivo status, la struttura sanitaria è tenuta a risarcire le parti civili, cioè gli eredi del paziente deceduto, per la condotta colposa omissiva del proprio operatore sanitario addetto al triage che assegna il codice errato. Pare opportuno evidenziare che la struttura è tenuta a risarcire i danni qualora risulti accertato che, con un intervento rapido, questi si sarebbe salvato o, comunque, sarebbe guarito prima. Quindi per parlare di responsabilità non

c’è bisogno di arrivare alla morte del paziente, ma è necessario dimostrare un danno, ossia un peggioramento delle condizioni dovuto al ritardo nel soccorso e nel mancato rispetto dei protocolli medici indicati. Quanto alla responsabilità dell’operatore, potrebbe rispondere di omicidio colposo qualora risulti dimostrato che l’attribuzione del giusto codice avrebbe permesso all’uomo di essere sottoposto a esami più tempestivi e, quindi, presumibilmente di essere salvato. Di contro, medico e struttura per essere esonerati da qualsivoglia responsabilità dovranno dimostrare il rispetto dei protocolli e che, ad ogni modo, un loro intervento tempestivo comunque non sarebbe stato sufficiente per evitare il verificarsi dell’evento dannoso. Nel suo caso il lungo lasso di tempo trascorso, a prescindere da ogni ulteriore rilievo in merito, non consentirebbe di appurare (l'infarto è stato diagnosticato? È stato riportato in cartella clinica quale causa del decesso?) le effettive condizioni cliniche nelle quali versava sua madre e, quindi, comprendere eventuali errori diagnostici e conseguenti omissioni ad opera dei sanitari. Purtroppo, situazioni di simile gravità richiedono accertamenti medico-legali da effettuarsi nell'immediatezza dell'evento, in modo tale da poter valutare la fondatezza dell'eventuale azione legale da esperire. Spero di averle fornito un piccolo contributo. www.salutare.info

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EMOZIONI

Le emozioni che hai provato, che non sai di aver provato, e quelle che non proverai mai

CAPIRE TU NON PUOI. T Le emozioni esercitano una forza incredibilmente potente sul comportamento umano. Le emozioni forti possono causare azioni che normalmente non si eseguirebbero. Ma che cosa sono esattamente le emozioni?

PRONOIA “Pronoia è l’antidoto alla paranoia” scrive il famoso astrologo Rob Brezsny. Se infatti la paranoia è quell’emozione che caratterizza chi vive la propria esistenza pensando che l’universo stia complottando contro di lui, chi sperimenta la pronoia è convinto di tutto il contrario, ossia che tutto ciò che accade abbia lo scopo di aiutarlo. “In verità - sostiene Brezsny - l’universo è intrinsecamente amichevole. La vita è un gioco sublime creato per il nostro divertimento e per la nostra illuminazione e ci dà sempre ciò di cui abbiamo bisogno esattamente quando ne abbiamo bisogno”.

C’è chi crede che la distanza conduca al capolinea tutte le relazioni amorose, ma molto spesso l’essere lontani dal partner ha l’effetto di ravvivare il rapporto. Lo sanno benne gli Hindi che nel loro vocabolario hanno inserito la parola “viraha” per indicare la consapevolezza dell’amore che arriva nel momento della separazione.

VIRAHA 20

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ANSIA da SQUILLO

RINGANXIETY Riconosciuta negli Stati Uniti come una vera e propria sindrome, la “Ringanxiety” (in italiano ansia da squillo), è quella sensazione che ci pervade quando sentendo suonare un telefonino di qualcun altro, pensiamo sia il nostro e ci precipitiamo a guardare lo schermo. Spesso poi si parla di veri e propri “squilli fantasma”, ossia inesistenti, che vengono avvertiti nonostante il cellulare non riveli in realtà alcuna notifica.


Lucio Battisti

TU CHIAMALE, SE VUOI, EMOZIONI IJIRASHII

Vi è mai capitato di commuovervi assistendo alle imprese di chi, pur partendo da una situazione di svantaggio, riesce a raggiungere il suo obiettivo combattendo? Per indicare questa emozione che ci fa sentire felici per un successo ottenuto da chi è più fragile e vulnerabile o ha attraversato una situazione difficile, i Giapponesi hanno a disposizione nel loro vocabolario la parola ijirashii.

AWUMBUK “L’ospite è come il pesce: dopo tre giorni puzza”, sostiene un vecchio proverbio. A volte però amici e parenti animano la nostra casa tanto che, quando ci ritroviamo nuovamente da soli dopo la loro partenza, siamo pervasi da una sensazione di vuoto e nostalgia. Il popolo Bainang, originario di Papua Nuova Guinea, ha coniato la parola “awumbuk” proprio per riferirsi a que-

CONFORTO sto stato d’animo. Per riprendere la propria vita e mandare via le sensazioni negative che pervadono la casa dopo la partenza degli ospiti, le famiglie di questo popolo mettono in atto un particolare rituale: riempiono una scodella di acqua e la lasciano tutta la notte per catturare l'energia negativa. Il giorno dopo, buttano l'acqua insieme a tutte le brutte sensazioni accumulate.

Quando siamo a disagio, abbiamo paura, ci troviamo in difficoltà o siamo tristi è questa l’emozione che ricerchiamo: il conforto. Possiamo trovarlo nel nostro piatto preferito, in un posto al quale siamo particolarmente affezionati, tra le braccia della persona amata. Per i bambini il conforto è poi un sentimento importantissimo che può scaturire dal profumo della mamma, da un giocattolo, da una copertina. Ognuno ha il suo rituale per raggiungere questa emozione di benessere che aiuta a calmarci e superare i momenti difficili.

La speranza è forse l’emozione più forte, ma anche la più difficile da tenere viva, soprattutto quando le avversità e i problemi ci mettono a dura prova. Per molto tempo in ambito psicologico ci si è interrogati sulla sua natura e in particolare ci si è chiesti se la si potesse considerare o meno un’emozione. Secondo l’esperto Moritz Lazarus, le “vere” emozioni sono quelle che scatenano forti reazioni fisiche e biologiche (pensiamo ad esempio alla paura), cosa che invece non avverrebbe nel caso della speranza. A quest’ultima però la psicologia ha dato l’importante compito di supportare la motivazione, perché senza speranza cade ogni possibilità di cambiamento soprattutto in situazioni difficili.

SPERANZA www.salutare.info

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Dermatologia

Impetigine contagiosa Un’infezione cutanea frequente soprattutto nei mesi estivi e in età pediatrica, ma si può manifestare in qualsiasi altro periodo dell’anno. a cura di: dr. Antonio Del Sorbo Dermatologo - www.ildermatologorisponde.it

Si presenta con piccole vescicole (soprattutto la forma streptococcica) o vere e proprie bolle (soprattutto la forma stafilococcica) che si rompono immediatamente, dando luogo a croste giallastre color miele. Oltre al viso (sede più comune), possono essere interessate anche altre aree (per esempio collo, mani). L’impetigine contagiosa è la terza patologia cutanea più frequente in dermatologia pediatrica. Una volta diagnosticata, questa piodermite rientra solitamente nel giro di 8-10 giorni dall’inizio della terapia dermatologica con farmaci per uso topico (per esempio creme a base di mupirocina, acido fusidico, retapamulina, ozenoxacina) o sistemico (per esempio antibiotici orali) a seconda del quadro clinico.

Esiste anche una variante neonatale denominata “pustolosi stafilococcica del neonato” che può in alcuni casi complicarsi con la cosiddetta sindrome di Lyell. Le localizzazioni più frequenti di impetigine neonatale sono le grandi pieghe cutanee (per esempio collo, ascelle, inguine) e l’area del pannolino. Nell’impetigine bollosa (più frequente nei bambini piccoli) le esotossine esfoliative prodotte dagli stafilococchi interferiscono con le strutture di adesione dei cheratinociti (desmosomi) dando luogo alle tipiche manifestazioni cutanee. Anche l’impetigine caratterizzata da bolle più grandi (impetigine bollosa flittenulare) è osservata maggiormente nei bambini piccoli. In questo caso è importante la

Terapia farmacologica Per la cura dell’impetigine sono impiegate diverse molecole, dai farmaci più tradizionali (per esempio perossido di idrogeno) agli antibiotici topici di ultima generazione. L’ozenoxacina ad esempio, rientra tra le molecole introdotte più di recente. È un antibiotico a 21 atomi di carbonio (per l’esattezza è un chinolonico non fluorinato) ad azione sia batteriostatica che battericida nei confronti dei batteri maggiormente associati a impetigine (inibizione degli enzimi batterici topoisomerasi II e topoisomerasi IV). La terapia con i farmaci topici va proseguita per tutto il periodo concordato al momento della visita fino alla graduale scomparsa delle croste, che solitamente si verifica nel giro di 8-10 giorni dall’inizio della cura. Essendo l’impetigine più frequente in estate, nella scelta terapeutica è importante considerare i farmaci privi di azione fototossica o fotoallergica, evitando in ogni caso l’esposizione diretta al sole in presenza di cute ancora infiammata.

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L’impetigine contagiosa è associata alla presenza di batteri piogeni, tra cui lo streptococco pyogenes di gruppo A e lo stafilococco aureus. Questa piodermite contagiosa può manifestarsi a qualsiasi età, anche in occasione di un calo temporaneo delle difese organiche. diagnosi differenziale con la “tigna” bollosa, vera e propria micosi da trattare con appositi farmaci antimicotici, poiché a differenza dell’impetigine, non risponde ai comuni antibiotici sistemici (per esempio flucoxacillina, cefalexina, amoxicillina, tetracicline, rifampicina, clindamicina). L’impetiginizzazione invece è una sovrinfezione secondaria di una dermatite preesistente (per esempio dermatite atopica, scabbia, eczema, herpes, varicella, orticaria papulosa, pediculosi). È associata soprattutto alla presenza di Staphylococcus aureus e più raramente alla presenza di streptococchi. Si presenta in maniera analoga all’impetigine volgare, ma la causa è da attribuire al grattamento e alla sovrinfezione batterica. Nei pazienti con scabbia invece, l’impetiginizzazione legata al grattamento cronico è maggiormente associata alla presenza di streptococchi. Una volta eliminata la sovrinfezione batterica, deve essere curata la patologia di base.


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WWF CONTRO LA PLASTICA

SPESA SENZA PLASTICA

NON SOLO BIRRA ALLA SPINA

L’opzione migliore è il mercato, dove tutto è sfuso e le sporte le porti tu. Anche al supermercato puoi combattere l’eccesso plastica con i prodotti sfusi del banco dei formaggi, salumi, carne. Scegli confezioni in carta (per le uova, pasta) o in vetro (per salse, yogurt).

Scegli detersivi «alla spina» e incoraggia i negozianti a dotarsi del “refill”. Riduci il numero di flaconi di detersivi e sostituisci con aceto, limone, bicarbonato Scegli guanti e panni riutilizzabili, spugnette in cellulosa. Mollette di legno per stendere.

SAPONI E DINTORNI

UFFICIO PLASTIC-FREE

Apparecchia con tovagliette in cotone. No a tazze e piattini in plastica e per i più piccoli biberon in vetro. Caffè con cialde compostabili e occhio anche alle bustine del tè.

Evita il bicchierino alla macchinetta e le stoviglie monouso: porta la tazzina o il piatto del servizio ‘spaiato’. Scrivi con penne ricaricabili. Borraccia dell’acqua sulla tua scrivania e brocca e bicchieri di vetro sul tavolo delle riunioni.

CANI E GATTI ‘ECO’

NO PLASTIC, YES PARTY!

COLAZIONE AL NATURALE

Per la pappa, ciotole in ceramica o acciaio. Giocattoli in corda o in altri materiali diversi dalla plastica. Sacchetti in bioplastica per gli escrementi. Una bella cuccia di legno o un cesto di vimini per riposare.

Offri un cocktail? La cannuccia e l’agitatore monouso non servono. Le stoviglie sono molto più chic se sono “vere”! Se i coperti sono troppi, bioplastica, carta o bambù sono un buon compromesso. Niente palloncini, sì ai festoni… e musica streaming o digitale.

MENS SANA IN CORPORE SANO

IN CUCINA SENZA PLASTICA

Tappetino per lo yoga? In fibra di bambù! Abbigliamento sportivo in tessuti naturali e accappatoio in spugna e non in microfibra. No alle monodosi per shampoo e bagnoschiuma.

Impara a conservare i cibi senza bustine o pellicole: ottimo il vetro. Scegli alternative alla plastica anche per mestoli, taglieri, ciotole, coperchi, scolapasta. Non dimenticare accendini ricaricabili per i fornelli.

Quasi tutte le plastiche sono riciclabili. Nel concreto, però, nella differenziata vanno solo gli imballaggi, oggetti concepiti per contenere e trasportare le merci. Non si tratta di un problema tecnico, quanto economico-legislativo: il sistema della raccolta e del riciclo si basa su un contributo ambientale che versano solo i produttori di imballaggi. Un piatto e una posata di plastica sono realizzate, spesso, nello stesso materiale, ma il piatto è, però, classificato come imballaggio e versa il contributo, la forchetta no. POSSIAMO METTERE NELLA RACCOLTA DELLA PLASTICA: bottiglie di acqua e bibite, tappi, flaconi e spruzzini dei detersivi, flaconi dei bagnoschiuma e shampoo, flaconi

con beccuccio dei saponi, sacchetto della pasta o riso, vaschetta portauova, vasetti dello yogurt, flaconi delle salse, sacchetti di merendine e snack, vaschette degli affettati o del gelato, imballi in polistirolo, piatti e bicchieri, vassoi dei cioccolatini, film plastico intorno alle confezioni da 6 di bottiglie, blister preformati (tipo quelli delle lampadine). AD OGGI NON SI RICICLANO: giocattoli e peluche, palloni, biro e pennarelli, ciabatte, canotti, materassini e braccioli per il mare, contenitori che presentano grossi residui di cibi o di sostanze pericolose (vernici, colle,), custodie di CD/ DVD e i Cd/DVD stessi, mollette per panni, posate di plastica, rifiuti ospedalieri (es.: siringhe, contenitori per liquidi), accendini, spazzolini, rasoi, spazzole e pettini, secchi, bacinelle e arredi. DA MA PAN G PAND A INE AZ

AG A M AZINE ND

FAI LA “DIFFERENZA”

AZINE P AG A M

Usiamo in media 300 spazzolini da denti nella vita: meglio quelli a testina intercambiabile. Fallo anche con i rasoi. Sì al filo interdentale biodegradabile. Eco ricariche per i saponi e occhio alle loro etichette: se leggi polyethylene c’è plastica! Pettine per capelli in legno.


World Oceans Day Celebrare l’oceano e collaborare per un futuro migliore. Questi sono i principi del World Oceans Day, la Giornata Mondiale degli Oceani, istituita nel 2008 dalle Nazioni Unite. Quest’importante iniziativa, prevista per l’8 giugno, ha lo scopo di promuovere l’impegno per la salvaguardia dei nostri oceani e, di conseguenza, del nostro pianeta. Il ruolo degli oceani è infatti fondamentale per la vita sulla Terra: forniscono ossigeno, contengono il 97% delle acque terrestri, regolano il clima e, in quanto fonte di cibo, sono essenziali per il nostro ecosistema. Purtroppo giornalmente i nostri oceani sono messi a rischio da attività umane come la pesca illegale o l’inquinamento marino, causato non solo da navi da trasporto e crociera,

ma anche da attività sulla terraferma. La situazione è aggravata dal cambiamento climatico che causa a sua volta l’acidificazione delle acque. Il tema scelto per l’edizione di quest’anno è “Insieme possiamo proteggere e far tornare alle sue condizioni originarie l’oceano”. Il focus sarà sulla prevenzione dell'inquinamento causato dalla plastica, condividendo soluzioni che ispirano e attivano la comunità globale.

12 maggio 2019

31 maggio 2019

Si tratta di una malattia reumatica, ancora poco conosciuta e difficile da diagnosticare, caratterizzata da dolore cronico persistente a livello muscolare e scheletrico, che causa spesso anche spossatezza e affaticamento. A volte questa patologia può essere accompagnata da sintomi secondari come ansia, insonnia, depressione o disturbi intestinali. Secondo una stima dell’ANMAR, l’Associazione Nazionale Malati Reumatici ONLUS, a soffrine sarebbero circa 2 milioni di Italiani. La data del 12 Maggio venne scelta in ricordo dell’infermiera Florence Nightingale, considerata la fondatrice dell'assistenza infermieristica moderna, nata appunto il 12 Maggio 1820 a Firenze e affetta presumibilmente da fibromialgia.

Istituita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la Giornata Mondiale senza il tabacco, vuole essere un importante momento di riflessione sull’impatto nocivo del fumo sulla salute. Il 31 maggio si cerca di incoraggiare le persone ad astenersi dal fumare almeno per 24 ore, invitandole a smettere in via definitiva. La Giornata della lotta contro il fumo rappresenta anche l’occasione per fare il punto della situazione sulla diffusione del tabagismo nel mondo e per richiamare l'opinione pubblica sugli effetti negativi che esso comporta sulla salute. Nel mondo il tabagismo è infatti la seconda causa principale di malattie cardiovascolari e l'uso di tabacco e l'esposizione al fumo passivo contribuiscono a circa il 12% di tutte le morti per malattie

Giornata mondiale della fibromialgia

Spazio dedicato alla segnalazione di campagne d'informazione sociale, di prevenzione per rendere visibili tutte le iniziative volte a migliorare gli stili di vita.

Segnalate le campagne a: sociale@salutare.info

INFORMAZIONE SOCIALE

8 giugno 2019

Giornata Mondiale Senza il Tabacco cardiache. Secondo l'Oms, inoltre, il consumo di tabacco rappresenta la seconda causa in generale di morte nel mondo e la principale causa di morte evitabile. Quasi 6 milioni di persone infine perdono la vita ogni anno per i danni causati dal tabagismo e fra questi oltre 600.000 sono vittime del fumo passivo.

14 giugno 2019

Giornata mondiale della donazione del sangue Dal 2004 il 14 giugno viene festeggiata la Giornata mondiale del donatore di sangue, proclamata dall'Organizzazione mondiale della sanità. Il 14 giugno è stato scelto in quanto giorno di nascita del biologo austriaco Karl Landsteiner, sco-

pritore dei gruppi sanguigni, nel 1900, e coscopritore del fattore Rhesus (Rh). L'evento ha lo scopo di ringraziare i donatori di sangue volontari e non retribuiti e allo stesso tempo vuole sensibilizzare chi ancora non è donatore sull’importanza di questo semplice gesto. Trasfusione di sangue e prodotti del sangue sono infatti indispensabili per salvare milioni di vite ogni anno. Possono aiutare i pazienti che soffrono di condizioni potenzialmente letali a vivere più a lungo e con una maggiore qualità della vita e supportano complesse procedure mediche e chirurgiche. Hanno anche un ruolo essenziale, salvavita, nell'assistenza

materna e infantile e durante la risposta di emergenza alle catastrofi naturali e provocate dall'uomo. Possono diventare donatori tutti coloro che hanno un’età compresa tra i 18 e i 60 anni, che abbiano un peso non inferiore ai 50 kg, si trovino in buono stato di salute e il cui stile di vita non preveda comportamenti a rischio che possano compromettere la salute di chi riceve il sangue. Chiunque desideri donare per la prima volta dopo i 60 anni può essere accettato a discrezione del medico responsabile della selezione. È possibile continuare a donare fino al compimento del 65° anno d’età e fino al 70° anno, previa valutazione del proprio stato di salute. www.salutare.info

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Posturologia

Dischinesia Articolare Il click delle articolazioni a cura di: Dr. Roberto Amich Posturologo

Le articolazioni vengono tenute assieme e guidate nella loro funzione da legamenti e muscoli. Indurimenti, spasmi e degenerazioni di questi tessuti, possono provocare disfunzioni delle articolazioni e riflessi nervosi dolorosi. Lo scricchiolio delle giunture è conosciuto da almeno 100 anni, cioè dalla riscoperta del metodo terapeutico manipolativo da parte dell'americano David Daniel Palmer, scopritore e fondatore nel 1895 della Chiropratica. Palmer insegnava che il click provocato da una separazione veloce di un'articolazione, produce un sollievo enorme per chi ha un disturbo funzionale a questa giuntura. Il sollievo non è solo per l'effetto locale, ma funziona tramite riflessi nervosi interconnessi che vanno per esempio da un organo afferente (pelle) al midollo spinale, fino al cervello e di ri-

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torno ad un organo effettore (muscolo). Viceversa, la riuscita della separazione dell'articolazione viene quasi sempre confermata con il click che sentiamo. Definiamo il blocco o malposizione articolare una "sublussazione" e la manovra curativa che provoca il click ed il benessere, un "aggiustamento". La denominazione più moderna per "l'aggiustamento" è la "manipolazione", mentre il "blocco" è una "fissazione" o "dischinesia articolare". Il meccanismo e la causa del click terapeutico, furono studiate scientificamente negli anni settanta dal Chiropratico Svizzero Dottor Raymond Sandoz di Neuchâtel. Prima confermando radiologicamente il fenomeno della separazione fisica dell'articolazione (alcuni decimi di mm) e poi ipotizzando la formazione di una vacuola nello spazio interarticolare. Le superfici sinoviali dell'articolazione

vengono separate dallo strappo esercitato assialmente alla giuntura e si forma uno spazio (vacuo) che, immediatamente, viene riempito da "aria". Dall'implosione di quest'aria (CO2) risulta il rumore del click. La presenza dell'aria come cuscino, tiene per un periodo di tempo le superfici articolari separate, così che una seconda separazione (strappo), non potrà più provocare l'implosione e conseguentemente il click. La chiropratica usa il fenomeno della separazione delle giunture in maniera curativa, per dare tregua alle articolazioni dalla loro pressione ed usura interna che crea microinfiammazioni, degenerazioni o addirittura blocchi articolari. Le diverse condizioni che affliggono le articolazioni vertebrali dovute a queste interferenze meccaniche e della loro funzione sono le cefalgie cervicali (mal di testa - emicrania), le cervicalgie (mal di collo), le cervicobrachialgie (dolori che partono dal collo e che si irradiano giù alle braccia fino alle mani), le dorsalgie, le intercostalgie, le lombalgie, le sciatiche, i dolori o formicolii alle dita delle mani e dei piedi, le deformazioni cifotiche e scoliotiche. L'aggiustamento di un'articolazione vertebrale è un'azione molto complessa che deve essere eseguita da uno specialista Chiropratico. La direzione della mossa, la sua profondità, la velocità e la forza applicata, sono parametri fondamentali per la buona riuscita della manovra, senza danni. La chiropratica si serve principalmente delle mani per eseguire la sua cura e non si limita unicamente al lavoro manipolativo associando tecniche diagnostiche fisiche, ortopediche, neurologiche, radiologiche e di laboratorio, applicando terapie ausiliarie fisioterapiche e riabilitative.


sistemi di riposo

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Salute

L'intestino, il nostro secondo cervello L'uomo ospita tanti microrganismi con i quali crea una simbiosi, cioè un'associazione grazie alla quale trae dei benefici per mantenere lo stato di salute. a cura di: dr.ssa Anna Foglia Medico di medicina generale

Il tratto gastrointestinale contiene più del 70% dei microorganismi presenti nell'organismo. L'intestino infatti, ospita più di 500-1000 specie diverse di batteri. Nella maggior parte dei casi si crea un'interazione positiva, in altri casi invece, si selezionano germi potenzialmente dannosi o anche indifferenti, cioè che non portano alcun beneficio per l'uomo. Lo stile di vita dei Paesi occidentali con regimi dietetici ricchi di grassi e cibi raffinati, l'uso/abuso di farmaci, la riduzione dell'esercizio fisico, il fumo, l'alcool, uno stile di vita affannato e disordinato, portano alla selezione di ceppi batterici meno protettivi per la salute dell'uomo,

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perché producono metaboliti con attività infiammatoria, cancerogenica e tossine. Effetti dannosi possono essere provocati anche dal cloro, che viene aggiunto alle acque per disinfettarle, dagli zuccheri che sono un ottimo terreno di coltura per batteri dannosi, pesticidi, additivi alimentari artificiali che vengono aggiunti a molti alimenti per migliorarne l'aspetto o il gusto. È quindi utile scegliere alimenti naturali e freschi. L'alterazione del microbiota cioè dell'ecosistema intestinale può portare ad aumento di peso, stipsi, acne, desiderio costante di cibo. Recenti studi hanno dimostrato che una flora intestinale sana aumenta la

resistenza allo stress e riduce il rischio di ammalarsi, infatti l'80% del sistema immunitario risiede nel tratto intestinale. Lo stomaco ha un ruolo importante non solo nella digestione, ma anche come filtro ecologico in quanto forma una barriera grazie all'acido che rende l'ambiente sfavorevole alla crescita di determinati microrganismi. Il grado di acidità viene misurato con il pH, questo può subire variazioni in funzione dell'età, dei farmaci e di tutte le altre condizioni sopra elencate. I neonati, specie prematuri e gli anziani mostrano un'acidità relativamente bassa, per questo sono inclini alle infezioni batteriche di stomaco ed intestino. L'ansia innesca un meccanismo doppiamente dannoso: aumenta la produzione acida a causa dell'aumento di cortisolo ed adrenalina ed inibisce la rigenerazione dei tessuti indebolendo la mucosa gastrica. Danni intestinali sono provocati anche dall'uso, specie se prolungato di farmaci quali antibiotici, chemioterapici, antinfiammatori e “protettori gastrici” perché bloccando la funzione di barriera acida alterano la flora intestinale favorendo il passaggio di microbi più pericolosi che raggiungono più facilmente l'intestino, colonizzandolo. La conseguenza è che si ha un aumento del rischio d'infezioni, non solo intestinali gravi, ma anche del tratto orofaringeo con faringiti o addirittura polmoniti.


I “protettori gastrici” danneggiano la mucosa gastrica con tre meccanismi: ❶ innescano l'effetto rimbalzo, cioè più s'innalza il pH dello stomaco per ridurre l'acidità e più paradossalmente aumenta in modo spropositato la produzione di acido cloridrico da parte dello stomaco che tenta di tornare acido per mantenere la sua funzione;

❷ alterando i processi digestivi: viene meno sia la corretta digestione degli alimenti che l'adeguata sterilizzazione del chimo, favorendo disbiosi, candidosi ed intolleranze alimentari. Il bolo alimentare cioè, quella poltiglia di cibo masticato frammisto a saliva, quando raggiunge lo stomaco viene trasformato in un liquido brodoso particolarmente acido, detto chimo;

❸ provocando un calo di magnesio che è causa di debolezza, affaticamento, sonnolenza ed aritmie.

Tutto ciò crea una mancata attivazione degli enzimi digestivi gastrici che necessitano dell'ambiente acido per poter esser attivati, di conseguenza, le proteine arrivano intatte a livello intestinale, stimolando fenomeni di sensibilizzazione e di flogosi (infiammazione). Si ha anche un aumento del rischio di fratture per mancato assorbimento di nutrienti fondamentali per la calcificazione. Si può instaurare la SIBO cioè sovra-crescita batterica del piccolo intestino o aumento della concentrazione batterica nei tratti alti dell'intestino che va ad ostacolare le funzioni immunitarie e l'attività motoria propulsiva intestinale.

ri che maggiormente proliferano, ci sono quelli di tipo fecale. Il più importante è Escherichia Coli, i cui ceppi più virulenti possono causare gastroenteriti ed infezioni del tratto urinario. I parafarmaci sono di aiuto perché contengono probiotici cioè microrganismi vivi, che somministrati in quantità adeguate, conferiscono beneficio all'ospite, e, prebiotici cioè fibre alimentari solubili che rappresentano nutrimento per i batteri-probiotici, ad esempio inulina, oligosaccaridi. In natura li troviamo in: banane, frutta secca, legumi, aglio, asparagi, avena, barbabietola, miele.

gravità. Anche il solo superpasto domenicale fatto di alimenti elaborati, diversi dal resto della settimana favorisce il diffondersi dei “malesseri del lunedì mattina”. Nei periodi di riposo, quando finisce la corsa lavorativa o nelle persone che hanno un'attività cerebrale intensa, a volte anche perché presi da tante preoccupazioni, cioè pensieri poco funzionali, o in coloro che lavorano su turni notturni, o che dormono poco, si trova pura gratificazione personale nel ricorrere al “comfort food”. A quanti capita di pensare “vorrei qualcosa di buono, qualcosa di dolce”, perchè ci dà l'illusione di sentirci meglio. Le preoccupazioni, il pensare male, le paure immaginarie, le proiezioni negative creano una situazione d'allarme che va ad attivare i circuiti cerebrali che preparano alla sopravvivenza (reazione combatti o fuggi), con la sensazione di dover assumere cibo anche quando non è necessario. Tutte queste condizioni sono causa di disarmonie psicofisiche, cioè di malattia.

I sintomi sono: alterazioni dell'alvo, meteorismo, dolore addominale cronico ricorrente, ipovitaminosi ed anemia. La severità di tali sintomi varia in funzione della quantità e tipologia di batteri implicati ed anche dell'estensione del tratto intestinale interessato. Tra i batte-

Alimenti come lo yogurt a frutta, invece, risultano dannosi perché per la preparazione della frutta, lo yogurt subisce determinate temperature che vanno a danneggiare i probiotici presenti, liberando zuccheri dannosi per il microbiota intestinale. Non è un caso che le festività comportano in genere picchi influenzali, gastroenteriti ed altre affezioni di varia

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Ginecologia

Contraccezione ormonale senza pausa Non solo per la pillola… anche per anello e cerotto a cura di: dr.ssa Fiammetta Trallo Specialista in Ginecologia e Ostetricia

La maggior parte delle donne in età fertile usa sistemi contraccettivi poco sicuri. Il 20% ricorre al coito interrotto, il 5% si affida a metodi naturali e il 3% alla fortuna. Oggi la contraccezione ormonale è usata da più di 100 milioni di donne nel mondo, ma in Italia è scelta solo dal 16 % delle donne in età fertile. Un dato che in Europa ci colloca al 14mo posto. Dai dati di uno Studio osservazionale ECOS pubblicato su BMC Womens Health nel 2015, su 2.000 donne italiane, tra i 18 e i 40 anni, è emerso che le donne vorrebbero contraccettivi sicuri e innovativi ma anche pratici per vivere appieno la propria ses-

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sualità. Nonostante ciò, il dato più singolare è che il 68% delle donne intervistate in realtà non era a conoscenza di contraccettivi ormonali alternativi alla pillola quali anello e cerotto. Inoltre, il 58% delle under 30 ha ammesso di non aver mai sentito parlare di sistemi “fit and forget”, ovvero “metti e dimentica”. Impianto sottocutaneo e spirale smart ormonale sono invece metodi sicuri e a basso dosaggio ormonale, in grado di proteggere per 3 anni. Non avendo poi la routine dell’assunzione quotidiana sono anche a prova di dimenticanza. Ma la vera novità, in tema di contraccezione ormonale, arriva da una nuova linea guida clinica della Faculty of Sexual and Reproductive Healthcare: saltare la pausa di sette giorni durante l'utilizzo di un contraccettivo ormonale combinato non causa danni alla salute. In pratica vuol dire che non vi è necessità di un sanguinamento mensile regolare per essere sane. Queste nuove raccomandazioni includono le più recenti prove scientifiche sui contraccettivi ormonali combinati sia per la pillola che per il cerotto transdermico e l'anello vaginale. Se una donna vuole evitare le mestruazioni mentre usa la contraccezione ormonale combinata, può ge-

Le mestruazioni con cadenza di 28 giorni in sintonia con il ciclo lunare sono in molti contesti culturali considerate un simbolo di femminilità e di capacità riproduttiva. Tuttavia, questi fastidiosi appuntamenti mensili sono sempre poco graditi per gli inevitabili disagi che comportano. Per non dire inopportuni quando interferiscono sull’attività lavorativa, sportivo-agonistica e sulla vita sociale quotidiana condizionando abbigliamento, vita sessuale, vacanze ed anche matrimoni e viaggi di nozze. stire le confezioni una di seguito all'altra, sempre o anche una tantum, senza per questo far danni alla salute e alla fertilità futura. Le donne possono, e in tutta sicurezza, fare meno di intervalli o intervalli più brevi per evitare tutto il corteo sintomatologico del ciclo mestruale. Nonostante il poter scegliere il ritmo del proprio ciclo mestruale sia una bella notizia, non è detto che questo farà piacere a tutte le donne. A riprova di ciò dal 2015 è disponibile in Italia la cosiddetta pillola stagionale pensata per avere solo quattro cicli mestruali in un anno, uno ogni 3 mesi, quindi 1 ogni stagione dell’anno. Un vantaggio non da poco se assunta prima dell’inizio dell’estate. Eppure di questa pillola se ne sa molto poco, forse perché è piaciuta meno ai medici che alle tante donne che l’avrebbero volentieri utilizzata.


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In Frutta Veritas: il Ricettario 100 ricette per cucinare con la frutta, cotta e cruda

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Prezzo

€ 9,30

Deepak Chopra 384 pagine Editore: Sperling & Kupfer (18 febbraio 2019) ISBN-10: 8868365189 ISBN-13: 978-8868365189 www.salutare.info

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Psicologia

Coppia, amore e altro… a cura di: dr.ssa Carmen Vesci Psicologa e psicoterapeuta

Da un punto di vista sistemico la coppia è un insieme con una fisionomia propria e una propria identità, tenuto insieme da un patto. Il patto per dar vita ad un impegno deve essere voluto ed interiorizzato da un punto

di vista cognitivo ed affettivo in cui i partners si dedicano al legame e deve essere esplicito. Le fasi del ciclo di vita di coppia sono: 1) Innamoramento: è la fase in cui le fantasie si incarnano in

una persona reale. Ha una durata fisiologica (dai 6 ai 12 mesi). 2) Consolidamento o attaccamento adulto: in questa fase due dimensioni danno le coordinate sulla qualità dello stile di attaccamento di coppia:

Le disfunzioni nascono tutte o nei rapporti troppo rigidamente sbilanciati o quelli in cui i componenti fanno a gara per dimostrarsi reciprocamente uguali. A livello sessuale è importante essere oggetto e soggetto di desiderio e piacere e questa è la base dell’uguaglianza nella coppia uomo donna. Ci sono rapporti che soffrono per mancanza di reciprocità oppure per una reciprocità cosi determinata dal bisogno dell’altro a supporto della propria esistenza da costruire un rapporto equivoco continuo: ho così bisogno di te che non posso vivere. 32

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intimità e autonomia. Rispetto alle dimensioni descritte ci possono essere coppie che si muovono in diversi modi generando relazioni più o meno funzionanti/ disfunzionali:


Amare ed essere amati sono due meccanismi complementari che rispondono a bisogni differenti: AMARE: soddisfa il desiderio di qualcuno a cui offrire se stessi ESSERE AMATO: appaga il bisogno individuale di essere desiderato ed apprezzato I Simbiotici

o gemelli paradisiaci di Jackson La caratteristica principale di una coppia di “simbiotici” è la reciproca dipendenza tra i partner e la scarsa definizione dei confini interpersonali. Queste coppie non conoscono il litigio, la diversità e la contrapposizione di opinioni e desideri individuali. L’assenza di diversità e confronto conduce anche all’appiattimento emotivo e a un impoverimento dell’intimità, anche sessuale. Questo tipo di coppie sono metodiche e ripetitive di solito sono molto attaccati alla famiglia di origine e confinano la vita di coppia entro percorsi prevedibili.

Combattenti cronici In questo tipo di coppie ritroviamo la stessa difficoltà a vivere la separatezza della categoria precedente, ma con la contemporanea impossibilità di riconoscere e ammettere il bisogno di vicinanza e di intesa. Questo paradosso relazionale è sostenuto grazie al perenne agonismo e all’incessante competizione tra i partner: la comunicazione e le transazioni nella coppia seguono le regole

di un’escalation simmetrica, che generalmente si interrompe con un appassionato rapporto sessuale. Sono coppie che non riuscendo ad esprimere apertamente la collera, spesso sviluppano sintomi psicosomatici legati allo stress, o in alternativa, presentano disfunzioni sessuali e problemi collegati al bere.

Gli Ambivalenti Questo tipo di coppie è composto da persone che non tollerano la componente conflittuale normalmente insita in ogni legame. Queste coppie faticano a esprimere e verbalizzare le emozioni, per una forma di ritegno timoroso verso gli aspetti emotivi del proprio mondo interno e soprattutto per paura di affetti aggressivi, come la rabbia, il rancore o la delusione. La conseguenza è un incessante lavorio per abbassare la temperatura emotiva interna, così che i disaccordi e le delusioni rimangano sistematicamente inespressi, accumulandosi. Un’altra conseguenza è la presenza di disturbi della sfera sessuale, nel senso che il

tentativo prolungato di rimuovere sentimenti di collera e di delusione porta a una progressiva diminuzione del desiderio erotico e alla sensazione che il sesso sia un peso e un obbligo. Spesso viene messo in atto uno “sciopero della comunicazione” (musi, rispondere a monosillabi, aumento della distanza fisica) fino a che le ferite si rimarginano naturalmente e l’“armonia” torna.

I Fratellini La coppia è affiatata, parole e gesti esprimono un attaccamento reciproco e i momenti difficili di conflittualità sono superati con una certa leggerezza che allontana la minaccia della separazione. La comunicazione è fluida, e gratificante e lo scambio è, a seconda dei casi, collaborativo o competitivo. La distorsione dei ruoli di coppia si evidenzia nella tendenza al tradimento, cioé nello scarso impegno sul versante sessuale/sentimentale. Queste coppie si sono spesso formate in giovane età a causa della difficile situazione familiare e ciò li lega profon-

damente per trovare in questa unione quel che non hanno mai avuto.

La coppia imprigionata La relazione è caratterizzata dalla paura e dalla diffidenza; a seconda del modello internalizzato si può temere e anticipare l’abbandono, il tradimento, la superiorità o la prevaricazione da parte del partner. La relazione di coppia in questi casi diventa un luogo nel quale ci si sente imprigionati in dinamiche ripetitive e condannati all’infelicità, incapaci di utilizzare la dimensione naturalmente terapeutica dei rapporti umani. Aquilar F., Psicoterapia dell’amore e del sesso, Edizioni Franco Angeli 2006, Milano. Cancrini M.G., L. Harrison, Potere in amore. Un viaggio fra i problemi di coppia. Editori Riuniti, 1986 Gulotta G., Commedie e drammi nel matrimonio; Feltrinelli, 1976, Milano Jelloushek Hans, Amori e incantesimi,Edizioni Magi, 2003, Roma

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Farmacia

I farmaci oncologici orali

Vantaggi e sfide per il paziente a cura di: dr.ssa Roberta Melillo Farmacista ospedaliera

Per le cure dei tumori negli ultimi anni è aumentata la possibilità di somministrare farmaci antineoplastici per via orale (nel linguaggio medico per os, dal latino attraverso, mediante os, oris, bocca; nei paesi anglosassoni acronimo di somministrazione orale (oral somministration). Le terapie orali onco-ematologiche al fine di espletare la loro piena efficacia clinica devono essere somministrate in modo appropriato. Rispetto ad altre vie di somministrazione, quella orale ha vantaggi per il paziente che può assumere la terapia autonomamente; non modifica lo svolgimento della giornata, in generale, richiede meno visite mediche di controllo rispetto a una terapia infusionale e nessuna seduta di terapia ambulatoriale (Day Hospital-DH) tranne che nel corso delle sperimentazioni cliniche. Il paziente però deve assumere il farmaco in modo responsabile, corretto e con regolarità nel rispetto sempre degli orari e delle modalità di somministrazione come da prescrizione medica, anche sul lavoro e in vacanza, affinché i farmaci possano essere efficaci. Spesso

le informazioni sulla somministrazione dei farmaci orali sono complesse, a volte, l’équipe medica non trasmette tali informazioni in modo comprensibile o il paziente non è in grado di assimilarle tutte. Ciò conduce ad un’assunzione scorretta dei farmaci che, di conseguenza, possono essere poco efficaci. La concentrazione delle sostanze attive nel sangue deve mantenersi costante. La durata degli intervalli di tempo che intercorrono tra una somministrazione e l’altra dipende dalla velocità con cui il farmaco è metabolizzato ed escreto. Per alcuni farmaci avviene entro otto o dodici ore, mentre per altri occorrono 24h. Il farmaco è prescritto, di conseguenza, una o più volte al giorno. In oncologia, una terapia orale può durare da alcune settimane ad anni. Per alcune terapie farmacologiche è prevista una pausa tra un ciclo di terapia e l’altro. L’uso dei farmaci orali in oncologia aumenta la qualità di vita dei pazienti, ma può esporli a rischi correlati ad una non corretta gestione della terapia farmacologica. A domicilio manca

la sicurezza dell’ambiente ospedaliero con l’equipe che segue il paziente nelle visite ambulatoriali e nell'eventuale ricovero ospedaliero, la presenza del farmacista in reparto per migliorare e monitorare la terapia del paziente. I livelli di aderenza alla terapia orale possono essere influenzati da età, scolarizzazione, dalla motivazione del paziente. Spesso l’assunzione della compressa o della capsula non ha l’effetto dell’infusione e delle ore di attesa sulle poltrone delle terapie antitumorali endovenose che possono motivare a credere nella necessità di seguire il trattamento. Il tipo di patologia, co-morbilità, schema posologico, eventi avversi possono influenzare negativamente l’aderenza al trattamento. Un'efficace comunicazione tra clinico, paziente, farmacista è un aspetto che favorisce l’aderenza alla terapia, consente un rapporto di fiducia che fidelizza il paziente. Il colloquio con il paziente ed il familiare che può aiutarlo nella terapia domiciliare lo rende edotto sull'importanza della terapia oncologica, nel rispetto dei tempi e delle modalità di assunzione. Il farmacista, esperto del farmaco, aiuta il paziente,esponendo le possibili interazioni con altri farmaci e/o cibi o prodotti fitoterapici, integratori e prodotti salutistici, sulle reazioni avverse e come gestire comuni forme di effetti collaterali. Un paziente ben informato e consapevole tende, infatti, ad avere una minore interruzione della terapie, minori eventi avversi dovuti a dimenticanze e/o abusi di dosi. L’aumento dell'uso dei farmaci orali in onco-ematologia pone il farmacista ospedaliero, che lavora tra il clinico, il paziente ed il farmaco, come attore nel rendere il percorso terapeutico farmacologico efficace e sicuro per il paziente oncologico.

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