LA RIVISTA DELLA CANNABIS DAL 1985
www.softsecrets.com | Numero 5 - 2021 18+ Solo per adulti. Soft Secrets viene pubblicato sei volte all’anno dalla Discover Publisher BV, Paesi Bassi
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Un passo avanti verso l'autocoltivazione legale La buona notizia è giunta nella serata dello scorso 8 settembre: la legge che permette la coltivazione domestica fino a quattro piantine di cannabis muove un passo in avanti con l'adozione del testo base da parte della Commissione Giustizia della Camera. E finalmente in Italia si torna a parlare di legalizzazione. Il governo Draghi ha messo in cantiere un'ambiziosa riforma della Giustizia e nella commissione parlamentare era arrivata non senza il solito strascico di polemiche la proposta di depenalizzazione totale della cannabis: un atto più che dovuto, quando il fulcro di questa riforma pare sia essere la ridefinizione dei reati di "lieve entità". Inutile dire che il dibattito tra i partiti - soprattutto tra gli ex alleati di Lega e Movimento 5 Stelle - e gli operatori degli uffici giudiziari è stato accesissimo e che c'è voluto l'intero mese di luglio per accordarsi sulla bozza che sarebbe stata presentata alle Camere. Una bozza frutto di innumerevoli compromessi, che è stata ulteriormente diluita durante le prime due settimane di agosto, quando la Commissione Giustizia avrebbe dovuto valutare delle riformulazioni degli emendamenti già depositati dal governo, inserendo in essi le modifiche e le aggiunte concordate durante le sedute di discussione. Nell'ultima seduta prima della pausa estiva, la Commissione Giustizia della Camera aveva rimandato la discussione a settembre, cedendo alle pressioni di Italia
Viva che aveva chiesto più tempo, motivando la richiesta con la necessità di approfondire il testo e il tema - nonostante la Commissione avesse discusso di questo provvedimento per oltre un anno e mezzo. Allora le speranze di molti si erano affievolite e in pochi si aspettavano di vedere il testo approvato a settembre. Eppure, per una volta, le previsioni non sono state azzeccate. A votare a favore del provvedimento sono stati Pd, Movimento 5 Stelle, Liberi e Uguali e Più Europa ma la maggioranza di Governo si è spaccata proprio con Italia Viva che alla fine ha deciso di astenersi. Come prevedibile, le destre di Lega e Fratelli d'Italia hanno votato contro il testo redatto sulla base della proposta di legge a prima firma di Riccardo Magi (Più Europa), mentre un sorprendente voto a favore è arrivato da Elio Vito, presente in Commissione in
rappresentanza di Forza Italia. Certo è ancora presto per cantare vittoria: dopo la votazione del testo base, dovrà essere fissato il termine per presentare gli emendamenti da discutere sempre in Commissione e solo dopo questi ulteriori passaggi si potrà andare in Aula. Non si tratta certo di una riforma organica sulla giustizia relativa alla cannabis ma è innegabile che rappresenti un primo passo decisivo nella direzione giusta, dopo trent'anni di danni prodotti da una fallimentare guerra alla droga. E di questo non possiamo che essere contenti! Del testo approvato in Commissione Giustizia e di quello che significherà per noi coltivatori di cannabis nel momento in cui passerà ad essere discusso alle Camere, ne parliamo in dettaglio a pagina 15. di Giovanna Dark