Camminiamo Insieme Natale 2015

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Buon Natale!

CAMMINIAMO INSIEME Bollettino della Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo - Lodi Dicembre - Natale 2015 - n. 404 pro manuscripto


Il tema dell’anno

MISERICORDIOSI COME IL PADRE di don Elia Croce - parroco

L’anno che iniziamo sarà totalmente dedicato al tema della misericordia: il papa ha indetto un Anno santo straordinario, un giubileo della misericordia. Nella bolla di indizione (la lettera con cui ha ufficialmente indetto l’Anno Santo), chiamata Misericordiae Vultus, egli scrive: “Ci sono momenti nei quali in modo ancora più forte siamo chiamati a tenere fisso lo sguardo sulla misericordia per diventare noi stessi segno efficace dell’agire del Padre. È per questo che ho indetto un Giubileo Straordinario della Misericordia come tempo favorevole per la Chiesa, perché renda più forte ed efficace la testimonianza dei credenti.” Chiamati dunque a diventare segno efficace dell’amore del Padre. Il motto che accompagnerà l’anno giubilare è proprio questo: “Misericordiosi come il Padre”; prende spunto dall’invito di Gesù, nel vangelo di Luca: “Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro”. Se Gesù rivolge questo invito ai suoi discepoli e quindi anche a noi significa che la misericordia è possibile, che si può essere misericordiosi, che possiamo partecipare alla misericordia con cui il Padre ama.

LA MISERICORDIA SI “FA” Ciò che emerge in tutta la Scrittura e che il Papa ci suggerisce nell’indizione dell’Anno Santo è che la misericordia non è un vago sentimento, non è un’astrazione della mente, ma si traduce in opere, in fatti concreti, in azioni. Con un’e-

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spressione che, forse, nella lingua italiana ci suona un po’ male possiamo dire che “la misericordia si fa”.


Di fatto, a partire dalla tradizione biblica e poi dalla tradizione della chiesa, il tema della misericordia si è tradotto nelle “opere di misericordia”, due elenchi di sette opere che non vogliono chiudere il campo alla creatività della carità, ma esprimere una ricchezza di gesti in cui la misericordia può essere espressa. Vogliamo ricordare e riportare queste due liste. OPERE DI MISERICORDIA CORPORALI Dar da mangiare agli affamati Dar da bere agli assetati Vestire gli ignudi Ospitare i pellegrini Visitare gli infermi Visitare i carcerati Seppellire i morti OPERE DI MISERICORDIA SPIRITUALI Consigliare i dubbiosi Insegnare agli ignoranti Ammonire i peccatori Consolare gli afflitti Perdonare le offese Sopportare pazientemente le persone moleste Pregare Dio per i vivi e per i morti.

PROPOSTE DI FORMAZIONE E DI SPIRITUALITA’ L’anno della misericordia ci vedrà obbligatoriamente impegnati a riflettere, pregare e maturare sulle opere di misericordia. I centri di ascolto del vangelo, la scuola di Bibbia, la preghiera silenziosa del martedì e l’adorazione del venerdì, gli incontri del gruppo famiglie, le catechesi al gruppo anziani – pensionati e anche le catechesi per gli adolescenti e giovani verteranno tutte sulle opere di misericordia. Nelle pagine seguenti potrete vedere i programmi nel dettaglio.

IL LOGO DELL’ANNO Abbiamo scelto un logo che accompagni il cammino pastorale di quest’anno e che possa ricordarci costantemente il tema di riferimento. E’ un particolare di un famoso dipinto di Rembrandt, “Il Padre misericordioso”, custodito all’Ermitage

Proposte per il cammino di fede Centri di Ascolto del Vangelo: Le opere di misericordia spirituali. Una volta al mese. Per indicazioni dettagliate contattare il parroco. Scuola di Bibbia: La misericordia nella Bibbia. - Martedì 24 novembre: L’arte della misericordia: vivere nell’amore - Martedì 1 dicembre: Il popolo di Israele: una storia all’insegna della misericordia - Mercoledì 20 gennaio: I salmi: la misericordia diventa preghiera - Martedì 26 gennaio: Gesù: l’uomo della misericordia - Martedì 16 febbraio: La Chiesa: una comunità di misericordiosi - Martedì 23 febbraio: La rivelazione finale: un giudizio di misericordia Gli incontri si tengono in Oratorio alle ore 21. Relatore: don Stefano Chiapasco. Preghiera silenziosa: Le opere di misericordia corporali. Ogni martedì alle 21, salvo indicazione contraria ed ogni venerdì alle 16.30. Esercizi Spirituali parrocchiali: Le Parabole della Misericordia. - Lunedì 7, martedì 8, mercoledì 9 marzo ore 15 Predicatore: mons. Domenico Morstabilini - Lunedì 7, martedì 8, mercoledì 9 marzo ore 21 Incontri Gruppo Famiglie: Le opere di misericordia corporali. Vedi a pag.19. Il Sacramento della Misericordia: disponibilità dei sacerdoti per le Confessioni. Il parroco don Elia è disponibile ogni martedì sera, durante la preghiera silenziosa; ogni venerdì dalle 16.30 alle 17.30, durante l’adorazione; ogni sabato pomeriggio dalle 15.30 alle 17. Don Marco è disponibile quasi tutte le mattine, prima e dopo la Messa delle ore 8.30 a San Fereolo e ogni pomeriggio prima della Messa delle 17, alla chiesa del Sacro Cuore.

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di san Pietroburgo. Il dettaglio riporta le mani del Padre, che sono il vero centro del dipinto: su di esse si concentra tutta la luce; in esse si incarna la misericordia. Non sono uguali, ma sono una maschile (robusta, forte, muscolosa, che protegge, difende) ed una femminile (tenera, delicata, che accarezza). Attraverso le mani Rembrandt vuole comunicare il volto paterno e materno di Dio. Dio Padre e Dio Madre. Le mani che toccano le spalle del figlio sono gli strumenti dell’occhio interiore del padre. «Il tatto sostituisce la vista». Attraverso queste mani il padre afferma di «vedere»: vede lo smarrimento di donne e uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi, sente compassione per la sofferenza di coloro che hanno scelto di andarsene da casa. Attraverso le mani, paterna e materna, la misericordia trova la sua concretizzazione, si trasforma in opere di misericordia. In questo anno vogliamo essere mani di misericordia, mani che vedono e incontrano, che accolgono, che si stringono, che riconciliano, che offrono e donano, che abbracciano, che accarezzano e consolano … mani di misericordia.

IL SACRAMENTO DELLA MISERICORDIA Un’ultima attenzione per questo anno giubilare sarà al sacramento della misericordia: la riconciliazione, o penitenza, o confessione. Sacramento significa segno concreto, tangibile, della salvezza con cui Dio ci viene incontro. Sarà un sacramento da riscoprire e a cui ritornare. Esso ci ricorda che siamo anzitutto noi bisognosi di misericordia e possiamo esercitarla solo e nella misura in cui l’abbiamo sperimentata. A questo proposito cercheremo di offrire sussidi che possano aiutarci ad approfondire e a celebrare in modo più consapevole e partecipe il sacramento e noi sacerdoti cercheremo di offrire una maggiore disponibilità, già a partire dal tempo di Avvento e in preparazione al Natale, come potete vedere nelle pagine seguenti.

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Nello spirito del Risorto Il nostro vescovo Maurizio ha presentato l’Itinerario Pastorale per il prossimo triennio ispirandosi all’icona della Pentecoste, incoraggiando la comunità ecclesiale alla apertura missionaria nella forza dello Spirito, con una particolare attenzione ai poveri e agli ultimi, con un solo desiderio e obiettivo: che tutti conoscano Cristo. La concomitanza dell’Anno Santo della Misericordia con il primo anno del percorso pastorale, ha portato il Vescovo ad indicare tre segni o suggerimenti che segnaliamo. “Misericordiosi come il Padre”: una Chiesa che si rinnova nel dono dello Spirito per accogliere e annunciare la divina Misericordia. Per vivere il Giubileo con tutta la chiesa l’anno pastorale terminerà con la solennità di Cristo Re 2016. A partire dalla Bolla di Indizione “Misericordiae vultus” e dalle iniziative proposte per tutta la chiesa si snoderà il percorso diocesano, con contenuti e prospettive appropriati, volti alla valorizzazione dei sacramenti del Battesimo e della Riconciliazione. Tra i segni che potrebbero aiutarci ne propongo tre: 1. La chiesa aperta: “Le porte ferme hanno una portata simbolica scoraggiante …”; “La chiesa aperta è […] testimonianza di fede che ha coinvolto la storia e l’arte per parlarci dell’amore di Dio in Cristo Gesù e della sua decisione di dimorare nelle nostre case.” 2. Un tempo almeno settimanale di specifica disponibilità, da parte dei sacerdoti, all’ascolto delle confessioni, certi che “il Signore concederà frutti di conversione e rinnovamento spirituale”. 3. Un’opera caritativa che coinvolga la comunità verso gli ultimi: “La carità dovrà incontrare l’esemplare premura della intera comunità ecclesiale per interpellare anche quella civile”.


E’ il tempo di Avvento

AL DIO CHE VIENE Avvento, tempo di attesa che educa il desiderio all’incontro con il Signore. Ne ricordiamo il significato con un testo di Karl Rahner, gesuita e teologo tedesco, fra i protagonisti del rinnovamento della Chiesa che portò al Concilio Vaticano II. Ecco, è di nuovo Avvento nell’anno della tua Chiesa, mio Dio. E le preghiere della nostalgia e dell’attesa ci escono ancora dal cuore, i canti della speranza e della promessa. E dolore e nostalgia e fedele aspettativa si addensano ancora nella invocazione: “Vieni!”. Strana preghiera. Tu sei già venuto e hai piantato fra noi la tua tenda, hai diviso con noi la nostra vita con le sue piccole gioie, la sua lunga monotonia e l’amara sua fine. A che ti potevamo più

invitare con il nostro “vieni”? Ti potevi avvicinare di più di così a noi col Tuo Avvento, che sei entrato tanto nel nostro povero mondo, che non ti ritroviamo quasi più in mezzo agli altri uomini, o Dio che ti sei chiamato il figlio dell’uomo. E tuttavia noi preghiamo: “Vieni!”. E tuttavia questa preghiera ci sale dal cuore, come un tempo ai patriarchi, re e veggenti, che videro solo da lungi il tuo giorno e lo benedissero. È solo che noi celebriamo l’Avvento, o è avvento sempre in verità? Sei Tu davvero già venuto? Tu stesso, proprio quello che la nostra nostalgia voleva, quando invocavamo colui che deve venire, il Dio forte, il padre del secolo futuro, il principe

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atale nto N e nel a S l e case one d occasi unga nelle Signore: n i e i g o e d l nt io io l’Avve stro augur nedizione l e d a di D i o o e i d b n r z i o l a c n i l e al cilia All’i iseri o che insiem , ricon re la m eriam desid i ciascuno, perimenta è luce, pace ssere strus d d ossa e rcuore rio di poter visibile e i voi p e tra le pe a d a u tt g o a u n f u a è c i di s l i r è l’a s g a o i Gesù che ci iseric a fam che in ’ l’augurio ia nella su finché la m one. d af .E divisi zione i misericor ’ l’augurio di con rdia! d e E o . à t t a n r bon me ont rico he inc esti di i mise arco. sone c adursi in g n Natale d don M r u e t a o a i s rt S s be po tti! on Ro i a tu con d , Augur a i l on E roco, d r a p o r Il vost

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Tempo di Avvento e di Natale: proposte di spiritualità e d Avvento • Ritiro anziani, adulti, pensionati: giovedì 10 dicembre ore 15 • Ritiro gruppo famiglie e coppie: domenica 13 dicembre dalle ore 16 alle ore 18 a Casa Betania • Preghiera silenziosa: martedì 15 dicembre ore 21 • Adorazione eucaristica: ogni venerdì ore 16.30 • Preghiera del mattino per gli adolescenti: venerdì 4-11-18 dicembre ore 7 • Breve predicazione quotidiana

• Martedì 22 dicembre ore 19: per gli adolescenti • Martedì 22 dicembre ore 21: per adulti e giovani • Mercoledì 23 dicembre ore 9 – 11: per tutti • Giovedì 24 dicembre, vigilia del Santo Natale: a San Fereolo ore 9 – 12 (4 sacerdoti) e ore 15 – 19 (2 sacerdoti); al Sacro Cuore: ore 15 – 19 (don Marco)

Celebrazioni Natalizie

Settimana della Carità

Rito della Benedizione dei Bambinelli che deporremo nel Presepe delle nostre case: domenica 20 dicembre ore 10.30, presso la chiesa del Sacro Cuore.

Da domenica 13 a domenica 20 dicembre: si raccolgono generi alimentari a lunga scadenza. Ai ragazzi chiediamo di donare un piccolo gioco nel giorno di Santa Lucia.

Giovedì 24 dicembre - Vigilia del Santo Natale: ore 22 Santa Messa della Notte di Natale (alla chiesa del Sacro Cuore).

Solennità dell’Immacolata

Venerdì 25 dicembre: Natale del Signore Orario festivo delle S. Messe.

Lunedì 7 dicembre • ore 17 - Santa Messa prefestiva al Sacro Cuore • ore 18 - Santa Messa prefestiva a San Fereolo • ore 21 - Rosario meditato a San Fereolo Martedì 8 dicembre Orario festivo delle Sante Messe.

Confessioni • Ogni mattina, dalle 9 alle 10: don Marco è disponibile per le confessioni a San Fereolo. • Giovedì 10 dicembre ore 15: per anziani, adulti, pensionati • Sabato 19 dicembre ore 10: per i ragazzi 4a elementare • Domenica 20 dicembre ore 14.30: per i ragazzi 5a elementare e 1a media • Martedì 22 dicembre ore 15: per i ragazzi 2a e 3a media

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di preghiera Sabato 26 dicembre: Festa di Santo Stefano Sante Messe a San Fereolo: ore 8; ore 11.30; ore 18 (prefestiva). Sante Messe al Sacro Cuore: ore 10.30; ore 17 (prefestiva). Domenica 27 dicembre: Festa della Sacra Famiglia Orario festivo delle S. Messe. Giovedì 31 dicembre Ore 18 Santa Messa di Ringraziamento e Te Deum di fine anno (al Sacro Cuore). E’ sospesa la Messa delle 18 a San Fereolo. Venerdì 1 gennaio 2016: Solennità di Maria Madre di Dio e Giornata Mondiale per la Pace Sante Messe a San Fereolo: ore 8; ore 11.30. (sospesa la Messa delle ore 18). Sante Messe al Sacro Cuore: ore 10.30; ore 18 (Santa Messa per la Pace) Mercoledì 6 gennaio: Solennità dell’Epifania del Signore Orario festivo delle Sante Messe. Ore 16 a San Fereolo: Rito della Benedizione dei bambini. Segue merenda in Oratorio.

Appuntamenti “natalizi” Domenica 20 dicembre ore 16, teatro Oratorio Concerto di Natale, proposto dall’ Ensemble Giovani Armonie - brani tradizionali natalizi e di musica classica. Giovedì 24 dicembre Notte di Natale, dopo la Santa Messa: scambio di auguri. Mercoledì 6 gennaio Epifania del Signore, dopo la Benedizione dei bambini: merenda in oratorio.

della pace, la luce e la verità e l’eterna beatitudine? Nella prima pagina della Sacra Scrittura è già promesso il Tuo Avvento, e, pure, nel suo ultimo foglio, a cui nessuno più se ne ha ad aggiungere, sta ancora la preghiera: “Vieni, Signore Gesù!”. […] Ma devi venire sempre più; deve manifestarsi sempre più ciò che in fondo ad ogni essere è già accaduto, deve consumarsi la falsa apparenza che la finitudine non sia ancora libera da quando Tu l’hai assunta a Tua vita. Ecco: Tu vieni. Non un passato né un futuro: è il presente che si adempie. È sempre la sola ora del Tuo venire; e quando essa tocchi la sua fine, avremo fatto anche noi l’esperienza che sei venuto. Fa che io viva in questo Tuo Avvento, affinché io viva in Te, o Dio che vieni. Amen.

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GIUBILEO: 10 COSE DA SAPERE 1 - LA DIFFERENZA CON IL GIUBILEO zione particolare alla vita delle singole Chiese e alle loro esigenze, in modo che le iniziative non DEL 2000 E’ bene ribadire che il Giubileo della Misericordia non è e non vuole essere il Grande Giubileo dell’Anno 2000. Ogni confronto è privo di significato perché ogni Anno santo porta con sé la sua peculiarità e le finalità proprie. Il Papa desidera che questo Giubileo sia vissuto a Roma così come nelle Chiese locali; questo fatto comporta un’atten-

siano un sovrapporsi al calendario, ma tali da essere piuttosto complementari.

2 - LA PORTA DELLA MISERICORDIA Per la prima volta nella storia dei Giubilei viene offerta la possibilità di aprire la Porta Santa – Porta della Misericordia – anche nelle singole diocesi, in particolare nella Cattedrale o in una chiesa particolarmente significativa o in un Santuario di particolare importanza per i pellegrini.

3 - L’INIZIO NEL GIORNO DELL’IMMACOLATA Le due date indicative saranno l’8 dicembre 2015 solennità dell’Immacolata Concezione che segna l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro e il 20 novembre 2016, Solennità di Gesù Cristo Signore dell’Universo, che costituisce la conclusione dell’Anno Santo. All’interno di queste due date si sviluppa un calendario di celebrazioni con differenti eventi. In diocesi l’apertura della Porta Santa avverrà in Cattedrale domenica 13 dicembre nella celebrazione delle ore 18.

4 - UN GIUBILEO TEMATICO La storia dei Giubilei si caratterizza per la scadenza dei 50 e dei 25 anni. I due Giubilei straordinari hanno rispettato la scadenza dell’anniversario della redenzione compiuta da Cristo (1933, 1983).Questo è invece un Giubileo tematico. Si fa forte del contenuto centrale della fede e intende richiamare la Chiesa alla sua missione prioritaria di essere segno e testimonianza della misericordia in tutti gli aspetti della sua vita pastorale.

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5 - MISERICORDIA E CONVERSIONE Il tema della Misericordia con la quale Papa Francesco ha immesso la Chiesa nel cammino giubilare potrà essere un momento di vera grazia per tutti i cristiani e un risveglio per continuare nel percorso di nuova evangelizzazione e conversione pastorale che il Papa ha indicato.

l’amore di Cristo che porta a compimento il mistero della sua incarnazione con la redenzione, propone il Figlio che si carica sulle spalle l’uomo smarrito. Il disegno è realizzato in modo tale da far emergere che il Buon Pastore tocca in profondità la carne dell’uomo e lo fa con amore tale da cambiargli la vita.

6 - DIALOGO CON LE ALTRE FEDI

9 - IL MOTTO DELL’EVENTO

In tal senso, è centrale il richiamo fatto da Papa Francesco all’Ebraismo e all’Islam per ritrovare proprio sul tema della Misericordia la via del dialogo e del superamento delle difficoltà che sono di dominio pubblico.

7 - I MISSIONARI DELLA MISERICORDIA Un ulteriore tratto di originalità del Giubileo è offerto dai Missionari della Misericordia. Papa Francesco darà loro il mandato il Mercoledì delle Ceneri con la celebrazione in san Pietro. I Missionari dovranno essere sacerdoti pazienti, capaci di comprendere i limiti degli uomini, ma pronti ad esprimere l’afflato del buon Pastore, nella loro predicazione e nella confessione.

8 - IL SIGNIFICATO DEL LOGO Il logo è opera di padre M. I. Rupnik. L’immagine, molto cara alla Chiesa antica, che indica

Nel motto del logo, tratto da Lc 6,36, “Misericordiosi come il Padre”, si propone di vivere la Misericordia sull’esempio del Padre che chiede di non giudicare e di non condannare, ma di perdonare e di donare amore e perdono senza misura (cfr Lc 6,37-38).

10 - PORTALE INTERNET IN SETTE LINGUE Il sito internet ufficiale del Giubileo è: www. iubilaeummisericordiae.va, accessibile anche all’indirizzo www.im.va. Il sito è disponibile in sette lingue: Italiano, Inglese, Spagnolo, Portoghese, Francese, Tedesco e Polacco. Nel sito si potranno trovare le informazioni ufficiali sul calendario dei principali eventi pubblici, le indicazioni per la partecipazione agli eventi con il Santo Padre e ogni altra comunicazione ufficiale relativa al Giubileo.

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Il 5’ Convegno Ecclesiale della Chiesa Italiana

IN CRISTO IL NUOVO UMANESIMO di Daniele Perotti

In Gesù Cristo il nuovo umanesimo. Il titolo aveva il sapore un po’ intellettuale e - diciamocelo - il convegno ecclesiale di Firenze non era proprio... roba da tutti. Lo dice uno che, oggi, a 42 anni suonati, quando, ormai parecchi anni fa, era stato invitato a far parte della commissione giovani di Azione cattolica a ogni riunione da “povero” parrocchiano di Guardamiglio si sentiva inadeguato stupendosi della competenza e completezza di pensiero dell’assistente diocesano e di altri componenti del gruppo. Ma volare alto e aiutare a volare alto è uno dei compiti della Chiesa e vale la pena sforzarsi di andare oltre la routine del quotidiano per imparare a leggerla meglio con occhi illuminati. Qualcuno ricorderà l’Umanesimo come quel movimento letterario e artistico che a cavallo tra il quattordicesimo e quindicesimo secolo, in pieno Rinascimento, aveva promosso una rinnovata attenzione allo studio dell’antichità e

Cronologia dei Convegni della Chiesa Italiana Roma 1976: “Evangelizzazioni e promozione umana” Loreto 1985: “Riconciliazione cristiana e comunità degli uomini” Palermo 1995: “Il Vangelo della carità per una nuova società in Italia” Verona 2006: “Testimoni di Gesù risorto, speranza del mondo” Firenze 2015: “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” 10 - camminiamo insieme

alla valorizzazione della posizione di primo piano dell’uomo. E Papa Francesco nel suo intervento a Firenze ci ha spiegato chiaramente che l’umanesimo cristiano ha i tratti dei sentimenti di Gesù: umiltà, disinteresse e beatitudine. Un Gesù - e una Chiesa, quindi anche una parrocchia come quella di San Fereolo - a cui importa “mantenere un sano contatto con la realtà, con ciò che la gente vive, con le sue lacrime e le sue gioie” perché “è l’unico modo per


parlare ai cuori delle persone toccando la loro esperienza quotidiana: il lavoro, la famiglia, i problemi di salute, il traffico, la scuola, i servizi sanitari e così via...”. Uscire, annunciare, abitare, educare e trasfigurare: sono queste le cinque vie indicate in tal senso dal convegno di Firenze. Uscire, con l’audacia di percorrere le strade di tutti, con la forza dell’apertura all’accoglienza e all’incontro che forse è l’unica strada anche per provare a combattere il rischio del terrorismo che nasce da una mal interpretata cultura delle differenze. Annunciare, che è gioire come Maria davanti a Elisabetta, “aumentare la propria vita”, osare, condividere, “non guardare la vita dal balcone”, come ha raccomandato il pontefice ai giovani. Abitare, che altro non è che “inventare” relazioni, riempire la vita altrimenti arida di un quartiere e di una città con la fantasia che apre nuove opportunità. Educare a Cristo, modello imprescindibile a cui fare riferimento attraverso il Vangelo. Trasfigurare, nel senso che il Signore trasforma e illumina chi si sforza di compiere il bene senza chiedere nulla in cambio. Ed ecco la via indicata da Papa Francesco: “L’umanesimo, di cui Firenze è stata testimone nei suoi momenti più creativi, ha avuto sempre il volto della carità”. E ancora: “Mi piace una Chiesa inquieta, sempre più vicina agli abbandona-

Le parole del Papa a Firenze “Umiltà, disinteresse, beatitudine: questi i tre tratti che voglio oggi presentare alla vostra meditazione sull’umanesimo cristiano che nasce dall’umanità del Figlio di Dio. E questi tratti dicono qualcosa anche alla Chiesa italiana che oggi si riunisce per camminare insieme. Questi tratti ci dicono che non dobbiamo essere ossessionati dal “potere”, anche quando questo prende il volto di un potere utile e funzionale all’immagine sociale della Chiesa. Se la Chiesa non assume i sentimenti di Gesù, si disorienta, perde il senso. Se li assume, invece, sa essere all’altezza della sua missione. I sentimenti di Gesù ci dicono che una Chiesa che pensa a sé stessa e ai propri interessi sarebbe triste. Le beatitudini, infine, sono lo specchio in cui guardarci, quello che ci permette di sapere se stiamo camminando sul sentiero giusto: è uno specchio che non mente. Una Chiesa che presenta questi tre tratti – umiltà, disinteresse, beatitudine – è una Chiesa che sa riconoscere l’azione del Signore nel mondo, nella cultura, nella vita quotidiana della gente. L’ho detto più volte e lo ripeto ancora oggi a voi: «preferisco una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze. Non voglio una Chiesa preoccupata di essere il centro e che finisce rinchiusa in un groviglio di ossessioni e procedimenti» (Evangelii gaudium, 49)”. ti, ai dimenticati, agli imperfetti. Desidero una Chiesa lieta con il volto di mamma, che comprende, accompagna, accarezza. Sognate anche voi questa Chiesa, credete in essa, innovate con libertà”. Forse ci eravamo sbagliati a giudicare il titolo del convegno: cosa c’è di meno intellettuale e più coinvolgente della carità, l’amore concreto per i fratelli, specialmente quelli deboli e in difficoltà?

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DON VINCENZO GROSSI E’ SANTO A fare problema, nel caso di don Vincenzo Grossi, è sempre stata l’assoluta normalità della vita e l’assenza dei segni distintivi della santità “classica”. Infatti, un prete al “processo” si augura, senza mezzi termini, che la di lui beatificazione venga ritardata, perché “il concetto che solitamente il nostro popolo ha della santità verrebbe un pochino sminuito”. E questo, ci tiene a precisare, “non perché si pensi che il Servo di Dio non sia ancora in Paradiso, ma perché nel concetto popolare si pensa che i santi che sono sugli altari abbiano fatto qualche cosa di più esplicitamente straordinario”. Non così, per fortuna, ha pensato la Chiesa, che non solo ha beatificato, ma il 18 ottobre 2015 ha pure canonizzato il prete “straordinariamente ordinario”, che nasce a Pizzighettone (Cremona) il 9 marzo 1845, penultimo dei dieci figli di una famiglia proprietaria di un mulino e, per questo, rispetto ad altre agiata, ma comunque non al punto da permettersi di mantenere due figli in seminario. Così Vincenzo deve aspettare che il maggiore Giuseppe diventi prete e solo a 19 anni può iniziare il suo percorso, anche se non ha perso tempo e, tra un sacco di farina e l’altro, si è preparato insieme al suo parroco per l’esame di ginnasio, il che gli permette il 22 maggio 1869, cioè a 24 anni, di arrivare in tempo all’appuntamento dell’ordinazione. Dopo i primi incarichi nelle parrocchiette limitrofe alla sua, nel 1873 è nominato parroco a Regona, frazione del suo paese, per cercare di rimediare ai danni compiuti (secondo la testuale definizione del vescovo) da un “disgraziato antecessore” che ha desertificato la parrocchia. Ci riesce presto e bene, trasformandola in un “conventino”, come dicono i confratelli un po’ invidiosi, dimenticando la preghiera e la penitenza che deve investire per ottenere un simile risulta-

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to. Perché don Vincenzo per tante ore al giorno è prigioniero del confessionale nel tentativo di “costruire” le coscienze, mentre almeno altrettante le passa in prolungato colloquio davanti al tabernacolo. Dai giovani si lascia tranquillamente invadere la canonica e anche svuotare la dispensa, con grande disappunto della perpetua, che non riesce a capire che queste feste parrocchiali sono un modo per tenerli lontano da compagnie e divertimenti pericolosi. A preoccuparlo, però, è la gioventù femminile, per arrivare alla quale pensa di farsi aiutare dalle migliori ragazze che si sono affidate alla sua direzione spirituale. Pren-


Preghiera a San Vincenzo Trinità santissima, che hai plasmato la vita evangelica di san Vincenzo Grossi e lo hai reso fedele servitore di Cristo e della Chiesa nel ministero sacerdotale, amorevole educatore dei giovani e saggio fondatore dell’Istituto Figlie dell’Oratorio, concedi, per sua intercessione, pace al mondo, concordia alle famiglie, conforto a chi soffre, prospettive di futuro per le nuove generazioni, fervore ai sacerdoti, spirito di comunione alle parrocchie e a tutti fede robusta, speranza certa e carità attiva, per procedere speditamente verso la pienezza della vocazione cristiana. Amen. dono così forma le Figlie dell’Oratorio, che per letizia e “santa giovialità” devono ispirarsi a San Filippo Neri, per carisma devono essere a servizio della gioventù e lavorare in stretta collaborazione con i parroci, per abito devono avere un vestito semplice e senza velo per poter meglio avvicinare le ragazze. Chiede loro di abitare in case in mezzo alla gente e di lavorare per potersi mantenere economicamente e non gravare sulle casse della parrocchia. Il sogno di questa nuova congregazione prosegue anche quando, nel 1883, il vescovo gli chiede il grosso sacrificio di lasciare Regona per andare a Vicobellignano, una parrocchia diffi-

cile con una forte presenza metodista. Qui deve adottare un nuovo stile pastorale, più “in uscita”, a cominciare da questi fratelli “separati”, dei quali dice: “I metodisti devono comprendere che amo anche loro”. Per questo cerca di essere per tutti “il bastone che sostiene e non la verga che ferisce”. E si fa capire così bene da convincere il loro pastore a venire ad ascoltare le sue prediche, mentre le famiglie protestanti cominciano a mandare i loro figli alla scuola parrocchiale. “Lavorate, lavorate, perché in Paradiso si deve andare stanchi … là si vive di rendita”, raccomanda ai parrocchiani e alle sue Figlie, dando per primo l’esempio di un’attività senza sosta, di famiglia in famiglia, al confessionale, all’altare. Il peso degli anni, un po’ di delusione nella risposta di alcuni parrocchiani, forse un momento di crisi che anche i santi attraversano lo portano a ipotizzare di lasciare la parrocchia per dedicarsi esclusivamente alle sue Figlie, ma il vescovo lo convince a rimandare questo passo perché la parrocchia ha ancora bisogno di lui. Muore il 6 novembre 1917 di peritonite fulminante e subito si accorgono che è morto un santo, fattosi tale, nella quotidianità più anonima, “semplicemente” facendo il parroco e, insieme, gettando l’occhio al di là del proprio orticello per venire in aiuto alle necessità della Chiesa. Come ancora stanno facendo le sue Figlie, oggi presenti anche in Argentina ed Ecuador.

Il grazie alle nostre suore Un grazie sentito a suor Anna, che dopo una presenza di lunghi anni, ha lasciato la nostra comunità. Un benvenuto a suor Ida che, invece, è da poco tra noi per svolgere il suo servizio di catechista. Un grazie anche a suor Antonietta per la sua vivace presenza.

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La XXXI Giornata mondiale della Gioventù

VERSO CRACOVIA! In cammino verso Cracovia per celebrare la XXXI Giornata Mondiale della Gioventù. Per una settimana il prossimo mese di luglio 2016 la città polacca di Cracovia si vestirà di mille colori. Sono i colori che i giovani di tutto il mondo porteranno nella città che fu guidata per diversi anni dall’allora Cardinale Karol Wojtyla poi Giovanni Paolo II. Una scelta, quella della Polonia, dettata proprio dalla straordinaria figura di Giovanni Paolo II, ora Santo, che fu l’ideatore di questi grandi raduni per i giovani quando in occasione dell’Anno Santo del 1983, per la prima volta a Roma, volle incontrare i giovani provenienti da tutto il mondo per celebrare con loro un momento del Giubileo straordinario. E così anche quest’anno a Cracovia si celebrerà il Giubileo dei giovani, proprio nel corso dell’Anno Santo della Misericordia voluto da Papa Francesco. “Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia” è il tema voluto da Papa Francesco per Cracovia 2016 ricavato dal testo delle Beatitudini evangeliche che il Papa stesso a Rio aveva chiesto “con tutto il cuore” ai giovani di rileggere per farne un concreto programma di vita. La misericordia sarà il filo conduttore dell’esperienza della prossima GMG in Polonia dove insieme alla Parola di Dio vi saranno alcune importanti figure di misericordia che i giovani saranno chiamati a prendere come esempi nel loro cammino. Anzitutto la Vergine Maria. La GMG sarà il modo di recuperare e di lasciarsi guidare dal volto evangelico della madre di Gesù: un volto di dedizione e di tenerezza che rivela alcuni tratti del volto del Padre.

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Ad esso si aggiungeranno diverse figure di santità che accompagneranno il pellegrinaggio: da san Giovanni Paolo II a Santa Maria Faustina Kowalscka; da San Massimiliano Maria Kolbe a Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein).


Sono figure di santità affascinanti che ci permettono di comprendere e di incontrare non solo il messaggio importante di fede che ne deriva, ma anche i segni del popolo che accoglierà i pellegrini di tutto il mondo: una nazione, la Polonia, con le sue ferite e le sue povertà (basti pensare all’eredità dei campi di concentramento del nazismo o alla dittatura comunista) che non offuscano però la fede grande e limpida del popolo polacco legata alla devozione alla Divina Misericordia e alla pietà popolare. Ma la GMG è anche festa, colori, gioia, elementi tipici del mondo giovanile. È incontro di culture, di popoli, di tradizioni e di modi diversi di vivere la stessa fede in Gesù e nella sua Parola. Chi ne ha già fatto esperienza sa che questa è un’occasione unica e irripetibile. Insomma… da non perdere. E allora anche noi ci mettiamo in cammino insieme a tutti i giovani del mondo ed in particolare con i giovani della nostra diocesi che si stanno già preparando a questo evento. Anche la nostra parrocchia ha iniziato a partecipare a questi momenti diocesani e ora è tempo di decidersi e di pensare seriamente a mettere in calendario questa esperienza per la prossima estate… sarà magari un po’ diversa dalle solite vacanze ma ne varrà certamente la pena! È arrivato dunque il momento di incamminarsi e di mettere in movimento le tante storie dei giovani del mondo e di unirle alle nostre storie personali e di incamminarci anche noi perché la GMG sia davvero l’occasione di sperimentare cosa significa essere una piccola goccia nel grande oceano che è la Chiesa.

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CIO’ CHE CONTA NELLO SPORT di Roberto Folletti

Solo un calciatore come Alessio Cerci poteva tatuarsi sul petto, proprio sopra il cuore una data, minuto e secondo (13-04-14, 47:47, 2T) a ricordo del momento in cui segnò una rete memorabile in una gara altrettanto memorabile: Torino-Genoa. A 5 minuti dalla fine della partita segnò il Genoa una rete che aprì un baratro nella rincorsa all’Europa League del Toro: era la fine. Invece i due giocatori che avevano portato i granata ad un passo da quel traguardo ribaltarono il risultato: Immobile al novantesimo e Cerci in pieno recupero regalarono il sogno a tutti i tifosi. All’apertura del mercato Immobile venne ceduto e solo alla fine di quella estate dopo un lungo tira e molla, anche Cerci lascia il Torino e si trasferisce all’Atletico Madrid. La fidanzata su twitter scriverà: “…andiamo nel calcio che conta”. Una pugnalata per i tifosi del Toro che avevano adottato questo ragazzo dal carattere un po’ difficile che grazie al Toro era diventato campione, guadagnandosi la nazionale ed i mondiali in Brasile. Lui aveva scelto il denaro, voltando le spalle ad una tifoseria che lo amava. Cerci non ebbe fortuna e dopo qualche mese tornò con esiti a dir poco disastrosi in Italia, al Milan, lasciando intendere di aver compreso l’errore fatto, ma ormai era fuori anche dal giro della nazionale. Sabato 17 Ottobre gioca nel Milan, allo stadio di Torino, contro il Toro. Alla sua uscita dal campo viene sommerso da una bordata di fischi. I suoi vecchi tifosi non hanno dimenticato quella “pugnalata” nell’estate dell’anno prima. Cerci su Facebook scriverà: “I fischi della Maratona (la curva dei tifosi del Toro), sono la pugnalata alle spalle che mai mi sarei aspettato”. Ripagato con la stessa moneta, colpito ed affondato. Anche nello sport giovanile abbiamo uno sport che “conta” e poi ci siamo noi, il G.S.O. San Fe-

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reolo che fa quel che conta nello sport: i nostri allenatori sono educatori in uno sport in cui si esalta il gusto e la bellezza del gioco di squadra, l’accoglienza e la coerenza nei veri valori cristiani (Don Elia docet). Ai benefici fisici derivanti dall’attività si riscontrano effetti positivi nella formazione della personalità. Lo sport insegna democrazia e rispetto delle re-

Venerdì 18 dicembre ore 21

Il Natale del GSO

Celebrazione della Santa Messa al Palasanfereolo in preparazione al Natale e scambio di auguri. Ricorderemo il nostro atleta, Angelo Ronca, prematuramente scomparso la scorsa estate.


gole essendo gioco completo di regole uguali per tutti; la presenza di un arbitro il cui giudizio è inappellabile porta gli atleti ad ubbidire ed accettare le decisioni anche se non sono condivise; i giocatori di una squadra si sentono parte di una piccola comunità solidale che ha uno scopo comune, dunque si fa tirocinio a lavorare insieme per il conseguimento di un obiettivo condiviso. Con un allenatore – educatore, per assurdo è più importante perdere che vincere anche se la vittoria rasserena l’anima, una salutare sconfitta ci aiuta ad insegnare ai nostri ragazzi ad accettare le piccole e le grandi delusioni della vita. Insegnare a vincere e a perdere con dignità perché il successo e la sconfitta non sono perenni, lo sono fino alla prossima partita, al prossimo torneo, al prossimo campionato. Anche la vittoria o la disfatta più clamorosa non sono mai definitive; ci sarà sempre una rivincita che ci terrà in costante tensione spingendoci a fare sempre meglio. Educativamente parlando questa tensione è molto meglio di una vittoria. Diventa facile comprendere che nello sport come nella vita non si ottiene nulla se non si suda, se non ce la mettiamo tutta, se non ci rialziamo e se non rincominciamo da capo ogni volta, cento, mille volte… Ed allora caro Cerci, tu hai scelto il calcio che “conta”, noi ciò che conta nel calcio (o nella pallavolo).

A proposito del Centro Aiuto alla Vita Papa Francesco il 6 novembre, ricevendo i volontari in rappresentanza degli oltre 350 Centri di Aiuto alla Vita che fanno parte del Movimento per la Vita, ha detto loro: «in quarant’anni di attività avete cercato di imitare il buon samaritano». Ed ha invitato a non stancarsi di “operare per la tutela delle persone più indifese, che hanno diritto di nascere alla vita”, non mancando di evidenziare le “situazioni di povertà e di sfruttamento che colpiscono le persone più deboli e svantaggiate”. E’ un’esperienza vissuta anche dal Movimento per la Vita Lodigiano con il suo Centro di Aiuto alla Vita (CAV). Le oltre 500 mamme, con gravi problemi per accettare la gravidanza, ed i loro bambini, assistite ogni anno dal CAV, sono gli ultimi più ultimi, che sperimentano “l’indifferenza di alcuni e poi la prossimità del buon samaritano” - come ha detto Papa Francesco. Con l’aiuto del CAV di Lodi, nel 2014 sono nati (cioè salvati) 49 bambini. Ora il CAV ha trovato una nuova sede presso la Casa Generalizia delle Figlie dell’Oratorio, in Via Paolo Gorini, 29. Infinita è la gratitudine a queste suore, per la loro disponibilità. D’ora in poi sotto la protezione di San Vincenzo Grossi, le cui spoglie riposano sopra la loro testa, volontarie e volontari del Movimento per la Vita e CAV, si sentiranno ancor più motivati a proseguire il loro servizio “nella straordinaria normalità” come San Vincenzo ha testimoniato nella sua vita, per il riconoscimento e la tutela della vita umana dal concepimento alla conclusione naturale.

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QUI GRUPPO FAMIGLIE di Luisella e Paolo Esposti

È successo domenica 7 ottobre: una decina di famiglie o poco più che si incontrano per iniziare il nuovo percorso a loro dedicato: il Gruppo Famiglie. Un’opportunità per incontrarsi, per vivere una riflessione sul messaggio di Gesù, attraverso uno scambio di esperienze e la comune preghiera. In particolare quest’anno abbiamo raccolto l’invito di papa Francesco a “riflettere durante il Giubileo (che si aprirà il prossimo 8 dicembre) sulle opere di Misericordia corporali e spirituali […] per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo”. E tra le sette opere di misericordia corporale abbiamo scelto di partire da quella dedicata alla visita agli infermi perché in famiglia sperimentiamo che cos’è la sofferenza e la malattia, ma anche il valore della cura e della compagnia; in famiglia scopriamo che l’infermità ha tanti volti come quello della povertà materiale e della solitudine oppure il volto di chi è ferito dai nostri errori e dalle nostre fragilità. Nella parabola del Samaritano, che ci ha guidato nella riflessione, Gesù indica il modo di relazionarsi alle nostre e al-

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trui infermità: vedere, farsi vicino e prendersi cura. C’è modo e modo di vedere: c’è il vedere distratto del sacerdote che non si accorge di nulla, o il vedere senza interesse del levita che non si lascia coinvolgere e il vedere del Samaritano che osserva, si ferma, si preoccupa. “Lo vide e ne ebbe compassione” dice il Vangelo, cioè si fece carico del dolore dell’altro aiutandolo concretamente in tutti i modi possibili. La compassione ci ricorda papa Francesco “non è il provare pena […] la compassione di Dio è mettersi nel problema, mettersi nella situazione dell’altro, con il suo cuore di Padre. Se non mi identifico nell’uomo lasciato mezzo morto sulla strada e «soccorso» da Dio in Gesù, non potrò mai identificarmi nel Samaritano e gioire nel soccorrere quanti hanno bisogno di sentire, dentro il mio, l’amore sanante di Dio in Cristo Gesù”. Parole che ci interpellano come famiglia se crediamo che essa sia un luogo privilegiato in cui educarci alla prossimità, all’accoglienza dell’altro, alla capacità di guardare chi ci sta accanto con occhi di rispetto. Forse dobbiamo avere più coraggio! La cronaca dell’incontro si risolve


Chi siamo Il “Gruppo” è un’esperienza per crescere come famiglia: • nella fede • nel servizio agli altri • nel senso di appartenenza alla chiesa in poche righe, ma, se uno sa guardare bene, questo appuntamento del Gruppo Famiglie può suscitare qualche altra riflessione, qualcosa che spesso viene detto ma che, altrettanto spesso, resta sconosciuto; ad esempio che, quando le famiglie e le coppie di sposi si ritrovano nella propria comunità cristiana trasmettono uno dei propri carismi: “saper far casa”. Lo dimostra un momento per molti aspetti rivelatore come quello del pasto. Perché ogni incontro si conclude con una pizzata in oratorio. Che cosa succede con quella quindicina di famiglie riunite per la cena, con quasi trenta bambini? Succede quello che succede ogni giorno nelle nostre case. C’è quello che non vuole proprio sedersi a tavola e accanto c’è quello che non ha pazienza di aspettare; ci sarà sicuramente qualcuno a cui quella pizza proprio non va giù, e bisogna ingegnarsi per fargli mangiare qualcosa. E tutto questo proviamo ad immaginarlo con l’effetto moltiplicativo ed esplosivo del gruppo. I genitori si scoprono tutti sulla stessa barca, a combattere con le stesse situazioni; ci si consola guardando i ragazzini più grandicelli, ormai autonomi, a tavola con il parroco! Allora un gruppo di famiglie può essere un piccolo miracolo. Un piccolo miracolo se la rete di relazioni continua ad allargarsi, senza troppi vincoli, condividendo esperienze e speranze. Un miracolo se riesce a far circolare una parola, una parola sola, purché di Vangelo, che vada da cuore a cuore.

CALENDARIO INCONTRI

DEGLI

- Sabato 7 novembre - Domenica 13 dicembre - Capodanno in Oratorio - Mercoledì 6 gennaio - Domenica 31 gennaio - Domenica 7 febbraio - Domenica 14 febbraio - Sabato 12 marzo - Domenica 10 aprile - Giovedì 2 giugno

PROSSIMO INCONTRO Domenica 13 dicembre: pomeriggio di ritiro in preparazione al Natale. Ore 16 – 18 a Casa Betania (Via Martin Lutero, 1). Garantito servizio assistenza ai bimbi.

INIZIATIVA DI CARITA’: FAMIGLIExFAMIGLIE Puoi donare il tuo contributo a sostegno di famiglie bisognose della Parrocchia nelle seguenti modalità: • Bonifico bancario conto corrente intestato a Parrocchia San Fereolo: IBAN IT 05 J 06230 203030000046238840 – causale : FAMIGLIEXFAMIGLIE • Versamento diretto contattando i referenti incaricati.

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LA VOSTRA GENEROSITA’ Tutti gli importi sono in euro. Chiesa Sacro Cuore Raccolta domenica 27 settembre 885; offerte varie: 200; 60; 85; raccolta domenica 25 ottobre: 800; NN. in ricordo della moglie 1.000; 255. Comunione anziani Offerte varie per un totale di 275 euro. Sagra 2015 Dalla vendita torte: 2.371; dal mercatino: 1.886; dalla sfilata abiti: 198; giochi e varie: 530; sottoscrizione a premi: 1.662. Varie Battesimi: 220; funerali: 150; 50; 50; anniversari matrimonio: 750. Suffragi Gli inquilini della scala B, palazzo 8/C, via Kennedy, offrono 65 euro per la defunta Valcarenghi Ernesta. Le S. Messe sono state celebrate alle 17 al Sacro Cuore il 17 ottobre e il 21 novembre e un’altra sarà celebrata il 19 dicembre. Gli inquilini del palazzo A e B di via San Fereolo offrono 65 euro per la defunta Zambelli Luigia. La S. Messa è stata celebrata il 13 ottobre alle

Avvento – Natale 2015 In occasione del Natale, se puoi, fai un gesto di generosità per la tua parrocchia. Durante le Sante Messe di Natale: raccolta straordinaria per la Chiesa del Sacro Cuore. 20 - camminiamo insieme

ore 18. Iscritti alle Messe Perpetue • Baroni Mario da parte degli inquilini di via San Fereolo 13 B. • Postini Andrea – Miotti Cesare. • Siotti Eugenia, da parte delle famiglie Conza – Gargiulo. • Valentini Enza da parte degli “Amici della Piazzetta”. • Dell’Orco Angelo da parte degli inquilini di via Michelangelo 4/C. Per un totale di 320 euro.

Nota La situazione del mutuo che è già stato pagato per un terzo dell’ammontare delle quote, che sono di circa 10.000 al trimestre, unita alla situazione di cassa della Parrocchia di circa 2.000 in passivo, ci fa ben sperare per il futuro della situazione finanziaria della Parrocchia.

Grazie! Un grazie sentito a tutti i parrocchiani che sono sensibili e generosi nei confronti della parrocchia, soprattutto nei confronti della chiesa del Sacro Cuore. Al proposito segnaliamo che la raccolta mensile dell’ultima domenica, nel mese di dicembre, sarà anticipata al giorno di Natale, consentendo così, a chi potrà e a chi vorrà, liberamente, di fare un gesto di generosità e di attenzione nei confronti della parrocchia. Un grazie particolare a tutti coloro che, in modo diverso, si sono dati da fare per la nostra Sagra (torte, mercatino, giochi e stand, sfilata, sottoscrizione…). L’impegno profuso è stato notevole; la risposta dei sanfereolini, come sempre, generosa. Grazie di cuore! Ci affidiamo all’intercessione di Maria, Madre della Divina Provvidenza.


L’Associazione Amici di San Fereolo

DIARIO DEL MESE

Gli incontri della nostra Associazione sono ripresi nel mese di Ottobre, subito dopo la sagra, con il tradizionale pomeriggio a Caravaggio. Don Elia ha condotto la via Crucis con grande energia e noi ci siamo sentiti spronati ad impegnarci e concentrarci nelle preghiere e nelle letture delle varie stazioni. Ma anche i momenti successivi, della santa Messa e del Rosario, sono stati vissuti con il necessario raccoglimento. Il giovedì seguente, ancora la celebrazione di una S. Messa, questa volta per l’inizio degli incontri del nostro gruppo, con la merenda e la presentazione del programma.

Il 29 ottobre, per la prima volta da quando è tra noi, don Elia ha tenuto la sua catechesi che è stata molto apprezzata da tutti i presenti. In seguito sono ripresi gli appuntamenti culturali e c’è stata anche una prima uscita, per far visita a Don Peppino. Le nostre attività continueranno fino a Natale con questa programmazione: • Mercoledì 2: la figura di Paolo Gorini. Relatore il professor Luigi Samarati. • Giovedì 10: ritiro in preparazione del Natale. • Mercoledì 16: festa di Natale.

Camminiamo insieme! Il nostro “bollettino parrocchiale” dopo una breve pausa torna nelle case come una presenza che dice un legame con la comunità cristiana: il suo obiettivo è proprio quello di tenere in relazione, di fare comunicazione, di dare informazione e formazione. Il nome che tradizionalmente porta, “Camminiamo insieme …”, dice il programma della comunità cristiana, di cui si fa interprete: siamo un popolo in cammino, siamo una comunità in cammino verso il Regno di Dio e vogliamo camminare insieme, cioè maturando sempre più quell’atteggiamento di comunione che è costitutivo della comunità dei credenti. La comunione di cui parliamo, che dice questo “insieme” non si fonda su sentimenti umani di simpatia, di affinità, di amicizia, (ben vengano!) ma anzitutto si fonda su Gesù Cristo: è in Lui, è sul suo fondamento che noi possiamo edificare la comunità; è grazie a Lui e per Lui che noi possiamo camminare insieme; è in Lui

che le diversità, la varietà dei doni e dei carismi, si compongono diventando una ricchezza e non motivo di contrasto.

Una proposta diversificata

“Camminiamo insieme …” dal mese di gennaio 2016, sarà edito in una duplice proposta. La prima è la pubblicazione in quattro numeri annuali a colori (Sagra, Natale, Pasqua, Giugno) e distribuito in tutte le case. La seconda è la pubblicazione di un foglio settimanale, che uscirà ogni domenica dell’anno, e che riporterà il calendario liturgico della settimana con le intenzioni dei defunti, i principali avvisi e appuntamenti, un commento al Vangelo della domenica. Questo foglio si ritirerà in chiesa. Sarebbe buona cosa farlo pervenire a vicini di casa, conoscenti, malati, persone impossibilitate a muoversi e che desiderano restare in contatto con la parrocchia.

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e l a i h c c o r r a aca p

Cron

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In queste pagine, il saluto a don Peppino e l’ingresso di don Elia.

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r a p a c a n o r C

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e l a i h c rroc In queste pagine, la Straoratorio pi첫 bagnata di sempre e la Sagra.

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e l a i h c c o r r a aca p

Cron

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In queste pagine, ancora la Sagra e la festa degli Anniversari di Matrimonio. Tutte le foto sul sito della parrocchia www.sanfereolo.it.

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CALENDARIO LITURGICO DI DICEMBRE A San Fereolo Martedì 1 8.30 Giuseppina e Luigi 18.00 Monica Bravi Mercoledì 2 8.30 Maria, Pasqualina, Franca 18.00 Luisa, Bibiana, Alessandra Giovedì 3 Memoria di san Francesco Saverio 8.30 Intenzione della Parrocchia 18.00 Ufficio per tutti i defunti Venerdì 4 8.30 Defunti Messe Perpetue 18.00 Asero Vito Sabato 5 8.30 Bruschi Pietro 18.00 Ardemani Bruno – Famiglia Cremonesi Enrico Bacchin Luca Domenica 6 Seconda di Avvento 8.00 Maria, Pasqualina e Franca 11.30 Francesco Invernizzi 18.00 Raimondi Teresa Lunedì 7 Festa di Sant’Ambrogio 8.30 Paola e Gianni 18.00 Zanoletti Gianni Balconi – Pisati – Carminati Passerini Giuseppe Martedì 8 Solennità dell’Immacolata 8.00 Fam. Chiappa - Sartorio 11.30 Vignati Michele 18.00 Meazza Angelo e Agostina Mercoledì 9 8.30 Cernuschi Piero, Antonio, Elvira, Anna 18.00 Fam. Bortolotti Giovedì 10 8.30 Fam. Molti - Colombo 18.00 Sulfaro Angelo Fortino Cataldo Venerdì 11 8.30 Intenzione della Parrocchia 18.00 Merli Loredana Sabato 12

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8.30 Pasquale e Teresa 18.00 Mai Giuseppe Alcesi - Lovagnini Domenica 13 Terza di Avvento 8.00 Intenzione della Parrocchia 11.30 Griffini Angelo 18.00 Castelli Lucia e Getilli Vanda Lunedì 14 Memoria di San Giovanni della croce 8.30 Intenzione della Parrocchia 18.00 Sandra e Padre Aurelio Martedì 15 8.30 Intenzione della Parrocchia 18.00 Grossi Dario Mercoledì 16 8.30 Fam. Sara - Calastri 18.00 Costa Natalino e Franco Giovedì 17 Novena del S. Natale 8.30 Intenzione della Parrocchia 18.00 Intenzione della Parrocchia Venerdì 18 Novena del S. Natale 8.30 Molti Rosa e Felice 18.00 Vaccari Beppe Sabato 19 Novena del S. Natale 8.30 Intenzione della Parrocchia 18.00 Bertoletti Giuseppe e Prazzoli Giancarlo Domenica 20 Quarta di Avvento 8.00 Maria, Pasqualina e Franca 11.30 Bignamini Pierluigi, Luigi, Giovanni, Franca 18.00 Variato Giovanni Nicoletti Marco Lunedì 21 Novena del S. Natale 8.30 Intenzione della Parrocchia 18.00 Intenzione della Parrocchia Martedì 22 Novena del S. Natale 8.30 Codeghini Vittorio 18.00 Cremonesi Mario, Maria, Ennio, Luisa, Giuseppe Mercoledì 23


Novena del S. Natale 8.30 Intenzione della Parrocchia 18.00 Torchia Marco Giovedì 24 Novena del S. Natale 8.30 Fam. Sala Venerdì 25 Solennità del Natale del Signore 8.00 Per la comunità 11.30 Per la comunità 18.00 Per la comunità Sabato 26 Festa di Santo Stefano 8.00 Intenzione della Parrocchia 11.30 Ferrari Tino e Ernesto 18.00 Meazza Ignazio e Silvia Domenica 27 Festa della Santa Famiglia 8.00 Intenzione della Parrocchia 11.30 Per le famiglie 18.00 Fam. Misani Lunedì 28 Festa dei Santi Innocenti 8.30 Bignami Luigi 18.00 Bignamini Giuseppe e Bice Martedì 29 Festa di San Giovanni Apostolo 8.30 Intenzione della Parrocchia 18.00 Maria, Pasqualina e Franca Mercoledì 30 8.30 Fam. Gennari - Piccinelli 18.00 Cipolla Rodolfo Giovedì 31 8.30 Intenzione della Parrocchia Venerdì 1 gennaio 2016 Solennità di Maria Madre di Dio 8.00 Per la comunità 11.30 Per la comunità

Al Sacro Cuore – Robadello Martedì 1 17.00 Mercoledì 2 17.00 Giovedì 3

Madè Maria Pedrazzini Riccardo

Memoria di san Francesco Saverio 17.00 Angelo, Giovanni, Eugenio, Giancarlo e Marco Venerdì 4 17.00 Lo Presti Antonina Sabato 5 17.00 Sartorio Luigi e Giorgio Domenica 6 Seconda di Avvento 9.00 Filomena, Cosimo, Michela e Crescenza 10.30 Per la comunità Lunedì 7 Festa di Sant’Ambrogio 17.00 Forni Luisa Martedì 8 Solennità dell’Immacolata 9.00 Maria, Pasqualina e Franca 10.30 Per la comunità Mercoledì 9 17.00 Per le anime abbandonate Giovedì 10 17.00 fam. Contardi Pierluigi Venerdì 11 17.00 Ferza Evita Sabato 12 17.00 Capelli Domenico, Pietro, Isabella, Luigi Sartorio Giorgio e Luigi Domenica 13 Terza di Avvento 9.00 Rita Angelini Cesare, Virginio e Gloria Felicita e Augusto 10.30 Per la comunità Lunedì 14 Memoria di San Giovanni della croce 17.00 Intenzione della Parrocchia Martedì 15 17.00 Per la conversione dei peccatori Mercoledì 16 17.00 Fam. Zilli - Ghidoni Giovedì 17 Novena del S. Natale 17.00 Per le anime abbandonate Venerdì 18 Novena del S. Natale 17.00 Stefanelli Carlo

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CALENDARIO LITURGICO Sabato 19 Novena del S. Natale 17.00 Broglio Rachele e Anna Valcarenghi Ernesta Domenica 20 Quarta di Avvento 9.00 Bignami Franco e Luigi 10.30 Per la comunità Lunedì 21 Novena del S. Natale 17.00 Maria, Pasqualina e Franca Martedì 22 Novena del S. Natale 17.00 Suardi Giacomina Mercoledì 23 Novena del S. Natale 17.00 Intenzione della Parrocchia Giovedì 24 Vigilia del Santo Natale Ore 22.00 Santa Messa della Notte Venerdì 25 Solennità del Natale del Signore 9.00 Per la comunità 10.30 Per la comunità Sabato 26 Festa di Santo Stefano 10.30 Per la comunità 17.00 Mario, Luigia e Eurosio Domenica 27 Festa della Santa Famiglia 9.00 Bravi Monica 10.30 Per le famiglie Lunedì 28 Festa dei Santi Innocenti 17.00 Intenzione della Parrocchia Martedì 29 Festa di San Giovanni Apostolo 17.00 Intenzione della Parrocchia Mercoledì 30 17.00 Intenzione della Parrocchia Giovedì 31 18.00 Santa Messa di Ringraziamento Venerdì 1 gennaio 2016 Solennità di Maria Madre di Dio 10.30 Per la comunità 18.00 Per la Pace

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IL PERCORSO DELLA VITA


BATTESIMI

• BARBERA CLARISSA di Mario e Spenga Annamaria • BARSOTTI GABRIELE KAROL di Nicola e Probo Claudia • LOCCI MARIA LAURA di Andrea e Distaso Ripalta Eleonora • POLIZZI KIMBERLY MARIA di Maurizio e Verzani Chiara (foto sotto)

MATRIMONI

• LUPATINI ATTILIO e SACCHI JESSICA (foto a sinistra)

DEFUNTI • • • • • • • •

PEDRAZZETTI MARIA di anni 91 PEDRINONI ROSETTA di anni 90 UGGERI ERMINIO di anni 76 GRIFFINI MARIA di anni 85 VALCARENGHI ERNESTA di anni 92 LO PRESTI ANTONINA di anni 87 VALENTINI ENZA di anni 71 DELL’ORCO ANGELO di anni 68

Buzzerio Lidia di anni 89

Carminati Anna di anni 101

Palanga Fernando (m. 2-11-2013)

Renda Pietro di anni 58

Stroppa Rosa di anni 92

Zambelli Luigia di anni 78

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Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo viale Pavia 41, Lodi ▪ tel. 0371-30658

per contattarci:

don Elia: tel. 0371-30658 don Roberto: tel. 0371-36345 don Marco: tel. 0371-438540 Caritas parrocchiale: via della Marescalca 3 ▪ tel. 0371-430885 Gruppo Sportivo Oratorio: via Salvemini 5 ▪ tel. 0371-31964 Coordinatore Sportivo: Roberto Folletti tel. 339-1452918 e-mail: doneliacroce@libero.it sito web: www.sanfereolo.it e-mail Caritas Parrocchiale: caritassanfereolo@gmail.com

i servizi della Caritas parrocchiale: Ambulatorio infermieristico

lunedì – mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 10

Doposcuola

martedì - giovedì dalle 17 alle 18,30 mercoledì - venerdì dalle 14,30 alle 16

Distribuzione vestiti

martedì – giovedì dalle ore 9 alle 11

Servizio anziani ammalati e infermi mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11,30

Aiuto generi alimentari una volta al mese

Centro d’ascolto

Mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11

Servizio pratiche A.C.L.I.

Secondo e quarto mercoledì del mese dalle 9,30 alle 11

Prenotazione esami e visite mediche

mercoledì dalle 9 alle 10 - venerdì dalle 9 alle 11


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