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Il Brivido Sportivo STADIO - 16 marzo 2015 -
L’Editoriale
Battendo il Milan, la Fiorentina potrebbe rimettersi in corsa per un posto in Champions e cancellare dalla corsa europea anche i rossoneri
DUE VALIDE RAGIONI
di mario tenerani
I
l Milan probabilmente arriva al momento giusto. La Fiorentina ha l’occasione per dare il colpo di grazia ai rossoneri, dopo aver pareggiato una brutta partita all’andata. A San Siro finì 1-1 il 26 ottobre, con i gol di De Jong e Ilicic. Una brutta partita, tra due squadre che non attraversavano un gran momento. La Fiorentina poi si è ripresa, i rossoneri invece hanno continuato ad avvitarsi su loro stessi.
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Fiorentina - Milan
In campionato i viola vengono dalla schiaffi dell’Olimpico e sono rimasti a quota 42 in classifica, mentre il Milan arranca a 35 e vorrebbe rientrare nella lotta per l’Europa League. Ecco la giusta chance per la Fiorentina: battere i rossoneri per metterli fuori quasi definitivamente da qualsiasi
possibilità di ritorno nell’orbita continentale. Dopo la batosta con la Lazio, la squadra di Montella ha la necessità di riprendere speditamente il cammino. Ricominciare ad inanellare risultati positivi perché per la Champions tutto è ancora in ballo. Napoli 46, Lazio 46, Fiorentina e Samp a 42.
Dopo aver cancellato l’Inter, Salah proverà ad spingere fuori dalle zone europee della classifica pure il Milan
Non ce ne vogliano i blucerchiati - ai quali va il nostro applauso per un campionai straordinario, visto che le forze sono nettamente inferiori alle altre tre contendenti -, ma ci risulta difficile immaginare che la banda di Sinisa per restare fino all’ultima giornata nella bagarre per il terzo posto. La vera battaglia è tra Napoli, Lazio e viola, con un occhio comunque alla Roma, a 50 punti,
che però sembra venire da un periodo non felice. La Fiorentina con i 3 punti sottratti al Milan, potrebbe ottenere due importantissimi vantaggi. Primo: rimettersi in corsa per la Champions; secondo, tenere a distanza il Milan e anche l’Inter che per adesso ha soltanto 36 punti. Coraggio, allora, niente è perduto e tutto deve essere ancora conquistato. Questo è il momento decisivo, ora si vedono le squadre che hanno voglia di arrivare lontano.
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Supplemento al n 10 de Il Brivido Sportivo Direttore responsabile Mario Tenerani
Consulente editoriale Alessandro Rialti Editore e pubblicità Salvini Editore srl tel. 055 9334666
Redazione redazione@brividosportivo.it Grafica e impaginazione Chiara Reggiani e Alexandra Barbieri grafica@brividosportivo.it
LAVORAZIONE MATERIALE ACRILICO
Stampa Baroni e Gori Foto Massimo Sestini
Hanno collaborato Francesca Bandinelli, Giacomo Cialdi, Alessandro Guetta, Alessandro Latini, Duccio Magnelli, Cristiano Puccetti, Ruben Lopes Pegna
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Il Brivido Sportivo STADIO - 16 marzo 2015 -
L’Esclusiva
Fiorentina - Milan
Il doppio ex anticipa la sfida del Franchi: «Complimenti a Neto e ai dirigenti viola per aver scommesso su Salah»
ALBERTOSI: «IL PEGGIORE MILAN DELL’ERA BERLUSCONI» di Alessandro Guetta
“I
l Milan di una volta era molto più forte di quello attuale, che forse è il peggiore dell’era Berlusconi”. Enrico Albertosi (detto Ricky) non ha dubbi e analizza così la realtà dei fatti legata alla squadra di Inzaghi. Il grande doppio ex di Fiorentina-Milan è proprio lui, il portiere toscano che tra gli anni ’60 e ’70 totalizzò più di 350 presenze con la maglia viola e quella rossonera. Signor Albertosi, in campionato è arrivato un brutto ko per i viola, come si spiega il 4-0 contro la Lazio?
“La Fiorentina dell’Olimpico era lenta, i biancocelesti andavano a mille mentre i viola faticavano. Quella di lunedì non era la squadra vista nelle ultime partite, giocando ogni tre giorni prima o poi la paghi, soprattutto se giochi sempre contro grandi formazioni e la squadra è condizionata dagli infortuni. Tuttavia, il 4-0 è stato un passivo troppo pesante perché dopo il secondo gol la Fiorentina si è distratta e ha lasciato tanti spazi.” I viola arrivavano da una bella serie di imprese, c’era un po’ di stanchezza anche dal punto di vista psicolo-
gico? “Può darsi, quando sei reduce da vittorie come quelle ottenute a Milano, Torino e contro il Tottenham sembra che tu sia imbattibile ma poi trovi sempre la squadra che ti mette in difficoltà. Prima o poi doveva arrivare una sconfitta pesante, meglio in campionato che in coppa perché avrebbe compromesso un’eventuale partita di ritorno. Fa strano pensare che, nonostante il risultato, il migliore in campo sia stato Neto, che si sta dimostrando un vero professionista, ma non avevo dubbi a riguardo.” C’è il rischio che la Fio-
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Il Brivido Sportivo STADIO - 16 marzo 2015 rentina possa pensare alla gara di giovedì prossimo contro la Roma? “Non credo, i viola giocheranno sicuramente per vincere, mi auguro che Montella possa schierare la miglior formazione possibile grazie al rientro di alcuni infortunati. Mi aspetto una Fiorentina subito aggressiva fin dal primo minuto, se la squadra dovesse riuscire a sbloccare subito il risultato per il Milan sarà difficile riacciuffarla.” A gennaio i viola hanno puntato su Salah mentre i diavoli su Cerci, anche in questo si vede la differenza tra le squadre? “Sì, il Milan ha puntato su Cerci e Destro, per adesso non hanno reso; la Fiorentina ha ceduto Cuadrado e ha trovato questo giocatore che si sta rivelando un acquisto davvero azzeccato. Il colombiano spesso provava giocate individuali, adesso invece c’è maggior gioco di squadra, spesso finalizzato pro-
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Fiorentina - Milan
prio dall’egiziano. Salah ha una velocità e una freddezza davanti al portiere che hanno in pochi, per adesso ha steccato solo la partita contro la Lazio.” A cosa è dovuta questa brutta stagione dei rossoneri? “Il Milan di quest’anno alterna cose più o meno buone ad altre disastrose, non so cosa stia succedendo alla squadra. Inzaghi non ha mai schierato la stessa formazione per due domeniche consecutive, è anche vero che ci sono stati molti infortuni ma l’impressione è che il tecnico non abbia trovato la quadratura del cerchio.” Scelta azzardata quella di affidare la panchina ad un tecnico così giovane? “Sicuramente sì, avevano già fatto un’esperienza simile con Seedorf ma era andata male. Berlusconi aveva avuto fortuna con Capello che veniva dal settore giovanile e aveva già vinto molto, quello però
Il gol di Destro, neo rossonero, all’Empoli
era un Milan che spendeva molto, non come adesso che prende solo giocatori a parametro 0. A questo punto della sta-
gione io continuerei con Inzaghi ma se dovesse arrivare l’esonero, la scelta giusta potrebbe essere il vice-allenatore Tassotti
che porterebbe a termine una stagione che non ha più niente da dire, poi in estate dovranno cambiare strategia.”
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Fiorentina - Milan
Lente La gara col Milan è l’occasione migliore per ricominciare a sognare anche in campionato, oltre che per restare attaccati al treno delle grandi d’Ingrandimento
IL TRAMPOLINO PER L’ULTIMO SALTO di Alessandro rialti
é
una partita che, comunque, vale molto, che può permetterci, in campionato, di cancellare le tossine che ancora ci sono per la sconfitta all’Olimpico contro la Lazio. Una vittoria sul Milan cancellerebbe definitivamente ogni residua speranza europea dei rossoneri e darebbe alla squadra di Montella la spinta necessaria per restare sempre e comunque attaccata agli ultimi vagoni per la Champions. E’ evidente che il posticipo di oggi ha anche un significato intrinseco per la stagione viola. La Fiorentina, infatti, ha già battuto la Juve, la Roma, l’Inter oltre al Tottenham in campo internazionale. Se si dovesse archiviare con un successo anche il Milan, resterebbe praticamente solo l’impresa di giocare e battere il Napoli per sancire in modo indiscutibile che quel senso di reverenza
Ilicic è stato impiegato anche come “falso nuove”. Qui in azione col Torino
nei confronti delle grandi è stato cancellato in via definitiva. Non solo, la vittoria di oggi darebbe a Montella l’occasione di spingere ancora più sul gas, aspettando di avere a disposizione
progressivamente i suoi attaccanti più diabolici. E’ stato questo il vero problema dell’intera stagione, l’incudine che è pesata sulle spalle, per quanto forti, di questa Fiorentina. L’assenza
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di Rossi endemica, quella a singhiozzo di Gomez, quella improvvisa di Bernardeschi e pure quella di Babacar hanno costretto Montella ad inventarsi attaccanti di ripiego.
Primo tra tutti Ilicic, che non è un “falso nueve”: è una punta che non è punta. Ora, piano piano, a Montella torneranno tutti gli infortunati e questo rientro progressivo darà al tecnico napoletano la possibilità di chiudere davvero alla grande la stagione. Tutto è ancora sospeso e aperto ed è evidente quindi che poter andare a match decisivi avendo a disposizione i propri jolly è l’elemento essenziale, oltre che il fulcro delle speranze di una Firenze intera. Anche il match col Milan ti mette nelle condizioni di aggiungere benzina al serbatoio della squadra per poter poi far girare al massimo le potenzialità del motore viola. La sfida col Milan è importante al di là della sua storicità: è una delle tappe fondamentali per edificare il trampolino da cui spiccare l’ultimo salto verso il successo.
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Il Brivido Sportivo STADIO - 16 marzo 2015 -
Amarcord
Fiorentina - Milan
L’ultimo successo dei viola a Firenze contro i rossoneri risale alla gestione-Prandelli
ARRIVA IL MILAN, PER LA FIORENTINA E’ UN TABÙ’ CHE AL FRANCHI DURA DA 10 ANNI di ruben lopes pegna
N
on vince con il Milan al Franchi dal 20 novembre 2005, più di nove anni fa, nella prima stagione di Cesare Prandelli sulla panchina della Fiorentina. Da allora per i viola le sfide con i rossoneri sono diventate una sorta di incubo. Nelle otto successive partite hanno rimediato tre pareggi e subito cinque sconfitte, quattro addirittura consecutive. I TRE PAREGGI. Il primo risale alla stagione 2006/07. Il match finisce 2-2. Segnano Gilardino per il Milan al 4’. Poi Mutu sigla una doppietta, andando in gol al 20’ su rigore e al 76’. Di Gila al 90’ la rete del pareggio. 0-0 termina la sfida della stagione 2010/11, nella sera dell’esordio di
Delio Rossi sulla panchina gigliata. E ancora 2-2 si conclude l’incontro della stagione 2012/13, caratterizzato dalla pessima direzione arbitrale di Tagliavento. Il Milan va in vantaggio con un gol al 14’ del fischiatissimo Montolivo (uno degli ex, con la fascia di capitano tra l’altro) che ruba palla a Pizarro e batte Viviano. Dopo una gran parata di Abbiati su tiro di Jovetic, al 40’ Tagliavento espelle ingiustamente Tomovic per una presunta gomitata ad El Shaarawy (in realtà non c’è assolutamente fallo). Poco dopo si fa male anche Jovetic e al suo posto entra Pizarro. Nella ripresa dopo 4 minuti c’è un fallaccio di Montolivo, già ammonito, su Borja Valero. Ci starebbe il secondo giallo e dunque l’espulsione per l’ex viola
ma Tagliavento non è di quest’avviso. Al 17’ poi il Milan raddoppia con Flamini su assist di Montolivo. La Fiorentina, però, non ci sta e reagisce. Al 21’ Nocerino atterra in area Ljajic. L’arbitro decreta il rigore che l’attaccante serbo trasforma. Sette minuti più tardi è De Sciglio a stendere in area Cuadrado. Questa volta sul dischetto va Pizarro che realizza il gol del meritato pareggio. Nel finale sono i rossoneri a lamentarsi con Tagliavento per la mancata concessione di due rigori (molto dubbi peraltro, soprattutto il primo), uno per un presunto fallo di Pasqual su Abate e un altro per un fallo di mano di Roncaglia giudicato involontario. LE 5 SCONFITTE. Nel 2007/08 i viola perdono
per 1-0, puniti da un gol di Pato al 77’. L’anno dopo, nel match dell’ultima giornata, la squadra di Prandelli è battuta per 2-0 (se avesse vinto avrebbe superato i rossoneri in classifica e si sarebbe piazzata al terzo posto invece che al quarto). I gol sono segnati da Kakà al 55’ e da Pato al 76’. Quello è anche il giorno dell’ultima partita, prima di appendere le scarpe al chiodo, per Paolo Maldini, applaudito dai tifosi viola (la settimana precedente era stato fischiato dai supporter rossoneri a San Siro). Per 2-1 la Fiorentina perde nel 2009/10 (la gara in programma a dicembre è rinviata a febbraio per una grossa nevicata abbattutasi su Firenze la notte prima della partita) dopo essere andata in vantag-
gio con Gilardino al 14’. E’ punita nel finale dalle reti di Huntelaar all’81’ e Pato al 91’. Ancora per 2-1 la squadra di Mihajlovic è battuta nel 2010/11. Segnano Seedorf all’8’e Pato al 41’. Poi Vargas accorcia le distanze al 79’. L’ultima sconfitta risale alla stagione scorsa. I viola perdono per 2-0. Le reti dei rossoneri portano la firma di Mexes (23’) e balotelli (64’). L’ULTIMA VITTORIA. E’ passato davvero tanto tempo da quel 20 novembre di dieci anni fa. Cesare Prandelli manda in campo la seguente formazione schierata con il 4-5-1: Frey; Ujfalusi, Di Loreto, Dainelli, Pasqual; Fiore (Pazzini dal 83’), Brocchi, Donadel (Pazienza dal 71’), Jorgensen; Montolivo (Pancaro dal 66’); Toni.
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Il Brivido Sportivo STADIO - 16 marzo 2015 La Fiorentina parte bene. Al 10’ c’è una punizione dalla trequarti di Pasqual. Toni in area si abbassa per colpire il pallone di testa e battere Dida. Nella circostanza, oltre alla bravura del bomber gigliato, c’è un errore da parte di Maldini che poco dopo, però, si rifà. Una sua rovesciata nell’area viola è respinta quasi sulla linea di porta da Pasqual. Al 25’ il Milan pareggia con Gilardino di testa su cross da sinistra di Serginho. Per il Gila è l’ottavo centro in campionato. Quindi i rossoneri vanno due volte vicini al raddoppio prima con Shevchenko che da buona posizione calcia alto e poi con Kakà che costringe Frey a una paratona. Nella ripresa dopo 32 secondi ancora Pasqual sugli scudi. Sul suo cross da sinistra non intervengono né Nesta né Serginho ma Jorgensen che realizza il gol del nuovo vantaggio viola. Il Milan si butta di nuovo in avanti ma non si rende più pericoloso come nel primo tempo. La Fiorentina ora si difende con ordine e rischia poco. Comunque
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Fiorentina - Milan
al 39’ l’ex Rui Costa subentrato al 16’ a Seedorf, sempre applauditissimo dai tifosi gigliati, crossa per Gilardino che segna di testa, commettendo, però, fallo su Di Loreto. L’arbitro Rodomonti giustamente annulla il gol. Tre minuti dopo Luca Toni ancora di testa (questa volta su assist dell’ex Pancaro subentrato a Montolivo) realizza il gol definitivo 3-1. Per lui è il quindicesimo gol in campionato (di cui è più che mai il capocannoniere incontrastato), il ventunesimo stagionale. Nei minuti di recupero la Fiorentina potrebbe incrementare anche il vantaggio se Rodomonti concedesse un calcio di rigore per un plateale fallo di mano in area di Nesta. Ma va bene anche così. Il Franchi fa festa per i viola che agganciano il Milan al secondo posto e sono a cinque lunghezze dalla Juve che verrà a Firenze tra due settimane. La città quel 20 novembre sogna addirittura lo scudetto.
L’ultima vittoria della Fiorentina al Franchi porta la firma di Luca Toni. Qui il momento in cui supera Dida.
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Il Brivido Sportivo STADIO - 16 marzo 2015 -
Fiorentina amore mio
Fiorentina - Milan
Esclusiva con l’ex attaccante viola che analizza il momento intenso e impegnativo della squadra di Montella
Chiesa: «La Fiorentina deve credere al terzo posto.
Tra Coppa Italia ed Europa League…»
di Alessandro latini
D
all’Europa al campionato, con un occhio anche alla Coppa Italia. La stagione
viola prosegue a ritmo davvero serrato. Nemmeno un attimo di pausa, marzo ed aprile saranno ricordati come i mesi più
Un giovanissimo Chiesa, appassionato di cinema in mezzo ad una parte della sua collezione di VHS
intensi della storia della Fiorentina. Un match ogni tre giorni si fa sentire nella testa e nelle gambe dei giocatori di Montella. E se persino lo stesso allenatore ha ammesso di aver bisogno di un po’ di riposo, questo fa capire davvero quanto possa essere provato il gruppo viola. Ma il campionato, e con sé l’obiettivo europeo, non aspetta. Prossima tappa il Milan. Squadra disastrata, ma ancora piena di orgoglio. Galliani ha chiesto quantomeno la qualificazione in Europa League ad Inzaghi ed ai giocatori. Obiettivo non facile da raggiungere, per farcela il Milan dovrà macinare vit-
torie e punti. Ecco perché i rossoneri nascondono qualche insidia. La Fiorentina, dal canto suo, vuole riprendere la marcia nel torneo dopo il brusco stop in casa della Lazio. Il terzo posto è ancora lì, lontano solo quattro punti. Crederci è un obbligo, ma è stato lo stesso Montella a dichiarare che molto dipenderà dall’esito delle due coppe. Come a dire, non si può avere tutto. Per la nostra rubrica Fiorentina Amore Mio, ecco in esclusiva Enrico Chiesa, indimenticato ex attaccante viola ed oggi allenatore della Sampdoria Primavera, che con la sua squadra ha affrontato
anche la Fiorentina di Federico Guidi. Tanti impegni per la Fiorentina, secondo lei sono troppi per questa squadra? «La Fiorentina nella testa sta bene, il periodo in cui era altalenante nei risultati è passato. A gennaio la rosa si è rinforzata, anche se è normale che gli impegni siano tanti e tutti molto tosti. Ma tanti impegni è meglio averli piuttosto che non averli, vuol dire che il gruppo sta facendo bene». Da gennaio in avanti Salah si è subito imposto all’attenzione generale.
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Il Brivido Sportivo STADIO - 16 marzo 2015 Lo conosceva? «Si, lo conoscevo, ma nessuno poteva immaginarsi un impatto così sul calcio italiano, anche se a Roma contro la Lazio ha avuto qualche problema. Quando un giocatore viene dall’estero, di solito, ha bisogno di tempo per ambientarsi, invece lui ha bruciato le tappe e si è inserito molto bene. Questo è stato sorprendente». Questione terzo posto. La Fiorentina può ancora sperarci? «Io credo che la Fiorentina abbia tutte le carte in regola per pensare di poter lottare per il terzo posto. E’ ovvio che anche altre squadre possono ambire a quella posizione, ma quando una squadra come la Fiorentina si trova a soli quattro punti di distanza è obbligata a crederci». Coppa Italia ed Europa League: se potesse cosa
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Fiorentina - Milan
sceglierebbe? «E’ logico che vincere la Coppa Italia sia più ‘facile’, perché comunque le partite sono meno e la strada è più agevole. Questo senza nulla togliere al cammino della Fiorentina, che ha eliminato la Roma ed è andata a vincere in casa della Juventus. E’ chiaro però che vincere l’Europa League sarebbe più importante, perché chi la vince va direttamente alla fase a gironi della prossima Champions League». A Firenze arriva il Milan, che sta disputando un campionato anonimo. «Il Milan è in un momento particolare. A Milano se non fai risultato le critiche arrivano subito, per allenatore, giocatori e società. Io credo che si potesse mettere in preventivo un momento così, l’allenatore è nuovo e ci vuole il tempo necessario per farlo lavorare.
Enrico Chiesa in azione, qui con la maglia del Siena
Naturalmente i risultati sono fondamentali per dare fiducia all’ambiente e per far crescere la squadra». Chiudiamo con la Pri-
mavera. Lei che ha affrontato da avversario la Fiorentina, che idea si è fatto della squadra di Guidi? «La Fiorentina è la squadra più forte e comple-
ta che abbia affrontato nel girone, ha ancora un buon margine sulle inseguitrici e credo che potrà dire la sua anche alle Final Eight che assegneranno lo Scudetto».
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Fiorentina - Milan
Il Brivido Sportivo ha anticipato la gara
FIORENTINA-MILAN, MASINI E di Alessandro latini
L
a partita è sempre di quelle di cartello. E ci mancherebbe altro. Fiorentina-Milan mischia i ricordi del passato alle certezze dell’attualità. E se un tempo i rossoneri si presentavano a Firenze con uno squadrone che metteva timore solo a guardarlo riscaldare, oggi è probabilmente la Fiorentina a mettere in soggezione i rossoneri. Questione di gerarchie ribaltate. Da quella qualificazione in Champions League non proprio meritata dai rossoneri ad oggi (stagione 2012/2013), di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Il Milan è fuori dall’Europa ed arranca in campionato, con un allenatore sempre più in bilico e con un ambiente che stenta a riconoscere se stesso. La Fiorentina, incidente di percorso contro la Lazio a parte, vola sulle ali dell’entusiasmo. Perché le partite si possono vincere o
perdere, ma il filo conduttore che unisce la stagione dei gigliati è rappresentato da un gioco che ha portato, e porterà, i suoi frutti. Montella può andare fiero del lavoro e dell’identità che ha dato alla sua squadra. E chissà che davvero in casa Milan non sognino l’Aeroplanino per l’immediato futuro. Voci, qualche indiscrezione riportata, ma che per ora lasciano il tempo che trovano. Montella adesso è concentrato sulla stagione viola, che ancora deve scrivere diversi finali. Le coppe, certo, ma anche il campionato. Più che mai aperto. E sul piano del tifo sarà la solita battaglia, fatta di cori e sfottò. Il Brivido Sportivo ha voluto giocare d’anticipo la partita, intervistando in esclusiva due tifosi davvero speciali. Da una parte Marco Masini, fiorentinissimo e reduce dall’esperienza di Sanremo. Dall’altra Diego Abatantuono, noto comico ed attore di spiccata fede rossonera.
Marco Masini, tifoso viola, e il patron della Fiorentina Andrea Della Valle
Marco Masini: «Montella scelga un obiettivo» Marco Masini, debacle di Roma contro la Lazio a parte, la Fiorentina nell’ultimo periodo ha dato tante soddisfazioni ai suoi tifosi. «Se avessimo avuto Salah dall’inizio del campionato sa-
T R AT T O R I A
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remmo anche più in alto. In attacco siamo stati lenti ed prevedibili per buona parte del girone d’andata, con un Cuadrado piuttosto demotivato e con la testa altrove. Con l’egiziano si sono rinforzate le
convinzioni della squadra: vedo più tranquilla la difesa ed anche il centrocampo». Sia sincero, lo conosceva prima che arrivasse a Firenze? «Non sapevo neanche chi
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Fiorentina - Milan
del Franchi a due “giocatori” speciali
ABATANTUONO SI SFIDANO fosse, avevo paura fosse un secondo Marin che Montella non avrebbe mai schierato in campo. Non mi aspettavo un impatto così fulmineo. E’ davvero fortissimo». Che Fiorentina-Milan si aspetta? «La Fiorentina è nettamente superiore al Milan. Al momento vedo poche squadre che possano mettere in crisi i ragazzi di Montella ed il Milan non è fra queste. E’ una squadra abbordabilissima per la Fiorentina di adesso, però dobbiamo stare attenti alla loro storia. Quando si affrontano queste squadre così blasonate può sempre succedere qualcosa. Quindi i ragazzi devono stare ben concentrati». Da tifoso crede che sia l’anno buono per festeggiare qualcosa a fine stagione? «La società vuole vincere qualcosa, mai come quest’anno. Starà a Montella capire dove sia più facile arrivare, magari facendo anche qualche scelta dolorosa nelle altre competizioni. Si tratta solo di scegliere, ma io spero proprio che uno dei tre obiettivi sia portato fino in fondo». Diego Abatantuono, partia-
Diego Abatantuono, tifoso Doc del Milan, qui con Massimo Boldi e Alessia Marcuzzi
Diego Abatantuono: «Per il Milan finisce male» mo dal suo Milan. Cosa sta succedendo alla squadra di Inzaghi? «C’è una gestione poco lucida da parte della società, da ormai diversi anni. Da Seedorf in poi qualcuno si è accorto di aver fatto degli errori prendendo un non allenatore. Poi la panchi-
na è stata affidata ad Inzaghi che è un altro ‘non allenatore’ anche se per noi milanisti è un idolo. Ma anche io sono molto simpatico, se mi vogliono affidare la panchina del Milan vado tranquillamente… Andava preso un allenatore di esperienza per questo periodo. Era inutile
anche prendere un tecnico di grido, senza poi avere i soldi da investire nel mercato. L’Inter ha preso un signor allenatore, ma poi ha assecondato le sue richieste sul mercato». Si parla molto di Montella come prossimo allenatore del Milan. Le piacerebbe?
«Certo, è uno dei miei preferiti. Ma devo dire che mi dispiacerebbe per lui, non mi sembra più un allenatore da mezza classifica. Sarebbe un peccato se la sua carriera proseguisse al Milan, senza avere neanche certe garanzie dalla società». Chi teme di più della Fiorentina? E chi deve temere la Fiorentina del suo Milan? «Temo Salah, è ovvio. In questo momento lui ha una marcia in più. Per quanto riguarda la seconda domanda, dico chi non deve temere la Fiorentina, ovvero Menez. Non si può temere un giocatore che non passa la palla, perché prima o poi gliela tolgono». Secondo lei come andrà a finire la partita del Franchi? «Molto male per noi. I Della Valle sono miei amici ed hanno fatto anche un grande affare con Cuadrado, prendendosi gratis Salah. La Fiorentina ha una società forte ed un gioco organizzato, mentre il gioco del Milan è frutto del caso. Il Milan non ha giocatori scarsi, ma è la squadra ad essere organizzata male. Basti pensare a Niang, che al Milan non faceva niente e al Genoa sembra un fenomeno».
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Il Brivido Sportivo STADIO - 16 marzo 2015 -
Messi d’Egitto
15
Fiorentina - Milan
Tra le vittime illustri, dopo Tottenham, Inter e Juventus, l’egiziano spera di mettere anche il Milan
FIRENZE ASPETTA SOLO UNA MAGIA DI SALAH
P
resente e passato, chiusi - sempre che riesca a recuperare - in uno stesso fazzoletto di campo. Da una parte Jeremy Menez, che la Fiorentina in estate a lungo aveva corteggiato salvo poi prendere atto che le sue ambizioni lo stavano portando verso Milano - e Mohamed Salah, il ricciolo anarchico arrivato dall’Inghilterra dopo aver infiammato i tifosi del Basilea. Fiorentina-Milan sarà anche la loro sfida. Di certo, l’egiziano ce la metterà tutta per riprendere a segnare in campionato. Lo stop con la Lazio di una settimana fa, l’ha digerito malissimo pure lui. Che il suo destino fosse in Italia, era più o meno scritto. Per qualche ora, soprattutto a Londra, il trasferimento di Mohamed Salah nella capitale, sponda Roma, sembrava addirittura cosa fatta. Invece, in gol, è andata la Fiorentina che, contestualmente, col Chelsea si è trovata a trattare la cessione di
Cuadrado. Prestito gratuito per sei mesi, con ingaggio pagato dal Chelsea, più altri dodici per un milione, più gli emolumenti da corrispondere al giocatore. Momo, che nel frattempo si era fatto tradurre gli accordi in arabo per essere completamente partecipe dell’operazione, ha scelto i viola. Doveva ancora sbarcare a Firenze quando ha visto i suoi nuovi compagni in tv. Erano i quarti di finale di Coppa Italia, doppietta di Gomez e Roma eliminata. E’ stato in quel momento che ha capito di essere arrivato nel posto giusto al momento giusto. da allora, si è preso la squadra sulle spalle come nessuno, fino ad oggi, aveva fatto mai: in poco più di un mese - l’8 febbraio, contro l’Atalanta, ha giocato i suoi primi 26 minuti in Italia - ha segnato sei volte. Tre in campionato, contro il Sassuolo al debutto da titolare, col Torino e con l’Inter, in entrambi in casi subentrando dalla panchina. Ha colpito, affondandolo, il Tottenham - che già aveva steso con la maglia
del Basilea - e ha fatto nera la Juventus, nel giardino di casa propria. Contro la Lazio si è smarrito pure lui, non senza aver trovato - lui e lui solo - il guizzo per innescare il tiro alla distanza di Badelj, capace però solo di sfiorare il palo. Ha cancellato, di fatto, il ricordo di Juan Cuadrado, la “Vespa” colombiana passata ai blues, ed ha riproposto la versione di sé stesso ai tempi del Basilea che tanto aveva entusiasmato i dirigenti inglesi che nel mercato di gennaio di un anno fa investirono su di lui 15 milioni di euro. Ha messo al centro di tutto il divertimento conquistando, con la sua rapidità e con quello sguardo vivo di chi sa di voler correre più veloce di tutti per trovare la porta, una città intera, Firenze. Non ha intenzione di fermarsi più. Vuole riprendere a correre, a macinare metri con la foga di un centometrista. E, più di ogni altra cosa, adesso vuole battere il Milan. E pure Jeremy Menez.
Salah sogna solo l’ennesima magia. Stavolta col Milan
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Andata 31/08/2014 0-0 1-0 0-1 1-2 3-1 1-1 2-0 1-1 0-0 2-0
Andata
6^ giornata
05/10/2014 3-0 3-0 1-0 3-2 3-2 2-0 2-1 1-2 1-0 1-0
Empoli – Palermo Fiorentina – Inter Hellas Verona – Cagliari Juventus – Roma Lazio – Sassuolo Milan – Chievo Napoli – Torino Parma – Genoa Sampdoria – Atalanta Udinese – Cesena
Andata 23/11/2014 1-2 1-1 1-1 1-2 0-3 1-1 3-3 0-2 0-1 1-1
Ritorno 01/03/2015
12^ giornata
1-0 2-2
2-1
0-2
1-1
1-1
3-0
1-3
0-0
2-2
0-1
2-1
-
3-0
2-1
1-1
0-1
1-0
Ritorno
Atalanta – Roma Cesena – Sampdoria Genoa – Palermo Hellas Verona – Fiorentina Lazio – Juventus Milan – Inter Napoli – Cagliari Parma – Empoli Torino – Sassuolo Udinese – Chievo
7^ giornata
19/10/2014
1-0
19/04/2015
Atalanta – Hellas Verona Cesena – Parma Chievo – Juventus Genoa – Napoli Milan – Lazio Palermo – Sampdoria Roma – Fiorentina Sassuolo – Cagliari Torino – Inter Udinese – Empoli
Andata
0-0
13^ giornata
30/11/2014
0-3 0-0 0-0 2-1 2-0 2-1 4-2 1-1 2-1
1-2 0-1
0-2
0-0
1-2
2-1
1-3
7-0
2-1
2-0
1-1
3-0
1-2
0-1
0-1
4-5
2-1
2-0
0-1 1-2
0-4
0-4
1-1
2-0
2-2
2-1
2-2
1-1
0-0
6-2
0-0
1-3
0-1
0-0
2-3
2-0
Ritorno
8^ giornata
26/10/2014
0-2
07/12/2014
0-2 0-0 1-0 1-3 1-2 2-2 1-2 2-2 2-2
0-1 2-2
1-1
2-3
1-2
1-0
1-3
0-1
0-0
1-1
1-2
2-0
2-1
0-0
1-3
0-1
1-5
1-0
Ritorno
14^ giornata
3-0 1-0 1-1 1-0 1-0 2-0 3-1 1-0
Ritorno
9^ giornata
29/10/2014
1-1
0-0 0-1 1-1 3-0 2-0 2-1 0-0 1-2
0-2 1-0 1-0 1-3 0-3 2-1 1-1 3-1 1-3
Ritorno 22/03/2015
15^ giornata
14/12/2014
0-2
2-3
Atalanta – Napoli Cagliari – Milan Fiorentina – Udinese Genoa – Juventus Verona – Lazio Inter – Sampdoria Palermo – Chievo Roma – Cesena Sassuolo – Empoli Torino – Parma
Andata 1-4
Ritorno 08/02/2015
Atalanta – Fiorentina Cesena – Empoli Chievo – Parma Genoa – Lazio Milan – Juventus Palermo – Inter Roma – Cagliari Sassuolo – Sampdoria Torino – Hellas Verona Udinese – Napoli
Andata 1-1
29/04/2015
Atalanta – Cesena Cagliari – Chievo Fiorentina – Juventus Genoa – Milan Hellas Verona – Sampdoria Inter – Udinese Napoli – Empoli Parma – Lazio Roma – Sassuolo Torino – Palermo
21/09/2014
1-1
15/03/2015
3^ giornata
Andata
1-2
Cesena – Inter Chievo – Genoa Empoli – Cagliari Juventus – Palermo Lazio – Torino Milan – Fiorentina Napoli – Hellas Verona Parma – Sassuolo Sampdoria – Roma Udinese – Atalanta
Andata 3-2
Ritorno 01/02/2015
Cagliari – Atalanta Empoli – Roma Fiorentina – Genoa Hellas Verona – Palermo Inter – Sassuolo Juventus – Udinese Lazio – Cesena Napoli – Chievo Parma – Milan Sampdoria – Torino
Andata
0-0
26/04/2015
Cagliari – Fiorentina Cesena – Genoa Chievo – Lazio Empoli – Atalanta Juventus – Torino Milan – Udinese Palermo – Parma Roma – Inter Sampdoria – Napoli Sassuolo – Hellas Verona
14/09/2014
2-1
Ritorno
2^ giornata
Andata
0-1
08/03/2015
Atalanta – Parma Cagliari – Sampdoria Fiorentina – Lazio Genoa – Empoli Hellas Verona – Milan Inter – Napoli Palermo – Cesena Roma – Chievo Sassuolo – Juventus Torino – Udinese
Andata 0-4
Ritorno 25/01/2015
Ritorno 03/05/2015
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4^ giornata
24/09/2014 1-2 2-0 0-0 2-2 2-0 3-0 0-1 3-3 1-2 2-1
Cagliari – Torino Empoli – Milan Fiorentina – Sassuolo Hellas Verona – Genoa Inter – Atalanta Juventus – Cesena Lazio – Udinese Napoli – Palermo Parma – Roma Sampdoria – Chievo
Andata
10^ giornata
02/11/2014 1-1 0-0 0-2 4-2 0-2 2-0 2-0 3-1 0-0 2-4
21/12/2014
1-3 1-1 0-1 2-2 2-0 0-0 2-2 1-1 2-1
0-3 1-1
3-1
1-1
2-5
0-1
4-1
1-4
2-2
0-4
1-0
2-0
1-3
0-1
0-0
1-1
1-2
4-2
04/04/2015
16^ giornata
Ritorno 10/05/2015
Atalanta – Palermo Cagliari – Juventus Fiorentina – Empoli Hellas Verona – Chievo Inter – Lazio Napoli – Parma Roma – Milan Sampdoria – Udinese Sassuolo – Cesena Torino – Genoa
28/09/2014
1-1
Ritorno
5^ giornata
Andata
1-1
Cesena – Hellas Verona Chievo – Sassuolo Empoli – Juventus Lazio – Cagliari Milan – Palermo Napoli – Roma Parma – Inter Sampdoria – Fiorentina Torino – Atalanta Udinese – Genoa
Andata 3-3
Ritorno 15/02/2015
11^ giornata
09/11/2014
2-1 2-1 0-1 2-2 7-0 1-1 3-0 2-2 0-0
0-0 2-2 1-1 3-0 1-2 5-0 1-0 0-1
Juventus
2
0-3
3
1-1
4
g
partite totali v n p
in casa v n
p
g
in trasferta v n p
Gol f
s
13 11
2
0
13
7
5
1
53 14
Roma
50 26 13 11
2
13
7
6
0
13
6
5
2
38 19
Lazio
46 26 14
4
8
13
9
0
4
13
5
4
4
47 27
Napoli
46 26 13
7
6
13
7
4
2
13
6
3
4
46 33
5 Fiorentina 42 26 11 9
6 12 4
6
2 14 7
3
4 37 28
1-1
6
Sampdoria
42 26 10 12
4
13
6
7
0
13
4
5
4
34 28
0-2
7
Genoa
37 25
9
10
6
12
4
5
3
13
5
5
3
37 30
1-1
8
Inter
36 26
9
9
8
12
5
3
4
14
4
6
4
41 34
9
Torino
36 26
9
9
8
13
5
6
2
13
4
3
6
30 28
1-2 0-2
2-1 1-2
-
10
Milan
35 26
8
11
7
14
6
4
4
12
2
7
3
37 32
11
Palermo
35 26
8
11
7
13
7
5
1
13
1
6
6
38 39
12
Udinese
31 25
8
7
10 13
5
4
4
12
3
3
6
29 34
13
Empoli
29 26
5
14
7
14
4
6
4
12
1
8
3
26 28
14
Sassuolo
29 26
6
11
9
12
3
6
3
14
3
5
6
29 39
15
Verona
29 26
7
8
11 12
4
3
5
14
3
5
6
31 46
16
Chievo
26 26
6
8
12 14
2
6
6
12
4
2
6
18 30
17
Atalanta
24 26
5
9
12 12
3
4
5
14
2
5
7
22 37
18
Cagliari
20 26
4
8
14 13
2
3
8
13
2
5
6
32 49
19
Cesena
20 Parma (-1)
Ritorno 17/05/2015
11/01/2015
2-1 4-3 3-1 3-1 1-3 2-2 1-0 1-1 1-1
20 26
4
8
14 14
3
6
5
12
1
2
9
24 47
11 24
3
3
18 13
2
2
9
11
1
1
9
20 47
18^ giornata
Andata 1-1
61 26 18
g
1
12/04/2015
Cesena – Napoli Chievo – Torino Empoli – Hellas Verona Genoa – Atalanta Juventus – Inter Lazio – Sampdoria Milan – Sassuolo Palermo – Cagliari Parma – Fiorentina Udinese – Roma
P
7
Ritorno
17^ giornata
06/01/2014
0-0
1
Cagliari – Genoa Chievo – Cesena Empoli- Lazio Fiorentina – Napoli Inter – Hellas Verona Juventus – Parma Palermo – Udinese Roma – Torino Sampdoria – Milan Sassuolo – Atalanta
Andata 1-4
la CLASSIFICA
22/02/2015
Atalanta – Juventus Cesena – Milan Chievo – Empoli Genoa – Sampdoria Inter – Cagliari Palermo – Lazio Roma – Hellas Verona Sassuolo – Napoli Torino – Fiorentina Udinese – Parma
Andata 1-1
Ritorno
Ritorno 24/05/2015
Atalanta – Chievo Cagliari – Cesena Fiorentina – Palermo Hellas Verona – Parma Inter – Genoa Napoli – Juventus Roma – Lazio Sampdoria – Empoli Sassuolo – Udinese Torino – Milan
19^ giornata
Andata 18/01/2015 2-3 1-2 0-0 3-3 4-0 0-1 0-1 1-1 0-2 2-2
Ritorno 31/01/2015
Cesena – Torino Chievo – Fiorentina Empoli – Inter Genoa – Sassuolo Juventus – Hellas Verona Lazio – Napoli Milan – Atalanta Palermo – Roma Parma – Sampdoria Udinese – Cagliari
Il Brivido Sportivo STADIO - 16 marzo 2015 -
19
Fiorentina - Milan
Probabili Formazioni
IL CAMPIONATO NON ASPETTA: BISOGNA VINCERE FIORENTINA – MILAN 16.3.2015 ORE 19.00 STADIO ARTEMIO FRANCHI di matteo scarpelli
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quattro giorni di distanza dalla supersfida avvenuta tra le mura amiche in Europa League con la Roma, questa sera sarà ospite all’Artemio Franchi un’altra importante squadra, il Milan, che tuttavia non sta brillando per gioco e risultati ottenuti sotto la direzione dell’allenatore Filippo Inzaghi. La Fiorentina dovrà cercare di sfruttare al massimo questa “crisi” milanista per portare via punti importanti per la lotta all’Europa. La formazione che si opporrà ai rossoneri dovrebbe vedere Neto tra i pali con davanti a sé una linea a quattro composta da Richards, Gonzalo Rodriguez, Basanta e Marcos Alonso pronti a difendere la porta di casa. A centrocampo potrebbe esserci il trio Aquilani-Pizarro-Borja Valero, mentre in attacco potrebbero essere titolari la tecnica e la fantasia di Joaquin e Diamanti per cercare di innescare la vena realizzativa di Salah, sempre che non si decida di dar fiducia ad Alberto Gilardino dal primo minuto. Montella vuol cercare di far voltar pagina alla propria squadra dopo la pesante sconfitta con la Lazio in campionato e molto importante sarebbe conquistare nuovi punti ad una pur sempre nobile squadra come il Milan, così da risollevarsi e puntare dritto verso il sogno terzo posto.
Diamanti
Salah
Joaquin
Borja Valero Pizarro
Alonso Basanta Neto
Aquilani
Fiorentina 4-3-3 1 Neto
Gonzalo
10 Aquilani 7 Pizarro 20 Borja Valero 17 Joaquin, 74 Salah 18 Diamanti
4 Richards 2 Gonzalo Rodriguez 19 Basanta 28 Marcos Alonso
Tomovic
Allenatore: Vincenzo Montella A Disposizione: 31 Rosati, 24 Lezzerini, 15 Savic, 6 Vargas, 23 Pasqual, 5 Badelj, 14 Matias Fernandez, 16 Kurtic, 32 Lazzari, 38 Rosi, 9 Gilardino, 72 Ilicic.
MILAN 4-3-1-2 23 Diego Lopez 20 Abate , 29 Paletta 5 Mexes , 31 Antonelli 28 Bonaventura 4 Muntari,15 Essien 7 Menez 9 Destro , 2 Cerci
Cerci
Essien
Destro Menez Muntari
Mexes Antonelli
Bonaventura Paletta
Abate Diego Lopez
Allenatore: filippo inzaghi
A Disposizione: 32 Abbiati, 66 Gori, 13 Rami, 14 Albertazzi, 17 Zapata, 19 Bocchetti, 25 Bonera, 33 Alex, 81 Zaccardo, 36 Mastalli, 8 Suso, 18 Montolivo, 21 van Ginkel, 10 Honda, 11 Pazzini.
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li arbitri di porta e la tecnologia “gol non gol” possono convivere. Lo ha assicurato il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, e Marcello Nicchi, n.1 dell’Aia, non può che incassare soddisfatto. “Nessuno ha mai pensato di togliere gli arbitri di porta - ha detto Tavecchio intervenendo al convegno ‘Il calcio nel futuro, la tecnologia entra in campò all’Università del Foro Italico -, faremo di tutto per
Il Brivido Sportivo STADIO - 16 marzo 2015 -
Fiorentina - Milan
L’appello del numero uno dell’Aia: «Servono risorse o non avremo più arbitri di prestigio»
NICCHI DICE SI’ ALLA TECNOLOGIA, «MA NON TOCCATE GLI ADDIZIONALI» mantenerli. Non si deve restare senza tecnologia, ma serve fare chiarezza: il calcio è legato a tante situazioni particolari legate a intensità e agonismo. Non condivido di togliere la discrezi-
onalità dell’arbitro, ma serve aiutarlo». «Finalmente tutti siamo propensi a fare questa sperimentazione, grazie per averla introdotta - ha replicato Nicchi -, dopodiché mi auguro
Abete, il presidente della Figc Tavecchio e Nicchi, presidente dell’Aia
che serva da un lato a liberare gli arbitri da un impegno, nello stesso tempo che questa certezza del gol non gol si manifesti di modo che cessino le polemiche, sperando che una volta che si è risolto questo problema non si vada a crearne altri. Gli addizionali? Toglierli sarebbe tornare indietro: l’arbitraggio di team è ormai essenziale per la velocità del gioco». E’ stato il dg della Figc, Michele Uva, a spiegare i costi della tecnologia “HawkEye”: “250mila euro a impianto e più o meno 40mila euro di costi gestione per ognuno dei 15 impianti”. Con la Lega di Serie A che dovrebbe farsi carico dell’istallazione. L’auspicio è che non ci siano più gol-fantasma (un segnale sull’orologio del direttore di gara comunicherà quando la palla avrà superato la linea), probabilmente già nella finale di Coppa Italia del 7 giugno. «La Figc ha il 50% di proprietà su altre due tecnologie, il fallo in area e il fuorigioco - ha rivelato Uva -. Se la tecnologia potrà avere uno sviluppo in fu-
turo sarà sul fuorigioco». La Lega di Serie B, intanto, porterà avanti altri esperimenti tecnologici “più contenuti” (il ‘Messi’, un sistema di monitoraggio dei parametri fisici dei calciatori e ‘gli arbitri di tribuna’ che sperimenta la Virtus Lanciano). “Se troveremo una tecnologia flessibile, siamo pronti a portare la goal-line technology già ai play off», ha assicurato il presidente Andrea Abodi. Nicchi, però, ha avvisato: “Apprezzo che si trovino soldi per il gol non gol, ma ho fatto presente che se non si danno risorse alla formazione e istruzione e a tutto quello che è il nostro movimento, tutto finirà un giorno perché non ci sarà più crescita e in Italia non avremo più gli arbitri di grande prestigio che abbiamo oggi. L’Aia è alla ricerca di uno sponsor? Auspico che non arrivi tardi. Sono fortemente preoccupato. Il fatto di tagliare le risorse è gravissimo”.
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Il Brivido Sportivo STADIO - 16 marzo 2015 -
Sprofondo Rossonero
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Fiorentina - Milan
Mentre in casa Milan si continuano a rincorrere le voci su una possibile cessione di parte delle azioni, Galliani indica la gara del Franchi come uno spartiacque per la stagione
EUROPA O OBLIO, QUESTO E’ IL PROBLEMA di francesca bandinelli
C
he la gara del Franchi rischi di diventare lo spartiacque della stagione col Milan è chiaro a tutti. Un successo terrebbe accese le residue speranze dei rossoneri di restare attaccati agli ultimi vagoni del treno per l’Europa, una sconfitta ne sancirebbe definitivamente l’uscita di scena. In casa rossonera, però, l’ottimismo non manca. Adriano Galliani lo ha detto alla squadra e, nei giorni scorsi, lo ha ribadito pubblicamente prima della Charity Dinner di Fondazione Milan. “Credo che ce la si possa fare, ma non mi piace parlare del futuro, bisogna lavorare e fare meglio di quanto abbiamo fatto fino adesso”, ha spiegato l’ad rossonero, che ancora mastica amaro per il pareggio di sabato scorso contro il Verona: “Con un pizzico di buona sorte l’avremmo portata a casa. Andava benissimo fino al 94’ e 15 secondi, poi abbiamo subito questo gol duro da digerire, ma ci stiamo riuscendo e ci riprenderemo”. Di certo, quella contro la Fiorentina sarà “una partita importante” anche per l’ad rossonero. Intanto, si continua a rumoreggiare sulla possibile cessione di quote del club, nonostante la smentita da parte di Fininvest. Questa volta è stato un sito romeno di gossip a riferire che Sil-
vio Berlusconi avrebbe venduto il 51% al magnate cinese Poe Qui Ying Wangsuo, noto anche come Mr.Pink. come la sua bevanda al ginseng che spopola a Hollywood. Ci sono anche delle foto dell’ex premier in posa con Wangsuo e un altro personaggio non specificato, con cui avrebbe appena firmato alcuni documenti. Non si riesce a leggere l’intestazione sui fogli, potrebbe trattarsi di un affare di qualsiasi tipo, fanno notare fonti vicine alla famiglia Berlusconi. Se non fosse che il sito ha riportato una dichiarazione della modella romena Monica Gabor, fidanzata (o ex, non è chiaro) di Wangsuo, che ha detto: “Congratulazioni a Mr.Pink perché ha firmato con l’ex primo ministro d’Italia Silvio Berlusconi ed è diventato azionista di maggioranza del Milan”. Tutto ciò, inutile a dirsi, è rimbalzato sui media italiani e nel giro di pochissimo tempo è arrivata la reazione di Fininvest “per smentire nel modo più categorico che sia stato raggiunto alcun accordo per la cessione di quote del Milan”. Secondo quanto riportato nella nota diffusa, “vari soggetti hanno mostrato interesse per una partnership relativa al Milan, ma le ipotesi
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riguardano esclusivamente eventuali partecipazioni di minoranza. La Fininvest non è infatti interessata a cedere il controllo della società calcistica». Lo stesso concetto ribadito nelle ultime settimane, quando si è fatto concreto il pressing da parte del finanziere thailandese Bee Taechaubol, con cui Berlusconi ha firmato un memorandum d’intesa non vincolante, per circa il 25-30% delle azioni del Milan. Da tempo circolano rumor su un non meglio definito imprenditore cinese interessato al club. E ora spuntano le foto dell’incontro (potrebbe anche non essere recentissimo) con Wangsuo, personaggio tanto ricco quanto misterioso. Sul web si fatica a trovare una sua intervista, mentre abbondano i gossip sulle frequentazioni con dive di Hollywood. Vive negli Stati Uniti, secondo alcuni articoli avrebbe 35 anni e un patrimonio da tre miliardi di dollari, ma scarseggiano le informazioni anche Adriano Galliani, ad del Milan. sul sito della Kings International Tocca ala Fiorentina cancellare Investment Group, la sua società le poche residue speranze europee del Milan con base a Los Angeles.
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L’Intervista
Fiorentina - Milan
Luciano Chiarugi, doppio ex della gara, non ha dubbi: il reparto arretrato dei Servirà astuzia e rapidità
«PRESSING E VELOCITA’ PER BUCARE di giacomo cialdi
L
a sfida contro il Milan, nonostante le ambizioni dei rossoneri siano ridimensionate rispetto ai tempi passati, mantiene
inalterato il fascino. Ed acquista ancor più valore se si pensa all’importanza della gara del Franchi: La Fiorentina cerca tre punti per ripartire in campionato
dopo la sconfitta di Roma contro la Lazio; il Milan vuole vincere contro una delle squadre più in forma del momento per uscire dalla crisi e mettere a ripaChiarugi e Amarlido in maglia viola (Archivio fotografico Fiorentina)
ro l’allenatore dallo spettro esonero. Non è sicuramente una partita come le altre per un ex giocatore di Fiorentina e Milan, nonché ex allenatore dei gigliati, Luciano Chiarugi. Chiarugi, che partita sarà quella tra Fiorentina e Milan? «Quella del Franchi sarà una bella sfida, per me sarà speciale dato il mio passato. Entrambe le formazioni hanno elementi molto validi, specie in attacco. Credo sarà un confronto interessante, anche se vedo la Fiorentina avvantaggiata in questo momento. I viola vengono da alcuni importanti risultati e vogliono continuare a far bene. Ci sono tutti i presupposti per vedere una bella partita». Come vede le due squadre? «Le due formazioni vivono momenti completamen-
te differenti: il Milan sta cercando di uscire da una situazione di difficoltà, mentre la Fiorentina lotta per centrare l’obiettivo terzo posto ed è in corsa sia in Coppa Italia che in Europa League. La società dei Della Valle sta vivendo un momento della stagione delicato e bello: tutto è ancora in palio, ogni obiettivo è a portata di mano, è giusto crederci. In questo preciso momento vedo la squadra di Montella superiore ai rossoneri. Da due anni e mezzo il tecnico gigliato sta facendo un grande lavoro, sia dal punto di vista del gioco che della personalità. Inzaghi, invece, sta faticando molto in questa sua prima esperienza da allenatore. Credo che Berlusconi e Galliani facciano bene a confermare l’allenatore, non mi sembra l’unico responsabile della condi-
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rossoneri è il vero nervo scoperto della squadra di Inzaghi. per approfittarne
LA DIFESA DEL MILAN» zione in cui verte la squadra. Detto questo, però, non dobbiamo credere che la Fiorentina abbia la vittoria in tasca». Cosa devono temere i viola? «I viola dovranno stare molto attenti alla rapidità degli attaccanti rossoneri. Menez e Cerci sono molto abili, bravi tecnicamente e possono far male se lanciati negli spazi. E’ importante che la Fiorentina faccia la partita, attacchi ma senza perdere l’equilibrio». E quale debolezza dovrà sfruttare la Fiorentina secondo lei? «Quello difensivo è il reparto più debole del Milan. Soffrono i calci piazzati e gli attacchi in rapidità. Credo che i viola dovranno esser bravi a sfruttare calciatori come Salah, Joaquin, Mati Fernandez...giocatori tecnici e capaci di inserirsi. La
Fiorentina è più forte anche a centrocampo, dove Pizarro, Borja Valero, Badelj e gli altri possono nascondere il pallone, fare filtro e mettere in difficoltà il Milan. La gara potrebbe essere vinta proprio a metà campo». Ha citato Salah. E’ uno degli uomini più in forma della Fiorentina. Cosa ne pensa? «Il suo impatto con il nostro campionato è stato fantastico! E’ un giocatore che può fare la differenza, che sa giocare in velocità ma che possiede anche molta tecnica individuale, il primo gol alla Juventus ne è un esempio. Se Montella sarà bravo ad inserire ancora di più l’egiziano negli schemi viola, potrebbe essere davvero il valore aggiunto di questa squadra». Facciamo un passo indietro: contro la Lazio la Fiorentina ha perso una
grande occasione in chiave terzo posto. Si aspettava il k.o. dell’Olimpico? E secondo lei è giusto credere ancora al piazzamento Champions? «Sinceramente non mi aspettavo una sconfitta così netta contro i biancocelesti, ma ci può stare. La Lazio è una gran bella squadra e può capitare di incappare in una giornata storta. L’importante è che il brutto risultato di Roma non influenzi le prossime gare della Fiorentina. Per quanto riguarda il terzo posto, credo sia doveroso crederci. I viola hanno tutto per raggiungere Napoli e Lazio e conquistare l’agognata Champions League. Mancano ancora diverse partite alla fine del campionato e sono convinto ci saranno occasioni per mangiare terreno alle due contendenti».
Chiarugi con la maglia del Milan (Foto storiedelcalcio.altervista.org)
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Bastian contrario
Fiorentina - Milan
Il ko dell’Olimpico contro la Lazio, per quanto netto non deve far vacillare la Fiorentina. E nemmeno i suoi tifosi
PER LA CHAMPIONS SERVONO “SQUADRE VERE”, E LA VIOLA LO E’
Momo Salah è uno dei motori viola: in Europa bisogna risollevarsi subito di cristiano puccetti
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sistono mille ragioni valide che devono indurre la Fiorentina a lottare fino all’ultimo secondo per raggiungere un posto in Champions League. Dopo la disfatta dell’Olimpico, Bastian Contrario ha ripensato e riadattato una della tante illuminanti massime del grande
Vujadin Boskov: “Meglio perdere una partita quattro a zero, che quattro partite uno a zero”. Fenomenale! Perdere all’Olimpico dopo una impressionante serie di risultati utili consecutivi (compreso il trionfo in casa della Juventus), abbandonarsi ad una grande Lazio era francamente un evento che stava
tranquillamente nell’ordine delle cose. Diciamo che la disfatta magari andava contenuta, ma un piccolo incidente di percorso in un percorso di tangibile e progressiva crescita si poteva ipotizzare. Quello che stupisce semmai è sentire e leggere, seppur a caldo, critiche velenose ad una squadra che sta facendo letteralmente sognare un città. Molti passi sono stati compiuti verso la maturazione della piazza, ma una certa mancanza di equilibrio talvolta si nota in modo particolare. Detto questo, torniamo ai fatti. Il grande idolo del pubblico viola Momo Salah è stato chiaro: “Il nostro vero grande obiettivo è raggiungere la Champions League”. Quest’anno, più di altre volte, la Fiorentina ce la può fare. Coefficiente di difficoltà? Elevatissimo, ma la squadra di Montella è in corsa piena. Anche perché, a differenza de-
gli altri anni, questa volta la bagarre riguarda due dei tre posti Champions: il secondo e il terzo. E’ tutto aperto. La Roma soffre della pareggite, è inutile negarlo, ha smarrito la magia che ha contraddistinto il primo anno e mezzo della gestione Garcia. In difesa non è solidissima, in attacco non è più micidiale come un tempo. Qualche crepa si avverte anche dall’esterno e l’abdicazione nella lotta per lo scudetto ha lasciato una scia di delusione nell’ambiente. Il Napoli invece è afflitto dalla sindrome da rimonta: con l’Inter per la quarta volta la formazione di Benitez, in vantaggio netto e con la vittoria in pugno, si è dovuta accontentare di un pareggio amarissimo. L’ennesima amnesia che ha reso ancora più incandescente il clima intorno a Benitez, tutt’altro convinto di proseguire alla guida del Napoli. Gli azzurri hanno un grande organico ed un super
centravanti, Higuain, ma più di una volta sono emersi degli strani scricchiolii, eccessi di insicurezza che hanno di fatto impedito al Pipita & compagni di avvicinarsi minacciosamente alla Roma ed insidiarle il secondo posto. C’è poi la Lazio che per ovvi motivi ha un peso politico persino superiore a tutte le altre pretendenti, ma che, oltre a questo, ha anche un eccellente allenatore e sta tentando da diversi campionati di centrare questo obiettivo. Il successo sulla Fiorentina ha sicuramente gasato l’ambiente, ma le sorti dei biancocelesti dipendono molto dal genio di Felipe Anderson: un aspetto abbastanza condizionante. Perché in Champions, sia chiaro, andranno le due formazioni che dimostreranno da qui alla fine della stagione di essere delle vere ‘squadre’.
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Fiorentina - Milan
L’esperto di mercato crede ancora nell’obiettivo Champions e punta tutto sul collettivo.
VALCAREGGI: «CONTRO IL MILAN Lazio e delle possibili insidie della sfida con il Milan, abbiamo contattato l’agente Fifa Furio Valcareggi. Valcareggi, cosa pensa della partita contro la Lazio? «Brutta, bruttissima partita. E’ stata una sconfitta netta contro una squadra molto forte. Purtroppo non ho visto niente di buono nell’arco dei novanta minuti dell’Olimpico e dispiace. E’ una sconfitta pesante, meritata e per la quale non ci sono alibi. La squadra di Pioli ha giocato meglio di noi». Furio Valcareggi alla Hall of Fame Viola in ricordo di suo padre Ferruccio
di giacomo cialdi
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a pesante sconfitta contro la Lazio ha interrotto una serie di risultati entusiasmante e apparente-
mente inarrestabile. Il terzo posto è ancora a quattro punti dai viola, i quali già lunedì al Franchi avranno la possibilità di rifarsi: nella ventisettesima giornata di Serie A andrà in-
fatti in scena Fiorentina-Milan, partita fondamentale per ripartire dopo il k.o. di Roma e proseguire la rincorsa alla Champions League. Per parlare della sconfitta contro la
Non pensa che le assenze o le tante partite ravvicinate abbiano inciso sulla prestazione dei viola? «Credo proprio di no! La Fiorentina ha una rosa molto ampia e di buon livello, può supplire agli infortuni e affrontare i tanti impegni senza grossi problemi. Nono-
stante i bei risultati ottenuti nell’ultimo periodo, non ho visto una squadra sbruffona, semplicemente siamo incappati in una giornataccia. Può capitare, non è una tragedia se perdiamo una partita ogni tredici incontri. Temevo molto il match dello scorso lunedì perché conosco la forza degli avversari, che insieme ai viola sono i primi candidati al terzo posto». Secondo lei il terzo posto è ancora possibile? «La Champions League è ancora alla portata dei viola, non c’è dubbio. Quattro punti non sono molti, vedo la Fiorentina ancora in corsa perché credo non abbia niente in meno di Lazio e Napoli. Adesso i biancocelesti sono i favoriti, ma mancano ancora tante partite al termine del campionato». Una di queste partite è
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Gli schiaffi dell’Olimpico non possono che aver scosso l’ambiente. Qui la delusione di Gilardino e Salah
Nessuna distrazione, l’Europa League è un’altra cosa
C’E’ IL GIOCO IL TERZO POSTO» quella di lunedì contro il Milan. Cosa si aspetta? «Mi aspetto una bella partita e una Fiorentina pronta a battere i rossoneri. Siamo assolutamente superiori alla squadra di Inzaghi, sia sul piano del gioco che dei singoli. Ma dobbiamo fare attenzione...». Attenzione a che cosa? C’è qualcosa che teme in particolare? «Montella e i ragazzi dovranno essere bravi a non sottovalutare gli avversari: siamo più forti ma il Milan è sempre il Milan, ha un grande blasone e un nome importante. Nonostante gli evidenti problemi, Menez e compagni possono essere temibili se non affrontati con attenzione e determinazione». E’ preoccupato dal fatto che la sfida con i rossoneri venga tre giorni dopo la gara di andata di Europa League
contro la Roma e a tre giorni dal ritorno? «Non temo la fatica perché i nostri calciatori sono professionisti, ben allenati e volenterosi di arrivare al terzo posto. La stanchezza è solo un alibi: la fatica si sente a fine gara, mai ad inizio. E poi vincere aiuta a vincere. Quella di lunedì al Franchi è una partita fondamentale, sono certo vedremo una grande Fiorentina!». Cosa c’è in palio per i viola? «Contro il Milan c’è in gioco il terzo posto. Può capitare di perdere una partita ogni tanto, ma dopo la sconfitta dell’Olimpico non possiamo permetterci altri passi falsi. In caso di vittoria rossonera, le possibilità di centrale la qualificazione alla Champions League si ridurrebbero drasticamente. Non possiamo più sbagliare!».
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Fuorigioco
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L’aiuto più concreto ai viola, paradossalmente, potrebbe arrivare proprio da Inzaghi, le cui idee sembrano essere un po’ confuse
UN LUNEDÌ DA LEONI (NON DA DIAVOLI) di duccio magnelli
L
a settimana scorsa un giornale sportivo titolava “Berlusconi incontra Mr. Bee”. Confessiamo per un attimo di aver letto Bean, il protagonista un po’ svitato dell’omonima serie televisiva inglese. Ma no: Mr. Bee è un magnate thailandese che dovrebbe prendersi un pezzetto di Milan. Non si sa ancora quale, se quello appartenente a BB oppure quello di Galliani. Sicuramente non la parte di Inzaghi, che a fine stagione tornerà a fare l’ex giocatore (per fare l’allenatore deve studiare ancora molto…). Comunque aver scambiato, anche se solo per un attimo, Bee con Bean è sintomatico della situazione grottesca in cui oggi versa la società rossonera. Che, a ben vedere, non avrebbe una rosa di giocatori così malvagia. E non sarebbe poi così lontana in classifica dai posti
Europa League. Il problema del Milan, forse va cercato più in alto del campo. Qualche anno fa l’allenatore che avesse sostituito Pazzini con Bocchetti sarebbe stato probabilmente cacciato. Il fatto che Inzaghi sia ancora lì fa pensare che SB ha perso molto entusiasmo e che l’autorità di Galliani è in calo vertiginoso. E la gioventù che avanza non sembra ancora in grado di prendere le redini del comando e di tenerle con la dovuta abilità. Allora, in attesa di Mr. Bee e dei suoi progetti futuri (di cui peraltro ai fiorentini importa ben poco), godiamoci la partita di stasera al Franchi. Un altro lunedì che nel calendario schizofrenico di questo campionato fa seguito a quello nerissimo dell’Olimpico, in cui sembrava di essere tornati ai tempi di Zeman. Quando la Viola prendeva bastonate solenni dalle romane. La partita di stasera è di dif-
ficile interpretazione, soprattutto perché quest’anno il rendimento casalingo della Fiorentina sembra un elettrocardiogramma impazzito. Su e giù. Ci sono poi le fatiche sostenute nelle ultime settimane e il fatto che dal diavolo rossonero − che più che di luciferino zolfo sembra profumare di impalpabile borotalco − ci si dovrà aspettare una reazione (prima o poi). Un aiuto alla Viola potrebbe arrivare dal comportamento di Inzaghi, che ultimamente ha cambiato molte formazioni e parecchi schemi, dimostrando di non avere le idee molto chiare su quasi nulla. Non per niente si rincorrono le voci di un tentativo di portare Montella a Milano. Dove il tecnico si troverebbe un ambiente da ricostruire. Una sfida che tutti a Firenze si augurano non voglia raccogliere. E allora, nell’attesa di un lunedì da leoni (e non da diavoli), buona partita a tutti!
Inzaghi sulla panchina del Milan, qui nella gara contro l’altra toscana: l’Empoli
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