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{ L’Esclusiva
Hamrin: «Aspettando Pepito, largo a Matri-Gomez» da pagina 4
{ Tour de force
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Viola, giù la maschera. L’obiettivo è la vittoria
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Il Brivido Sportivo STADIO - 8 febbraio 2014 -
L’Editoriale
MATRI D’ASSALTO. ORA SERVONO I GOL
di ALESSANDRO RIALTI
T
occa a lui. Alessandro Matri, che da quando è arrivato si è trovato sulle spalle il peso straordinario della sostituzione di Mario Gomez e Pepito Rossi. Un peso praticamente insostenibile perché si tratta di due attaccanti formidabili, una coppia che aveva fatto vedere intravedere delle qualità immense e che poi nella sola versione di Pepito comunque aveva regalato alla Fiorentina quattordici gol in campionato. Record che ancora, nonostante il mese di inattività dell’attaccante italo-americano, ancora resiste. Ma la sfortuna ha fatto sì che entrami si siano fermati. Mario sta tornando, già nelle prime uscite ha lasciato impressioni molto positive, il suo gol in rovesciata ha emozionato tifosi e dirigenti viola ma alla fine anche il tedesco dovrà saper aspettare i tempi del rientro. Pertanto Matri con quel peso sulle spalle dovrà essere capace di spiccare il volo e segnare ancora e tanto. Il suo debutto a Catania è stato travolgente, la gara interna col Genoa e quella a
S TA D I O
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Fiorentina - Atalanta
Cagliari sono stati match di grande sacrificio e poco fortunati ma già in Coppa a Udine Matri ha fatto vedere di avere qualità e voglia di portarsi quel peso gravoso oltre l’ostacolo. Le prossime gare sono tutte sue, senza Rossi e senza Gomez il gioco della squadra finisce inevitabilmente dalle sue parti ed è lui l’uomo che deve finalizzare e portare alla Fiorentina i gol necessari per quello che resta la parte più importante della battaglia di febbraio. Si comincia con questa gara con l’Atalanta sapendo benissimo che non sarà un match facile perché i bergamaschi hanno ragazzi rapidi e veloci che sanno interpretare bene il gioco. Dall’altra parte Montella ha invece una Fiorentina oramai dimezzata, stanca, con assenze importanti e con un centrocampo che deve fare a meno di quasi tutti i suoi uomini migliori. Anche sulle fasce laddove Matri si aspetta i cross decisivi
Supplemento al n. 05 de Il Brivido Sportivo Direttore responsabile Mario Tenerani
Alessandro Matri, 2 gol e un assist dal suo passaggio in viola, sogna in grande: vuole tagliare il traguardo delle 100 reti in carriera. Subito
per arrivare al gol i viola appaiono meno ispirati di un tempo. Cuadrado latita, Vargas sta lavorando ma pure lui è appesantito dagli impegni, per non parlare delle difficoltà di
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Pizarro, Mati Fernandez, Borja Valero, insomma di tutta quella Fiorentina che sapeva essere il fantastico detonatore per le armi finali di Montella. Tocca ad Alessandro ri-
Redazione redazione@brividosportivo.it Grafica e impaginazione Chiara Reggiani e Alexandra Barbieri grafica@brividosportivo.it
prendere il dialogo con il gol concretizzando quell’impegno che è stato sempre e comunque altissimo. E’ la sua occasione e siamo convinti che non se la farà sfuggire.
Stampa TIPOARTA Foto Massimo Sestini
Hanno collaborato Francesca Bandinelli, Giulia Bonci, Andrea Giannattasio, Michela Lanza, Alessandro Latini, Duccio Magnelli, Ruben Lopes Pegna
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Il Brivido Sportivo STADIO - 8 febbraio 2014 -
Fiorentina - Atalanta
L’ex campione viola analizza
L’ESCLUSIVA
HAMRIN: «ASPETTANDO MATRI E GOMEZ POSSONO FORMARE UNA
di MICHELA LANZA
è
stato un vero e proprio ‘Re del gol’ e Firenze gli è rimasta dentro, non a caso ha scelto di viverci. È svedese, ha gli occhi di ghiaccio – oggi come ieri – e un nomignolo che rimarrà indelebile, nonostante gli anni che passano. Nonostante il mutamento fisico. Nonostante tutto. Lui era, è e sarà per
Alessandro Matri ha un obiettivo: vincere la scommessa dei dieci gol fatta col diesse Pradè.
sempre l’‘Uccellino’ Kurt Hamrin. È a lui che il Brivido Sportivo ha voluto chiedere un parere sull’attacco viola. Sull’ultimo arrivato Matri. Sul prossimo rientro di Gomez. Sulla classifica dei cannonieri. Lui che di gol ne ha fatti ben 190 in 400 presenze (7° marcatore della Serie A di tutti i tempi). Lui che quante volte ha regalato attimi di gioia a tifosi. Lui che era il mitico numero 7 viola. Lui che per i fiorentini era semplicemente ‘Arrimme’. A lei che ha segnato 151 gol in Serie A con la maglia della Fiorentina non si può che chiedere un parere sul neo attaccante viola Alessandro Matri, uno molto diverso da Gomez o da Rossi per intendersi. «Sì, Matri è un attaccante completamente diverso sia da Rossi che da Gomez. È
uno bravo, ma da solo non può risolvere i problemi offensivi della Fiorentina. La società ha fatto benissimo a puntare su di lui, perché – ripeto – è un attaccante discreto, ma non è un fuoriclasse come Pepito. Per quanto riguarda il tedesco, invece, non possiamo ancora dire molto perché nel nostro campionato l’abbiamo visto veramente poco. Ma se sarà determinante come lo è stato in Germania…». Più prima o seconda punta? «Matri è uno che svaria su tutto il fronte d’attacco. Non è una prima punta classica che stazione in area di rigore, ma un attaccante col quale si può anche fraseggiare». Fraseggiare magari con Mario Gomez: il tedesco è rientrato in gruppo (e questa è una bellissima notizia) e, di qui a poco,
dovrebbe rientrare anche sul terreno di gioco: Gomez e Matri possono giocare insieme? «Sì, certo. Poi dipenderà molto da loro, da come si troveranno l’uno con l’altro. Ma sono di fatto due giocatori che potrebbero integrarsi bene: magari l’ex rossonero potrebbe giocare un po’ più indietro e il tedesco punta di diamante dell’attacco viola. A proposito: sono contento del suo rientro in gruppo. Speriamo rientri presto anche in campo». Le operazioni che hanno suscitato maggior interesse e clamore nell’ultimo calciomercato sono state tre: Matri, che si è accasato alla Fiorentina; Osvaldo, che è finito alla Juventus; Hernanes, che è stato il primo vero rinforzo dell’Inter di Thohir. Chi sarà più utile alla propria
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Il Brivido Sportivo STADIO - 8 febbraio 2014 -
Fiorentina - Atalanta
l’attacco della Fiorentina
PEPITO, BELLA COPPIA GOL» squadra da qui alla fine della stagione? «Difficile dire chi è (o sarà) l’acquisto migliore. Su Matri mi sono già espresso. È un buon attaccante, che può essere utile alla Fiorentina anche se non è un top come Rossi. Per quanto riguarda Osvaldo credo che incontrerà delle difficoltà a trovare posto in squadra perché la coppia formata da Tevez e Llorente è devastante. Un duetto niente male. Per quanto riguarda Hernanes, diciamo che non può risolvere i problemi dell’Inter da solo. È un giocatore interessante, ma è arrivato all’Inter in un’annata no per tutto l’ambiente nerazzurro. Mazzarri è atteso da un lungo e faticoso lavoro». Rossi è ancora in cima alla classifica cannonieri con 14 gol ma a causa del suo lungo stop è destinato
Kurt Hamrin all’interno del Franchi. L’uccellino svedese ha fatto la storia del calcio viola
a scendere di posizione. Secondo lei chi vincerà la classifica dei marcatori quest’anno? «Peccato che Pepito si sia infortunato, avesse continuato con il ritmo del girone d’andata avrebbe potuto vincerla lui la classifica cannonieri. Invece, a causa di questo brutto stop, qualcu-
no inevitabilmente lo supererà. Immagino possa essere Tevez il principale indiziato a vincere la classifica dei cannonieri quest’anno. Oppure, perché no, Berardi del Sassuolo: se continuerà così, potrebbe essere davvero lui il re dei bomber. E sarebbe una piacevole novità». Oggi arriva l’Atalanta, la
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sto è ancora a 3 punti. «È stato un peccato aver perso a Cagliari, lLa Fiorentina avrebbe potuto agganciare il Napoli. Fortunatamente niente è perduto, e il terzo posto è sempre lì, a portata di mano. Con i partenopei sarà sfida fino alla
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Il Brivido Sportivo STADIO - 8 febbraio 2014 -
Il Ritorno
Fiorentina - Atalanta
Dopo quasi 5 mesi l’attaccante tedesco è tornato in gruppo, si avvicina il rientro
MARIO GOMEZ? FINALMENTE L’INCUBO E’ FINITO
Dovevano essere l’accoppiata dei sogni: prima è toccato a Rossi trascinare la squadra, ora Gomez dovrà “restituire” il favore di ALESSANDRO LATINI
C
entoquarantaquattro giorni dopo Mario Gomez è tornato. La notizia della sua completa guarigione è arrivata nella giornata di lunedì, quando in mezzo ad un report medico ‘disastroso’ avendo sancito gli infortuni di Ambrosini, Aquilani e Rebic, è spuntata almeno una buona notizia: la Fiorentina nell’occasione ha comunicato che “Mario Gomez ha completato il percorso riabilitativo”. Ecco, dopo mesi di nubi nere, uno squarcio di sereno.
L’attaccante tedesco è tornato in gruppo nella giornata di mercoledì ed a questo punto si attende solo il naturale reinserimento prima di rivederlo in campo al centro dell’attacco della squadra viola. Vincenzo Montella ha parlato di almeno tre settimane di lavoro, in realtà potrebbe essere la gara con l’Inter in programma il 15 febbraio al Franchi quella in cui l’ex Bayern Monaco potrebbe essere inserito nella lista dei convocati, oppure quella successiva d’Europa League sul campo dei danesi dell’Esbjerg. Chissà, magari Gomez potrebbe rientrare anche prima. Solo ipotesi al momento. Quel che conta è che il bomber tedesco è tornato e l’incubo sembra davvero essere finito. Lo scetticismo fra i tifosi, però, la fa ancora da padrone. La sindrome di San Tommaso, per il quale ‘Se non vedo, non credo’, si è un po’ impossessata dei sostenitori viola dopo aver assistito al rincorrersi delle voci avvenuto nei mesi scorsi a proposito del rientro in campo del giocatore. Non che i 21
milioni di euro spesi in estate siano stati tirati fuori dai tifosi, ci mancherebbe, ma Mario Gomez non è un giocatore come gli altri. Basta pronunciare il nome per procurare uno scossone. In molti si chiedono dove sarebbe potuta essere in classifica la Fiorentina con lui (e Rossi) sempre in campo. Per questo, e visto che il rientro è stato paventato finora più volte, per fare festa c’è ancora tempo. ORA TOCCA A LUI. In questi mesi, da quel maledetto scontro con Agazzi lo scorso 15 settembre, le notizie certe hanno riguardato soprattutto l’umore
che era davvero pronto a tornare in gruppo e che, negli ultimi giorni prima del rientro, sbirciava con curiosità il lavoro dei compagni. Segnali che sono culminati poi nella bella notizia. Il tempo (ahinoi piuttosto lungo) dell’infortunio e del pessimismo è finalmente alle spalle. Adesso è tempo di guardare al futuro con rinnovato ottimismo. Anche perché la Fiorentina ha saputo restare a galla su tutti i fronti senza di lui. Ora però tocca a Super Mario far cambiare marcia ai compagni. Ed ha una voglia matta di farlo.
DICONO DI LUI
FRANCESCO BAIANO - Ex viola «Spero che sia definitivamente uscito dal tunnel: la Fiorentina ha dovuto fare a meno di un giocatore importante fino ad oggi. Credo gli possano servire dalle quattro alle cinque settimane per tornare al top della condizione, anche se sono convinto che potrà stupire tutti».
STEFANO SOTTILI - Ex viola «Il più grande sostituto di Giuseppe Rossi
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di Mario Gomez. Considerando che dal punto di vista medico i tempi non sono stati in linea con quanto paventato inizialmente dal club viola anche per via dell’infiammazione tendinea nella zona cosiddetta ‘zampa d’oca’ che ha frenato la riabilitazione dell’attaccante proprio in prossimità del suo ritorno, ai primi di dicembre, in tanti hanno cercato di scrutare lo sguardo ed il comportamento del tedesco, nelle rarissime apparizioni pubbliche che lo hanno visto protagonista, per capire come stava. Prima cupo, poi più sorridente, fino a quando Montella non ha confidato
sarà Mario Gomez: i due hanno caratteristiche diverse, è evidente, ma sono certo che il tedesco saprà rappresentare un punto di riferimento importante. Sotto porta è diabolico». JOAQUIN LOEW - Ct Germania «Punto su Gomez in chiave Mondiale: io ci credo, in caso contrario guarderò altrove, ma la priorità Mario sa bene quale sia. La Germania ha bisogno di lui».
Il Brivido Sportivo STADIO - 8 febbraio 2014 -
Amarcord di Ruben Lopes Pegna
S
arebbe bello che la sfida odierna tra Fiorentina e Atalanta finisse come nella passata stagione. Allora i viola batterono i nerazzurri al Franchi per 4-1. Al gol di Gonzalo Rodriguez al 5’ replicò Bonacina al 32’. Poi Aquilani firmò una doppietta tra il 42’ e il 47’. E nella ripresa al 4’ Toni completò l’opera. Per i viola si trattò della quinta vittoria consecutiva. Noi però vogliamo ricordare stavolta altro successo della Fiorentina sui bergamaschi ottenuto, con lo stesso risultato della passata stagione, ben 24 anni fa. E’ una partita entrata nella storia viola quella disputata con l’Atalanta al Comunale il 29 aprile del 1990 nella trentaquattresima e ultima giornata di campionato. E’ una sfida decisiva per la formazione guidata da Ciccio Graziani ai fini della permanenza in Serie A. Per i viola conta un risultato soltanto: la vittoria. I bergamaschi di Emiliano Mondonico, grande tifoso viola, invece, sono già salvi e non hanno particolari interessi di classifica. Scendono in campo insomma senza grandi tensioni ma senza naturalmente regalare nulla. Con molta fatica e un po’ di paura alla fine la Fiorentina riesce a conquistare
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Fiorentina - Atalanta
La sfida con i bergamaschi rievoca ricordi curiosi che coinvolgono anche Graziani
DA BAGGIO A PRANDELLI, QUELLE ULTIME VOLTE CON L’ATALANTA il successo. Ma non è quello il solo ed unico vero motivo per cui questa gara entra la storia. Graziani intanto manda in campo la migliore formazione possibile senza tenere conto che tre giorni dopo la squadra dovrà disputare a Torino la finale d’andata di Coppa Uefa con la Juventus. Giocano così: Landucci; Dell’Oglio (Malusci dall’86’); Dunga, Pin, Battistini;
Nappi (Callegari dall’82’), Kubik, Buso, Baggio, Di Chiara. La Fiorentina inizia il match a testa bassa e passa in vantaggio con Renato Buso dopo 5 minuti. Poi, però, si vede raggiungere al 7’ da Evair su calcio di rigore. Al 35’ ci pensa Alberto Di Chiara a realizzare il gol del nuovo vantaggio viola. Al 38’ poi Cesare Prandelli, il futuro allenatore viola, regala la prima gioia alla
Roberto Baggio, indimenticato “divin codino” di tutti i tifosi viola, segnò all’Atalanta l’ultima rete con la maglia della Fiorentina. Oggi però è tutta un’altra storia.
squadra che andrà ad allenare nell’estate del 2005, siglando un autogol. Dopo dodici minuti della ripresa Roberto Baggio fissa quindi il risultato sul definitivo 4-1. I motivi per cui questa partita entra nella storia sono diversi e, come detto, non sono legati solo al risultato, già di per sé importante. E’ stata, infatti, l’ultima gara giocata da Baggio a Firenze con la Fiorentina (successivamente disputerà le due finali di Coppa Uefa contro la Juve a Torino e ad Avellino) ed è stata quella nella quale Roby ha segnato la sua ultima rete con la casacca viola. Ma è stata anche l’ultima partita da giocatore per Cesare Prandelli, che quindici anni più tardi sarebbe tornato in riva all’Arno come allenatore della Fiorentina. E’ stato anche l’ultimo incontro a Firenze della gestione Pontello (il presidente all’epoca
Da giocatore dell’Atalanta, Prandelli segnò un autogol con i viola regalando alla sua futura squadra una vittoria in campionato era Lorenzo Righetti), di Sergio Battistini che passerà all’Inter dopo 5 stagioni a Firenze e di Graziani in panchina. Il bravo Ciccio, chiamato poco più di un mese prima ad allenare la squadra al posto di Giorgi (esonerato), riesce nella non facile impresa di salvare la Fiorentina e di portarla alla finale di Coppa Uefa, dopo aver eliminato in semifinale i tedeschi del Werder Brema.
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1^ giornata Andata 24/08/2013 2-1 0-1 2-0 2-1 2-1 0-2 3-0 0-0 2-0 2-1
4^ giornata Andata 22/09/2013 0-2 1-2 2-2 0-0 2-1 0-0 2-1 1-2 2-0 0-7
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9/02/2014
Atalanta - Fiorentina Bologna - Torino Cagliari - Sampdoria Catania - Parma Chievo - Udinese Genoa - Livorno Juventus - Verona Milan - Napoli Roma - Lazio Sassuolo - Inter
12^ giornata Andata 10/11/2013 2-1 2-1 1-0 0-0 2-1 2-0 2-0 3-0 1-1 1-1
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Ritorno
Ritorno 30/03/2014
Atalanta - Bologna Cagliari - Torino Catania - Udinese Chievo - Milan Fiorentina - Sampdoria Genoa - Verona Inter - Livorno Juventus - Napoli Parma - Lazio Roma - Sassuolo
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Ritorno 19/01/2014
Verona - Milan Sampdoria - Juventus Inter - Genoa Cagliari - Atalanta Lazio - Udinese Livorno - Roma Napoli - Bologna Parma - Chievo Torino - Sassuolo Fiorentina - Catania
5^ giornata Andata 25/09/2013 3-3 1-2 2-1 3-1 1-1 1-1 4-3 0-2 2-2 1-0
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24/11/2013 1-1 0-2 1-1 0-1 0-0 1-1 2-0 4-1 1-0 0-1
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1/09/2013
0-1
2-4
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0-1
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0-1 3-2
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0-3
0-3
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2-1
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1-4
3-0
3-1
Ritorno 16/02/2014
Bologna - Milan Chievo - Juventus Inter - Fiorentina Lazio - Catania Livorno - Cagliari Napoli - Sassuolo Parma - Atalanta Sampdoria - Roma Torino - Verona Udinese - Genoa
13^ giornata Andata
2^ giornata Andata
2-2
2-0 2-2 0-2 1-0 5-0 2-2 0-1 2-1
Bologna - Inter Livorno - Juventus Milan - Genoa Napoli - Parma Roma - Cagliari Sampdoria - Lazio Sassuolo - Atalanta Torino - Catania Udinese - Fiorentina Verona - Chievo
Chievo - Napoli Juventus - Lazio Roma - Verona Atalanta - Torino Bologna - Sampdoria Catania - Inter Genoa - Fiorentina Milan - Cagliari Sassuolo - Livorno Udinese - Parma
29/9/2013 2-0
06/04/2014
26/01/2014
6^ giornata Andata
1-1
Ritorno
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1-1 2-2 1-3 3-0 4-3 1-1 1-1 1-0 2-4 1-1
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15/09/2013 1-1
1-1
1-1
3-1
3-0
0-1 1-1
2-0
0-0
1-3
3-3
0-3
1-2
2-2
1-3 0-1
1-1
Ritorno
Atalanta - Udinese Cagliari - Inter Catania - Chievo Fiorentina - Parma Genoa - Napoli Milan - Sampdoria Roma - Bologna Sassuolo - Lazio Torino - Juventus Verona - Livorno
Ritorno 13/04/2014
Atalanta - Roma Cagliari - Sassuolo Catania - Milan Chievo - Livorno Fiorentina - Verona Genoa - Torino Inter - Sampdoria Juventus - Udinese Lazio - Napoli Parma - Bologna
3^ giornata Andata
1-1
23/02/2014
14^ giornata Andata 01/12/2013
Ritorno
2-0
2-0
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Ritorno 02/02/2014
Fiorentina - Cagliari Inter - Juventus Lazio - Chievo Livorno - Catania Napoli - Atalanta Parma - Roma Sampdoria - Genoa Torino - Milan Udinese - Bologna Verona - Sassuolo
7^ giornata Andata 6/10/2013 1-4 1-1 0-1 0-3 3-2 0-0 4-0 3-1 2-2 2-0
-
0-2 2-1 3-3 2-2 3-3 2-1 2-0 0-1 1-0 2-1
-
1-3 2-0 3-3 0-3 1-0 1-1 2-0 2-1
Ritorno 2/03/2014
Bologna - Verona Catania - Genoa Chievo - Atalanta Inter - Roma Juventus - Milan Lazio - Fiorentina Napoli - Livorno Parma - Sassuolo Sampdoria - Torino Udinese - Cagliari
15^ giornata Andata 8/12/2013
0-1
Ritorno 19/04/2014
Bologna - Juventus Cagliari - Genoa Inter - Parma Livorno - Milan Napoli - Udinese Roma - Fiorentina Sampdoria - Catania Sassuolo - Chievo Torino - Lazio Verona - Atalanta
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la CLASSIFICA 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
20/10/2013 2-1 4-2 2-1 1-2 1-0 2-0 2-1 3-3 3-2
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0-0 0-1 3-0 1-1 4-0 2-0 2-2 4-2 0-0 0-2
-
19 15 13 12 11 8 8 8 8 7
2 5 5 5 2 9 9 8 7 8
Ritorno 9/03/2014
Atalanta - Lazio Cagliari - Catania Fiorentina - Juventus Genoa - Chievo Livorno - Sampdoria Milan - Udinese Roma - Napoli Sassuolo - Bologna Torino - Inter Verona - Parma
16^ giornata Andata 15/12/2013
in casa v n
g
Juventus 59 22 Roma 50 21 Napoli 44 22 Fiorentina 41 22 Verona 35 22 Inter 33 22 Torino 33 22 Parma 32 21 Lazio 31 22 Milan 29 22
8^ giornata Andata
2-1
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Ritorno 27/04/2014
Catania - Verona Chievo - Sampdoria Fiorentina - Bologna Genoa - Atalanta Juventus - Sassuolo Lazio - Livorno Milan - Roma Napoli - Inter Parma - Cagliari Udinese - Torino
p
g
in trasferta v n p
1 11 11 1 11 9 4 11 7 5 10 6 9 11 8 5 11 5 5 11 5 5 11 5 7 10 6 7 11 5
0 2 3 3 0 5 5 4 2 4
27/10/2013 1-0 1-0 4-2 2-0 2-0 2-0 3-2 1-0 0-1
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1-4 1-0 1-1 1-0 1-2 4-0 1-1 0-1 4-1 4-1
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Gol f
P
s
11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
2 7 21 14 3 2 18 10 2 9 20 22 2 15 17 20 2 14 17 24 4 12 22 31 4 11 15 27 4 13 15 27 5 9 13 28 4 10 20 24
Ritorno 16/03/2014
Bologna - Livorno Catania - Sassuolo Chievo - Fiorentina Inter - Verona Juventus - Genoa Lazio - Cagliari Napoli - Torino Parma - Milan Sampdoria - Atalanta Udinese - Roma
17^ giornata Andata 22/12/2013
partite totali v n p
0 11 8 0 10 6 1 11 6 1 12 6 3 11 3 1 11 3 1 11 3 2 10 3 2 12 2 2 11 2
9^ giornata Andata
0-0
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Ritorno 4/05/2014
Atalanta - Juventus Bologna - Genoa Cagliari - Napoli Inter - Milan Livorno - Udinese Roma - Catania Sampdoria - Parma Sassuolo - Fiorentina Torino - Chievo Verona - Lazio
Genoa Atalanta Sampdoria Cagliari Udinese Chievo Bologna Livorno Sassuolo Catania
10^ giornata Andata 30/10/2013 1-1 0-3 1-2 1-0 4-0 3-3 1-1 1-0 1-2 2-0
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2-0 0-0 1-0 2-0 3-0 1-0 3-0 2-0 3-1 1-3
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in casa v n
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22 22 22 22 22 22 22 22 22 22
7 8 6 5 7 4 3 4 4 3
9 11 9 8 13 12 10 13 13 13
11 11 11 12 10 11 12 11 11 11
6 3 7 9 2 6 9 5 5 6
Ritorno 23/03/2014
Atalanta - Inter Cagliari - Bologna Fiorentina - Napoli Genoa - Parma Juventus - Catania Livorno - Torino Milan - Lazio Roma - Chievo Sassuolo - Udinese Verona - Sampdoria
18^ giornata Andata 06/01/2013
27 27 25 24 23 18 18 17 17 15
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Ritorno 11/05/2014
Catania - Bologna Chievo - Cagliari Fiorentina - Livorno Genoa - Sassuolo Juventus - Roma Lazio - Inter Milan - Atalanta Napoli - Sampdoria Parma - Torino Udinese - Verona
in trasferta v n p
5 7 3 5 4 2 2 3 3 3
3 2 4 4 1 2 6 3 1 5
3 2 4 3 5 7 4 5 7 3
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11 11 11 10 12 11 10 11 11 11
11^ giornata Andata 03/11/2013 0-0 0-2 1-0 0-2 2-1 0-1 3-4 1-1 0-3 2-1
-
2-1 0-0 1-4 1-1 0-3 4-0 3-0 4-3 0-0 0-3
-
2 1 3 0 3 2 1 1 1 0
3 1 3 5 1 4 3 2 4 1
11 11 15 19 14 15 18 18 25 13
Gol f
s
11 7 12 4 11 6 8 8 10 6
30 29 31 29 31 26 35 43 36 37
Ritorno 26/03/2014
Bologna - Chievo Lazio - Genoa Livorno - Atalanta Milan - Fiorentina Napoli - Catania Parma - Juventus Sampdoria - Sassuolo Torino - Roma Udinese - Inter Verona - Cagliari
19^ giornata Andata 12/01/2014
partite totali v n p
Ritorno 18/05/2014
Atalanta - Catania Bologna - Lazio Cagliari - Juventus Inter - Chievo Livorno - Parma Roma - Genoa Sampdoria - Udinese Sassuolo - Milan Torino - Fiorentina Verona - Napoli
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Il Brivido Sportivo STADIO - 8 febbraio 2014 -
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Fiorentina - Atalanta
Probabili Formazioni
La squadra viola ricomincia la sua corsa in campionato: l’obiettivo sono i tre punti
di Giulia Bonci
BELLA E VINCENTE, DAVANTI ALLA TUA GENTE
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Poteva andare peggio. La brutta sconfitta di sabato sera contro il Cagliari fortunatamente non ha portato tragiche conseguenza dal punto di vista della classifica. L’Atalanta ha dato una grossa mano alla causa viola stoppando la corsa del Napoli che così si mantiene solo a più tre dall’inseguitrice Fiorentina. Montella per la partita del Franchi contro i bergamaschi dovrà provare a riscattarsi degli errori del Sant’Elia nonostante le numerose assenze. L’infermeria non sembra volersi svuotare e, oltre ai lungo degenti Tomovic, Rossi e Gomez (dovrebbe tornare contro l’Inter) si sono aggregati anche Ambrosini, Aquilani e Rebic. Cosa fare quindi? In difesa dovrebbe tornare Pasqual al posto di Vargas, che comunque nel ruolo di terzino ha dimostrato ancora di poter dire la sua. A destra il ballottaggio, a questo punto, è tutto tra il nuovo arrivato Modibo Diakité e l’argentino Roncaglia nonostante il l’ingenuo fallo da rigore mentre, al centro, parso frastornato anche subito dopo l’ingenuo fallo da rigore commesso su Sua sette giorni fa. Gonzalo e Savic cercheranno di fare da muro al solito Neto. A centrocampo con tutta probabilità, anche a causa delle numerose assenze, dovrebbe tornare in campo dal primo minuto ancora il neo acquisto viola Anderson affiancato dall’imprescindibile Borja Valero e dal solito Pizarro. Per l’attacco ci sarebbero da fare alcune riflessioni. Cosa fare con Ilicic? L’ex Palermo nella disastrosa partita di Cagliari è apparso spaesato e fuori dal gioco, un corpo estraneo ai meccanismi della squadra e, proprio per questo, Montella potrebbe lasciarlo in panchina, con Cuadrado a destra e Joaquin a sinistra pronti a supportare Matri in attacco. Il tutto aspettando il ritorno di Mario Gomez. Già con l’Atalanta potrebbe essere convocato.
Fiorentina - ATALANTA STADIO Artemio Franchi ORE 18,00 Joaquin
Vargas
Fiorentina 4-3-3 Matri
Borja Valero Pizarro Savic
Neto
1 Neto
Cuadrado
3 Diakité, 2 Rodriguez, 5 Savic, 66 Vargas
Anderson
Rodriguez Diakité
88 Anderson, 7 Pizarro, 20 Borja Valero 11 Cuadrado, 32 Matri, 17 Joaquin Allenatore: Vincenzo Montella
ATALANTA 4-4-1-1 47 Consigli 29 Benalouane, 2 Stendardo, 3 Lucchini, 27 Del Grosso
Denis
77 Raimondi, 18 Baselli 8 Migliaccio, 10 Bonaventura 11 Maxi Moralez 19 Denis
Allenatore: Stefano Colantuono
Bonaventura
Maxi Morales
Migliaccio
Baselli
Lucchini Del Grosso
Raimondi
Benalouane Stendardo Consigli
12 TUTTO IN UN MESE di Francesca Bandinelli
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ette partite, su tutti i fronti. Il battesimo di fuoco dei viola è arrivato. Archiviata la gara d’andata contro l’Udinese in Coppa Italia, la Fiorentina adesso non può permettersi di perdere terreno. Per l’onore, ma soprattutto per l’orgoglio. Il passo in avanti - straordinario - portato avanti dalla squadra di Montella rispetto alla scorsa stagione ha dell’incredibile: il cerchio adesso deve solo chiudersi. Intanto perché c’è da conquistare una finale che i Della Valle non hanno mai vissuto da protagonisti - con Prandelli, ad eliminare i viola fu il gol di Eto’o in Coppa Italia contro l’Inter e la girandola dei rigori nell’allora Coppa Uefa contro il Glasgow Rangers -, poi perché il momento per dare l’assalto ai vertici del calcio, italiano e internazionale, è arrivato. I tempi sono maturi. Mancherà uno dei protagonisti più importanti della prima parte della stagione, Giuseppe Rossi, ma è (anche) per lui che i suoi compagni giocheranno ogni partita. Vuole provare ad essere in campo per la finale di
Il Brivido Sportivo STADIO - 8 febbraio 2014 -
Fiorentina - Atalanta
Sette le partite che la Fiorentina giocherà in un mese su tutti e tre i fronti: la stagione si decide adesso
FRANCHI FORTINO VIOLA: IN CINQUE GARE SI DECIDE (QUASI) TUTTO
Coppa Italia, il 3 maggio prossimo, e tocca ai presenti realizzare il sogno di un campione che non si è arreso nemmeno di fronte all’ennesimo colpo basso della sfortuna. Il ritorno di Mario Gomez, il panzer tedesco fermo dal 15 settembre scorso, rappresenta la leva su cui far forza, oltre naturalmente alla spinta del Franchi.
In uno stadio in cui, numeri alla mano, in media non si è mai scesi sotto 30 mila spettatori in campionato, sarà anche Firenze a recitare un ruolo da protagonista. In Serie A, ma anche nelle Coppe. Già martedì, in occasione della semifinale di ritorno, nonostante le difficoltà per arrivare nella zona di Campo di Marte per la
concomitante serata canora di Renato Zero al Mandela - ci sarà il pubblico delle grandi occasioni. In Danimarca voleranno in seicento, mentre l’invasione sarà riservata per il ritorno, il 27 febbraio prossimo. Perché archiviare la pratica Esbjerg significherebbe cullare il sogno di provare a ribattere nuovamente pure
IL CALENDARIO DELLE PARTITE 08.02.2014 Fiorentina-Atalanta (campionato) 11.02.2014 Fiorentina-Udinese (semifinale di ritorno di Coppa Italia) 15.02.2014 Fiorentina-Inter (campionato) 20.02.2014 Esbjerg-Fiorentina (andata sedicesimi di finale Europa League) 24.02.2014 Parma-Fiorentina (campionato) 27.02.2014 Fiorentina-Esbjerg (ritorno sedicesimi di finale di Europa League) 02.03.2014 Fiorentina-Lazio (campionato) la Juventus, storica nemica di sempre. Firenze è pronta, ora tocca alla Fiorentina. In cinque gare, tutte in casa, si decide (quasi) tutto.
Simone Bellesi
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Il Brivido Sportivo STADIO - 8 febbraio 2014 -
Torneo di Viareggio
Fiorentina - Atalanta
Al via il ‘Viareggio’, la piu’ importante vetrina per i giovani talenti del calcio italiano e internazionale
FIORENTINA, GIU’ LA MASCHERA.
L’OBIETTIVO E’ VINCERE IL VIAREGGIO
di ANDREA GIANNATTASIO
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ue settimane di grande calcio, alla scoperta dei futuri protagonisti del pallone. La Fiorentina anche quest’anno arriva all’immancabile appuntamento del Torneo di Viareggio con tutti i favori del pronostico, essendo la squadra che storicamente - assieme al Milan - ha vinto più volte questa competizione e forte di un cammino in campionato davvero impressionante, con un secondo posto ad una sola lunghezza dalla vetta nel girone C ed appena due ko. Numeri importanti per la truppa di Leonardo Semplici (una delle formazioni più giovani del campionato Primavera), che adesso arriva alla Viareggio Cup con tutti i buoni propositi per stupire e conquistare quell’ambito trofeo che in viola manca ormai dal 1992. La novità di questa edizione, però, riguarda la formula con cui le big del nostro Paese entreranno in lizza nel corso della competizione: Juventus,
Inter, Milan e appunto Fiorentina non inizieranno a giocarsi il torneo fin dalla primissima fase a gironi eliminatoria (che andrà in scena dal 3 all’8 febbraio) ma entreranno solo dagli ottavi di finale. Una formula nuova per la seconda fase, che è stata consigliata dalla stessa Figc, la quale ha voluto alleggerire gli impegni di alcune società che partecipano o hanno partecipato alla Champions Primavera e che sono le maggiori fornitrici delle numerose nazionali azzurre. Per la Fiorentina, quindi, si inizierà a fare sul serio da martedì 11 febbraio, quando inizieranno gli ottavi in attesa dell’attesissima finale del 17 febbraio, che si disputerà come sempre allo stadio ‘’Dei Pini’’ di Viareggio. Per fare il punto su questa prestigiosa competizione e per capire come arrivano i viola al torneo giovanile più importante del mondo, Il Brivido Sportivo ha contattato Vincenzo Chiarenza, ex allenatore della Juventus Primavera che nel biennio 2004-2005 ha vinto per due volte la Viareggio Cup (oltre a altri svariati trofei a livello giovanile, come Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Primavera). Chiarenza, cosa rappresenta nel 2014 un torneo come quello di Viareggio per il calcio giovanile? «Quello di Via-
reggio è ancora oggi il palcoscenico più importante per i talenti di tutto il mondo che vogliono mettersi in mostra: da sempre questo torneo ha grande risonanza ed anche in questa occasione sono certo che non mancherà l’occasione di osservare qualche giovane campione ancora in erba. Nell’edizione attuale, inoltre, si sono iscritte meno squadre e questo aspetto privilegerà la qualità di chi invece parteciperà». Qual è l’obiettivo che secondo lei si sono date le italiane? «Sicuramente vendicare il ko della passata edizione, dove in finale un sorprendente Anderlecht superò il Milan per 3-0. Se le big italiane entreranno in ballo dai quarti, avranno di certo più chances di arrivare sino in fondo al torneo». Chi sono le favorite per la vittoria finale a suo avviso? «Oltre all’Anderlecht campione in carica, tra le italiane dico Milan, Inter, Juve, Roma e sicuramente la Fiorentina, che mi sta stupendo davvero in questa stagione». Parliamo dei viola: come valuta sin qui il lavoro di Semplici con la Primavera? «La Fiorentina ed i suoi dirigenti hanno lavorato molto bene a livello giovanile, costruendo in pochi anni una Primavera totalmente rinnovata che gioca un buon calcio e che ha delle individualità importanti. I recenti successi contro Juventus e
Leonardo Semplici, allenatore della Primavera viola. L’obiettivo è la vittoria del trofeo
Roma sono significativi: i viola sono certamente una delle formazioni favorite alla vittoria finale del Torneo di Viareggio». C’è un giocatore della Fiorentina che sin qui l’ha stupita di più? «Non mi piace fare nomi prima che sia iniziato il torneo: aspetto di vedere come si comporterà la Fiorentina prima di poter dare il mio giudizio. La speranza è che finalmente l’Italia possa tornare a scoprire nuovi talenti da mettere in mostra e che i viola sotto questo aspetto siano protagonisti».
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Il Brivido Sportivo STADIO - 8 febbraio 2014 -
Fuorigioco di DUCCIO MAGNELLI
M
eno male che si torna al Franchi! Per come i nostri eroi hanno giocato a Cagliari, sembrava che fossero andati in macchina fino a Civitavecchia e da lì in Sardegna col traghetto, posto ponte, invece che in aereo. Gambe molli, testa vuota, concentrazione al minimo. Proprio quello che succede dopo un viaggio lungo e disagiato. Ma per fortuna stasera almeno questo problema non dovrebbe esserci, visto che i giocatori (e l’allenatore) abitano tutti vicino allo stadio. La partita, però, presenta tutte le insidie del “fuori orario”. La squadra, quest’anno, ha avuto un rapporto non facilissimo con gli anticipi e i posticipi. Giocare prima e/o dopo il momento canonico − la domenica alle quindici − non sembra piacere tantissimo alla Fiorentina. Sconfitte con Inter, Cagliari e Roma, pareggi casalinghi con Genoa, Parma e Cagliari, controbilanciati da vittorie importanti come quella con il Milan a San Siro. Insomma, i nostri ragazzi sembrano un po’ tradizionalisti… Naturalmente questo problema degli anti-posticipi riguarda anche chi va a vedere la partita. Le annose polemiche sugli abbonamenti pagati in anticipo in estate − e sul fatto
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Fiorentina - Atalanta
Viola di nuovo in campo alle 18, ma stavolta tutto dovrà essere diverso: piglio e risultato. La scalata alla vetta è solo all’inizio
DA ANTICIPO A ANTICIPO… MA SI TORNA AL FRANCHI!
Per… riveder la luce e giocare alle 12.30 occorrerà aspettare la gara contro la Juventus, a Torino: appuntamento il 9 marzo alle 12.30
che nessuno sa dire a quante partite assisterà il povero tifoso − ormai non interessano più a nessuno. Il campionato si “spalma” spesso dal venerdì al lunedì. Il derby di Genova si è giocato, appunto, lunedì 3 febbraio alle 20.45. Si doveva giocare domenica alle 12.30 ma la concomitanza con la Fiera di Sant’Agata nel rione di Marassi,
ha consigliato lo spostamento. Unico caso, finora, di anticipo posticipato. Forse però lo spostamento della partita è avvenuto perché gli ultras delle due squadre non erano d’accordo sul fatto di giocare alle 12.30. E le scritte poco rassicuranti apparse sui muri vicino allo stadio hanno dirottato tutti verso le bancarelle.
Comunque, tornando alla Fiorentina, la luce del giorno (se non è nuvolo) verrà rivista il 9 marzo a Torino con la Juve (speriamo bene…). Ma alle 12.30, tanto per non perdere l’abitudine. Poi, prima e dopo, si giocherà sempre al buio. Sperando naturalmente che la Viola vada avanti in Europa League. I tifosi dovranno perciò studi-
arsi bene date e orari, mentre i giocatori dovranno adeguare i propri bioritmi alla nuova situazione. Magari frequentando corsi di meditazione e di yoga. Per esempio, lunedì 24 febbraio la Fiorentina gioca a Parma alle ore 19. Niente concomitanza con la fiera di Sant’Agata. Più probabile una meravigliosa la sagra del culatello.
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