Scienze motorie 2 biennio 1 trimestre

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Scienze Motorie Programma del Primo Trimestre Per il Secondo Biennio A. S. 2012/2013 Prof. Domenico Borelli


Struttura del tessuto muscolare

Classificazione dei muscoli e delle fibre muscolari Produzione di forza e leve muscolo-scheletriche Muscoli e movimento


 E’

costituito da:  75% di acqua  20% di proteine  5% di zuccheri, grassi e sali minerali.

Tessuto Muscolare 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0%

75%

20% 5% Acqua

Proteine

Zuccheri, grassi, Sali


E’ un tessuto elastico capace quindi di allungarsi, accorciarsi, tornare alla lunghezza di riposo.  Attraverso la contrazione il sistema neuromuscolare, 

     

Mantiene la postura del corpo Determina il movimento Produce calore Aumenta il metabolismo Protegge l’organismo dai traumi diretti e indiretti Agisce come stabilizzatore attivo del sistema osteoarticolare E’ parte essenziale del sistema cardiovascolare e digerente.


 Sono

circa 600 i muscoli del corpo  Il peso della massa muscolare complessiva è in media il 40% del peso corporeo. Varia in base alle caratteristiche del soggetto (sesso, età, costituzione fisica), al livello ed al tipo di allenamento. 

Dati Calciatori di serie B   

Peso corporeo = 72,5 ± 6,8 Massa muscolare = 50% ± 1,8 Massa grassa = 15% ± 1,8


 Striato 

Sono i muscoli scheletrici, quelli preposti al movimento, adatti a generare elevati livelli di forza. Molte miofibrille.

 Liscio 

o volontario

o involontario

Sono i muscoli delle pareti arteriose e intestinali, la contrazione è prolungata e di intensità minima

 Cardiaco 

La sua struttura è adatta a contrarsi in modo ritmico e continuo senza subire i limiti della fatica.


 Le

striature verticali sono dovute all’alternanza dei filamenti che lo costituiscono.  I filamenti più importanti sono l’actina e la miosina.  L’interazione tra questi filamenti determina la contrazione del muscolo scheletrico.


 Vasi

sanguigni  Nell’apparato digerente  Attraverso

la contrazione ed il rilasciamento regola il flusso sanguigno, convoglia il cibo lungo l’apparato digerente, consente di espellere l’urina, ha una funzione importante durante il parto.


 Questo

tipo di tessuto è presente solo nel cuore  Ha una struttura simile a quella del tessuto scheletrico.  È ricco di mitocondri in modo da produrre energia esclusivamente con il metabolismo aerobico  Il cuore è capace di autostimolarsi e la sua contrazione non dipende dalla volontà.


 In

fisica F = m x a  La forza è determinata da tre fattori Grandezza  Punto di applicazione  Direzione 

 Nel

comprendere come un muscolo agisce, occorre considerare il punto di origine, il decorso delle fibre ed il punto di inserzione


Origine Capo Breve

Origine Capo Lungo Punto di Inserzione


In relazione al superamento o meno della resistenza che gli si oppone ed all’azione del muscolo, si distinguono 4 tipi di contrazione    

Concentrica – il muscolo si accorcia e produce movimento superando la resistenza esterna Isometrica – il muscolo mantiene la sua lunghezza non produce movimento e non supera la resistenza esterna Eccentrica – il muscolo si allunga e cede alla resistenza esterna Pliometrica – il muscolo prima si allunga e poi nella stessa azione, si accorcia sfruttando le qualità elastiche di fibre, fasci muscolari e tendini.


Pliometrica


F  ma

F  Se F = P contrazione isometrica

 F  m g  Se F > P contrazione concentrica

P

P  m g

 F  ( m  g )  ( m  a)  Se F < P contrazione eccentrica

 F  ( m  g )  ( m  a)


In base ai capi d’origine 

In base all’allineamento delle fibre  

Fusiformi Pennati

In base al movimento 

 

Numero di Tendini

Agonista Sinergico Fissatore Antagonista

In base alle caratteristiche delle fibre  

Fibre lente Fibre veloci


 Monocipite 

1 tendine – soleo (nella gamba)

 Bicipite 

2 tendini – bicipite femorale (nella coscia)

 Tricipite 

3 tendini – tricipite brachiale (nel braccio)

 Quadricipite 

4 tendini – quadricipite femorale (nella coscia)


Fusiformi 

Le fibre sono allungate e scorrono parallele all’asse di trazione del tendine. Sono muscoli veloci

Pennati 

Le fibre scorrono diagonalmente all’asse di trazione del tendine. Sono corte ed in maggior numero a parità di spessore rispetto a un muscolo fusiforme di conseguenza anche la sezione trasversa è più ampia dei muscoli fusiformi e quindi esprimono più forza.


 Fibre 

Sono fibre resistenti alla fatica, ma poco potenti capaci di usare l’ossigeno e di consumare grassi

 Fibre 

veloci e resistenti o tipo FT A

Sono fibre che consumano zuccheri e tollerano molto bene la fatica ad alta intensità

 Fibre 

lente o tipo ST

veloci ed esplosive o tipo FT B

Sono fibre molto potenti e veloci, ma con scarse capacità di resistenza


 In

un movimento complesso, i diversi muscoli che partecipano possono essere distinti in 

Agonista – è il muscolo principale nell’esecuzione del movimento 

Sinergico – partecipa al movimento con l’agonista 

Contrazione Concentrica

Fissatore – fissa i segmenti scheletrici per consentire un punto fisso ai muscoli agonisti 

Contrazione Concentrica

Contrazione Isometrica

Antagonista – si oppone alla forza dei muscoli agonisti controllando e dirigendo il movimento 

Contrazione Eccentrica



 Il

movimento è generato dalla forza prodotta dalla contrazione muscolare che agisce sulla struttura scheletrica.  Questa associazione di strutture crea delle vere e proprie leve corporee.  La forza muscolare necessaria a superare una qualsiasi resistenza sottostà alle leggi della dinamica.  L’equazione che consente di calcolare le forze che agiscono nelle leve è:

P  bp  R  br


 In

base alla disposizione dei tre elementi che costituiscono una leva 

Potenza – Resistenza - Fulcro

 Abbiamo

tre tipi di leve

Leva di 1° genere  Leva di 2° genere  Leva di 3° genere 


 Potenza

– Fulcro - Resistenza  Può essere: vantaggiosa, svantaggiosa, neutra


 Potenza

– Resistenza - Fulcro  È sempre vantaggiosa


 Fulcro

- Potenza – Resistenza  È sempre svantaggiosa


 Si

ha un vantaggio statico quando la forza applicata è inferiore alla resistenza da superare (leve di 1° e 2° genere)  Si ha un vantaggio dinamico quando un movimento di ampiezza ridotta a livello del fulcro determina un movimento di grande ampiezza nel punto di applicazione della resistenza (leve di 1° e 3° genere)  Vantaggio Statico = Svantaggio Dinamico  Svantaggio Statico = Vantaggio Dinamico


La leva costituita dai muscoli del braccio e dall’articolazione del gomito è una leva di terzo genere che presenta un notevole guadagno dinamico migliorando le capacità di difesa e attacco.

br P  R bp

br  10   P  2R bp  5  br  10   P  5R bp  2 


Il bicipite brachiale, muscolo fusiforme con caratteristiche di velocitĂ .


Tricipite surale (polpaccio) e articolazione metatarsale formano una leva di 2째 genere, sempre vantaggiosa, quindi un guadagno di forza per sostenere il peso corporeo.


Qual è la % di proteine nel muscolo? •

Qual è il peso della massa muscolare in un sedentario •

Forti

Le fibre ST hanno caratteristiche di resistenza o velocità? •

Antagonista

I muscoli pennati sono forti o veloci? •

Bicipite

Il muscolo opposto a quello che compie il movimento è •

Isometrica

Il muscolo con 2 tendini si chiama •

Isometrica, Concentrica, Eccentrica, Pliometrica

Se F = P la contrazione sarà? •

40%

Quali sono i tipi di contrazione muscolare? •

20%

Resistenza

Una leva di 3° genere ha un vantaggio statico o dinamico? •

Dinamico


 Conoscere

l’azione di un muscolo o gruppo muscolare ci permette di: Sapere quali movimenti compiere per allenarli  Sapere come agiscono a livello posturale  Saperli localizzare per verificarne lo stato 

  

Contrattura Debolezza Infortunio


 Si

articolano tra l’osso occipitale, l’osso temporale, le vertebre dorsali, la scapola, la clavicola, lo sterno  Determinano tutti i movimenti della testa


 Romboide 

È il muscolo tra la colonna vertebrale e le scapole

 Trapezio 

È il muscolo che possiamo toccare tra collo e spalla

 Gran 

dorsale

È il muscolo che possiamo toccare posteriormente sotto l’ascella


ď‚ž Si

articola tra le vertebre dorsali e la scapola ď‚ž Avvicina la scapola alla colonna vertebrale


ď‚ž Eleva

scapola e spalla ď‚ž Flette la testa posteriormente


ď‚ž Compie

i movimenti di arrampicata


 Compie

movimenti di spinta dal petto e avvicina le braccia al centro del corpo  È localizzato sul torace 

Possiamo toccarlo anteriormente sotto l’ascella e ovviamente sul petto


 Sono

localizzati su tutto l’addome Retto addominale  Obliquo esterno  Obliquo interno  Trasverso 

 Compiono

movimenti di flessione e torsione del busto


 Si

articolano con la colonna vertebrale e con il bacino Quadrato dei Lombi  Ileo lombare 

 Compiono

movimenti di estensione del busto , flessione laterale e torsione


ď‚ž

Sono gli esercizi che potenziano la zona addominale e lombare in forma isometrica


È

il muscolo che ricopre la spalla 

Compie movimenti di elevazione laterale, in avanti e indietro dell’arto superiore


Bicipite anteriormente 

Flette l’avambraccio sul braccio

 Tricipite posteriormente  Estende

l’avambraccio sul braccio


 Glutei

posteriormente

Estendono e ruotano lateralmente la coscia  Partecipano al sollevamento del corpo dalla posizione di accosciata 

 Psoas

Iliaco anteriormente 

Flette la coscia al bacino e solleva il busto dopo i primi 30°



 Quadricipite 

anteriormente

 Ischiocrurali 

posteriormente

 Abduttori 

lateralmente

 Adduttori 

medialmente


 Ricopre

anteriormente il femore  Movimenti Estende la gamba sulla coscia  Flette la coscia sul bacino  Solleva il corpo dalla posizione di accosciata 


 Ricoprono

posteriormente il femore  Sono tre muscoli Bicipite femorale  Semitendinoso  Semimembranoso 

 Flettono

la gamba sulla coscia e estendono la coscia sul bacino


Ricoprono internamente il femore  Sono sei muscoli 

 

   

Pettineo Adduttore breve Adduttore medio Adduttore lungo Grande Adduttore Gracile

Adducono (avvicinano al centro del corpo) la coscia.


 Ricoprono

con i glutei l’articolazione dell’anca  Tensore della fascia lata 

Estende lateralmente la coscia sul bacino


 Polpaccio

 Sono

tre muscoli

Gemelli  Soleo 

 Compie

il movimento di flessione plantare dell’articolazione della caviglia facendoci sollevare sulle punte dei piedi


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