CAMMINIAMO INSIEME Bollettino della Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo - Lodi Ottobre 2014 - n. 392 pro manuscripto
LA FESTA DELLA NOSTRA COMUNITA’ di don Giuseppe Raimondi - parroco
Ci sono alcuni momenti nei quali siamo chiamati a prendere coscienza e soprattutto a vivere il grande dono di essere comunità parrocchiale o, se vogliamo, il nostro essere famiglia di Dio, piccola Chiesa, qui in mezzo al nostro quartiere. E di questa presa di coscienza ne abbiamo tanto bisogno. Oggi in modo particolare.
PERCHE’? Infatti noi, pur frequentando la parrocchia, pensiamo poco o niente a ciò che vuol dire appartenere alla comunità parrocchiale, alla famiglia di Dio. Infatti partecipiamo alla Messa, riceviamo i sacramenti, salutiamo i sacerdoti, sostiamo negli ambienti parrocchiali, ma abbiamo poco coscienza che siamo una comunità, una famiglia. Constatiamo tutto questo dal fatto che non sentiamo mai dire “la nostra comunità”, “la nostra parrocchia”. Vediamo e siamo più che mai coscienti che il parroco è il “padrone” della comunità. Lui porta il peso di tutto e di tutti. E’ vero che è lui il perno sul quale gira tutta la comunità, ma niente toglie che tutti siamo - sotto diversi aspetti - responsabili della vita, delle attività e soprattutto della missione della parrocchia nei confronti del quartiere.
CHE GIOIA, CHE SPERANZA… Siamo e dobbiamo tutti essere più che mai convinti che nella misura in cui prendiamo coscienza di appartenere alla famiglia di Dio, che si concretizza nella sua comunità parrocchiale,
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noi abbiamo la vera ed autentica gioia. E questa scaturisce dal fatto che tutti siamo figli di Dio, e quindi fratelli e sorelle, il mondo è la nostra casa nella quale dobbiamo vivere il più a lungo possibile e nel migliore dei modi e tutto ci viene dato per amore e gratuitamente da Dio nostro Padre, dal suo Figlio Gesù e dallo Spirito Santo. Ma viviamo anche nella speranza che il meglio deve ancora venire. Vale a dire siamo in attesa che si realizzi la beata speranza della vita eterna dove la gioia non verrà mai meno, dove la festa non si esaurirà mai e sarà sempre nuova e sorprendente.
Dobbiamo però anche dire che, pur vivendo questi sentimenti e questa attesa, non dobbiamo assolutamente trascurare di gioire, esultare, ma anche godere per le cose belle di questa terra. Sono doni di Dio, sono anticipazioni della gioia eterna. Beati coloro che sanno godere di queste cose sempre in vista di quelle future.
LA SAGRA, UNA FELICE OCCASIONE Se siamo famiglia di Dio che si manifesta per mezzo della comunità parrocchiale è allora bello fare sagra e nello stesso tempo gioire per essere tutti uniti da un vincolo santo creato in noi dal Padre celeste mediante il battesimo. Questo appuntamento è allora un dono da accogliere e soprattutto da vivere. Da accogliere, perché ci farà vedere concretamente quello che siamo. Infatti trovandoci tutti insieme alle celebrazioni in chiesa, nei luoghi di gioco, nei momenti di incontro tra amici e parenti, noi sperimentiamo vivamente che siamo una cosa sola. Ma anche da vivere: infatti non si tratta solo
di pregare insieme, servono poco i giochi organizzati e gli incontri tra amici, bisogna anche gioire per quello che siamo ed esultare di avere in dono la grazia di essere popolo di Dio, ma anche sanfereolini.
VIVIAMO LA NOSTRA SAGRA E’ l’invito che ci facciamo a vicenda. Questo appuntamento solenne e sempre atteso porti la gioia nei nostri cuori, apra le nostre famiglie all’accoglienza serena di parenti e amici, ci faccia incontrare più numerosi possibili e pieni di fede attorno all’altare della nostra Chiesa parrocchiale, ci dia l’occasione di ore serene nel cortile del nostro oratorio guardando i bambini giocare e divertirsi. In questi giorni di festa avremo per tutti, vivi e defunti, un ricordo particolare all’altare del Signore. A Lui presenteremo le nostre speranze e le nostre fatiche, consapevoli che è sempre al nostro fianco. A tutti e a ciascuno auguriamo buona Sagra.
Il nostro programma per la Sagra IL PROGRAMMA RELIGIOSO Celebrazioni - Durante la settimana alle Messe di orario si terrà un breve pensiero di omelia e si reciterà la preghiera per la comunità. - Martedì sera 7 ottobre dalle ore 21 alle 22 la preghiera silenziosa. Venerdì pomeriggio adorazione prima della Messa sia alla Chiesa del S. Cuore che a S. Fereolo. - Domenica 12 ottobre la Messa delle ore 10 in S. Fereolo sarà celebrata solennemente con tutti gli operatori pastorali. - Lunedì 13 ottobre alle ore 10 ufficio solenne a S. Fereolo, alle ore 17 al S. Cuore e alla sera alle ore 21 ancora in S. Fereolo. Confessioni Martedì sera 7 ottobre durante la preghiera silenziosa ci sarà la possibilità di confessarsi.
Sabato pomeriggio 11 ottobre dalle ore 14,30 sia al S. Cuore che a S. Fereolo.
ALTRE ATTIVITA’ Come sempre in occasione della Sagra saranno allestiti il mercatino, il banco ristoro, la vendita delle torte e di tante altre cose buone. Ci sarà pure la mostra dei quadri, delle navi e altre novità. Nel cortile nel pomeriggio della domenica 12 ottobre ci saranno il luna park per i bambini e… per gli adulti e tante novità. Sabato 11 ottobre alle ore 21 nel salone del nostro oratorio sarà presentata la nuova opera dei fratelli Bruno ed Erminio Pezzini sulla vita degli ultimi 50 anni della nostra parrocchia. Sarà bello sentire e vedere ciò che il Signore ha fatto in tutti questi anni. In questa occasione si potrà anche comperare il libro.
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DAL VESCOVO MERISI AL VESCOVO MALVESTITI
Gli appuntamenti Sabato 11 ottobre ore 16 a Roma in San Pietro Consacrazione del nuovo Vescovo Maurizio Malvestiti Sabato 18 ottobre ore 21 in cattedrale a Lodi Saluto a mons. Giuseppe Merisi Domenica 26 ottobre ore 16 in cattedrale a Lodi Accoglienza del nuovo Vescovo Maurizio Malvestiti 4 - camminiamo insieme
Come cambiano i parroci così cambiano anche i vescovi. Niente di male. Come sempre abbiamo detto e sempre diremo: ciò che importa è che la comunità vada avanti. Qui si tratta non di una parrocchia, ma della stessa diocesi. Il nostro vescovo Merisi, avendo raggiunto anche lui i limiti dell’età previsti dal diritto canonico, lascerà la nostra diocesi e a lui succederà un nuovo vescovo Maurizio Malvestiti.
A CHI LASCIA Vada il nostro grazie e la nostra riconoscenza. Il bene che ha fatto e ha seminato lungo i solchi della chiesa diocesana rimarranno. Noi, come tante altre parrocchie, abbiamo raccolto abbondanti frutti. Pensiamo alla Chiesa del S. Cuore. E’ lui che ci ha sostenuto nelle fatiche per la sua ristrutturazione ed è stato lui che l’ha
riaperta consacrandone l’altare. In quella circostanza abbiamo sperimentato la sua generosità intervenendo a sostenere la spesa del rinnovato presbiterio. Lo abbiamo anche sempre sentito vicino nelle fatiche per la vita e le iniziative della nostra Caritas parrocchiale. Oltre al grazie assicuriamo anche il nostro ricordo nella preghiera secondo le sue intenzioni. A lui chiediamo di ricordarci al Padre per continuare a faticare per la vigna del Signore Gesù.
A CHI VERRA’ Diciamo subito, anche se non lo conosciamo ancora, che lo accoglieremo come dono del Signore per il bene della nostra chiesa diocesana e per la nostra parrocchia.A lui assicuriamo la nostra preghiera e la nostra collaborazione. Il Signore che lo ha scelto lo accompagni con la sua grazia e con il suo amore.
e Formazione, Membro delle Commissioni Bilaterali tra la Santa Sede e gli Stati di Israele e Palestina, Docente nel Pontificio Istituto Orientale e Rettore della Chiesa di San Biagio degli Armeni in Roma. Nel 1996 è stato nominato Cappellano di Sua Santità e Prelato d’Onore il 26 agosto 2006. Conosce l’inglese e il francese. Il giorno 26 agosto 2014, solennità di Sant’Alessandro martire, Patrono della Città e della Diocesi di Bergamo, è stata resa nota la sua nomina a Vescovo di Lodi, in Cattedrale, al termine della celebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo, e a Roma, nella sede della Congregazione per le Chiese Orientali dal Prefetto, S. Em.za il Cardinale Leonardo Sandri, alla presenza del Vescovo eletto.
CHI E’ IL NUOVO VESCOVO S. E. Rev. Mons. Maurizio Malvestiti è nato a Marne, in Diocesi di Bergamo, il 25 agosto del 1953. Dopo gli studi ecclesiastici nel Seminario Vescovile di Bergamo, affiliato alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, è stato ordinato presbitero l’11 giugno 1977. Ha poi frequentato corsi di Lingua e Letteratura straniera all’Università degli Studi di Bergamo ed ha conseguito la Licenza in Sacra Teologia a Roma. Ha svolto i seguenti incarichi: vicario parrocchiale a Pedrengo; dal 1978 al 1994 educatore, insegnante e vicerettore delle scuole medie del Seminario di Bergamo, coadiutore festivo nella Parrocchia di Suisio, vicerettore della Comunità del Liceo del Seminario, studente a Roma. Dal 1994 al 2009 officiale e poi capo-ufficio nella Congregazione per le Chiese Orientali col compito di segretario particolare dei tre Cardinali Prefetti che si sono succeduti alla sua guida. Dal 2009 SottoSegretario della medesima Congregazione, Responsabile dell’ufficio Studi
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E’ L’ANNO DELLO SPIRITO
La nostra vita è continuamente arricchita di doni celesti. Ne siamo più che mai convinti. E’ che purtroppo non ce ne accorgiamo o, peggio, ancora non li consideriamo veri valori per la realizzazione piena della nostra vita.
SUPERIAMO QUESTA IGNORANZA La nostra comunità parrocchiale, consapevole che questa ignoranza è grande, dopo gli anni in cui la sua pastorale era caratterizzata prevalentemente dall’evangelizzazione del quartiere, ora da qualche anno è passata a riflettere sui doni dei sacramenti. Lo scopo di questa scelta sta nel fatto che non basta riceverli, bisogna soprattutto viverli. E’ infatti vivendoli che noi realizziamo pienamente la nostra vita. Possiamo dire che dopo aver riflettuto e meditato, ma anche pregato, noi stiamo constatando che qualcosa si sta muovendo.
DALL’ANNO DEL BATTESIMO ... In questa circostanza molti hanno avuto la possibilità di conoscere esattamente il giorno nel quale hanno ricevuto il grande dono che li ha fatti figli di Dio. Oltre a questo ricordo, che è sempre bello, noi
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vediamo che diversi fedeli vengono a leggere la preghiera per il rinnovamento delle promesse battesimali e poi ad accendere il cero nel giorno del loro anniversario. Alcune mamme, invece, mentre accendo il cero, leggono loro la preghiera per il loro piccolo. Noi speriamo che questo felice ricordo porti sempre, ma soprattutto ravvivi nei cuori la gioia di avere Dio per Padre, Gesù per fratello redentore e lo Spirito Santo come dolce ospite della propria anima.
DALL’ANNO DELL’EUCARESTIA ... Abbiamo vissuto l’anno dell’eucarestia con grande gioia. Questo stupendo dono del Signore dà infatti la possibilità di rivivere con Lui il mistero della sua morte e risurrezione, ma anche di sostare in serena e adorante amicizia ai suoi piedi per lasciarci amare e per dirgli tutto il nostro amore. Senza inorgoglirci per ciò che abbiamo visto in questo anno, dobbiamo dire che abbiamo constatato una maggior presenza di fedeli alle Messe feriali. Qualcuno forse ha capito che veramente le parole di Gesù sono determinanti per la vita e cioè quelle che dicono “senza di me non potete far nulla“. Infatti senza l’Euca-
restia noi manchiamo del cibo che alimenta la vita dei figli di Dio, non facciamo esperienza spirituale del suo amore, non diventiamo santi. Mangiando Gesù noi diventiamo immagini vive del suo amore per i fratelli.
... ALL’ANNO DELLO SPIRITO SANTO Non ci fermeremo tanto a riflettere e a meditare sul sacramento della Cresima, ma sullo Spirito Santo in quanto tale, come Terza Persona della Trinità, come dono offerto a chi diventa figlio di Dio. Se il Battesimo ci fa figli di Dio, noi abbiamo il dovere di crescere e di maturare nella vita divina ricevuta in dono. E la crescita che comporta una sempre più perfetta identificazione con Gesù Cristo, vero modello di ogni uomo e donna, è opera dello Spirito Santo. E’ Lui che ci dà occhi nuovi per vedere le cose, la vita con le sue vicende liete e tristi, come le vede Dio stesso. E’ lo Spirito che ci dà la forza per divenire ed essere come Gesù. Ed è ancora Lui il germe che ci fa tendere alla vita eterna e raggiungerla un giorno.
NOI SPERIAMO Se dall’anno del Battesimo e dall’Eucarestia abbiamo visto dei frutti, noi speriamo che anche quest’anno abbondino nuovi doni sia per la nostra vita personale che per la nostra comunità parrocchiale. Ne siamo sicuri. E’ ciò che vuole Dio nostro Padre, è quanto ci ha ottenuto Gesù con la sua morte e risurrezione, è ciò che lo Spirito sospira e geme dentro il cuore di tutti gli uomini, sia che abbiano ricevuto il Battesimo, sia che attendano ancora inconsapevolmente di essere fatti salvi. In questo cammino di approfondimento saremo aiutati in diverse occasioni: dalla scuola di Bibbia ai centri di ascolto della Parola di Dio, da alcune omelie alle preghiere di adorazione, come pure dagli articoli che il nostro don Marco ci offrirà tramite il nostro bollettino.
PREGHIERA ALLO SPIRITO SANTO Spirito Santo del Dio vivente, mediante la fede, posso, ora, riconoscere con gratitudine che Tu sei presente in me. Hai posto la tua dimora nel profondo del mio essere e vi sei penetrato più intimamente dei miei pensieri, dei miei sentimenti, della mia volontà. Ti lodo, ti adoro, ti amo, ti ringrazio di esserti abbassato tanto, da rendere il mio corpo tua dimora e da eleggerlo così tuo tempio. Ti ringrazio soprattutto di avermi rivelato il mio Salvatore, il Signore Gesù Cristo, e di avermi elargito tutte le benedizioni della sua morte. In questo nuovo giorno, voglio rendermi disponibile ai tuoi progetti su di me e mettermi completamente sotto la tua guida. Preparami ad ogni evento: in esso conducimi, e toccherò con mano la tua potenza. Perché Gesù possa vivere in me, caricami della mia croce e donami capacità di rinunciare al mio io e morire a me stesso. Rendimi strumento di amore, di forza, di benedizione e di salvezza per ogni persona che Tu porrai oggi sulla mia strada. Tutto ciò avvenga, o Spirito Santo, affinché l’amato Padre celeste sia glorificato e conservi su di me il suo sguardo compiaciuto. Amen.
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LO SPIRITO SANTO di don Marco Avogadri
E’ proprio delle persone intelligenti il chiedersi il perché delle cose ed è bello ed interessante osservare come i bambini, mentre crescono, osservano, incuriositi, tutto quello che vedono e che capita attorno a loro e, quando sono in grado, domandano, perché vogliono avere la spiegazione di tutto. Noi, bambini cresciuti e, si spera, anche maturati, dopo aver riflettuto sul Battesimo che abbiamo ricevuto (che ci ha tolto il peccato originale, facendoci diventare figli adottivi di Dio e capaci di partecipare alla vita divina, mediante la grazia santificante, ed eredi del Paradiso) e dopo aver riflettuto sull’Eucarestia che, se ben ricevuta, ci fa diventare “altri Gesù” viventi in questo mondo, quest’anno, dal piano pastorale parrocchiale, siamo invitati a riflettere sullo Spirito Santo. Nel capitolo 19° degli Atti degli Apostoli troviamo che Paolo, giunto ad Efeso, trovò alcuni discepoli e disse loro: “Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?”. Gli risposero: “Non abbiamo nemmeno sentito dire che esista uno Spirito Santo!” Noi, invece, abbiamo sentito dire che esiste lo Spirito Santo, soprattutto quando siamo stati preparati per ricevere la Cresima, ma, una volta ricevuta, da troppi cristiani, lo Spirito San-
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to è stato messo “in cassa integrazione” ed hanno impostato la loro vita come se non l’avessero ricevuto. Purtroppo, questo è il motivo per cui troppi cristiani, dopo la Cresima, abbandonano la pratica religiosa; forse anche perché non sono stati preparati bene. Sentiamo, ora, che cosa dice il Catechismo della Chiesa Cattolica: “Dio, infinitamente perfetto e beato in se stesso, per un disegno di pura bontà, ha liberamente creato l’uomo (a sua immagine e somiglianza: non poteva fare diversamente) per renderlo partecipe della sua vita beata. Nella pienezza dei tempi (cfr. la Lettera agli Ebrei), Dio Padre ha mandato il suo Figlio come redentore e salvatore degli uomini caduti in peccato, convocandoli nella sua Chiesa e rendendoli suoi figli adottivi per opera dello Spirito Santo ed eredi della sua eterna beatitudine”. Quindi lo Spirito Santo, la terza Persona della S. S. Trinità, l’Amore personificato che unisce il Padre al Figlio, ha un compito vitale nella Chie-
sa, perché la edifica, la anima e la santifica, ridonando ai battezzati la somiglianza divina perduta a causa del peccato e facendogli vivere in Cristo la vita stessa della S. S. Trinità attraverso i Sacramenti. Li manda, inoltre, a testimoniare la verità di Cristo, organizzandoli nelle loro mutue funzioni, affinché portino frutti di una vita nuova. Ma vivere una vita nuova, senza un aiuto particolare del Signore, è impossibile, ne sono un chiaro esempio gli Apostoli, i quali, pur essendo stati alla scuola di Gesù, pur avendolo ascoltato ed avendo visto i suoi miracoli, nel momento della passione lo hanno abbandonato e si sono rinchiusi nel Cenacolo per paura. Gesù, però, li aveva preavvertiti, dicendo loro: “E’ necessario che io me ne vada, perché vi manderò lo Spirito Santo che vi insegnerà tutto quello che io vi ho detto, voi non allontanatevi da Gerusalemme”. Con lo Spirito Santo che hanno ricevuto nel giorno di Pentecoste, gli Apostoli sono diventati talmente istruiti e coraggiosi da essere pronti ad affrontare anche la morte pur di non venir meno alla missione ricevuta da Gesù. Facciamo ora una breve riflessione: per riparare il peccato, offesa di una gravità infinita perché fatta a Dio, è stato necessario il sacrificio di un uomo-Dio (Gesù), così, se vogliamo salvarci, è necessario lasciarci guidare dallo Spirito Santo, non sono sufficienti le nostre sole forze. Gesù lo ha affermato quando gli Apostoli gli hanno chiesto:”Chi potrà salvarsi?”, ha risposto: “Questo è impossibile agli uomini, non a Dio!”. Quindi la salvezza è un dono di Dio, però Lui vuole la nostra collaborazione, anche per darci la soddisfazione di poter dire:”Se andrò in Paradiso, sarà anche perché ho voluto collaborare con
il Signore”, per una persona intelligente, questa è una bella soddisfazione, mentre si proverà un grandissimo rimorso se si andrà all’inferno perché non “ho voluto collaborare con il Signore!”. S. Agostino lo dice:”Colui (Dio) che ha suggerito ai tuoi genitori di farti nascere, non ti porterà in Paradiso se tu non vuoi!”. Già nell’Antico Testamento, quando gli Ebrei offrivano preghiere e sacrifici a Dio, ma non si preoccupavano di migliorare la propria condotta di vita, Dio si è più volte lamentato anche con parole molto dure. Ci basti quello che troviamo nel profeta Isaia: “Ascoltate la parola del Signore, dice il profeta, prestate orecchio all’insegnamento del nostro Dio. Perché mi offrite sacrifici senza numero?... Il sangue di tori e di agnelli e di capri io non lo gradisco... smettete di presentare offerte inutili. L’incenso per me è un abominio... non posso sopportare delitto e solennità! Io detesto le vostre feste, per me sono un peso, sono stanco di sopportarle! Quando stendete le mani (per pregare), io distolgo gli occhi da voi. Anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolterei, le vostre mani grondano sangue! Lavatevi! Purificatevi! Allontanate da me il male delle vostre azioni! Cessate di fare il male, imparate a fare il bene, cercate la giustizia.” (Isaia 1,10-17). Papa Francesco ha ricordato giorni fa che:”Chi parla male del fratello, uccide il fratello!”. Penso che tutti conosciamo il detto: ”Ne uccide più la lingua che la spada!” Purtroppo anche le nostre feste patronali (le Sagre) invece di essere l’occasione per sincera-
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mente “convertirci” al Signore, possono correre di un lavoro pastorale rivolto esclusivamente ai il rischio di ridursi ad una semplice occasione di fanciulli al fine della sacramentalizzazione, sen“svago”. Basta guardare lo standard delle pro- za la preoccupazione di compiere una vera inigrammazioni: mostre, musica, balli e… buona ziazione cristiana, cioè quel processo formativo cucina; la parte religiosa ridotta veramente ai che permette l’assimilazione di conoscenze e di minimi termini e, magari, il Patrono è un mar- valori nonché l’acquisizione di atteggiamenti e tire che ha sacrificato la sua vita per Gesù e noi di comportamenti necessari a compiere un vero chiediamo il suo aiuto, divertendoci! Che sfron- cammino di fede e a fare la scelta personale di tatezza! Cristo nella Chiesa. Inoltre questo vuoto è anche Non meravigliamoci più di tanto, ma rendiamoci la manifestazione di una mentalità materialisticonto dell’urgenza educativa nel campo religio- ca che relega la religione all’età della fantasia, so: abbiamo bisogno di “convertirci allo Spirito considerata oramai superata dall’età della ragioSanto” per capire come dobbiamo comportarci ne. (M. Chiarapini, E loro se ne vanno - l’incoper essere veramente graditi al Signore. Noi ci gnita del post-cresima. Ed. Paoline). troviamo nella situazione in cui si trovavano gli Concludiamo questa riflessione introduttiva Apostoli, che avevano ascoltato l’insegnamento sullo Spirito Santo, ricordando quello che papa di Gesù (le sue parabole, le sue raccomandazio- Francesco afferma al n. 280 della “Evangelii ni, le sue invettive..), ed avevano visto i suoi mi- gaudium”: “Non c’è maggior libertà che quella racoli, ma non avevano capito l’importanza vedi lasciarci portare dallo Spirito, rinunciando a ramente vitale della chiamata di Gesù a seguirlo calcolare e a controllare tutto, e permettere che se volevano essere salvati. Hanno avuto bisogno Egli ci illumini, ci guidi, ci orienti, ci spinga dello Spirito Santo per capire che se non avesdove Lui desidera, perché Egli sa bene ciò di cui sero corrisposto, quella chiamata, anziché essere c’è bisogno in ogni epoca ed in ogni momento”. una chiamata alla salvezza, sarebbe diventata In quest’anno, penso, sarebbe molto utile reciuna chiamata alla perdizione. tare, nelle preghiere, l’invocazione allo Spirito Quindi sono usciti dal Cenacolo e neppure la minaccia della morte li ha fermati, perché erano Santo: Vieni, Spirito Santo, insegnaci a sperare, convinti che se anche perdevano questa vita ter- insegnaci ad amare, insegnaci a lodare Iddio. Insegnaci a pregare, insegnaci la via, insegnaci rena, sicuramente li aspettava una vita tu l’unità! eternamente beata. Anche noi abbiamo conosciuto Gesù, Vieni, S le sue parabole, il suo insegnamento, anto Sp irit m anda a i suoi miracoli, anche noi, come gli noi dal o, Senza la u cielo n raggio d Apostoli, abbiamo ricevuto lo Spiritua forz ella tua a, n V ulla è n ie lu ni, padr c e to Santo nei Sacramenti (soprattut. e ll'uomo e dei po n , v u v ie ll e a senza ni, dato ri, to nella Cresima), ma, a differenza re dei d colpa. L a v a v o c ie n iò ch i, ni, luce degli Apostoli, non lo lasciamo bagna c e è sordido, Consola dei cuori. iò agire. Ci è stato dato come guida, t sana ciò che è arido, ospite d ore perfetto, che san ma noi, troppo superbi, pensiamo olce dell guin Piega ciò 'anim dolcissim di non averne bisogno. Immache è rig a. o solliev a, s c id alda ciò Nella fa o ginarsi, noi dell’era supertecche è ge o, tica, rip . d li r d izza ciò os nella ca nologica, non dobbiamo essere ch'è svia o, lura, rip o, D t o. a o n r n o e a , l pianto, ai capaci di camminare con le conforto che solo tuoi fedeli O . in luce bea nostre gambe? Siamo capaci te i tuoi sa confidano invadi n tissima, di decidere da soli quello che n ti don e ll'intim Dona v il cuore o irtù e p i. dobbiamo fare e quello che dei tuoi remio, dona m fedeli. ort non dobbiamo fare. dona gio e santa, Purtroppo questo è il risultato ia etern a.
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PERCHE’ NON SI FA VOLONTARIATO? E’ la domanda che spesso sorge nel nostro cuore quando vediamo uomini e donne che da poco hanno lasciato il lavoro. Entrati in una nuova situazione, si trovano con una certa abbondanza di tempo libero. E’ una grazia che fa rifiorire la vita se si è capaci di sfruttarla nel modo giusto. Avendo infatti finalmente un po’ di tempo per se stessi, ma anche da dedicare agli altri, si vede tutto in modo diverso e la propria vita si rinnova.
UNA GRAZIA Siamo più che mai consapevoli che il Signore parla al cuore dei giovani pensionati e li invita a fare qualcosa per gli altri. E questo perché? Per due motivi: uno per la stessa vita del pensionato e l’altro per il bene dei fratelli. Siamo infatti convinti che andando in pensione si corre il pericolo della sedentarietà e della chiusura in se stessi. Il mondo, con tutta la sua varietà e vivacità, sembra chiudersi o limitarsi ai propri interessi. In una parola: ci si chiude nel proprio guscio. E con questo stile di vita, perdendo interessi e vivacità, si diventa vecchi maggiormente in fretta. In secondo luogo facendo volontariato, non solo non corriamo il rischio di anticipare la vecchiaia, ma possiamo fare del bene a chi ne ha bisogno. Spendersi per gli altri potrà essere faticoso, ma porta sempre uno slancio di vita, allarga gli interessi. Soprattutto tiene svegli e allarga sempre di più il cuore. Dobbiamo dire anche che la nostra stessa società ha bisogno di volontari. Infatti, essere di aiuto a qualcuno con dei gesti gratuiti di bontà infonde speranza a questo nostro mondo che ha perso la capacità di sorridere e di guardare avanti con animo sereno.
MA C’E’ PROPRIO BISOGNO? Si dice spesso che il nostro paese va avanti più con il volontariato che con le forze lavorative retribuite. Non sappiamo se questa espressione corrisponda alla verità. Una cosa però è certa: là dove c’è il volontariato qualcosa di bello si muove, le iniziative hanno vitalità e originalità. Il lavoro retribuito ci vuole. Beato chi ai nostri giorni lo possiede. Ma accanto a questo ci vuole anche il volontariato. Certe attività, sia a livello sociale che ecclesiale, non si potrebbero fare se non ci fossero generosi volontari. Se poi ci riferiamo soprattutto alla parrocchia, siamo più che mai convinti che questa realtà sta in piedi, oltre per la potenza di Dio, anche in modo particolare per l’opera dei volontari. Diciamo questo perché lo vediamo nella nostra comunità parrocchiale.
DOVE ABBIAMO BISOGNO Poiché ovunque si può fare del volontariato, a noi qui preme sottolineare le necessità della nostra parrocchia. In questa nostra comunità sono tanti gli ambiti dove necessitano i volontari. Se ora li elenchiamo è nella speranza che qualcosa risuoni nel cuore di chi legge questa pagina. Mettiamo per primo la Caritas, in quanto la sua opera ci sta maggiormente a cuore ed è l’espressione concreta e visibile del nostro servizio a tutti gli abitanti del nostro quartiere. Quindi per la Caritas ci occorrono volontari per l’ambulatorio infermieristico. Si tratta di un’ora
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alla settimana per misurare la pressione, per l’esame della glicemia, per qualche iniezione o per dei consigli. Abbiamo bisogno di insegnanti per il doposcuola. Si tratta di mettere a disposizione un’ora e mezza alla settimana, in giorno da concordare, per aiutare dei ragazzi a fare i compiti. Altri per la distribuzione dei vestiti e per la confezione dei pacchi di generi alimentari. E poi anche per visita agli anziani ammalati, ma anche per seguire casi di particolare difficoltà. Per le nostre chiese. Abbiamo bisogno per la pulizia. E questo sia per S. Fereolo che per il S. Cuore. Una chiesa pulita e ben ordinata non solo fa onore al Signore, ma diventa maggiormente accogliente. Qui occorre un’ora o qualcosa di più una volta alla settimana. Per il nostro oratorio. Anche qui servono forze per la pulizia interna ed esterna e per rimettere ordine gli ambienti in certe circostanze. Per la nostra attività sportiva. Abbiamo bisogno di aiuto allenatori, di chi segna i punti, per la parte burocratica annessa allo sport, ma anche per la manutenzione delle nostre strutture e ambienti sportivi.
NOI SPERIAMO E ATTENDIAMO Consapevoli del grande valore del volontariato, sia per l’individuo che lo vive sia per l’opera che compie, noi non ci stanchiamo mai di proporlo per quanto riguarda la nostra comunità parrocchiale. Lo proponiamo e nutriamo speranza che qualcosa si muova in un senso o nell’altro. Nel tempo dell’attesa non ci stanchiamo mai di pregare, consapevoli che il Signore guida la nostra vita e sempre ci aiuta ad aprire gli occhi per vedere il bene da fare e nello stesso tempo ci infonde la forza per fare delle generose scelte. Consapevoli che lui non si stanca in questo, noi speriamo e attendiamo. Se qualcuno vuol darci una mano, può rivolgersi direttamente al parroco per un appuntamento (telefono 0371/30658) o alla Caritas parrocchiale (telefono 0371/430885).
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Chi non ha fiducia nella provvidenza non sperimenta mai la sua forza. E’ vero che non fa miracoli particolari. E’ però un miracolo unico. Non risolve i problemi della vita, rimangono, ma si vivono in modo diverso. Non riempie il portafoglio, perché lei non ha soldi, ma arriva sempre al momento opportuno. Con che cosa? Non si sa, lo sa solo lei. E questo è ciò che importa. Bisogna non solo volerla, ma anche pregarla e soprattutto vivere il suo mistero. Come non so. Una cosa sola so che bisogna buttarsi totalmente nelle sue braccia come diceva S. Francesco, che la vedeva e la considerava come “madonna povertà”. Siamo più che mai convinti che in questo tempo di ristrettezze o di crisi economica come si dice da parte di molti, noi siamo chiamati a scoprire questo dono del Signore. Lo spirito di provvidenza è infatti un dono del Padre celeste. Basta leggere il vangelo di Mat-
LA VOSTRA GENEROSITA’ teo, quando Gesù parla degli uccelli del cielo che vivono senza preoccupazione, dei gigli dei campi che crescono splendidamente più della bellezza del re Salomone. Se vivessimo con questo spirito, quanta serenità avremmo, anche senza tutte quelle superficialità che la pubblicità ci invoglia a comperare anche se non sono poi così necessarie per la vita di tutti i giorni. Noi da parte nostra, sia a livello personale che comunitario, cerchiamo almeno nel limite del nostro possibile di vivere questo spirito di povertà. Dobbiamo allora dire che qualcosa si vede: la serenità ci accompagna, lo sguardo si innalza e guarda tranquillamente in faccia ai nostri debitori. Ecco allora ciò che la provvidenza ci ha fatto toccare con mano in questo mese: (importi in euro): 25; 15; 20 dalla comunione anziani; 50 per un documento; 20; 50 per Maria Bambina 10; 20; 20; 40; 50 per l’oratorio; 20; 20 per Maria Bambina; 55 dalla comunione anziani; 45 per l’oratorio; 100 per l’oratorio; 20.
PER I DEFUNTI Il condominio Fanfulla di via S. Angelo 21 ha offerto 100 euro per il defunto Miragoli Paolo. La Messa sarà celebrata il 30 settembre alle ore 18 a S. Fereolo. Con le offerte ricevute (350 + 300 + 100) da diverse persone, il defunto Paolo Miragoli è stato iscritto alle Messe perpetue. Inoltre saranno celebrate Messe il 19 ottobre alle ore 8 a S. Fereolo, il 28 novembre alle ore 17 al S. Cuore e il 21 dicembre alle ore 8 a S. Fereolo. Buona parte delle offerte è andata anche per l’iniziativa “famiglia x famiglia” a favore dei poveri, consapevoli che la carità copre una
moltitudine di peccati. Esposto Antonio e Giorgio hanno offerto 90 euro per la defunta Vacchini Margherita. La defunta è stata iscritta alle Messe perpetue. Il condominio di via Salvo D’Acquisto ha offerto 150 euro per la defunta Vacchini Margherita. La Messa sarà celebrata il 3 ottobre alle ore 17 al S. Cuore. Le amiche di sempre di Vacchini Margherita hanno offerto 110 euro. La Messa per la defunta sarà celebrata il 22 ottobre alle ore 18 in S. Fereolo. Riceviamo 70 euro in memoria della defunta Vacchini Margherita. La Messa sarà celebrata il 27 novembre alle ore 17 al S. Cuore.
PER LA CHIESA DEL S. CUORE 100; 80; 50; 50; 100; 50; 70; dalla domenica di fine agosto abbiamo raccolto 1235.
GRAZIE DI CUORE La parola grazie è sempre sulle nostre labbra, ma in modo particolare nel nostro cuore. Esce dal profondo non solo del cuore del parroco che vede fare tanto bene, ma anche dal cuore della parrocchia. Se riusciamo ad andare avanti con tanti problemi, è segno proprio che il Signore ci sta aiutando. Ne siamo profondamente convinti. Chi pone in lui tutte le sue speranze sa molto bene che il Padre celeste non si lascia vincere in generosità. Vedendo poi che tutto facciamo per il bene dei fratelli più poveri e per la sua Chiesa, non esita a darci quanto abbiamo bisogno. Anche a lui vada allora il nostro grazie, come pure a tutti gli offerenti ai quali assicuriamo la nostra quotidiana preghiera.
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AL VIA GLI INCONTRI DEI CENTRI D’ASCOLTO Come inizia l’anno pastorale, così riprendono anche i nostri gruppi di ascolto della Parola di Dio. L’ascolto della Parola di Dio è per noi una necessità, un dovere. Se amiamo Dio e se vogliamo essere veramente suoi figli, dobbiamo metterci in docile ascolto della sua Parola. Come un vero padre e una vera madre desiderano parlare ai propri figli, così Dio Padre vuole parlare al nostro cuore.
NON POSSIAMO IGNORARLO
Se abbiamo fede e desideriamo viverla nei dovuti modi, l’ascolto del Signore diventa un bisogno del cuore. Non diciamo che il nostro Dio non parla, è che noi siamo sordi alla sua voce. Se uno è sordo, non riuscirà mai ad ascoltare un altro che parla. Il problema allora non sta in Dio, ma in ciascuno di noi. E’ che purtroppo oggi siamo molto ostacolati nell’ascolto, sia di Dio che della nostra stessa coscienza, ma anche di chi ci sta accanto. E questo avviene perché in noi regna una grande dose di superbia e di autoesaltazione. La troppa sicurezza e compiacenza di sè stessi chiudono ad ogni ascolto. C’è poi quel gran baccano in cui siamo immersi giorno e notte. Se non viene dall’esterno di noi stessi, siamo noi che lo creiamo con i mezzi della nostra sofisticata società. Senza il silenzio noi non potremo mai ascoltare il Signore. E poi ci vuole un po’ di buona volontà. Quando si vuole ascoltare, ci si pone in ascolto.
SIAMO ALLORA INVITATI
Se per un cristiano è un dovere l’ascolto della Parola di Dio, noi sappiamo che questo ascolto lo possiamo fare da soli, ma anche comunitariamente. Il centri di ascolto sono un’occasione offerta dal Signore per questo docile ascolto. Impegniamoci allora con buona volontà. Non temiamo di andare nella famiglia ospitante. Se si è resa disponibile ad ospitare questa esperienza è segno che desidera che si vada da lei. Non cre-
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iamoci problemi inutili. Non diciamo nemmeno che non capiamo niente oppure non ne abbiamo bisogno. Il Signore parla in modo semplice e si fa capire sempre da chi si pone in ascolto, e poi ne abbiamo tanto bisogno. Se non ne sentiamo il bisogno è perché siamo chiusi nel nostro perbenismo. Diciamo anche che è possibile far nascere un Centro di Ascolto nella propria casa chiamando i vicini di casa, ma anche i propri parenti ed amici. Se si vuole si può farlo nascere e soprattutto viverlo.
E’ UNA TESTIMONIANZA Il partecipare a questa esperienza come adulti o come genitori, vuole dire non solo crescere nell’amore al Signore, ma anche dare una bella testimonianza ai propri figli, ai vicini di casa, al quartiere stesso. Se vogliamo che il bene cresca, che si rinnovi questa nostra umanità, non c’è altra via se non quella di ascoltare e seguire la voce del Signore. Alle tante parole inutili, sostituiamo gesti concreti e nuovi stili di vita cristiana. Dove ci sono un uomo e una donna che vivono in armonia con il Signore e si mettono insieme ad altri fratelli e sorelle, è posto un seme di vita nuova che a suo tempo il Signore farà fiorire perla gioia di tutti.
L’esperienza del cammino di Santiago
CI HA LASCIATO UN SEGNO Riportiamo volentieri di seguito alcuni pensieri di una nostra coppia che durante l’estate ha fatto un’esperienza significativa. Questo ci fa dire ancora una volta che il bene c’è e non si vede. Di questo rendiamo grazie al Signore. Finalmente l’abbiamo fatto e ce l’abbiamo fatta. Da Sarria a Santiago de Compostela, 120 km del “Cammino”. Tante le motivazione che spingono a fare un pellegrinaggio: di fede e non, il desiderio di stare un po’ con se stessi, di meditare, di pregare, di chiedere e di ringraziare. Una cosa è certa, se si fa il cammino per trovare delle risposte, si può tornare senza averne trovate o averne trovate che potrebbero non piacere, ma sicuramente si torna con una diversa prospettiva delle cose. E’ una bella esperienza, è un percorso che può essere più o meno faticoso ma ad ogni tappa c’è la gioia di averla raggiunta e l’arrivo a Santiago è una soddisfazione immensa. L’allegria è sul viso di tutti i pellegrini che vi
giungono. Incitamenti, applausi, grida, insomma una festa condivisa, un sentimento di gioia che accomuna tutti. E’ non è solo fatica e meditazione; è bello conoscere persone nuove, incontrare pellegrini di tutte le età, di diverse nazionalità, assaggiare i piatti della cucina galiziana, ammirare i paesaggi che si susseguono lungo il sentiero. Lungo il percorso abbiamo raccolto i timbri che hanno attestato il nostro passaggio e che ci hanno permesso di ottenere il “diploma del pellegrino”. Ringraziamo don Peppino che ci ha consentito di raccontare le impressioni di questa esperienza che consigliamo vivamente a tutti di fare.
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VITA PARROCCHIALE CATECHESI
• Ragazzi elementari e medie: sabato e domenica 4/5; 18/19; 25/26 • Adolescenti e giovani: vedere calendario in oratorio.
CELEBRAZIONI E INCONTRI
• Pellegrinaggio a Caravaggio: giovedì 16 ottobre, vedere a pag. 18. • Sagra parrocchiale: vedi programma pag. 3. • Madonna del Rosario: martedì 7 ottobre vedere a pag. 17. • Apertura dell’anno sociale per pensionati: vedere a pag.18.
alle 17 e mercoledì 29 ottobre alla sera alle ore 21. Nel nuovo anno inizieranno mercoledì 7 gennaio. I fidanzati interessati sono pregati di passare dalla casa parrocchiale per il foglio di presentazione al corso.
ISCRIZIONE ALLA CATECHESI
ADORAZIONI • Ogni martedì sera dalle ore 21 alle 22 a S. Fereolo • Ogni venerdì: - dalle 16,30 alle 18 a S. Fereolo - dalle 16 alle 17 al S. Cuore
INCONTRI
• Animatori dei centri di ascolto: lunedì 27 ottobre ore 21.
BATTESIMI La celebrazione comunitaria dei battesimi si tiene sabato 1 novembre festa di tutti i santi alle ore 15,30. Nei prossimi mesi: domenica 7 dicembre alle ore 15,30. In gennaio sono sospese le celebrazioni; le stesse riprenderanno l’8 febbraio. I genitori sono pregati di passare dalla casa parrocchiale per segnalare il loro bambino e per ritirare i moduli di iscrizione.
FIDANZATI I prossimi corsi per la preparazione alla celebrazione del matrimonio cristiano inizieranno sabato 18 ottobre nel pomeriggio dalle ore 15
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Poiché ogni anno c’è sempre chi arriva in ritardo per quanto riguarda l’iscrizione alla catechesi parrocchiale, invitiamo i genitori che non l’avessero ancora fatta a provvedere per tempo. Se non si incomincia puntualmente tutti insieme, si corre il rischio di non svolgere il programma nei dovuti modi, di avere dei ragazzi che restano indietro nell’apprendimento e di non avere la certezza che le classi siano ben definite.
Domenica 5 ottobre ore 10
FESTA DEGLI ANNIVERSARI DI MATRIMONIO Come sempre attendiamo le coppie che desiderano ricordare almeno ogni cinque anni il giorno del proprio matrimonio vissuto davanti all’altare del Signore. Una celebrazione semplice, ma molto significativa sia per loro che per i loro
figli. Questa celebrazione vuole essere infatti in primo luogo un’occasione per ringraziare il Signore per essere stati sostenuti dalla sua mano provvidente, in secondo luogo un’occasione per dirsi grazie anche reciprocamente per aver vissuto nella reciproca accoglienza, nonostante gli inevitabili contrasti, e infine, anche per dare un esempio edificante ai propri figli e a tutta la comunità dicendo non a parole, ma con i fatti concreti della vita vissuta, che è possibile vivere la fedeltà del matrimonio cristiano anche ai nostri giorni.
chia ci sarà la recita del rosario meditato. Alle ore 18 S. Messa solenne in suo onore per tutte le famiglie.
Domenica 12 ottobre
LA NOSTRA SAGRA
Martedì 7 ottobre
FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO Consapevoli che è un grande dono avere Maria come Madre e sapendo che lei con la sua preghiera del rosario è presente nelle nostre famiglie là dove lo si recita ancora, e sono diverse, noi desideriamo farle una grande festa. Ecco il programma di martedì 7 ottobre festa liturgica della Madonna del rosario: alle ore 17 in parroc-
E’ un’occasione di incontro non solo tra noi e i parenti, ma anche con il Signore. L’incontro con il Signore ci sarà soprattutto con la Messa solenne delle ore 10 di domenica 12 ottobre in S. Fereolo e poi per i nostri morti lunedì alle ore 10 in S. Fereolo e alle ore 17 al S. Cuore e alla sera alle ore 21 in S. Fereolo. Ci sarà poi l’incontro tra parenti e questo si
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VITA PARROCCHIALE ma, speriamo lo sia anche in questo anno. Si partirà davanti alla chiesa del S. Cuore alle ore 14, e poi davanti alla Chiesa di S. Fereolo alle ore 14,15. Una volta arrivati verso le ore 15 inizieremo la nostra preparazione con la Via Crucis e poi celebreremo l’Eucarestia e prima di ripartire la recita del rosario. La quota di partecipazione è fissata a 10 euro. Ci si iscrive in casa parrocchiale o presso la Caritas versando la quota.
RIPRENDE IL GRUPPO PENSIONATI
realizzerà soprattutto nelle nostre case. E poi l’incontro con gli amici e con tutto il quartiere, questo avverrà per le strade, in oratorio, presso il parco divertimenti. Poiché le nostre mamme, con alcuni papà, hanno preparato delle favolose torte, e i nostri giovani e adulti hanno allestito un grande mercato dell’usato e tanti giochi per bambini, invitiamo a passare presso l’oratorio per l’acquisto delle buone torte, per passare poi al mercato dell’usato e infine per far gioire i bambini con i giochi preparati appositamente nel cortile. Il ricavato di tutto andrà per le nostre spese che sono sempre numerose
Giovedì 16 ottobre
PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE A CARAVAGGIO Si terrà giovedì dopo la sagra e precisamente il giorno 16. Tutti possono partecipare. E’ ormai una tradizione anche questo pellegrinaggio. Andiamo dalla Vergine per affidarle il nuovo anno pastorale. La partecipazione è sempre stata otti-
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Come tradizione, subito dopo la Sagra, ci sarà il nostro pellegrinaggio a Caravaggio. Con questo importante (e amato) momento di preghiera, riprenderemo le attività del gruppo “Adulti e Anziani”. L’appuntamento è ogni settimana, al giovedì, dalle 15 alle 16. Come gli anni scorsi, ci saranno momenti di catechesi, parleremo di storia dell’arte e di problemi di vita quotidiana, ma ci saranno anche feste, spettacoli e qualche uscita, alla scoperta delle cose più belle della nostra città. Come gli altri anni gli incontri si terranno sempre al giovedì alle ore 15 in oratorio. Tutti vi possono partecipare. E’ un bellissimo momento di incontro, di crescita umana e di formazione cristiana. Ecco il programma di ottobre: • Giovedì 16 ottobre - Pellegrinaggio parrocchiale a Caravaggio • Giovedì 23 ottobre ore 15 in S. Fereolo - S. Messa per l’apertura dell’anno associativo e presentazione del programma. • Giovedì 30 ottobre - catechesi
CELEBRAZIONI PER I SANTI E I DEFUNTI Come già abbiamo fatto in tutti questi anni, desideriamo prepararci alla festa dei Santi e alla Commemorazione dei fedeli defunti con delle celebrazioni particolari al cimitero maggiore e nelle zone del quartiere. Quest’anno la celebrazione al cimitero maggiore è sospesa perché nel
pomeriggio dovremo essere in duomo per l’accoglienza del nuovo Vescovo. Cercheremo poi di trovare i posti un po’ riparati per favorire la partecipazione. Invitiamo allora a non aver paura ad uscire per la preghiera per i Defunti. I giorni fissati sono martedì 28, mercoledì 29 ottobre, mentre giovedì 30 ottobre dalle ore 20,30 alle ore 22, i sacerdoti saranno disponibili in
chiesa a S. Fereolo per le confessioni. Per quanto riguarda i luoghi, saranno indicati nei manifesti esposti nei giorni precedenti.
GRANDE SUCCESSO PER LA 21a STRAORATORIO In una bellissima giornata di fine estate, quasi
Grazie, Suor Carolina! Una delle nostre suore delle Figlie dell’Oratorio ci ha lasciato in questi giorni per il paradiso. E’ suor Carolina Gualtieri. Da numerosi anni veniva ogni sabato e ogni domenica per la catechesi ai nostri ragazzi. Era presente in parrocchia anche in altre circostanze quando la comunità viveva momenti particolari. Ha incominciato ad essere assente dalla scorsa primavera, quando la sua salute incominciava ad indebolirsi. Possiamo dire che nella sua vita, dopo la sua comunità religiosa, c’era la nostra parrocchia. Era bello e significativo vederla arrivare un po’ trafelata, con il suo volto sempre sorridente, ma anche con il desiderio di parlare e di instaurare un dialogo con chi incontrava. Si vedeva sul suo volto la gioia di essere suora. Parlava ai bambini
con quell’entusiasmo che non desidera altro se non di convincere che è bello essere e vivere da cristiani. E i bambini l’ascoltavano volentieri. Aveva anche un buon rapporto con i genitori dei ragazzi della catechesi. Lo si è visto anche dalla loro numerosa presenza ai suoi funerali Ora è arrivata a casa, in paradiso. Le diciamo grazie sia a livello personale che come comunità parrocchiale per quanto ha fatto e per la bella testimonianza che ci ha lasciato. Siamo più che mai convinti che da lassù continuerà ad esserci ancora accanto nelle nostre fatiche per l’educazione dei nostri ragazzi. In segno di riconoscenza, per il bene che ha fatto alla nostra comunità parrocchiale, è stata iscritta al suffragio delle Messe perpetue.
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trecento partecipanti hanno animato la tradizionale corsa per le vie del quartiere. Aspettiamo tutti all’edizione 2015! Trovi tutte le foto della giornata sul sito della parrocchia: www.sanfereolo.it.
E’ il GiocaVolley! Unisciti a noi, alla nostra voglia di divertimento, di stare insieme e di fare squadra! Le iscrizioni sono aperte a tutti/e i/le bambini/e delle annate 2005/2006/2007/2008. • Allenatrici: Alessia Sofia Aledi (347 8379464) e Maria Chiara Cortesi (squadra Open del GSO S. Fereolo). • Dirigente: Ermano Galloni (333 7795057).
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LE S. MESSE DEL MESE A SAN FEREOLO
lunedì 13 RICORDIAMO I DEFUNTI ore 8,30 Messa per i defunti mercoledì 1 ore 10,00 Ufficio solenne per tutti i defunti ore 8,30 Paola - Gianni ore 18,00 sospesa ore 18,00 Stani Saverio ore 21,00 Ufficio per tutti i defunti della giovedì 2 parrocchia ore 8,30 martedì 14 ore 18,00 Ufficio per tutti i defunti ore 8,30 della parrocchia ore 18,00 Balconi Sergio venerdì 3 mercoledì 15 ore 8,30 Pillon Antgonio ore 8,30 ore 18,00 Messa Albina ore 18,00 Tirelli Ermes sabato 4 giovedì 16 ore 8,30 Bertoletti Giovanna - Guerrini ore 8,30 Ferraiuolo Giuseppe Rocco Luigi ore 18,00 sospesa ore 18,00 Faloppa Serafina venerdì 17 domenica 5 ore 8,30 ore 8,00 Chiarenza Gianluca – Rampelli ore 18,00 Stani Saverio Salvatore sabato 18 ore 10,00 Anniversari di Matrimonio ore 8,30 Buschi Pietro ore 11,30 ore 18,00 Volpi Patrizia ore 18,00 Fam. Magnani domenica 19 lunedì 6 ore 8,00 Miragoli Paolo ore 8,30 Per gli iscritti alle Messe perpetue ore 10,00 Monti Giberto - Teresa ore 18,00 Ardemani Bruno ore 11,30 Chiesa Lucia martedì 7 ore 18,00 Fam. Merli ore 8,30 Clerici Erminia e Carlo lunedì 20 ore 17,15 Recita solenne del Rosario Soresini Luigi - Maria Ore 18,00 Messa alla Vergine del Rosario per ore 8,30 ore 18,00 Castiglioni Piero – Elvira le famiglie Antonio mercoledì 8 martedì 21 ore 8,30 Conca Anna e Dorino ore 8,30 Misani Giancarlo ore 18,00 Castelli Lucia ore 18,00 Barberi Maria giovedì 9 mercoledì 22 ore 8,30 Fam Garini - Pernarella ore 8,30 ore 18,00 Fam. Porchera – Ferrari - Baroni ore 18,00 Vacchini Margherita venerdì 10 giovedì 23 ore 8,30 Mondin Luigi - Romilde ore 8,30 Chiodaroli Mercede ore 18,00 Luisa – Giacomo – Fam. Lupi ore 18,00 Cortese Giuseppe sabato 11 venerdì 24 ore 8,30 Sibono Rosa - Adolfo ore 8,30 Polenghi Tarcisio ore 18,00 Si celebra per la ore 18,00 Bignami Giuseppe - Bice comunità parrocchiale sabato 25 domenica 12 SAGRA PARROCCHIALE ore 8,30 Fantini Luisa ore 8,00 oggi si celebra ore 18,00 Raimondi Margherita - Franco ore 10,00 per la nostra domenica 26 ore 11,30 comunità ore 18,00 parrocchiale ore 8,00 Tirloni Luigi - Luigia
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LE S. MESSE DEL MESE ore 10,00 Fam. Marini - Lana ore 11,30 Grossi Giorgio ore 18,00 sospesa per l’accoglienza del nuovo Vescovo in cattedrale lunedì 27 ore 8,30 ore 18,00 Mario – Maria – Enrico – Luisa - Giuseppe martedì 28 ore 8,30 ore 18,00 Farina Arnaldo mercoledì 29 ore 8,30 ore 18,00 Forcati Massimiliano giovedì 30 ore 8,30 ore 18,00 Baroni Giuseppe - Bruna venerdì 31 ore 8,30 ore 18,00 Pasquale
A ROBADELLO mercoledì 1 ore 17,00 giovedì 2 ore 17,00 venerdì 3 ore 17,00 sabato 4 ore 17,00 domenica 5 ore 9,00 ore 10,30 lunedì 6 ore 17,00 martedì 7 ore 17,00 mercoledì 8 ore 17,00 giovedì 9 ore 17,00 venerdì 10 ore 17,00
Oreste - Bruno Angelo – Giovanni – Eugenio - Fam. Palladini Vacchini Margherita Maddalena - Piero Fam. Aiolfi - Mazzocchi Per i ragazzi Grecchi Rosa Molinari Luigi Angelini Cesare – Virginio - Gloria Bricchi Giovanni Marchesini Domenico
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sabato 11 ore 17,00 si celebra per la comunità parrocchiale domenica 12 SAGRA PARROCCHIALE ore 9,00 oggi si celebra ore 10,30 per la comunità parrocchiale lunedì 13 RICORDIAMO I DEFUNTI ore 17,00 Ufficio per tutti i defunti martedì 14 ore 17,00 Audelli Teresa mercoledì 15 ore 17,00 giovedì 16 ore 17,00 Juri Giglio venerdì 17 ore 17,00 Fam. Cremascoli sabato 18 ore 17,00 De Franceschi Costanza domenica 19 ore 9,00 Maria – Pasqualina - Franca ore 10,30 Per i ragazzi lunedì 20 ore 17,00 Del Grosso Pierina Palazzo martedì 21 ore 17,00 Callegari Piero mercoledì 22 ore 17,00 Giovanni – Angela - Emma giovedì 23 ore 17,00 Mario - Ida venerdì 24 ore 17,00 Per tutti gli iscritti alle Messe perpetue sabato 25 ore 17,00 Galletti Alfonso domenica 26 ore 9,00 Fam. Lo Re ore 10,30 Per i ragazzi lunedì 27 ore 17,00 Fam. Lovagnini - Bravi martedì 28 ore 17,00 Fam. Zilli - Ghidoni mercoledì 29 ore 17,00 Colombo Claudio - Antonia giovedì 30 ore 17,00 Morandi Angela - Ottavio venerdì 31 ore 17,00 Suardi Giacomina
IL PERCORSO DELLA VITA
BATTESIMI •
GROSSI ANNA di Francesco e Daniela Baldini (foto)
MATRIMONI • Sicari Vincenzo con Gorni Serena
DEFUNTI Urso Carmela di anni 92
Vanelli Angela di anni 90
• • •
VACCHINI MARGHERITA di anni 74 DONATI SERGIO di anni 67 VENTURELLI LINO di anni 76
MESSE PERPETUE Sono stati iscritti: Vacchini Margherita, Maestroni Cesarina, Miragoli Paolo, Suor Carolina Gualtieri.
Gardi Giovanni di anni 78
Miragoli Paolo di anni 83
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Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo viale Pavia 41, Lodi ▪ tel. 0371-30658
per contattarci:
don Peppino: tel. 0371-30658 don Roberto: tel. 0371-36345 don Marco: tel. 0371-438540 Caritas parrocchiale: via della Marescalca 3 ▪ tel. 0371-430885 Gruppo Sportivo Oratorio: via Salvemini 5 ▪ tel. 0371-31964 Coordinatore Sportivo: Roberto Folletti ▪ 339-1452918 e-mail: dongraimondi@libero.it sito web: www. sanfereolo.it e-mail Caritas Parrocchiale: caritassanfereolo@gmail.com
i servizi della Caritas parrocchiale: Ambulatorio infermieristico
lunedì – mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 10
Doposcuola
martedì - giovedì dalle 17 alle 18,30 mercoledì - venerdì dalle 14,30 alle 16
Distribuzione vestiti
martedì – giovedì dalle ore 9 alle 11
Servizio anziani ammalati e infermi mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11,30
Aiuto generi alimentari una volta al mese
Centro d’ascolto
Mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11
Servizio pratiche A.C.L.I.
Secondo e quarto mercoledì del mese dalle 9,30 alle 11
Prenotazione esami e visite mediche
mercoledì dalle 9 alle 10 - venerdì dalle 9 alle 11