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Il Brivido STADIO - 16 ottobre 2016 -
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Fiorentina - Atalanta
Non ci sono segreti, ma punti da conquistare: serve un filotto per uscire dal tunnel
L’Editoriale
Diamo un calcio alla mediocrità restituisce alla Fiorentina un calciatore più confuso. Ventura lo ha provato addirittura come intermedio. Risultato non efficace. Il nomadismo del ruolo non aiuta FederIco. Bisogna intervenire. Sousa deve giocare d'esperienza. La spina dorsale della formazione, partendo da Tatarusanu, è formata da Gonzalo, Borja, Ilicic e Kalinic. Nessuno di loro sta giocando sui livelli dello scorso anno, anche questo significherà qualcosa o no? Questo è il lato negativo della questione, ma anche quello positivo. Si perché se l'asse portante tornerà a brillare come si conviene al suo lignaggio, la Fiorentina ricomincerà a volare. Non ci sono segreti, ma solo punti da conquistare: la Fiorentina per evitare di infilarsi nel tunnel della mediocrità, deve fabbricare un filotto di vittorie. Solo così può scrollarsi di dosso quel mantello di incompiutezza che sembra caratterizzare i viola in questo avvio di stagione.
di Mario Tenerani
Babacar dà il cambio a Ilicic
A
desso ci siamo: il campionato ha esaurito quella parte naturale di rodaggio, ora entra nel vivo. Si fa sul serio. La Fiorentina è chiamata a darsi una scrollata, ad uscire da quella dimensione ibrida. Di squadra che gioca abbastanza bene, ma non azzanna mai la preda. I viola sono distanti dalle aspettative estive; hanno attenuanti, ma anche colpe. La più grande è quella di essere diventati banali, scontati, quando invece appena un anno fa erano stati forse i più originali del campionato. Sousa ha parlato in queste ore con Corvino e Della Valle. Sani confronti per uscirne più forti. E' giunto il momento della verità. La Fiorentina deve recuperare posizioni in classifica e nel gradimento dei tifosi. C'è un problema da risolvere: la posizione in campo di Federico Bernardeschi. La Nazionale
Hrvoje Milic
Supplemento al n. 19 de Il Brivido Sportivo
Caporedattore Tommaso Borghini
Redazione redazione@brividosportivo.it
Direttore responsabile Mario Tenerani
Editore e pubblicità Salvini Editore srl tel. 055 9334666
Grafica e impaginazione Rossana De Nicola e Alexandra Barbieri grafica@brividosportivo.it
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Stampa Baroni e Gori Foto Massimo Sestini Foto storiche archivio Paolo Melani
Hanno collaborato Alessandro Rialti, Francesca Bandinelli, Lucia Petraroli, Giacomo Cialdi, Ruben Lopes Pegna, Duccio Magnelli, Cristiano Puccetti
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Il Brivido STADIO - 16 ottobre 2016 -
90 ANNI DI STORIA
Da Ridolfi a Befani, la Fiorentina invita al Franchi i parenti dei numeri uno del club dal 1926 al 1952
Omaggio ai primi presidenti viola DA RIDOLFI A ALLORI Il marchese rimase in carica per ben sedici anni, dal ’26 al ’42, prima di passare a ricoprire più alti incarichi federali: non riuscì a raccogliere tanti risultati sportivi quanti ne avrebbe meritati, per lui solo una Coppa Italia, oltre ad aver portato la Fiorentina in Serie A e avercela mantenuta per diversi anni. Anche quando la retrocessione sul campo non fu evitabile, nel ’37/’38, gli bastò un anno per farla tornare là dove la sua società meritava di stare. Passò a Scipione Picchi, che resse la Fiorentina nella stagione che precedette l’interruzione del campionato a causa della guerra quindi lo seguì Arrigo Paganelli, alla ripresa dopo il secondo conflitto mondiale. Igino Cassi era a capo del club nel primo campionato a girone unico post bellico, mentre fu Allori a riportare la Fiorentina nelle zone alte della classifica.
Continuano le celebrazioni al Franchi per i 90 anni viola
di FRANCESCA BANDINELLI
N
el segno di Novant’anni di storia, per dare una svolta alla stagione, perché adesso c’è assoluto bisogno di tornare a vincere. Troppo pochi i punti in classifica (benché con un’ora ancora da recuperare della sfida col Genoa rinviata per maltempo), così come i gol: se da un lato la difesa, almeno in casa, tiene con gli zero gol incassati in questo avvio di stagione, è là davanti che devono essere registrati gli ingranaggi. Serve la scossa di Kalinic, di Ilicic e di tutti qui big che fin qui non hanno saputo incidere più di tanto. Paradossalmente, i sorrisi più grandi sono arrivati dai nuovi acquisti di Pantaleo Corvino, non più scommesse ma quasi tutti, ormai, già certezze: sono i campioni, quelli che la Fiorentina ha difeso dagli assalti del mercato estivo a doversi osticceria “Giuliano” scrollare di dosso le tossine accumulate, a cominciaa G. DellereBande Nere, 38ha impegnato per tutta un’estate gli da Tello, che el 055 680741 uomini mercato del club dei fratelli Della Valle e che è riuscito ad inventarsi solo un assist, per Babacar a ar Ristoro Udine. a Adriani, 35 el 055 685831 LOGHI INVIOLA
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Come nella notte della celebrazione del compleanno, quando a sbloccare il risultato ci ha pensato Carlos Sanchez, la roccia colombiana, abile a trovare la rete di fronte a oltre settanta rappresentanti della storia del club, adesso dovrà essere bravo Sousa a ritrovare l’alchimia giusta. Contro l’Atalanta, nell’unica gara che, da qui alla sosta invernale, si giocherà alla luce del sole, al Franchi ci saranno i rappresentanti delle famiglie dei primi Presidenti del club, dai parenti di Luigi Ridolfi, il cui busto in marmo è esposto nell’omonima sala nel ventre dello stadio, fino a quelli di Enrico Befani.
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ANTONINI E BEFANI Carlo Antonini resse la società per quattro anni dopo quattro presidenti consecutivi in carica per una sola stagione, ma i successi veri arrivarono con Enrico Befani, industriale tessile pratese che portò in società un vero e proprio assetto manageriale. E’ stato lui il presidente del primo scudetto (’55/’56) e della prima vittoria in campo internazionale, la Coppa delle Coppe (’60/’61). Durante la sua presidenza la Fiorentina ha vinto anche una Coppa Italia (’60/’61), ha conquistato quattro secondi posti consecutivi dal ’56/’57 al ’59/’60 e visto la sua squadra arrivare in finale di Coppa Campioni, persa contro il Real Madrid.
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5 PUNTI
Il Brivido STADIO - 16 ottobre 2016 -
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Fiorentina - Atalanta
Ora il calendario è favorevole. Ma Sousa e i leader devono dare un segnale, non presto… subito
Il futuro è adesso di ALESSANDRO RIALTI
L’
impressione è che il futuro della Fiorentina, intendiamo il campionato considerato che le Coppe hanno percorsi a sé stanti, si giochi in grande parte adesso. Il motivo è semplice, la classifica anche se con una gara ancora da giocare, quella con il Genoa, è davvero poco incoraggiante. C’è bisogno di punti e di entusiasmo, non presto... subito.
Nikola Kalinic
Anche perché Sousa e i suoi giocatori hanno dimostrato nel girone di andata dello scorso anno, di dare il meglio quando possono sfruttare la cresta dell’onda. Punti uguale entusiasmo, lasciare quella triste, e preoccupante posizione in classifica, e tornare a guardare il campionato dall’alto in basso, almeno nella zona medio alta della classifica. E le prossime gare potrebbero offrire appunto questa possibilità. E’ vero che anche dai club apparentemente meno pronosticati possono arrivare pericolose sorprese, ma le gare con Atalanta, Crotone e Cagliari possono davvero far molto bene alla classifica viola. Per altro il Franchi pare essere tornato un fortino difficilmente espugnabile, come nei giorni belli della gestione-Prandelli. Dunque è adesso che Sousa deve trovare la Fiorentina giusta, quella che al di là degli esperimenti, del turn over, al di là delle incertezze, non può deludere. La gara, triste, di Torino deve essere archiviata, immediatamente. Il messaggio è per il tecnico portoghese, ma più di lui devono raccoglierlo i giocatori viola, i leader in prima persona. Sono loro che si giocano il futuro della Fiorentina ma anche il proprio. In questa posizione di classifica nessuno può sognare, non con la Fiorentina e nemmeno lontano dalla Fiorentina. I fallimenti toccano la società, certo, l’allenatore, ovvio, ma pure i presunti campioni.
Lente d’ingrandimento
Quindi tutti devono dare il massimo, riuscire a invertire la tendenza potrebbe riaprire un campionato che molti, con troppo anticipo, stanno diagnosticando decisamente grigio.
Carlos Sanchez
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Il Brivido STADIO - 16 ottobre 2016 -
Il Confronto
Fiorentina - Atalanta
Il tecnico portoghese ha una media punti più alta dell’italiano che ha il punto debole nella difesa
Sousa contro Gasp, la sfida in panchina EFFETTO NAZIONALE A rafforzare l’aspetto psicologico dei singoli, ci hanno pensato anche le Nazionali. Sanchez ha fatto benissimo con la Colombia, di cui è sempre più un pilastro, Kalinic ha festeggiato una rete pur subentrando dalla panchina, e pure Ilicic è tornato ad inventare assist con la sua Slovenia, facendo sbilanciare il suo Ct Katanec nel definirlo addirittura «magistrale». La pausa di tre giorni concessa agli altri da Sousa ha permesso invece a Maurito Zarate di tornare a casa, in Argentina, per riabbracciare moglie e figli: già i due gol realizzati in Europa League in appena 15 minuti gli avevano permesso di rimettere il mondo nella giusta posizione, ma l’affetto dei cari lo ha come rigenerato.
di FRANCESCA BANDINELLI
E
’ vero che la Fiorentina deve ancora recuperare l’ora di gioco rimanente della gara di Marassi contro il Genoa rinviata per maltempo, ma quella contro l’Atalanta è una gara da dentro-fuori. Per la ambizioni di vetta della classifica e, soprattutto, per non perdere terreno nella corsa verso l’Europa che verrà. E l’Atalanta è, tra le squadre di seconda fascia, quella più difficile da affrontare. Tre vittorie e altrettante sconfitte fin qui nella gestione Gasperini, ma anche due vittime da non trascurare, il Torino che nell’ultima giornata prima della sosta ha messo al tappeto la Fiorentina, e pure il Napoli, per altro prima dell’infortunio di Milik, l’erede di Gonzalo Higuain. Delle tre trasferte fin qui giocate, la squadra nerazzurra ha messo insieme due ko, con Sampdoria e Cagliari e un successo, col Crotone, in una gara che, per la verità, non ha avuto storia. Al Franchi, però, tra le due, chi ha da perdere è soprattutto la Fiorentina. Ma per far fronte all’ennesimo tour de force i viola hanno bisogno di nuovo dei tre punti. C’è da mantenere inviolato il fortino casalingo che resiste dal ko interno contro la Juventus della scorsa stagione (24 aprile) e da continuare a chiudere la porta alle spalle di Tatarusanu, “infilato” solo dalla rete realizzata dal Qarabag in Europa League. Il calendario, almeno nelle prossime tre settimane, sembra sorridere ai viola, ma serve la riprova del campo.
Paulo Sousa e Gian Piero Gasperini si salutano
IL CONFRONTO Sousa, nelle 44 gare fin qui dirette in Serie A con la Fiorentina, ha messo insieme 20 vittorie e 12 pareggi viaggiando ad una media punti partita di 1,63, brindando a 65 gol fatti e dovendo inghiottire il boccone amaro delle 48 reti subìte. Gasperini, dall’altra parte, ha certo maggiore esperienza alla luce delle 264 panchine, ma la sua media è inferiore rispetto a quella del portoghese, 1,32. Le sue squadre hanno come punto storicamente debole la difesa (349 il passivo di reti incassate contro le 342 realizzate), ma il portoghese ha
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assoluto bisogno di rivitalizzare i suoi attaccanti per tornare a far gioire il pubblico viola. La carica l’ha suonata, già dalla scorsa settimana, il patron Andrea Della Valle: ha ribadito la fiducia della proprietà e della dirigenza nell’allenatore, cercando di riportare il sorriso anche nella squadra, a cominciare da quei big che solo un anno fa fin dall’inizio avevano fatto la differenza - su tutti Borja Valero, Ilicic e Kalinic - e che in questo avvio di stagione stanno dimostrando qualche difficoltà di troppo.
LA SFIDA DEL MATE Adesso, la Fiorentina può contare anche sulle sue giocate. Anche perché di fronte ci sarà una vecchia conoscenza come Papu Gomez, uno che Vincenzo Montella, in passato, aveva cercato di far arrivare, senza fortuna, a Firenze. Il folletto argentino, in gol pure nell’ultima trasferta giocata, col Crotone, nel mezzo si è operato alla mano ma dovrebbe tornare a disposizione già dalla gara del Franchi e non si potrà sottovalutarlo. Toccherà (anche) a Gonzalo Rodriguez, di nuovo pronto a riprendersi la fascia da capitano dopo i problemi muscolari che gli hanno fatto saltare la gara col Torino, trovare il modo di fermarlo, in una sfida dal sapore di mate.
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Il Brivido STADIO - 16 ottobre 2016 -
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Fiorentina - Atalanta
L’attore toscano: “Altro che stanca, la squadra si è addormentata. Mi aspetto di più da Bernardeschi e Ilicic. Bravo Sanchez”
Ciak si gira
Forconi: “Svegliati Fiorentina!” «Non saprei, mi verrebbe da dire tutti. [ride] Scherzi a parte, mi aspettavo molto di più da Bernardeschi e Ilicic. Il numero dieci ha fatto un passo indietro rispetto allo scorso anno, mentre lo sloveno sembra tornato quello di un paio di anni fa: svogliato, indolente, non decisivo. Credo tocchi a Sousa recuperare questi due giocatori, sono fondamentali per la Fiorentina».
di Giacomo Cialdi
E
' finalmente terminata la sosta per le Nazionali, la Fiorentina torna in campo per dimenticare la brutta sconfitta di Torino e per cercare di riconquistare il terreno perduto nei confronti delle prime posizioni. L'obiettivo dichiarato è l'Europa, quindi i viola dovranno ritrovare le certezze dei primi mesi di Sousa a Firenze e soprattutto i gol. A rendere difficile questo, ci sarà l'Atalanta: la squadra di Gasperini sta bene e non ha intenzione di venire al Franchi per ricoprire il ruolo di vittima sacrificale. Per parlare del momento della Fiorentina e della gara tra gigliati e bergamaschi, il Brivido Sportivo ha intervistato Sergio Forconi, attore toscano e grandissimo tifoso viola. Forconi, le piace la Fiorentina di quest'anno? «Per il momento non mi sono divertito molto, fatta eccezione per la Roma: in quella partita abbiamo goduto! In generale ho la sensazione che quest'anno la Fiorentina sia un po' addormentata, mi sembra che ai giocatori manchino gli stimoli. E onestamente non capisco come sia possibile... lo stipendio dovrebbe bastare per motivarli». Quante responsabilità dà a Sousa? «L'allenatore ha sempre delle colpe quando una squadra non va, e viceversa. Quindi, penso che Sousa stia sbagliando qualcosa, ma a mio parere non è il primo responsabile di questo momento della Fiorentina. In campo ci vanno i giocatori!».
Invertiamo la domanda: il giocatore che più l'ha sorpresa positivamente? «Senza dubbio Sanchez! Il colombiano è il giocatore che mancava in questa squadra, fino ad ora è stato uno dei migliori. Bravo Corvino!».
Sergio Forconi
sul set
«Mi auguro sia una partita in di-
perché potrebbe-
scesa ma temo non sarà così, nel
ro arrivare a Firenze con poca fame.
campionato italiano tutte le partite
Spero di vedere una Fiorentina ag-
sono difficili. I bergamaschi sono
gressiva e determinata finalmente».
in un buon momento, vengono da due vittorie consecutive, ma questo
Qual è il giocatore che fino ad ora
può essere un vantaggio per noi
l'ha delusa maggiormente?
Se guarda la classifica, cosa pensa? E' preoccupato? «Penso che siamo parecchio giù. Non sono preoccupato, perché questa squadra ha delle ottime individualità e non manca certo il tempo per riprendersi. E' necessaria una immediata inversione di tendenza e di atteggiamento, soltanto così potremo recuperare il tempo perduto. Ritengo che con questa rosa la Fiorentina possa ancora arrivare tra le prime...». Cosa intende per "tra le prime"? «Terzo o quarto posto. Secondo me possiamo farcela!».
La sosta arriva dopo la pesante sconfitta di Torino... «Sì, è stato un peccato perdere contro il Toro, soprattutto perché per quindici giorni abbiamo respirato aria pesante. Credo che la sosta abbia fatto bene ai viola, magari ha dato tempo al mister di fare chiarezza su alcune cose. Però non venite a dirmi che i giocatori sono stanchi: siamo a ottobre, a gennaio entreranno in campo con la barella? Siamo seri, per favore». E adesso c'è l'Atalanta. Che partita si aspetta?
Forconi (al centro) durante le riprese del film Il Ciclone di Leonardo Pieraccioni
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Il Brivido STADIO - 16 ottobre 2016 -
Viola Amore Mio
Fiorentina - Atalanta
L’ex portiere, tornato al Franchi per la Partita Mundial: “Il tecnico
Frey: “Io mi fido di Tommaso Borghini
R
ivederlo tra i pali del prato dell’Artemio Franchi è stata un’emozione forte. Sebastien Frey ha messo su qualche chilo di troppo, ma il suo stile è sempre inconfondibile e la sua classe di portiere è la stessa del 2005, anno in cui approdò a Firenze, fortemente voluto dall’allora tecnico Cesare Prandelli, facendo subito innamorare i tifosi viola. La sua dote tecnica migliore è sempre stata una reattività ai limiti del mostruoso, fuori dal campo invece Frey si è distinto per una simpatia travolgente, dote quest’ultima che non ha perso, anzi… Nella memorabile notte dello scorso 3 ottobre, in cui è andata in scena la Partita Mundial di fronte a quasi 28 mila spettatori nostalgici del grande passato viola, “Seba” si è fatto notare non solo per le parate a difesa della porta della squadra capitanata da Gabriel Batistuta, ma anche per il consueto spirito guascone, tra selfie e gag con i tanti protagonisti della serata.
“Per me tornare a Firenze è sempre un’emozione unica – ha spiegato Frey ai media, a margine dell’iniziativa benefica – perché in questo stadio ho vissuto stagioni davvero fantastiche di cui conservo grandissimi ricordi. Sono stati momenti unici e credo che sia per questo che la gente di Firenze mi dimostra ancora oggi tanto affetto. Nella nostra generazione abbiamo avuto la fortuna di avere in squadra giocatori e uomini straordinari. Mi auguro che la piazza viola possa di nuovo rivivere grandi stagioni come quelle della ‘mia’ Fiorentina”.
Frey alla Partita Mundial
A proposito della Fiorentina di Paulo Sousa, il giudizio dell’ex portiere francese e ricolmo di speranza: “La squadra ha un bravissimo allenatore che ha idee chiare e vincenti. La rosa è attrezzata e ci sono bravi giocatori, oltre che giovani interessanti. Sono convinto che si possa fare molto bene anche in questa stagione, superando le prime difficoltà”.
Sebastien Frey con Pantaleo Corvino nel giorno della presentazione da neo viola
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Fiorentina - Atalanta
portoghese ha idee vincenti e saprà rilanciare la Fiorentina”
di Paulo Sousa”
Frey alla festa dei 90 anni viola
marcia la Fiorentina”. Soluzioni che, magari già dalla sfida del Franchi contro l’Atalanta, dovrebbero dare alla squadra gigliata maggiore concretezza in zona gol, attingendo anche al buon momento di uno degli attaccanti in rosa: El Khouma Babacar, che Frey conosce bene avendolo visto crescere in maglia viola dal 2007 al 2011. “Babacar è molto forte – ha concluso l’ex estremo difensore transalpino- e penso proprio che questa stagione possa essere quella della sua definitiva esplosione”. Una speranza condivisa da tutto il popolo viola che, nel lunch match di domenica contro i nerazzurri di Gasperini, si augura che il senegalese possa trascinare la Fiorentina a un successo che manca, in campionato, ormai dallo scorso 18 settembre, giorno della rocambolesca e importante vittoria sulla Roma di Spalletti.
LA CARRIERA VIOLA DI FREY Alla Fiorentina dal 2005 al 2011 Frey con Adrian Mutu
Difficoltà dovute soprattutto, secondo Frey, a un addio eccellente che ha caratterizzato l’ultimo mercato: “E’ andato via un giocatore importante come Marcos Alonso – ha aggiunto il francese ai microfoni di Sportitalia – e questo può aver scombussolato gli equilibri. Ma io mi fido ciecamente di Paulo Sousa e sono convinto che il tecnico portoghese troverà le giuste soluzioni per rimettere in
Presenze in serie A: 175 Presenze in Coppa Italia: 11 Presenze in Champions League: 17 Presenze in Europa League: 15
Presenze totali: 218
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Andata
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06/11/2016
Ritorno 19/02/2017
Ritorno 09/04/2017
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Ritorno 12/03/2017
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3^ giornata
Andata
Chievo - Milan Fiorentina - Atalanta Genoa - Empoli Inter - Cagliari Juve - Udinese Lazio - Bologna Napoli - Roma Palermo - Torino Pescara - Sampdoria Sassuolo - Crotone
15/04/2017
Atalanta - Roma Bologna - Palermo Chievo - Cagliari Crotone - Torino Empoli - Fiorentina Juve - Pescara Lazio - Genoa Milan - Inter Sampdoria - Sassuolo Udinese - Napoli
28/08/2016
0-1 4-2 1-1 2-2 1-3 1-0
26/02/2017
1-0 0-1 2-1 0-3 4-3 0-2 2-1 1-1 2-1 0-3
2^ giornata
Andata
15^ giornata
Andata 04/12/2016
Ritorno 30/04/2017
Chievo - Genoa Fiorentina - Palermo Juve - Atalanta Lazio - Roma Milan - Crotone Napoli - Inter Pescara - Cagliari Sampdoria - Torino Sassuolo - Empoli Udinese - Bologna
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Ritorno
18/09/2016
3-0 1-1 1-0 2-1 3-0 3-1 0-1 2-0 0-0 1-2
Andata
05/02/2017
Cagliari - Atalanta Crotone - Palermo Fiorentina - Roma Inter - Juve Lazio - Pescara Napoli - Bologna Sampdoria - Milan Sassuolo - Genoa Torino - Empoli Udinese - Chievo
21/09/2016
0-1 2-0 2-1 0-2 0-0 4-0 2-0 0-0 4-0 2-2
10^ giornata
Ritorno
26/10/2016
19/03/2017
5^ giornata
Andata
16^ giornata
07/05/2017
g
partite totali v p s
CLASSIFICA Serie A
P
g
Juventus
18
7
6
0
1
11
Bologna
10
7
3
1
Napoli
14
7
4
2
1
12
Atalanta
9
7
3
0
4
3
Roma
13
7
4
1
2
13
Sassuolo
9
7
3
0
4
4
Lazio
13
7
4
1
2
14 Fiorentina
8
6
2
2
2
5
Chievo
13
7
4
1
2
15
Sampdoria
7
7
2
1
4
6
Milan
13
7
4
1
2
16
Udinese
7
7
2
1
4
7
Torino
11
7
3
2
2
17
Pescara
6
7
1
3
3
8
Genoa
11
6
3
2
1
18
Palermo
6
7
1
3
3
9
Inter
11
7
3
2
2
19
Empoli
4
7
1
1
5
11^ giornata
10
Cagliari
10
7
3
1
3
20
Crotone
1
7
0
1
6
30/10/2016
Andata
Ritorno
3
02/04/2017
17^ giornata
18/12/2016
Ritorno 14/05/2017
Chievo - Sampdoria Empoli - Cagliari Genoa - Palermo Juve - Roma Lazio - Fiorentina Milan - Atalanta Napoli - Torino Pescara - Bologna Sassuolo - Inter Udinese - Crotone
Andata
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
NOME
SQUADRA
RETI
RIGORI
Higuain Icardi Bacca Belotti Callejon Dzeko Borriello Immobile Iago Falque Kessie
Juventus Inter Milan Torino Napoli Roma Cagliari Lazio Torino Atalanta
6 6 6 5 5 5 4 4 4 4
0 0 2 0 0 0 0 0 1 1
18^ giornata
22/12/2016
Ritorno 21/05/2017
Atalanta - Empoli Bologna - Milan Cagliari - Sassuolo Crotone - Juve Fiorentina - Napoli Inter - Lazio Palermo - Pescara Roma - Chievo Sampdoria - Udinese Torino - Genoa
19^ giornata
Andata 08/01/2017
Chievo - Atalanta Empoli - Palermo Genoa - Roma Juve - Bologna Lazio - Crotone Milan - Cagliari Napoli - Sampdoria Pescara - Fiorentina Sassuolo - Torino Udinese - Inter
CAPPELLE DEL COMMIATO PARCHEGGIO INTERNO OFISA
ONORANZE FUNEBRI
Ritorno 28/05/2017
60 anni di Serietà, Qualità e Professionalità
24 h su 24 h
partite totali v p s
2
Andata
Atalanta - Udinese Bologna - Empoli Cagliari - Napoli Crotone - Pescara Fiorentina - Sassuolo Inter - Genoa Palermo - Chievo Roma - Milan Sampdoria - Lazio Torino - Juve
P
1
Atalanta - Genoa Bologna - Fiorentina Cagliari - Palermo Crotone - Chievo Empoli - Roma Juve - Napoli Lazio - Sassuolo Milan - Pescara Sampdoria - Inter Udinese - Torino Ritorno
11/12/2016
CLASSIFICA Serie A
Atalanta - Palermo Bologna - Sampdoria Chievo - Sassuolo Empoli - Inter Genoa - Napoli Juve - Cagliari Milan - Lazio Pescara - Torino Roma - Crotone Udinese - Fiorentina
Chievo - Bologna Fiorentina - Crotone Genoa - Milan Inter - Torino Juve - Sampdoria Lazio - Cagliari Napoli - Empoli Palermo - Udinese Pescara - Atalanta Sassuolo - Roma Andata
Ritorno 12/02/2017
Classifica Marcatori
Andata
Ag. Careggi - Via Caccini 17 Firenze - Tel. 055 41 66 71 Ag. Bellariva - Via Aretina 55/r Firenze - Tel. 055 66 09 22 Ag. Isolotto - Via Mortuli 29/r Firenze - Tel. 055 71 31 695 Ag. Ponte di Mezzo - Via di Caciolle 3/b Firenze - Tel. 055 43 03 03 Ag. Torregalli - Via di Scandicci 310/b Firenze - Tel. 055 70 73 25 Ag. Sesto Fiorentino (Fi) - Via Pascoli 1 - Tel. 055 44 43 16 Ag. Scarperia (Fi) - Via Roma 14 - Tel. 055 84 61 29
Viale Milton, 89 - Firenze - tel 055 48 98 02 - info@oftspa.it - www.ofisa.it
Il Brivido STADIO - 16 ottobre 2016 -
15
Fiorentina - Atalanta
Probabili formazioni
ASSALTO AGLI OROBICI FIORENTINA - ATALANTA STADIO ARTEMIO FRANCHI, 16.10.2016, ore 12.30
Milic
U
na partita da vincere a tutti i costi per rimpinguare una classifica che, altrimenti, rischierebbe di diventare deprimente. Paulo Sousa ha estremo bisogno di punti, ma deve anche fare i conti con gli impegni di alcuni dei suoi giocatori nelle varie nazionali e dunque con l’incognita sulle loro condizioni al rientro a Firenze, fattore ancora da svelare al momento della messa in stampa del nostro giornale. Detto questo, se non ci saranno problemi fisici, il portoghese dovrebbe puntare ancora una volta sui fedelissimi per cercare di battere un’Atalanta rinvigorita dal clamoroso successo sul Napoli nell’ultima uscita in campionato. Nel lunch match del Franchi, quindi, davanti a Tatarusanu dovrebbe schierarsi una difesa a tre, composta da Tomovic, Gonzalo Rodriguez e Astori. Sulle fasce largo a Bernardeschi (a destra) e Milic (a sinistra). Nel mezzo la coppia Badelj – Sanchez, anche se Vecino scalpita per ritrovare una maglia da titolare. A Borja Valero e Ilicic il compito di fornire le palle gol all’unica punta Kalinic. La variabile possibile consiste nell’impiego di Babacar, accanto al centravanti croato, dal primo minuto. In quel caso il sacrificato sarebbe Ilicic.
Kalinic
Ilicic Sanchez
Astori
Borja Valero Badelj
FIORENTINA 3-4-2-1
Bernardeschi
12 Tatarusanu
Gonzalo Rodriguez Tatarusanu
40 Tomovic 2 Gonzalo Rodriguez 13 Astori
Tomovic
10 Bernardeschi 5 Badelj 6 Sanchez 31 Milic 20 Borja Valero 72 Ilicic 9 Kalinic
Allenatore: Paulo Sousa
A Disposizione: 1 Lezzerini, 97 Dragowski, 18 Salcedo, 4 De Maio, 17 Diks, 19 Cristoforo, 8 Vecino, 15 Maxi Olivera, 25 Chiesa, 16 Tello, 7 Zarate, 30 Babacar.
atalanta 3-5-2 1 Berisha 5 Masiello 3 Toloi 6 Zukanovic
24 Conti 88 Grassi 19 Kessie 93 Dramè 27 Kurtic
Gomez
Petagna
Conti
Grassi
Kessie
Dramè
Masiello
29 Petagna 10 Gomez
Kurtic Zukanovic
Toloi Berisha
Allenatore: Gasperini
A Disposizione: 57 Sportiello, 13 Caldara, 77 Raimondi, 8 Migliaccio, 4 Gagliardini, 11 Freuler, 17 Carmona, 52 Cabezas, 7 D’Alessandro, 43 Paloschi, 9 Pesic.
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CEMENTO
NEUTRO
MATTONE COTTO
PIETRA POROSA
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MATTONI FACCIA VISTA
TEGOLE
0,750
Essiccazione
15
SPECIFICHE
Essiccazione
0,750
24-36 Ore
24-36 Ore 2,5
COTONE e JERSEY
SPECIFICHE
SPECIFICHE 0,750
Resa
2,5
Resa
15
Applicazione: Pennello/Rullo
Applicazione: Pennello/Rullo
Essiccazione
15
Resa 8-10 Mq Litro Applicazione: Pennello/Rullo
LANA
INDUMENTI DA LAVORO
PILE e FELPA
SCARPE DA LAVORO
SPECIFICHE 1
Essiccazione
24-36 Ore 2,5
8-10 Mq Litro
8-10 Mq Litro
JEANS
CEMENTO
0,035
VETRI YACHTS
24-36 Ore 12-15 Mq Litro
8-10 Mq Litro
VETRI IN GENERE
Applicazione: Spruzzo
Applicazione: Pennello/Rullo
MATTONE COTTO
PIETRA POROSA
TERRECOTTE
MATTONI FACCIA VISTA
0,750
24-36 Ore 50-60 Mq Litro
0,400
TEGOLE
DOCCE
NON TRATTATA
TRATTATA
Essiccazione
1
Resa
5
Applicazione: Panno
24-36 Ore
Resa
Resa
Resa
SPECIFICHE
Essiccazione
Essiccazione
0,400
24-36 Ore 2,5
I
Applicazione: Spruzzo
2,5
Resa
15
Applicazione: Pennello/Rullo
12-15 Mq Litro
8-10 Mq Litro
25
BOX DOCCIA
GRES CENTRI PORCELLANATO COMMERCIALI NOCE CHIARO NOCE SCURO
MOGANO
DOUGLAS
ROVERE
CASTAGNO
CEMENTO
NEUTRO
MATTONE COTTO
PIETRA POROSA
TERRECOTTE
MATTONI FACCIA VISTA
TEGOLE
15
SPECIFICHE
Essiccazione
0,750
Essiccazione
0,750
24-36 Ore
24-36 Ore 2,5
COTONE e JERSEY
SPECIFICHE
SPECIFICHE 0,750
Applicazione: Pennello/Rullo
Applicazione: Pennello/Rullo
15
NOCE CHIARO NOCE SCURO
MOGANO
DOUGLAS
ROVERE
2,5
8-10 Mq Litro
8-10 Mq Litro
CASTAGNO
NEUTRO
CEMENTO
15
1
2,5
8-10 Mq Litro
MATTONE COTTO
INDUMENTI DA LAVORO
PILE e FELPA
SCARPE DA LAVORO
Essiccazione
0,400
JEANS
PIETRA POROSA
TERRECOTTE
MATTONI FACCIA VISTA
TEGOLE
CEMENTO
VETRI YACHTS
24-36 Ore
0,035
12-15 Mq Litro
8-10 Mq Litro
VETRI IN GENERE
Applicazione: Spruzzo
Applicazione: Pennello/Rullo
PIETRA POROSA
TERRECOTTE
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24-36 Ore
0,750
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TEGOLE
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50-60 Mq Litro Applicazione: Spruzzo
Essiccazione
2,5
Resa
15
Applicazione: Pennello/Rullo
0,750
Essiccazione
24-36 Ore
24-36 Ore
2,5
2,5
Resa
15
Applicazione: Pennello/Rullo
0,750
15
SPECIFICHE
Essiccazione
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8-10 Mq Litro Applicazione: Pennello/Rullo
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Applicazione: Pennello/Rullo
24-36 Ore 2,5
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Essiccazione
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8-10 Mq Litro
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VETRI YACHTS
0,035
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SPECIFICHE
SPECIFICHE 0,750
TRATTATA
1
24-36 Ore
Resa
Resa
Resa
MATTONE COTTO
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Essiccazione
Essiccazione
24-36 Ore
Resa
Applicazione: Pennello/Rullo
LANA
SPECIFICHE
Essiccazione 24-36 Ore
Resa
2,5
Resa
OGICI
Mq o
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COTON JERSE
Il Brivido STADIO - 16 ottobre 2016 -
L’ex attaccante, dopo la Partita Mundial: “A Kalinic manca un po’ di cattiveria. Baba ha grande talento” Bomber Storico
Toni: “Fiorentina, hai tutto per tornare in alto” di Tommaso Borghini
D
a una parte Gabriel Batistuta, dall’altra Giancarlo Antognoni, nel mezzo la notte indimenticabile della Partita Mundial, match di beneficenza che, lo scorso 3 ottobre, ha riunito sotto la torre di Maratona tanti calciatori che hanno fatto la storia della Fiorentina. Tra questi c’era anche Luca Toni, grandissimo ex centravanti che nella storia viola ci è entrato di prepotenza e a suon di gol: ben 31 in un solo campionato, quello del 2005/2006, record che gli ha consentito di scavalcare proprio Batistuta e Kurt Hamrin che, con 26 gol, detenevano il precedente primato stagionale in maglia gigliata. Non solo, Luca Toni è stato anche il primo
ICI
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Fiorentina - Atalanta
LANA
INDUMENTI DA LAVORO
Una storia bella da raccontare e fatta di tante emozioni che Luca ha rivissuto tornando a calpestare l’erba di quello stadio che lo ha visto grande protagonista, per partecipare alla serata di beneficenza: “E’ sempre bello tornare a Firenze, giocare ancora una volta in questo stadio e rivedere tanti tifosi viola – ha dichiarato Toni ai media a margine della partita Mundial -. E’ ancora più bello farlo per beneficenza, per contribuire ad aiutare il prossimo”. Da grande bomber, non può mancare un giudizio sugli attaccanti viola che stanno attraversando periodi opposti: “Babacar ha grande talento e qualità. Gioca poco? Sousa lo vede in allenamento tutti i giorni e nessuno meglio di lui può sapere come gestirlo e quando sia giusto schierarlo. Kalinic? Sta facendo delle buone partite. Un attaccante non può segnare sempre, ma lui mi piace molto Toni solleva la Scarpa d’Oro per come gioca e per come aiuta la squadra. Forse non ha ancora quella cattiveria sotto porta che ti permette di arrivare a 20-30 gol, ma resta un attaccante forte e molto importante per la Fiorentina”. La Fiorentina, dopo la sconfitta esterna contro il Torino, ha visto peggiorare notevolmente la sua classifica, ma Toni è sicuro che presto al situazione cambierà: “La squadra viola non è partita benissimo, ma sono certo che i suoi valori verranno fuori a gioco lungo. La rosa è competitiva e merita di stare in posizioni alte della classifica”. Magari già dalla prossima sfida, di domenica alle 12,30 contro l’Atalanta, perché la squadra di Sousa ha bisogno di gol e soprattutto di vittorie, per risalire al più presto la china e riportare entusiasmo in una piazza un po’ depressa, anche dal confronto con il suo grande passato.
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SCARPE DA LAVORO
0,400
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CEMENTO
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VETRI YACHTS
24-36 Ore
24-36 Ore Resa
Resa 12-15 Mq Litro
VETRI IN GENERE
Applicazione: Spruzzo
50-60 Mq Litro
0,400
Applicazione: Spruzzo
BOX DOCCIA
chi dura
Toni al Fran
dial del 3
ita Mun nte la part
orso
ottobre sc
(e finora unico) attaccante capace di vincere la Scarpo d’Oro (trofeo riservato al miglior bomber europeo dell’anno) con addosso la casacca viola. Niente male per il ragazzo di Pavullo, acquistato da Pantaleo Corvino nell’estate 2005 per 10 milioni, versati nella casse del Palermo. Cifra relativamente bassa visto quello che è riuscito a combinare Toni nei suoi primi due anni fiorentini: oltre ai già citati primati, anche 49 reti complessive su 71 presenze fra campionato e Coppa Italia. E non finisce qui perché l’attaccante vivrà anche una seconda giovinezza in gigliato, nella stagione 2012/2013, che gli permetterà di arrivare a quota 58 gol totali a difesa dei colori della Fiorentina.
PIETRA POROSA
TERRECOTTE
MATTONI FACCIA VISTA
TEGOLE
DOCCE
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SPECIFICHE
Essiccazione
Essiccazione
MATTONE COTTO
0,750
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24-36 Ore
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Applicazione: Pennello/Rullo
12-15 Mq Litro
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Toni durante la festa dei 90 anni viola
Luca Toni in viola gol
gol
campionato
coppa Italia
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2006/2007
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2012/2013
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STAGIONE
presenze
2005/2006
Totale presenze: 99 La tipica esultanza di Luca Toni
Totale reti: 57
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Il Brivido STADIO - 16 ottobre 2016 -
Fiorentina - Atalanta
Redazionale La bottega di Grassina ha tagliato un grande traguardo. Sabrina Giovannini: “Il nostro segreto? La passione”
Forno Fior Di Pane, grande festa per i primi 20 anni Sabrina Giovannini ha rilevato l’attività nell’ormai lontano 1996 e da allora è cominciata la storia del suo forno Fior Di Pane, una delle eccellenze del settore grazie al connubio perfetto tra innovazione e tradizione: “Nel 1996 abbiamo deciso di rilevare l’attività dallo storico
Ricci – continua la signora Sabrina - e, all’inizio, avevo un po’ di titubanze. Poi ho capito che è bellissimo stare al pubblico, tra la gente. Tanto è vero che, dopo 20 anni, siamo ancora qui con grande entusiasmo”. Un entusiasmo maturato fin dall’infanzia, quando nacque il suo rapporto con il grano: “Un parente di mia madre aveva un piccolo mulino di macinazione in Alta Italia. Ci andavo spesso da piccola nell’estate ed ero affascinata dalla tutte le fasi di lavorazione, un fascino che ancora oggi mi porto dentro”.
V
ent’anni di attività all’insegna dell’alta qualità dei prodotti e della cortesia, in modo da soddisfare ogni richiesta della propria affezionatissima clientela. Il forno Fior Di Pane di Sabrina Giovannini ha tagliato l’importante traguardo dei 20 anni di attività e lo ha fatto con una bella festa andata in scena sabato primo ottobre scorso nella bottega di Grassina. Festa alla quale hanno partecipato tanti grassinesi che hanno voluto testimoniare il loro affetto per questo esercizio divenuto ormai storico, compreso il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, intervenuto per un saluto e per consegnare un riconoscimento alla proprietaria che ha anche ricevuto una pergamena da “Grassina e le sue Botteghe”. “E’ stata una giornata speciale – ci ha raccontato Sabrina Giovannini – abbiamo festeggiato i 20 anni di un’attività che portiamo avanti da sempre con grande passione. Penso che sia questo il segreto della nostra longevità: perché se non sente amore e passione nelle mani che lo lavorano, il pane non viene bene”.
E la bottega Fior di Pane, oltre ad avere alte “quote rosa”, visto che a servire al pubblico sono quasi ed esclusivamente donne, ha anche un’anima viola: “Siamo tutti tifosi della Fiorentina – conclude la signora Sabrina – c’è chi la segue più assiduamente e chi meno, ma la nostra simpatia per la squadra di Paulo Sousa è profonda”. E allora viva Fior Di Pane e forza viola!
A PARTIRE DAL 14 OTTOBRE
TUTTI VENERDÌ dalle 19.00 alle 19.50
Conducono in studio Luca Calamai e Mario Tenerani
DTT (canale 60) SKY (canale 225)
Il Brivido STADIO - 16 ottobre 2016 -
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Fiorentina - Atalanta
L’ex capitano viola: “Berna, Chiesa e Baba risorse da sfruttare. Ai miei tempi Diego Della Valle era sempre presente”
Il doppio Ex
Ariatti: “La forza è nei giovani”
Che sfida prevede tra Fiorentina e Atalanta? “L'Atalanta non sarà un cliente facile: arriva da sei punti consecutivi, ha ritrovato serenità dopo un periodo burrascoso e adesso Gasperini sta ottenendo risultati con molti giovani dell’Under 21. L’allenatore non esita a utilizzarli ed è stato ripagato dal grande successo sul Napoli, un bello spot per il calcio italiano. La Fiorentina dovrà stare attenta proprio alla freschezza e alla fame di una giovane Atalanta. Anche nella rosa viola ci sono giovani determinati come Bernardeschi, Babacar e Chiesa. Questo vuol dire che il vivaio funziona e proprio i giovani viola potrebbero essere una risorsa importante in questa partita”.
Ariatti davanti al Ponte Vecchio di Lucia Petraroli
P
er la Fiorentina la sfida contro l'Atalanta è uno spartiacque importante per ripartire, incassando tre punti preziosi in ottica classifica. I nerazzurri di Gasperini, dopo un primo momento difficile, sono reduci da due vittorie consecutive e hanno messo in mostra tanti giovani talenti. Dunque guai a sottovalutare una squadra che è stata in grado di battere il Napoli nell’ultimo turno. Per fare il punto sul lunch match del Franchi, Il Brivido Sportivo ha contattato Luca Ariatti, doppio ex di turno ed ex capitano di una Fiorentina che, allora, poteva contare su un Diego Della Valle formato “ultrà”. Luca Ariatti, che momento sta attraversando la Fiorentina? “Un momento in cui la classifica non rispecchia il vero valore della rosa. Adesso, per i viola, inizia un ciclo da sfruttare
L'ex capitano viola Luca Ariatti
per riportarsi in alto. La Fiorentina giocherà 4-5 partite alla sua portata, contro squadre che io ritengo inferiori. E’ arrivato il momento di accontentare il pubblico che le chiede un salto di qualità”. Sousa è finito sotto accusa, come giudica il lavoro del portoghese? “La stagione è partita fra le incertezze e c’è stato anche il cambio nella direzione sportiva, con il ritorno di Corvino. Quando le cose non vanno bene, il primo a essere additato è sempre l'allenatore, ma non possiamo dimenticare quello che Sousa ha fatto lo scorso anno. E’ un tecnico molto ambizioso e credo che farà di tutto per migliorare il rendimento della squadra”. In questo momento i nuovi stanno facendo meglio dei senatori. Perché? “I nuovi sono linfa vitale ed è stata presa gente motivata. Forse le voci di mercato hanno influito su alcuni dei giocatori dello zoccolo duro. Ma è ancora presto per dare giudizi definitivi”. Lei ha vissuto la Fiorentina da capitano, cosa pensa della società attuale? “Sulla società faccio fatica a dare un giudizio. Io ho avuto modo di conoscere una società diversa, agli albori dell’avventura in viola. Ricordo un Diego Della Valle sempre presente. Presente negli spogliatoi tutte le domeniche, anche con la squadra in serie C2. Un presidente passionale, che sentivamo molto vicino. Adesso vedo una società distante. Sarà certamente soltanto una questione di distanza fisica, non ne dubito. Però la differenza balza agli occhi”.
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Chiudiamo con i suoi ricordi di Firenze e Bergamo… “Sono stati due percorsi abbastanza simili. La Fiorentina mi ha portato in alto, dalla C2 ai grandi palcoscenici. All'Atalanta ho vissuto gli anni della conferma. Ho vinto la B, ho fatto un campionato molto importante in A. Tra viola e nerazzurro ho vissuto 5 anni che mi hanno permesso di diventare un vero calciatore professionista. Una bella soddisfazione per uno come me che proveniva dalla Reggiana e che alla fine è riuscito ad approdare in serie A”.
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Il Brivido STADIO - 16 ottobre 2016 -
Amarcord
Fiorentina - Atalanta
Nella sfida del 2015, all’ora di pranzo, i viola batterono l’Atalanta con un gol di Pasqual all’89’
Il lunch match porta bene L'ULTIMO PAREGGIO Risale alla stagione 2011/12 quando c'era l'ex Delio Rossi sulla panchina gigliata. Il match si giocò il 17 dicembre 2011 nell'anticipo serale del sabato. Gilardino al 9' del primo tempo portava in vantaggio i viola. Poi l'incontro diventava splendido nel finale. Al 36' della ripresa Masiello pareggiava e quattro minuti più tardi Denis ribaltava il risultato. Al 43' era Jovetic poi a siglare il gol del definitivo 2-2.
Borja Valero a segno lo scorso anno contro l'Atalanta
Pasqual festeggia il gol del 2015 nel lunch match contro l'Atalanta
di RUBEN LOPES PEGNA
U
n poker di vittorie consecutive. Niente male per la Fiorentina al Franchi negli incontri con l'Atalanta. E ciò senza tenere conto della Coppa Italia. Altrimenti i successi sarebbero stati cinque.
SOLI AL COMANDO L'anno scorso i viola batterono i nerazzurri per 3-0 grazie ai gol di Josip Ilicic su calcio di rigore al 4', Borja Valero al 34' e Joan Verdù al 90'. Per lo spagnolo quella fu l'unica rete realizzata con la casacca gigliata. La vittoria con i nerazzurri permise alla Fiorentina di rimanere da sola in testa alla classifica grazie al pareggio dell'Inter a Marassi con la Sampdoria. Il Franchi quella sera (il match si disputò in notturna) impazzì di gioia per la quinta vittoria consecutiva in campionato. La città cominciò a sognare lo scudetto.
I NERAZZURRI VITTIME PRESESTINATE Paulo Sousa ha continuato la tradizione positiva di Vincenzo Montella che aveva vinto tutti e 6 i confronti con l'Atalanta, sia al Franchi che a Bergamo. Anche il portoghese ha conquistato i tre punti allo stadio Atleti Azzurri d'Italia. Insomma la Fiorentina ha vinto le ultime 8 sfide con i nerazzurri, 9 se si considera anche il match di Coppa Italia. UN ALTRO MATCH LUNCH CON L'ATALANTA Si è disputato al Franchi l'8 febbraio 2015. La Fiorentina vinse per 3-2. Ma quanta sofferenza. Zappacosta aveva portato in vantaggio i nerazzurri al 9' del primo tempo. Al 18' c'era stato il pareggio di Basanta. Nell'ultimo quarto di gioco la gara si era accesa. Al 31' Diamanti aveva ribaltato il risultato. Per Alino era stata la prima rete con la casacca gigliata.
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Ma al 38' Boakye aveva firmato il gol del pareggio. A un minuto dal novantesimo era stato Manuel Pasqual a realizzare la rete della vittoria. LE ALTRE DUE VITTORIE IN CAMPIONATO CON MONTELLA AL FRANCHI L'8 febbraio 2014 la Fiorentina ha vinto per 2-0. Ilicic ha segnato il gol del vantaggio al 16'. A quattro minuti dal novantesimo è andato poi a segno Wolski. Per il polacco è stato il primo e unico gol con la casacca viola. Nel 2012/13 la squadra di Montella ha vinto per 4-1. E' andata in vantaggio con Gonzalo Rodríguez al 5' del primo tempo. L'Atalanta ha pareggiato al 32' con Bonaventura. Poi Aquilani ha firmato la sua prima doppietta con la maglia viola. E' andato a segno al 42' e nel secondo minuto di recupero. Nella ripresa Toni al 4' ha chiuso il match.
L'ULTIMO SUCCESSO NERAZZURRO Bisogna andare molto indietro per trovarlo, a ben ventiquattro stagioni or sono. Il 3 gennaio 1993, in un gelido e piovoso pomeriggio, l'Atalanta vinceva al Franchi per 1-0 grazie a un gol in contropiede realizzato da Perrone all'8' della ripresa. Era un gol pesante, che faceva arrabbiare il vicepresidente della Fiorentina (che aveva dominato l'incontro ed era stata molto sfortunata) Vittorio Cecchi Gori. Infuriato per l'esito del match, dopo una durissima litigata negli spogliatoi con l'allenatore Gigi Radice, alla fine licenziava il tecnico. E i viola, guidati da Agroppi e poi nelle ultime cinque giornate da Chiarugi e Antognoni, retrocedevano in serie B. GLI EX Sono 2 e giocano entrambi nelle file dell'Atalanta. Si tratta di Giulio Migliaccio che è stato alla Fiorentina nel 2012/13 (24 presenze in campionato e 1 gol) e di Jasmin Kurtic che ha vestito la maglia viola nel 2014/15 (20 gare in serie A e una rete a Bergamo nel match vinto dalla squadra di Montella per 1-0).
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Il Brivido STADIO - 16 ottobre 2016 -
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Fiorentina - Atalanta
Il talento cresciuto nel vivaio divide ma, finché resterà qui, sarebbe più giusto goderselo
Bastian Contrario
Evviva il Berna! di Cristiano Puccetti
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el consueto insipido minestrone di dichiarazioni rilasciate dai personaggi del mondo del calcio (nella top five "Pensiamo e ragioniamo domenica dopo domenica", "Andiamo lì per fare la nostra partita" e "Puntiamo a vincere, ma prima di perdere è meglio pareggiare") ho trovato ingiusto il poco spazio riservato dai quotidiani alle bellissime dichiarazioni di Federico Bernardeschi nell'intervista concessa al sito della Uefa. Alla domanda se immaginava per sé un futuro come Totti, il gioiellino viola non ha giocato in difesa sfoderando una frase difensiva ed insignificante, ha risposto invece "beh, sono sincero, un pensierino ce l'ho fatto, il Franchi ogni volta mi trasmette grandi emozioni". Bastian Contrario ha apprezzato tantissimo questa risposta coraggiosa, detta da un giocatore molto giovane e molto forte che quasi sicuramente - sappiamo tutti - si realizzerà ad alti livelli con un'altra maglia. Ma evidentemente ancora sogna, magnifica pensando al calcio che fu, evidentemente il Berna ha, come tutti noi, il mito di Antognoni, evidentemente appunto un pensierino ce l'ha fatto e già questo per noi è meraviglioso. Bernardeschi divide: c'è chi lo ritiene un fuoriclasse sacrificato sulla fascia e sempre pronto ad esplodere, c'è invece chi pensa che sia un calciatore sopravvalutato. Chi, come noi, osserva con un occhio distaccato, ha sicuramente approvato il modo in cui ha gestito, col sorriso, con serenità, con molta fiducia in sé stesso, il momento di frizione vissuto con Sousa all'inizio di questa stagione. Mai un gesto fuori luogo, alla Pellé, tanto per restare sull'attualità, mai una polemica, mai
Federico Bernardeschi
una frase equivocabile se non l'espressione del suo desiderio di venire impiegato come trequartista. Lesa maestà? Non esattamente. Quello che ci preme non è enfatizzare le sue prospettive o mettere in discussione le sue potenzialità, vorremmo fortemente che i tifosi e la città coccolassero questo prodotto cresciuto nel vivaio della Fiorentina. Bernardeschi ha brillantemente attraversato tutte le categorie delle
giovanili viola, si è affermato in prima squadra ed ha conquistato la Nazionale, di cui fa parte stabilmente. Al di là del suo pensiero stupendo sul suo futuro, molto gradito e per questo rilanciato in Bastian Contrario, è chiaro a tutti che purtroppo molto presto accetterà la corte di un grande club probabilmente europeo. Nel frattempo, per evitare di rimpiangerlo poi, sarebbe meglio per tutti goderselo....W il Berna!
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Il Brivido STADIO - 16 ottobre 2016 -
Fuorigioco
Fiorentina - Atalanta
Tristezza e depressione sono in agguato, occorre metterci subito una pezza
Un pranzo pieno di insidie
Nenad Tomovic di Duccio Magnelli
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unch match. Ora si chiamano così le partite delle 12.30. Quelle che dovrebbero servire per mostrare le bellezze del calcio italiano ai tifosi dell’Estremo Oriente. Non sappiamo quanto possa interessare a cinesi e giapponesi la partita di oggi al Franchi. Di sicuro però interesserà tantissimo a tutti coloro che hanno a cuore le sorti della Fiorentina.
Partita apparentemente semplice fino a qualche settimana fa, è diventata complicata dopo i risultati delle due squadre nell’ultima giornata prima della sosta. La sconfitta della Viola a Torino − e la vittoria dell’Atalanta con il Napoli − hanno cambiato un po’ le carte in tavola. Nonostante che i due punti raccolti nelle ultime tre partite non potessero certo dare adito a grandi trionfalismi in casa gigliata. Preoccupa un po’ la Viola. Preoccupa la squadra ma, agli osservatori più attenti, preoccupa anche Sousa. Dall’inizio di stagione il tecnico sembra contrariato, cupo. Sorride solo quando stringe la mano agli allenatori avversari. Nelle interviste appare sempre piuttosto nervoso e se la prende con le televisioni che fanno vedere quello che vogliono (forse ha anche ragione, ma avendo militato nella Juventus non dovrebbe meravigliarsi). Non è più il Sousa entusiasta e frizzante dell’anno scorso, che sembrava avere idee più chiare sull’assetto tattico della squadra. Il suo tentativo di riproporre gli schemi della
precedente stagione non ha portato gli stessi risultati, anche per la non brillante condizione di alcuni protagonisti. Allora ha provato a cambiare mettendo le due punte, ma mica si può giocare in dodici. E allora son dolori. Come son dolori capire dove far giocare Bernardeschi o Borja Valero e prendere atto che Ilicic quest’anno non mette dentro né punizioni né rigori e che la difesa prende troppi gol fuori casa. Con la sensazione sempre più forte che Gonzalo stia cominciando a invecchiare. E poi ci sono i nuovi da piazzare da qualche parte (levare i vecchi non è così semplice). Insomma, molte gatte da pelare per il tecnico. Anche se il dubbio è che ci sia qualcosa che non va al di là delle questioni riguardanti la squadra. Forse le contrarietà di Sousa hanno origini più lontane, diciamo più estive. Di sicuro qualcuno in società dovrà mettere una pezza a questa situazione e valutare che cosa fare. Perché la tristezza è contagiosa: dal tecnico potrebbe trasmettersi alla squadra. E una Fiorentina depressa potrebbe fare danni inenarrabili. Buona partita e buon pranzo a tutti.
Il capitano viola Gonzalo Rodríguez
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Fiorentina - Atalanta
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