Camminiamo Insieme Natale 2019

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camminiamo insieme

sulla Numero speciale del e al Visita Pastor o Vescovo Maurizi

Bollettino della Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo - Lodi Natale 2019 - n. 419 pro manuscripto


don Elia Croce, parroco

Insieme sulla via … verso Betlemme

Il Natale quest’anno giunge, per la nostra parrocchia, dopo l’intensa esperienza della Visita Pastorale del Vescovo Maurizio, che ha visto un’ampia partecipazione in tutte le occasioni di incontro proposte. Mi sembra significativo dare anche al Natale il tema che il Vescovo ha scelto per la Visita Pa-

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storale e per questo anno pre-sinodale: “Insieme sulla via...”. E io aggiungo: “… verso Betlemme…”. Se ci pensiamo bene il Natale può essere letto proprio come la vicenda di persone che camminano insieme sulla via. I primi sono Maria e Giuseppe che dalla Galilea si mettono in cammino verso Betlemme, a motivo del censimento. Ma quel cammino è già accompagnato dalla presenza di Gesù, che sta nel grembo di Maria. Potremmo proprio dire che è Gesù stesso a camminare verso Betlemme, con Maria e Giuseppe. Gesù, che si è definito la Via, cammina insieme


a Maria e Giuseppe sulla via di Betlemme dove avverrà la sua nascita umana che rappresenterà l’inizio di una Via da percorrere proposta a tutta l’umanità. Gli Atti degli apostoli in più riferimenti definiranno il cristianesimo come “la Via” e i cristiani come “i discepoli della Via”. Ma anche i pastori ci attestano il camminare insieme sulla via; ricevuto l’annuncio degli angeli essi, senza indugio, con decisione, andarono, videro, adorarono e tornarono rendendo lode a Dio. “Andiamo fino a Betlemme … vediamo …”. Sono le parole dei pastori che suonano come un invito per il prossimo Natale: andiamo a Betlemme; seguiamo quella Via che è Gesù stesso; camminiamo insieme sulla via che è Gesù. I pastori ci attestano la convinzione e l’immediatezza del cammino: ci sono mete che non possono attendere; ci sono appelli che non ci possono lasciare indifferenti; ci sono chiamate che ci devono smuovere dal torpore, dalle pesantezze, dalla paura e rimetterci in cammino. E poi i Magi che, veduta la sua stella, si mettono in viaggio, insieme, sostenendo reciprocamente la loro ricerca e il loro itinerario. I Magi ci attestano che talvolta si può smarrire la via, si può perdere l’orienta-

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mento, non si sa quale direzione prendere e solo ascoltando la sua Parola è possibile riprendere il passo verso la meta. Infine i Magi ci attestano che, dopo l’incontro con Gesù, si deve tornare per un’altra via. Sì! Perché l’incontro con Gesù ti cambia il cuore e la vita e non puoi più tornare sui tuoi passi: ti apre strade nuove, prospettive differenti. Il Natale ci aiuti a ritrovare fiducia nella Via che è Gesù e ci doni il coraggio di intraprendere il cammino su questa Via, che è Lui stesso. Gesù è la Via e la meta: forse tutti abbiamo un po’ perduto la direzione; forse a tutti è capitato di andare fuori strada e, ancor più, probabilmente a tutti è capitato di trovarsi soli, nel cammino. Il Natale torna a dirci la storia (la storia, non la favola!) di un Dio che in Gesù cammina con noi e resta con noi, per sempre. E questo è anche l’augurio di noi sacerdoti a tutta la comunità, a tutte le famiglie, a tutte le persone, soprattutto a coloro che stanno soffrendo: che il Natale ci consenta di ritrovare la gioia di “camminare insieme sulla via …”.

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Gli appuntamenti per il Tempo di Natale La Novena del Santo Natale yy yy

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Da martedì 17 a venerdì 20 dicembre e lunedì 23 dicembre, ore 8.00, a San Fereolo: preghiera delle Lodi Mattutine. Da martedì 17 a venerdì 20 dicembre e lunedì 23 dicembre, ore 18.00; lunedì 23 dicembre e martedì 24 dicembre, ore 8.30: Novena di Natale e Santa Messa con il canto delle antiche profezie sul Messia. Domenica 22 dicembre, ore 10.30 al Sacro Cuore al termine della Santa Messa: Rito della benedizione dei “Bambinelli” (ricordarsi di portare le statuette di Gesù Bambino da collocare nel Presepe, per la benedizione).

Le Confessioni in preparazione al S. Natale yy yy yy yy yy yy yy

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Giovedì 12 dicembre, ore 15.00: ritiro anziani, adulti e pensionati e disponibilità dei sacerdoti per le confessioni. Mercoledì 18 dicembre, ore 9.00/11.00 a San Fereolo: confessioni per tutti. Venerdì 20 dicembre, ore 19.00 a San Fereolo: confessioni II e III media. Sabato 21 dicembre, ore 9.00/11.30: confessioni per tutti Sabato 21 dicembre, ore 10.00: confessioni per i ragazzi di IV elementare. Sabato 21 dicembre, ore 15.30 (a San Fereolo e al Sacro Cuore): confessioni per tutti. Domenica 22 dicembre, ore 14.30: confessioni per V elementare e I media.

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Domenica 22 dicembre, ore 19.00: confessioni adolescenti. Lunedì 23 dicembre, ore 21.00 a San Fereolo: confessioni per tutti. Martedì 24 dicembre, ore 9.00/11.30 a San Fereolo; ore 15.00/18.30 a San Fereolo: confessioni per tutti.

Le celebrazioni per il S. Natale Martedì 24 dicembre, ore 22.00 Chiesa del Sacro Cuore Veglia e Santa Messa della Notte di Natale Mercoledì 25 dicembre Solennità del Natale del Signore yy Sante Messe a San Fereolo: ore 8.00 - ore 11.30 - ore 18.00 yy Sante Messe al Sacro Cuore: ore 10.30 Giovedì 26 dicembre Festa di Santo Stefano, protomartire yy Sante Messe a San Fereolo: ore 8.00 – ore 18.00 yy Sante Messe al Sacro Cuore: ore 10.30 yy Non si celebra la Messa delle 11.30 a San Fereolo. Domenica 29 dicembre Festa della Santa Famiglia yy Sante Messe a San Fereolo: ore 8.00 – ore 11.30 - ore 18.00 yy Sante Messe al Sacro Cuore: ore 10.30


Avvento di carità 2019 Martedì 31 dicembre yy ore 18.00 Chiesa del Sacro Cuore: Santa Messa di Ringraziamento Sono sospese le Messe delle ore 8.30 e delle 18.00 a San Fereolo. Mercoledì 1 gennaio 2019 Solennità di Maria Ss.ma Madre di Dio Giornata Mondiale per la Pace yy Sante Messe a San Fereolo: ore 8.00 – ore 11.30 yy Sante Messe al Sacro Cuore: ore 10.30 – ore 18.00 yy Ore 18.00 al Sacro Cuore: Solenne Santa Messa per la Pace. Al termine i sacerdoti distribuiranno le immagini dei Santi protettori dell’anno. Sabato 4 gennaio yy Ore 17.00 al Sacro Cuore e ore 18.00 a San Fereolo: Sante Messe festive Domenica 5 gennaio Seconda domenica di Natale yy Sante Messe a San Fereolo: ore 8.00 – ore 11.30 - ore 18.00 yy Sante Messe al Sacro Cuore: ore 10.30 La S. Messa delle ore 18.00 a San Fereolo è prefestiva della Solennità dell’Epifania del Signore.

Settimana della Carità Terza settimana di Avvento (dal 15 al 22 dicembre)

Raccolta generi alimentari a favore della Caritas parrocchiale per le famiglie bisognose del quartiere. Ricordiamo che la Caritas parrocchiale distribuisce ogni mese una media di 80 pacchi alimentari. In questo periodo, abbiamo bisogno, in particolare di: olio di semi, riso, pasta e latte. Il tuo aiuto per la Chiesa del Sacro Cuore

Nelle Messe del Santo Natale: raccolta fondi a favore della chiesa del Sacro Cuore.

Lunedì 6 gennaio Solennità dell’Epifania del Signore yy Sante Messe a San Fereolo: ore 8.00 – ore 11.30 - ore 18.00 yy Sante Messe al Sacro Cuore: ore 10.30 yy Ore 16.00 a San Fereolo: Rito della Benedizione dei bambini Domenica 12 gennaio Festa del Battesimo di Gesù yy Sante Messe a San Fereolo: ore 8.00 – ore 11.30 - ore 18.00 yy Sante Messe al Sacro Cuore: ore 10.30 yy Ore 15.30: Rito del Battesimo dei bambini

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Alessandro Beltrami

Cammineranno le genti alla tua luce L’adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano “Adeste, fideles”, venite fedeli cantiamo in italiano, ma il verbo latino è più ricco: dice “andiamo verso”, “andiamo incontro”. L’evento del Natale è un imperativo comunitario, un invito ad alzarci e a camminare insieme per andare verso il Signore. Non si arriva da soli alla capanna di Betlemme. È un’immagine che possiamo tenere nella nostra mente in questo anno pastorale che, nel suo essere preparatorio al sinodo diocesano, si pone sotto il tema “Insieme sulla via”. Il Natale è la festa di chi si mette in viaggio: gli stessi Maria e Giuseppe arrivano a Betlemme da Nazareth e il parto li sorprende nella fatica e nel disagio dello spostamento. La capanna è il fulcro di un moto convergente, come se fosse il centro, sorprendentemente spartano, della storia e dell’universo. Qui arriva una famiglia stanca e preoccupata, qui arrivano i pastori ancora avvolti dal sonno, qui arrivano le schiere degli angeli cantando “Gloria”. Qui arrivano le stelle e al loro seguito un corteo di sapienti arrivati da Oriente. L’Adorazione di Magi è un tema molto frequentato nella storia dell’arte. Ed è anche molto antico: lo troviamo ad esempio nei mosaici di Ravenna. Tra gli esempi più noti e belli è l’Adorazione dei Magi dipinta da Gentile Fabriano nel 1423 e oggi conservata agli Uffizi. È il capolavoro dell’artista: un trionfo di colori e fantasia. In esso la pagina del Vangelo si intreccia in una vera passione per il racconto, che molti commentatori non a torto definiscono dai toni fiabeschi. Gentile immerge tutto nel senso del meraviglioso: la quantità di episodi e personaggi perfettamente orchestrati nello spazio, la ricchezza degli abiti, i dettagli sorprendenti e innumerevoli. Eppure Gentile, in questo suo fastoso corteo che serpeggia tra colline e borghi toscani, è perfetta-

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mente aderente allo senso profondo della festa: epifania significa “manifestazione”, Gesù che si rivela a tutti i popoli della terra, rappresentati da questi uomini saggi, esterni al popolo ebraico, che giungono a lui e lo riconoscono attraverso un “principio di ragione”, ossia studiando la struttura del mondo. L’Epifania è una chiamata globale a camminare tutti “insieme sulla via”. Gentile traduce in figura le parole della liturgia, a loro volta particolarmente cariche di immagini. È la prima lettura, tratta da

Isaia, che in latino (così la conosceva Gentile) ha un esordio folgorante: “Surge, illuminare, Ierusalem, quia venit lumen tuum” cioè “Sorgi, risplendi Gerusalemme, perché viene la tua luce”. Lo vediamo in alto nel dipinto: il cielo d’oro non è solo un retaggio della tradizione bizantina perdurante nel gusto gotico, ma è la luce irraggiata da Gerusalemme, la città alta sul monte e fortezza splendida e inespugnabile del Salmo 48. In basso, meta del cammino ovvero della storia, il Bambino - Luce del Mondo. Leggiamo dunque Isaia:

Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. Alza gli occhi intorno e guarda: tutti costoro si sono radunati, vengono a te. I tuoi figli vengono da lontano, le tue figlie sono portate in braccio. Allora guarderai e sarai raggiante, palpiterà e si dilaterà il tuo cuore, perché l’abbondanza del mare si riverserà su di te, verrà a te la ricchezza delle genti. Uno stuolo di cammelli ti invaderà, dromedari di Màdian e di Efa, tutti verranno da Saba, portando oro e incenso e proclamando le glorie del Signore. A sinistra, l’Adorazione dei Magi di Gentile da Fabriano (1423) e - sotto - il mosaico di Sant’Apollinare Nuovo a Ravenna (V secolo circa).

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Insieme sulla via

La lettera del vescovo Maurizio per l’Anno pre-sinodale 2019 - 2020

La Chiesa lodigiana si prepara al sinodo del 2020, e lo fa nella consapevolezza che esso indica, prima ancora che una meta, un metodo, che è quello del camminare “Insieme sulla via”. È proprio questo, infatti, il titolo della “lettera pre-sinodale” che il vescovo Maurizio ha consegnato il 20 settembre scorso, quando in cattedrale ha aperto l’Anno pastorale. “Si tratta di una lettera scritta in familiarità, come accompagnamento per questo anno pre-sinodale.” ha spiegato il vescovo. “Fa riferimento ad alcuni elementi contenuti nel documento sulla sinodalità pubblicato dalla Commissione teologica internazionale, e già il titolo ne sintetizza il contenuto”. Come dice la stessa etimologia greca della parola sinodo, infatti, esso è un invito a stare “insieme sulla via”, e se le immagini, a volte, valgono più delle parole, è già significativa la copertina della lettera pastorale, che vede il vescovo incamminarsi insieme a dei giovani e dei bambini verso il futuro. Attenzione educativa, quindi, missionarietà della Chiesa, vicinanza alle varie comunità che, con le loro peculiarità, fanno parte della Chiesa universale e della chiesa lodigiana: “Insieme sulla via” è infatti anche la frase con la quale il vescovo ha voluto descrivere la Visita pastorale al vicariato di Lodi città. Nella lettera citata, il vescovo descrive il cammino dei credenti, dei discepoli della “Via”, e sottolinea la sintonia con tutta la chiesa, partendo dall’autorevole appello di Papa Francesco a una prospettiva

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sinodale, sgombrando il campo da alcuni fraintendimenti e chiarendo che si tratta di una esperienza ecclesiale, dell’avvio di un processo di coinvolgimento di tutte le componenti della comunità ecclesiale. Ma la prospettiva sinodale si apre anche alla società lodigiana, con rispetto e simpatia, nell’intento di offrire un sempre maggiore contributo all’edificazione del bene comune, e perciò all’accoglienza di tutti quanti siano interessati a ricercare la verità, la giustizia e la solidarietà. Senza rinunciare, come credenti, alla dimensione fondamentale della fede nel Dio di Gesù, vissuta nel suo corpo ecclesiale, aperta a tutti con particolare attenzione per chi è povero e in difficoltà. Il vescovo, nella lettera, indica le tappe di questo


cammino che mantiene come orizzonte la missionarietà, tanto più in relazione al mese missionario che sarà vissuto da tutta la Chiesa in modo speciale nel corrente anno. Il contenuto, che è già stato espresso in sintesi nell’omelia della Messa crismale, comprende l’invito del vescovo all’aggiornamento del patrimonio ecclesiologico e delle determinazioni dell’ultimo sinodo, che risale a trentun’anni fa. “Si impongono però anche questioni molto attuali.” osserva monsignor Malvestiti, “In particolare la configurazione della diocesi, da rendere più attenta ai cambiamenti del territorio, e conseguentemente la distribuzione del clero e il coinvolgimento dei laici, così come la gestione dei bene ecclesiastici, per essere vera Chiesa di Cristo”.

Il testo si apre infatti con la frase evangelica «Io sono la Via, la Verità e la Vita» (Gv 14, 6), e si conclude con un appello alla diocesi, perché sia “lieta e sollecita, e lo potrà essere solo se tutti i suoi componenti, da camminatori instancabili, diverranno pellegrini”. È la condizione con cui il vescovo distingue chi è alla ricerca di un senso ma non si è ancora convinto che la meta è una sola: “Le varie tappe dell’esistenza non fanno che aspirare alla meta definitiva che è Cristo, e corrisponde alla ’Via’ da percorrere insieme”. La lettera è accompagnata dall’immagine della Madonna Odigitria, “che indica la Via”, presa dal catino absidale della basilica di Lodi Vecchio, ma anche dall’immagine di una scultura dell’artista ticinese Alberto Giacometti (“L’Uomo che cammina”).

Sostieni la missione e l’opera dei sacerdoti! “Nei gesti quotidiani dei nostri sacerdoti c’è l’amore di Dio. Sostieni la loro missione con un’offerta. Un abbraccio fraterno, una parola di conforto, un momento di preghiera condivisa… con i loro gesti i nostri sacer-

doti ci trasmettono l’amore di Dio. Tutti loro vivono con noi, ogni giorno, una Chiesa solidale e partecipe.” Questo il senso della 31esima Giornata nazionale delle offerte per il sostentamento dei sacerdoti diocesani, celebrata il 24 novembre scorso: appuntamento annuale che richiama l’attenzione sulla missione dei 34 mila sacerdoti, sulla loro opera e sulle offerte che sono dedicate al loro sostentamento. Destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero, queste offerte sono uno strumento perequativo e di solidarietà nazionale scaturito dalla revisione concordataria del 1984, per sostenere l’attività pastorale dei circa 34.000 sacerdoti diocesani. Infatti da circa 30 anni i sacerdoti non ricevono più uno stipendio dallo Stato (congrua) ed è responsabilità di ogni fedele partecipare al loro sostentamento, anche attraverso queste Offerte. La tua donazione per i sacerdoti è deducibile dal reddito annuale se effettuata a favore dell’ICSC (Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero) attraverso: conto corrente postale, carta di credito, bonifico bancario, versamento diretto presso l’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero della tua diocesi. Per maggiori informazioni consultare il sito www.insiemeaisacerdoti.it.

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Cronaca della visita pastorale Dal 17 al 27 novembre scorso, il Vescovo Maurizio ha compiuto la Visita Pastorale nella nostra parrocchia. È stato un momento molto partecipato, in clima di festa, di gioia, di accoglienza autentica. Nelle pagine che seguono diamo ampio spazio alla cronaca, anche fotografica, perché tutti possano essere partecipi di un momento così significativo per la comunità parrocchiale e che la vedrà impegnata, strada facendo, a verificarsi, confrontarsi, discernere e maturare scelte per il cammino a venire. A tutti coloro che, in vari modi, tutti preziosi, hanno collaborato per le varie necessità e iniziative inerenti alla Visita Pastorale il grazie più sentito da parte di noi sacerdoti e della comunità intera.

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Il saluto di don Elia Eccellenza, a nome mio, di don Roberto e di tutta la nostra comunità cristiana, voglia gradire il più cordiale saluto e benvenuto! Quello che abbiamo cantato, davvero lo sentiamo: “La nostra Chiesa, in questa casa, ti benedice, prega per te: portaci al cuore del Vangelo, guida e maestro di verità”. Questa assemblea liturgica è segno della comunità che incontrerà nei prossimi giorni: popolosa, popolare, vivace, ricca di potenzialità, accogliente, disponibile, generosa e anche complessa, fragile, con tanti passi ancora da compiere … Quando don Peppino me l’ha presentata l’ha definita così: San Fereolo è una “baraonda”, ma “è bella!”: oggi glielo confermo! È una comunità ricca di storia e di tradizione: lo attesta l’antica chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Bassiano e Fereolo, alla quale i parrocchiani sono molto affezionati, e che ci ricorda le nostre radici: viaggiando un po’ con la fantasia potremmo immagina-

re che il nostro San Bassiano abbia percorso quelle che oggi sono le nostre vie e le nostre strade mentre si dedicava all’annuncio del Vangelo. Al tempo stesso una comunità aperta e che vuole aprirsi sempre più ad un quartiere grande, con tante giovani famiglie, con una significativa mobilità tra le persone e tante forme di povertà. Questa apertura è attestata dal segno del tempio in cui celebriamo, oggi, questa solenne eucarestia: la chiesa dedicata al Sacro Cuore di Gesù nacque proprio 50 anni fa (i lavori, iniziati nel 1967, furono ultimati proprio nel 1969) per rispondere alle attese di un quartiere nascente ed in forte espansione. Con la stessa intenzione fu radicalmente ristrutturata (fu dedicata esattamente 10 anni fa, il 12 settembre 2009), perché la comunità vi si radunasse a celebrare il Cristo risorto, per testimoniarlo nella quotidianità della vita e nel vissuto della città. Eccellenza, mi consenta in conclusione, in tono più confidenziale, di darle il nostro saluto e benvenuto con alcune espressioni dei nostri bambini i quali, voci della verità, interpretano sicuramente, il cuore di tutti noi. Uno scrive: “Ti accogliamo con moltissima gioia. Sono felice che tu sia venuto qui: ti auguro una bella visita!” Altri scrivono: “Ho sempre voluto conoscerti; ti ospitiamo nella nostra parrocchia. Cammineremo sempre con te e con Dio nel nostro cuore. […] Spero che tu ti senta accolto a San Fereolo. Buon cammino!”. Un altro: “Grazie, vescovo, per tutto quello che fai per la chiesa: cammina insieme a me! Grazie perché sei il nostro vescovo.” E per finire: “Sei sempre il benvenuto!”, con la sigla, tutto maiuscole: “TVB”. Questo è il cuore di San Fereolo: benvenuto tra noi, caro Vescovo Maurizio!

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“Insieme sulla Via” per condividere la Verità e la Vita L’omelia del Vescovo Maurizio

Cari fratelli e sorelle, desidero esprimere la mia profonda gratitudine a Dio e a ciascuno di voi per l’accoglienza festosa e così numerosa, che insieme al parroco don Elia e a don Roberto, ai ragazzi e ai giovani, mi state offrendo in modo commovente ed entusiasmante. E subito ricordarvi che il tempio di Dio evocato dal vangelo è Cristo stesso. In Lui diveniamo un tempio spirituale e formiamo quali pietre vive quello ecclesiale, fondato sulla pietra angolare che è Gesù, mentre le colonne lucenti sono i dodici apostoli richiamati dalle lampade che ornano questo luogo sacro nel gioioso cinquantesimo anniversario di edificazione e nel decimo del suo adeguamento liturgico e della consacrazione. Sono i santi Bassiano e Fereolo a riunirci nella chiesa del Sacro Cuore per la visita pa-

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storale. È domenica. È il giorno del Signore. Lo distingue l’Eucaristia, memoriale della sua morte e risurrezione e del dono dello Spirito, che fa di noi la chiesa di Cristo, lieta e sollecita. È lieta a motivo di quel Cuore trafitto, insuperabile segno dell’amore pasquale riversato nei nostri cuori fin dal battesimo. È lieta per la misericordia di Dio, la cui sorgente sempre zampillante sta nello stesso cuore del Salvatore. E diviene sollecita nella città che amiamo e desideriamo costruire in serenità, giustizia e pace per tutti. Sollecita in questo quartiere il più popoloso, con la sua complessità, le fatiche certamente e le ferite e le fragilità, ma anche i traguardi di comunione e solidarietà, le opportunità e le speranze. Sono i ragazzi e le ragazze, i giovani e le giovani la nostra più sicura risorsa


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(anche quelli appartenenti ad altre culture e religioni, evidentemente, insieme ai cristiani di altre nazioni e non cattolici ma battezzati come noi) e sappiamo di poter contare sui giovani per camminare “insieme sulla Via”, che è Cristo. In Lui incontriamo come fratelli e sorelle gli uomini e le donne, di ogni età e condizione, che stanno attraversando la grande tribolazione della storia. Ha, però, una meta la storia. A dischiuderla, mentre volge al termine l’anno liturgico, è la parola di Dio. Il suo tono è ermetico, apocalittico, ma sublime e pienamente intriso della “certa” speranza pasquale: quella degli apostoli, e dei pastori loro successori (come San Bassiano), e dei martiri (come San Fereolo). Nella loro fede, nella loro speranza (di apostoli e di martiri) viene a confermarvi il vescovo, successore degli apostoli in co-

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munione col successore di Pietro, affinché viviamo nella carità, osservando con fedeltà i comandamenti e pentendoci dei peccati nel sacramento della riconciliazione possiamo da “perdonati” vivere il comandamento unico e inscindibile dell’amore a Dio e al prossimo. In questa domenica, papa Francesco invita tutta la chiesa ad avvicinare sempre i poveri, la cui “speranza non andrà delusa” (salmo 9,19). Della stessa speranza, l’unica, abbiamo bisogno anche noi. La riceviamo da loro se non li emarginiamo, se li assistiamo cercando di ricomporre la personale e sociale dignità, che consenta di prendere in mano, col sacrificio, la vita. Avvicinandoli diventiamo “poveri in spirito” (Mt 5,3) e perciò “beati” perché riceviamo l’insegnamento a non illuderci quanto alla ricchezza: quella vera, che nessuno ruba e non si consuma, anzi donandola si moltiplica, è la comunione con Dio finché vivremo eternamente in Lui. Ecco di nuovo la meta. Non possiamo, tuttavia, nasconderci che quel “verranno giorni” (Lc 21,6) proferito da

Gesù nel vangelo dà inquietudine. Non vuole affatto intristirci Colui che ha detto: “ad ogni giorno basta la sua pena” (Mt 6,34). Ma metterci in guardia sì! Da ogni inganno. Quanti ne riceviamo! Quanti stanno vergognosamente ingannando le giovani generazioni consegnandole alla illusione e alla indifferenza, alla dipendenza e alla disperazione con false promesse di libertà e di riuscita. La prova, persino tremenda, capace di insidiare e colpire addirittura gli affetti più cari, non mancherà a nessuno. Lo sanno bene i martiri di ogni epoca. Incrollabile però è la promessa di Cristo, che la croce e la risurrezione rendono irrevocabile: nostra difesa è il Signore, che darà parola e sapienza adeguata al momento opportuno (cfr Lc 21,14 ss). E fortezza! “Proprio così”, penso stia dicendo il martire Fereolo, affidandoci insieme al vescovo Bassiano il monito consolante e tanto incoraggiante di Gesù: “con la vostra perseveranza salverete la vostra vita” (ivi 19). Non andremo mai perduti se rimaniamo con Lui! La vita però non è da sprecare: l’ozio va debellato dal duro lavoro “per non essere di peso ad alcuno” (2Ts 3,9) mentre “chi non vuol lavorare neppure mangi” (ivi 10). Il lavoro, che chiediamo per tutti dignitoso e sicuro, sia per sé e la propria famiglia, senza chiudere cuore e mani ai bisognosi, senza preferenze se non per poveri e deboli. E nemmeno divenga un idolo, il lavoro, essendo insostituibile il Dio della misericordia in cui hanno creduto e sperato gli apostoli e i martiri: di Lui e in Lui vogliamo vivere nel tempo e nell’eternità. Quale è, dunque, la sintesi della visita pastorale? È presto detto: Cristo, la Chiesa, i poveri e noi, tutti “insieme sulla Via” a condividere la Verità e la Vita. In cammino con Maria, regina degli apostoli e dei martiri, Madre di Dio e nostra, coi cari defunti che affidiamo al Signore, gli angeli, i santi che pregano per noi ricordandoci sempre la meta irrinunciabile: la grande festa nella Pasqua eterna. Amen.

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Rimettersi in cammino

Il saluto del Consiglio Pastorale Parrocchiale

Eccellenza, la nostra Comunità parrocchiale accoglie con grande gioia la sua visita che per noi è segno di vicinanza, affetto e partecipazione. A nome del Consiglio Pastorale e della Comunità intera Le diamo il benvenuto all'inizio di questa celebrazione eucaristica che apre la sua visita pastorale. Sarà proprio spezzando il Pane che inizieremo a condividere con Lei il cammino che la nostra Comunità sta compiendo. Un cammino fatto di comunione, perché crediamo che la nostra parrocchia sia “una casa in mezzo alle case” del nostro quartiere, in cui imparare a entrare in relazione, a vivere la gioia di una famiglia che si ritrova, si saluta e si sente parte di una famiglia più grande, che è la Chiesa. Le presenteremo, in questi giorni, il nostro quotidiano camminare, e la soddisfazione di poter far tutto ciò assieme. Certo, non le

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nasconderemo le fatiche e le difficoltà, e i nostri “passi lenti”. Un cammino fatto di partecipazione nella consapevolezza che è troppo importante oggi rompere quel clima di solitudine e di individualismo che ci porta tutti a vivere chiusi in noi stessi. E infine un cammino fatto di corresponsabilità, parola quest’ultima, che vogliamo mettere sempre in circolo nella vita parrocchiale perché tutti possono fare e dare qualcosa nella comunità secondo le proprie possibilità. Vogliamo vivere insieme a Lei questa esperienza di visita come un nuovo “rimettersi in viaggio” perché continuiamo a credere nel futuro della parrocchia, e in particolare della nostra parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo, come luogo di vicinanza del Vangelo alla vita degli uomini e delle donne di questo tempo.


Una sera attorno al fuoco col pastore La sera del 20 novembre il Vescovo Maurizio ha incontrato il Consiglio Pastorale, il Consiglio Affari Economici e tutte le persone che liberamente hanno deciso di aderire all’opportunità di una serata in dialogo con il proprio Vescovo. Lo stile di comunicazione del Vescovo Maurizio abbiamo imparato a conoscerlo: è piacevole, conviviale, sa intrattenere, sa essere simpatico e al tempo stesso innestare in questa leggerezza parole importanti, quelle che ti aspetti dal Vescovo, con le quali cerca di leggere la situazione e prova ad indicare una direzione di cammino per la Chiesa di Lodi. Per quanto mi riguarda, non ho doti da cronista, per cui proverò in queste righe a raccontare ciò che ha suscitato in me questo incontro e lo farò attraverso alcune espressioni che il nostro Vescovo ha utilizzato nel suo discorso.

Non possiamo non camminare Camminare ci porta fuori da noi stessi, alla scoperta dell'altro e del mondo, alla scoper-

ta di Dio. Ogni cosa bella che abbiamo incontrato nella nostra vita è il risultato di un cammino: mia moglie, mio marito i miei figli; figli che a loro volta abbiamo visto camminare verso di noi nei primi passi incerti e barcollanti. Poi li abbiamo visti allontanarsi da noi, camminare in direzione opposta, alla ricerca della loro dimensione. Camminare ci fa uomini e donne, camminare insieme ci fa comunità, camminare insieme verso Cristo ci fa Chiesa: ma sempre ci viene chiesto di camminare. È bella l'immagine del Vescovo Pastore, che indica la direzione davanti al suo gregge, ma che al tempo stesso è in mezzo al suo popolo per condividerne la prospettiva, le gioie e le fatiche del cammino. Ed è anche in fondo al gregge, per sostenere e accompagnare gli ultimi, coloro che più di altri fanno fatica, gli uomini e le donne che avanzano col passo più lento.

Misericordia, comunione e missione Questo percorso, proposto dal Vescovo

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Maurizio, ha il suo punto di partenza nella misericordia. Non è casuale questa scelta, c’è un motivo: senza misericordia non ci può essere comunione. La misericordia è conoscere i limiti dell'altro perché riconosco i miei. È perdonare all’altro ciò che mi risulta più difficile accettare di lui, perché conosco gli spetti di me stesso che possono risultare difficili da accettare per gli altri. La misericordia è perdonare gli altri perché mi rendo conto che, ogni giorno, io vengo perdonato. Una comunità matura è un gruppo di uomini e donne che riconoscono reciprocamente i propri limiti e i propri difetti e li sanno accogliere vicendevolmente, nella fiducia che non impediranno di fare insieme un cammino buono. La comunione non è dei perfetti, ma dei salvati in Cristo e da questa consapevolezza sgorga anche la missione, perché si può annunciare Cristo nonostante i nostri limiti e i nostri peccati. È un annuncio che non dipende da quanto noi siamo bravi e degni, ma dalla forza della verità che è nella sua Parola e da quanto sappiamo restare in comunione con Lui e tra noi.

Aggiornare, integrare e verificare Trentatré anni fa veniva celebrato il precedente sinodo diocesano. Ha detto il Vescovo Maurizio: "dopo 33 anni abbiamo bisogno di aggiornare, integrare, verificare. Perché? Perché è cambiato il mondo". Ce ne siamo accorti Eccellenza. In questi 33 anni, lo sviluppo dell'informatica e in particolare di internet e delle piattaforme digitali, le nuove frontiere della bioetica, l'accelerazione impressa sul piano culturale e sociale ad alcuni modelli di lettura e interpretazione del vissuto personale e collettivo, hanno letteralmente cambiato il mondo. Penso, per esempio, alla diffusione della

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scelta della convivenza in luogo del matrimonio, come forma di espressione della vita di coppia e famigliare, al culto dell’individuo che ha soppiantato il valore dell’essere in comunità. Se vogliamo camminare insieme, non possiamo improvvisare. Dobbiamo darci una meta, stabilire una direzione, lasciarci guidare da coloro che il Signore ha preposto a questo compito, ma anche offrire il contributo del proprio sguardo, una parola che sa sostenere nel cammino, una mano che sa affiancare coloro la cui andatura si è fatta più fiacca, perché questo compito è di tutti i cristiani e non solo del Vescovo.

Il Vangelo della famiglia In questo ritmo forsennato che è stato impresso alla storia e alla vita di ciascuno di noi, il timore di perdere la bussola è reale, come il senso di stanchezza e sfiducia che a volte ci coglie. Ma è dentro questo contesto, ci dice il Vescovo Maurizio, che ravvisiamo l'urgenza di affermare il Vangelo della famiglia, dell'uomo e della donna a servizio dell'amore e della vita, che è scintilla della Trinità e va trasmesso a tutti gli ambiti della pastorale. È una bella responsabilità pensare che Dio ci ha affidato il compito di rappresentare, con l'amore vissuto nelle nostre famiglie, l'amore trinitario del Padre con il Figlio e lo Spirito Santo. Ma se Dio si riconosce in questo nostro amore povero, non ci resta che fare del nostro meglio, fiduciosi che è sempre la misericordia di Dio a colmare ciò che manca e non riusciamo a dare. E se la prospettiva è quella di camminare “insieme sulla via” come comunità, come Chiesa, ci interroghiamo anzitutto sul nostro camminare insieme come sposi, come famiglia, perché questo è il terreno sul quale siamo chiamati, ogni giorno, a re-imparare a camminare.


Vivere, amare, sognare, credere L’incontro con i giovani

Sono questi i quattro verbi che il Vescovo ha voluto lasciare ai ragazzi che lo hanno incontrato la sera di sabato 23 novembre. Quattro parole che vogliono indicare uno stile, un modo di essere per dei ragazzi che stanno crescendo e stanno vivendo una stagione tanto bella quanto difficile della loro vita. Non è facile mantenere questo stile nella cultura e nella società di oggi che rischiano di far passare il messaggio pericoloso di un forte individualismo che spesso degenera nella fatica di amare la vita e nel chiudersi in se stessi. Il consiglio del Vescovo è stato proprio quello di vivere pienamente il pro-

prio essere giovani facendo il pieno di valori positivi che arrivano da esperienze belle come quelle che si vivono nell’ambiente della parrocchia e dell’oratorio. Solo in un cammino condiviso con gli altri e all’insegna i valori positivi è possibile scacciare i mali del nostro tempo: il bullismo, l’indifferenza, l’individualismo. Con le parole di un grande attore - Roberto Benigni - il cuore del messaggio che il Vescovo ha inviato è stato proprio quello di affrettarsi sempre ad amare dicendo un grande sì convinto alla vita! Perché la vita è il grande mistero che ci porta già qui e ora a fare esperienza di qualcosa di infinito!

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L’incontro con i ragazzi Ore 14.30 puntualissimo il Vescovo Maurizio è arrivato in oratorio per incontrare i ragazzi della catechesi. L’entusiasmo è alle stelle! Siamo scesi nel teatro dell’oratorio, accompagnati dal Vescovo seguendo un percorso preparato con tante orme realizzate dai ragazzi della catechesi per ricordare il titolo che il Vescovo ha dato alla visita Pastorale alle parrocchie della città: “Insieme sulla via”. Il Vescovo è

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proprio il nostro Pastore che ci guida sulla strada che porta al Vangelo e all’incontro con Gesù! Ci siamo poi raccolti per una breve preghiera, dopo la quale il Vescovo Maurizio ha dato inizio ad una catechesi “speciale” sulle origini della nostra comunità. Bella la sua idea di coinvolgere alcuni ragazzi che hanno personificato i protagonisti del racconto: San Bassiano, il nostro patrono, di cui il Ve-


scovo è successore; San Giovanni Crisostomo, che ha rappresentato l’universalità della Chiesa e la comunione fra tutte le chiese d’oriente e d’occidente; Santa Savina, narratrice del racconto, figura legata alla vicenda dei primi cristiani e dei martiri Vittore, Nabore e Felice dalla cui testimonianza si è diffusa la fede cristiana nel nostro territorio. I ragazzi non hanno esitato ad indossare i copricapi da vescovo, i bastoni pastorali e

perfino l’anello episcopale! La catechesi si è conclusa sottolineando come la nostra fede si fondi proprio sulla loro testimonianza sulla dedizione alla diffusione del Vangelo, sulla loro fedeltà giunta fino al martirio e sull’importanza del dialogo e della collaborazione con le Chiese sorelle dell’Oriente per poter sognare il grande dono dell’unità di tutta la Chiesa. Dopo aver incontrato i ragazzi il Vescovo si è poi intrattenuto con un buon numero dei loro genitori, con i quali ha riflettuto sul tema della bellezza della nostra vita, sui rischi della denatalità e dell’individualismo che purtroppo toccano da vicino la nostra società. Durante l’incontro con i genitori i ragazzi hanno preparato un ricordo di questa visita: un grande libro le cui pagine sono state preparate dai ragazzi che hanno così lasciato al Vescovo i loro messaggi, frutto della loro fantasia e della riflessione scaturita in questa bella giornata. Per finire non poteva mancare una buona merenda per tutti!

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L’incontro con il gruppo anziani

Anche il nostro gruppo di adulti, anziani e pensionati, durante la settimana della visita pastorale, ha potuto incontrare il nostro vescovo Maurizio, nel pomeriggio di giovedì 21 novembre. Ci siamo trovati nella chiesa di San Fereolo per la recita del Rosario. È stato un momento molto partecipato: tutti eravamo raccolti in preghiera e le nostre voci si sono unite, dimostrando la voglia e l’impegno nell’essere veramente una comunità cristiana.

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Al termine, ci siamo riuniti nuovamente al bar dell’oratorio, per un momento sereno di condivisione. Anche lì eravamo tantissimi e, quando è arrivato, il vescovo non ha potuto fare a meno di complimentarsi. Mi ha detto: “Non è facile vedere così tanta gente di pomeriggio!” Questo elogio mi è sembrato che non fosse rivolto soltanto agli organizzatori, ma a tutti coloro che erano presenti. Poi subito ha aggiunto: “È una bella occasione, dobbiamo cantare tutti assieme!” e ha intonato “Con te partirò “. Nessuno sapeva le parole, ma è stato bello quel momento di allegria corale! Abbiamo ritrovato con piacere il lato simpatico del vescovo Maurizio, che sa proporsi a tutti con semplicità e naturalezza. Poco dopo ha dovuto lasciarci perché altri appuntamenti lo attendevano. Noi abbiamo continuato a gustare il thè e le buonissime torte delle nostre pasticcere! Ringrazio ancora tutte le persone che ci hanno aiutato e si sono spese per la buona riuscita di questo incontro; ma ringrazio anche tutti i parrocchiani che hanno voluto essere presenti. Siamo stati veramente comunità, eravamo uniti. Il nostro vescovo, offrendoci questo incontro, ha aggiunto un valore in più nel nostro stare insieme. Prima la preghiera comune, poi quel canto, in cui si sentivano le voci di tutti. Grazie di cuore, quindi, anche al vescovo Maurizio per averci fatto scoprire il bello e la gioia di essere una comunità cristiana.


La visita alla zona artigianale ed alla Confartigianato Mercoledì 20 novembre il Vescovo Maurizio è stato ospite, atteso e gradito, alla sede della Confartigianato, in via Marescalca, dove si è intrattenuto con alcuni corsisti impegnati in un corso di formazione e poi con i quadri dirigenti della associazione dai quali sono emerse le difficoltà che le imprese artigiane oggi incontrano, ma al tempo stesso l’intraprendenza di giovani imprenditori che avviano nuove attività. Soprattutto nei confronti dei giovani artigiani il Vescovo ha auspicato incoraggiamento e sostegno, quindi a tutti ha dato la benedizione auspicando ogni bene per il mondo del lavoro. Gli artigiani di via San Fereolo, invece, si sono riuniti presso la Ceramica Vecchia Lodi di Angelo Pisati per accogliere la visita

del vescovo Maurizio Malvestiti nel pomeriggio di giovedì 21: l'incontro, dal tenore amichevole, si è svolto alle 16.30 nell'ambito della visita pastorale alla parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo. Il vescovo, accompagnato dal parroco don Elia Croce e dal vicario don Roberto Abbà, ha portato il suo saluto e la sua benedizione agli artigiani della zona: «Voi artigiani siete la via di mezzo tra l'industria, dove tutto è spersonalizzato, e la famiglia - ha spiegato Malvestiti -. Non venite mai meno alla vita famigliare, mantenete questo clima nelle vostre attività e vi auguro che lo sviluppo non manchi». Pisati ha donato al vescovo una riproduzione in ceramica del tempio civico dell'Incoronata, con l'auspicio che possa tornare

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presto a pieno splendore. Il vescovo ha quindi ricordato l'impegno della diocesi in favore dei meno fortunati: presso la mensa dei poveri si recano ogni giorno 50 persone a pranzo e circa 30 a cena, ma ci attende l'opera urgente di un dormitorio adeguato. Insieme ad Angelo Pisati, alla figlia Maria Luisa e a Giovanni Minetti, della Ceramica Vecchia Lodi, c'erano anche i rappresen-

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tanti delle seguenti attività : Pompe Funebri Scaricabarozzi, Autofficina Elettrauto Lupi dal 1984, Contrel Elettronica, Spazio Danza, ITI Impianti, Tipografia La Moderna, Arcobaleno Prodotti Naturali Dolciari, Floricoltura Oldani, Studio Architetto Cavanna. L'incontro si è concluso con l'arrivederci alla giornata del lavoro e inizio mese mariano per la tradizionale Messa serale.


Nelle pagine precedenti: l’incontro con gli artigiani presso l’azienda “Vecchia Lodi”. In questa pagina: l’incontro presso la Confartigianato.

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Al Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti Nella mattinata di mercoledì 20 novembre il Vescovo ha visitato il CPIA che ha sede presso la scuola Don Milani. Il CPIA, che conta circa 600 alunni svolge attività rivolte a diverse tipologie di utenti: yy studenti stranieri intenzionati a proseguire nella formazione professionale; yy adolescenti in difficoltà rispetto al compimento dell’obbligo scolastico e formativo;

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yy adulti che vogliono recuperare migliori livelli di istruzione ed entrare nella formazione con l’obiettivo di trovare o migliorare il lavoro. L’educazione degli adulti include l’insieme dei processi di apprendimento, formale e non, attraverso i quali gli adulti sviluppano le loro conoscenze, arricchiscono le competenze e le orientano secondo le loro necessità. Il CPIA è chiamato ad operare per due finalità


generali: yy sviluppare l’autonomia culturale e per questa via la partecipazione sociale delle persone; yy formare, far crescere e mantenere competenze professionali che favoriscano l’inserimento e la permanenza nel mondo del lavoro. Mentre saliva le scale che lo portavano nella sede il Vescovo ha notato sui gradini, bene

evidenziate, parole come “integrazione”, “educazione”, “accoglienza” tutte atte a descrivere quanto gli alunni hanno espresso mostrando al Vescovo uno striscione: “La diversità è ricchezza!”. Il Vescovo, dopo il suo saluto, in cui ha rimarcato questi messaggi forti, si è unito al canto corale: “We are the world …” confermando così, in maniera esplicita e simpatica il suo messaggio: “Siamo cittadini del mondo”.

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Alla Scuola d’Arte Bergognone Gli artisti Folligeniali accolgono a braccia aperte il vescovo di Lodi: nell'ambito della visita pastorale alla parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo, monsignor Maurizio Malvestiti ha portato il suo saluto alla scuola d'arte Bergognone. Ad accogliere il vescovo - insieme al parroco don Elia Croce e al vicario don Roberto Abbà - Angelo Frosio, ideatore e fondatore della scuola e del museo Folligeniali: “L'anno prossimo la nostra scuola compirà 45 anni”, ha esordito Frosio. “In questi anni sono state svolte, presso la nostra scuola, 11 tesi di laurea, anche da parte di studenti provenienti dall'estero. L'arte non siamo noi e non è nemmeno qualcosa di definibile, l'arte è amore, è un'emozione che appartiene a tutti. È il bisogno di esprimere la propria interiorità attraverso i sentimenti e l'intelletto: qui dipingono anche le persone non vedenti,

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perché l'arte ci dà altri occhi e ci fa superare dolori e difficoltà. Ogni mattina preghiamo tutti insieme, anche con gli allievi di diverse confessioni religiose”. Frosio ha donato al vescovo un crocifisso ligneo, creato dagli alunni disabili della scuola d'arte, mentre monsignor Malvestiti ha lasciato alla scuola, in ricordo della visita, oltre alle immagini della Madonna scolpita da Mauro Ceglie per la mensa diocesana e alla lettera pre-sinodale “Insieme sulla Via”,


una piccola raffigurazione in bronzo di San Bassiano. “Frosio è un animatore, un amico e un fratello”, ha osservato monsignor Malvestiti. “San Bassiano, che quest'anno compie 1700 anni, ha portato il Vangelo nella nostra comunità, con la parola ma anche con la sua stessa vita. Sono contento del richiamo ai vostri amici che appartengono ad altre religioni, perché lo Spirito di Dio è uno solo e ci unisce tutti. La vita ha senso se è toccata dall'amore e l'amore è condivisione: nell'arte e nell'arte dell'amicizia l'amore del Signore ci fa diventare eterni”. A conclusione della visita Frosio ha recitato, insieme agli artisti Folligeniali, la preghiera dell'artista, e ha guidato, suonando al pianoforte, il canto liturgico “Credo in te Signore”.

Nelle scuole del 3’ Circolo Nel contesto della Visita Pastorale il Vescovo Maurizio ha visitato anche le scuole del quartiere riscontrando un’accoglienza stupenda e festosa da parte dei bambini, ragazzi, docenti e personale, nonché dalla dirigente Stefania Menin che ha accompagnato personalmente il Vescovo in tutti i plessi scolastici. Il primo appuntamento, martedì 26, è stato alla scuola “Pezzani”, che territorialmente apparterrebbe alla parrocchia di Sant’Alberto, ma che è frequentata anche da tanti nostri ragazzi. Tanti cuori rossi, di diverse dimensioni hanno offerto al Vescovo lo spunto per lanciare il messaggio: far diventare grande il cuore finché possa accogliere la terra e il cielo e fare spazio a tutti. Agli studenti il Vescovo ha ricordato la “stanza” che c’è nella profondità di ciascuno, la coscienza, come lo spazio in cui sentire la voce che chiama all’apertura a tutti, persino al cielo che c’è dentro di noi. La scuola Pezzani ospita bambini di ben 32 nazionalità ed è punto di riferimento qualificato per la didattica potenziata per gli studenti con disabilità. Subito dopo il Vescovo ha visitato la scuola “Serena” dove i piccoli alunni lo hanno salutato con un caloroso benvenuto. Quindi hanno omaggiato al Vescovo un lavoro raffigurante un angioletto; da qui il messaggio ai bambini: “Voi siete come gli angeli: dovete portare un messaggio di gioia a tutti a cominciare dalla vostra famiglia”. La mattinata si è conclusa con la visita alla “Don Milani”. Un’aula magna gremita da

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300 alunni ha salutato il Vescovo dapprima con un brano musicale eseguito dall’orchestra della scuola stessa, dal momento che la scuola ha un indirizzo musicale. Quindi un forte appello alla pace nelle parole del Vescovo: “Noi litighiamo, ma la pace sarà sempre più forte a motivo dei giovani che la amano. Quei giovani siete voi!”. Il Vescovo è rimasto compiaciuto della presenza di ragazzi provenienti da diverse culture e religioni: a tutti ha lasciato un’immagine che ritrae una scultura (esposta presso la Mensa cit-

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Nella pagina di sinistra in alto ed al centro: la visita alla scuola elementare “Pezzani”. Nelle altre foto: la visita alla scuola dell’infanzia “Serena”.

tadina dei poveri) che ritrae Maria nell’atto di spezzare il pane, appello inequivocabile alla condivisione. Il secondo round mercoledì 27 alla scuola “Arcobaleno”: una delegazione di studenti ha accolto il Vescovo all’ingresso e lo ha accompagnato in palestra dove erano radunate tutte le classi (300 alunni circa). Il canto appassionato dei ragazzi “Io ci sto … ci metto la faccia, ci metto il cuore …” e il riferimento al noto motto di don Lorenzo Milani “I care”, “mi interessi, mi prendo cura di te …” sono stati i messaggi significativi che i ragazzi hanno voluto offrire insieme ad una scatola contenente tutti i loro cuori. Anche qui accoglienza stupenda, clima di vera gioia e di emozione. Infine, ultimo appuntamento alla scuola “Aqwaba”, il cui significato è “Benvenuto!”.

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Ai piccoli bimbi che lo hanno accolto con un bellissimo canto il vescovo ha lanciato un messaggio forte: “La vita e l’amore” come le dimensioni più importanti e ha chiesto di portare queste parole ai genitori. E poi, con un forte grido, ripetuto più volte dai bambini il Vescovo ha detto: “Non finiranno mai più, mai più!”. Anche a loro il vescovo ha lasciato l’imma-

In queste pagine, in alto, la visita alla scuola media “don Milani”. Qui in basso a destra e nella pagina a sinistra al centro, la visita alla scuola per l’infanzia “Akwaba”. Nelle due pagine, in basso, alla scuola elementare “Arcobaleno”. gine ricordo e una copia della Lettera presinodale “Insieme sulla via …”. Anche da parte di noi sacerdoti, oltre che del Vescovo, il grazie ai dirigenti, ai docenti, al personale, nonché ai genitori che hanno consentito ai ragazzi la possibilità di questo incontro, per la squisita accoglienza e per il clima di cordiale amicizia e dialogo che si sono instaurati.

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News dal GSO Siamo giunti a metà della stagione sportiva e proviamo a tirare un primo bilancio di tutte le categorie di pallavolo e calcio.

Volley

Volley S3 Un gruppo, di entusiasti bambini e bambine dai 5 ai 9 anni, che divertendosi si affaccia, attraverso giochi propedeutici alla pallavolo, al mondo dello sport e che presto diventerà una squadra. Nel frattempo si va alla ricerca della coordinazione e dell’apprendimento dei movimenti e i risultati iniziano a vedersi. Giovanissime Under 12 Al gruppo che lo scorso anno ha partecipato ai “campionati” di Minivolley e Under 10 si sono aggiunte tre ragazze provenienti da altre zone di Lodi, che si sono già perfettamente integrate. La squadra, alla prima esperienza in un campionato vero e proprio, cresce umanamente e sportivamente, prendendosi già, delle belle soddisfazioni. Ragazze Under 14 Una squadra formata da un gruppo eterogeneo che negli ultimi anni ha cambiato moltissimi elementi. Tutte le ragazze sono accomunate dalla voglia di “fare” gruppo divertendosi e sono ben predisposte all’apprendimento, l’impegno infatti non manca. Per ora i risultati non sono quelli sperati ma i miglioramenti dall’inizio della stagione sono tangibili e lasciano ben sperare per il futuro. Allieve Under 16 È la squadra della scorsa stagione integrata con altre quattro ragazze per affrontare, non senza fatica da parte di tutti, due campionati Under 16, uno nel CSI ed uno in FIPAV. Un gruppo coeso che sta ottenendo buoni risultati in entrambi i campionati.

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Open Anche quest’anno il campionato è iniziato con lo stesso spirito di sempre: amicizia, impegno, divertimento ed integrazione con i nuovi arrivi. Il bilancio sul “campo” è “equilibrato”, con buone prospettive per il futuro, puntando innanzitutto all’accesso ai play-off che si disputeranno a primavera. Prima Divisione Inaspettatamente la squadra si è ritrovata, dopo il ripescaggio, in prima divisione. Un campionato affrontato con qualche titubanza da qualche ragazza probabilmente perché era ancora vivo il ricordo della retrocessione e dal fatto di essere rimasti scoperti in alcuni ruoli. Nonostante tutto, la squadra ha iniziato a lavorare ed a mettersi in gioco. I risultati ad oggi mostrano che si possono ottenere buoni traguardi.

Calcio

Attività Ludico-Motoria I piccolissimi (3 e 4 anni) si ritrovano ogni sabato mattina in palestra, impegnati in giochi propedeu-


Natale del GSO S. Fereolo S. Messa in palestra Lunedì 16 dicembre, ore 20.45, presso il PalaSanfereolo Celebrazione della Santa Messa all’inizio della Novena di Natale e scambio di auguri. Nella stessa celebrazione ricorderemo Tino Massazza, dirigente del GSO, scomparso lo scorso mese di luglio. Sono invitati tutti gli atleti con i loro genitori, i dirigenti, gli allenatori, i collaboratori, i soci e simpatizzanti del GSO e tutti coloro che vorranno intervenire.

tici al calcio. La crescita è continua. Piccoli “campioni” crescono. Piccoli Amici Un gruppo che dimostra attraverso l’impegno la volontà di crescere e migliorarsi. Nonostante un autunno molto piovoso, si è sempre riusciti a svolgere gli allenamenti, grazie soprattutto alla grande disponibilità dei genitori, cambiando il giorno degli allenamenti. Per farli giocare maggiormente, si spera che la prossima primavera non sia avara di giornate con il sole. Primi Calci Alle prese con i primi rudimenti del calcio, il gruppo è cresciuto e già si sta pensando all’iscrizione di due squadre al campionato primaverile. Giovanissimi Under 15 Un gruppo nato dalla fusione di due squadre che lo scorso anno affrontarono i campionati di giovanissimi ed esordienti, che sta dando notevoli soddisfazioni giocando alla pari con squadre più

quotate. Una squadra in continua ascesa in attesa di un finale di stagione pirotecnico: Coppa Lodi e forse qualcos’altro di speciale. Seconda Categoria Con un allenatore alla prima esperienza in panchina e molti giovani che hanno esordito in prima squadra, il gruppo sta dimostrando, in un campionato assai difficile, dove nessuna gara è scontata, di poter giocare alla pari anche con squadre più blasonate. I risultati ottenuti fino ad oggi dimostrano che l’obiettivo della salvezza resta alla nostra portata.

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Vita parrocchiale

La 26a StraOratorio per la solidarietà

Domenica 8 settembre: cielo plumbeo, minacciante pioggia. Ma … niente paura: la 26a StraOratorio per la Solidarietà è puntuale al nastro di partenza con ben 375 iscritti. Il ricavato dell’iniziativa, grazie alla sponsorizzazione della Palestra Michelangelo, di euro 2.160,

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provenienti dalle iscrizioni ma anche da libere offerte dei fedeli, è stato devoluto alla Associazione Amici della Danelli, a favore della Fondazione Danelli per l’acquisto di strumentazione necessaria all’assistenza dei degenti della Fondazione stessa. Agli organizzatori, ai sostenitori, ai partecipanti il grazie più sentito.


Festa degli anniversari di matrimonio Domenica 6 ottobre grande clima di festa e di emozione per la festa degli Anniversari di Matrimonio nella chiesa del Sacro Cuore, animata da una numerosa e vivace assemblea. Dal 70° anniversario a scendere fino al primo, sono state più di quaranta le coppie presenti, che hanno voluto riconfermare le promesse nuziali, testimoniando così a tutta la comunità e soprattutto ai più giovani che è possibile vivere la fedeltà ad un amore che, nel sacramento, è segno di un Amore più grande.

La presenza di queste coppie di sposi è stata molto importante per la comunità parrocchiale, per ricordarle la sua identità di “sposa” di Cristo: il matrimonio sacramento, infatti, è proprio il segno che Gesù ha scelto per dire l’amore fedele, indissolubile e fecondo che lo lega alla sua chiesa, la sposa amata. Ed è stata, ci auguriamo, di incoraggiamento, ai giovani che si affacciano alle grandi decisioni della vita, interpellati dall’amore e dall’Amore che esige una risposta.

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Vita parrocchiale

Campo invernale per adolescenti e giovani

Si tiene dal 2 al 4 gennaio 2020 a Perugia e Assisi (informazioni e costi in oratorio).

San Giovanni Bosco 2020 yy yy

Sabato 25 gennaio, ore 19.00: a n i m a z i o n e per tutti i ragazzi delle medie Domenica 26 gennaio : ore 10.30 - Santa messa nella festa di San Giovanni Bosco; ore 15.30 - Incontro genitori

Giornata per la Vita 2020

Domenica 2 febbraio ore 10.30 yy yy yy

Solenne Santa Messa al Sacro Cuore (ore 10.30): sono invitati i genitori con i bambini battezzati nel 2019 Rito della benedizione delle mamme in attesa Bancarella a favore del Centro Aiuto alla Vita

Professione di fede 14enni (per 2a e 3a media) Professione di fede 18enni

Incontri vicariali lunedì 13 gennaio 2020 e lunedì 10 febbraio 2020 alle ore 21.00.

San Bassiano 2020 yy yy

Sabato 18 gennaio, ore 21.00: Veglia diocesana di San Bassiano in Cattedrale Domenica 19 gennaio: (orario domenicale delle Sante Messe) ore 18.00 Santa Messa Solenne nella Festa Patronale di San Bassiano (Chiesa di San Fereolo)

Incontro vicariale domenica 9 febbraio 2020 dalle

Revisione dell’orario delle S. Messe

Da gennaio 2020 l’orario delle Sante Messe verrà modificato nel modo seguente: yy yy yy

Il lunedì e mercoledì è sospesa la Messa feriale delle ore 17.00 al Sacro Cuore Il sabato è sospesa la Messa feriale delle ore 8.30 a San Fereolo La domenica e giorni festivi (a cominciare da Natale 2019) è definitivamente sospesa la Messa festiva delle ore 9.00 al Sacro Cuore.

Vi invitiamo, inoltre, a verificare sempre sul bollettino settimanale l’orario delle celebrazioni, soprattutto feriali, che potrà subire ulteriori variazioni. Vi ringraziamo per la comprensione e la pazienza. Siamo convinti che, nonostante queste variazioni, non venga a mancare l’adeguata e diversificata possibilità di partecipare alle celebrazioni, soprattutto festive.

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9.00 alle 12.15 (2a media presso l’oratorio Santa Cabrini; 3a media presso l’oratorio di San Fereolo).

Pellegrinaggio 14enni a Roma

Festa di San Valentino 2020

Si terrà da venerdì 13 a domenica 15 marzo 2020; informazioni e costi in oratorio.

Domenica 16 febbraio ore 18.00

Celebrazione a San Fereolo con il Rito di benedizione dei fidanzati che celebreranno le nozze nel 2020 e delle coppie di sposi che hanno celebrato le nozze nel 2019.

Quaresima 2020

Mercoledì 26 febbraio

Rito delle Ceneri, inizio della Quaresima. A San Fereolo: ore 8.30 – 18.00 – 21.00; al Sacro Cuore: ore 17.00

1a Domenica di Quaresima Domenica 1 marzo 2020

(ragazzi di 3a media della città di Lodi)

Festa diocesana dei cresimandi al Palacastellotti Domenica 22 marzo 2020 ore 14.30

Per tutti i ragazzi di 1a media che si preparano a ricevere il Sacramento della Cresima.

Celebrazione dei Sacramenti yy yy yy

Prima Confessione: domenica 19 aprile, ore 15.30, chiesa del Sacro Cuore Prima Comunione: sabato 25 aprile, ore 10.30, chiesa del Sacro Cuore Santa Cresima: domenica 10 maggio, ore 17.30, chiesa del Sacro Cuore. Presiede il Vescovo Maurizio.

Appuntamenti di spiritualità di inizio Quaresima: yy ore 9.00 mattinata di spiritualità per adulti presso il Collegio Scaglioni yy ore 18.30 pomeriggio di spiritualità per 18enni e giovani presso il Seminario vescovile.

Esercizi Spirituali Diocesani

(in collaborazione con l’Azione Cattolica) yy

per adolescenti dalla 1a superiore: 7 e 8 marzo 2020 yy per giovani: dal 13 al 15 marzo 2020 yy per adulti e famiglie dal 18 al 20 marzo 2020 yy per ragazzi dalla 1a alla 3a media dal 27 al 29 marzo 2020 Informazioni in parrocchia o in oratorio.

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Il percorso della vita 24 agosto 2019 (foto 1) yy DRAPEAU LILOU di Marc e Garnier Drapeau Fanny 8 settembre 2019 (foto 2) yy CERRI ALESSANDRO di Matteo e Baioni Chiara yy GIULIERI FILIPPO di Matteo e Pedercini Elisa yy MELGAR NATHAN di Eduardo Antonio e Parabola Giada yy ROCABADO VARGAS AMBER ZOEY di Ruddy Alberto e Karen Emilene yy RUSCITTI LUCIA MARIA di Nicola e Volpari Valentina 6 ottobre 2019 yy BARSOTTI BENEDETTA di Nicola e Probo Claudia yy BRAMBILLA GIADA di Amedeo e Grossi Alessandra yy CORDOVA RODRIGUEZ GABRIELE di Antony Andres e Pezzi Simona yy CORDOVA RODRIGUEZ IVAN di Antony Andres e Pezzi Simona

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1 10 novembre 2019 (foto 3) yy CANGEMI LEONARDO di Fabio Franco e Rizzuto Vincenza yy FASOLI CESARE di Gianluca e Cicala Teresa yy LANDANESI AURORA MARIA di Emanuele e Sasso Francesca


battesimi 1 dicembre 2019 (foto 4) yy POGGI IRENE SOLIMAR, di Paolo e Ferrandi Chiara yy CARRION CARRILLO ALICE ANNALISA di Stalin e Carrillo Daniela yy GORLA ALICE di Ivan e Borsani Greta

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POLIZZI BENEDETTO di Giovanni e Leggio Nicoletta

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Il percorso della vita

GRANATA MARCO con SARA FRANCESCA

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IPPOLITO MARCO con CORNAGGIA SIMONA


matrimoni

GANDINI ANDREA con DE MONTI PAOLA

ARBASINI ANDREA con LUPO MARTINA

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Il percorso della vita

BASSI RAFFAELE con CREMASCOLI NICOLE

Arienta Giovanni di anni 71

Borriello Teresa di anni 82

Grecchi Claudia di anni 65

Ieppariello Carmine di anni 84

Vailati Angelo di anni 80

Vighi Angelo di anni 86

Mazzucco Severino di anni 92

Muroni Fabio di anni 14

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MATRIMONI yy

BILLECI MARIANO con FARINA GIADA (la foto sarà pubblicata sul prossimo numero)

DEFUNTI yy yy

CABRINI RENATO di anni 88 PEIA FRANCA di anni 91

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matrimoni e defunti

GORNI PIETRO di anni 69 LOMBARDI GIUSEPPINA di anni 82 LORUSSO ROMEO di anni 70 FOLLI ADELE di anni 94 CASSONI ENRICO di anni 65 ZUCCARELLO MIRELLA di anni 61

Concardi Giuseppina di anni 84

De Carli Maria di anni 72

Folli Maria Felicita di anni 89

Giovannetti Giuseppina

La Face Angelo di anni 64

Maraschi Carlo di anni 82

Marchesi Barbara di anni 42

Marini Giannina di anni 89

Oldoni Fiorenzo di anni 92

Raffaglio Luigia di anni 81

Stefanelli Gianluigi di anni 69

Vaccarini Mario di anni 86

di anni 89

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Parrocchia dei Santi Bassiano e Fereolo viale Pavia 41, Lodi - tel. 0371-30658

Per contattarci:

don Elia: tel. 0371-30658 don Roberto: tel. 0371-36345 Caritas parrocchiale: via della Marescalca 3 - tel. 0371-430885 Gruppo Sportivo Oratorio: via Salvemini 5 - tel. 0371-31964 Coordinatore Sportivo: Roberto Folletti tel. 339-1452918 e-mail: doneliacroce@libero.it sito web: www.http://sanfereololodi.blogspot.it e-mail Caritas Parrocchiale: caritassanfereolo@gmail.com

Gli orari delle S. Messe: Feriali

San Fereolo: ore 8.30 (sospesa il sabato); ore 18.00 Sacro Cuore: ore 17.00 (sospesa il lunedì e il mercoledì)

Festive

San Fereolo: ore 8,00; ore 11.30; ore 18.00 Sacro Cuore: ore 10.30

I servizi della Caritas parrocchiale: Ambulatorio infermieristico

lunedì – mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 10

Doposcuola

martedì - giovedì dalle 17 alle 18,30 mercoledì - venerdì dalle 14,30 alle 16

Distribuzione vestiti

martedì dalle ore 9 alle 11

Servizio anziani ammalati e infermi mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11,30

Aiuto generi alimentari una volta al mese

Centro d’ascolto

Mercoledì – venerdì dalle ore 9 alle 11

Prenotazione esami e visite mediche

mercoledì dalle 9 alle 10 - venerdì dalle 9 alle 11


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