camminiamo insieme
Bollettino della Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo - Lodi Settembre 2019 - n. 418 pro manuscripto
don Elia Croce, parroco
La gioia di ricominciare “Camminiamo insieme…” torna nelle nostre case dopo una assenza un po’ prolungata: il numero di giugno, infatti, non è uscito. Ma sono contento di potervi raggiungere tutti con questa nuova edizione perché il Bollettino parrocchiale distribuito nelle case vorrebbe essere un segno di partecipazione, di comunicazione, di comunione e di incontro. Ho voluto dare questo titolo: “La gioia di ricominciare” perché desidererei che la ripresa di settembre, dopo la pausa delle ferie estive, fosse connotata non da stanchezza o rassegnazione, ma dalla voglia di ripartire fiduciosi in un cammino che si prospetti ricco di frutti.
La Visita Pastorale del vescovo Maurizio
L’autunno che si avvicina si prospetta, dal punto
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di vista della comunità cristiana, come una stagione impegnativa e ricca per la ripresa dell’anno pastorale e soprattutto per la Visita Pastorale che il vescovo Maurizio farà nella nostra parrocchia domenica 17 novembre. All’interno del Bollettino trovate ampio spazio dedicato al tema. Qui voglio solo ricordare che la Visita del vescovo è la visita del pastore al suo gregge e per la comunità tutta rappresenta un nuovo impulso, uno stimolo, un invito forte ad una vita cristiana più intensa, più autentica, incoraggiati dalla presenza e dalla parola del pastore eco del Buon Pastore.
Dieci anni fa la dedicazione della Chiesa del Sacro Cuore
Mi piace anche sottolineare che la nostra comunità quest’anno ricorda il decimo anniversario della dedicazione della chiesa del Sacro Cuore: proprio dieci anni fa, il 12 settembre, il vescovo Giuseppe celebrava il solenne rito della Dedicazione, dopo gli impegnativi e onerosi lavori di rifacimento.
Domenica 15 settembre, aprendo solennemente l’anno pastorale e catechistico, ricorderemo questo significativo anniversario perché il segno del tempio ci aiuti a crescere sempre più nella consapevolezza di essere noi la chiesa viva, sempre nuova e sempre bisognosa di rinnovamento.
Lodi sta per intraprendere un sinodo diocesano nel quale laici e presbiteri, sotto la presidenza del vescovo, si ascolteranno reciprocamente e insieme definiranno alcune linee di azione per la chiesa di Lodi negli anni a venire.
La sinodalità
Infine, un’attenzione che ci è chiesta come comunità cristiana, ma a tutte le comunità cristiane di Lodi, è una apertura alla nostra città. In Lodi ci sono attualmente dieci parrocchie, ciascuna con un patrimonio di valori, di risorse umane, di iniziative, di proposte, di strutture, ma soprattutto ciascuna animata dallo scopo della missione evangelizzatrice. Come chiesa, come cristiani, abbiamo qualcosa da dire alla nostra città? Come chiesa, come cristiani vogliamo mettere a disposizione della nostra città il patrimonio di valori che ci anima e ci contraddistingue? Il Consiglio Pastorale Vicariale cittadino, che sta per costituirsi con i rappresentanti di tutte le parrocchie, potrà essere l’organismo preposto a questo scopo.
C’è un termine che ricorre frequentemente negli appelli di papa Francesco, del vescovo Maurizio e negli incontri di formazione di laici e presbiteri: sinodalità. Alla lettera significa: camminare insieme. Nella vita della chiesa sta a significare il desiderio e l’impegno fattivo di percorrere insieme il cammino della evangelizzazione. E’ un senso di corresponsabilità che si traduce nel pensare, progettare, operare insieme a partire dall’ascolto della Parola e dalla celebrazione dell’Eucarestia. La chiesa è “sinodale”: anche la nostra chiesa di
L’apertura alla città
Un invito
Non mi resta che rivolgere a tutti i parrocchiani l’invito a non restare indifferenti ad una appartenenza più convinta, più partecipe, più condivisa, alla vita della comunità cristiana. Una comunità è tale ed è ricca, quando tutti vi si sentono parte, si sentono responsabili, si sentono coinvolti. Non lasciamo che la nostra bella comunità di San Fereolo si impoverisca: sentiamoci tutti coinvolti e responsabili.
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Il Vescovo Maurizio in Visita Pastorale A San Fereolo da domenica 17 novembre Dopo aver visitato i vicariati cosiddetti “foranei”, (San Martino, Codogno, Casalpusterlengo, Lodivecchio, Sant’Angelo Lodigiano, Spino d’Adda e Paullo), il vescovo Maurizio visiterà le parrocchie della città a partire da domenica 6 ottobre. È la “Visita Pastorale” che interesserà la nostra comunità domenica 17 novembre e nella settimana successiva. Il percorso di preparazione è partito già da tempo: il vescovo ha incontrato dapprima i sacerdoti della città, quindi i rappresentanti parrocchiali. Anche il Consiglio Pastorale parrocchiale ha già iniziato un lavoro di riflessione per predisporre un documento da presentare al vescovo dove verrà presentata la storia e la vita della comunità cristiana di San Fereolo a 360 gradi. La Visita Pastorale si prospetta come una bella opportunità, se non è vissuta in maniera formale, come semplice adempimento di un dovere. Nell’incontro con il pastore la comuni-
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tà può davvero rileggere sé stessa, prendere consapevolezza delle sue potenzialità e anche dei suoi punti deboli e ridarsi un nuovo punto di partenza. È proprio così che vorrei fosse vissuto questo evento. Il vescovo viene per visitare, quindi per incontrare, conoscere e anche per confermarci nella fede, per incoraggiarci, per “inviarci” nuovamente ad annunciare il Vangelo di Gesù. Vediamo alcuni significati della Visita Pastorale.
Il pastore
La Visita Pastorale è anzitutto la visita del vescovo – pastore che evidenzia l’amore e la dedizione nei confronti del suo gregge. In quanto “pastore del gregge”, il vescovo – come il Buon Pastore – ama le sue pecore e le conosce una ad una. Egli si prende cura delle sue pecore perché è un pastore “buono” e dà la vita per esse. Nella Visita del vescovo ravvisiamo la visita di Gesù Buon Pastore, che si prende a cuore il suo gregge e ciascuna delle sue pecore. Nel documento “Christus Dominus”, al numero 16, leggiamo che “Nell’esercizio del loro ufficio di padri e di pastori, i vescovi si comportino in mezzo ai loro fedeli come coloro che servono come buoni pastori che conoscono le loro pecorelle e sono da esse conosciuti, come veri padri che eccellono per il loro spirito di carità e di
La Visita in un quartiere in trasformazione zelo verso tutti e la cui autorità ricevuta da Dio incontra un’adesione unanime e riconoscente. Raccolgano intorno a sé l’intera famiglia del loro gregge e diano ad essa una tale formazione che tutti, consapevoli dei loro doveri, vivano ed operino in comunione di carità. Per raggiungere simile intento i vescovi «disposti a qualsiasi opera buona», e «sopportando tutto per amore degli eletti» orientino la loro vita in modo che sia atta a rispondere alle esigenze dei nostri tempi”.
La visita del pastore
La “visita” del pastore al suo gregge è il modo concreto con cui ogni vescovo si rende vicino non solo idealmente, ma concretamente, alla chiesa locale affidata alla sua cura pastorale. Attraverso il vescovo-pastore, è Dio stesso che visita il suo popolo e continua a sostenerlo nel cammino della vita. Nel documento “Apostolorum successores” al numero 220, leggiamo che “La Visita Pastorale è una delle forme, collaudate dall’esperienza dei secoli, con cui il vescovo mantiene contatti personali con il clero e con gli altri membri del Popolo di Dio. È occasione per ravvivare le energie degli operai evangelici, lodarli, incoraggiarli e consolarli, è anche l’occasione per richiamare tutti i fedeli al rinnovamento della propria vita cristiana e ad un’azione apostolica più intensa. La Visita gli consente inoltre di valutare l’efficienza delle strutture e degli strumenti destinati al servizio pastorale, rendendosi conto delle circostanze e difficoltà del lavoro di evangelizzazione, per poter determinare meglio le priorità e i mezzi della pastorale organica. La Visita Pastorale è pertanto un’azione apostolica che il vescovo deve compiere animato da carità pastorale che lo manifesta concretamente quale principio e fondamento visibile dell’unità nella Chiesa particolare. Per le comunità e le istituzioni che la ricevono, la Visita è un evento di grazia che riflette in qualche misura quella specialissima visita con la quale il “supremo pastore” e guardiano delle nostre anime, Gesù Cristo, ha visitato e redento il suo popolo”.
La comunità “visita” sé stessa
La “Visita Pastorale” è un’opportunità di grazia personale e comunitaria. Ma dal punto di vista della parrocchia che viene visitata dal suo Pastore, ciò
L’ultima Visita Pastorale a San Fereolo è stata quella di Mons. Giuseppe Merisi, nel 2011. Sono passati non molti anni, otto in tutto, ma sufficienti per evidenziare una evoluzione nell’assetto del quartiere e della comunità cristiana: una mobilità crescente di persone, un progressivo, graduale aumento delle fasce di povertà, una comunità cristiana che, da una parte tiene fede ad un cammino in continuità con la pastorale tradizionale, ma non per questo priva di valore, e dall’altra una comunità che cerca, non senza fatica, di aprirsi ad una dimensione più missionaria. Il vescovo incontrerà un quartiere popoloso che, però, negli ultimi anni ha visto diminuire la popolazione, secondo quanto ci attestano gli ultimi dati del Comune: aumenta il numero degli anziani così come il numero dei nuclei famigliari costituiti da una sola persona; diminuiscono drasticamente le nascite. Normalmente nel corso dell’anno il numero dei funerali è il doppio rispetto a quello dei battesimi: più o meno 70 funerali contro i 30 battesimi. Non mancano le famiglie giovani, ma è difficile l’integrazione nel tessuto e nel vissuto della comunità cristiana. L’individualismo crescente che connota anche il vivere sociale, non manca di far sentire i suoi effetti anche sulla vita della comunità. La pratica religiosa va via via diminuendo attestandosi, secondo una prospettiva ottimistica, intorno al 10 per cento circa della popolazione. E tuttavia la parrocchia è ancora un riferimento importante per tanta gente: per le famiglie che chiedono ancora i sacramenti per i loro figli e soprattutto per i poveri, tanti, che bussano alla porta della parrocchia. Anche l’oratorio, benché radicalmente mutato rispetto agli anni passati, è ancora un riferimento valido per i ragazzi e per le famiglie. Nel complesso la comunità di San Fereolo ha una sua vivacità e possiede potenzialità che potrebbe esprimere ancor meglio di quanto già non faccia. Anche per questo preghiamo, e speriamo, che la Visita Pastorale del vescovo Maurizio possa ridare nuovo impulso alla vita cristiana.
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comporta l’impegno dell’accoglienza. “Ecco, io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me”. Bisogna farsi trovare in casa ed essere disposti ad aprire la porta: solo così la visita si compie e porta salvezza, pienezza di vita: “Oggi la salvezza è entrata in questa casa!”. Il gregge che si riunisce attorno al suo Pastore è
chiamato ad esercitare anzitutto l’ascolto, affinché sollecitati dalla Parola i cuori si convertano, sia come comunità, sia come singoli. È questo il cuore della “Visita” ed è questa la salvezza. Nello stupore di sentirsi amati e cercati dal buon pastore, sta l’inizio della fede cristiana e di ogni virtù e impegno morale. La Visita Pastorale rappresenta davvero una preziosa opportunità in cui la comunità cristiana si guarda, si conosce, rivisita il suo percorso, le sue proposte, le sue strutture, e lo fa sotto lo sguardo del vescovo–pastore, evitando quindi il rischio di pericolose chiusure e di indebite autoaffermazioni e, ancora, evitando il rischio della sufficienza, di chi pensa di bastare a sé stesso. La Visita Pastorale, sotto questo profilo, sarà senz’altro un incentivo a non chiudersi, a non coltivare il proprio “orticello”, ma ad aprirsi sempre più, ad essere, come piace dire a papa Francesco, una chiesa “in uscita”.
Le tappe del cammino cittadino Giovedì 2 maggio 2019 Incontro di preparazione per i sacerdoti della città con il Vescovo Lunedì 6 maggio 2019 Incontro vicariale per i Consigli Pastorali Parrocchiali e operatori pastorali Lunedì 20 maggio 2019 Incontro vicariale per i Consigli Pastorali Parrocchiali e operatori pastorali Giovedì 30 maggio 2019 Incontro di programmazione per i parroci della città Venerdì 14 giugno 2019 Incontro Rappresentanti Parrocchiali, Rappresentanti Parrocchiali Giovani e Sacerdoti con il Vescovo Lunedì 9 settembre 2019 Incontro Rappresentanti di settore (giovani, famiglie, mondo sociale e del lavoro …) con il Vescovo
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Giovedì 12 settembre 2019 Apertura ufficiale della Visita Pastorale: pellegrinaggio cittadino da Campo di Marte al Santuario di Santa Maria della Fontana Da domenica 6 ottobre a domenica 15 dicembre Visita Pastorale del Vescovo nelle singole parrocchie della città. Domenica 17 novembre 2019 Visita Pastorale del Vescovo a San Fereolo Dopo San Bassiano, in date da definire Incontri cittadini: giovani; famiglie; associazioni sportive Venerdì 3 aprile 2020 Chiusura vicariale della Visita Pastorale con la Processione Cittadina al Crocifisso della Maddalena.
Apertura della Visita Pastorale del vescovo Maurizio alla città di Lodi Giovedì 12 settembre si apre ufficialmente la Visita Pastorale del vescovo Maurizio alla città di Lodi con un piccolo pellegrinaggio cittadino al Santuario di Santa Maria della Fontana. Tutti i parrocchiani, a partire da tutti i collaboratori e volontari della vita parrocchiale, sono invitati a partecipare. Di seguito le indicazioni.
cessione (recita del rosario) che, percorrendo la pista ciclabile di Via Cavallotti, raggiungerà la rotonda alla fine della tangenziale e si inoltrerà in un breve tratto di zona boschiva seguendo il tracciato della vecchia strada provinciale. Al termine si arriverà al complesso di Fontana.
Il ritrovo
Giunti sul piazzale antistante il Santuario della Madonna di Fontana, la celebrazione proseguirà con un breve momento di ascolto della Parola, l’omelia del vescovo, l’affidamento delle parrocchie alla Madonna e la benedizione finale.
L’inizio della celebrazione-pellegrinaggio alla Madonna della Fontana è alle 20,30. Il ritrovo presso la cappella di Campo di Marte (utilizzeremo il piazzale antistante e lo spiazzo verde molto ampio). Per il parcheggio si suggerisce di utilizzare il parcheggio del Famila (è libero e sempre aperto). Per raggiungere il punto del “ritrovo” basta portarsi alla fine dell’area di parcheggio (verso la strada per Crema) perché proprio su quell’angolo c’è un passaggio che mette direttamente in comunicazione il parcheggio con il quartiere Campo di Marte. Il passaggio immette sulla via Campo di Marte e 50 metri dopo sul piazzale della Cappella.
La processione
Davanti alla Cappella il vescovo avvierà la pro-
La celebrazione
Il rientro al parcheggio
Al termine della celebrazione, per la stessa via percorsa nell’andata, si torna nella zona dei parcheggi. Lungo la processione e anche nel ritorno alcuni volontari assisteranno i pellegrini con torce per offrire un minimo di illuminazione sul percorso che per buona parte è al buio. Sarà presente anche il servizio dei vigili urbani e delle forze dell’ordine. In caso di maltempo tutta la celebrazione si svolgerà nella chiesa di Fontana, sempre con inizio alle ore 20,30 e sempre con lo stesso programma.
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I momenti della preparazione in parrocchia Giovedì 12 settembre
Apertura cittadina della Visita Pastorale
Pellegrinaggio da Campo di Marte a Santa Maria della Fontana Domenica 15 settembre
Apertura anno pastorale e catechistico
nel 10° anniversario della Dedicazione della Chiesa del Sacro Cuore (12 settembre 2009): annuncio ufficiale della Visita Pastorale del Vescovo Maurizio Domenica 13 ottobre
Sagra San Fereolo
Solennità della Dedicazione della Chiesa Riflessione e preghiera sulla Visita Pastorale Ogni domenica Ricordo nella preghiera dei fedeli Ogni martedì Preghiera silenziosa per la Visita Pastorale Ogni venerdì Adorazione eucaristica per la Visita Pastorale Martedì 5 novembre, ore 21.00
Serata di catechesi / formazione
sul tema della Visita Pastorale: “Il pastore visita il suo gregge” Interviene: don Pierluigi Leva, parroco e vicario foraneo di Casalpusterlengo. Data da definire Confessioni (nella settimana precedente)
Il calendario della Visita a San Fereolo Domenica 17 novembre yy ore 10.30 (chiesa Sacro Cuore) Santa Messa di apertura: invitati tutti i parrocchiani e tutti i collaboratori della vita parrocchiale. (è sospesa la Messa delle ore 9.00 al Sacro Cuore e delle ore 11.30 a San Fereolo). yy ore 14.30 Incontro ragazzi elementari e medie e incontro genitori elementari e medie Sabato 16 novembre oppure Sabato 23 novembre yy ore 19.00 - Incontro adolescenti Martedì 19 novembre yy ore 21.00 - Il vescovo partecipa alla preghiera silenziosa Mercoledì 20 novembre yy ore 21.00 - Incontro con il Consiglio Pastorale, il Consiglio Affari Economici, i catechisti, gli operatori pastorali, i volontari … e tutti i parrocchiani che lo desiderano Giovedì 21 novembre yy ore 15.00 - Incontro con il Gruppo adulti, anziani e pensionati di San Fereolo Data da definire Visita alle scuole del quartiere: yy Don Milani yy Arcobaleno yy Akwaba yy Serena yy CPA (presso la “Don Milani”) Data da definire Visita ad alcune realtà produttive nella zona artigianale e alla Confartigianato Data da definire Visita ad alcuni malati nelle case Data da definire Visita alla Scuola d’Arte Bergognone ed a Casa Betania
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Alessandro Beltrami
Dieci anni fa
L’anniversario della dedicazione della chiesa del Sacro Cuore La Chiesa del Sacro Cuore fu dedicata, dopo strutturali lavori di restauro, il 12 settembre 2009, con una solenne celebrazione presieduta dal vescovo Giuseppe Merisi. Quest’anno, dunque, ricorrono i dieci anni dalla sua Dedicazione e noi la vogliamo ricordare con la celebrazione di domenica 15 settembre, alle ore 10.30, nella quale apriremo ufficialmente l’anno pastorale e catechistico. Nelle foto, la cerimonia di 10 anni fa. Il 12 settembre la chiesa del Sacro Cuore festeggia i 10 anni dalla sua riconsacrazione. Era sorta oltre cinquant’anni fa per servire la sempre più popolosa area di Robadello, divenendo poi la chiesa di riferimento per le celebrazioni comunitarie più numerose. Il basso edificio quadrato in cemento armato, così spesso confuso con una palestra da chi passava per viale Europa, cambiava completamente: non solo l’aspetto e la funzionalità (ricordiamo che uno dei motivi che spinsero don Peppino e la parrocchia alla ristrutturazione furono le nume-
rose barriere architettoniche) ma soprattutto lo spirito. Dopo dieci anni di uso davvero intenso la chiesa del Sacro Cuore si è confermata uno spazio caldo, accogliente, la cui capienza non contraddice la possibilità del raccoglimento e in cui la liturgia si può esprimere in tutta la sua bellezza e coralità. Merito del progetto dell’architetto Cesare Senzalari, che ha saputo valorizzare alcune intuizioni già insite nell’edificio – a partire dall’idea di una chiesa-tenda per la comunità – attraverso i materiali, a partire dal legno, e la luce. Lo spazio è stato liberato, ha trovato un nuovo respiro e una nuova semplicità. L’aula quadrata garantisce a tutti prossimità all’altare, mentre la parete curva di fondo, come una sorta di abside, racchiude tutti in una sorta di abbraccio. Così anche altare e ambone, realizzati dallo scultore senese Massimo Lippi (autore anche del tabernacolo) si sono dimostrati eccellenti poli liturgici.
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L’anniversario della dedicazione della chiesa del Sacro Cuore
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Entrambi in travertino, ma di due qualità diverse per marcare contemporaneamente continuità e differenza, sono una presenza forte e viva nel presbiterio, simbolicamente potenti durante la messa ma capaci di essere eloquenti anche al di fuori della liturgia. L’altare, un blocco massiccio e liscio sul quale Lippi ha scavato pochi segni (il volto del Redentore, l’Agnello con il grano e la vite), è il vero fulcro dello spazio, un autentico polo aggregatore della comunità celebrante. Non può essere più netto il contrasto visivo con l’ambone: tre blocchi di pietra rossastra scabri all’esterno e lisci all’interno. Se l’altare è emblema della stabilità e della pietra angolare che è Cristo, l’ambone è scosso dal turbine e dal fuoco dello Spirito. Le pareti di roccia (e gli angeli incisi al loro interno) sorreggono chi è chiamato a proclamare le pagine della Sacra Scrittura, conferendo l’importanza e la solennità necessarie al momento della liturgia della Parola. È l’azione congiunta di tutti questi elementi ad avere garantito la “bontà” del rinnovamento della chiesa del Sacro Cuore: attenzione, una bontà che non sta tanto o soltanto nella qualità estetica di per sé ma soprattutto nel riuscire a costruire a ogni celebrazione un luogo in cui la comunità può esprimere e vivere al meglio la relazione con Dio attraverso la liturgia. Un luogo in cui non solo sentirsi ma diventare corpo vivo della Chiesa.
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Suor Alessandra Smerilli
Il bello deve ancora accadere! L’esortazione apostolica “Christus vivit” di papa Francesco rivolta ai giovani Una “Magna Charta” della pastorale giovanile, esortata a cambiare - insieme alla Chiesa - partendo dalle critiche dei giovani, per diventare, da ora in poi, “pastorale giovanile popolare”. È “Christus vivit”, l’esortazione apostolica di Papa Francesco rivolta ai giovani e a tutto il popolo di Dio a conclusione dell’ultimo Sinodo dei Vescovi che ha avuto come tema il mondo dei giovani e che si è tenuto a Roma nell’ottobre 2018. “La gioventù non esiste, esistono i giovani”, è stato questo il punto di partenza per affrontare con sguardo ecclesiale questioni come gli abusi, le migrazioni, la sessualità, la questione femminile, i pericoli della Rete, la famiglia, il lavoro. Proponiamo di seguito un articolo tratto da Avvenire del 3 aprile 2019 a cura di Suor Alessandra Smerilli, docente ordinario di Economia Politica alla Facoltà “Auxilium” di Roma e recentemente nominata da Papa Francesco Consigliere di Stato della Città del Vaticano. In un mondo che ama la giovinezza ma non i giovani e dimostra, attraverso le parole e le scelte, di dar loro poco credito, di lasciare loro poco spazio, quasi con la paura che rubino qualcosa agli adulti, papa Francesco arriva, ancora una volta, a spiazzare, a sparigliare le carte in tavola. Era già stata pro-
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fetica la scelta di un Sinodo sui giovani, coraggioso il loro coinvolgimento nelle fasi preparatorie e durante tutta l’assemblea sinodale. Ora ci sorprende ancora, indirizzando direttamente a loro l’Esortazione apostolica che raccoglie i lavori del Sinodo e traccia orizzonti nuovi. Si apre così, nello spirito della Evangelii gaudium un processo inarrestabile, perché porre i giovani al centro del discorso vuol dire aprirsi alla novità e alla freschezza, mettere le generazioni in dialogo, un dialogo che cambia sia chi parla sia chi ascolta. Cristo vive, è accanto a ogni giovane per portare vita, forza e speranza. È questo l’incipit e il messaggio fondamentale rivolto ai giovani cristiani, ma anche a tutto il Popolo di Dio. Si parte dalla consapevolezza che, come leggiamo nel Documento finale del Sinodo, molti giovani non hanno nulla da chiedere alla Chiesa, oppure chiedono di essere lasciati in pace. Ma vuole far arrivare comunque a tutti una parola di speranza. Christus vivit non raccoglie, dunque, un elenco di cose da fare, di passi da attuare dopo il Sinodo. È, piuttosto, un messaggio pieno di calore, di vicinanza e di speranza, che propone uno stile di presenza accanto ai
giovani. Chiede a tutti di rinnovare lo sguardo che deve diventare capace di «valorizzare e alimentare i germi di bene seminati nel cuore dei giovani» (n. 67). Si colloca come naturale continuazione del percorso sinodale e rimanda in continuazione al Documento finale, sintesi di tutto ciò che nel Sinodo si è discusso. I 9 capitoli di cui si compone l’Esortazione propongono un itinerario ben scandito che parte dai giovani: come sono visti nella Parola di Dio, Gesù sempre giovane, «vera giovinezza di un mondo invecchiato» (n. 32), e i giovani oggi come l’adesso di Dio. Si passa quindi all’annuncio, ai percorsi, ai rapporti intergenerazionali e alla pastorale, per giungere al tema della vocazione e del discernimento. A giudicare dalla corposità e dalla densità del testo viene spontaneo chiedersi se possa facilmente giungere ai giovani, soprattutto a quelli che non frequentano spesso la Chiesa e gli oratori. L’alternanza di passi scritti direttamente per i giovani e riflessioni più generali rivolte a tutti ci induce a pensare che l’esortazione, quando parla direttamente ai giovani, lo fa per far comprendere messaggio e linguaggio ai pastori, alle guide e agli educatori. La stessa conclusione sembra sia su questa linea: «La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, delle vostre intuizioni, della vostra fede. Ne abbiamo bisogno! E quando arriverete dove noi non siamo ancora giunti, abbiate la pazienza di aspettarci.» (n. 299). Papa Francesco
parla ai giovani chiedendo loro la pazienza, ma nello stesso tempo sta lanciando un messaggio agli adulti: sappiate che non avanziamo nella fede senza lo slancio e le intuizioni dei giovani, ne abbiamo bisogno; sappiate che molte volte ci precedono, e forse, stanchi di aspettarci, se ne vanno, si allontanano. Anche il linguaggio utilizzato nel rivolgersi direttamente ai giovani vuole essere un invito a saperci mettere sulla loro lunghezza d’onda, a sintonizzarci con loro: «Noi membri della Chiesa non dobbiamo essere tipi strani» (n. 36); Maria viene definita «influencer di Dio» (n. 44); la vita non è «una salvezza appesa ‘nella nuvola’ in attesa di venire scaricata» (n. 252). I giovani sono invitati a prendere sul serio la loro vita, nella consapevolezza di essere un pezzo unico, ma sono anche chiamati a impegnarsi per una Chiesa che ha bisogno di essere ringiovanita. Prima di chiedere alla Chiesa di fare qualcosa per i giovani, il testo esorta i giovani a fare qualcosa per la Chiesa, soprattutto laddove è in difficoltà. La gioia che trapela dalla lettura dell’Esortazione, la fiducia nelle nuove generazioni ma anche nella Chiesa, ci dicono l’atteggiamento da assumere di fronte al futuro: qualcosa di bello deve ancora accadere. È l’atteggiamento della speranza cristiana, quella «fondata non soltanto sulle nostre qualità e abilità, ma sulla Parola di Dio» (n. 141). Animati da questa speranza possiamo intuire che il percorso attraverso cui la Parola opera e si dispiega sulla terra va da una generazione all’altra (Sal 145). Ogni generazione, e quindi anche i giovani, ha opere di Dio da narrare alle altre. Possono narrare l’inedito di Dio. Il Sinodo, in tutte le sue espressioni, ci invita ad avere occhi e orecchie per saper leggere e ascoltare queste parole inedite.
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Il triduo pasquale 2019 Di seguito pubblichiamo l’omelia del parroco don Elia in occasione della Veglia Pasquale 2019. Nelle foto alcuni momenti della celebrazione del Giovedì Santo e della stessa Veglia.
una luce che non acceca, ma che nel buio della notte ci faccia sentire meno soli e ci indichi la direzione.
Il lucernario
Poi abbiamo ascoltato la Parola: dalla creazione, Dio principio e origine della vita, alla notte della liberazione, la Pasqua ebraica, preludio della liberazione da ogni male, alla parola di speranza dei profeti, fino alla lettera dell’apostolo: siamo uomini e donne nuovi, rinati, risorti, viventi con Cristo, il vivente per sempre. La pagina evangelica ce lo ha ricordato: “Perché cercate tra i morti colui che è vivo?”. Noi crediamo in un Cristo vivo, presente, con noi e per noi: non crediamo in un ricordo di Gesù, in un insegnamento di Gesù, in un fatto del passato che riguarda Gesù. Noi crediamo che Gesù è il vivente: ora e per sempre, egli è qui, come il primo giorno. Quanto abbiamo bisogno di ricordare questa parola, di custodirla nel cuore, perché il cuore dimentica, smarrisce, disperde … La sua parola, invece, ci conferma, ci sostiene, orienta il cammino, è un riferimento sicuro e stabile tra le tante, inutili parole del mondo …
Questa veglia è iniziata al buio: il buio della notte è sintomo del malessere che spesso attraversa il cuore e la vita, quando non ci comprendiamo più, quando siamo messi alla prova, quando ci troviamo di fronte a decisioni difficili, quando la fede vacilla, quando ci prende un senso di smarrimento … Il fuoco nuovo di Pasqua ha rischiarato le tenebre e ci ha riscaldati: al fuoco nuovo abbiamo acceso il cero pasquale, simbolo di Gesù risorto, il vivente. La sola fiamma del cero, senza abbagliare, ha cominciato a rischiarare l’oscurità. Quindi la luce si è progressivamente diffusa con la fiamma delle nostre candele ricordandoci che siamo figli della luce, siamo risorti con Cristo, siamo venuti alla luce, rinati in Lui. Cristo è la luce del mondo! E noi siamo chiamati, in lui, come lui, grazie a lui, ad essere luce. Oggi più che mai abbiamo bisogno della sua luce,
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La liturgia della Parola
rinascerà Daniela, che riceverà il battesimo e noi tutti faremo memoria del nostro battesimo, riconoscendo che siamo figli nel Figlio. Il battesimo di Daniela, in questa veglia di Pasqua, è un bellissimo segno per tutti noi ed una provocazione forte: Daniela sceglie di farsi battezzare in un momento in cui molti cristiani rinnegano il loro battesimo; Daniela sceglie di diventare cristiana in un contesto in cui il cristianesimo sembra aver perso la sua rilevanza; Daniela entra a far parte della grande famiglia della chiesa, in un momento storico molto delicato e difficile per la chiesa … E in questo stesso momento, in Cattedrale, 16 catecumeni, tra cui Marie Paule, nostra parrocchiana, stanno per ricevere i sacramenti della iniziazione cristiana. E’ un segno di speranza per tutti, che arricchisce la bellezza di questa notte santa: ci ricorda che la chiesa è viva e genera continuamente la vita.
La liturgia eucaristica La liturgia battesimale Dopo la luce e la parola, ecco, tra poco il simbolo dell’acqua nella liturgia battesimale: simbolo di vita e di purificazione, dall’acqua nasciamo, veniamo alla luce di questo mondo. Il fonte battesimale è come un grembo materno che genera la vita di nuovi figli. Proprio alla vita nuova dei figli di Dio
Il quarto segno della veglia pasquale, dopo la luce, la parola, l’acqua, è il pane eucaristico. Gesù sceglie di restare con noi sempre, nel segno più umile e più grande al tempo stesso: il pane che nutre e che dà forza, che alimenta e che sostiene. “Lo riconobbero allo spezzare il pane”. E anche noi vogliamo aprire gli occhi e il cuore a questo riconoscimento.
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Il 1’ Sanfe Music Festival A San Fereolo si canta! E non solo la domenica alla Messa… Dai tempi del “Canta Oratorio” la nostra parrocchia si è rivelata essere un ambiente ricco di talenti nascosti. Memori di questo, alcuni giovani hanno deciso di organizzare un “Canta Oratorio” tutto nuovo e così, il 25 maggio 2019, si è tenuta nel teatro del nostro oratorio la prima edizione del Sanfe Music Festival. Oltre alla grande macchina organizzativa, che come ad ogni evento lavora dietro le quinte, la serata è stata condotta da quattro giovani presentatori: Erik, Simone, Chiara e Monica. Durante la serata si sono esibiti dal vivo dodici concorrenti: amici, padri e figli, fratelli e solisti. Tutti i concorrenti sono stati molto apprezzati e a fine serata le due giurie, quella popolare il cui voto è stato raccolto tramite un applausometro, e quella critica, composta da Pietro Farina, direttore della scuola delle arti Gerundia, Alice Ghidelli, insegnante di canto e vocal coach, e Daniela Magnani, vocal coach e vocal trainer, hanno decretato i vincitori. I preferiti della giuria popolare sono stati due gio-
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vani amici: i “Niente Talento” (Christian Romano e Andrea Carnevale), che hanno cantato “Perfect” di Ed Sheeran. Vincitrice della giuria critica è stata invece la più giovane concorrente, che a soli 6 anni ha emozionato tutti con la forza della sua voce: Arianna Broi, che ha cantato “Domani” dal musical “Annie”. Ad intrattenerci tra un’esibizione e l’altra ci sono stati vari ospiti: Massimo Cantoro, chitarrista dell’Atelier Laudense, le ragazze del Balletto della scuola Gerundia e Simone Pesatori, in arte Émonis, che si è esibito nel live del suo singolo “Love is all we need”. La serata ha riscosso molto successo, la sala era gremita e l’obiettivo benefico della serata è stato pienamente raggiunto: grazie alla vostra generosità sono stati infatti raccolti 750 € che sono stati interamente devoluti alla Scuola d’arte Bergognone. Non possiamo quindi che rinnovare il nostro grazie a tutti coloro che hanno preso parte alla serata, e per coloro che non hanno potuto partecipare, non preoccupatevi... Vi aspettiamo per la seconda edizione!
Biciclettata a Lodivecchio Un cielo minaccioso e carico di nuvole ha dato il buongiorno ai nostri ciclisti. È iniziata così la mattinata del 26 maggio scorso, ma nonostante il tempo inclemente, un buon gruppo di parrocchiani ha accettato la sfida e partecipato alla biciclettata di conclusione dell’anno catechistico organizzata per quella domenica. Avrebbe voluto essere una giornata di coinvolgimento di tutta la realtà della parrocchia, ma purtroppo il tempo ha scoraggiato un po’ la partecipazione. Ma per chi ha accolto l’invito è stata senz’altro una domenica molto bella. Partiti dall’oratorio siamo giunti in mattinata alla Cascina Guado di Casaletto Lodigiano che ci ha ospitato per la celebrazione della Messa e per il pranzo. Il tragitto è proseguito poi nel pomeriggio alla volta della Basilica dei XII Apostoli di Lodivecchio, dove insieme ad altri parrocchia-
ni che ci hanno raggiunto, abbiamo ricordato il XVII centenario della nascita di San Bassiano con un breve momento di preghiera e di affidamento di tutta la comunità parrocchiale al nostro santo Patrono. Grazie di cuore a chi ha organizzato la giornata e un arrivederci al prossimo anno per un nuovo percorso… questa volta speriamo sotto il sole!
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Fabrizio Messina
Il cielo in me
Il pellegrinaggio a Caravaggio 2019 Prima o poi, nella vita di ciascuno di noi, capita un momento in cui volenti o nolenti, siamo chiamati a interrogarci su chi siamo e in che direzione stiamo andando. È uno di quegli appuntamenti cui nessuno può sottrarsi e che il più delle volte accade inaspettatamente, magari durante un pellegrinaggio… Ho resistito fino all’ultimo; ho fatto finta di non vedere i manifesti apparsi fuori dalla Chiesa così come ho depistato chi mi dava come partecipante sicuro alla nuova edizione del pellegrinaggio a Caravaggio; ho ignorato il risveglio tardo primaverile del gruppo WhatsApp ad esso dedicato e il suo rifiorire di pellegrini e di intenzioni atte a smuovere le coscienze dei pigri. Ero molto combattuto: da una parte la volontà di replicare un’esperienza fortissima e unica, dall’al-
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tra l’ansia e il terrore puro nel ricordare in quale stato di devastazione psicofisica sia arrivato all’agognata meta. Eppure, la domenica prima della partenza, quando Don Elia ha annunciato che nel pomeriggio si sarebbero chiuse le iscrizioni, qualcosa è cambiato. Ricordo di aver incrociato nel coro lo sguardo serafico di Gianluca, compagno di dolorosi e interminabili tratti striscianti durante la scorsa edizione, che mi ha sorriso chiedendomi: “Tu ci sarai?”. La mia testa e la mia mano hanno nuovamente detto di no ma… il mio cuore era già in cammino! Da lì a poche ore stavo firmando il foglio dei partecipanti sotto lo sguardo, non poco compiaciuto, dello stesso Don Elia e, sei giorni dopo, ero pronto a vivere una nuova impresa. Alla partenza, c’è la solita aria di festa: siamo più
numerosi, una trentina tra vecchie glorie e new entries; si scherza sulla fatica e i chilometri compiuti l’anno scorso, i seniores raccontano agli juniores storie epiche e terribili per testare la loro tempra e motivazione e, in mezzo a noi, gli immancabili Don Elia e Don Roberto che con la consueta amicizia infondono coraggio agli incerti, dispensano consigli e condividono paure e risate. E’ un momento molto bello in cui è davvero palpabile il sentimento di appartenenza a una comunità: ci si affida al gruppo con la fiducia condivisa che i bisogni di ognuno possano trovare risposta nella partecipazione comune. E il gruppo è a sua volta affidato, tramite la benedizione di Don Elia, a Colui che può vegliare sui nostri passi e sui nostri cuori. Ci mettiamo in cammino! Attraversiamo compatti le strade della città suscitando curiosità e stupore in chi incrociamo sulla via. Alcuni chiedono chi siamo, quale sia la nostra meta ma, con un certo pudore, evitano di chiederci “perché”. Del resto quella è l’unica domanda cui non saremmo riusciti a dare risposta, perché non ne esiste una. Si affronta un pellegrinaggio per mille motivi diversi e, soprattutto, sono convinto che nessuno di noi comprenda realmente la ragione della sua par-
tecipazione se non alla fine del percorso. Il valore del cammino non è lo stesso per tutti! Non dipende dalla meta ma piuttosto dal cammino stesso e dagli stimoli che esso stesso ti offre. È una questione di attitudine, dipende molto dal particolare momento di vita che ciascuno sta vivendo, da quelle che sono le sue aspettative e, direi anche dalla sua predisposizione all’ascolto nel senso più ampio e meno sensoriale del termine. Credo sia un gesto d’amore verso sé stessi, concedersi il tempo di elaborare situazioni ed emozioni per andare al nocciolo delle cose e ritrovarsi. Camminare nella natura ha la forza dirompente di togliere passo dopo passo, quel velo che nasconde la verità delle cose, la loro bellezza e…la loro semplice e disarmante genuinità. Si tratta di un incontro, per alcuni il primo, con la natura fuori e dentro di sé. Strato dopo strato, chilometro dopo chilometro, rimuovi ciò che è superfluo e ti concentri sull’essenziale. È un percorso che richiede tempo e costanza ma anche umiltà, l’umiltà di accettare e di accettarsi, riconoscendo la rivelazione di un Grande Disegno. Passo dopo passo, ogni pellegrino a suo modo vive appieno questa rivelazione. Il pellegrinaggio è una bella esperienza di condivisione, si stringono nuovi legami e si approfondiscono conoscenze ma è anche un privilegiato momento per sé, in cui si riscopre la bellezza del silenzio, dell’ascoltare il proprio passo, il respiro e i suoni della natura. Spesso ho scelto di restare indietro rispetto al gruppo, lasciando affievolirsi il bagliore delle torce dei miei compagni e spegnendo totalmente la mia. In questo scenario di potenziale assoluta oscurità lei, la Luna piena, immensa e immobile ha catturato più di una volta la mia attenzione. Non smettevo mai di voltarmi indietro per ammirarla; più la osservavo e più volevo fermarmi a guardarla; bellissima sovrana di un cielo stellato che con la sua luce proiettava un gigante d’ombra sempre al mio fianco per farmi compagnia. Non mi sentivo solo, tantomeno insicuro. Non so spiegarlo, quella luce sempre costante, presenza rassicurante che dall’alto illuminava i miei passi, ha dato un valore unico e di grande suggestione al mio cammino. Stavo pregando! e lo stavo facendo con una naturalezza
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Caravaggio e una spontaneità che mi erano inusuali. La risposta della Natura è stata magnifica: nel silenzio della notte il canto delle rane e degli uccelli notturni ha progressivamente preso piede passando da un suono appena percepibile a un coro riconoscibile e confortevole, le lucciole hanno iniziato a scorgersi tanto più numerose quanto più tempo dedicavi loro per mostrarsi. La cosa sorprendente è che queste meraviglie sono sempre state lì! La bellezza esiste; i segni ci sono e noi stessi lo siamo; dobbiamo concederci il tempo di soffermarci a guardare ed ascoltare per apprezzare l’unicità delle cose e le loro sfumature. Stavo capendo… Passando dall’esteriore all’interiore, t’interroghi sulla tua vita e su come la stai vivendo. Analizzi le ferite e i nodi dell’anima con un fare critico rinnovato, senza filtri, senza menzogne o artefatti. Il cammino ti spinge a rivedere i tuoi pensieri e le tue convinzioni e a rileggerli in un’ottica nuova. Si acquisisce la consapevolezza di quanto quotidianamente abbiamo sottratto alla nostra esistenza e si torna a casa con un impulso fortissimo a riappropriarci di tutto ciò, dell’essenziale che nella sua semplice pienezza è ciò di cui maggiormente siamo privi. E se, in questo contesto, riesci a cogliere come l’armonia e l’unicità che vedi al di fuori sono anche dentro di te, anch’esse espressioni sublimi della stessa bellezza, allora...ti senti bene! Ti senti appagato e rassicurato! Una canzone meravigliosa del Grest 2018 diceva così: Il cielo comincia in me, perché ognuno ha dentro sé il respiro e il sogno Tuo” Si tratta proprio di questo! Di riconoscersi componente viva di quel quadro meraviglioso che stai vivendo passo dopo passo mediante un cammino che è tanto fisico quanto spirituale; di lasciarsi scompigliare l’anima dal vento poderoso della Fede che è in grado di sollevare e spazzare via quei veli che coprono e soffocano l’essenza delle cose; di riconoscere il cielo che esiste dentro di noi con le sue stellate immensità!
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Bellastoria! il Grest 2019
Dal 10 al 28 giugno: una full immersion di tre settimane per dar vita al Grest “Bellastoria” 2019. Un Grest con numeri davvero consistenti: quest’anno abbiamo superato i 200 iscritti (205 per la precisione), accompagnati da un vero e proprio “esercito” di animatori … quasi 70. Numeri alti che dicono l’efficacia di questa esperienza estiva che per tre settimane anima in un modo unico il nostro oratorio. L’esperienza del Grest attraverso il tema della “storia” ci ha condotto ogni giorno in un mondo differente: un mondo fatto di storia e di storie. La storia di grandi popoli e culture (egizi, romani, greci…) si è intrecciata alle tante storie che spesso raccontiamo ai più piccoli e non (il mondo delle favole, dei supereroi,…). Il tutto sotto la guida di una “Storia” con la S maiuscola, quella della Salvezza che attraverso le figure bibliche di Maria, Abramo e San Paolo ci ha permesso di vedere come la nostra fede si intreccia con la storia di grandi personaggi e con la storia della vita di ognuno. E poi c’è la storia del Grest che è fatta di amicizie, relazioni, giochi, preghiera, laboratori, piscina,
balli e tanto, tanto divertimento. Un’esperienza con molti ingredienti che ogni anno si ripresentano come validi per far vivere tre belle settimane ai nostri ragazzi. Una parola conclusiva è il “grazie!” che rivolgiamo a voi famiglie che affidate all’oratorio i vostri ragazzi, agli animatori che si sono impegnati con don Roberto e Sara a prendersi cura dei più piccoli e al gruppo di mamme e di adulti che sono stati preziosissimi per la gestione di tanti momenti delle nostre giornate.
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Bellastoria! Un arrivederci al prossimo anno, con la speranza che l’entusiasmo e la gioia con cui i ragazzi riempiono l’oratorio estivo possano estendersi a tutto l’anno pastorale. Perché non pensare di rendere un po’ più vivo il nostro bell’oratorio? Buona estate e buona ripresa a tutti!
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Gli eventi dell’estate
Apriti Cielo!
Il campo scuola per i ragazzi delle medie a Valtournenche È tempo di vacanze e, con la fine del Grest, inizia a sentirsi nell’aria profumo di campo scuola. Per ragazzi delle medie degli oratori di San Fereolo, Sant’Alberto e di Montanaso è iniziata quindi l’avventura di “Apriti Cielo”, il campo estivo che dall’1 al 7 luglio li ha condotti tra le montagne della Valtournenche in compagnia di don Roberto, don Stefano e di un bel gruppo di giovani educatori. La sfida per loro è stata quella di riflettere, giorno dopo giorno, sulle diverse “condizioni climatiche” che possono incontrare, non solo in cielo, ma anche riflesse nella loro vita. Ogni giorno i nostri ragazzi hanno scoperto come la vita è più bella se si è capaci anche di alzare gli occhi verso il cielo. Così le stelle brillano, anche se a volte sono coperte dalle nuvole e dalla pioggia e, sia i giorni di sole che le tempeste che si
affrontano nella vita, hanno qualcosa da dire per aiutarci a crescere. Tra attività di riflessione, giochi serali e passeggiate in montagna i ragazzi si sono interrogati su quali fossero i loro sogni e aspirazioni per il futuro, come e se fossero in grado di affrontare i momenti difficili senza perdere però la speranza e la consapevolezza di non essere soli, bensì protagonisti di un progetto di vita che può, mediante le loro scelte, diventare realtà. Come ogni anno poi il campo scuola si riconferma un’occasione importante per i ragazzi per stringere nuove amicizie, condividere momenti di svago e fatiche (soprattutto in passeggiata!) e imparare qualcosa di nuovo. Dopo sette giorni passati insieme, la fine di questa esperienza può sembrare che lasci in tutti noi un po’ di tristezza, ma i ricordi di questa bellissima settimana accompagneranno ragazzi ed educatori nei prossimi mesi, nell’attesa di riviverli ancora il prossimo anno. Non ci resta quindi che darci appuntamento alla prossima estate per un nuovo campo scuola.
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Gli eventi dell’estate
C’era una volta
Il campo scuola per i ragazzi delle elementari a Torgnon C’era una volta un gruppo di 13 bambini di San Fereolo tra gli 8 e i 10 anni che per qualche giorno hanno lasciato la loro famiglia per intraprendere una nuova avventura a Torgnon in Valle d’Aosta: il camposcuola ACR. Una settimana che hanno vissuto nei primi giorni di luglio accompagnati da don Roberto e dagli educatori, in compagnia di altri bambini della nostra Diocesi alla scoperta della storia del profeta Elia. La sua vicenda ha aiutato i bambini a comprendere che Dio è presente nella loro vita in tante situazioni ed esperienze quotidiane e che il Signore opera nella storia dì tutti noi attraverso le persone che ci pone accanto. Le giornate del campo sono state l’occasione per scoprire - attraverso delle attività di gioco o di laboratorio (come nel fare delle buonissime focacce), o in momenti di riflessione personale e di confronto - i segni che raccontavano la vita del profeta. Proprio come il profeta i nostri bambini hanno scoperto che la presenza del Signore non va ricercata in segni eclatanti o prodigiosi. Durante questa settimana è stato emozionante
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vedere che Andrea, Stefano, Tommaso, Lorenzo, Riccardo, Pietro, Eliana, Sofia, Leonardo, Christian e Viola si sono messi in gioco in un’esperienza per loro tutta nuova pregando, stringendo nuove amicizie, giocando, sentendosi così parte di una grande famiglia. Per noi educatori è stato bello accompagnare i bambini in questa avventura che ci ha messo alla prova. Anche noi ci siamo sentiti coinvolti dalle loro domande, dalle loro aspettative e abbiamo imparato ad aver cura degli altri. E come nelle favole ci auguriamo che questo campo abbia avuto un finale così lieto da tenere ricordo per tutta la vita. Vi aspettiamo l’anno prossimo ancora più numerosi! (Nelle foto, il gruppo dei partecipanti al completo e il gruppo di San Fereolo.)
Proposta di catechesi per adulti del Vicariato di Lodi
VIZI DA AFFRONTARE - VIRTÙ DA COLTIVARE Istruzioni di pratica cristiana
Martedì 08.10.2019 L’accidia – Un problema monastico divenuto “il” male oscuro del nostro tempo Don Guglielmo Cazzulani – Parrocchia di San Bernardo e Seminario di Lodi Martedì 12.11.2019 Simpatico, ma insidioso – Il vizio della gola Don Roberto Vignolo – Facoltà Teologica di Milano e Seminario di Lodi Martedì 10.12.2019 Sempre a mani vuote – L’invidia, il più frustrante di tutti i vizi Don Emanuele Campagnoli – Seminario di Lodi e ISSR Sant’Agostino di Crema Martedì 07.01.2020 Quando il braccino è davvero troppo corto – i tormenti dell’avaro Mons. Giuseppe Cremascoli – Università di Bologna Martedì 11.02.2020 Una giustizia fai-da-te – La passione dell’ira Don Stefano Chiapasco – Parrocchia di P. Fissiraga e ISSR Sant’Agostino di Crema
sé (philautia) alla radice di tutti i vizi Padre Adalberto Piovano OSB – Monastero di Dumenza (VA) Note organizzative Sede La sede tradizionale è quella di Sala San Giovanni presso la chiesa di Sant’Agnese in via Marsala. Qualora necessario o anche opportuno, è prevedibile qualche trasferta in altra sede. Iscrizione L’iscrizione (€ 50 – sostenitori € 70) dà diritto a strumenti e sussidi informatici e cartacei. Programma orario Il corso prevede un primo incontro alle ore 19 fino alle ore 20 nei termini di una lezione frontale. Alle ore 20 c’è la cena (per chi vuole fermarsi, previa segnalazione – il contributo è di € 10). Alle 21.00, con la ripresa il relatore potrà riservarsi ancora un breve spazio per qualche sviluppo e precisazione, ma lascerà tempo agli interventi dei partecipanti cui rispondere, in modo da chiudere l’incontro intorno alle 22.30.
Giovedì 05. 03.2020 Una mistica mancata? – Gli equivoci della lussuria Padre Giovanni Cucci SJ – Pontificia Università Gregoriana e Civiltà Cattolica Martedì 21.04.2020 Il mio io come Dio – L’autoinganno dei superbi Don Emilio Contardi – Seminario di Lodi e ISSR Sant’Agostino di Crema Martedì 12.05.2020 Il bandolo della matassa – L’eccessivo amor di
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Le celebrazioni dei Sacramenti
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Prima Confessione
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Prima Comunione
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Invocazione dello Spirito 5a elementare
domenica 14 aprile
mercoledì 1° maggio
domenica 12 maggio 4
Santa Cresima
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Professione di fede14enni
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Professione di fede19enni
domenica 19 maggio
venerdì 17 maggio
sabato 13 aprile
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Le celebrazioni dei Sacramenti
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Roberto Folletti
La pelle giusta
Ci sono episodi nella nostra vita che vorremmo non avere mai vissuto ma che purtroppo sono accaduti, lasciando in noi un segno che non possiamo e vogliamo cancellare perché comunque ci hanno cambiato, ci hanno reso diversi, più sensibili. Qualche anno fa il nostro gruppo sportivo finì in prima pagina su “Il Cittadino” perché un nostro calciatore fu insultato da un arbitro, nonché dirigente, e soprattutto genitore di un ragazzo che giocava nella squadra avversaria, con un epiteto razzista per il colore della sua pelle, che vi risparmio. Il ragazzo, uscì in lacrime dal campo … in quel momento, sotto l’impulso del nostro dirigente, anche se la partita non era finita, uscì anche tutta la squadra. Solo in secondo momento, negli spogliatoi, si comprese la gravità di quanto accaduto. Si finì a parlarne in FIGC e si ottenne l’allontanamento a vita da tutti i campi in Italia della persona che proferì quelle parole. Troppo poco se pensiamo a suo figlio. Le basi per capire che non esiste un colore della pelle giusto ed uno sbagliato sono gli insegnamenti avuti da piccoli dai nostri genitori ed a scuola dai nostri insegnanti, ma sono episodi come questo, quando succede a persone che conosci, che lasciano segni indelebili nel tuo animo e ti rafforzano. Proprio ieri leggendo la lettera di una mamma
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adottiva di due ragazzi nati in Africa mi si sono palesate davanti agli occhi le lacrime di quel ragazzo. Era disperata ed impotente perché suo figlio tredicenne, nel giro di pochi giorni, era stato vittima di due episodi di razzismo a cui non sapeva come reagire. In vacanza con la nonna, stava giocando in una piazzetta sul lungomare con i suoi amici quando una donna passa in mezzo e viene colpita al volto da una pallonata. La sorte ha voluto che a calciare quel pallone fosse l’unico ragazzo di colore che stava giocando, suo figlio. Il marito della signora, ancora prima di sincerarsi delle condizioni delle moglie aveva pensato bene di scagliarsi contro il ragazzo urlando: “Dammi i documenti, fammi vedere il permesso di soggiorno”. La situazione è degenerata e sono state addirittura chiamate la polizia e l’ambulanza. Negli occhi del ragazzo si sono palesati terrore e vergogna mentre la nonna era incredula a dover difendere il nipote nei confronti delle forze dell’ordine mostrando i documenti comprovanti la sua nazionalità italiana. Due giorni più tardi in spiaggia un trentenne improvvisamente spintona il ragazzino apostrofandolo con lo stesso insulto ricevuto dal nostro calciatore ed aggiungendo “… torna a casa tua, questo
News dal GSO Paese è nostro! Peccato che non sei affogato con gli altri”. Un altro sorriso di un ragazzino che si spegne … L’inasprimento, avvenuto negli ultimi tempi, del linguaggio e della comunicazione contro lo straniero stanno rovinando la vita a questi ragazzi e a tutti gli immigrati regolari che sino ad ora vivevano una vita normale ed integrata. Gli episodi di razzismo sono aumentati in maniera esponenziale al punto che questi ragazzi hanno paura di prendere un pullman da soli, o semplicemente di uscire. C’è una vera e propria caccia al nero, ormai nero è uno straniero, nero è un immigrato, nero è un delinquente. Come riconoscere un malfattore da uno studente quando hanno la stessa sfumatura di pelle? Potremmo pensare di tatuare sulla fronte dei nostri ragazzi “sono italiano” ma qualcosa mi rimanda indietro di quasi 80 anni alla stella di David cucita sui vestiti. Come possiamo far crescere dei giovani che saranno il futuro di questo Paese in una società che li rifiuta o li guarda con sospetto perché di colore diverso? La domanda di una mamma che faccio mia … anche perché con questi giovani nel GSO ci vivo e quei sorrisi non voglio spegnerli. Purtroppo non ho la risposta, ma da cattolico, un po’ ipocrita, che tutte le domeniche va a messa, con la convinzione, che ascoltando la parola del Signore, si esca da chiesa, migliori di come vi si è entrati, una riflessione forse la dovrei fare e non lasciare che la Parola ascoltata rimanga tale.
Promossi
Il GSO San Fereolo riparte quest’anno dalla promozione delle due prime squadre: il volley in prima divisione e il calcio in seconda categoria. Due campionati molto difficili da affrontare, ma sarà sicuramente uno spettacolo avvincente. Aspettiamo tutto il quartiere a sostenere i nostri colori.
Attività
Nella tabella sono indicate le categorie che sono state iscritte. Aspettiamo tutti i ragazzi del nostro quartiere per infoltire la rosa delle squadre e per crearne altre. Per ogni informazione, anche per atleti di età diversa da quella indicata e altre categorie non esitate a contattarci (vedi ultima pagina di questo Bollettino). Le iscrizioni sono sempre aperte!
Appuntamenti
Ecco alcuni appuntamenti alla ripresa delle attività aperte a tutti i vecchi e nuovi tesserati ed a tutti quelli che vogliono provare a giocare a calcio e pallavolo
Calcio Open day per bambini dai 3 agli 8 anni yy Lunedì 2 Settembre yy Giovedì 5 Settembre yy Lunedì 9 Settembre (dalle ore 18 alle 19)
Pallavolo Festa per bambini/e dai 6 anni in poi yy Lunedì 23 Settembre (dalle ore 17 alle 18)
Per maggiori info seguiteci su: - www.gsosanfereolo.it - Facebook - Instagram
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La 26a StraOratorio Domenica 8 settembre 2019 Il programma yy yy yy yy
ore 9.30 - ritrovo in Oratorio a San Fereolo ore 9.45 - Santa Messa nel Cortile dell’Oratorio (è sospesa la Messa delle ore 11.30) ore 10.30 - tutti al nastro di partenza ore 12.00 - premiazioni e conclusione
Il percorso
Concentramento dei partecipanti in viale Pavia, 41. Partenza dalla rotonda di via San Fereolo con il seguente percorso: via san Fereolo, via Precacesa, via Folli, via Mancini, via Bay, via Martin Lutero, via del Chiosino, via San Fereolo, via G. Marchi, via Tavazzi Catenago, via Tortini, via L. da Vinci, attraversamento viale Pavia, via Raffaello, cortile Oratorio.
L’iniziativa di Solidarietà “Respira sicuro per una vita di qualità”
Grazie alla sponsorizzazione della Palestra Michelangelo, cui va il nostro ringraziamento, la StraOratorio potrà sostenere il progetto di solidarietà a favore della Fondazione Danelli promosso
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dall’Associazione Amici della Danelli, per l’acquisto di una attrezzatura speciale per poter proporre percorsi individualizzati agli ospiti della residenza della Fondazione Danelli garantendo al paziente la possibilità di trascorrere periodi di inserimento temporaneo evitando la reclusione domestica.
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Vita parrocchiale La vostra generosità
Di seguito rendicontiamo le voci principali di entrate ed uscite, dal 15 maggio 2019, al 10 agosto 2019. Entrate (dal 15 maggio al 10 agosto 2019) Raccolta settimanale € 9.801,83 Per la chiesa del Sacro Cuore € 6.955,00 Battesimi, matrimoni, funerali € 2.820,00 Totale entrate € 19.576,83 Uscite (dal 15 maggio al 10 agosto 2019) Utenze € 12.424,31 Rata mutuo (30-06-2019) € 10.031,26 Assicurazioni € 3.690,00 Imposte e tasse € 1.738,58 Bollettino € 1.164,00 Vigilanza notturna € 195,20 Ultima rata ascensore oratorio € 1.109,00 Totale uscite € 30.352,35 Lavori di manutenzione Nel corso dell’estate abbiamo dovuto provvedere ad alcuni lavori di manutenzione ordinaria che non si potevano prorogare. Abbiamo sostituito le reti di recinzione del campo sportivo di Robadello per una spesa totale di € 15.499 (iva esclusa). Inoltre abbiamo messo mano al primo piano dell’oratorio (aule di catechesi), dove era urgente una manutenzione: per la tinteggiatura € 4.300 (iva esclusa); per la sostituzione dei termoconvettori: € 2.760 (iva esclusa); per la sostituzione dei corpi illuminanti: € 2.540 (iva esclusa). La rata del mutuo La prossima rata del mutuo a copertura delle spese per i lavori alla chiesa del Sacro Cuore, di € 10.000 scadrà il prossimo 30 settembre. Sincera gratitudine Come sempre non possiamo non esprimere un grazie sincero a quanti si prendono a cuore la vita della parrocchia anche in questi aspetti molto concreti e a quanti mostrano la loro squisita sensibilità contribuendo alle necessità economiche della co-
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munità parrocchiale. Continuiamo a nutrire fiducia nella Provvidenza che si manifesta in tanti gesti, spesso piccoli e nascosti, ma davvero preziosi. Grazie di cuore a quanto potrete ancora fare per le necessità della nostra parrocchia.
La processione di S. Maria Bambina
Domenica 8 settembre, festa liturgica della Natività di Maria, molto venerata in parrocchia, terremo la tradizionale processione con l’immagine di Maria Bambina secondo il seguente programma: yy ore 20.45: ritrovo e inizio all’incrocio tra via Bergognone e via Manzoni. yy Percorso per via Manzoni, via Parini, viale Pavia. yy Conclusione in chiesa parrocchiale a San Fereolo. Invitiamo tutti i parrocchiani ma in modo particolare le famiglie con i bambini anche neonati.
Apertura dell’anno pastorale e catechistico nel 10’ anniversario della dedicazione della chiesa del Sacro Cuore
Domenica 15 settembre apriremo ufficialmente e solennemente l’Anno pastorale e catechistico alle ore 10.30 alla chiesa del Sacro Cuore, della quale ricorre quest’anno il decimo anniversario della Dedicazione, avvenuta il 12 settembre 2009. Attendiamo le famiglie con i bambini e i ragazzi e tutti i collaboratori della vita parrocchiale. Nel pomeriggio in oratorio a San Fereolo: giochi per piccoli e grandi. Invitiamo le famiglie con i
bambini. Da sabato 21 settembre, ore 10.00, inizierà la catechesi nei gruppi per i bambini dalla 1a alla 4a elementare. Così da domenica 22 settembre inizia la catechesi nei gruppi per i ragazzi di 5a elementare e delle medie.
Festa dei nonni nella memoria dei santi Angeli Custodi
Mercoledì 2 ottobre, memoria liturgica dei Santi Angeli Custodi, è anche la festa dedicata ai nonni: un’occasione per esprimere la preghiera e il ringraziamento per la preziosa opera educativa che i nonni svolgono all’interno delle nostre famiglie a favore dei più piccoli. Alle ore 15.00, a San Fereolo: Santa Messa per tutti i nonni e le nonne.
Fereolo. Vi aspettiamo numerosi, comprese le giovani coppie che ricordano il 1° anniversario.
Celebrazione dei battesimi
Le prossime celebrazioni dei Battesimi si terranno domenica 8 settembre e domenica 6 ottobre alle ore 16.00. Quindi domenica 10 novembre alle ore 15.30. I genitori interessati sono pregati di contattare il parroco quanto prima.
Sagra di San Fereolo Solennità della dedicazione della chiesa parrocchiale
Festa degli anniversari di matrimonio
Domenica 6 ottobre, alle ore 10.30 presso la chiesa del Sacro Cuore, ricorderemo gli anniversari di matrimonio (1°, 5°, 10°, 15°, 20°, 25°, 30°, 35°, 40°, 45°, 50°, 55°, 60°, 65°, ecc...). Per gli sposi sarà una bella occasione per rendere grazie al Signore e per riconfermarsi nelle promesse nuziali. Per tutta la comunità, soprattutto per i più giovani, una bella testimonianza a favore di scelte che possano abbracciare tutta la vita. Invitiamo le coppie in questione a partecipare iscrivendosi tramite l’apposito modulo che si trova in fondo alle chiese. Sabato 5 ottobre dalle 15.30 alle 16.30, noi sacerdoti saremo disponibili per le confessioni in San
Il mese di ottobre si contraddistingue, per la nostra comunità, per la festa della Sagra, liturgicamente la Solennità della Dedicazione della Chiesa. Vi ricordiamo i principali appuntamenti di preparazione e gli appuntamenti della festa stessa. Lunedì 7 ottobre Festa della Madonna del Rosario yy ore 17.15 Preghiera del Rosario yy ore 18.00 Solenne Santa Messa Martedì 8 ottobre yy ore 16.00 Confessioni ragazzi delle medie yy ore 16.30 Confessioni ragazzi 4a e 5a ele- mentare yy ore 20.45 Preghiera silenziosa e disponi-
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Vita parrocchiale
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le altre celebrazioni: ore 17.00 al Sacro Cuore; ore 21.00 a San Fereolo.
Tradizioni della Sagra Non mancheranno le gustose “torte della Sagra”, l’esposizione di pittura, la Pesca di Beneficenza, la sottoscrizioni a premi, i giochi del pomeriggio, lo stand gastronomico e naturalmente la voglia di stare insieme in un clima di gioia e di festa. Rappresentazione teatrale Sabato 12 ottobre, in occasione della Sagra, alle ore 21.00, in Oratorio si terrà una rappresentazione teatrale.
Appuntamenti per i ragazzi che si preparano ai sacramenti e per i loro genitori
3a elementare - Prima Confessione yy Venerdì 18 ottobre, ore 18.45 - incontro in oratorio per i ragazzi di 3a elementare, con cena al sacco. yy Venerdì 18 ottobre, ore 20.45 - incontro per i genitori dei ragazzi yy Domenica 20 ottobre, ore 10.30 - rito di presentazione alla Comunità dei ragazzi di 3a elementare
bilità dei sacerdoti per le confessioni Venerdì 11 ottobre yy ore 19.00 Confessioni adolescenti Sabato 12 ottobre yy ore 9.30/11.00 Confessioni yy ore 15.30/17.30 Confessioni Domenica 13 ottobre La Sagra – Dedicazione della Chiesa yy ore 11.30 Solenne Santa Messa a San Fereolo - orario domenicale delle S. Messe Lunedì 14 ottobre yy ore 10.00 Solenne Ufficio dei Defunti presiede don Pieralberto Vailati nel 40° della sua ordinazione sacerdotale
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4a elementare - Prima Comunione yy Venerdì 25 ottobre, ore 18.45 - incontro in oratorio per i ragazzi di 4a elementare, con cena al sacco. yy Venerdì 25 ottobre, ore 20.45 - incontro per i genitori dei ragazzi yy Domenica 20 ottobre, ore 10.30 - rito di presentazione alla Comunità dei ragazzi di 4a elementare 5a elementare - Prima anno di preparazione alla Santa Cresima yy Venerdì 8 novembre, ore 18.45 - incontro in oratorio per i ragazzi di 5a elementare, con cena al sacco. yy Venerdì 8 novembre, ore 20.45 - incontro per i genitori dei ragazzi yy Domenica 10 novembre, ore 10.30 - rito di
presentazione alla Comunità dei ragazzi di 5a elementare 1a media - Santa Cresima yy Venerdì 22 novembre, ore 18.45 - incontro in oratorio per i ragazzi di 1a media, con cena al sacco. yy Venerdì 22 novembre, ore 20.45 - incontro per i genitori dei ragazzi yy Domenica 24 novembre, ore 10.30 - rito di presentazione alla Comunità dei ragazzi di 1a media
Novena dei Defunti yy
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Lunedì 28 ottobre, ore 21.00 - ufficio per i genitori e familiari defunti Martedì 29 ottobre, ore 21.00 - ufficio per i giovani defunti Mercoledì 30 ottobre, ore 21.00 - ufficio per i sacerdoti e le religiose defunti Giovedì 31 ottobre, ore 17.00 al Sacro Cuore e ore 18.00 a San Fereolo - Sante Messe della Solennità di Tutti i Santi.
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Venerdì 1 novembre Solennità di Tutti i Santi - orario domenicale delle Sante Messe - ore 15.00 - Santa Messa presieduta dal Vescovo presso il Cimitero Maggiore per tutte le parrocchie della città, in occasione della Visita Pastorale. - ore 21.00 - Preghiera del S. Rosario per tutti i defunti in Oratorio e castagnata. Sabato 2 novembre Commemorazione dei Fedeli Defunti - ore 8.30 - Ufficio dei defunti a San Fereolo - ore 17.00 - solenne celebrazione per tutti i defunti con particolare ricordo dei defunti dell’anno (dal 2 novembre 2018 al 2 novembre 2019), alla chiesa del Sacro Cuore - ore 18.00 Santa Messa festiva a San Fereolo per tutti i defunti.
Santa Messa in Basilica a Lodivecchio
Domenica 3 novembre alle ore 16.00 il vescovo Maurizio presiederà una solenne celebrazione alla Basilica dei XII Apostoli a Lodivecchio, in occasione del XVII centenario della nascita di San Bassiano. Il vescovo invita a questa celebrazione le parrocchie della diocesi che venerano San Bassiano come patrono. La nostra è la parrocchia più grande delle tre (Lavagna di Comazzo e Gradella di Pandino): ci sentiamo, pertanto, impegnati a partecipare alla celebrazione che avviene nell’imminenza della memoria (5 novembre) della Traslazione di San Bassiano dalla Lodi Antica alla Lodi Nuova. Ognuno potrà raggiungere Lodivecchio con i mezzi propri.
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Il percorso della vita
Nozze di COLOMBO RENATO con FASOLI CRISTINA e battesimo di COLOMBO STELLA
Nozze di SOLDATI ALESSANDRO con ACA
Nozze di BONFANTI ALESSANDRO con BASSINI VALENTINA
Nozze di GIOVANNONI PIETRO con AIOLFI CAMILLA
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AMPORA NICOLETTA
Nozze di BELLONI STEFANO con ANELLI SARAH
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Il percorso della vita
Foto 1 - Battesimi del 28 aprile 2019
Foto 4 - Battesimo di GORLA MATILDE
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Foto 2 - Battesimi del 12 maggio 2
Foto 5 - Battesimo del 9 giugno 2019
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Foto 3 - Battesimo di SCHIAVI DANIELA
Foto 6 - Battesimo di GALLETTI STELLA
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Il percorso della vita
BATTESIMI
Le foto numerate sono nelle due pagine precedenti. yy SCHIAVI DANIELA di Matteo e Canevara Chiara (foto 3) yy DEVOTI ALICE di Matteo e Magon Alessandra (foto 1) yy LIBIATI RYAN di Denny e Libiati Miledi (foto 1) yy COLOMBO STELLA di Renato e Fasoli Cristina (foto alla pagina 34) yy UGGERI EDOARDO di Samuele e Chelucci Barbara (foto in questa pagina) yy BERETTA ACHILLE MARIA di Gabriele Maria e Rizzi Elena (foto 2) yy GODIZZI ALESSIA di Giordano e Uggeri Serena (foto 2) yy LIOI SOFIA di Ferdinando e Alberti Federica (foto 2) yy MAFEZZONI YURI RICCARDO di Alessandro e Tanimoto Aki (foto 2) yy MARAZZI JACOPO di Elia e Scorletti Eva (foto 2) yy MARINI PIETRO di Cristiano e Cipolla Marianna (foto 2) yy GORLA MATILDE di
Ricordo di un amico
Si chiamava Santino Massazza, per tutti Tino. Per molti anni è stato dirigente di una squadra di pallavolo e vicepresidente del G.S.O. San Fereolo e successivamente membro del consiglio degli affari economici della nostra Parrocchia, incarico che ha ricoperto fino al giorno della morte. Ricordiamo Tino, non tanto per gli incarichi che ricopriva, ma per le doti umane che lo contraddistinguevano. Sempre aperto al confronto, mai ha cercato di imporre il suo pensiero. Difficilmente lo cambiava ma nulla gli impediva di riconoscere le qualità dei ragionamenti altrui. Lucidissimo nell’analisi dei problemi sia pratici che umani, forniva sem-
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Omar e Forti Valentina (foto 4) BELLONI LUDOVICO FRANCESCO PAOLO di Stefano e Anelli Sarah BEGHI FEDERICO di Francesco e Neminova Anna (foto 5) INVERNIZZI TYLER DAVIDE di Tiago e Mascheroni Tanja (foto 5) RAFFIO LUNA MARIA di Felice e Mazzeo Santina (foto 5) SEMINARI AMALIA SOFIA di Alex e Giustivi Chiara (foto 5) GALLETTI STELLA di Gabriele e Arthur Vera (foto 6)
pre una visione diversa da chi poneva la questione, mostrando tutte le possibili componenti e sfaccettature, sottolineando le positività ed evidenziando, soprattutto, le criticità. Mai scontato, ti arricchiva dopo ogni confronto. Prodigo di consigli, per i più giovani diventava punto di riferimento, spingendoli a prendersi maggiori responsabilità. Ora che se ne è andato, mancherà a chi cercava in lui il confronto … Chi Massazza Santino oggi più di ieri può dirdi anni 73 gli: grazie!
DEFUNTI yy yy yy yy yy yy yy yy
TAGLIABUE EMILIO di anni 90 CIANCI ANTONIA di anni 90 BISOGNI FRANCO di anni 89 MILANI ARMANDO di anni 83 BRUNETTI GRAZIELLA di anni 71 LO PIANO EDGARDO di anni 81 PIAZZI CARLA di anni 87 LUCCHINI EMILIA di anni 88
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AGNELLI GRANDILIA di anni 93 LEGORATI ALDINA di anni 93 FIOCCHI MARIA di anni 77 RONCHETTI MARCELLINA di anni 83 BOTTAGISIO ELIO di anni 86 CIRILLO IMMACOLATA di anni 70 SCOPELLITI DOMENICA di anni 79 ERCOLI CECILIA di anni 71 FAVARI COSTANTINA WILMA di anni 75 APOLLONI FLORA di anni 95
Arrigoni Brigida di anni 88
Belloni Secondo di anni 79
Broglia Ugo di anni 89
Ferrari Pietro di anni 86
Fruncillo Gaetano di anni 81
Gobbo Renato di anni 60
Guerini Rocco Antonio
Malacarne Alfonso di anni 81
Molti Palmira di anni 95
Pavesi Edoardo
Susani Amelia di anni 89
di anni 80
di anni 82
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Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo viale Pavia 41, Lodi - tel. 0371-30658
Per contattarci:
don Elia: tel. 0371-30658 don Roberto: tel. 0371-36345 Caritas parrocchiale: via della Marescalca 3 - tel. 0371-430885 Gruppo Sportivo Oratorio: via Salvemini 5 - tel. 0371-979388 Coordinatore Sportivo: Roberto Folletti tel. 339-1452918 e-mail: doneliacroce@libero.it sito web: www.http://sanfereololodi.blogspot.it e-mail Caritas Parrocchiale: caritassanfereolo@gmail.com
Gli orari delle S. Messe: Feriali
San Fereolo: ore 8.30; ore 18.00 Sacro Cuore: ore 17.00
Festive
San Fereolo: ore 8,00; ore 11.30; ore 18.00 Sacro Cuore: ore 9.00; ore 10.30
I servizi della Caritas parrocchiale: Ambulatorio infermieristico
lunedì – mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 10
Doposcuola
martedì - giovedì dalle 17 alle 18,30 mercoledì - venerdì dalle 14,30 alle 16
Distribuzione vestiti
martedì dalle ore 9 alle 11
Servizio anziani ammalati e infermi mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11,30
Aiuto generi alimentari una volta al mese
Centro d’ascolto
Mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11
Prenotazione esami e visite mediche
mercoledì dalle 9 alle 10 - venerdì dalle 9 alle 11